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Come opera il pediatra
      durante le visite di controllo




Stefania Manetti
Pediatra-Coordinamento Nazionale Nati per Leggere
Il ruolo del pediatra delle cure
             primarie
• “Il pediatra di famiglia svolge attività
  medico specialistica di assistenza,
  garantisce attività di prevenzione,
  educazione sanitaria e di promozione della
  salute con attenzione allo sviluppo fisico,
  psichico, relazionale, cognitivo del bambino
  e dell’adolescente nel contesto ambientale
  e sociale in cui è inserito.” (ACN 2005).
Il ruolo del pediatra delle cure
              primarie
• La promozione della lettura in famiglia:
• American Academy of Pediatrics :“l‟ attività
  più efficace che il pediatra può svolgere
  per promuovere lo sviluppo del bambino”.
• Raccomandata dall’OMS, dall’UNICEF e dalla
  Banca Mondiale nell’ambito delle attività tese
  a sviluppare precocemente lo sviluppo
  intellettuale e le competenze del bambino
  (Early Childhood Development).
Dove si trova il tempo per
      questi interventi?….
  dai 30 secondi ai 2 minuti
• l’esperienza dei colleghi americani ci dice che
  nei contatti successivi al primo , il tempo da
  dedicare è progressivamente minore.
• migliora la pratica clinica
• ottimizza i tempi
• riduce il carico di lavoro.
• E’ divertente
Il ruolo del pediatra cambia
• La promozione della lettura ad alta voce aiuta a
  creare un buon rapporto con la famiglia:
  i genitori trovano risposta a domande che
  vorrebbero porre.
, apprezzano il ruolo del pediatra e sono desiderosi
  di affrontare anche le tematiche dello sviluppo.
• Il genitore che acquista maggiori competenze e si
  sente sostenuto nella sua autonomia ricorre meno
  al pediatra per la gestione dell’ ”acuto banale”.
Aiutare i genitori a essere consapevoli
          delle proprie competenze:


•Ascolto: passare dal “dire”al “farsi dire”.

•Osservazione: come la mamma si relaziona con
il bambino, semplicemente anche solo, nei primi
mesi di vita, come lo tiene in braccio e dopo
come lo accudisce.


                                                  7
Aiutare i genitori a essere consapevoli delle
                proprie competenze:


•Abilità di ascolto e di osservazione.

•Osservazione e ascolto come tempo di cura.

•Necessità forte di formazione in questi ambiti.


                                                    8
NPL e il sostegno alla genitorialità

   “Migliori competenze genitoriali
contribuiscono a una società migliore”




        (Winnicott, Bowlby, Bettelheim)
                                          9
“Nati per Leggere e il sostegno alla genitorialità”

•Interdipendenza forte tra sviluppo della funzione genitoriale e
sviluppo psicologico e fisico del bambino:


Che cosa è il sostegno alla genitorialità?
•“Genitore normalmente o sufficientemente buono”
•Attenzione benevola volta a creare delle condizioni
positive di contenimento che consentano alla mamma di
esplorare il suo repertorio di comportamenti materni e
provarli con un grado sufficiente di confidenza

Diade genitore bambino o triade mamma-papà-bambino
una unità di funzionamento interattivo: circolarità di
influenze e adattamenti reciproci.                                 10
A chi compete fare questo?

No solo ai pediatri, ma anche ai pediatri,
come figure che entrano precocemente in
contatto con la famiglia e ai quali vengono
poste domande da parte dei nuovi genitori.




                                              11
Il ruolo del pediatra
..Sono la mamma di Matteo. Il dott. Pasquale Causa era il pediatra di
mio figlio, lui mi incitava a leggere libri a Matteo da quando il
piccolo aveva tre mesi, mi sembrava una cosa buffa, mi sentivo
ridicola, ma per fiducia nei suoi confronti (e per timore... perché lui
chiedeva sempre se leggevo i libri al piccolo) ascoltavo il suo
“consiglio”... mio figlio ha cominciato a parlare presto e, sin da
piccolo, ha avuto una proprietà di linguaggio invidiabile... ogni
giorno resto io senza parole ascoltandolo... e spesso torno con il
pensiero alle 1000 raccomandazioni che il dott. Causa mi faceva in
merito all’importanza dei libri per i bambini sin dalla più tenera età,
e spesso ringrazio il Signore d’aver fatto sì che mio figlio fosse
affidato a una persona così speciale... per poco purtroppo... ma ci ha
lasciato tanto...”.
Cosa può fare il pediatra?
•Azioni universali di sostegno alla genitorialità:
Corsi di preparazione parto, accoglienza dei nuovi
genitori in ospedale per il parto, rooming-in, attività del
pdf: promozione della lettura ad alta voce, ascolto della
musica, sostegno all’allattamento, allo sviluppo……


•Azioni specifiche di sostegno alla genitorialità:
Per le famiglie a rischio …….

                                                              13
Coinvolgere i genitori con le guide
          anticipatorie
  • Il genitore non deve sforzarsi di ricordare istruzioni
    particolari. Proporre NpL indica una buona strada da
    percorrere come stile educativo .

  • La guida anticipatoria
     – Sottolinea che la lettura a voce alta è importante
       anche prima che un bambino inizi a parlare
     – Poni l‟accento sul fatto che la lettura a voce alta
       serve a far crescere l‟amore per i libri nel bambino e
       non la lettura precoce
     – Enfatizza che la lettura significa divertimento!
Quali guide anticipatorie?
• Momento dello sviluppo del bambino
• La validità dell’intervento proposto
• La necessità di uno specifico
  intervento per una particolare
  situazione
• Criteri di importanza e efficacia
  provata

LG Bright Futures AAP
Dai primi mesi di vita
Il pediatra può rendere partecipe i genitori
durante la visita , rendendoli consapevoli
delle competenze del proprio bambino.

Priorità agli interventi clinicamente
prioritari e risolvibili con l’intervento
individuale del pediatra durante il bilancio
di salute.
Il ruolo del pediatra
• Proposte pratiche basate su evidenze :

• Priorità agli interventi importanti, di dimostrata efficacia e
  responsivi all’intervento del pediatra.

• Le guide anticipatorie dovrebbero essere focalizzate su un
  apprendimento di tipo esperenziale e non meramente
  didattico.

• Le raccomandazioni nell’ambito delle cure primarie
  dovrebbero essere basate su evidenze e non sul consiglio di
  esperti.

• I protocolli in ambito di prevenzione dovrebbero far parte di
  ricerche coordinate su larga scala con uno punto di partenza
  cruciale: la definizione di outcome universali.
• .
Le guide anticipatorie

Relazione madre-bambino   vocalizzazioni del lattante

Temperamento              abilità genitori

Pattern del sonno         miglioramento del sonno

Lettura ad alta voce      sviluppo del linguaggio

Educazione incidenti      riduzione in casa e stradali
NpL come buona pratica


•“Il pediatra, soprattutto nelle prime visite, dovrebbe essere
capace di offrire alla madre una atmosfera intima che le permetta
di mostrare il suo modo di accogliere il proprio figlio”...
•Secondo Stern lo sviluppo del bambino progredisce per salti
discontinui seguiti da periodi di relativo consolidamento delle nuove
acquisizioni. Questi scatti danno luogo a nuove capacità sociali,
affettive, motorie e cognitive per cui l‟interazione con i genitori
viene riorganizzata. Ogni progresso nella competenza interattiva
fornisce al pediatra una diversa “finestra clinica”, punti sensibili
per osservare il progresso delle interazioni madre-bambino”.
•“LA PROMOZIONE DELLA LETTURA IN FAMIGLIA NEL CONTESTO DEL SOSTEGNO ALLA
GENITORIALITA‟ “Pasquale Causa, pediatra di famiglia,Quaderni ACP, Ottobre 2007.
i pediatri e il dono del libro

• Le visite svolte dal PdF sono un osservatorio
  eccellente per valutare la relazione madre-bambino
  e consentirgli di leggere, contenere e rispondere
  adeguatamente ai bisogni espressi dalla famiglia
  che incontra il pediatra nel primo anno
  generalmente non meno di sei volte ..

• Il dono del libro: intervento efficace nella
  promozione della lettura ad alta voce specie in
  contesti svantaggiati.
•   “LA PROMOZIONE DELLA LETTURA IN FAMIGLIA NEL CONTESTO DEL
    SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA‟ “Pasquale Causa, pediatra di famiglia,Quaderni
    ACP, Ottobre 2007.
I pediatri e l‟uso del libro: fare con poco


•    …”L‟ intervento prevede la interposizione di un libro adatto alla età del
    bambino sulla scrivania tra noi e la madre con in braccio il bambino mentre
    parliamo e registriamo in cartella le voci del bilancio di salute. Questa
    modalità consente la osservazione di quanto avviene tra madre, bambino e
    libro e consente di calibrare l‟intervento sulla lettura”.

•   “I libri da usare sono essenzialmente quattro:
    un libro con immagini che possano attrarre il bambino per l‟uso tra i 6 e i 10
    mesi.
    un libro con una storia sequenziale di azioni che il bambino conosce per
    l„intervento tra i 12 e 15 mesi.
    un libro con una storia semplice per l‟intervento tra i 18 e 30 mesi.
    un libro con una storia più complessa (una fiaba ridotta che contenga ancora
    molte immagini) per l‟intervento tra i 30 mesi e i 4 anni”.



•   “LA PROMOZIONE DELLA LETTURA IN FAMIGLIA NEL CONTESTO DEL SOSTEGNO ALLA
    GENITORIALITA‟ “Pasquale Causa, pediatra di famiglia,Quaderni ACP, Ottobre 2007.
I pediatri e l‟uso del libro: fare con poco


• un libro adatto sulla scrivania o sul lettino nel momento in cui il
  genitore e il bambino sono accolti in ambulatorio.

• Il pediatra può immediatamente osservare cosa succede:
   – come il bambino si relazione con il libro
   – cosa fa il genitore.

   Questo momento breve da notizie importanti su
    quali genitori hanno maggiore bisogno di un
    intervento di promozione della lettura ad alta
    voce e quali semmai ne hanno meno bisogno.
I pediatri e l‟uso del libro: fare con poco


Si può abbozzare una lettura delle immagini o
delle parole con il bambino.

Il tempo da dedicare all‟argomento della lettura
condivisa durante la visita pediatrica è molto breve
con poche e semplici istruzioni.

Ricordare al genitore che lo sviluppo del linguaggio
inizia già nei primi mesi di vita e che il programma
NpL ha dimostrato una grande efficacia riguardo
allo sviluppo del linguaggio ed anche al futuro
successo scolastico
I pediatri e l‟uso del libro: fare con poco


Studi di Reach Out and Read condotti in USA hanno dimostrato
che, nelle famiglie svantaggiate, il dono del libro da parte del
pediatra fin dalle prime epoche della vita è molto efficace
per stimolare l'abitudine alla lettura nelle famiglie.

Studi recenti sottolineano che se la mamma è a conoscenza del
potenziale della lettura al bambino la lettura condivisa in
famiglia sarà più frequente.

Offrire una informazione su NpL già alla nascita o durante i
corsi pre-parto, può stimolare il genitore a costruire un proprio
progetto di lettura condivisa con il figlio, modificando così le
attitudini ed i comportamenti all’interno della famiglia
I pediatri e il dono del libro


Il dono del libro è da promuovere ma non sempre
realizzabile.

Considerare il dono in contesti svantaggiati.

Incoraggiare il contatto con le biblioteche

Realizzare il prestito in ambulatorio è possibile.
I pediatri e il dono del libro


  Cercare alleanze con la biblioteca locale è il primo
  passo, semplice ed efficace
• Gli asili nido possono essere un buon punto di
  partenza per diffondere l‟informazione e cercare
  ulteriori alleanze.
• Risorse nei servizi sociali, Piani sociali di zona.
• Enti locali: comuni, province e regioni possono
  mostrare interesse nella promozione del progetto
  specie in territorio svantaggiati.
Il libro come strumento di
             valutazione
• Usa il libro per valutare lo sviluppo del
  bambino e la relazione madre/bambino:
  – Sviluppo motorio fine
     • (maturità della presa, abilità della mano)
  – Interazione socio relazionale:
     • Gira la pagina, empatia tra genitore e bambino
  – Abilità cognitiva
     • (attenzione, memoria)
  – Linguaggio espressivo e ricettivo
     • (vocabolario e comprensione)
Guida anticipatoria sulla
      lettura ad alta voce


Il bambino specie se piccolo più che nella
   storia si identifica con chi legge e con le
   emozioni che questi mostra di provare.
Consigliare ai genitori di leggere testi
   conosciuti anche per rendere il testo più
   gradevole e scorrevole all’ascolto.
Introdurre il libro all’inizio
          della visita
• Come iniziare la conversazione:

 “Marco sta rosicchiando il libro. Ai
 bambini piccoli piace fare così.”
 “I bambini amano guardare le figure”
 “Vorresti guardare questo libro con
 me e la mamma?”
Guida anticipatoria sulla
      lettura ad alta voce
• Comunicare al genitore che si può cominciare a
  leggere ad alta voce ai bambini anche prima che
  nascano. (il genitore trova la voce giusta e si
  abitua)

• Desiderio di comunicare con il b. : cantare,
  raccontare ma anche la presenza del libro
  lasciando che egli se ne appropri con il modo di
  conoscere più congeniale: quello fisico.
Guida anticipatoria sulla
       lettura ad alta voce
• Comunicare al genitore che tra i 2 e i 6 anni il bambino è
  nell’età d’oro della lettura ad alta voce
• Curiosità insaziabile di narrativa e di conoscenza in generale.
• Momento per stabilire dei rituali (sonno, pomeriggio, viaggi in
  macchina, malattia…) con sedute brevi e anche, se possibile,
  alternate a letture individuali.
• Momento in cui si può regolare il rapporto con la televisione.
• Sottolineare come sia importante la regolarità nella lettura
  sia per creare un abitudine che per suscitare l’interesse e
  sostenerlo.
Domande relative alla guida
      anticipatoria

– Lei e Marco avete iniziato già a guardare
  i libri?
– Quali sono le cose che lei e Marco fate
  all’ora di andare a letto?
– Quali sono i vostri libri preferiti a casa?
Mettersi in ascolto
L’adulto in ascolto:
Comunicare al genitore che con altrettanta
  pazienza egli deve mettersi in ascolto dopo
  la lettura, di ciò che il bambino vorrà
  condividere.

Mai assumere carattere di verifica, ma un
 dialogo con il bambino , alla pari e sereno.
Cominciando presto …
Dai primi mesi di vita
• Il bambino                • Il genitore
• I riflessi primari        • Cantare e parlare
• Stati di veglia e sonno   • Considerare il pianto come
• Solleva testa da prono      comunicazione non dolore
• Riconosce la voce         • Prenderlo spesso in braccio
  della mamma               • Organizzare un angolo di
• L’odore della mamma         lettura in casa
• Piange con prosodia       • Rispondere ai suoi tentativi
  materna                     di comunicare (cooing).
• Attenzione visiva
Il libro a 6-12 mesi
 • Il bambino             • Il genitore
 • Raggiunge il libro     •   Lasciategli esplorare
 • Lo mette in bocca      •   Nominate gli oggetti
 • Comunica con gesti e   •   Leggete con lui in braccio
   lallazioni             •   Rispondete verbalmente
 • Comprende alcune       •   Parlate durante le routine
   parole
Il pediatra introduce il libro tra i 6-12 mesi,
lo svezzamento può essere una buona
occasione, si rinforza il messaggio al
successivo bilancio.
I libri a 12-18 mesi
• Il bambino                  • Il genitore
• Tiene il libro in mano      •   Lasciate che controlli il libro
• Gira le pagine nel verso    •   Chiedete “Dov‟è?”
  giusto                      •   Nominate gli oggetti
• Indica al “dov‟è?”          •   Leggete con regolarità
• Imita i genitori            •   Cantate o leggete in rima
• Dirige l‟attenzione del
  genitore verso l‟oggetto


Si introduce il libro parlando dello sviluppo del
linguaggio. Attenzione condivisa (la capacità di
guardare dove il genitore sta guardando)
Il libro a 18-24 mesi
    • Il bambino                      • Il genitore
    • Gira le pagine                  • Lasciate che il bambino
                                        controlli il libro.
    • Porta in giro il libro
                                      • Ri-leggete le storie
    • Riempie i vuoti con le parole
      adatte                          • Scambiatevi alternando
                                        frasi o personaggi.
    • Recita parti di storie
                                      • Nominate/descrivete
    • Legge alle bambole
                                      • Indicate e chiedete:
    • Inizia a combinare le parole
                                        “Cosa è questo?”
                                      • Correlate i libri con le
                                        esperienze del vostro
                                        bambino

Si introduce il libro parlando di temperamento, routine e
linguaggio. Inizia la voglia di rileggere e le richieste di
rilettura. Tempi di attenzione variabili. Rinforzare il
A 24-36 mesi

   Il bambino                     Ai genitori
   • Gira le pagine               • Lasciate che il bambino
   • Protesta quando si saltano     controlli il libro.
     le pagine                    • Indicate le lettere e
   • Recita parti conosciute di     leggete con le routine
     storie                         quotidiane.
   • Può conoscere 320 parole     • Chiedete al bambino di
   • Chiede lo stesso libro         nominare gli oggetti
     rpetutamente                 • Correlate i libri con le
                                    esperienze del bambino


Si parla di lettura con lo sviluppo maggiore del
vocabolario, la comparsa del gioco simbolico: fa
finta di leggere all‟orsacchiotto?
Il libro a 3 anni e oltre:
   Il bambino                 Ai genitori
   • Comprende storie più     • Chiedete “Cosa è
     complesse                  successo?”
   • Anticipa la fine delle   • Lasciate che il
     storie                     bambino racconti la
   • Tenta di scrivere          storia
   • Inizia a riconoscere     • Incoraggiatelo a
     le lettere                 scrivere
   • Chiede “Perché?”         • Indicate le lettere e
                                i suoni
                              • Rispondete/espandete
                                le domande
Rinforzo del messaggio, proporre libri più
adeguati, primi scarabocchi, temperamento.
È utile?
“ Può ciò che si fa e si dice
   visitando un bambino,
 cambiare le attitudini dei
  genitori e le loro idee?
 Può ciò che si fa e si dice
   visitando un bambino,
cambiare il comportamento
    dei genitori in casa?
  Questo può cambiare lo
   sviluppo dei bambini?”
“Nulla come il piacere porta al desiderio e questa è la
 molla che fa scattare ogni tipo di apprendimento”

     (Leggere ad alta voce, Rita V. Merletti,
 Mondadori 1996)

Lasciamoli
correre…..




  Grazie

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Npl_ascoli_piceno_come_opera_il_pediatra

  • 1. Come opera il pediatra durante le visite di controllo Stefania Manetti Pediatra-Coordinamento Nazionale Nati per Leggere
  • 2. Il ruolo del pediatra delle cure primarie • “Il pediatra di famiglia svolge attività medico specialistica di assistenza, garantisce attività di prevenzione, educazione sanitaria e di promozione della salute con attenzione allo sviluppo fisico, psichico, relazionale, cognitivo del bambino e dell’adolescente nel contesto ambientale e sociale in cui è inserito.” (ACN 2005).
  • 3. Il ruolo del pediatra delle cure primarie • La promozione della lettura in famiglia: • American Academy of Pediatrics :“l‟ attività più efficace che il pediatra può svolgere per promuovere lo sviluppo del bambino”. • Raccomandata dall’OMS, dall’UNICEF e dalla Banca Mondiale nell’ambito delle attività tese a sviluppare precocemente lo sviluppo intellettuale e le competenze del bambino (Early Childhood Development).
  • 4.
  • 5. Dove si trova il tempo per questi interventi?…. dai 30 secondi ai 2 minuti • l’esperienza dei colleghi americani ci dice che nei contatti successivi al primo , il tempo da dedicare è progressivamente minore. • migliora la pratica clinica • ottimizza i tempi • riduce il carico di lavoro. • E’ divertente
  • 6. Il ruolo del pediatra cambia • La promozione della lettura ad alta voce aiuta a creare un buon rapporto con la famiglia: i genitori trovano risposta a domande che vorrebbero porre. , apprezzano il ruolo del pediatra e sono desiderosi di affrontare anche le tematiche dello sviluppo. • Il genitore che acquista maggiori competenze e si sente sostenuto nella sua autonomia ricorre meno al pediatra per la gestione dell’ ”acuto banale”.
  • 7. Aiutare i genitori a essere consapevoli delle proprie competenze: •Ascolto: passare dal “dire”al “farsi dire”. •Osservazione: come la mamma si relaziona con il bambino, semplicemente anche solo, nei primi mesi di vita, come lo tiene in braccio e dopo come lo accudisce. 7
  • 8. Aiutare i genitori a essere consapevoli delle proprie competenze: •Abilità di ascolto e di osservazione. •Osservazione e ascolto come tempo di cura. •Necessità forte di formazione in questi ambiti. 8
  • 9. NPL e il sostegno alla genitorialità “Migliori competenze genitoriali contribuiscono a una società migliore” (Winnicott, Bowlby, Bettelheim) 9
  • 10. “Nati per Leggere e il sostegno alla genitorialità” •Interdipendenza forte tra sviluppo della funzione genitoriale e sviluppo psicologico e fisico del bambino: Che cosa è il sostegno alla genitorialità? •“Genitore normalmente o sufficientemente buono” •Attenzione benevola volta a creare delle condizioni positive di contenimento che consentano alla mamma di esplorare il suo repertorio di comportamenti materni e provarli con un grado sufficiente di confidenza Diade genitore bambino o triade mamma-papà-bambino una unità di funzionamento interattivo: circolarità di influenze e adattamenti reciproci. 10
  • 11. A chi compete fare questo? No solo ai pediatri, ma anche ai pediatri, come figure che entrano precocemente in contatto con la famiglia e ai quali vengono poste domande da parte dei nuovi genitori. 11
  • 12. Il ruolo del pediatra ..Sono la mamma di Matteo. Il dott. Pasquale Causa era il pediatra di mio figlio, lui mi incitava a leggere libri a Matteo da quando il piccolo aveva tre mesi, mi sembrava una cosa buffa, mi sentivo ridicola, ma per fiducia nei suoi confronti (e per timore... perché lui chiedeva sempre se leggevo i libri al piccolo) ascoltavo il suo “consiglio”... mio figlio ha cominciato a parlare presto e, sin da piccolo, ha avuto una proprietà di linguaggio invidiabile... ogni giorno resto io senza parole ascoltandolo... e spesso torno con il pensiero alle 1000 raccomandazioni che il dott. Causa mi faceva in merito all’importanza dei libri per i bambini sin dalla più tenera età, e spesso ringrazio il Signore d’aver fatto sì che mio figlio fosse affidato a una persona così speciale... per poco purtroppo... ma ci ha lasciato tanto...”.
  • 13. Cosa può fare il pediatra? •Azioni universali di sostegno alla genitorialità: Corsi di preparazione parto, accoglienza dei nuovi genitori in ospedale per il parto, rooming-in, attività del pdf: promozione della lettura ad alta voce, ascolto della musica, sostegno all’allattamento, allo sviluppo…… •Azioni specifiche di sostegno alla genitorialità: Per le famiglie a rischio ……. 13
  • 14. Coinvolgere i genitori con le guide anticipatorie • Il genitore non deve sforzarsi di ricordare istruzioni particolari. Proporre NpL indica una buona strada da percorrere come stile educativo . • La guida anticipatoria – Sottolinea che la lettura a voce alta è importante anche prima che un bambino inizi a parlare – Poni l‟accento sul fatto che la lettura a voce alta serve a far crescere l‟amore per i libri nel bambino e non la lettura precoce – Enfatizza che la lettura significa divertimento!
  • 15. Quali guide anticipatorie? • Momento dello sviluppo del bambino • La validità dell’intervento proposto • La necessità di uno specifico intervento per una particolare situazione • Criteri di importanza e efficacia provata LG Bright Futures AAP
  • 16. Dai primi mesi di vita Il pediatra può rendere partecipe i genitori durante la visita , rendendoli consapevoli delle competenze del proprio bambino. Priorità agli interventi clinicamente prioritari e risolvibili con l’intervento individuale del pediatra durante il bilancio di salute.
  • 17. Il ruolo del pediatra • Proposte pratiche basate su evidenze : • Priorità agli interventi importanti, di dimostrata efficacia e responsivi all’intervento del pediatra. • Le guide anticipatorie dovrebbero essere focalizzate su un apprendimento di tipo esperenziale e non meramente didattico. • Le raccomandazioni nell’ambito delle cure primarie dovrebbero essere basate su evidenze e non sul consiglio di esperti. • I protocolli in ambito di prevenzione dovrebbero far parte di ricerche coordinate su larga scala con uno punto di partenza cruciale: la definizione di outcome universali. • .
  • 18. Le guide anticipatorie Relazione madre-bambino vocalizzazioni del lattante Temperamento abilità genitori Pattern del sonno miglioramento del sonno Lettura ad alta voce sviluppo del linguaggio Educazione incidenti riduzione in casa e stradali
  • 19. NpL come buona pratica •“Il pediatra, soprattutto nelle prime visite, dovrebbe essere capace di offrire alla madre una atmosfera intima che le permetta di mostrare il suo modo di accogliere il proprio figlio”... •Secondo Stern lo sviluppo del bambino progredisce per salti discontinui seguiti da periodi di relativo consolidamento delle nuove acquisizioni. Questi scatti danno luogo a nuove capacità sociali, affettive, motorie e cognitive per cui l‟interazione con i genitori viene riorganizzata. Ogni progresso nella competenza interattiva fornisce al pediatra una diversa “finestra clinica”, punti sensibili per osservare il progresso delle interazioni madre-bambino”. •“LA PROMOZIONE DELLA LETTURA IN FAMIGLIA NEL CONTESTO DEL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA‟ “Pasquale Causa, pediatra di famiglia,Quaderni ACP, Ottobre 2007.
  • 20. i pediatri e il dono del libro • Le visite svolte dal PdF sono un osservatorio eccellente per valutare la relazione madre-bambino e consentirgli di leggere, contenere e rispondere adeguatamente ai bisogni espressi dalla famiglia che incontra il pediatra nel primo anno generalmente non meno di sei volte .. • Il dono del libro: intervento efficace nella promozione della lettura ad alta voce specie in contesti svantaggiati. • “LA PROMOZIONE DELLA LETTURA IN FAMIGLIA NEL CONTESTO DEL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA‟ “Pasquale Causa, pediatra di famiglia,Quaderni ACP, Ottobre 2007.
  • 21. I pediatri e l‟uso del libro: fare con poco • …”L‟ intervento prevede la interposizione di un libro adatto alla età del bambino sulla scrivania tra noi e la madre con in braccio il bambino mentre parliamo e registriamo in cartella le voci del bilancio di salute. Questa modalità consente la osservazione di quanto avviene tra madre, bambino e libro e consente di calibrare l‟intervento sulla lettura”. • “I libri da usare sono essenzialmente quattro: un libro con immagini che possano attrarre il bambino per l‟uso tra i 6 e i 10 mesi. un libro con una storia sequenziale di azioni che il bambino conosce per l„intervento tra i 12 e 15 mesi. un libro con una storia semplice per l‟intervento tra i 18 e 30 mesi. un libro con una storia più complessa (una fiaba ridotta che contenga ancora molte immagini) per l‟intervento tra i 30 mesi e i 4 anni”. • “LA PROMOZIONE DELLA LETTURA IN FAMIGLIA NEL CONTESTO DEL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA‟ “Pasquale Causa, pediatra di famiglia,Quaderni ACP, Ottobre 2007.
  • 22. I pediatri e l‟uso del libro: fare con poco • un libro adatto sulla scrivania o sul lettino nel momento in cui il genitore e il bambino sono accolti in ambulatorio. • Il pediatra può immediatamente osservare cosa succede: – come il bambino si relazione con il libro – cosa fa il genitore. Questo momento breve da notizie importanti su quali genitori hanno maggiore bisogno di un intervento di promozione della lettura ad alta voce e quali semmai ne hanno meno bisogno.
  • 23. I pediatri e l‟uso del libro: fare con poco Si può abbozzare una lettura delle immagini o delle parole con il bambino. Il tempo da dedicare all‟argomento della lettura condivisa durante la visita pediatrica è molto breve con poche e semplici istruzioni. Ricordare al genitore che lo sviluppo del linguaggio inizia già nei primi mesi di vita e che il programma NpL ha dimostrato una grande efficacia riguardo allo sviluppo del linguaggio ed anche al futuro successo scolastico
  • 24. I pediatri e l‟uso del libro: fare con poco Studi di Reach Out and Read condotti in USA hanno dimostrato che, nelle famiglie svantaggiate, il dono del libro da parte del pediatra fin dalle prime epoche della vita è molto efficace per stimolare l'abitudine alla lettura nelle famiglie. Studi recenti sottolineano che se la mamma è a conoscenza del potenziale della lettura al bambino la lettura condivisa in famiglia sarà più frequente. Offrire una informazione su NpL già alla nascita o durante i corsi pre-parto, può stimolare il genitore a costruire un proprio progetto di lettura condivisa con il figlio, modificando così le attitudini ed i comportamenti all’interno della famiglia
  • 25. I pediatri e il dono del libro Il dono del libro è da promuovere ma non sempre realizzabile. Considerare il dono in contesti svantaggiati. Incoraggiare il contatto con le biblioteche Realizzare il prestito in ambulatorio è possibile.
  • 26. I pediatri e il dono del libro Cercare alleanze con la biblioteca locale è il primo passo, semplice ed efficace • Gli asili nido possono essere un buon punto di partenza per diffondere l‟informazione e cercare ulteriori alleanze. • Risorse nei servizi sociali, Piani sociali di zona. • Enti locali: comuni, province e regioni possono mostrare interesse nella promozione del progetto specie in territorio svantaggiati.
  • 27. Il libro come strumento di valutazione • Usa il libro per valutare lo sviluppo del bambino e la relazione madre/bambino: – Sviluppo motorio fine • (maturità della presa, abilità della mano) – Interazione socio relazionale: • Gira la pagina, empatia tra genitore e bambino – Abilità cognitiva • (attenzione, memoria) – Linguaggio espressivo e ricettivo • (vocabolario e comprensione)
  • 28. Guida anticipatoria sulla lettura ad alta voce Il bambino specie se piccolo più che nella storia si identifica con chi legge e con le emozioni che questi mostra di provare. Consigliare ai genitori di leggere testi conosciuti anche per rendere il testo più gradevole e scorrevole all’ascolto.
  • 29. Introdurre il libro all’inizio della visita • Come iniziare la conversazione: “Marco sta rosicchiando il libro. Ai bambini piccoli piace fare così.” “I bambini amano guardare le figure” “Vorresti guardare questo libro con me e la mamma?”
  • 30. Guida anticipatoria sulla lettura ad alta voce • Comunicare al genitore che si può cominciare a leggere ad alta voce ai bambini anche prima che nascano. (il genitore trova la voce giusta e si abitua) • Desiderio di comunicare con il b. : cantare, raccontare ma anche la presenza del libro lasciando che egli se ne appropri con il modo di conoscere più congeniale: quello fisico.
  • 31. Guida anticipatoria sulla lettura ad alta voce • Comunicare al genitore che tra i 2 e i 6 anni il bambino è nell’età d’oro della lettura ad alta voce • Curiosità insaziabile di narrativa e di conoscenza in generale. • Momento per stabilire dei rituali (sonno, pomeriggio, viaggi in macchina, malattia…) con sedute brevi e anche, se possibile, alternate a letture individuali. • Momento in cui si può regolare il rapporto con la televisione. • Sottolineare come sia importante la regolarità nella lettura sia per creare un abitudine che per suscitare l’interesse e sostenerlo.
  • 32. Domande relative alla guida anticipatoria – Lei e Marco avete iniziato già a guardare i libri? – Quali sono le cose che lei e Marco fate all’ora di andare a letto? – Quali sono i vostri libri preferiti a casa?
  • 33. Mettersi in ascolto L’adulto in ascolto: Comunicare al genitore che con altrettanta pazienza egli deve mettersi in ascolto dopo la lettura, di ciò che il bambino vorrà condividere. Mai assumere carattere di verifica, ma un dialogo con il bambino , alla pari e sereno.
  • 34.
  • 36. Dai primi mesi di vita • Il bambino • Il genitore • I riflessi primari • Cantare e parlare • Stati di veglia e sonno • Considerare il pianto come • Solleva testa da prono comunicazione non dolore • Riconosce la voce • Prenderlo spesso in braccio della mamma • Organizzare un angolo di • L’odore della mamma lettura in casa • Piange con prosodia • Rispondere ai suoi tentativi materna di comunicare (cooing). • Attenzione visiva
  • 37. Il libro a 6-12 mesi • Il bambino • Il genitore • Raggiunge il libro • Lasciategli esplorare • Lo mette in bocca • Nominate gli oggetti • Comunica con gesti e • Leggete con lui in braccio lallazioni • Rispondete verbalmente • Comprende alcune • Parlate durante le routine parole Il pediatra introduce il libro tra i 6-12 mesi, lo svezzamento può essere una buona occasione, si rinforza il messaggio al successivo bilancio.
  • 38.
  • 39.
  • 40. I libri a 12-18 mesi • Il bambino • Il genitore • Tiene il libro in mano • Lasciate che controlli il libro • Gira le pagine nel verso • Chiedete “Dov‟è?” giusto • Nominate gli oggetti • Indica al “dov‟è?” • Leggete con regolarità • Imita i genitori • Cantate o leggete in rima • Dirige l‟attenzione del genitore verso l‟oggetto Si introduce il libro parlando dello sviluppo del linguaggio. Attenzione condivisa (la capacità di guardare dove il genitore sta guardando)
  • 41.
  • 42. Il libro a 18-24 mesi • Il bambino • Il genitore • Gira le pagine • Lasciate che il bambino controlli il libro. • Porta in giro il libro • Ri-leggete le storie • Riempie i vuoti con le parole adatte • Scambiatevi alternando frasi o personaggi. • Recita parti di storie • Nominate/descrivete • Legge alle bambole • Indicate e chiedete: • Inizia a combinare le parole “Cosa è questo?” • Correlate i libri con le esperienze del vostro bambino Si introduce il libro parlando di temperamento, routine e linguaggio. Inizia la voglia di rileggere e le richieste di rilettura. Tempi di attenzione variabili. Rinforzare il
  • 43. A 24-36 mesi Il bambino Ai genitori • Gira le pagine • Lasciate che il bambino • Protesta quando si saltano controlli il libro. le pagine • Indicate le lettere e • Recita parti conosciute di leggete con le routine storie quotidiane. • Può conoscere 320 parole • Chiedete al bambino di • Chiede lo stesso libro nominare gli oggetti rpetutamente • Correlate i libri con le esperienze del bambino Si parla di lettura con lo sviluppo maggiore del vocabolario, la comparsa del gioco simbolico: fa finta di leggere all‟orsacchiotto?
  • 44.
  • 45. Il libro a 3 anni e oltre: Il bambino Ai genitori • Comprende storie più • Chiedete “Cosa è complesse successo?” • Anticipa la fine delle • Lasciate che il storie bambino racconti la • Tenta di scrivere storia • Inizia a riconoscere • Incoraggiatelo a le lettere scrivere • Chiede “Perché?” • Indicate le lettere e i suoni • Rispondete/espandete le domande Rinforzo del messaggio, proporre libri più adeguati, primi scarabocchi, temperamento.
  • 46.
  • 47.
  • 48. È utile? “ Può ciò che si fa e si dice visitando un bambino, cambiare le attitudini dei genitori e le loro idee? Può ciò che si fa e si dice visitando un bambino, cambiare il comportamento dei genitori in casa? Questo può cambiare lo sviluppo dei bambini?”
  • 49. “Nulla come il piacere porta al desiderio e questa è la molla che fa scattare ogni tipo di apprendimento” (Leggere ad alta voce, Rita V. Merletti, Mondadori 1996) Lasciamoli correre….. Grazie