Conoscere alcune informazioni di contesto sull’uso di internet e sui consumi tecnologici ci permette a capire meglio il contesto in cui i muoviamo, calibrare l’attività di mediazione informativa.
Le fonti dei dati, citate nell’ultima slide, sono ovvimente i Report Istat, ma anche i rapporti Censis/Ucsi sulla comunicazione, una utile ricerca di Paolo Ferri, Nicola Cavalli (e altri) sulla dieta mediale dei giovani universitari del 2010, gli Audiweb trends (Nielsen, accessibili previa registrazione gratuita).
Conoscere gli utenti delle biblioteche pubbliche e accademiche: elementi e dati statistici
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4. Accesso a internet degli individui: analisi di trend Base: totale individui 11-74 anni (N=48.092.000) – Valori % Fonte: Audiweb Trends , Sintesi e analisi dei risultati della Ricerca di Base sulla diffusione dell'online in Italia – IX Edizione. Dati cumulati cicli 3-4 2010 e 1-2 del 2011. Rilasciato a Giugno 2011 Giovani e famiglie sempre più interconnessi
5. Grafico: Famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 64 anni che possiedono un accesso ad Internet. (per 100 famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 64 anni) 2009-2010 A che punto siamo? Confronto con gli altri paesi UE (*) Dati tratti da: Istat, Cittadini e nuove tecnologie. Anno 2010 diffuso il 23 dicembre 2010. http://www.istat.it/salastampa/comunicati/ in_calendario/nuovetec/20101223_00/ testointegrale20101223.pdf Anno 2011 diffuso il 20 dicembre 2011 http://www.istat.it/it/archivio/48388 2010-2011
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Notas do Editor
La prima domanda a cui cerchiamo di rispondere è: Quale rapporto intrattengono i nostri utenti con la tecnologia e con la rete? Infatti, se è vero che gran parte dell’attività di reference che svolgiamo utilizza risorse online, quanto i nostri utenti, in generale, conoscono e utilizzano internet?
I nostri dati: fonte istat, presente in bibliografia. Istat fornisce accesso gratuito ai dati OSSERVARE mentre si comprimono, come sappiamo, i consumi generici, inclusi quelli alimentari, cresce in modo costante il consumo di tecnologia
QUESTI DATI INDICANO ALCUNE COSE: che l’accesso as internet aumenta, ma sempre più si configura come esperienza che si svolge in uno spazio provato, intimo o attraverso strumenti individuali (smartphones ecc) Che cala l’uso di internet in scuole e biblioteche
Confronto europeo che ci aiuta a relativizzare la nostra posizione è vero che l’uso di internet cresce ma: rispetto agli altri paesi europei l’italia è posizionata nella fascia bassa, preceduta solo da….
Tra 2009 e 2010 rimane stabile il divario tecnologico tra il Nord e il Sud del Paese
Il vero boom di acquisizione di beni tecnologici nelle famiglie 2009/10 è stato il decoder per il digitale terrestre (forse perché in alcune regioni è obbligatorio)
Linguaggio un po rigido e legnoso dell’istat… Abbiamo visto che permangono le differenze tra nord e sud mentre sembrano diminuire quelle di tipo sociale, e più esattamente la crescita nell’accesso a internet delle famiglie “operaie” ha un incremento più sostenuto
Dati solimine, L’Italia che legge Dati ricerca Paolo Ferri – Nativi digitali (“bamboccioni” Padoa schioppa?)
Questa slide serve per confrontare dei dati. In valori assoluti l’accesso ad internet coinvolge più persone di quanti mediamente ascoltano la televisione o leggono i quotidiani. Dati da prendere con cautela.
1. Chi sembra trainare o comunque giocare un ruolo decisivo nell’utilizzo della rete sono i giovani - issimi Notare: l’accesso a internet – che cmq è un costo se si escludono i wifi pubblici – cresce nonostante la crisi economica e produce specifiche modalita’ di fruizione che analizziamo nelle slide successive
Notare: nella fascia 18-19 siamo già al 90,4% e c’è già saturazione. Quindi la fascia da monitorare è esattamente quella dei giovani-issimi. Abbiamo visto nella slide precedente a questa che secondo la doxa tra gli 8 e 14 anni il 54% usa il pc per andare su facebook e infatti --
Fonte AIE Associazione italiana editori – social network messaggistica + chat – la differenza nell’uso tra la media della popolazione e i giovani si posiziona intorno al 50% in più.
I nativi digitali sono quelli che non hanno mai conosciuto un mondo senza internet. E vivono circondati dai gadget tecnologici L’identità online è quella depositata nei social network –
Il concetto di “generatività”, alla base di questi modelli di business, fa si che ogni strumento, per via della sua interoperabilità, può essere utilizzato come base per produrre cose nuove (ad esempio su facebook possono essere costruite le più svariate applicazioni). Video su youtube che mostra la vita di una persona attraverso l’evolvere del suo profilo internet, un intero ciclo di vita
Il termina digirali nativi ha avuto fortuna perche’ ha una evidente portata euristica 2. D’altro cAnto pero’ si è creato lo stereotipo del ragazzino smanettone necessariamente ipertecnologico che crea start up come se piovesse e immette contenuti in rete 3. Il tema dei DN non va banalizzato, un po come il concetto di web 2.0 – il libro di Paolo Ferri 2011 4, lo stesso marc prensky ritiene oggi superato la categorizzazione nativi-immigrati digitali e propone il tema della digital wisdom, saggezza digitale intesa come capacità di usare gli strumenti con competenza e perizia in modo consapevole
Dal 2007 al 2009 il cluster che aumenta in modo piu’ sensibile sono i technofan (+10%) Cluster: aggregati di persone TV PEOPLE massiccio consumo di televisione e bassa fruizione culturale TRADIZIONALISTI moderata fruizione culturale e utilizzo tecnologie tradizionali SOFISTICATI forte fruizione culturale e moderata fruizione tecnologica ECLETTICI forte attitudine alle nuove tecnologie e spiccata propensione al consumo di contenuti culturali e di intrattenimento, orientata a pc e web
TECNOFAN gli scoiattoli: atteggiamento informativo di chi ammassa gradi quantità di informazioni senza selezionarle e senza leggerle
Nella tabella i social network sono ordinati per numero di coloro che non li conoscono nel 2009 dal quello che e’ meno non-conosciuto a quello che e’ piu’ non-conosciuto
17 MILIONI UTENTI FACEBOOK IN ITALIA FRONTE A >36 MILIONI CONNESSI AD INTERNET
Piu istruiti: diploma e laurea; meno istruiti: licenza elementare e media
Questo dato (aumento dell’uso di internet nei giovanissimi e nei senior) e’ ulteriormente suffragato da:
Superiore alla crescita media anche l’insieme delle classi di età 25-54 anni (+20%), che sconta una dinamica particolarmente positiva delle donne adulte (+25%) mentre una saturazione fisiologica mostrano le fasce degli adolescenti. Tali dinamiche confermano come Internet non rappresenti più, come accadeva fino a qualche tempo fa, uno strumento utilizzato dai giovani, ma interessa una quota crescente di adulti. : VERSO IL SUPERAMENTO DEL “PARENTAL DIVIDE” ????
Superiore alla crescita media anche l’insieme delle classi di età 25-54 anni (+20%), che sconta una dinamica particolarmente positiva delle donne adulte (+25%) mentre una saturazione fisiologica mostrano le fasce degli adolescenti. Tali dinamiche confermano come Internet non rappresenti più, come accadeva fino a qualche tempo fa, uno strumento utilizzato dai giovani, ma interessa una quota crescente di adulti. : VERSO IL SUPERAMENTO DEL “PARENTAL DIVIDE” ????