5. Nel primo semestre le aziende esclusive sono state 258 in Tv (+17,3%), 124 in radio (+6,0%), 2.472 sui quotidiani (+6,7%), 239 sulla free press (+5,8%) e 1.000 su Internet (+42,0%).
6. Perché investire su Internet? I dati sopra esposti dimostrano come Internet sia in costante crescita rispetto ai media tradizionali. Internet, proprio per la sua natura free , è il mezzo che richiede meno investimenti e che produce maggiori risultati. Quello che serve alle aziende è cambiare il proprio approccio e imparare a conoscere le regole del gioco.
11. Dal Web 1.0 al Web 2.0 “ Originariamente il web è stato concepito come modo per visualizzare documenti ipertestuali statici (creati con l'uso del linguaggio HTML). Grazie all'integrazione DB e l'utilizzo di sistemi di gestione di contenuti (CMS) Internet si è evoluta con siti dinamici (Web 1.5). La vera differenza tra Web 1.0 sta dunque nell' approccio con il quale gli utenti si rivolgono al web, che passa dalla semplice consultazione alla possibilità di contribuire popolando e alimentando il web con i propri contenuti” …e interagendo con altri utenti. (it.wikipedia.org/wiki/Web_2.0)
12. Web 1.0 vs Web 2.0 Darren Bare , professionista della comunicazione, riporta sul suo sito una breve analisi comparativa fatta da un suo cliente. “ Web 1.0 was about reading, Web 2.0 is about writing Web 1.0 was about companies, Web 2.0 is about communities Web 1.0 was about client-server, Web 2.0 is about peer to peer Web 1.0 was about HTML, Web 2.0 is about XML Web 1.0 was about home pages, Web 2.0 is about blogs Web 1.0 was about lectures, Web 2.0 is about conversation Web 1.0 was about advertising, Web 2.0 is about word of mouth Web 1.0 was about services sold over the web, Web 2.0 is about web services” (http://www.darrenbarefoot.com/archives/2006/05/web-10-vs-web-20.html)
13. Esempi E-commerce Social commerce Enciclopedia online HP personale Stickiness Wikipedia Blog Syndacation
14. Il Web 3.0 Sulla base di quanto detto per il Web 2.0 , la prossima ondata porta il numero 3.0 . Il Web 3.0 o semantico indica un contesto in cui i documenti pubblicati siano associati a informazioni e dati (metadati) che ne specificano il contesto "semantico" Si tratterebbe, in altre parole, di reti di relazioni e connessioni tra documenti secondo logiche più elaborate del semplice link ipertestuale.
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16. Aziende 2.0 / 3 Italia #1 Secondo la directory promossa da 20TaskForce Italy l’azienda più 2.0 è 3 Italia .
17. Aziende 2.0 / 3 Italia #2 Diamo un’occhiata più da vicino alla Pagina Fan di 3 Italia su Facebook .
18. Aziende 2.0 / nel mulino che vorrei #1 Il Mulino Bianco è quarto nella classifica di 20TaskForce con un progetto semplice, ma rivoluzionario. Il progetto prende spunto proprio da quello che è uno principi del Web 2.0: l’utente come parte attiva di un processo di costruzione di valori e immagine del Brand. Si tratta di una vera community in cui tutti gli utenti hanno la possibilità di proporre le proprie idee legate ai prodotti del Mulino Bianco. Qualche esempio? una nuova sorpresa, una nuova merendina, la riedizione di una ormai specie estinta, etc Le idee vengono votate dagli utenti e in qualche caso se ritenute fattibili realizzate.
20. L’importanza di Internet Centinaia di migliaia di Iraniani hanno dimostrato contro la schiacciante quanto improbabile vittoria del Presidente Mahmoud Ahmadinejad durante le elezioni di giugno dell’anno scorso. Queste proteste vennero rese note al mondo intero grazie ai Social Media . I leader di Tehran furono presi alla sprovvista, e cercarono di ovviare al più presto all’errore contrastando la diffusione dei contenuti sul web. I giornalisti iniziarono ad utilizzare nuovi media per diffondere la notizia e gli hackers ebbero una parte importante in questa protesta tenendo “ aperti” i canali , nonostante il regime avesse tentato di bloccarli. ( Washington Times - 16 giugno 2009)
23. Le origini del blog La nascita del blog viene fatta risalire al 18 luglio 1997 . Dave Winer sviluppa un software che permette all’utente di pubblicare contenuti online senza disporre di particolari conoscenze tecniche. Inizialmente il blog fungeva da diario personale online e trattava temi strettamente personali.
24. La storia del Blog Tra il 1999 e il 2002 pubblicare contenuti online, in modo libero, diventa privilegio di tutti. Nascono le prime piattaforme di blog (Blogger, Wordpress, Splinder, Clarence, Tiscali, Movable Type, Drupal, LiveJournal, WIndows Live Spaces, MySpace ....). Splinder (nata nel 2001): 420k blog aperti, 660K utenti, 10 milioni di visitatori/ mese, oltre 50 milioni pagine viste/mese. All’estero i blog riescono a mettere a segno qualche scoop. Interesse (e qualche invidia) da parte dei media ‘mainstream’ . Nel 2003 Robert Scoble viene assunto da Microsoft come blogger ed evangelist del brand. (www.segnalezero.it)
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26. La Blogosfera e le Digital PR Il termine prende piede nella prima metà degli anni 2000, per indicare un soggetto virtuale (l’insieme dei blog) che ha iniziato a “ fare sistema ”. La blogosfera è a tutti gli effetti un sistema complesso in cui le informazioni vengono scambiate e condivise. Fare affidamento sulla blogosfera è il modo più sicuro ed efficace per diffondere un’informazione o un contenuto. Le digital PR partono proprio da questo presupposto e richiedono un contatto informale one to one con il blogger .
28. I social media Sul web le conversazioni fra utenti si svolgono prevalentemente sulle piattaforme di sharing , che diventano quindi un potente strumento di marketing attraverso cui è possibile conoscere e dialogare con il proprio target . Gli utenti al tempo stesso hanno la possibilità di contribuire direttamente alla costruzione della Brand Reputation . Vediamo quali sono le principali tipologie di piattaforme che rientrano in quest’ambito.
29. I social network “ Una rete sociale (in inglese social network) consiste di un qualsiasi gruppo di persone connesse tra loro da diversi legami sociali, che vanno dalla conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli familiari.” ( http://it.wikipedia.org/wiki/Rete_sociale ) All’interno di questa rete gli utenti hanno la possibilità di interagire e condividere contenuti di varia natura. Tra questi rientrano ad esempio Facebook, Orkut, Smallword, etc.
30. Le piattaforme di foto e video-sharing “ Nel linguaggio informatico, il video sharing o condivisione video indica genericamente l'atto di condivisione di file video attraverso la rete, per mezzo di programmi di file sharing (che sono utilizzati genericamente per vari tipi di file, non soltanto video) o siti internet appositamente creati, come Youtube , Yahoo Video o Google video , MySpace , iFilm, DreamHost, DailyMotion, Porkolt.” ( http://it.wikipedia.org/wiki/Video_sharing ) Flickr è la piattaforma corrispondente per il photo sharing.
31. Le piattaforme di microblogging “ l microblogging (o micro-blogging o micro blogging) è una forma di pubblicazione costante di piccoli contenuti in Rete, sotto forma di messaggi di testo (normalmente fino a 140 caratteri), immagini, video, audio MP3 ma anche segnalibri, citazioni, appunti. Questi contenuti vengono pubblicati in un servizio di Social Network, visibili a tutti o soltanto alle persone della propria community. Il servizio più diffuso è Twitter , lanciato nel giugno 2006 da Evan.” ( http://it.wikipedia.org/wiki/Microblogging ) Tra le altre piattaforme degni di nota sono anche Friendfeed , Tumblr e Google Buzz .
32. Il social bookmarking “ Il social bookmarking è un servizio basato sul web, dove vengono resi disponibili elenchi di segnalibri (bookmark) creati dagli utenti. Questi elenchi sono liberamente consultabili e condivisibili con gli altri utenti appartenenti alla stessa comunità virtuale.” ( http://it.wikipedia.org/wiki/Social_bookmarking ) Tra le piattaforme che offrono questo servizio, vale la pena di citare Del.icio.us
33. Quale media per quale obiettivo? Obiettivi Social Media Attività Generare traffico sul sito Twitter Diffusione di notizie, informazioni, iniziative, attività, etc. Aumentare la brand awareness YouTube Condivisione Diffusione dei contenuti Fare positioning Facebook; Blog Coinvolgimento Interazione Creazione di contenuti
34. Quale output per quale media? Social Media Attività KPI Twitter Diffusione di notizie, informazioni, iniziative, attività, etc. Diffusione di notizie, informazioni, iniziative, attività, etc. YouTube Condivisione Diffusione dei contenuti Numero di visualizzazioni, numero di iscrizioni e amici. Commenti. Gradimenti Facebook Coinvolgimento Interazione Creazione di contenuti Numero di contributi (commenti, gradimenti, etc.) Numero di fan/membri Blog vd. FB Numero di visualizzazioni Numero di pagine visualizzate
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36. Approccio Engagement Coinvolgimento degli utenti Listen Risposta alle richieste Raccolta dei feedback Share Condivisione informazioni Animazione L’approccio generale ai social media si articola generalmente in tre fasi specifiche.
40. Come gestire le criticità #1 La situazione di crisi va gestita in modo diverso a seconda del messaggio. In qualsiasi caso è sempre preferibile rispondere come utente professionale o altrimenti potete chiedere a un vostro cliente affezionato di rispondere per voi, purché sempre in modo onesto e sincero.
41. Come gestire le criticità #2 3 diversi casi : 1. messaggio offensivo : in questo caso l’utente, molto probabilmente sta cercando “problemi”. Rispondere in modo altrettanto sgarbato significa gettare benzina sul fuoco. Quindi il modo migliore è riportare il messaggio al moderatore o eliminarlo dove possibile. 2. messaggio critico (distruttivo) : di fronte a un caso di questo tipo è sempre meglio far presente la difficoltà nel capire il problema e trovare possibili soluzioni. 3. messaggio critico (costruttivo) : non c’è niente di meglio che ringraziare per la critica e tenerne conto o almeno dare qualche spiegazione (vd. caso sosushi).
52. Copyright Il presente documento e le informazioni in esso contenute sono soggette alla tutela del diritto d’autore secondo le leggi attualmente in vigore. Tutte le informazioni in esso contenute sono da ritenersi strettamente riservati e confidenziali e ne sono vietati la pubblicazione, la riproduzione, in tutto o in parte, nonché l’utilizzo per finalità diverse da quelle proprie dello stesso. Il presente documento e le informazioni in esso contenute – nonché le elaborazioni costruite sulle medesime – non possono essere illustrate, fornite o consegnate a terze parti senza il preventivo consenso scritto di K2 srl, con sede in Galleria Cavour n. 4, Bologna C.F. 02903991202.
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Notas do Editor
L’arrivo dell’estate non distoglie gli italiani dalla rete, che rimangono stabili a quota 25,4 milioni, ma riduce il tempo dedicato alla navigazione: le sessioni mensili sono 34, le pagine viste 1.959 e il tempo speso online è di 54 minuti al giorno. Il confronto con il mese di giugno del 2009 vede una crescita dei navigatori del 13% e consumi stabili o in lieve diminuzione.
Per quanto riguarda le tipologie di siti, rispetto al mese precedente guadagnano una posizione i siti di video e cinema ai danni delle e-mail e ben tre posizioni i siti di news online, che passano dalla nona alla sesta posizione nel ranking delle categorie più visitate. Stabili invece le prime tre posizioni, con motori di ricerca (22 milioni di utenti e una crescita nell’anno pari a quella media della rete), portali (20,6 milioni, sempre +13% nell’anno) e community (19,3 milioni e una crescita del 15%, 2 punti percentuali sopra quella media).
Su internet variazione positiva e superiore alla media del mercato (+14,6%). Molto interessante il dato relativo alle aziende esclusive, cioè quelle che decidono di investire su un solo mezzo.
O’Reilly Media: editore statunitense di libri sulle tecnologie informatiche e le reti. Disaccordo circa il significato di Web 2.0: alcuni lo denigrano, considerandolo un termine di marketing, alla moda ma insignificante, mentre altri lo accettano come il nuovo standard convenzionale. Altri come Seth Godin*, lo chiamano New Web, che seppur non di uso comune tra i nativi digitali, tende meno all’obsolescenza. *uno dei più autorevoli pensatori in ambito economia e management. Il suo blog è tra i più letti e linkati del mondo e non solo nel campo del business: è uno dei cento più visitati in assoluto
Esempi: filmati (You Tube); fotografie (Flickr); bookmark (Del.icio.us); presentazioni ppt (SlideShare.net); tutte queste cose assieme (Facebook e i blog). 3. - senso di appartenenza (ogni utente identifica se stesso in base alla propria appartenenza a uno specifico gruppo e si sente diverso da chi è outsider) - rituali d'interazione (la comunità tramanda i propri valori ai nuovi membri) - responsabilità morale (i membri di una community si sentono solidali con gli altri membri) 4. L’utente partecipa alla creazione dei contenuti
Da un punto di vista strettamente tecnologico, il Web 2.0 e del tutto equivalente al Web 1.0 in quanto l'infrastruttura di rete continua ad essere costituita da TCP/IP e HTTP e l'ipertesto è ancora il concetto base delle relazioni tra contenuti.
Wikipedia: Eric Raymond ha coniato originariamente il termine wiki nel contesto del software open source, secondo cui “con molti occhi puntati addosso, ogni bug diventa una bazzecola”. Stickiness (tecniche utilizzate fino a ieri per tenere i visitatori su un sito) Syndication (RSS, Atom, tagging) fruiti non solo sul sito, ma anche attraverso canali diversi. Feed: unità di informazioni formattate secondo specifiche stabilite a priori e usate per fornire agli utenti una serie di contenuti aggiornati. RSS (Really Simple Syndacation) è uno dei più popolari formati per la distribuzione di contenuti sul web, basato su XML.
da sistemare
Di conseguenza l’impossibilità di controllare la diffusione delle informazioni. 3. Partecipare come singoli alla conversazione senza loghi ne divise 4. Vi ha pensato - e più di quanto voi abbiate pensato a lui. E sarà l’ultima volta se non aprite un dialogo. Gianluca Diegoli: fondatore di [mini]marketing
Il tutto è gestito in maniera trasparente.
da sistemare
da sistemare
Dire a tutti di fare rete per segnalare eventuali messaggi negativi
Dire a tutti di fare rete per segnalare eventuali messaggi negativi