A seguito dell’ istanza di permesso di ricerca di idrocarburi avanzata dalla società Shell che prevede il monitoraggio di diversi territori di comuni lucani e del Vallo di Diano, tra cui Padula, il Comitato Cittadinanza Attiva ha ritenuto opportuno informare e sensibilizzare i cittadini su questo particolare e delicato argomento.
Tutti gli interventi e il materiale del convegno su http://www.attivapadula.it
4. Tettonica attiva
a. Rotazione di blocchi rocciosi attorno ad assi
suborizzontali e
spostamenti verticali relativi tra blocchi durante i forti
terremoti.
b. Forti terremoti ,provocati dagli stessi spostamenti.
5. Tettonica attiva Stralcio Vallo di Diano
Carta delle Unità cinematiche
Dell'Appennino Meridionale. 2009
Carta geologica
dell'Appennino
Meridionale. 1988
6. Zona Altamente sismica
Il Vallo di Diano è interessata da forte
sismicità, terremoto del 1857 che ebbe
epicentro nello stesso Vallo di Diano,con
ripercussioni nell’Alta Valle del Melandro e
l’Alta Val d’Agri.
Dall’Atlante del CNR-progetto Finalizzato
Geodinamica-1985-
Allora la zona fu dichiarata a medio rischio
sismico ma fu un errore poiché la
classificazione vigente allora era errata.
Tutto ciò fu avvalorato dal successivo
terremoto del 1980,dove dagli studi effettuati
furono rilevati rotture di terreni con
spostamento verticale in più zone interessate
dal sisma dall’alta Irpinia al vallo di Diano.
7. MAPPA DI
ZONAZIONE
SISMICA
E
ACCELLERAZIONE
Con variazioni
Apportate dalle
singole regioni
Nel 2004
8.
9. FALDE ACQUIFERE
SUPERFICIALI
Il fenomeno carsico che interessa
i Monti della Maddalena,
delinea delle falde acquifere
abbondanti superficiali.
Tali falde alimentano le sorgenti
principali di acqua che
riforniscono il
Versante orientale del Vallo di
Diano .
Sorgenti perenni che hanno una
portata annua di circa 5000 l/sec
12. CONCLUSIONI
Già il Prof. Franco Ortolani,ordinario della Facoltà di Scienze
Geologiche dell'Università Federico II di Napoli nel 1997,evidenziò
le criticità geologiche del Vallo di Diano, in seguito alla proposta di
pozzo di
Sondaggio per l'estrazione petrolifera ubicato sul Monte Cavallo.
In quanto la zona era interessata da forti terremoti,e falde acquifere
superficiali;ad oggi i comuni interessati dal progetto,ricadono nella più
alta classe sismica dichiarata dal nuovo decreto regionale vigente.
E che un terremoto di forte magnitudo,come quelli registrati in tempi
passati,in caso di installazione di un pozzo di sondaggio
petrolifero,potrebbe arrecare danni ambientali disastrosi,in quanto il
pozzo verrebbe dislocato e il liquido petrolifero andrebbe ad inquinare
le falde acquifere, risorsa primaria per il Vallo di Diano.
Pertanto,geologicamente sarebbe il primo caso in Italia in cui si
installerebbe un pozzo di indagine petrolifera,in zone ad altissimo
rischio sismico.