SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 22
Baixar para ler offline
AZIONI STRATEGICHE
DEL CONSORZIO PER




    2010-2012
AZIONI STRATEGICHE
DEL CONSORZIO PER
AREA SCIENCE PARK
2010 - 2012




                     Indice

                     Premessa:
                     SCENARIO DI CRISI E DI SFIDA                                                         2

                     1.
                     AZIONI DI MIGLIORAMENTO
                     IN AREA SCIENCE PARK                                                                 3
                     1.1	 Riorganizzazione	delle	attività	per	processi	                                   3
                     1.2	 L’introduzione	del	modello	per	competenze	                                      4
                     	 e	le	competenze	distintive
                     1.3	 Il	processo	di	definizione	degli	obiettivi	                                     7
                     1.4	 Il	completamento	della	riorganizzazione	con	le	funzioni:	                       7
                     	 “pianificazione	strategica	e	iniziative	europee”	
                     	 e	“competitività	internazionale”	
                     1.5	 Le	attività	di	comunicazione	e	divulgazione	scientifica                         7

                     2.
                     AZIONI DI VALORIZZAZIONE
                     DEI PUNTI DI FORZA DI AREA                                                           8
                     2.1	 I	nuovi	strumenti	di	pianificazione:	il	Bilancio	del	Capitale	                  8
                     	 Intellettuale,	il	Profilo	Dinamico	delle	Attività	e	le	schede	PPMS
                     	 2.1.1	Il	Bilancio	del	Capitale	Intellettuale                                        9
                     	       2.1.2	Il	Profilo	Dinamico	delle	Attività	(PDA)                                9
                     	       2.1.3	Le	schede	PPMS	per	la	gestione	della	ricerca	(per	la	competitività)	   10
                     																	e	dell’innovazione
                     2.2	 Il	Trasferimento	Tecnologico:	metodologie	da	valorizzare	                       10
                     	 e	l’espansione	sul	territorio	nazionale	e	internazionale
                     	 2.2.1	Le	metodologie	per	valorizzare	l’innovazione                                 10
                     	 2.2.2	Trasferimento	tecnologico	su	territorio	nazionale                            11
                     	 2.2.3	Trasferimento	tecnologico	nell’Euroregione	e	a	livello	internazionale        12
                     2.3	 Formazione,	qualificazione	e	valorizzazione	delle	risorse	umane                 12
                     	 2.3.1	Formazione                                                                   12
                     	 2.3.2	Qualificazione	e	valorizzazione	delle	risorse	umane:	CER                     13
                     2.4	 La	gestione	del	Parco	scientifico	e	tecnologico                                 14
                     	 2.4.1	Informazioni	generali                                                        14
                     	 2.4.2	La	valutazione	degli	insediamenti                                            15
                     	 2.4.3	I	criteri	di	selezione	e	crescita	degli	Spin-off                             15
                     	 2.4.4	Il	supporto	agli	insediati                                                   16

                     3.
                     IL PARCO                                                                             17
                     3.1	 Le	azioni	di	riposizionamento	geografico	                                       17
                     3.2	 ENERPLAN	(il	Piano	Energia)                                                     17
Premessa

Scenario di crisi e di sfida


Il Consorzio per l’AREA di Ricerca Scientifica e Tecnologica                I principali strumenti utilizzati da AREA sono: il TQM (Total
di Trieste (di seguito indicato brevemente come AREA)                       Quality Management), il Piano Strategico Triennale, il Bilancio
gestisce, da una parte, il Parco Scientifico e Tecnologico che              finanziario e quello economico, il Bilancio del Capitale
rappresenta la sua attività iniziale, dall’altra parte le attività          intellettuale, il Bilancio Sociale ed il PDA.
strategiche e operative nel trasferimento tecnologico e nella            • netta distinzione fra ricerca per produrre conoscenza
formazione imprenditoriale e per la Pubblica Amministrazione,               (o ricerca di base, non finalizzata) e ricerca per produrre
la costruzione di reti e partnership a livello nazionale e                  competitività (cioè ricerca finalizzata con sviluppo industriale,
internazionale, oltre che il coordinamento degli Enti di Ricerca            innovazione, ecc…). I due tipi di ricerca differiscono in modo
presenti sul territorio regionale.                                          sostanziale per obiettivi, tipi di clienti, tipi di valutazioni,
                                                                            parametri di valutazione e, soprattutto, per l’utilizzo dei loro
Lo scenario del prossimo triennio non si presenta favorevole a              risultati. Quindi anche le politiche della ricerca con i relativi
causa della crisi economica e finanziaria che si sta sviluppando            finanziamenti pubblici possono essere di tipo differente;
a livello mondiale.                                                      • lo sviluppo e l’utilizzo di uno standard del Profilo Dinamico
Le ripercussioni sui sistemi delle imprese, della ricerca e della           delle Attività (PDA) di Università ed Enti di Ricerca che:
formazione in Italia sono crescenti e possono sconvolgere alla              - indica l’impegno delle risorse (persone e costi complessivi)
base il mondo imprenditoriale e quello scientifico che, come                suddivise fra le attività di: formazione, ricerca per la
noto, hanno carenze strutturali e organizzative cumulate nel                conoscenza, ricerca per la competitività e loro gestione
tempo.                                                                      (strategica e operativa);
Si richiede un ripensamento profondo e tempestivo di entrambi               - correla le risorse utilizzate con quelle disponibili e con i
i sistemi poiché è molto probabile che le usuali risorse                    risultati conseguiti in un dato periodo.
disponibili restino scarse e in diminuzione nei prossimi anni.           È nostra convinzione che non ci possa essere una politica della
La sfida della ricerca, in particolare, è di fare di più con meno.       ricerca efficace ai vari livelli istituzionali, se non è anticipata
Il che significa fare una ricerca migliore e, soprattutto, una           dall’acquisizione del PDA di un’organizzazione con le sue
sua migliore gestione strategica ed operativa, per ottenere              variazioni nel tempo.
maggiori ritorni dai risultati della ricerca con finanziamenti
tendenzialmente minori.                                                  Lo scenario sopra delineato e le relative conseguenze per la
Si richiedono, perciò, ad ogni Ente di Ricerca, due interventi           ricerca erano verificabili già da alcuni anni. Il Consorzio per
contemporanei:                                                           AREA Science Park ha subìto una riduzione dei ricavi del 17%
                                                                         nell’anno 2007 (gestione economica) ma è stato in grado
• rigoroso contenimento dei costi e snellimento delle                    di reagire con una riduzione di costi pari al 20% perché ha
  strutture organizzative con la focalizzazione sulle compe-             avviato azioni come quelle sopra enunciate. Nel 2008 i ricavi
  tenze distintive proprie di un’organizzazione e con la                 si sono riequilibrati (+17,3% rispetto l’anno precedente) con
  terziarizzazione delle competenze standard, cioè di quelle             un incremento dei costi più contenuto (+13,4%).
  diffuse e reperibili all’esterno a costi minori;
• acquisizione di nuove fonti di finanziamento con la                    Nel 2008 il Parco, nel suo complesso, ha aumentato i suoi
  valorizzazione dei punti di forza.                                     ricavi da 130 M € a 150 M € e gli addetti sono cresciuti a 2439
                                                                         contro i 2209 dell’anno precedente. Si mantiene pertanto, per
I due interventi debbono essere supportati da cinque azioni              il prossimo triennio, l’obiettivo base: consolidamento e crescita
basate su:                                                               dell’Ente.

• focus sulla finalizzazione della ricerca e sul trasferimento           Ne conseguono tre tipi di azioni strategiche:
  tecnologico, realizzati e non solo dichiarati a parole;                1. azioni di miglioramento all’interno di AREA;
• diffusione rapida della cultura del risultato trasferibile             2. azioni di valorizzazione dei suoi punti di forza (valorizzazione
  all’utente finale. I ritorni, per il mondo della ricerca, vanno           anche economica e non solo a livello regionale);
  misurati non solo in termini di crescita della conoscenza,             3. parziale delocazione geografica del Parco.
  dell’immagine, della motivazione ad investire nelle attività
  di ricerca ed innovazione, ma, anche e soprattutto, come
  ritorni economici ed occupazionali;
• sviluppo di strumenti di pianificazione e controllo che:
  - permettano “on real time” di correlare le attività di
  un’organizzazione di ricerca, con le persone impiegate, i costi,
  i ricavi e i risultati;
  - forniscano un insieme consistente di parametri aggiuntivi
  che, da diversi punti di osservazione, consentano l’esame
  e la gestione di un’organizzazione e dei suoi risultati nel
  tempo.



                                                                     2
1
Azioni di miglioramento in AREA


1.1
Riorganizzazione delle attività per processi


A partire da gennaio 2008 è stata avviata una nuova
organizzazione per processi che ha consentito di attivare la
diffusione di una cultura organizzativa basata su tre principi
base:

• “focus” delle azioni sul cliente e sull’utente finale1;
• integrazione delle competenze dei vari Servizi per ottimizzare
  i risultati delle azioni;
• valutazione quantitativa e qualitativa dei risultati per valorizzare
  il merito.

Su questa base gli obiettivi organizzativi interni per il triennio
2010-2012 sono così enunciabili:

• consolidare ed accrescere all’interno di AREA le competenze
  distintive e terziarizzare le competenze standard (vedere le
  definizioni al successivo punto 1.2);
• continuare a perseguire l’efficienza e lo snellimento dei
  processi amministrativi che devono avere come focus il
  cliente e l’utente finale, non solo il rispetto delle norme;
• sviluppare un presidio attento e rigoroso dell’organizzazione
  interna, dei suoi costi e ricavi, entrambi correlati ai risultati
  raggiunti;
• rafforzamento della collaborazione tra Servizi, anche attra-
  verso un adeguato sistema di valutazione quantitativa e
  qualitativa dei risultati trasversali ad essi.
Gli obiettivi organizzativi dei processi interni assumono
un’importanza ancora superiore rispetto al recente passato
perché nel triennio AREA deve affrontare nuove opportunità:
• la realizzazione di Basilicata Innovazione, di cui si dirà al
  punto 2.2;
• i probabili accordi con altre regioni del Mezzogiorno e
  nell’Euroregione per attività analoghe alle precedenti.



1
 	Cliente	è	la	persona	e/o	l’azienda	e/o	l’ente	pubblico	o	privato,	al	quale	trasferiamo	i	
nostri	risultati	(in	un’operazione	B2B	-	“business-to-business”)	che	devono,	poi,	essere	
trasferiti	all’utente	finale.
Utente finale:	è	il	consumatore	al	quale	arriva	il	risultato	sviluppato	o	dal	nostro	cliente	
o	direttamente	da	noi	stessi	(in	un’operazione	B2C	-	“business-to-customer”).
Le nostre azioni devono essere coerenti con le necessità di entrambi.



               B2B                                B2C
                               CLiente


     AReA                                                                    Utente
                                                                             FinALe
                                 B2C


                                                                                                3
aZIONI sTraTeGICHe DeL CONsOrZIO 2010 - 2012




1.2                                                                        Come già accennato, le competenze distintive sono quelle che
                                                                           caratterizzano l’organizzazione e sono difficili da formare e da
L’introduzione del modello per                                             copiare. Sono anche quelle che servono per il suo successo nel
competenze e le competenze distintive                                      breve, medio e lungo termine. Obiettivo dell’organizzazione è
                                                                           mantenerle ed accrescerle.
                                                                           Le competenze standard sono quelle più facilmente reperibili
A valle dell’intervento di riorganizzazione è stato attivato, nel          all’esterno dell’organizzazione e che possono, quindi, essere
corso del 2008, un progetto finalizzato ad introdurre in AREA              dismesse con vantaggi economici ed organizzativi.
la mappatura delle competenze specialistiche e trasversali, per            Le competenze attualmente abilitanti sono quelle che servono
supportare le politiche di gestione del personale e lo sviluppo            all’organizzazione per il successo nel breve e (parzialmente)
dell’organizzazione per processi appena varata.                            nel medio termine. Obiettivo dell’organizzazione è mantenerle
                                                                           e poi riconvertirle, oppure trasferirle all’esterno a clienti che le
                                                                           valorizzano come distintive.

                                                                           II. A LIVELLO DELLE SINGOLE PERSONE:
                     OBIETTIvI	STRATEgICI
                                                                           rielaborazione ed analisi delle schede delle competenze
                                                                           personali con il profilo richiesto ed i “gap” da colmare con la
                                                                           formazione e/o le azioni di mobilità.
      manageriali        Ambito	dei
                         profili	
                         dirigenziali                                      III. A LIVELLO DI SISTEMA:
                                                                           mantenere aggiornato il modello definito delle competenze
COMPETENZE	                                                                e sperimentare nuovi metodi di valutazione (“top-down”,
TRASvERSALI                                                                “bottom up”, misti, con l’utilizzo della “fuzzy logic” ecc.)
                                          Ambito	dei      OBIETTIvI	
                                          profili	                         Nel 2009 si è avviata una prima analisi delle competenze
      realizzative                        specialistici   OPERATIvI        distintive dei servizi: Trasferimento Tecnologico, Formazione e
      di	base
                                                                           Gestione del Parco Scientifico.
                            di	base           evolute
                                                                           A titolo di esempio, il Trasferimento Tecnologico può essere
                                                                           scomposto in un insieme di competenze a più livelli. Nella
                                  COMPETENZE	                              tabella 1 il primo livello è riportato sulla seconda colonna e va
                                 SPECIALISTICHE
                                                                           dalla capacità di elaborare scenari scientifico/tecnologici alla
                                                                           capacità di costruire e mantenere attive reti di collaborazione
Fig. 1: Modello di mappatura delle competenze
                                                                           (networking).

Le prossime evoluzioni del modello delle competenze saranno
basate, nell’arco del piano 2010-2012, su tre livelli:

I. A LIVELLO ORGANIZZATIVO DI AREA:
segmentazione delle competenze specialistiche e trasversali in
competenze distintive, abilitanti e standard secondo lo schema
seguente:




                          COMPETENZE      COMPETENZE
                         SPECIALISTICHE   TRASVERSALI


        COMPETENZE
        DISTINTIVE


        COMPETENZE
        ATTUALMENTE
        ABILITANTI


        COMPETENZE
        STANDARD




Fig. 2: Segmentazione delle competenze specialistiche
e trasversali

                                                                       4
MIT Industrial Liaison Program*
                                                 scientifico/tecnologici
                                                                           Road map tecnologiche*

                                                                           Market Research*
                                                       marketing
                                                                           Data Monitor*

                                scenari                                    Explorer Strategic Business Insights (SBI) the former
                                                                           Business Intelligence division of SRI International*
                                                                           Scan Strategic Business Insights (SBI) the former
                                                       di business         Business Intelligence division of SRI International*
                                                                           Vantage Point*
                                                                           IP Score*
                                                                           MORE/modeFinance per cluster industriali**

                                                                           Sister**
                                                       università          ARGO mappa delle competenze**
                                                                           Schede PPMS**
                               scouting
                                                                           Innovation Network**
                                                        impresa            Metodologia 144 per lo sviluppo di impresa*
                                                                           Matech®*
                                                                           Schede PPMS**
                                                                           Bench Profile™ (su singola azienda)**
                                                                           MORE/modeFinance su singola azienda**
    Trasferimento                                                          Metodi di sintesi delle informazioni
                           impostazione TT
     Tecnologico                                                           Le barriere all’ingresso
                                                                           La scelta del modello di business
                                                                           La definizione della catena del valore

                                                                           Innovation Factory**
                           start up - spin off                             Business Plan
                                                                           Mentoring support

                                                                           Regionali
                                                                           Nazionali
                                                        pubblici
                                                                           UE
                             finanziamenti                                 Extra UE (USA)

                                                                           Aziende
                                                         privati
                                                                           Venture Capitalist

                           gestione progetti                               B-Miner**
                                 di TT                                     Albo degli esperti**

                                                        scouting           PatLib*
                                   IP
                                                     valorizzazione        Metodi di valorizzazione**

                                                                           Enterprise Europe Network*
                              networking
                                                                           Metodologia 144 per internazionalizzazione*



 * conoscenze/competenze distintive acquisite                  ** conoscenze/competenze distintive sviluppate autonomamente
Tab. 1 Albero delle Competenze del Trasferimento Tecnologico




                                                                   5
aZIONI sTraTeGICHe DeL CONsOrZIO 2010 - 2012




A sua volta, queste competenze di primo livello vanno                  evince dalla Tab. 2 qui di seguito riportata, sei sono i livelli che
scomposte in altre che sono più specifiche e si esplicitano            abbiamo individuato. Una loro prima suddivisione è: assenza
in: metodologie, norme, procedure e programmi software                 di conoscenza, conoscenza e competenza. Più in dettaglio,
trasferibili. Non basta, ad esempio, dichiarare che si è               consapevolezza significa sapere che esiste una competenza
in grado di fare “scenari di business” (2° colonna), ma                e a chi rivolgersi quando serve, comprensione è conoscere la
occorre precisare che le competenze distintive per elaborarli          competenza e saperla descrivere nei vari aspetti caratteristici,
sono la capacità di utilizzare strumenti come Explorer SBI,            applicazione è essere in grado di applicare la conoscenza,
Scan SBI, Vantage Point, IP-Score, ecc (3° colonna).                   specializzazione è saper farla applicare e dominio è avere la
Le voci della terza colonna sono evidenziate in tre colori: in         capacità di modificare la competenza riducendone i tempi ed i
giallo e doppio asterisco sono le competenze distintive che            costi migliorandone i risultati. Per un ente è fondamentale che
abbiamo sviluppato autonomamente e che sono proprietarie,              anche i servizi non direttamente coinvolti con il trasferimento
in verde sono quelle sviluppate da altri ma che abbiamo fatto          tecnologico (come i servizi legali, quelli amministrativi, la
nostre e sappiamo utilizzarle…in modo distintivo. Le voci              funzione del personale…), abbiano almeno la conoscenza delle
in azzurro sono le competenze in cui, ad oggi, non siamo               metodologie adottate. Solo così potranno di fatto supportare
eccellenti, ma ci attestiamo al livello standard e per queste          chi va alla ricerca di nuovi finanziamenti e di nuovi clienti sul
cerchiamo chi può arricchircele.                                       mercato. La Tab. 2, in particolare, rappresenta un esempio di
In tempi come questi è importantissimo definire quali sono le          analisi delle competenze relative al trasferimento tecnologico
competenze distintive di un’organizzazione, anche perché non           all’interno di un Servizio di supporto. La distanza fra le due
possono appartenere solo ad un suo ente o a un suo servizio,           linee evidenzia il gap fra livello di competenza effettivo e
ma devono essere diffuse, il più possibile, in essa. Come si           richiesto.




                                                                   CONOSCENzA                                     COMPETENzA
                                                         assenza   consapevolezza   comprensione   applicazione   specializzazione    dominio


 MIT Industrial Liaison Program*
 Road map tecnologiche*

 Market Research*
 Data Monitor*

 Explorer Strategic Business Insights (SBI) the former
 Business Intelligence division of SRI International*
 Scan Strategic Business Insights (SBI) the former
 Business Intelligence division of SRI International*
 Vantage Point*
 IP Score*
 MORE/modeFinance per cluster industriali**

 Sister**
 ARGO mappa delle competenze**

 Innovation Network**
 Metodologia 144 per lo sviluppo d’impresa*
 Schede PPMS
 Bench Profile™ (su singola azienda)**
 MORE/modeFinance su singola azienda**
 Metodi di sintesi delle informazioni
 Le barriere all’ingresso
 La scelta di modelli di business
 La definizione della catena del valore
                                                                   {
                                                                                                   {

                                                                         Livelli richiesti ai                    Livelli richiesti al
 Tab. 2 Esempio di analisi delle competenze                              servizi di supporto            servizio Trasferimento Tecnologico

         Livello di competenza richiesto
         Livello di competenza effettivo


                                                                   6
1.3                                                                       • “Pianificazione strategica e iniziative europee” avente come
                                                                            compiti:
Il processo di definizione degli obiettivi                                  - l’impostazione dello sviluppo delle reti regionali, nazionali
                                                                            ed europee;
                                                                            - la conseguente promozione di AREA, del Parco e delle
Un sistema per la definizione degli obiettivi è stato strutturato
                                                                            imprese territoriali.
e validato nel 2008 sulla base della sperimentazione dei due
                                                                            In particolare, il focus delle attività europee si concentrerà
anni precedenti.
                                                                            sull’Euroregione.
Gli obiettivi, per quanto possibile, sono:
                                                                          • “Competitività internazionale” i cui compiti sono:
                                                                            - coordinamento della gestione degli accordi con i partner
• tesi, con scala pentenaria di giudizi (da insufficiente ad
                                                                            scientifici ed imprenditoriali;
  ottimo);
                                                                            - coordinamento delle attività di “marketing” dei punti di
• interfunzionali, cioè attribuiti a più Servizi che, nell’orga-
                                                                            forza del Consorzio.
  nizzazione per processi, devono contribuire con ruoli e pesi
  diversi, ai risultati;
• misurabili con parametri quantitativi;
• condivisi fra i diversi Servizi di AREA.

Si suddividono anche in obiettivi:                                        1.5
• strategici: quelli che devono garantire il successo di AREA nel
                                                                          Le attività di comunicazione
  medio e lungo termine (in genere impegnano maggiormente                 e divulgazione scientifica
  le competenze distintive trasversali all’organizzazione);
• operativi quelli che garantiscono il successo nel breve e medio
  termine e sono solitamente propri di ogni Servizio (in genere           L’obiettivo è di renderle sistematiche e differenziate per i
  impegnano le competenze distintive ed abilitanti proprie del            diversi tipi di “stakeholder”.
  Servizio).
                                                                          Le linee strategiche per il prossimo triennio sono:
Le azioni previste nel triennio sono: riformulazione della
metodologia sviluppata sulla base di quanto previsto dalle                • contribuire a valorizzare:
norme di legge, evitando il più possibile lo snaturamento                   - i punti di forza di AREA;
della logica adottata che si è rivelata molto efficace,                     - i risultati degli insediati nel Parco;
semplificazione degli obiettivi e loro diffusione a più livelli             - i risultati degli Enti Pubblici di Ricerca del Territorio di cui
organizzativi con un progressivo maggiore coinvolgimento                     AREA è coordinatore;
anche trasversale delle varie funzioni.
Per raggiungere questo obiettivo, sono stati avviati una serie            • contribuire alla formazione di una “corporate identity” di
di incontri periodici per illustrare ad inizio anno a tutta la              AREA e, distintamente, del Parco Scientifico e Tecnologico
struttura, attraverso riunioni ristrette a singoli servizi, gli             a livello nazionale ed internazionale.
obiettivi pianificati e i risultati raggiunti. Inoltre, in fase
di    pianificazione,   saranno     individuate  modalità    di           In particolare, per le attività di divulgazione scientifica e
compartecipazione dei servizi di staff agli obiettivi delle               tecnologica verranno considerati separatamente tre segmenti
“business line”, nel senso di applicare alla valutazione delle            di “stakeholder”:
staff una percentuale degli obiettivi dei servizi operativi, al
raggiungimento dei quali anche le staff possono contribuire in            • il grande pubblico che, se bene informato, crea una
modo indiretto.                                                             domanda di innovazione;

                                                                          • le imprese che devono rispondere con l’offerta di prodotti o
                                                                            servizi innovativi;
1.4
                                                                          • i decisori pubblici che possono facilitare l’incontro fra
Il completamento della riorganizzazione                                     domanda e offerta.
con le funzioni: “pianificazione strategica
                                                                          Nel 2009 si è lanciato il premio innovazione 3L/3T con giuria
e iniziative europee” e “competitività                                    esterna e la declinazione degli stakeholder 3T (Territorio,
internazionale”.                                                          Trieste e Te) che continuerà anche nei prossimi anni, l’OPEN
                                                                          DAY, il Business DAY e il PRESS TOUR come si dirà nel
                                                                          paragrafo 2.4.4.
La necessità di diversificare le fonti di finanziamento attuali con
la valorizzazione dei propri punti di forza richiede uno sforzo
coordinato fra tutti i Servizi dell’Ente.
Per tale motivo, all’inizio del 2009, sono rese attive le due unità
operative alle dirette dipendenze del Direttore Generale:



                                                                      7
2
Azioni di valorizzazione dei punti di forza del Consorzio


Negli ultimi anni l’Ente è stato in grado di procurarsi                                  del portafoglio sia per i finanziamenti ottenibili dai bandi sia
finanziamenti fino al 170% dei contributi annuali erogati dallo                          per quelli ottenibili con servizi a terzi.
Stato per la sua gestione corrente, con l’acquisizione di progetti                       Resta così necessario valorizzare, anche economicamente
e con servizi a terzi. Nell’ultimo triennio la ripartizione media                        e non solo in ambito regionale, i “plus” dell’Ente di seguito
dei ricavi da progetti vinti è stata del 44% da bandi regionali,                         descritti. Le aree geografiche prioritarie sono, oltre al Friuli
del 32% da bandi UE ed il restante da bandi nazionali.                                   Venezia Giulia, il Mezzogiorno e l’Euroregione.
Nello scenario di attuale criticità si mantengono valide le ipotesi                      Si cercherà inoltre di cogliere le opportunità che potranno
dell’anno precedente e cioè forti variazioni nei finanziamenti                           sorgere nelle aree al di fuori dell’UE. Un particolare sforzo
tradizionali e decremento del loro totale annuo.                                         verrà dedicato a rafforzare le sinergie, i progetti e le commesse
Si conferma pertanto la necessità di attuare una diversificazione                        attraverso la rete IASP.




2.1
I nuovi strumenti di pianificazione: il Bilancio del Capitale Intellettuale,
il Profilo Dinamico delle Attività e le schede PPMS.

Oggi AREA dispone di un sistema di pianificazione integrata che:                         Lo schema del sistema di pianificazione è ripartito nella seguente
  - permette di valutare attività e profilo dell’AREA da diversi                         figura:
   punti di vista;
  - consente di focalizzarsi, ogni anno, sui parametri ritenuti
   più critici per il raggiungimento degli obiettivi e per il
   miglioramento continuo.




                                                 Bilancio                                                                    2007
                                                                                                              Obiettivi strategici
                                                 economico                                                  (Tesi,	interfunzionali,
                                                 finanziario	1994          Attività                        condivisi	e	misurabili)
                               tQM               (piano	triennale)      del Consorzio
                           Total	Quality
                           Management
                               2001
                                                                          per AReA
                                                 Bilancio
                                                 del	capitale           Science Park                          Obiettivi operativi
                                                 intellettuale                                              (da	indici	gestionali)
                                                 (2007)


                                                                     Bilancio       Profilo
                                                                     del	capitale   dinamico
                                                                     sociale        delle	attività
                                                                     (2004)         (2007)




tQM:	ottimizzazione	dei	processi	organizzativi	
                                                                                         Nel 2009, su richiesta e con il supporto della Regione FVG, è stata
Bilancio Capitale intellettuale:	valutazione	
del	capitale	umano,	strutturale	e	relazionale	
                                                                                         elaborata una versione semplificata in corso di estensione a tutti gli
Bilancio Sociale:	valore	aggiunto	per	gli	stakeholders                                   Enti Pubblici di Ricerca facenti parte del CER (Coordinamento Enti
PDA: risorse	e	risultati	suddivisi	tra	le	8	“missioni	possibili”	                        di Ricerca). In particolare ci si è focalizzati sull’impiego di due
per	Università	ed	Enti	di	Ricerca                                                        strumenti innovativi accennati nei due paragrafi successivi.


                                                                                    8
2.1.1                                                                    2.1.2
Il Bilancio del Capitale Intellettuale                                   Il Profilo Dinamico delle Attività (PDA)
Il Bilancio del Capitale Intellettuale è un documento che nasce          Il PDA è stato sviluppato dal Consorzio nel 2007 in forma
con l’obiettivo di fare un quadro del patrimonio intangibile             originale e consolidato nel 2008 dapprima per analizzare la
dell’Ente, ossia di quell’insieme di conoscenze, competenze              propria missione2 che è differente da quelle di Enti di Ricerca
e relazioni che costituiscono elementi essenziali nel processo           e Imprese insediate nel Parco. Successivamente è stato
di creazione di valore e che né il bilancio di esercizio, né il          generalizzato sia per renderlo applicabile alle Università e ai
Bilancio Sociale, secondo i loro schemi tradizionali, sono in            Centri di Ricerca in generale sia per essere utile a definire le
grado di evidenziare e di valorizzare completamente.                     politiche della ricerca ai vari livelli istituzionali.
Il report del capitale intellettuale dà un quadro delle
potenzialità future dell’Ente, della sua capacità di competere           In particolare:
sul mercato ed evidenzia i punti di forza da mantenere e i punti         • per le Università ed i Centri di Ricerca il PDA può essere uno
di debolezza da correggere per evitare situazioni di crisi.                 strumento di strategia gestionale che permette di:
Il bilancio dell’intangibile, infatti, consente di cogliere con             - rendere trasparente l’intensità e la ripartizione delle risorse
anticipo la possibile evoluzione di un’organizzazione e la sua              umane ed economiche nelle principali missioni3;
capacità di crescita negli esercizi successivi.                             - verificare la correlazione fra risorse umane (misurate, ad
                                                                            esempio, in giorni uomo equivalenti) e quelle economiche;
I principali elementi che costituiscono il capitale intellettuale           - definire strategie di equilibrio (o di disequilibrio motivato)
possono essere schematicamente articolati in tre categorie:                 tra risorse umane e relativi finanziamenti;
capitale umano (o capitale pensante), capitale strutturale (o               - correlare risorse umane e relativi finanziamenti con i loro
capitale pensato) e capitale relazionale.                                   risultati.

• capitale umano (o capitale pensante) è l’insieme di capacità,          Il PDA di AREA evidenzia le attività con i relativi costi e li
  abilità e competenze che appartengono a chiunque operi                 confronta con la capacità propria di ottenere una percentuale
  all’interno di una struttura. Gran parte delle organizzazioni          di autofinanziamento dai progetti vinti e dalle prestazioni verso
  comprendono l’importanza e il valore del capitale umano                terzi. In tal modo si verifica la percentuale di autofinanziamento
  e si adoperano nell’intento di valorizzare e trattenere tale           annuale, sia per il Consorzio nel suo insieme sia per i singoli
  patrimonio. Tuttavia si tratta di risorse che l’organizzazione         servizi operativi che lo compongono e che è necessario non
  possiede solo temporaneamente e che, per questo, rischia               dipendano solamente dai contributi ottenuti in conto gestione
  di perdere in ogni momento. Per quanto possibile, quindi,              dallo Stato.
  è importante convertire il capitale umano in capitale
  strutturale attraverso la condivisione delle competenze e              • Per le Autorità Pubbliche di competenza il PDA può:
  delle esperienze.                                                        - permettere di ottimizzare le risorse disponibili in funzione
• capitale strutturale (o capitale pensato), diversamente da               delle proprie politiche per la ricerca, l’innovazione e la
  quello umano, appartiene all’organizzazione ed è costituito              formazione;
  da tutti quegli elementi, tangibili e non, che supportano gli            - valorizzare, in chiave di sviluppo territoriale, le comple-
  individui nell’espletamento delle loro funzioni lavorative.              mentarietà e le sinergie possibili fra Università e Centri di
  Esso comprende sia assets già tradizionalmente valutati                  Ricerca, pubblici e privati;
  quali software e brevetti sia elementi intangibili, quali                - verificare la trasferibilità dei risultati della ricerca e le
  l’organizzazione e i processi aziendali codificati. Un buon              risorse impegnate per il trasferimento, la diffusione e
  livello di capitale strutturale garantisce una gestione                  la divulgazione degli stessi, misurando l’efficacia di tali
  efficace ed efficiente del lavoro, favorisce il raggiungimento           attività.
  dei risultati e un maggior grado di motivazione da parte dei
  dipendenti.
• capitale relazionale comprende tutte le relazioni dirette
  ed indirette che la struttura instaura con tutti i principali
  stakeholder, non solo clienti, ma anche fornitori, finanziatori,
  partner, comunità locali e così via. Relazioni consolidate e
  forti con gli stakeholder conferiscono valore alla struttura in
  quanto propiziano una redditività duratura.

La gestione efficace ed efficiente del capitale intellettuale            2
                                                                          	Missione	di	AREA:	accrescere	la	competitività	e	l’attrattività	del	territorio	regionale	e	
richiede che vengano gestite singolarmente le sue molteplici
                                                                         nazionale	mediante:
componenti ma, soprattutto, i legami fra queste, affinché si             •	il	sostegno	allo	sviluppo	imprenditoriale	e	la	diffusione	di:
crei un circolo virtuoso che determini un accrescimento della            	 -	prodotti,	processi,	metodi	e	servizi	innovativi;
conoscenza, base della creazione di valore.                              	 -	conoscenze	e	competenze	distintive	(vedere	Bilancio	Sociale	2007).
                                                                         3
                                                                          	Le	missioni	possibili	sono	otto:
                                                                         •	 quattro	 di	 base:	 formazione,	 ricerca	 per	 produrre	 conoscenza,	 ricerca	 per	 produrre	
                                                                            competitività	per	le	aziende	e	per	il	territorio;
                                                                         •	 quattro	 complementari	 che	 riguardano	 la	 gestione	 strategica	 ed	 operativa	 delle	
                                                                            precedenti.



                                                                     9
aZIONI sTraTeGICHe DeL CONsOrZIO 2010 - 2012




2.1.3                                                                        -   vantaggi rispetto allo stato dell’arte;
                                                                             -   situazione della concorrenza;
Le schede PPMS per la gestione della ricerca                                 -   criticità previste per lo sviluppo e l’industrializzazione;
(per la competitività) e dell’innovazione                                    -   obiettivi e analisi di costo;
                                                                             -   collaborazioni;
Con l’avvio del progetto “Domotica FVG”, dall’anno 2007,                     -   brevetti o altro titolo di proprietà;
si è sperimentato l’utilizzo di uno strumento comune al                      -   ulteriori sviluppi possibili del risultato;
mondo della ricerca e a quello dell’impresa. Gli scopi erano                 -   possibili settori industriali di applicazione;
facilitare le reciproche interazioni e accelerare il trasferimento           -   ricadute ed impatto potenziale.
delle innovazioni al mercato. Tale strumento, messo a punto
in precedenza presso la Direzione Innovazione di FIAT Auto
e presso il Centro Ricerche FIAT è stato inserito anche                    2.2
nell’iniziativa Industria 2015/Mobilità Sostenibile.
                                                                           Il Trasferimento Tecnologico:
Nel prossimo triennio il suo uso continuerà ad essere esteso               metodologie da valorizzare e l’espansione
agli insediati del Parco (Aziende ed Enti di Ricerca) e sarà
proposto agli Enti di Ricerca facenti parte del CER (di cui si             sul territorio nazionale e internazionale
dirà al successivo paragrafo 2.3.2).

Il concetto base è che non è sufficiente valutare i progetti,
ma risulta indispensabile focalizzarsi sui loro risultati. I               2.2.1
risultati attesi vanno esplicitati, fin dall’inizio del progetto,          Le metodologie per valorizzare l’innovazione
mediante una “scheda di business” che si modifica e si
arricchisce durante l’attività e concorre, in modo prioritario,            L’esperienza e la visibilità raggiunta dal Servizio Trasferimento
alla valutazione finale e al trasferimento efficace ed efficiente.         Tecnologico a livello nazionale con le metodologie di
                                                                           valorizzazione dell’innovazione hanno aperto la strada a
Le “schede di business” si denominano, più specificatamente,               nuove opportunità di collaborazione con Enti interessati
“schede PPMS” perché si riferiscono alle quattro famiglie                  ad avviare, con rapidità ed efficacia, analoghe iniziative di
dei risultati della ricerca che sono trasferibili mediante                 sviluppo dei rispettivi territori. L’obiettivo più vasto del Servizio
l’innovazione al mercato:                                                  Trasferimento Tecnologico è supportare la competitività delle
    • P: Prodotti                                                          imprese mediante l’innovazione tecnologica (prodotti, processi,
    • P: Processi produttivi e organizzativi                               metodi e servizi innovativi) e di “business” (innovazione
    • M: Metodologie tecnologiche e gestionali                             gestionale, organizzazione, di mercato,…). In questo contesto
    • S: Servizi                                                           è stato introdotto il Mentoring Service, che attraverso l’attività
                                                                           di coaching basata sull’esperienza di un gruppo di imprenditori
Le schede PPMS sono uno strumento che, oltre al controllo                  e di manager selezionati, supporterà imprese giovani in fase di
ex-ante, in itinere ed ex-post dei risultati, serve per:                   transizione/sviluppo o in fase di nascita (start up e spin off).
   - trasformare il linguaggio scientifico in linguaggio                   Le competenze distintive sono già state indicate al precedente
   imprenditoriale;                                                        punto 1.2 e le principali sono schematizzate nella figura
   - obbligare i ricercatori a conoscere e ad esplicitare lo stato         seguente mediante le iniziative più importanti in atto.
   dell’arte e i concorrenti nel loro settore di attività;
   - richiedere ai ricercatori di interagire con le imprese per
   acquisire sensibilità nel valutare costi, tempi e criticità                                                 Benchprofile                             Mit Boston
                                                                                                                Analisi	del	                         Industrial	Liaison
   nello sviluppo dell’innovazione, per valorizzare la proprietà                                              posizionamento                             Program
                                                                                                                 aziendale
   intellettuale e per prevedere ricadute e impatto potenziali
   dei loro risultati;                                                                    Mappatura                                                                        MatechPointFVG
                                                                                         Competenze                                                                          Soluzioni	su
   - facilitare il trasferimento dei ricercatori presso le imprese                        Università	e                          Servizi	per	le	imprese
                                                                                                                                      innovative                          materiali	innovativi
                                                                                         Centri	Ricerca
   (il mezzo più efficace, se pure sovente il più doloroso, per
   garantire il successo dell’ innovazione è trasferire con essa
   l’innovatore);                                                                   Friend
                                                                                                                                  SiSteMA Di                                          Albo esperti
                                                                                    europe                                                                                             Mappatura
   - effettuare la “risk analysis” per individuare le criticità del              Rete	europea               Scouting	e
                                                                                                                                   GeStiOne                                           competenze
                                                                                 di	servizi	per           valorizzazione       DeLL’innOVAZiOne             Incubatore	di           di	professionisti
   progetto e gestirne efficacemente il suo svolgimento;                          le	imprese               della	ricerca
                                                                                                                                                             primo	miglio
                                                                                                                                                             per	imprese
   - stimolare un’azione di networking estesa e permettere
   la valorizzazione dei risultati in più settori industriali, con                   Domotica                                                                                      ergonomia
                                                                                    Innovazioni                                                                                       per	la
   particolare riferimento alle PMI;                                               per	ambienti                                                                                   competitività
                                                                                      confinati                                                                                    dei	prodotti
   - fornire agli imprenditori gli elementi base per sviluppare le                                                                Formazione
                                                                                                                                   dei	broker
   analisi ed i modelli di “business” più opportuni.                                                                              tecnologici
                                                                                                  Progetto 144                                                   Ufficio Studi
                                                                                                    Crescita                                                       e PatLib
                                                                                                  dimensionale
I contenuti delle schede PPMS, in sintesi, sono:                                                  delle	imprese
                                                                                                                                 SRiC-Bi
                                                                                                                                 Business
                                                                                                                                                                  (brevetti)

   - descrizione del risultato (caratteristiche tecniche e                                                                     intelligence
                                                                                                                           per	la	competitività
   funzionali);
   - livello di ricerca attuale (stadio di sviluppo dei risultati);
   - previsioni temporali (fasi di sviluppo, trasferimenti, avvio          Tab. 3 Trasferimento tecnologico su territorio nazionale
   produttivo, …);
                                                                      10
Nel 2007 la Commissione Europea con il Progetto Novaregio,                     per il triennio giugno 2009-giugno 2012 (prorogabile per un
promosso e coordinato dal Consorzio, ha censito mediante                       successivo triennio) con un ammontare complessivo di risorse
esperti indipendenti 11 “best practices” di innovazione                        da gestire pari a 9.800.000 euro.
regionale da diffondere. Due sono italiane e sono state ideate                 Le attività del progetto prevede di mettere a disposizione del
da AREA: Sister e Innovation Network.                                          sistema degli stakeholders della regione Basilicata, in primis
                                                                               le imprese, i modelli sviluppati da AREA nell’ambito del
                                                                               trasferimento tecnologico e richiamati nel paragrafo 2.2.1 del
                                                                               documento strategico.
2.2.2                                                                          Il modello di intervento è rappresentato nella figura 3.
Trasferimento tecnologico
su territorio nazionale                                                        I settori produttivi sui quali, seppur in maniera non esaustiva, si
                                                                               concentrerà l’intervento (così come previsto nella convenzione
In linea con l’indicazione del precedente Piano strategico                     sottoscritta) sono:
triennale di AREA, il Servizio ha avviato un’azione di diffusione              • Automotive (mobilità sostenibile)
sul territorio nazionale delle metodologie di gestione                         • Agroindustria / Agrobiotecnologie
dell’innovazione. Tale attività viene sviluppata in collaborazione             • Osservazione della terra
con partner che dispongono di proprie reti territoriali (Parchi                • Energia
scientifici, consorzi...), con associazioni di categoria e con                 ai quali vanno aggiunti i temi, di carattere trasversale, relativi
amministrazioni regionali.                                                     ai nuovi materiali e alle tecnologie di produzione. Sul piano
L’iniziativa, in particolare, punta a promuovere la dimensione                 operativo, nella seconda parte dell’anno 2009, si è avviata
nazionale di AREA soprattutto al Sud, dove, nel medio termine                  la realizzazione in Basilicata di una struttura organizzativa
e con il sostegno del Ministero e della Regione FVG, si desidera               dedicata. Una unità locale di AREA e della sua società in-
strutturare una o più sedi per fornire agli operatori locali gli               house Innovation Factory, che si è dotata di una sede propria
strumenti necessari a promuovere la crescita territoriale                      (a Potenza) e di tutte le risorse umane e le attrezzature
valorizzando i risultati della ricerca.                                        necessarie alla realizzazione del progetto per il triennio giugno




           COMPetiZiOne

                                                                                       BASiLiCAtA                       creazione di
                                               iMPReSe                                innOVAZiOne                      nuove imprese
         RiSChi e OPPORtUnità


             MeRCAti                                                                                    sviluppo
           GLOBALiZZAti                                OBiettiVi                                         locale                            formazione

                                                                                                                         SeRViZi

                                                                                                     valorizzazione                       trasferimento
                                         incrementare il numero di
                                                                                                       dei risultati                       tecnologico
                                     imprese, il tasso di conoscenza,
           COMPLeSSità                                                                                della ricerca
                                      di innovazione, di produttività e
              DeLLe                           di competitività
           teCnOLOGie
                                                                                                                         marketing e
Fig. 3                                                                                                                 internazionaliz-
                                                                                                                           zazione

Gli obiettivi sono:
• incrementare l’innovazione presso aziende già esistenti;
• promuovere la nascita di nuove imprese ad alto tasso di                      2009-giugno 2012. Il Piano Operativo approvato prevede un
  conoscenza;                                                                  dimensionamento dell’organico pari a 25/30 unità assunte e
• formare e diffondere la professione del “broker tecnologico”;                formate in loco oltre al personale già dipendente di AREA e
• diffondere le metodologie di gestione strategica ed operativa                di Innovation Factory che sarà presente in loco per circa 6–8
  della formazione imprenditoriale;                                            anni/uomo. Oltre alla sede principale si stanno individuando
• promuovere collaborazioni di tipo imprenditoriale e scientifico              sul territorio della regione Basilicata almeno 4 sedi per
  fra il Mezzogiorno ed il Friuli Venezia Giulia.                              l’insediamento dei Centri di Competenza secondo il modello
                                                                               consolidato di Innovation Network.
Con la sottoscrizione formale della convenzione con la                         Con l’avvio della fase operativa del progetto, per AREA, oltre
Regione Basilicata (maggio 2009), la strategia di espansione                   alla dimensione gestionale ed organizzativa si configurano
sul territorio nazionale ed in particolare verso le regioni del                una serie di opportunità (e di converso, minacce) che possono
Mezzogiorno d’Italia ha raggiunto un primo risultato attuativo.                essere opportunamente inserite nel ventaglio delle decisioni
Il progetto Basilicata Innovazione è stato affidato ad AREA                    strategiche.



                                                                          11
aZIONI sTraTeGICHe DeL CONsOrZIO 2010 - 2012




I principali sono:                                                             - le metodologie di gestione della ricerca e del trasferimento
                                                                                 tecnologico;
Basilicata Innovazione quale modello di riferimento per le                     - i metodi di gestione e crescita del Parco;
successive iniziative di AREA Science Park nel Sud Italia.                     - gli strumenti per la formazione imprenditoriale e della
Il raggiungimento dei risultati previsti dal progetto, fin dalle                 Pubblica Amministrazione.
fasi iniziali, potranno costituire un utile punto di riferimento
per altre amministrazioni pubbliche e/o private delle regioni                I target principali sono:
limitrofe. Al fine di potenziare tali effetti sarà importante
definire chiari obiettivi di riconoscibilità del modello in un                 - gli enti gestori di “tecno-parchi”, distretti e incubatori;
contesto più ampio e diverso da quello tipico della Pubblica                   - imprese ed enti di ricerca con i loro cluster;
Amministrazione. In altri termini bisognerà porre la giusta                    - gli enti pubblici territoriali dedicati allo sviluppo di ricerca
attenzione al “posizionamento del brand”, senza rinunciare                       e impresa.
al prestigio istituzionale ma evitando che questo finisca per
relegare l’iniziativa ad un contesto tipico, e per certi versi               Le aree geografiche di interesse prioritario sono l’Euroregione
limitante, di struttura pubblica di ricerca e innovazione.                   con estensione ai paesi dell’Europa Centro Orientale, all’area
                                                                             Adriatica e dei Balcani.
Basilicata Innovazione quale primo insediamento stabile di
una rete di AREA Science Park sul territorio nazionale.                      Infine, a livello “World-Wide”, AREA ha avviato la mappatura
La scelta di costituire una Unità operativa locale autonoma con              dei Parchi Scientifici che sono clienti potenziali delle sue
personale reclutato e formato in loco risponde, da un lato, alle             competenze distintive. Con il supporto di IASP (International
indicazioni ricevute dalla Regione committente di valorizzare e              Association Science Parks) ha stabilito i primi contatti diretti
utilizzare le risorse locali. Dall’altro può rientrare in una precisa        con enti pubblici intenzionati a creare nuovi parchi e con
strategia di diversificazione territoriale stabile delle attività di         parchi scientifici esistenti che richiedono servizi avanzati.
AREA Science Park a cui, come Ente nazionale di ricerca, è                   Sono già in fase di discussione collaborazioni per la
richiesto di diffondere metodologie efficaci per il supporto alla            realizzazione di nuovi progetti di questo tipo negli Stati Uniti,
competitività in tutto il Paese.                                             in Oriente ed Africa.

Seguendo tale ipotesi è possibile prevedere la stesura di                    Ovviamente queste attività saranno sviluppate in funzione
un accordo quadro fra Regione Basilicata e AREA per la                       delle risorse umane ed economiche disponibili e residuali
costituzione, al termine del progetto, di una società mista                  rispetto alle priorità costituite da: Regione FVG, Mezzogiorno,
con lo scopo di stabilizzare i risultati del progetto medesimo               Euroregione. Le attività eventualmente svolte in questi Paesi
e di diffonderli in ambito extraregionale. In tal modo, qualora              dovranno rafforzare il networking di competenze e fornire
si avviassero ulteriori progetti nelle diverse regioni del Sud,              risorse per aumentare l’impatto delle attività, e i risultati
si potrebbe realizzare una rete di centri di sviluppo e di                   conseguenti, sul territorio nazionale.
diffusione delle competenze distintive sviluppate e acquisite.
In tal caso AREA fornirebbe il suo supporto con le conseguenti
opportunità di economie di scala e di scopo, per progetti di
valenza internazionale, in particolare per quelli relativi alle
regioni del Mediterraneo.
                                                                             2.3
                                                                             Formazione, qualificazione
Basilicata Innovazione quale strumento di sperimentazione,
consolidamento e diffusione delle competenze distintive.
                                                                             e valorizzazione delle risorse umane
Con l’avvio di una nuova iniziativa da realizzare ex novo su un
nuovo territorio e con una nuova rete di stakeholders AREA
potrà sperimentare e migliorare ulteriormente il modello
delle competenze distintive dei propri servizi. Per la nostra                2.3.1
organizzazione potranno configurarsi importanti economie di                  Formazione
apprendimento e consolidamento del capitale strutturale e
relazionale secondo un modello di “learnin by interacting”.                  Nel prossimo triennio le attività del Servizio Formazione
Sarà dunque importante capitalizzare tale opportunità fin dalla              Progettazione e Gestione Progetti si svolgeranno in forte
predisposizione del piano formativo di inserimento in organico               sinergia con il Servizio Trasferimento Tecnologico, in quanto la
delle risorse umane neo assunte in loco (learning by teaching).              formazione è lo strumento per il supporto e l’attuazione delle
                                                                             strategie di innovazione nelle Organizzazioni.
                                                                             Avvalendosi anche delle opportunità offerte dai Piani Operativi
                                                                             Regionali 2007-2013 della Regione Friuli Venezia Giulia e delle
2.2.3                                                                        Regioni del Mezzogiorno, dai Piani Operativi Nazionali e dai
                                                                             bandi UE - questi ultimi con particolare enfasi sull’Euroregione
Trasferimento tecnologico nell’Euroregione e a                               ed i paesi dell’EST Europeo - le principali linee di intervento
livello internazionale                                                       riguarderanno:
                                                                             • la Formazione imprenditoriale e per la P.A. sulla gestione
La strategia di AREA per i prossimi anni è valorizzare a livello                strategica ed operativa di ricerca, innovazione e trasferimento
internazionale il proprio capitale intellettuale.                               tecnologico;
In sintesi si vogliono valorizzare:


                                                                        12
• il potenziamento delle iniziative formative della Scuola di TT           Nel 2009 l’impegno del CER per la valorizzazione del
  di AREA Innovation Campus;                                               capitale umano si è rafforzato grazie alla messa a punto di un
• l’utilizzo delle best practice sviluppate nell’ambito delle              programma di mobilità internazionale, cofinanziato dall’Unione
  collaborazioni già attivate con:                                         Europea: nell’ambito del TALENTS for an International House.
  - MIT (Massachusetts Institute of Technology) attraverso                 Il programma, con durata triennale a partire dal 2010, prevede
  l’adesione all’Industrial Liason Program e l’accordo con                 borse di studio per il perfezionamento all’estero di ricercatori
  l’Entrepreneurship Center;                                               del Friuli Venezia Giulia e, viceversa, per ricercatori stranieri.
  - Strategic Business Insights (SBI) the former Business
  Intelligence division of SRI International per l’elaborazione di         Altre azioni avviate nella seconda metà del 2009 e che
  scenari tecnologici e di business sulle tecnologie innovative;           proseguiranno nel triennio sono i Gruppi di lavoro del CER:
  - l’ufficio di trasferimento tecnologico della Case Western
  University/Cleeveland-Ohio per lo scambio di esperti, best               1. Filiera della Conoscenza - Il Gruppo sarà chiamato a
  practice ed opportunità imprenditoriali;                                    individuare un percorso formativo che metta in rete le
  - l’associazione dei Parchi Scientifici Internazionali (IASP)               competenze e le eccellenze presenti nelle singole istituzioni
  per un bench marking internazionale ed esame opportunità.                   regionali;

I target sono:                                                             2. Parchi Scientifici e Tecnologici regionali - Vista la presenza
                                                                              sul territorio regionale di 4 Parchi Scientifici, si ritiene
  - imprese della Regione FVG, in primo luogo quelle insediate                che una maggiore conoscenza reciproca delle competenze
  in AREA Science Park;                                                       distintive di ciascun Parco servirà a creare una sorta di
  - imprese del Mezzogiorno, dell’Euroregione e dei Paesi                     “Parco diffuso regionale”, al fine di attivare tutte le sinergie
  dell’Est Europeo;                                                           possibili per la competitività del territorio;
  - Pubbliche Amministrazioni.
                                                                           3. Scienze Umanistiche - Il Gruppo sarà creato per rafforzare il
                                                                             dialogo fra scienze umanistiche e scienze tecnologiche;

                                                                           4. Studi della Materia - Il Gruppo di lavoro vuole essere il
2.3.2                                                                         punto di raccordo e confronto tra i vari enti attivi in questo
Qualificazione e valorizzazione                                               ambito di ricerca e le politiche regionali, verificando di volta
                                                                              in volta le possibili nuove applicazioni nei settori strategici
delle risorse umane: CER                                                      per l’economia regionale;
La mobilità internazionale dei ricercatori continuerà a
                                                                           5. Scienze della Vita - Il Gruppo di lavoro è finalizzato ad una
rappresentare un elemento importante degli interventi di
                                                                              maggiore integrazione tra le eccellenze scientifiche, le
formazione e qualificazione del capitale umano. Tali interventi
                                                                              imprese presenti sul territorio e le politiche regionali per il
richiedono la messa a punto di azioni sinergiche a livello
                                                                              rilancio economico del Friuli Venezia Giulia.
territoriale. Queste saranno realizzate tramite il Coordinamento
degli Enti di ricerca del Friuli Venezia Giulia (CER). Rinnovato
nel 2009 per ulteriori quattro anni, con un rafforzato impegno
finanziario da parte della Regione Friuli Venezia Giulia,
l’Accordo per il Coordinamento regionale, al quale aderiscono
50 istituzioni scientifiche, è infatti volto a rafforzare la
capacità d’azione dei centri di ricerca, degli atenei e dei parchi
scientifici e tecnologici regionali.

Le principali azioni che proseguiranno nel triennio includono:
• studi e analisi sul sistema regionale della ricerca;
• sviluppo di progetti congiunti, con la partecipazione delle
  diverse realtà scientifiche, tecnologiche e produttive
  regionali;
• informazione, consulenza e formazione sui Programmi
  europei di ricerca e sviluppo;
• workshop ed eventi di divulgazione scientifica;
• sviluppo di una International House per l’accoglienza, la
  formazione e l’interscambio culturale tra scienziati affermati
  e giovani ricercatori. Per migliorare l’accoglienza ed il
  soggiorno di ricercatori stranieri sul territorio regionale, nel
  corso del 2009, è stato costituito il “Welcome Office Trieste”
  (www.welcomeoffice.trieste.it) ufficio unico di accoglienza,
  sviluppato tra 13 istituzioni e coordinato da AREA. Questo,
  a partire dal 2010, verrà esteso all’intero territorio del Friuli
  Venezia Giulia.



                                                                      13
aZIONI sTraTeGICHe DeL CONsOrZIO 2010 - 2012




2.4
La gestione del Parco Scientifico e Tecnologico


2.4.1                                                                                        produttive; in questo caso le funzioni collegate con la
                                                                                             produzione vanno allocate all’esterno e nel Parco possono
Informazioni generali                                                                        restare le funzioni Ricerca e Sviluppo.
Lo sviluppo del Parco Scientifico è stato il primo obiettivo                              Attualmente (settembre 2009) gli insediati sono 87. Lo
di AREA dalla sua costituzione nel 1978. Una caratteristica                               sviluppo degli insediamenti nel tempo è rappresentato
del Parco è la temporaneità degli insediamenti, che devono                                dall’istogramma successivo. In particolare, nel corso del
essere rinnovati periodicamente (in genere ogni tre anni) con                             2009 sono stati approvati 9 nuovi insediamenti (dato a
la presentazione e la valutazione dei risultati dell’attività svolta                      settembre, 11 previsti su base anno), mentre si sono avute
e di un programma di attività per il successivo periodo.                                  5 uscite. La nuova strategia (2008) del Consorzio: “dalla
                                                                                          quantità alla qualità degli insediati” intende privilegiare i
L’uscita dal Parco può avvenire per:                                                      risultati ottenuti dagli insediamenti ed il loro impatto ai vari
                                                                                          livelli, con conseguente sostegno agli Enti virtuosi. Il saldo
• mancato sviluppo dell’insediato secondo il piano presentato;                            entrate/uscite, dopo un anno di segno negativo, è tornato al
• forte successo nello sviluppo che generi forti ricadute                                 trend positivo degli anni precedenti.




                                                                       INSEDIATI IN AREA


  100
   90                                                                                                                           87                     89
                                                                                                     82              84                     83
   80                                                                  75            77
                                                       71
   70                                   65
   60                   59
   50
   40
   30
   20
   10
    0
  -10
  -20
                 2000            2001           2002            2003          2004             2005           2006        2007       2008        2009*
    Entrate        11              8              9               9              8              11              5          11         8           11
    Uscite	        -2              -2             -3              -5            -6              -6              -3         -8        -12          -5

    Saldo	         59             65              71              75            77              82              84         87         83          89




* il dato è stimato al 31/12/2009; a settembre 2009 gli insediati risultano essere 87, le entrate 9 e le uscite 5




                                                                                     14
2.4.2                                                                    Innovation Factory sostiene, quindi, il futuro imprenditore già
                                                                         nella fase “prima del primo miglio”, mettendo a disposizione
La valutazione degli insediamenti                                        strumenti, competenze e risorse per effettuare le necessarie
                                                                         verifiche di fattibilità tecnologica, commerciale, legale ed
Nel 2008 il Consiglio di Amministrazione ha approvato
                                                                         economica dell’idea imprenditoriale, quando quest’ultima
una revisione dei criteri per la valutazione dei progetti di
                                                                         presenta ancora un alto rischio, e poi l’aiuta con la formazione
insediamento, che devono rispondere a determinati requisiti tra
                                                                         imprenditoriale che gli serve per avviare l’impresa.
i quali la coerenza con le strategie di sviluppo e valorizzazione
del Parco Scientifico, il valore tecnico di ogni iniziativa
                                                                         Questo processo di supporto alla nascita di start up innovative
scientifica ed imprenditoriale e la sua sostenibilità.
                                                                         può essere descritto sinteticamente in tre fasi:
La rispondenza del programma alle finalità di AREA viene
valutata dalla Commissione Insediamenti, che si avvale di
                                                                         • Fase 1. Valutazione e selezione dell’idea imprenditoriale
esperti di settore per l’istruttoria tecnico scientifica e degli
                                                                         Il futuro imprenditore sottopone al comitato tecnico-scientifico
uffici interni per l’istruttoria amministrativa che comprende
                                                                         di Innovation Factory una descrizione della propria idea
la valutazione economico-finanziaria e l’analisi delle esigenze
                                                                         imprenditoriale e un piano di attività propedeutiche alla
tecniche e logistiche.
                                                                         nascita della nuova impresa. La valutazione avviene sia dal
                                                                         punto di vista tecnico che dal punto di vista imprenditoriale:
Nel corso del 2008, al fine di affinare il sistema di valutazione
                                                                         l’idea viene valutata anche da imprenditori che esaminano
degli insediamenti, è stato affidato a modeFinance, realtà
                                                                         la possibile sostenibilità dell’impresa. Il metodo usato è del
nata all’interno del Parco che si occupa di rating aziendale,
                                                                         tipo SRI International “NABC: important customer Needs,
l’incarico di sviluppare due modelli:
                                                                         Approach to the market, Benefits/Costs, Competition”.
• il modello per il calcolo del rating finanziario “storico”, per
                                                                         • Fase 2. Pre-incubazione
  valutare la solidità economica e finanziaria di ogni singola
                                                                         Una volta accolta la proposta e sottoscritta una convenzione
  impresa (secondo la scala internazionale della AAA-D) e
                                                                         per l’avvio e la gestione del “Gruppo di Sviluppo” della
  per confrontare l’andamento dei settori industriali presenti
                                                                         futura impresa, Innovation Factory mette a disposizione spazi
  nel parco con le aziende analoghe a livello nazionale ed
                                                                         adeguatamente attrezzati e avvia le diverse attività progettate.
  internazionale.
                                                                         Innovation Factory assiste il futuro imprenditore offrendo la
• il modello per il calcolo del rating “qualitativo” che va
                                                                         formazione, i servizi e le risorse necessarie per concludere
  invece a supportare l’attività di valutazione degli esperti
                                                                         con successo il percorso che porta alla creazione di una nuova
  esterni elaborando un giudizio sintetico sulla validità tecnico
                                                                         impresa.
  scientifica dei progetti calcolato sulla base della valutazione
  dell’esperto.
                                                                         • Fase 3. Costituzione dell’impresa
                                                                         Nel momento in cui sussistono le condizioni di sostenibilità
Tali modelli sono stati utilizzati nel corso del 2009.
                                                                         economica e autonomia operativa (dimostrata con almeno un
                                                                         primo ordine importante), il proponente e Innovation Factory
Inoltre nel corso del 2010 verrà sviluppato un modello
                                                                         costituiscono la nuova impresa. Innovation Factory assume
per il calcolo di un rating “complessivo” che prenderà in
                                                                         una partecipazione nella nuova società con una quota di
considerazione, oltre ai due rating sopracitati, altre variabili,
                                                                         minoranza, e vengono previsti meccanismi di way-out entro un
tra le quali il rating economico finanziario “previsionale”, la
                                                                         triennio dalla costituzione.
regolarità dei pagamenti, l’interazione dell’azienda con le altre
aziende del Parco e più in generale con il territorio.



2.4.3
I criteri di selezione e crescita degli Spin-off
Una delle attività principali di Innovation Factory, società in-
house di AREA, è il supporto alla nascita e alla crescita di
start up innovative. Mentre gli incubatori classici supportano
aziende già costituite, Innovation Factory accoglie futuri
imprenditori interessati a realizzare un proprio progetto
d’impresa, e partecipa insieme a loro ai percorsi necessari
per trasformare un’idea innovativa in un business di successo,
attraverso un affiancamento continuo nel percorso che porta
dall’individuazione dell’idea innovativa (“business dream”)
alla definizione del “business model” e del “business plan”
fino alla costituzione della società.




                                                                    15
aZIONI sTraTeGICHe DeL CONsOrZIO 2010 - 2012




                                                    2.4.4
                                                    Il supporto agli insediati
                                                    Le strategie del triennio debbono tener conto dell’attuale periodo
                                                    di crisi e perciò:

                                                    • si intensifica il trasferimento agli insediati delle metodologie
                                                      per la loro crescita imprenditoriale e gestionale già esistenti
                                                      in AREA;

                                                    • gli insediati hanno la priorità nella sperimentazione delle
                                                      nuove “best practice” sviluppate o acquisite da AREA, con
                                                      particolare riferimento a quelle del Servizio Trasferimento
                                                      Tecnologico;

                                                    • si attiveranno iniziative di tipo “crash programme” per il loro
                                                      sviluppo. La prima iniziativa è stata avviata nel 2009 con
                                                      la società GBeS e consiste nella determinazione dei profili
                                                      di business degli insediati e nel supporto al loro sviluppo
                                                      (analisi di mercato, concorrenza, catene del valore, fonti di
                                                      finanziamento, partnership,…);

                                                    • nel corso del triennio verranno potenziate le azioni per il
                                                      monitoraggio e l’analisi dei fabbisogni formativi delle aziende
                                                      insediate, al fine di offrire un servizio per la realizzazione di
                                                      corsi aziendali o interaziendali in linea con le reali necessità
                                                      delle imprese. Alle imprese verrà fornito anche un servizio
                                                      di consulenza e assistenza nel reperimento di finanziamenti
                                                      per la realizzazione delle attività previste nei piani formativi.

                                                    • si potenzierà il supporto dei cluster manager, istituiti nel
                                                      2008, per mantenere un filo diretto di comunicazione;

                                                    • continuerà la programmazione delle innovazioni sviluppate
                                                      nell’anno con il premio “Innovazione 3L/3T” lanciato nel
                                                      2009. La filosofia del premio risiede nell’evidenziare i
                                                      risultati innovativi dell’anno e nell’attenzione all’impatto
                                                      che le innovazioni introdotte possono avere sulle cosiddette
                                                      3T: Territorio (il territorio nazionale e in particolare il
                                                      FVG); Trieste (e, per estensione, le comunità e gli enti del
                                                      Territorio) e Te (singoli cittadini). Tenendo conto di questi
                                                      aspetti, il Premio è stato suddiviso in tre categorie (3L)
                                                      determinate dal grado di prossimità dell’innovazione al
                                                      mercato: innovazione potenziale “early bird”; innovazione
                                                      potenziale “to be”; innovazione reale “in the market”.
                                                      Alcuni prodotti si sono segnalati anche per il loro grande
                                                      impatto sul mercato internazionale globalizzato. Nell’anno
                                                      2009 dei circa 120 risultati presentati, 56 sono stati
                                                      prescelti per la pubblicazione di un catalogo, stampato e
                                                      distribuito a potenziali clienti. Dei 56 prodotti selezionati,
                                                      26 hanno avuto la ‘nominations’ per il Premio e 12 sono
                                                      risultati vincitori, per le 4 categorie (le 3 L e i prodotti a forte
                                                      valenza internazionale).

                                                    Oltre alla promozione dei risultati con il premio suddetto
                                                    continueranno altri eventi come il Business Day dedicato agli
                                                    incontri con gli imprenditori e il Press Tour per gli incontri con
                                                    la stampa.




                                               16
3
Il Parco


3.1
Le azioni di riposizionamento geografico


AREA Science Park dispone di strutture per attività di ricerca,             • perseguire ulteriori sinergie con Friuli Innovazione e con
distribuite nei due campus di Padriciano e Basovizza, per                     Agemont;
complessivi 81.176 m2. Tale valore comprende i 28.000 m2                    • caratterizzare le sedi del Parco con energie alternative,
dedicati al laboratorio di luce di Sincrotrone e i 46.680 m2                  innovazioni in domotica ed ergonomia.
destinati agli altri laboratori (di cui 36.876 m2 a Padriciano e
16.300 m2 a Basovizza).
Nel corso del triennio di riferimento la disponibilità complessiva
di superfici aumenterà fino a 89.369 m2 con il completamento
nel campus di Basovizza dell’edificio Q2.
                                                                            3.2
Il campus di Basovizza rappresenta la principale area di                    ENERPLAN (il Piano Energia)
possibile espansione edilizia del Consorzio in quanto il vigente
Piano Regolatore Comunale permette la realizzazione nel
prossimo decennio di nuovi laboratori e strutture per la ricerca            In quest’ottica il Consorzio, ha elaborato un Piano Energia con
per ulteriori 42.000 m2. Al fine di permettere tale sviluppo                i seguenti obiettivi:
edificatorio sono stati appaltati i lavori per la realizzazione
delle Opere di Urbanizzazione già previste nello stesso PRPC.               • sviluppare e divulgare l’innovazione nella realizzazione e
Tali opere, i cui lavori sono stati completati nel mese di giugno             nell’utilizzo di fonti di energie rinnovabili e alternative,
2009, consistono nel potenziamento della viabilità secondaria                 costruendo impianti dimostrativi che siano anche dei laboratori
VMS, nella creazione di parcheggi ad uso pubblico, nella                      di sviluppo tecnologico e sperimentazione industriale nei quali
realizzazione di una centrale tecnologica comprensoriale e di                 università e scuole dell’obbligo, enti di ricerca, imprese e
un primo tratto di cunicolo tecnologico per la distribuzione dei              pubbliche amministrazioni possano apprendere e confrontare
servizi di rete (gas, elettricità, climatizzazione, rete dati ecc).           i risultati tecnici, ambientali ed economici delle varie soluzioni;
Per quanto riguarda il comprensorio di Padriciano il piano
regolatore comunale prevedeva ancora un’ulteriore area di                   • abbattere i costi della gestione energetica e,
espansione di circa 90 ettari contigua all’attuale Campus.                    contemporaneamente, ridurre drasticamente le emissioni
Il Consiglio di Amministrazione di AREA Science Park nel                      nocive nelle applicazioni energetiche destinate all’edilizia di
dicembre 2008 ha deliberato di rinunciare a quest’ultima                      uso civile e industriale;
area di espansione nella sua interezza, richiedendo al Comune
di Trieste l’inserimento nel Piano Struttura di un’opzione                  • supportare e favorire lo sviluppo di nuove iniziative
su una porzione ridotta compresa tra i 10 e i 13 ettari.                      industriali, con benefici effetti sulla competitività del
Si intende pertanto procedere sia sfruttando la capacità                      territorio.
edificatoria esistente nel comprensorio di Basovizza, sia
diversificando la propria presenza sul territorio regionale                 Il Piano energia (ENERPLAN) si articola in otto progetti:
utilizzando, ove possibile, edifici e strutture esistenti attraverso
azioni di recupero. Dall’inizio del 2009 è operativo technoAREA
Gorizia, il polo tecnologico isontino di AREA Science Park.                 1. POMPE DI CALORE AD ALTA TEMPERATURA
Il polo ha sede nel rinnovato padiglione A dell’Autoporto di                Realizzazione in collaborazione con STP, nuovo spin-off
Gorizia su una superficie iniziale di circa 1.800 mq, pari a circa          insediato in AREA Science Park, di una pompa di calore di
il 58% della superficie totale. Attualmente si sta analizzando              media taglia e ad alta efficienza in grado di produrre acqua
un possibile ampliamento nei locali situati presso la SpA BIC               calda a temperatura superiore a 75°C in grado di sostituire
FVG.                                                                        le attuali caldaie senza la necessità di rifare completamente
                                                                            l’impianto. Per questa innovazione di breakthrough è in corso
Pertanto le strategie dei prossimi anni sono:                               il deposito del brevetto di sistema.

• realizzare un nuovo campus in Trieste rinunciando ad una
  futura espansione sul Carso (i 90 Ha contigui al Campus di                2. CAPPOTTO ATTIVO
  Padriciano);                                                              Sistema innovativo di diffusione del caldo e del freddo
• verificare la sostenibilità e la crescita del nuovo Polo di               dall’esterno all’interno dell’edificio. Il sistema, in fase di
  Gorizia;                                                                  brevettazione, consente risparmi energetici ed economici di
• contribuire alla crescita del Polo di Pordenone;                          gran lunga superiori alle tecnologie oggi disponibili.



                                                                       17
aZIONI sTraTeGICHe DeL CONsOrZIO 2010 - 2012




3. RECUPERO ENERGETICO DA CASCAME DI ARIA ESAUSTA                          7. IMPIANTO DIMOSTRATIVO DI ILLUMINAZIONE STRADALE
Trova applicazione negli edifici destinati ad attività particolari,        A LED
quali laboratori di ricerca e sviluppo e ospedali, che                     Sperimentazione di sistemi di illuminazione stradale e, più in
necessitano di un ricambio d’aria forzato molto elevato; in                generale, per aree esterne dotati di corpi illuminati a LED-
situazioni di questo genere la maggior parte dell’energia spesa            Light Emitting Diode di potenza (Power LED). Si prevede una
per il riscaldamento e il raffreddamento serve a condizionare              fase iniziale di installazione di alcuni punti di illuminazione
l’aria. Esistono già i recuperatori ad alta/altissima efficienza,          per la sperimentazione e la dimostrazione all’interno dei
ma il funzionamento per il recupero energetico dipende dalle               Campus di Padriciano e Basovizza e, in una fase successiva,
condizioni termo-igrometriche esterne. Il sistema proposto                 la realizzazione di 2 siti impiantistici – campi prova – anche
consente invece di recuperare sempre il massimo dell’energia,              nelle zone circostanti ai campus, dotati di circa 80 punti luce
indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne.                     ciascuno.


4. GEOTERMIA AD ALTA ENTALPIA                                              8. LA SICUREZZA ECOLOGICA
Prevede l’ingegnerizzazione di questa tecnologia al fine di                Prevede lo sviluppo di una stazione di monitoraggio integrata
passare dai siti pilota esistenti (Svezia, UK, Francia, Svizzera,          e modulare per il controllo del territorio e la rilevazione di dati
Germania) a un sito produttivo vero e proprio. La proposta è               meteorologici ed ambientali, autonoma sia per l’alimentazione
quella di realizzare un programma di analisi e prospezioni                 che per le comunicazioni, dotata di intelligenza locale
geologiche nei siti di AREA Science Park e nella Regione.                  ottimizzata per ridurre gli assorbimenti.


5. LIDEA – IMPIANTO DI COGENERAZIONE CON MOTORE
A COMBUSTIONE INTERNA ALIMENTATO A METANO E
INTEGRATO CON DIVERSI TIPI DI PANNELLI FOTOVOLTAICI
Impianto di cogenerazione che comprende un motore a
combustione interna di circa 150 KW alimentato a metano,
accoppiato a un impianto di pannelli fotovoltaici con una potenza
di circa 19 kWe. Si prevede l’integrazione con due diversi sistemi
fotovoltaici per la sperimentazione e la verifica dell’efficienza
delle diverse tecnologie costruttive in accoppiamento con il
cogeneratore e un sistema di tele gestione per il controllo
remoto e l’ottimizzazione della connessione dei vari impianti.
Il sistema è già in fase di allestimento presso un nuovo
edificio dell’AREA Science Park con un primo tipo di
sistema fotovoltaico, mentre è in appalto la componente di
cogenerazione.


6. IMPIANTO CON MICROTURBINE A GAS CON SISTEMA
CHCP
Realizzazione di un primo impianto/laboratorio dimostrativo
con microturbine a gas che consentirà di incrementare lo
sviluppo di siti di generazione con centrali di piccola potenza,
dell’ordine 50-200KWe, collocate direttamente sul luogo di
utilizzo. Si prevede, nella nuova sede di AREA Science Park
in Gorizia, l’installazione di 2 microturbine abbinate a un
generatore elettrico in grado di produrre 100 KWe elettrici e
170 KW termici.




                                                                      18
19
34149

Mais conteúdo relacionado

Destaque

IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - Zaottini
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - ZaottiniIDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - Zaottini
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - ZaottiniAREA Science Park
 
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding
IDFVG - Fare impresa con il crowdfundingIDFVG - Fare impresa con il crowdfunding
IDFVG - Fare impresa con il crowdfundingAREA Science Park
 
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - Inguscio
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - InguscioIDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - Inguscio
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - InguscioAREA Science Park
 
IDFVG Fare impresa con il crowdfunding - Iosio, Valentinuz
IDFVG Fare impresa con il crowdfunding - Iosio, ValentinuzIDFVG Fare impresa con il crowdfunding - Iosio, Valentinuz
IDFVG Fare impresa con il crowdfunding - Iosio, ValentinuzAREA Science Park
 
Internet of things - IDFVG (Roberto Siagri)
Internet of things - IDFVG (Roberto Siagri)Internet of things - IDFVG (Roberto Siagri)
Internet of things - IDFVG (Roberto Siagri)AREA Science Park
 
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - Ganis
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - GanisIDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - Ganis
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - GanisAREA Science Park
 

Destaque (6)

IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - Zaottini
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - ZaottiniIDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - Zaottini
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - Zaottini
 
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding
IDFVG - Fare impresa con il crowdfundingIDFVG - Fare impresa con il crowdfunding
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding
 
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - Inguscio
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - InguscioIDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - Inguscio
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - Inguscio
 
IDFVG Fare impresa con il crowdfunding - Iosio, Valentinuz
IDFVG Fare impresa con il crowdfunding - Iosio, ValentinuzIDFVG Fare impresa con il crowdfunding - Iosio, Valentinuz
IDFVG Fare impresa con il crowdfunding - Iosio, Valentinuz
 
Internet of things - IDFVG (Roberto Siagri)
Internet of things - IDFVG (Roberto Siagri)Internet of things - IDFVG (Roberto Siagri)
Internet of things - IDFVG (Roberto Siagri)
 
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - Ganis
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - GanisIDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - Ganis
IDFVG - Fare impresa con il crowdfunding - Ganis
 

Semelhante a Area Science Park - Azioni Strategiche 2010-2012

Area Science Park Sintesi Piano Triennale
Area Science Park Sintesi Piano TriennaleArea Science Park Sintesi Piano Triennale
Area Science Park Sintesi Piano TriennaleAREA Science Park
 
L’agenda digitale nella programmazione dei fondi strutturali 2014 2020
L’agenda digitale nella programmazione dei fondi strutturali 2014 2020 L’agenda digitale nella programmazione dei fondi strutturali 2014 2020
L’agenda digitale nella programmazione dei fondi strutturali 2014 2020 Luigi Reggi
 
Il management per obiettivi e progetti
Il management per obiettivi e progettiIl management per obiettivi e progetti
Il management per obiettivi e progettiComites
 
Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale
Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo TerritorialeBozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale
Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo TerritorialeLucio Musacchio
 
Misurazione 2012 degli effetti dei progetti NPR. Sintesi
Misurazione 2012 degli effetti dei progetti NPR. SintesiMisurazione 2012 degli effetti dei progetti NPR. Sintesi
Misurazione 2012 degli effetti dei progetti NPR. Sintesiregiosuisse
 
Basilicata Innovazione_Consuntivo delle attività svolte
Basilicata Innovazione_Consuntivo delle attività svolteBasilicata Innovazione_Consuntivo delle attività svolte
Basilicata Innovazione_Consuntivo delle attività svolteGiuseppe Gps D'Andrea
 
S. Losco, Il project manager come leva di cambiamento per la statistica uffic...
S. Losco, Il project manager come leva di cambiamento per la statistica uffic...S. Losco, Il project manager come leva di cambiamento per la statistica uffic...
S. Losco, Il project manager come leva di cambiamento per la statistica uffic...Istituto nazionale di statistica
 
2013 03-05 innovation desk sintesi finale
2013 03-05 innovation desk sintesi finale2013 03-05 innovation desk sintesi finale
2013 03-05 innovation desk sintesi finalegcampanella57
 
Verso Il Social Performance Management V1.0
Verso Il Social Performance Management V1.0Verso Il Social Performance Management V1.0
Verso Il Social Performance Management V1.0Nicola Mezzetti
 
L’agenda digitale nella programmazione dei fondi strutturali 2014-2020
L’agenda digitale nella programmazione dei fondi strutturali 2014-2020L’agenda digitale nella programmazione dei fondi strutturali 2014-2020
L’agenda digitale nella programmazione dei fondi strutturali 2014-2020Luigi Reggi
 
PMexpo16 - eumaps
PMexpo16 - eumapsPMexpo16 - eumaps
PMexpo16 - eumapsPMexpo
 
ARKON_Omnia Your Fractional & Temporary Manager
ARKON_Omnia Your Fractional & Temporary ManagerARKON_Omnia Your Fractional & Temporary Manager
ARKON_Omnia Your Fractional & Temporary Managerstefanosabato68
 
Quadr isposizionati11giu2014
Quadr isposizionati11giu2014Quadr isposizionati11giu2014
Quadr isposizionati11giu2014Fabio Bolo
 
LE PRINCIPALI SFIDE PROGETTUALI IN AMBITO BANCARIO
LE PRINCIPALI SFIDE PROGETTUALI IN AMBITO BANCARIOLE PRINCIPALI SFIDE PROGETTUALI IN AMBITO BANCARIO
LE PRINCIPALI SFIDE PROGETTUALI IN AMBITO BANCARIOCONCETTA CHIARAVALLOTI
 
Intervento 10' KM Forum - Jekpot - 25 november 2005 - Siena
Intervento 10' KM Forum  - Jekpot - 25 november 2005 - SienaIntervento 10' KM Forum  - Jekpot - 25 november 2005 - Siena
Intervento 10' KM Forum - Jekpot - 25 november 2005 - SienaEpistema
 
Eurosapienza lez progrfse_04.03.2004
Eurosapienza lez progrfse_04.03.2004Eurosapienza lez progrfse_04.03.2004
Eurosapienza lez progrfse_04.03.2004Antonio Bonetti
 

Semelhante a Area Science Park - Azioni Strategiche 2010-2012 (20)

Area Science Park Sintesi Piano Triennale
Area Science Park Sintesi Piano TriennaleArea Science Park Sintesi Piano Triennale
Area Science Park Sintesi Piano Triennale
 
Valutazione degli outcome: l'esperienza di Venezia
Valutazione degli outcome: l'esperienza di VeneziaValutazione degli outcome: l'esperienza di Venezia
Valutazione degli outcome: l'esperienza di Venezia
 
L’agenda digitale nella programmazione dei fondi strutturali 2014 2020
L’agenda digitale nella programmazione dei fondi strutturali 2014 2020 L’agenda digitale nella programmazione dei fondi strutturali 2014 2020
L’agenda digitale nella programmazione dei fondi strutturali 2014 2020
 
Il management per obiettivi e progetti
Il management per obiettivi e progettiIl management per obiettivi e progetti
Il management per obiettivi e progetti
 
Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale
Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo TerritorialeBozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale
Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale
 
Slide bari 4 aprile 2012
Slide bari 4 aprile 2012Slide bari 4 aprile 2012
Slide bari 4 aprile 2012
 
Misurazione 2012 degli effetti dei progetti NPR. Sintesi
Misurazione 2012 degli effetti dei progetti NPR. SintesiMisurazione 2012 degli effetti dei progetti NPR. Sintesi
Misurazione 2012 degli effetti dei progetti NPR. Sintesi
 
Basilicata Innovazione_Consuntivo delle attività svolte
Basilicata Innovazione_Consuntivo delle attività svolteBasilicata Innovazione_Consuntivo delle attività svolte
Basilicata Innovazione_Consuntivo delle attività svolte
 
PON Governance - Capacity building, PRA e azioni di sistema
PON Governance - Capacity building, PRA e azioni di sistemaPON Governance - Capacity building, PRA e azioni di sistema
PON Governance - Capacity building, PRA e azioni di sistema
 
S. Losco, Il project manager come leva di cambiamento per la statistica uffic...
S. Losco, Il project manager come leva di cambiamento per la statistica uffic...S. Losco, Il project manager come leva di cambiamento per la statistica uffic...
S. Losco, Il project manager come leva di cambiamento per la statistica uffic...
 
2013 03-05 innovation desk sintesi finale
2013 03-05 innovation desk sintesi finale2013 03-05 innovation desk sintesi finale
2013 03-05 innovation desk sintesi finale
 
Verso Il Social Performance Management V1.0
Verso Il Social Performance Management V1.0Verso Il Social Performance Management V1.0
Verso Il Social Performance Management V1.0
 
L’agenda digitale nella programmazione dei fondi strutturali 2014-2020
L’agenda digitale nella programmazione dei fondi strutturali 2014-2020L’agenda digitale nella programmazione dei fondi strutturali 2014-2020
L’agenda digitale nella programmazione dei fondi strutturali 2014-2020
 
PMexpo16 - eumaps
PMexpo16 - eumapsPMexpo16 - eumaps
PMexpo16 - eumaps
 
ARKON_Omnia Your Fractional & Temporary Manager
ARKON_Omnia Your Fractional & Temporary ManagerARKON_Omnia Your Fractional & Temporary Manager
ARKON_Omnia Your Fractional & Temporary Manager
 
Quadr isposizionati11giu2014
Quadr isposizionati11giu2014Quadr isposizionati11giu2014
Quadr isposizionati11giu2014
 
LE PRINCIPALI SFIDE PROGETTUALI IN AMBITO BANCARIO
LE PRINCIPALI SFIDE PROGETTUALI IN AMBITO BANCARIOLE PRINCIPALI SFIDE PROGETTUALI IN AMBITO BANCARIO
LE PRINCIPALI SFIDE PROGETTUALI IN AMBITO BANCARIO
 
Intervento 10' KM Forum - Jekpot - 25 november 2005 - Siena
Intervento 10' KM Forum  - Jekpot - 25 november 2005 - SienaIntervento 10' KM Forum  - Jekpot - 25 november 2005 - Siena
Intervento 10' KM Forum - Jekpot - 25 november 2005 - Siena
 
Eurosapienza lez progrfse_04.03.2004
Eurosapienza lez progrfse_04.03.2004Eurosapienza lez progrfse_04.03.2004
Eurosapienza lez progrfse_04.03.2004
 
PON Governance - Lancio Avviso pubblico per progetti di cooperazione tra PA
PON Governance - Lancio Avviso pubblico per progetti di cooperazione tra PAPON Governance - Lancio Avviso pubblico per progetti di cooperazione tra PA
PON Governance - Lancio Avviso pubblico per progetti di cooperazione tra PA
 

Mais de AREA Science Park

I materiali litocementizi nei palazzi romani di fine 800 primi 900
I materiali litocementizi nei palazzi romani di fine 800 primi 900I materiali litocementizi nei palazzi romani di fine 800 primi 900
I materiali litocementizi nei palazzi romani di fine 800 primi 900AREA Science Park
 
Fabrizio Rovatti, Open Innovation System FVG
Fabrizio Rovatti, Open Innovation System FVGFabrizio Rovatti, Open Innovation System FVG
Fabrizio Rovatti, Open Innovation System FVGAREA Science Park
 
Piero Benedetti Le azioni dell'Asse 1 del POR FESR FVG 2014/2020: cosa offron...
Piero Benedetti Le azioni dell'Asse 1 del POR FESR FVG 2014/2020: cosa offron...Piero Benedetti Le azioni dell'Asse 1 del POR FESR FVG 2014/2020: cosa offron...
Piero Benedetti Le azioni dell'Asse 1 del POR FESR FVG 2014/2020: cosa offron...AREA Science Park
 
Adriano Savoini, Le azioni 1.3.a e 1.3.b del POR FESR FVG: come affrontare i ...
Adriano Savoini, Le azioni 1.3.a e 1.3.b del POR FESR FVG: come affrontare i ...Adriano Savoini, Le azioni 1.3.a e 1.3.b del POR FESR FVG: come affrontare i ...
Adriano Savoini, Le azioni 1.3.a e 1.3.b del POR FESR FVG: come affrontare i ...AREA Science Park
 
Andrej Medved, LAS Istre, Slovenia
Andrej Medved, LAS Istre, SloveniaAndrej Medved, LAS Istre, Slovenia
Andrej Medved, LAS Istre, SloveniaAREA Science Park
 
La vendemmia delle idee, Enrico Milic
La vendemmia delle idee, Enrico MilicLa vendemmia delle idee, Enrico Milic
La vendemmia delle idee, Enrico MilicAREA Science Park
 
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni immaterialiImmobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni immaterialiAREA Science Park
 
Svalutazione per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali ...
Svalutazione per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali ...Svalutazione per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali ...
Svalutazione per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali ...AREA Science Park
 
Profili fiscali delle nuove norme sul bilancio dan
Profili fiscali delle nuove norme sul bilancio danProfili fiscali delle nuove norme sul bilancio dan
Profili fiscali delle nuove norme sul bilancio danAREA Science Park
 
La nuova normativa sul bilancio e le sue relazioni con la prassi internazionale
La nuova normativa sul bilancio e le sue relazioni con la prassi internazionaleLa nuova normativa sul bilancio e le sue relazioni con la prassi internazionale
La nuova normativa sul bilancio e le sue relazioni con la prassi internazionaleAREA Science Park
 
Solar Cooling, Kloben, Federico Cristofoli
Solar Cooling, Kloben, Federico CristofoliSolar Cooling, Kloben, Federico Cristofoli
Solar Cooling, Kloben, Federico CristofoliAREA Science Park
 
The building conditioning by solar cooling, Roberto Jodice, CORTEA
The building conditioning by solar cooling, Roberto Jodice, CORTEAThe building conditioning by solar cooling, Roberto Jodice, CORTEA
The building conditioning by solar cooling, Roberto Jodice, CORTEAAREA Science Park
 
Solar Cooling: sistemi di monitoraggio e valutazione delle prestazioni degli ...
Solar Cooling: sistemi di monitoraggio e valutazione delle prestazioni degli ...Solar Cooling: sistemi di monitoraggio e valutazione delle prestazioni degli ...
Solar Cooling: sistemi di monitoraggio e valutazione delle prestazioni degli ...AREA Science Park
 
Analisi delle prestazioni di impianti di Solar Heating and Cooling; Giovanni ...
Analisi delle prestazioni di impianti di Solar Heating and Cooling; Giovanni ...Analisi delle prestazioni di impianti di Solar Heating and Cooling; Giovanni ...
Analisi delle prestazioni di impianti di Solar Heating and Cooling; Giovanni ...AREA Science Park
 
Why cooling with the sun energy, Marcello Guaiana, AREA Science Park
Why cooling with the sun energy, Marcello Guaiana, AREA Science ParkWhy cooling with the sun energy, Marcello Guaiana, AREA Science Park
Why cooling with the sun energy, Marcello Guaiana, AREA Science ParkAREA Science Park
 
Let's talk about ... crowdfunding - Daniele Ferrari, Tracce - Italian Crowdfu...
Let's talk about ... crowdfunding - Daniele Ferrari, Tracce - Italian Crowdfu...Let's talk about ... crowdfunding - Daniele Ferrari, Tracce - Italian Crowdfu...
Let's talk about ... crowdfunding - Daniele Ferrari, Tracce - Italian Crowdfu...AREA Science Park
 
Design Thinking - Blaz Zupan Ljubljana
Design Thinking - Blaz Zupan LjubljanaDesign Thinking - Blaz Zupan Ljubljana
Design Thinking - Blaz Zupan LjubljanaAREA Science Park
 
The ugly side of equity-based crowdfunding - Bernardo Balboni, DEAMS, Univers...
The ugly side of equity-based crowdfunding - Bernardo Balboni, DEAMS, Univers...The ugly side of equity-based crowdfunding - Bernardo Balboni, DEAMS, Univers...
The ugly side of equity-based crowdfunding - Bernardo Balboni, DEAMS, Univers...AREA Science Park
 
I contratti di prestazione energetica nella provincia di Milano
I contratti di prestazione energetica nella provincia di MilanoI contratti di prestazione energetica nella provincia di Milano
I contratti di prestazione energetica nella provincia di MilanoAREA Science Park
 

Mais de AREA Science Park (20)

I materiali litocementizi nei palazzi romani di fine 800 primi 900
I materiali litocementizi nei palazzi romani di fine 800 primi 900I materiali litocementizi nei palazzi romani di fine 800 primi 900
I materiali litocementizi nei palazzi romani di fine 800 primi 900
 
Fabrizio Rovatti, Open Innovation System FVG
Fabrizio Rovatti, Open Innovation System FVGFabrizio Rovatti, Open Innovation System FVG
Fabrizio Rovatti, Open Innovation System FVG
 
Piero Benedetti Le azioni dell'Asse 1 del POR FESR FVG 2014/2020: cosa offron...
Piero Benedetti Le azioni dell'Asse 1 del POR FESR FVG 2014/2020: cosa offron...Piero Benedetti Le azioni dell'Asse 1 del POR FESR FVG 2014/2020: cosa offron...
Piero Benedetti Le azioni dell'Asse 1 del POR FESR FVG 2014/2020: cosa offron...
 
Adriano Savoini, Le azioni 1.3.a e 1.3.b del POR FESR FVG: come affrontare i ...
Adriano Savoini, Le azioni 1.3.a e 1.3.b del POR FESR FVG: come affrontare i ...Adriano Savoini, Le azioni 1.3.a e 1.3.b del POR FESR FVG: come affrontare i ...
Adriano Savoini, Le azioni 1.3.a e 1.3.b del POR FESR FVG: come affrontare i ...
 
David Pizziga, GAL Carso
David Pizziga, GAL CarsoDavid Pizziga, GAL Carso
David Pizziga, GAL Carso
 
Andrej Medved, LAS Istre, Slovenia
Andrej Medved, LAS Istre, SloveniaAndrej Medved, LAS Istre, Slovenia
Andrej Medved, LAS Istre, Slovenia
 
La vendemmia delle idee, Enrico Milic
La vendemmia delle idee, Enrico MilicLa vendemmia delle idee, Enrico Milic
La vendemmia delle idee, Enrico Milic
 
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni immaterialiImmobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni immateriali
 
Svalutazione per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali ...
Svalutazione per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali ...Svalutazione per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali ...
Svalutazione per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali ...
 
Profili fiscali delle nuove norme sul bilancio dan
Profili fiscali delle nuove norme sul bilancio danProfili fiscali delle nuove norme sul bilancio dan
Profili fiscali delle nuove norme sul bilancio dan
 
La nuova normativa sul bilancio e le sue relazioni con la prassi internazionale
La nuova normativa sul bilancio e le sue relazioni con la prassi internazionaleLa nuova normativa sul bilancio e le sue relazioni con la prassi internazionale
La nuova normativa sul bilancio e le sue relazioni con la prassi internazionale
 
Solar Cooling, Kloben, Federico Cristofoli
Solar Cooling, Kloben, Federico CristofoliSolar Cooling, Kloben, Federico Cristofoli
Solar Cooling, Kloben, Federico Cristofoli
 
The building conditioning by solar cooling, Roberto Jodice, CORTEA
The building conditioning by solar cooling, Roberto Jodice, CORTEAThe building conditioning by solar cooling, Roberto Jodice, CORTEA
The building conditioning by solar cooling, Roberto Jodice, CORTEA
 
Solar Cooling: sistemi di monitoraggio e valutazione delle prestazioni degli ...
Solar Cooling: sistemi di monitoraggio e valutazione delle prestazioni degli ...Solar Cooling: sistemi di monitoraggio e valutazione delle prestazioni degli ...
Solar Cooling: sistemi di monitoraggio e valutazione delle prestazioni degli ...
 
Analisi delle prestazioni di impianti di Solar Heating and Cooling; Giovanni ...
Analisi delle prestazioni di impianti di Solar Heating and Cooling; Giovanni ...Analisi delle prestazioni di impianti di Solar Heating and Cooling; Giovanni ...
Analisi delle prestazioni di impianti di Solar Heating and Cooling; Giovanni ...
 
Why cooling with the sun energy, Marcello Guaiana, AREA Science Park
Why cooling with the sun energy, Marcello Guaiana, AREA Science ParkWhy cooling with the sun energy, Marcello Guaiana, AREA Science Park
Why cooling with the sun energy, Marcello Guaiana, AREA Science Park
 
Let's talk about ... crowdfunding - Daniele Ferrari, Tracce - Italian Crowdfu...
Let's talk about ... crowdfunding - Daniele Ferrari, Tracce - Italian Crowdfu...Let's talk about ... crowdfunding - Daniele Ferrari, Tracce - Italian Crowdfu...
Let's talk about ... crowdfunding - Daniele Ferrari, Tracce - Italian Crowdfu...
 
Design Thinking - Blaz Zupan Ljubljana
Design Thinking - Blaz Zupan LjubljanaDesign Thinking - Blaz Zupan Ljubljana
Design Thinking - Blaz Zupan Ljubljana
 
The ugly side of equity-based crowdfunding - Bernardo Balboni, DEAMS, Univers...
The ugly side of equity-based crowdfunding - Bernardo Balboni, DEAMS, Univers...The ugly side of equity-based crowdfunding - Bernardo Balboni, DEAMS, Univers...
The ugly side of equity-based crowdfunding - Bernardo Balboni, DEAMS, Univers...
 
I contratti di prestazione energetica nella provincia di Milano
I contratti di prestazione energetica nella provincia di MilanoI contratti di prestazione energetica nella provincia di Milano
I contratti di prestazione energetica nella provincia di Milano
 

Area Science Park - Azioni Strategiche 2010-2012

  • 2. AZIONI STRATEGICHE DEL CONSORZIO PER AREA SCIENCE PARK 2010 - 2012 Indice Premessa: SCENARIO DI CRISI E DI SFIDA 2 1. AZIONI DI MIGLIORAMENTO IN AREA SCIENCE PARK 3 1.1 Riorganizzazione delle attività per processi 3 1.2 L’introduzione del modello per competenze 4 e le competenze distintive 1.3 Il processo di definizione degli obiettivi 7 1.4 Il completamento della riorganizzazione con le funzioni: 7 “pianificazione strategica e iniziative europee” e “competitività internazionale” 1.5 Le attività di comunicazione e divulgazione scientifica 7 2. AZIONI DI VALORIZZAZIONE DEI PUNTI DI FORZA DI AREA 8 2.1 I nuovi strumenti di pianificazione: il Bilancio del Capitale 8 Intellettuale, il Profilo Dinamico delle Attività e le schede PPMS 2.1.1 Il Bilancio del Capitale Intellettuale 9 2.1.2 Il Profilo Dinamico delle Attività (PDA) 9 2.1.3 Le schede PPMS per la gestione della ricerca (per la competitività) 10 e dell’innovazione 2.2 Il Trasferimento Tecnologico: metodologie da valorizzare 10 e l’espansione sul territorio nazionale e internazionale 2.2.1 Le metodologie per valorizzare l’innovazione 10 2.2.2 Trasferimento tecnologico su territorio nazionale 11 2.2.3 Trasferimento tecnologico nell’Euroregione e a livello internazionale 12 2.3 Formazione, qualificazione e valorizzazione delle risorse umane 12 2.3.1 Formazione 12 2.3.2 Qualificazione e valorizzazione delle risorse umane: CER 13 2.4 La gestione del Parco scientifico e tecnologico 14 2.4.1 Informazioni generali 14 2.4.2 La valutazione degli insediamenti 15 2.4.3 I criteri di selezione e crescita degli Spin-off 15 2.4.4 Il supporto agli insediati 16 3. IL PARCO 17 3.1 Le azioni di riposizionamento geografico 17 3.2 ENERPLAN (il Piano Energia) 17
  • 3. Premessa Scenario di crisi e di sfida Il Consorzio per l’AREA di Ricerca Scientifica e Tecnologica I principali strumenti utilizzati da AREA sono: il TQM (Total di Trieste (di seguito indicato brevemente come AREA) Quality Management), il Piano Strategico Triennale, il Bilancio gestisce, da una parte, il Parco Scientifico e Tecnologico che finanziario e quello economico, il Bilancio del Capitale rappresenta la sua attività iniziale, dall’altra parte le attività intellettuale, il Bilancio Sociale ed il PDA. strategiche e operative nel trasferimento tecnologico e nella • netta distinzione fra ricerca per produrre conoscenza formazione imprenditoriale e per la Pubblica Amministrazione, (o ricerca di base, non finalizzata) e ricerca per produrre la costruzione di reti e partnership a livello nazionale e competitività (cioè ricerca finalizzata con sviluppo industriale, internazionale, oltre che il coordinamento degli Enti di Ricerca innovazione, ecc…). I due tipi di ricerca differiscono in modo presenti sul territorio regionale. sostanziale per obiettivi, tipi di clienti, tipi di valutazioni, parametri di valutazione e, soprattutto, per l’utilizzo dei loro Lo scenario del prossimo triennio non si presenta favorevole a risultati. Quindi anche le politiche della ricerca con i relativi causa della crisi economica e finanziaria che si sta sviluppando finanziamenti pubblici possono essere di tipo differente; a livello mondiale. • lo sviluppo e l’utilizzo di uno standard del Profilo Dinamico Le ripercussioni sui sistemi delle imprese, della ricerca e della delle Attività (PDA) di Università ed Enti di Ricerca che: formazione in Italia sono crescenti e possono sconvolgere alla - indica l’impegno delle risorse (persone e costi complessivi) base il mondo imprenditoriale e quello scientifico che, come suddivise fra le attività di: formazione, ricerca per la noto, hanno carenze strutturali e organizzative cumulate nel conoscenza, ricerca per la competitività e loro gestione tempo. (strategica e operativa); Si richiede un ripensamento profondo e tempestivo di entrambi - correla le risorse utilizzate con quelle disponibili e con i i sistemi poiché è molto probabile che le usuali risorse risultati conseguiti in un dato periodo. disponibili restino scarse e in diminuzione nei prossimi anni. È nostra convinzione che non ci possa essere una politica della La sfida della ricerca, in particolare, è di fare di più con meno. ricerca efficace ai vari livelli istituzionali, se non è anticipata Il che significa fare una ricerca migliore e, soprattutto, una dall’acquisizione del PDA di un’organizzazione con le sue sua migliore gestione strategica ed operativa, per ottenere variazioni nel tempo. maggiori ritorni dai risultati della ricerca con finanziamenti tendenzialmente minori. Lo scenario sopra delineato e le relative conseguenze per la Si richiedono, perciò, ad ogni Ente di Ricerca, due interventi ricerca erano verificabili già da alcuni anni. Il Consorzio per contemporanei: AREA Science Park ha subìto una riduzione dei ricavi del 17% nell’anno 2007 (gestione economica) ma è stato in grado • rigoroso contenimento dei costi e snellimento delle di reagire con una riduzione di costi pari al 20% perché ha strutture organizzative con la focalizzazione sulle compe- avviato azioni come quelle sopra enunciate. Nel 2008 i ricavi tenze distintive proprie di un’organizzazione e con la si sono riequilibrati (+17,3% rispetto l’anno precedente) con terziarizzazione delle competenze standard, cioè di quelle un incremento dei costi più contenuto (+13,4%). diffuse e reperibili all’esterno a costi minori; • acquisizione di nuove fonti di finanziamento con la Nel 2008 il Parco, nel suo complesso, ha aumentato i suoi valorizzazione dei punti di forza. ricavi da 130 M € a 150 M € e gli addetti sono cresciuti a 2439 contro i 2209 dell’anno precedente. Si mantiene pertanto, per I due interventi debbono essere supportati da cinque azioni il prossimo triennio, l’obiettivo base: consolidamento e crescita basate su: dell’Ente. • focus sulla finalizzazione della ricerca e sul trasferimento Ne conseguono tre tipi di azioni strategiche: tecnologico, realizzati e non solo dichiarati a parole; 1. azioni di miglioramento all’interno di AREA; • diffusione rapida della cultura del risultato trasferibile 2. azioni di valorizzazione dei suoi punti di forza (valorizzazione all’utente finale. I ritorni, per il mondo della ricerca, vanno anche economica e non solo a livello regionale); misurati non solo in termini di crescita della conoscenza, 3. parziale delocazione geografica del Parco. dell’immagine, della motivazione ad investire nelle attività di ricerca ed innovazione, ma, anche e soprattutto, come ritorni economici ed occupazionali; • sviluppo di strumenti di pianificazione e controllo che: - permettano “on real time” di correlare le attività di un’organizzazione di ricerca, con le persone impiegate, i costi, i ricavi e i risultati; - forniscano un insieme consistente di parametri aggiuntivi che, da diversi punti di osservazione, consentano l’esame e la gestione di un’organizzazione e dei suoi risultati nel tempo. 2
  • 4. 1 Azioni di miglioramento in AREA 1.1 Riorganizzazione delle attività per processi A partire da gennaio 2008 è stata avviata una nuova organizzazione per processi che ha consentito di attivare la diffusione di una cultura organizzativa basata su tre principi base: • “focus” delle azioni sul cliente e sull’utente finale1; • integrazione delle competenze dei vari Servizi per ottimizzare i risultati delle azioni; • valutazione quantitativa e qualitativa dei risultati per valorizzare il merito. Su questa base gli obiettivi organizzativi interni per il triennio 2010-2012 sono così enunciabili: • consolidare ed accrescere all’interno di AREA le competenze distintive e terziarizzare le competenze standard (vedere le definizioni al successivo punto 1.2); • continuare a perseguire l’efficienza e lo snellimento dei processi amministrativi che devono avere come focus il cliente e l’utente finale, non solo il rispetto delle norme; • sviluppare un presidio attento e rigoroso dell’organizzazione interna, dei suoi costi e ricavi, entrambi correlati ai risultati raggiunti; • rafforzamento della collaborazione tra Servizi, anche attra- verso un adeguato sistema di valutazione quantitativa e qualitativa dei risultati trasversali ad essi. Gli obiettivi organizzativi dei processi interni assumono un’importanza ancora superiore rispetto al recente passato perché nel triennio AREA deve affrontare nuove opportunità: • la realizzazione di Basilicata Innovazione, di cui si dirà al punto 2.2; • i probabili accordi con altre regioni del Mezzogiorno e nell’Euroregione per attività analoghe alle precedenti. 1 Cliente è la persona e/o l’azienda e/o l’ente pubblico o privato, al quale trasferiamo i nostri risultati (in un’operazione B2B - “business-to-business”) che devono, poi, essere trasferiti all’utente finale. Utente finale: è il consumatore al quale arriva il risultato sviluppato o dal nostro cliente o direttamente da noi stessi (in un’operazione B2C - “business-to-customer”). Le nostre azioni devono essere coerenti con le necessità di entrambi. B2B B2C CLiente AReA Utente FinALe B2C 3
  • 5. aZIONI sTraTeGICHe DeL CONsOrZIO 2010 - 2012 1.2 Come già accennato, le competenze distintive sono quelle che caratterizzano l’organizzazione e sono difficili da formare e da L’introduzione del modello per copiare. Sono anche quelle che servono per il suo successo nel competenze e le competenze distintive breve, medio e lungo termine. Obiettivo dell’organizzazione è mantenerle ed accrescerle. Le competenze standard sono quelle più facilmente reperibili A valle dell’intervento di riorganizzazione è stato attivato, nel all’esterno dell’organizzazione e che possono, quindi, essere corso del 2008, un progetto finalizzato ad introdurre in AREA dismesse con vantaggi economici ed organizzativi. la mappatura delle competenze specialistiche e trasversali, per Le competenze attualmente abilitanti sono quelle che servono supportare le politiche di gestione del personale e lo sviluppo all’organizzazione per il successo nel breve e (parzialmente) dell’organizzazione per processi appena varata. nel medio termine. Obiettivo dell’organizzazione è mantenerle e poi riconvertirle, oppure trasferirle all’esterno a clienti che le valorizzano come distintive. II. A LIVELLO DELLE SINGOLE PERSONE: OBIETTIvI STRATEgICI rielaborazione ed analisi delle schede delle competenze personali con il profilo richiesto ed i “gap” da colmare con la formazione e/o le azioni di mobilità. manageriali Ambito dei profili dirigenziali III. A LIVELLO DI SISTEMA: mantenere aggiornato il modello definito delle competenze COMPETENZE e sperimentare nuovi metodi di valutazione (“top-down”, TRASvERSALI “bottom up”, misti, con l’utilizzo della “fuzzy logic” ecc.) Ambito dei OBIETTIvI profili Nel 2009 si è avviata una prima analisi delle competenze realizzative specialistici OPERATIvI distintive dei servizi: Trasferimento Tecnologico, Formazione e di base Gestione del Parco Scientifico. di base evolute A titolo di esempio, il Trasferimento Tecnologico può essere scomposto in un insieme di competenze a più livelli. Nella COMPETENZE tabella 1 il primo livello è riportato sulla seconda colonna e va SPECIALISTICHE dalla capacità di elaborare scenari scientifico/tecnologici alla capacità di costruire e mantenere attive reti di collaborazione Fig. 1: Modello di mappatura delle competenze (networking). Le prossime evoluzioni del modello delle competenze saranno basate, nell’arco del piano 2010-2012, su tre livelli: I. A LIVELLO ORGANIZZATIVO DI AREA: segmentazione delle competenze specialistiche e trasversali in competenze distintive, abilitanti e standard secondo lo schema seguente: COMPETENZE COMPETENZE SPECIALISTICHE TRASVERSALI COMPETENZE DISTINTIVE COMPETENZE ATTUALMENTE ABILITANTI COMPETENZE STANDARD Fig. 2: Segmentazione delle competenze specialistiche e trasversali 4
  • 6. MIT Industrial Liaison Program* scientifico/tecnologici Road map tecnologiche* Market Research* marketing Data Monitor* scenari Explorer Strategic Business Insights (SBI) the former Business Intelligence division of SRI International* Scan Strategic Business Insights (SBI) the former di business Business Intelligence division of SRI International* Vantage Point* IP Score* MORE/modeFinance per cluster industriali** Sister** università ARGO mappa delle competenze** Schede PPMS** scouting Innovation Network** impresa Metodologia 144 per lo sviluppo di impresa* Matech®* Schede PPMS** Bench Profile™ (su singola azienda)** MORE/modeFinance su singola azienda** Trasferimento Metodi di sintesi delle informazioni impostazione TT Tecnologico Le barriere all’ingresso La scelta del modello di business La definizione della catena del valore Innovation Factory** start up - spin off Business Plan Mentoring support Regionali Nazionali pubblici UE finanziamenti Extra UE (USA) Aziende privati Venture Capitalist gestione progetti B-Miner** di TT Albo degli esperti** scouting PatLib* IP valorizzazione Metodi di valorizzazione** Enterprise Europe Network* networking Metodologia 144 per internazionalizzazione* * conoscenze/competenze distintive acquisite ** conoscenze/competenze distintive sviluppate autonomamente Tab. 1 Albero delle Competenze del Trasferimento Tecnologico 5
  • 7. aZIONI sTraTeGICHe DeL CONsOrZIO 2010 - 2012 A sua volta, queste competenze di primo livello vanno evince dalla Tab. 2 qui di seguito riportata, sei sono i livelli che scomposte in altre che sono più specifiche e si esplicitano abbiamo individuato. Una loro prima suddivisione è: assenza in: metodologie, norme, procedure e programmi software di conoscenza, conoscenza e competenza. Più in dettaglio, trasferibili. Non basta, ad esempio, dichiarare che si è consapevolezza significa sapere che esiste una competenza in grado di fare “scenari di business” (2° colonna), ma e a chi rivolgersi quando serve, comprensione è conoscere la occorre precisare che le competenze distintive per elaborarli competenza e saperla descrivere nei vari aspetti caratteristici, sono la capacità di utilizzare strumenti come Explorer SBI, applicazione è essere in grado di applicare la conoscenza, Scan SBI, Vantage Point, IP-Score, ecc (3° colonna). specializzazione è saper farla applicare e dominio è avere la Le voci della terza colonna sono evidenziate in tre colori: in capacità di modificare la competenza riducendone i tempi ed i giallo e doppio asterisco sono le competenze distintive che costi migliorandone i risultati. Per un ente è fondamentale che abbiamo sviluppato autonomamente e che sono proprietarie, anche i servizi non direttamente coinvolti con il trasferimento in verde sono quelle sviluppate da altri ma che abbiamo fatto tecnologico (come i servizi legali, quelli amministrativi, la nostre e sappiamo utilizzarle…in modo distintivo. Le voci funzione del personale…), abbiano almeno la conoscenza delle in azzurro sono le competenze in cui, ad oggi, non siamo metodologie adottate. Solo così potranno di fatto supportare eccellenti, ma ci attestiamo al livello standard e per queste chi va alla ricerca di nuovi finanziamenti e di nuovi clienti sul cerchiamo chi può arricchircele. mercato. La Tab. 2, in particolare, rappresenta un esempio di In tempi come questi è importantissimo definire quali sono le analisi delle competenze relative al trasferimento tecnologico competenze distintive di un’organizzazione, anche perché non all’interno di un Servizio di supporto. La distanza fra le due possono appartenere solo ad un suo ente o a un suo servizio, linee evidenzia il gap fra livello di competenza effettivo e ma devono essere diffuse, il più possibile, in essa. Come si richiesto. CONOSCENzA COMPETENzA assenza consapevolezza comprensione applicazione specializzazione dominio MIT Industrial Liaison Program* Road map tecnologiche* Market Research* Data Monitor* Explorer Strategic Business Insights (SBI) the former Business Intelligence division of SRI International* Scan Strategic Business Insights (SBI) the former Business Intelligence division of SRI International* Vantage Point* IP Score* MORE/modeFinance per cluster industriali** Sister** ARGO mappa delle competenze** Innovation Network** Metodologia 144 per lo sviluppo d’impresa* Schede PPMS Bench Profile™ (su singola azienda)** MORE/modeFinance su singola azienda** Metodi di sintesi delle informazioni Le barriere all’ingresso La scelta di modelli di business La definizione della catena del valore { { Livelli richiesti ai Livelli richiesti al Tab. 2 Esempio di analisi delle competenze servizi di supporto servizio Trasferimento Tecnologico Livello di competenza richiesto Livello di competenza effettivo 6
  • 8. 1.3 • “Pianificazione strategica e iniziative europee” avente come compiti: Il processo di definizione degli obiettivi - l’impostazione dello sviluppo delle reti regionali, nazionali ed europee; - la conseguente promozione di AREA, del Parco e delle Un sistema per la definizione degli obiettivi è stato strutturato imprese territoriali. e validato nel 2008 sulla base della sperimentazione dei due In particolare, il focus delle attività europee si concentrerà anni precedenti. sull’Euroregione. Gli obiettivi, per quanto possibile, sono: • “Competitività internazionale” i cui compiti sono: - coordinamento della gestione degli accordi con i partner • tesi, con scala pentenaria di giudizi (da insufficiente ad scientifici ed imprenditoriali; ottimo); - coordinamento delle attività di “marketing” dei punti di • interfunzionali, cioè attribuiti a più Servizi che, nell’orga- forza del Consorzio. nizzazione per processi, devono contribuire con ruoli e pesi diversi, ai risultati; • misurabili con parametri quantitativi; • condivisi fra i diversi Servizi di AREA. Si suddividono anche in obiettivi: 1.5 • strategici: quelli che devono garantire il successo di AREA nel Le attività di comunicazione medio e lungo termine (in genere impegnano maggiormente e divulgazione scientifica le competenze distintive trasversali all’organizzazione); • operativi quelli che garantiscono il successo nel breve e medio termine e sono solitamente propri di ogni Servizio (in genere L’obiettivo è di renderle sistematiche e differenziate per i impegnano le competenze distintive ed abilitanti proprie del diversi tipi di “stakeholder”. Servizio). Le linee strategiche per il prossimo triennio sono: Le azioni previste nel triennio sono: riformulazione della metodologia sviluppata sulla base di quanto previsto dalle • contribuire a valorizzare: norme di legge, evitando il più possibile lo snaturamento - i punti di forza di AREA; della logica adottata che si è rivelata molto efficace, - i risultati degli insediati nel Parco; semplificazione degli obiettivi e loro diffusione a più livelli - i risultati degli Enti Pubblici di Ricerca del Territorio di cui organizzativi con un progressivo maggiore coinvolgimento AREA è coordinatore; anche trasversale delle varie funzioni. Per raggiungere questo obiettivo, sono stati avviati una serie • contribuire alla formazione di una “corporate identity” di di incontri periodici per illustrare ad inizio anno a tutta la AREA e, distintamente, del Parco Scientifico e Tecnologico struttura, attraverso riunioni ristrette a singoli servizi, gli a livello nazionale ed internazionale. obiettivi pianificati e i risultati raggiunti. Inoltre, in fase di pianificazione, saranno individuate modalità di In particolare, per le attività di divulgazione scientifica e compartecipazione dei servizi di staff agli obiettivi delle tecnologica verranno considerati separatamente tre segmenti “business line”, nel senso di applicare alla valutazione delle di “stakeholder”: staff una percentuale degli obiettivi dei servizi operativi, al raggiungimento dei quali anche le staff possono contribuire in • il grande pubblico che, se bene informato, crea una modo indiretto. domanda di innovazione; • le imprese che devono rispondere con l’offerta di prodotti o servizi innovativi; 1.4 • i decisori pubblici che possono facilitare l’incontro fra Il completamento della riorganizzazione domanda e offerta. con le funzioni: “pianificazione strategica Nel 2009 si è lanciato il premio innovazione 3L/3T con giuria e iniziative europee” e “competitività esterna e la declinazione degli stakeholder 3T (Territorio, internazionale”. Trieste e Te) che continuerà anche nei prossimi anni, l’OPEN DAY, il Business DAY e il PRESS TOUR come si dirà nel paragrafo 2.4.4. La necessità di diversificare le fonti di finanziamento attuali con la valorizzazione dei propri punti di forza richiede uno sforzo coordinato fra tutti i Servizi dell’Ente. Per tale motivo, all’inizio del 2009, sono rese attive le due unità operative alle dirette dipendenze del Direttore Generale: 7
  • 9. 2 Azioni di valorizzazione dei punti di forza del Consorzio Negli ultimi anni l’Ente è stato in grado di procurarsi del portafoglio sia per i finanziamenti ottenibili dai bandi sia finanziamenti fino al 170% dei contributi annuali erogati dallo per quelli ottenibili con servizi a terzi. Stato per la sua gestione corrente, con l’acquisizione di progetti Resta così necessario valorizzare, anche economicamente e con servizi a terzi. Nell’ultimo triennio la ripartizione media e non solo in ambito regionale, i “plus” dell’Ente di seguito dei ricavi da progetti vinti è stata del 44% da bandi regionali, descritti. Le aree geografiche prioritarie sono, oltre al Friuli del 32% da bandi UE ed il restante da bandi nazionali. Venezia Giulia, il Mezzogiorno e l’Euroregione. Nello scenario di attuale criticità si mantengono valide le ipotesi Si cercherà inoltre di cogliere le opportunità che potranno dell’anno precedente e cioè forti variazioni nei finanziamenti sorgere nelle aree al di fuori dell’UE. Un particolare sforzo tradizionali e decremento del loro totale annuo. verrà dedicato a rafforzare le sinergie, i progetti e le commesse Si conferma pertanto la necessità di attuare una diversificazione attraverso la rete IASP. 2.1 I nuovi strumenti di pianificazione: il Bilancio del Capitale Intellettuale, il Profilo Dinamico delle Attività e le schede PPMS. Oggi AREA dispone di un sistema di pianificazione integrata che: Lo schema del sistema di pianificazione è ripartito nella seguente - permette di valutare attività e profilo dell’AREA da diversi figura: punti di vista; - consente di focalizzarsi, ogni anno, sui parametri ritenuti più critici per il raggiungimento degli obiettivi e per il miglioramento continuo. Bilancio 2007 Obiettivi strategici economico (Tesi, interfunzionali, finanziario 1994 Attività condivisi e misurabili) tQM (piano triennale) del Consorzio Total Quality Management 2001 per AReA Bilancio del capitale Science Park Obiettivi operativi intellettuale (da indici gestionali) (2007) Bilancio Profilo del capitale dinamico sociale delle attività (2004) (2007) tQM: ottimizzazione dei processi organizzativi Nel 2009, su richiesta e con il supporto della Regione FVG, è stata Bilancio Capitale intellettuale: valutazione del capitale umano, strutturale e relazionale elaborata una versione semplificata in corso di estensione a tutti gli Bilancio Sociale: valore aggiunto per gli stakeholders Enti Pubblici di Ricerca facenti parte del CER (Coordinamento Enti PDA: risorse e risultati suddivisi tra le 8 “missioni possibili” di Ricerca). In particolare ci si è focalizzati sull’impiego di due per Università ed Enti di Ricerca strumenti innovativi accennati nei due paragrafi successivi. 8
  • 10. 2.1.1 2.1.2 Il Bilancio del Capitale Intellettuale Il Profilo Dinamico delle Attività (PDA) Il Bilancio del Capitale Intellettuale è un documento che nasce Il PDA è stato sviluppato dal Consorzio nel 2007 in forma con l’obiettivo di fare un quadro del patrimonio intangibile originale e consolidato nel 2008 dapprima per analizzare la dell’Ente, ossia di quell’insieme di conoscenze, competenze propria missione2 che è differente da quelle di Enti di Ricerca e relazioni che costituiscono elementi essenziali nel processo e Imprese insediate nel Parco. Successivamente è stato di creazione di valore e che né il bilancio di esercizio, né il generalizzato sia per renderlo applicabile alle Università e ai Bilancio Sociale, secondo i loro schemi tradizionali, sono in Centri di Ricerca in generale sia per essere utile a definire le grado di evidenziare e di valorizzare completamente. politiche della ricerca ai vari livelli istituzionali. Il report del capitale intellettuale dà un quadro delle potenzialità future dell’Ente, della sua capacità di competere In particolare: sul mercato ed evidenzia i punti di forza da mantenere e i punti • per le Università ed i Centri di Ricerca il PDA può essere uno di debolezza da correggere per evitare situazioni di crisi. strumento di strategia gestionale che permette di: Il bilancio dell’intangibile, infatti, consente di cogliere con - rendere trasparente l’intensità e la ripartizione delle risorse anticipo la possibile evoluzione di un’organizzazione e la sua umane ed economiche nelle principali missioni3; capacità di crescita negli esercizi successivi. - verificare la correlazione fra risorse umane (misurate, ad esempio, in giorni uomo equivalenti) e quelle economiche; I principali elementi che costituiscono il capitale intellettuale - definire strategie di equilibrio (o di disequilibrio motivato) possono essere schematicamente articolati in tre categorie: tra risorse umane e relativi finanziamenti; capitale umano (o capitale pensante), capitale strutturale (o - correlare risorse umane e relativi finanziamenti con i loro capitale pensato) e capitale relazionale. risultati. • capitale umano (o capitale pensante) è l’insieme di capacità, Il PDA di AREA evidenzia le attività con i relativi costi e li abilità e competenze che appartengono a chiunque operi confronta con la capacità propria di ottenere una percentuale all’interno di una struttura. Gran parte delle organizzazioni di autofinanziamento dai progetti vinti e dalle prestazioni verso comprendono l’importanza e il valore del capitale umano terzi. In tal modo si verifica la percentuale di autofinanziamento e si adoperano nell’intento di valorizzare e trattenere tale annuale, sia per il Consorzio nel suo insieme sia per i singoli patrimonio. Tuttavia si tratta di risorse che l’organizzazione servizi operativi che lo compongono e che è necessario non possiede solo temporaneamente e che, per questo, rischia dipendano solamente dai contributi ottenuti in conto gestione di perdere in ogni momento. Per quanto possibile, quindi, dallo Stato. è importante convertire il capitale umano in capitale strutturale attraverso la condivisione delle competenze e • Per le Autorità Pubbliche di competenza il PDA può: delle esperienze. - permettere di ottimizzare le risorse disponibili in funzione • capitale strutturale (o capitale pensato), diversamente da delle proprie politiche per la ricerca, l’innovazione e la quello umano, appartiene all’organizzazione ed è costituito formazione; da tutti quegli elementi, tangibili e non, che supportano gli - valorizzare, in chiave di sviluppo territoriale, le comple- individui nell’espletamento delle loro funzioni lavorative. mentarietà e le sinergie possibili fra Università e Centri di Esso comprende sia assets già tradizionalmente valutati Ricerca, pubblici e privati; quali software e brevetti sia elementi intangibili, quali - verificare la trasferibilità dei risultati della ricerca e le l’organizzazione e i processi aziendali codificati. Un buon risorse impegnate per il trasferimento, la diffusione e livello di capitale strutturale garantisce una gestione la divulgazione degli stessi, misurando l’efficacia di tali efficace ed efficiente del lavoro, favorisce il raggiungimento attività. dei risultati e un maggior grado di motivazione da parte dei dipendenti. • capitale relazionale comprende tutte le relazioni dirette ed indirette che la struttura instaura con tutti i principali stakeholder, non solo clienti, ma anche fornitori, finanziatori, partner, comunità locali e così via. Relazioni consolidate e forti con gli stakeholder conferiscono valore alla struttura in quanto propiziano una redditività duratura. La gestione efficace ed efficiente del capitale intellettuale 2 Missione di AREA: accrescere la competitività e l’attrattività del territorio regionale e richiede che vengano gestite singolarmente le sue molteplici nazionale mediante: componenti ma, soprattutto, i legami fra queste, affinché si • il sostegno allo sviluppo imprenditoriale e la diffusione di: crei un circolo virtuoso che determini un accrescimento della - prodotti, processi, metodi e servizi innovativi; conoscenza, base della creazione di valore. - conoscenze e competenze distintive (vedere Bilancio Sociale 2007). 3 Le missioni possibili sono otto: • quattro di base: formazione, ricerca per produrre conoscenza, ricerca per produrre competitività per le aziende e per il territorio; • quattro complementari che riguardano la gestione strategica ed operativa delle precedenti. 9
  • 11. aZIONI sTraTeGICHe DeL CONsOrZIO 2010 - 2012 2.1.3 - vantaggi rispetto allo stato dell’arte; - situazione della concorrenza; Le schede PPMS per la gestione della ricerca - criticità previste per lo sviluppo e l’industrializzazione; (per la competitività) e dell’innovazione - obiettivi e analisi di costo; - collaborazioni; Con l’avvio del progetto “Domotica FVG”, dall’anno 2007, - brevetti o altro titolo di proprietà; si è sperimentato l’utilizzo di uno strumento comune al - ulteriori sviluppi possibili del risultato; mondo della ricerca e a quello dell’impresa. Gli scopi erano - possibili settori industriali di applicazione; facilitare le reciproche interazioni e accelerare il trasferimento - ricadute ed impatto potenziale. delle innovazioni al mercato. Tale strumento, messo a punto in precedenza presso la Direzione Innovazione di FIAT Auto e presso il Centro Ricerche FIAT è stato inserito anche 2.2 nell’iniziativa Industria 2015/Mobilità Sostenibile. Il Trasferimento Tecnologico: Nel prossimo triennio il suo uso continuerà ad essere esteso metodologie da valorizzare e l’espansione agli insediati del Parco (Aziende ed Enti di Ricerca) e sarà proposto agli Enti di Ricerca facenti parte del CER (di cui si sul territorio nazionale e internazionale dirà al successivo paragrafo 2.3.2). Il concetto base è che non è sufficiente valutare i progetti, ma risulta indispensabile focalizzarsi sui loro risultati. I 2.2.1 risultati attesi vanno esplicitati, fin dall’inizio del progetto, Le metodologie per valorizzare l’innovazione mediante una “scheda di business” che si modifica e si arricchisce durante l’attività e concorre, in modo prioritario, L’esperienza e la visibilità raggiunta dal Servizio Trasferimento alla valutazione finale e al trasferimento efficace ed efficiente. Tecnologico a livello nazionale con le metodologie di valorizzazione dell’innovazione hanno aperto la strada a Le “schede di business” si denominano, più specificatamente, nuove opportunità di collaborazione con Enti interessati “schede PPMS” perché si riferiscono alle quattro famiglie ad avviare, con rapidità ed efficacia, analoghe iniziative di dei risultati della ricerca che sono trasferibili mediante sviluppo dei rispettivi territori. L’obiettivo più vasto del Servizio l’innovazione al mercato: Trasferimento Tecnologico è supportare la competitività delle • P: Prodotti imprese mediante l’innovazione tecnologica (prodotti, processi, • P: Processi produttivi e organizzativi metodi e servizi innovativi) e di “business” (innovazione • M: Metodologie tecnologiche e gestionali gestionale, organizzazione, di mercato,…). In questo contesto • S: Servizi è stato introdotto il Mentoring Service, che attraverso l’attività di coaching basata sull’esperienza di un gruppo di imprenditori Le schede PPMS sono uno strumento che, oltre al controllo e di manager selezionati, supporterà imprese giovani in fase di ex-ante, in itinere ed ex-post dei risultati, serve per: transizione/sviluppo o in fase di nascita (start up e spin off). - trasformare il linguaggio scientifico in linguaggio Le competenze distintive sono già state indicate al precedente imprenditoriale; punto 1.2 e le principali sono schematizzate nella figura - obbligare i ricercatori a conoscere e ad esplicitare lo stato seguente mediante le iniziative più importanti in atto. dell’arte e i concorrenti nel loro settore di attività; - richiedere ai ricercatori di interagire con le imprese per acquisire sensibilità nel valutare costi, tempi e criticità Benchprofile Mit Boston Analisi del Industrial Liaison nello sviluppo dell’innovazione, per valorizzare la proprietà posizionamento Program aziendale intellettuale e per prevedere ricadute e impatto potenziali dei loro risultati; Mappatura MatechPointFVG Competenze Soluzioni su - facilitare il trasferimento dei ricercatori presso le imprese Università e Servizi per le imprese innovative materiali innovativi Centri Ricerca (il mezzo più efficace, se pure sovente il più doloroso, per garantire il successo dell’ innovazione è trasferire con essa l’innovatore); Friend SiSteMA Di Albo esperti europe Mappatura - effettuare la “risk analysis” per individuare le criticità del Rete europea Scouting e GeStiOne competenze di servizi per valorizzazione DeLL’innOVAZiOne Incubatore di di professionisti progetto e gestirne efficacemente il suo svolgimento; le imprese della ricerca primo miglio per imprese - stimolare un’azione di networking estesa e permettere la valorizzazione dei risultati in più settori industriali, con Domotica ergonomia Innovazioni per la particolare riferimento alle PMI; per ambienti competitività confinati dei prodotti - fornire agli imprenditori gli elementi base per sviluppare le Formazione dei broker analisi ed i modelli di “business” più opportuni. tecnologici Progetto 144 Ufficio Studi Crescita e PatLib dimensionale I contenuti delle schede PPMS, in sintesi, sono: delle imprese SRiC-Bi Business (brevetti) - descrizione del risultato (caratteristiche tecniche e intelligence per la competitività funzionali); - livello di ricerca attuale (stadio di sviluppo dei risultati); - previsioni temporali (fasi di sviluppo, trasferimenti, avvio Tab. 3 Trasferimento tecnologico su territorio nazionale produttivo, …); 10
  • 12. Nel 2007 la Commissione Europea con il Progetto Novaregio, per il triennio giugno 2009-giugno 2012 (prorogabile per un promosso e coordinato dal Consorzio, ha censito mediante successivo triennio) con un ammontare complessivo di risorse esperti indipendenti 11 “best practices” di innovazione da gestire pari a 9.800.000 euro. regionale da diffondere. Due sono italiane e sono state ideate Le attività del progetto prevede di mettere a disposizione del da AREA: Sister e Innovation Network. sistema degli stakeholders della regione Basilicata, in primis le imprese, i modelli sviluppati da AREA nell’ambito del trasferimento tecnologico e richiamati nel paragrafo 2.2.1 del documento strategico. 2.2.2 Il modello di intervento è rappresentato nella figura 3. Trasferimento tecnologico su territorio nazionale I settori produttivi sui quali, seppur in maniera non esaustiva, si concentrerà l’intervento (così come previsto nella convenzione In linea con l’indicazione del precedente Piano strategico sottoscritta) sono: triennale di AREA, il Servizio ha avviato un’azione di diffusione • Automotive (mobilità sostenibile) sul territorio nazionale delle metodologie di gestione • Agroindustria / Agrobiotecnologie dell’innovazione. Tale attività viene sviluppata in collaborazione • Osservazione della terra con partner che dispongono di proprie reti territoriali (Parchi • Energia scientifici, consorzi...), con associazioni di categoria e con ai quali vanno aggiunti i temi, di carattere trasversale, relativi amministrazioni regionali. ai nuovi materiali e alle tecnologie di produzione. Sul piano L’iniziativa, in particolare, punta a promuovere la dimensione operativo, nella seconda parte dell’anno 2009, si è avviata nazionale di AREA soprattutto al Sud, dove, nel medio termine la realizzazione in Basilicata di una struttura organizzativa e con il sostegno del Ministero e della Regione FVG, si desidera dedicata. Una unità locale di AREA e della sua società in- strutturare una o più sedi per fornire agli operatori locali gli house Innovation Factory, che si è dotata di una sede propria strumenti necessari a promuovere la crescita territoriale (a Potenza) e di tutte le risorse umane e le attrezzature valorizzando i risultati della ricerca. necessarie alla realizzazione del progetto per il triennio giugno COMPetiZiOne BASiLiCAtA creazione di iMPReSe innOVAZiOne nuove imprese RiSChi e OPPORtUnità MeRCAti sviluppo GLOBALiZZAti OBiettiVi locale formazione SeRViZi valorizzazione trasferimento incrementare il numero di dei risultati tecnologico imprese, il tasso di conoscenza, COMPLeSSità della ricerca di innovazione, di produttività e DeLLe di competitività teCnOLOGie marketing e Fig. 3 internazionaliz- zazione Gli obiettivi sono: • incrementare l’innovazione presso aziende già esistenti; • promuovere la nascita di nuove imprese ad alto tasso di 2009-giugno 2012. Il Piano Operativo approvato prevede un conoscenza; dimensionamento dell’organico pari a 25/30 unità assunte e • formare e diffondere la professione del “broker tecnologico”; formate in loco oltre al personale già dipendente di AREA e • diffondere le metodologie di gestione strategica ed operativa di Innovation Factory che sarà presente in loco per circa 6–8 della formazione imprenditoriale; anni/uomo. Oltre alla sede principale si stanno individuando • promuovere collaborazioni di tipo imprenditoriale e scientifico sul territorio della regione Basilicata almeno 4 sedi per fra il Mezzogiorno ed il Friuli Venezia Giulia. l’insediamento dei Centri di Competenza secondo il modello consolidato di Innovation Network. Con la sottoscrizione formale della convenzione con la Con l’avvio della fase operativa del progetto, per AREA, oltre Regione Basilicata (maggio 2009), la strategia di espansione alla dimensione gestionale ed organizzativa si configurano sul territorio nazionale ed in particolare verso le regioni del una serie di opportunità (e di converso, minacce) che possono Mezzogiorno d’Italia ha raggiunto un primo risultato attuativo. essere opportunamente inserite nel ventaglio delle decisioni Il progetto Basilicata Innovazione è stato affidato ad AREA strategiche. 11
  • 13. aZIONI sTraTeGICHe DeL CONsOrZIO 2010 - 2012 I principali sono: - le metodologie di gestione della ricerca e del trasferimento tecnologico; Basilicata Innovazione quale modello di riferimento per le - i metodi di gestione e crescita del Parco; successive iniziative di AREA Science Park nel Sud Italia. - gli strumenti per la formazione imprenditoriale e della Il raggiungimento dei risultati previsti dal progetto, fin dalle Pubblica Amministrazione. fasi iniziali, potranno costituire un utile punto di riferimento per altre amministrazioni pubbliche e/o private delle regioni I target principali sono: limitrofe. Al fine di potenziare tali effetti sarà importante definire chiari obiettivi di riconoscibilità del modello in un - gli enti gestori di “tecno-parchi”, distretti e incubatori; contesto più ampio e diverso da quello tipico della Pubblica - imprese ed enti di ricerca con i loro cluster; Amministrazione. In altri termini bisognerà porre la giusta - gli enti pubblici territoriali dedicati allo sviluppo di ricerca attenzione al “posizionamento del brand”, senza rinunciare e impresa. al prestigio istituzionale ma evitando che questo finisca per relegare l’iniziativa ad un contesto tipico, e per certi versi Le aree geografiche di interesse prioritario sono l’Euroregione limitante, di struttura pubblica di ricerca e innovazione. con estensione ai paesi dell’Europa Centro Orientale, all’area Adriatica e dei Balcani. Basilicata Innovazione quale primo insediamento stabile di una rete di AREA Science Park sul territorio nazionale. Infine, a livello “World-Wide”, AREA ha avviato la mappatura La scelta di costituire una Unità operativa locale autonoma con dei Parchi Scientifici che sono clienti potenziali delle sue personale reclutato e formato in loco risponde, da un lato, alle competenze distintive. Con il supporto di IASP (International indicazioni ricevute dalla Regione committente di valorizzare e Association Science Parks) ha stabilito i primi contatti diretti utilizzare le risorse locali. Dall’altro può rientrare in una precisa con enti pubblici intenzionati a creare nuovi parchi e con strategia di diversificazione territoriale stabile delle attività di parchi scientifici esistenti che richiedono servizi avanzati. AREA Science Park a cui, come Ente nazionale di ricerca, è Sono già in fase di discussione collaborazioni per la richiesto di diffondere metodologie efficaci per il supporto alla realizzazione di nuovi progetti di questo tipo negli Stati Uniti, competitività in tutto il Paese. in Oriente ed Africa. Seguendo tale ipotesi è possibile prevedere la stesura di Ovviamente queste attività saranno sviluppate in funzione un accordo quadro fra Regione Basilicata e AREA per la delle risorse umane ed economiche disponibili e residuali costituzione, al termine del progetto, di una società mista rispetto alle priorità costituite da: Regione FVG, Mezzogiorno, con lo scopo di stabilizzare i risultati del progetto medesimo Euroregione. Le attività eventualmente svolte in questi Paesi e di diffonderli in ambito extraregionale. In tal modo, qualora dovranno rafforzare il networking di competenze e fornire si avviassero ulteriori progetti nelle diverse regioni del Sud, risorse per aumentare l’impatto delle attività, e i risultati si potrebbe realizzare una rete di centri di sviluppo e di conseguenti, sul territorio nazionale. diffusione delle competenze distintive sviluppate e acquisite. In tal caso AREA fornirebbe il suo supporto con le conseguenti opportunità di economie di scala e di scopo, per progetti di valenza internazionale, in particolare per quelli relativi alle regioni del Mediterraneo. 2.3 Formazione, qualificazione Basilicata Innovazione quale strumento di sperimentazione, consolidamento e diffusione delle competenze distintive. e valorizzazione delle risorse umane Con l’avvio di una nuova iniziativa da realizzare ex novo su un nuovo territorio e con una nuova rete di stakeholders AREA potrà sperimentare e migliorare ulteriormente il modello delle competenze distintive dei propri servizi. Per la nostra 2.3.1 organizzazione potranno configurarsi importanti economie di Formazione apprendimento e consolidamento del capitale strutturale e relazionale secondo un modello di “learnin by interacting”. Nel prossimo triennio le attività del Servizio Formazione Sarà dunque importante capitalizzare tale opportunità fin dalla Progettazione e Gestione Progetti si svolgeranno in forte predisposizione del piano formativo di inserimento in organico sinergia con il Servizio Trasferimento Tecnologico, in quanto la delle risorse umane neo assunte in loco (learning by teaching). formazione è lo strumento per il supporto e l’attuazione delle strategie di innovazione nelle Organizzazioni. Avvalendosi anche delle opportunità offerte dai Piani Operativi Regionali 2007-2013 della Regione Friuli Venezia Giulia e delle 2.2.3 Regioni del Mezzogiorno, dai Piani Operativi Nazionali e dai bandi UE - questi ultimi con particolare enfasi sull’Euroregione Trasferimento tecnologico nell’Euroregione e a ed i paesi dell’EST Europeo - le principali linee di intervento livello internazionale riguarderanno: • la Formazione imprenditoriale e per la P.A. sulla gestione La strategia di AREA per i prossimi anni è valorizzare a livello strategica ed operativa di ricerca, innovazione e trasferimento internazionale il proprio capitale intellettuale. tecnologico; In sintesi si vogliono valorizzare: 12
  • 14. • il potenziamento delle iniziative formative della Scuola di TT Nel 2009 l’impegno del CER per la valorizzazione del di AREA Innovation Campus; capitale umano si è rafforzato grazie alla messa a punto di un • l’utilizzo delle best practice sviluppate nell’ambito delle programma di mobilità internazionale, cofinanziato dall’Unione collaborazioni già attivate con: Europea: nell’ambito del TALENTS for an International House. - MIT (Massachusetts Institute of Technology) attraverso Il programma, con durata triennale a partire dal 2010, prevede l’adesione all’Industrial Liason Program e l’accordo con borse di studio per il perfezionamento all’estero di ricercatori l’Entrepreneurship Center; del Friuli Venezia Giulia e, viceversa, per ricercatori stranieri. - Strategic Business Insights (SBI) the former Business Intelligence division of SRI International per l’elaborazione di Altre azioni avviate nella seconda metà del 2009 e che scenari tecnologici e di business sulle tecnologie innovative; proseguiranno nel triennio sono i Gruppi di lavoro del CER: - l’ufficio di trasferimento tecnologico della Case Western University/Cleeveland-Ohio per lo scambio di esperti, best 1. Filiera della Conoscenza - Il Gruppo sarà chiamato a practice ed opportunità imprenditoriali; individuare un percorso formativo che metta in rete le - l’associazione dei Parchi Scientifici Internazionali (IASP) competenze e le eccellenze presenti nelle singole istituzioni per un bench marking internazionale ed esame opportunità. regionali; I target sono: 2. Parchi Scientifici e Tecnologici regionali - Vista la presenza sul territorio regionale di 4 Parchi Scientifici, si ritiene - imprese della Regione FVG, in primo luogo quelle insediate che una maggiore conoscenza reciproca delle competenze in AREA Science Park; distintive di ciascun Parco servirà a creare una sorta di - imprese del Mezzogiorno, dell’Euroregione e dei Paesi “Parco diffuso regionale”, al fine di attivare tutte le sinergie dell’Est Europeo; possibili per la competitività del territorio; - Pubbliche Amministrazioni. 3. Scienze Umanistiche - Il Gruppo sarà creato per rafforzare il dialogo fra scienze umanistiche e scienze tecnologiche; 4. Studi della Materia - Il Gruppo di lavoro vuole essere il 2.3.2 punto di raccordo e confronto tra i vari enti attivi in questo Qualificazione e valorizzazione ambito di ricerca e le politiche regionali, verificando di volta in volta le possibili nuove applicazioni nei settori strategici delle risorse umane: CER per l’economia regionale; La mobilità internazionale dei ricercatori continuerà a 5. Scienze della Vita - Il Gruppo di lavoro è finalizzato ad una rappresentare un elemento importante degli interventi di maggiore integrazione tra le eccellenze scientifiche, le formazione e qualificazione del capitale umano. Tali interventi imprese presenti sul territorio e le politiche regionali per il richiedono la messa a punto di azioni sinergiche a livello rilancio economico del Friuli Venezia Giulia. territoriale. Queste saranno realizzate tramite il Coordinamento degli Enti di ricerca del Friuli Venezia Giulia (CER). Rinnovato nel 2009 per ulteriori quattro anni, con un rafforzato impegno finanziario da parte della Regione Friuli Venezia Giulia, l’Accordo per il Coordinamento regionale, al quale aderiscono 50 istituzioni scientifiche, è infatti volto a rafforzare la capacità d’azione dei centri di ricerca, degli atenei e dei parchi scientifici e tecnologici regionali. Le principali azioni che proseguiranno nel triennio includono: • studi e analisi sul sistema regionale della ricerca; • sviluppo di progetti congiunti, con la partecipazione delle diverse realtà scientifiche, tecnologiche e produttive regionali; • informazione, consulenza e formazione sui Programmi europei di ricerca e sviluppo; • workshop ed eventi di divulgazione scientifica; • sviluppo di una International House per l’accoglienza, la formazione e l’interscambio culturale tra scienziati affermati e giovani ricercatori. Per migliorare l’accoglienza ed il soggiorno di ricercatori stranieri sul territorio regionale, nel corso del 2009, è stato costituito il “Welcome Office Trieste” (www.welcomeoffice.trieste.it) ufficio unico di accoglienza, sviluppato tra 13 istituzioni e coordinato da AREA. Questo, a partire dal 2010, verrà esteso all’intero territorio del Friuli Venezia Giulia. 13
  • 15. aZIONI sTraTeGICHe DeL CONsOrZIO 2010 - 2012 2.4 La gestione del Parco Scientifico e Tecnologico 2.4.1 produttive; in questo caso le funzioni collegate con la produzione vanno allocate all’esterno e nel Parco possono Informazioni generali restare le funzioni Ricerca e Sviluppo. Lo sviluppo del Parco Scientifico è stato il primo obiettivo Attualmente (settembre 2009) gli insediati sono 87. Lo di AREA dalla sua costituzione nel 1978. Una caratteristica sviluppo degli insediamenti nel tempo è rappresentato del Parco è la temporaneità degli insediamenti, che devono dall’istogramma successivo. In particolare, nel corso del essere rinnovati periodicamente (in genere ogni tre anni) con 2009 sono stati approvati 9 nuovi insediamenti (dato a la presentazione e la valutazione dei risultati dell’attività svolta settembre, 11 previsti su base anno), mentre si sono avute e di un programma di attività per il successivo periodo. 5 uscite. La nuova strategia (2008) del Consorzio: “dalla quantità alla qualità degli insediati” intende privilegiare i L’uscita dal Parco può avvenire per: risultati ottenuti dagli insediamenti ed il loro impatto ai vari livelli, con conseguente sostegno agli Enti virtuosi. Il saldo • mancato sviluppo dell’insediato secondo il piano presentato; entrate/uscite, dopo un anno di segno negativo, è tornato al • forte successo nello sviluppo che generi forti ricadute trend positivo degli anni precedenti. INSEDIATI IN AREA 100 90 87 89 82 84 83 80 75 77 71 70 65 60 59 50 40 30 20 10 0 -10 -20 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009* Entrate 11 8 9 9 8 11 5 11 8 11 Uscite -2 -2 -3 -5 -6 -6 -3 -8 -12 -5 Saldo 59 65 71 75 77 82 84 87 83 89 * il dato è stimato al 31/12/2009; a settembre 2009 gli insediati risultano essere 87, le entrate 9 e le uscite 5 14
  • 16. 2.4.2 Innovation Factory sostiene, quindi, il futuro imprenditore già nella fase “prima del primo miglio”, mettendo a disposizione La valutazione degli insediamenti strumenti, competenze e risorse per effettuare le necessarie verifiche di fattibilità tecnologica, commerciale, legale ed Nel 2008 il Consiglio di Amministrazione ha approvato economica dell’idea imprenditoriale, quando quest’ultima una revisione dei criteri per la valutazione dei progetti di presenta ancora un alto rischio, e poi l’aiuta con la formazione insediamento, che devono rispondere a determinati requisiti tra imprenditoriale che gli serve per avviare l’impresa. i quali la coerenza con le strategie di sviluppo e valorizzazione del Parco Scientifico, il valore tecnico di ogni iniziativa Questo processo di supporto alla nascita di start up innovative scientifica ed imprenditoriale e la sua sostenibilità. può essere descritto sinteticamente in tre fasi: La rispondenza del programma alle finalità di AREA viene valutata dalla Commissione Insediamenti, che si avvale di • Fase 1. Valutazione e selezione dell’idea imprenditoriale esperti di settore per l’istruttoria tecnico scientifica e degli Il futuro imprenditore sottopone al comitato tecnico-scientifico uffici interni per l’istruttoria amministrativa che comprende di Innovation Factory una descrizione della propria idea la valutazione economico-finanziaria e l’analisi delle esigenze imprenditoriale e un piano di attività propedeutiche alla tecniche e logistiche. nascita della nuova impresa. La valutazione avviene sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista imprenditoriale: Nel corso del 2008, al fine di affinare il sistema di valutazione l’idea viene valutata anche da imprenditori che esaminano degli insediamenti, è stato affidato a modeFinance, realtà la possibile sostenibilità dell’impresa. Il metodo usato è del nata all’interno del Parco che si occupa di rating aziendale, tipo SRI International “NABC: important customer Needs, l’incarico di sviluppare due modelli: Approach to the market, Benefits/Costs, Competition”. • il modello per il calcolo del rating finanziario “storico”, per • Fase 2. Pre-incubazione valutare la solidità economica e finanziaria di ogni singola Una volta accolta la proposta e sottoscritta una convenzione impresa (secondo la scala internazionale della AAA-D) e per l’avvio e la gestione del “Gruppo di Sviluppo” della per confrontare l’andamento dei settori industriali presenti futura impresa, Innovation Factory mette a disposizione spazi nel parco con le aziende analoghe a livello nazionale ed adeguatamente attrezzati e avvia le diverse attività progettate. internazionale. Innovation Factory assiste il futuro imprenditore offrendo la • il modello per il calcolo del rating “qualitativo” che va formazione, i servizi e le risorse necessarie per concludere invece a supportare l’attività di valutazione degli esperti con successo il percorso che porta alla creazione di una nuova esterni elaborando un giudizio sintetico sulla validità tecnico impresa. scientifica dei progetti calcolato sulla base della valutazione dell’esperto. • Fase 3. Costituzione dell’impresa Nel momento in cui sussistono le condizioni di sostenibilità Tali modelli sono stati utilizzati nel corso del 2009. economica e autonomia operativa (dimostrata con almeno un primo ordine importante), il proponente e Innovation Factory Inoltre nel corso del 2010 verrà sviluppato un modello costituiscono la nuova impresa. Innovation Factory assume per il calcolo di un rating “complessivo” che prenderà in una partecipazione nella nuova società con una quota di considerazione, oltre ai due rating sopracitati, altre variabili, minoranza, e vengono previsti meccanismi di way-out entro un tra le quali il rating economico finanziario “previsionale”, la triennio dalla costituzione. regolarità dei pagamenti, l’interazione dell’azienda con le altre aziende del Parco e più in generale con il territorio. 2.4.3 I criteri di selezione e crescita degli Spin-off Una delle attività principali di Innovation Factory, società in- house di AREA, è il supporto alla nascita e alla crescita di start up innovative. Mentre gli incubatori classici supportano aziende già costituite, Innovation Factory accoglie futuri imprenditori interessati a realizzare un proprio progetto d’impresa, e partecipa insieme a loro ai percorsi necessari per trasformare un’idea innovativa in un business di successo, attraverso un affiancamento continuo nel percorso che porta dall’individuazione dell’idea innovativa (“business dream”) alla definizione del “business model” e del “business plan” fino alla costituzione della società. 15
  • 17. aZIONI sTraTeGICHe DeL CONsOrZIO 2010 - 2012 2.4.4 Il supporto agli insediati Le strategie del triennio debbono tener conto dell’attuale periodo di crisi e perciò: • si intensifica il trasferimento agli insediati delle metodologie per la loro crescita imprenditoriale e gestionale già esistenti in AREA; • gli insediati hanno la priorità nella sperimentazione delle nuove “best practice” sviluppate o acquisite da AREA, con particolare riferimento a quelle del Servizio Trasferimento Tecnologico; • si attiveranno iniziative di tipo “crash programme” per il loro sviluppo. La prima iniziativa è stata avviata nel 2009 con la società GBeS e consiste nella determinazione dei profili di business degli insediati e nel supporto al loro sviluppo (analisi di mercato, concorrenza, catene del valore, fonti di finanziamento, partnership,…); • nel corso del triennio verranno potenziate le azioni per il monitoraggio e l’analisi dei fabbisogni formativi delle aziende insediate, al fine di offrire un servizio per la realizzazione di corsi aziendali o interaziendali in linea con le reali necessità delle imprese. Alle imprese verrà fornito anche un servizio di consulenza e assistenza nel reperimento di finanziamenti per la realizzazione delle attività previste nei piani formativi. • si potenzierà il supporto dei cluster manager, istituiti nel 2008, per mantenere un filo diretto di comunicazione; • continuerà la programmazione delle innovazioni sviluppate nell’anno con il premio “Innovazione 3L/3T” lanciato nel 2009. La filosofia del premio risiede nell’evidenziare i risultati innovativi dell’anno e nell’attenzione all’impatto che le innovazioni introdotte possono avere sulle cosiddette 3T: Territorio (il territorio nazionale e in particolare il FVG); Trieste (e, per estensione, le comunità e gli enti del Territorio) e Te (singoli cittadini). Tenendo conto di questi aspetti, il Premio è stato suddiviso in tre categorie (3L) determinate dal grado di prossimità dell’innovazione al mercato: innovazione potenziale “early bird”; innovazione potenziale “to be”; innovazione reale “in the market”. Alcuni prodotti si sono segnalati anche per il loro grande impatto sul mercato internazionale globalizzato. Nell’anno 2009 dei circa 120 risultati presentati, 56 sono stati prescelti per la pubblicazione di un catalogo, stampato e distribuito a potenziali clienti. Dei 56 prodotti selezionati, 26 hanno avuto la ‘nominations’ per il Premio e 12 sono risultati vincitori, per le 4 categorie (le 3 L e i prodotti a forte valenza internazionale). Oltre alla promozione dei risultati con il premio suddetto continueranno altri eventi come il Business Day dedicato agli incontri con gli imprenditori e il Press Tour per gli incontri con la stampa. 16
  • 18. 3 Il Parco 3.1 Le azioni di riposizionamento geografico AREA Science Park dispone di strutture per attività di ricerca, • perseguire ulteriori sinergie con Friuli Innovazione e con distribuite nei due campus di Padriciano e Basovizza, per Agemont; complessivi 81.176 m2. Tale valore comprende i 28.000 m2 • caratterizzare le sedi del Parco con energie alternative, dedicati al laboratorio di luce di Sincrotrone e i 46.680 m2 innovazioni in domotica ed ergonomia. destinati agli altri laboratori (di cui 36.876 m2 a Padriciano e 16.300 m2 a Basovizza). Nel corso del triennio di riferimento la disponibilità complessiva di superfici aumenterà fino a 89.369 m2 con il completamento nel campus di Basovizza dell’edificio Q2. 3.2 Il campus di Basovizza rappresenta la principale area di ENERPLAN (il Piano Energia) possibile espansione edilizia del Consorzio in quanto il vigente Piano Regolatore Comunale permette la realizzazione nel prossimo decennio di nuovi laboratori e strutture per la ricerca In quest’ottica il Consorzio, ha elaborato un Piano Energia con per ulteriori 42.000 m2. Al fine di permettere tale sviluppo i seguenti obiettivi: edificatorio sono stati appaltati i lavori per la realizzazione delle Opere di Urbanizzazione già previste nello stesso PRPC. • sviluppare e divulgare l’innovazione nella realizzazione e Tali opere, i cui lavori sono stati completati nel mese di giugno nell’utilizzo di fonti di energie rinnovabili e alternative, 2009, consistono nel potenziamento della viabilità secondaria costruendo impianti dimostrativi che siano anche dei laboratori VMS, nella creazione di parcheggi ad uso pubblico, nella di sviluppo tecnologico e sperimentazione industriale nei quali realizzazione di una centrale tecnologica comprensoriale e di università e scuole dell’obbligo, enti di ricerca, imprese e un primo tratto di cunicolo tecnologico per la distribuzione dei pubbliche amministrazioni possano apprendere e confrontare servizi di rete (gas, elettricità, climatizzazione, rete dati ecc). i risultati tecnici, ambientali ed economici delle varie soluzioni; Per quanto riguarda il comprensorio di Padriciano il piano regolatore comunale prevedeva ancora un’ulteriore area di • abbattere i costi della gestione energetica e, espansione di circa 90 ettari contigua all’attuale Campus. contemporaneamente, ridurre drasticamente le emissioni Il Consiglio di Amministrazione di AREA Science Park nel nocive nelle applicazioni energetiche destinate all’edilizia di dicembre 2008 ha deliberato di rinunciare a quest’ultima uso civile e industriale; area di espansione nella sua interezza, richiedendo al Comune di Trieste l’inserimento nel Piano Struttura di un’opzione • supportare e favorire lo sviluppo di nuove iniziative su una porzione ridotta compresa tra i 10 e i 13 ettari. industriali, con benefici effetti sulla competitività del Si intende pertanto procedere sia sfruttando la capacità territorio. edificatoria esistente nel comprensorio di Basovizza, sia diversificando la propria presenza sul territorio regionale Il Piano energia (ENERPLAN) si articola in otto progetti: utilizzando, ove possibile, edifici e strutture esistenti attraverso azioni di recupero. Dall’inizio del 2009 è operativo technoAREA Gorizia, il polo tecnologico isontino di AREA Science Park. 1. POMPE DI CALORE AD ALTA TEMPERATURA Il polo ha sede nel rinnovato padiglione A dell’Autoporto di Realizzazione in collaborazione con STP, nuovo spin-off Gorizia su una superficie iniziale di circa 1.800 mq, pari a circa insediato in AREA Science Park, di una pompa di calore di il 58% della superficie totale. Attualmente si sta analizzando media taglia e ad alta efficienza in grado di produrre acqua un possibile ampliamento nei locali situati presso la SpA BIC calda a temperatura superiore a 75°C in grado di sostituire FVG. le attuali caldaie senza la necessità di rifare completamente l’impianto. Per questa innovazione di breakthrough è in corso Pertanto le strategie dei prossimi anni sono: il deposito del brevetto di sistema. • realizzare un nuovo campus in Trieste rinunciando ad una futura espansione sul Carso (i 90 Ha contigui al Campus di 2. CAPPOTTO ATTIVO Padriciano); Sistema innovativo di diffusione del caldo e del freddo • verificare la sostenibilità e la crescita del nuovo Polo di dall’esterno all’interno dell’edificio. Il sistema, in fase di Gorizia; brevettazione, consente risparmi energetici ed economici di • contribuire alla crescita del Polo di Pordenone; gran lunga superiori alle tecnologie oggi disponibili. 17
  • 19. aZIONI sTraTeGICHe DeL CONsOrZIO 2010 - 2012 3. RECUPERO ENERGETICO DA CASCAME DI ARIA ESAUSTA 7. IMPIANTO DIMOSTRATIVO DI ILLUMINAZIONE STRADALE Trova applicazione negli edifici destinati ad attività particolari, A LED quali laboratori di ricerca e sviluppo e ospedali, che Sperimentazione di sistemi di illuminazione stradale e, più in necessitano di un ricambio d’aria forzato molto elevato; in generale, per aree esterne dotati di corpi illuminati a LED- situazioni di questo genere la maggior parte dell’energia spesa Light Emitting Diode di potenza (Power LED). Si prevede una per il riscaldamento e il raffreddamento serve a condizionare fase iniziale di installazione di alcuni punti di illuminazione l’aria. Esistono già i recuperatori ad alta/altissima efficienza, per la sperimentazione e la dimostrazione all’interno dei ma il funzionamento per il recupero energetico dipende dalle Campus di Padriciano e Basovizza e, in una fase successiva, condizioni termo-igrometriche esterne. Il sistema proposto la realizzazione di 2 siti impiantistici – campi prova – anche consente invece di recuperare sempre il massimo dell’energia, nelle zone circostanti ai campus, dotati di circa 80 punti luce indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne. ciascuno. 4. GEOTERMIA AD ALTA ENTALPIA 8. LA SICUREZZA ECOLOGICA Prevede l’ingegnerizzazione di questa tecnologia al fine di Prevede lo sviluppo di una stazione di monitoraggio integrata passare dai siti pilota esistenti (Svezia, UK, Francia, Svizzera, e modulare per il controllo del territorio e la rilevazione di dati Germania) a un sito produttivo vero e proprio. La proposta è meteorologici ed ambientali, autonoma sia per l’alimentazione quella di realizzare un programma di analisi e prospezioni che per le comunicazioni, dotata di intelligenza locale geologiche nei siti di AREA Science Park e nella Regione. ottimizzata per ridurre gli assorbimenti. 5. LIDEA – IMPIANTO DI COGENERAZIONE CON MOTORE A COMBUSTIONE INTERNA ALIMENTATO A METANO E INTEGRATO CON DIVERSI TIPI DI PANNELLI FOTOVOLTAICI Impianto di cogenerazione che comprende un motore a combustione interna di circa 150 KW alimentato a metano, accoppiato a un impianto di pannelli fotovoltaici con una potenza di circa 19 kWe. Si prevede l’integrazione con due diversi sistemi fotovoltaici per la sperimentazione e la verifica dell’efficienza delle diverse tecnologie costruttive in accoppiamento con il cogeneratore e un sistema di tele gestione per il controllo remoto e l’ottimizzazione della connessione dei vari impianti. Il sistema è già in fase di allestimento presso un nuovo edificio dell’AREA Science Park con un primo tipo di sistema fotovoltaico, mentre è in appalto la componente di cogenerazione. 6. IMPIANTO CON MICROTURBINE A GAS CON SISTEMA CHCP Realizzazione di un primo impianto/laboratorio dimostrativo con microturbine a gas che consentirà di incrementare lo sviluppo di siti di generazione con centrali di piccola potenza, dell’ordine 50-200KWe, collocate direttamente sul luogo di utilizzo. Si prevede, nella nuova sede di AREA Science Park in Gorizia, l’installazione di 2 microturbine abbinate a un generatore elettrico in grado di produrre 100 KWe elettrici e 170 KW termici. 18
  • 20. 19
  • 21.
  • 22. 34149