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Articolo
L'Italia ripudia la guerra come
strumento di offesa alla libertà
degli altri popoli e come mezzo
di risoluzione delle controversie
internazionali; consente, in
condizioni di parità con gli altri
Stati, alle limitazioni di sovranità
necessarie ad un ordinamento
che assicuri la pace e la giustizia
fra le Nazioni; promuove e
favorisce le organizzazioni
internazionali rivolte a tale
scopo.
Articolo 9
La Repubblica promuove lo
sviluppo della cultura e la
ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il
patrimonio storico e artistico
della Nazione.
3. L’Italia non è ancora pronta a
fronteggiare un conflitto di tali
dimensione, deve stare fuori dallo
scontro il più a lungo possibile. Forse,
da questa posizione di neutralità,
potrà trarre dei grandi vantaggi.
(Giolitti)
«La guerra è solo un’inutile strage.»
Benedetto XV
Socialisti, né aderire, né sabotare:
questa è la nostra scelta.
Irredentisti:
L’Italia deve entrare in guerra contro
l’Austria-Ungheria, solo così potrà
ottenere Trento e Trieste!
«Io sono fermamente convinto che solo
dalla presente guerra, e quanto più
questa sarà acuta e lunga, scatterà il
socialismo in Europa.»
Benito Mussolini
Nazionalisti:
Con la vittoria dell’Italia, alleata
all’Austria Ungheria e alla Germania, si
potrà giungere alla creazione di una
grande potenza mondiale.
INTERVENTISTINEUTRALISTI
4. «Per chiunque riuscisse a sfuggire *… + (alla nostra) salutare giustizia sommaria,
subentrerà, inesorabile, esemplare, immediata, quella dei tribunali militari»
L. Cadorna, Circolare n.3525
8 Giugno, 1917
La nostra fuga è stata un insuccesso: poche ore fa, i
Carabinieri Reali ci hanno trovato, arrestato e
portato davanti al tribunale. La mia fine è certa: già
mi ero macchiato di una precedente condanna per
codardia, venti anni di reclusione, ma era stata
data a me la possibilità di riabilitarmi. Quella sera
del 6 giugno io e il mio compagno, però, non ce
l’abbiamo fatta. Ci trovavamo nelle trincee di
Palickisce, i soldati cadevano uno a uno, deboli
vittime del fuoco nemico. Codardo prima, sarò
giudicato anche traditore della Patria: invece di
accorrere, ho preferito volgere le spalle, perdendo
il diritto di essere figlio d’Italia.
Ma la mia è vera colpa?
Soldato semplice, P.C.
5. Scrittori soldati
Giuseppe Ungaretti
Soldati
Soldati
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
Alla veglia
Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita
6. «Il Milite ignoto» è la storia di un giovane studente, fervente
interventista, che si rende conto dell’inutilità e crudeltà della
guerra, dopo aver perso l’amico commilitone durante la
battaglia sul Carso.
Concept
7. Sceneggiatura
Si sta
Come d’autunno
Sugli alberi
Le foglie
G. Ungaretti
I SEQUENZA L’albero spoglio rappresenta i soldati
morti in guerra; la margherita
nascosta dalle foglie è simbolo della
sconfitta della pace. Seduto su una
panchina, un ex combattente sfoglia
un album di ricordi.
Centinaia, migliaia di
uomini, tutti, in ogni
schieramento, fragili come
foglie ingiallite.
Nomi. Ecco ciò che rimane.
Nomi senza vita,
senza più speranza.
Tra loro anche Lui che,
come me, ha perso la sua
identità, ma vive nel mio
ricordo…
8. Soldato 1:
Nel lontano 1915, fui
chiamato alle armi. Classe
1895, frequentavo la facoltà
di giurisprudenza a Catania e
pretendevo di essere un
fervente nazionalista.
II SEQUENZA
Ha inizio il flashback: il
vecchietto ricorda
l’esperienza vissuta in
guerra, da quando, giovane
e sedicente interventista,
saluta la famiglia prima di
partire per il fronte.
9. Soldato 1:
“Questa per me, per
noi, è una grande
opportunità: se
vinceremo la guerra,
l’Italia otterrà il
riconoscimento che
le spetta. Capite che
intendo, vero?”
Soldato 1:
Pensai che non
comprendesse una parola, o
forse, mi convinsi, fingeva.
Magari era un socialista...
Soldato 1:
“I socialisti, dovreste saperlo,
promuovono la lotta di classe,
indebolendo lo Stato, per il
capriccio delle masse ignoranti”.
Soldato 2:
“Non sono un
socialista, io. Sono
solo un onesto
lavoratore che
preferisce stare a
casa a buscarsi il
pane…Questa guerra
non ha senso!”
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III SEQUENZA
In treno
conosce un
altro soldato,
suo coetaneo,
proveniente
dalla campagna.
10. Soldato 1: “Allora voi siete peggio dei
socialisti, voi siete un egoista”.
Soldato 2: “Hai
una famiglia?”
Soldato 1:
“Sì”
Soldato 2: “Allora tu sei
un egoista”.
11. Soldato 1: Giungemmo sul
Carso dopo un silenzioso
viaggio che parve eterno.
Passò un anno di assalti continui,
morte e disperazione, ma noi eravamo
ancora vivi, profondamente diversi ed
altrettanto profondamente uniti
“Savoia!” gridava il capitano,
“Savoia!” urlavamo tutti correndo
ed impugnando le armi. Quindi,
fuoco da entrambi gli
schieramenti. Ta-ta-tà-ta-ta-tà. Un
minuto e mezzo dopo, il nulla.
Poi, improvvisi, iniziarono i primi
attacchi.
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IV SEQUENZA
Il treno raggiunge il Carso. I due
giovani stringono un indissolubile
legame d’amicizia…Intanto la
guerra imperversa.
12. “Gorizia è nostra!” gridammo
felici…ma Lui non c’era più. Lo
cercai nel buio della notte. Era
morto.
“Un’intera
nottata
buttato vicino
a un compagno
Massacrato
con la sua
bocca
digrignata
volta al
plenilunio
con la
congestione
delle sue mani
Penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene
d’amore Non
sono mai stato
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I soldati conquistano Gorizia il 9
agosto 1916. Il giovane contadino
muore. Citazione della poesia «La
Veglia» di Ungaretti.
V SEQUENZA
13. Non esistono guerre
giuste o ingiuste,
solo guerre
ingiustificabili.
E la guerra non è uno strumento
valido per conseguire la pace.
Ripudiamo profondamente la
guerra…
VI SEQUENZA
L’albero rifiorisce.
Riferimento all’articolo 11:
l’Italia ripudia la guerra.
14. Realizzazione
Personaggi
MATERIALE: Pongo e
Plastilina
Elena Rinaldi
Martina Vecchio
Giada Tummino
Giusy Finocchiaro
Paola Rando
Federica Costanzo
Giuliana Chisari
Giulia Faranda
Francesca Viglianesi
Giorgio Licciardello
Giordana Tinnirello
Eva Campione
Enrica Brogna
Chiara Savoca
15. Realizzazione
Scenografie
Sequenza I e VI
Diana Signorelli
Federica Gerla
Albero
Diana Signorelli
Elisabetta La Mendola
Alberta Lo Certo
Chiara Savoca
Federica Gerla
Enrica Brogna
16. Realizzazione
Scenografie
Diana Signorelli
Paola Rando
Fronte
Treno
Giordana Tinnirello
Federico Anastasi
Federica Gerla
Emanuele Gibilaro
Aurelio Magnano
Ilaria Ciccardello
Giulia Ippolito
Davide Molino
Elisabetta La Mendola
Alberta Lo Certo
Rita Bheenick
Martina Vecchio
Stazione
ferroviaria
Diana Signorelli
Federica Gerla
Paola Rando