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20 TECNOLOGIE                                                                                                                                                                                                        15-21 aprile 2008


                                         Per i programmi utilizzati nell’assistenza sanitaria sono insufficienti le marcature Ce ma


                                         Ict: meno rischi clinici con un
                                         L’esperienza condotta agli Ospedali Riuniti di Bergamo ha dimostrato la

L
           a procedura per la certificazione
           del software è stata messa a punto,
           inizialmente, a partire dall’espe-
rienza maturata con la messa in produzio-
                                                     I  l proposito di questo articolo è aprire un dibatti-
                                                        to sull’adozione di una condivisa metodologia di
                                                     analisi del rischio e di una adeguata certificazione
                                                                                                                       to tecnologico è un «dispositivo medico» se il pro-
                                                                                                                       duttore dichiara che tale è la sua destinazione
                                                                                                                       d’uso, e opera di conseguenza per ottenere la rela-
                                                                                                                                                                                     per i quali le pur rigorose previsioni di certificazio-
                                                                                                                                                                                     ne “Ce” sono insufficienti, e che richiedono invece
                                                                                                                                                                                     di pensare a modalità di “certificazione” più ade-
ne di un sistema informatizzato di gestio-           di qualità, per i prodotti software da utilizzare                 tiva certificazione, secondo le modalità previste             guate alle caratteristiche loro proprie.
ne della Terapia farmacologica e, successi-          nella pratica clinica. Va premesso che la riflessione             dalle norme. Ne consegue che nessun medico ac-                   Possiamo definire queste caratteristiche in rap-
vamente, con la sua applicazione ad altri            nasce da esperienze operative svolte “sul campo”,                 cetterebbe di utilizzare un ecografo o una Tac                porto a quelle più comuni di un generico dispositi-
ambiti critici (procedura di richiesta da            con l’impiego di strumenti software dedicati alla                 sprovvisti del “bollino Ce”, mentre lo stesso medi-           vo medico. Di quest’ultimo, a esempio, si può so-
reparto degli emocomponenti).                        specifica attività di medici e infermieri.                        co probabilmente non si è mai posto la questione              stenere che: è sottoposto a certificazione e a tara-
     La prima esperienza riguarda un siste-              La tipologia di software di cui stiamo parlando è             di un’analoga certificazione per gli strumenti sof-           tura; è “sigillato”; è brevettato (è un sistema pro-
ma informatizzato per la gestione della              ancor oggi relativamente poco diffusa nelle corsie                tware.                                                        prietario); è un prodotto di (piccola/media) serie;
terapia farmacologica per i pazienti ricove-         dei nostri ospedali, e conseguentemente il dibatti-                  La nuova normativa, paradossalmente, apre                  ha un utilizzo procedurale (protocolli - manuali di
rati, presso gli Ospedali riuniti di Bergamo         to è da considerarsi ai suoi albori.                              uno scenario problematico per il sanitario, perché            istruzione); è sostituibile, vale a dire può essere
a partire da maggio 2006 (v. tabella).                   Recentemente, tuttavia, è intervenuto un even-                la sua applicazione acritica rischia, da un lato, di          messo “off line”, oppure duplicato, oppure surro-
     Dalla prima versione, nella quale erano         to che pone all’ordine del giorno questo tema, vale               rallentare l’evoluzione possibile degli strumenti sof-        gato con altro strumento; infine, non prevede (di
presenti alcune funzioni base per l’oncolo-          a dire la variazione della normativa comunitaria                  tware a supporto della pratica clinica e, dall’altro,         norma) utilizzi simultanei da parte di una pluralità
gia e l’ematologia, si è passati a un siste-         che include il “software” in quanto tale nelle cate-              di indurre un falso senso di sicurezza - quasi che            di operatori. Se ne può concludere che stiamo
ma correntemente utilizzato in circa 25              gorie di oggetti definiti «dispositivi medici». Chiun-            bastasse l’apposizione di questo marchio in un an-            parlando di oggetti che sono realizzati e utilizzati
realtà mediche differenti. L’aumento delle           que abbia un po’ di dimestichezza con le apparec-                 golo dello schermo di un computer a garantire la              come “scatole nere”, e nei quali tutti gli sforzi di
funzioni e della complessità del processo            chiature sanitarie, avrà sentito parlare della                    sicurezza di una procedura clinica.                           progettazione sono rivolti a predefinire le modali-
operativo che il sistema gestisce, ha porta-         “marcatura Ce”, obbligatoria appunto per gli og-                     La tesi di questo articolo è che - in ambito               tà di interazione con l’essere umano e con altre
to alla necessità di un controllo sulla sua          getti qualificati come «dispositivi medici». In termi-            ospedaliero - abbiamo a che fare con “sistemi”                componenti tecnologiche.
sicurezza e affidabilità, considerando che           ni molto semplificati, possiamo dire che un ogget-                organizzativi e informativi di elevata complessità,              Al contrario un software gestionale o di proces-
le azioni e gli elementi su cui si lavora
sono collegati alla salute del paziente.
     Nel 2007 si è proceduto a un test estensi-   ta a evoluzione nel tempo. L’applicazione          in licenza da un produttore. In questo caso     “funzionale” e cioè prove di funzionamen-       ● l’insieme dei vincoli che sono imposti
vo del sistema per individuarne eventuali         può essere modificata e adattata a nuove           il sistema è composto dal software e dai        to per le quali la singola funzione (non        allo svolgersi dei processi (a esempio una
difetti, anomalie e problemi che lo strumen-      regole organizzative ed esigenze, o inter-         dati di configurazione ed entrambi devono       l’intero programma che ha effetti sistemici     terapia “protocollata” può essere in stati
to, se non correttamente pensato e utilizza-      facciata con altre applicazioni, o modifica-       essere considerati in un processo unitario      che vanno considerati per se stessi) è una      diversi: prescritta, in corso, sospesa, termi-
to, può causare al paziente. Gli elementi su      ta funzionalmente, a esempio adattandone           di gestione. L’interazione tra persone e        “scatola nera” che riceve dati di ingresso e    nata, e il passaggio da uno all’altro è sog-
cui è stato sviluppato il lavoro sono i docu-     i parametri di configurazione. Questa evo-         sistema, infine, mette in evidenza elementi     comandi e produce risultati, senza che chi      getto a regole aziendali e operative).
menti di specifica redatti in azienda a segui-    luzione può portare a delle variazioni nel-        problematici: dall’analisi formale (Fmea)       esegue il test conosca la struttura interna         La verifica di aspetti diversi attraverso
to delle interviste sul campo con i futuri        l’affidabilità e nella sicurezza d’uso e ren-      si ricavano indicazioni su dove sia meglio      del software. Questo modo di operare è          un piano di test è importante poiché ogni
utenti e utilizzati dopo per lo sviluppo del      dere non più significative le pur rigorose         inserire controlli e ausili all’operatività     adeguato dal punto di vista di un utilizzato-   gruppo di test legato a un aspetto, può
software e i documenti operativi prodotti         verifiche effettuate “in laboratorio”, prima       umana (messaggi di avvertimento; blocchi        re del software, e parte dal presupposto        rilevare malfunzionamenti generati da di-
durante l’avviamento e                                                del suo effettivo utilizzo     all’esecuzione di procedure non corrette).      che lo sviluppatore ab-                                             verse cause. A esempio,
l’utilizzo quotidiano del                                             “in produzione”. È quin-           Preliminarmente tuttavia, l’obiettivo è     bia già esaurito tutte le                                           la verifica di ogni singo-
sistema.                                                              di di essenziale impor-        raggiungere una ragionevole garanzia sul-       altre modalità di prova                                             la funzione può eviden-
     Per approssimazioni
e revisioni successive,
                             I malfunzionamenti                       tanza che il processo di
                                                                      gestione dell’applicazio-
                                                                                                     la “qualità” del prodotto. In particolare,
                                                                                                     consideriamo due specifici aspetti: l’affida-
                                                                                                                                                     che considerano invece
                                                                                                                                                     la struttura interna dei
                                                                                                                                                                                 Tre aspetti su cui                      ziare problemi dovuti a
                                                                                                                                                                                                                         un carente controllo dei
utilizzando sia metodolo-    generano gli errori                      ne sia accuratamente           bilità (la proprietà di comportarsi come        programmi.                  fare le verifiche                       dati di ingresso attraver-
gie consolidate nel cam-                                              specificato e posto sotto      specificato, senza malfunzionamenti) e la           Lo sviluppo di un pia-                                          so le maschere, mentre
po del “software engine-                                              controllo. Si pensi a          sicurezza d’uso (la proprietà di non mani-      no di prove richiede la                                             la verifica dei processi
ering”, sia approcci inno-                                            esempio alla seguente se-      festare comportamenti che possano contri-       definizione di una strate-                                          può rilevare problemi di
vativi più avanti descritti, sono stati realiz-   quenza di eventi: è identificato un malfun-        buire a causare danni ai pazienti). Ricordia-   gia adeguata. Il software deve essere verifi-   interazione delle funzioni attraverso i dati
zati ed eseguiti circa 2.900 casi di prova.       zionamento, il software è corretto ed è            mo che le due caratteristiche sono diverse      cato da più punti di vista diversi che devo-    dalla base dati o problemi dovuti a carenze
Poi il sistema è stato perfezionato nei pun-      generata una nuova versione, per errore è          e richiedono modi diversi per dare una          no essere testati separatamente. Identifi-      di specifica.
ti individuati dal test. Nel corso dei lavori     messa in produzione la versione preceden-          ragionevole garanzia che il prodotto le         chiamo almeno i seguenti tre punti vista:           In particolare sarà opportuno modellare
è apparsa sempre più evidente la necessità        te, oppure il personale non è correttamente        possieda. Un prodotto software potrebbe         ● l’insieme delle funzioni elementari,          i processi utente e gli insiemi di vincoli,
di considerare due diversi aspetti del per-       informato e non utilizza la funzionalità           essere molto affidabile, manifestando un        ognuna delle quali può essere eseguita da       con strumenti linguistici più rigorosi del
corso di certificazione: considerare l’affi-      rilasciata. Ogni modifica deve perciò esse-        numero molto basso di malfunzionamenti          un utilizzatore. In questi sistemi ogni fun-    linguaggio naturale, perché sia possibile
dabilità del prodotto, legata a tutte le fun-     re autorizzata, gestita e tracciata, il rilascio   durante un lungo periodo d’esercizio, ma        zione è costituita da una o più maschere        applicare tecniche sistematiche, note da
zionalità messe a disposizione dal prodot-        in produzione di una nuova versione deve           potrebbe causare gravi danni al paziente        che permettono di interagire con una base       letteratura, per generare i casi di test.
to software, ma anche condurre un’analisi         essere controllato e per ogni modifica de-         per quei rari malfunzionamenti. Ricordia-       di dati;                                            L’elenco delle funzioni (con le associa-
di rischio legata all’utilizzo dello strumen-     ve essere riconsiderata la valutazione di          mo anche che queste due caratteristiche         ● l’insieme dei processi utente. Ogni pro-      te specifiche), i modelli dei processi e i
to. Questo secondo aspetto pone il proble-        sicurezza d’uso al fine di decidere se è           non esauriscono l’insieme delle possibili       cesso (a esempio di prescrizione, prepara-      modelli degli insiemi di vincoli, sono la
ma se un insieme di funzioni separate ma          necessario rivederla o estenderla. Si noti         “qualità” di un prodotto software. Non          zione e somministrazione di un ciclo di         base per applicare le tecniche più adeguate
tra loro collegate nel processo operativo         che questo processo deve definire con pre-         consideriamo a esempio l’usabilità e cioè       terapia protocollata in un sistema software     allo stato dell’arte per produrre i casi di
possono originare, da un problema di una,         cisione tutti i componenti che vanno messi         la facilità d’uso del software.                 che gestisce la prescrizione e somministra-     prova. L’attività di test fornirà un rapporto
effetti critici sul percorso completo di tera-    sotto controllo, sia tecnologici che organiz-          Si può dare una ragionevole garanzia        zione dei farmaci) è costituito da un flusso    finale che include la descrizione della stra-
pia per il paziente.                              zativi. Un esempio significativo è la pre-         sull’affidabilità del prodotto, progettando     di attivazioni di più funzioni elementari da    tegia e delle tecniche adottate, l’elenco dei
     Aspetti metodologici. Il metodo che          senza di dati attraverso i quali è possibile       e realizzando un adeguato insieme di casi       uno o più utenti (medico, farmacista e          casi di prova, l’esito di ogni caso e la
abbiamo seguito per condurre le attività di       configurare un prodotto software acquisito         di test. Considereremo casi di test di tipo     infermiere in questo caso);                     documentazione che certifica l’esito.
verifica e analisi sopra descritte tiene con-                                                                                                                                                            È noto che non è possibile per un siste-
to degli aspetti di contesto in cui ci si                                                Esempio di tappe dell’analisi del rischio                                                                   ma software complesso, dimostrare la cor-
pone: l’utente è un acquirente e utilizzato-                                                                                                                                                         rettezza e cioè l’aderenza alle sue specifi-
re di software per uso clinico, tipicamente                                                                                                                                                          che. È invece possibile produrre un rappor-
un ente ospedaliero; il software può essere                                                                                                                                                          to di test che porti a una “ragionevole
stato sviluppato ad hoc per l’ente oppure                                                                                                                                                            fiducia” nell’utilizzo, basato su un approc-
può essere un prodotto acquisito in licenza                                                                                                                                                          cio robusto, ben fondato scientificamente
d’uso; il prodotto acquisito può anche esse-                                                                                                                                                         e difendibile allo stato dell’arte davanti a
re estensivamente parametrizzato in modo                                                                                                                                                             una commissione di esperti. Egualmente
che il suo comportamento reale, una volta                                                                                                                                                            importante è la valutazione di un software
installato, non dipenderà solamente dal                                                                                                                                                              clinico per quanto riguarda la sua
programma, ma anche dallo stato dei para-                                                                                                                                                            “sicurezza d’uso” (o, se vogliamo utilizza-
metri di configurazione.                                                                                                                                                                             re il termine anglosassone, “safety”, da
     Conseguentemente il metodo si compo-                                                                                                                                                            non confondere con la “sicurezza” nel sen-
ne di tre approcci differenziati per livello:                                                                                                                                                        so di privatezza, a esempio dei dati). Nella
il livello dell’interazione sistemica (Fmea;                                                                                                                                                         classe dei sistemi informativi utilizzati per
modalità di rilascio e attivazione del pro-                                                                                                                                                          applicazioni cliniche, un ruolo importante
dotto); il livello dell’analisi funzionale                                                                                                                                                           per la sicurezza d’uso è svolto dai dati. È
(eseguito in condizioni “di laboratorio”); il                                                                                                                                                        infatti possibile che una condizione rischio-
livello della “safety” (eseguito in condizio-                                                                                                                                                        sa possa essere causata non solo da un
ni che simulano l’operatività).                                                                                                                                                                      malfunzionamento del programma (un
     Il primo aspetto metodologico è di fon-                                                                                                                                                         programma calcola in modo erroneo un
damentale importanza. Un’applicazione                                                                                                                                                                dosaggio) ma anche da una configurazio-
software per uso clinico è parte di un                                                                                                                                                               ne errata dei dati (un programma copia
sistema informativo più ampio ed è sogget-                                                                                                                                                           correttamente da un’altra base dati nella
15-21 aprile 2008                                                                                                                                                                             TECNOLOGIE                             21
servono certificazioni adatte alle caratteristiche                                                                          Ospedali Riuniti di Bergamo: situazione a gennaio 2008
                                                                                                     ●   Dipartimento onco-ematologico:              ●   Pneumologia: 15 medici, 18 infer.          ●   Anestesia II: 15 anestesisti (So car-
                                                                                                         24 medici, 70 infermieri (oncologia                                                            diochirurgia, ostetricia/ginecologia,
                                                                                                                                                     ●   Neurologia (degenza e Dh): 13 me-              ortopedia)
                                                                                                         medica, ematologia, Dh onco-ema-



software sicuro
                                                                                                                                                         dici, 37 infermieri
                                                                                                         tologico)                                                                                  ●   Farmacia: 5 farmacisti, 3 borsisti,
                                                                                                         Ortopedia e Traumatologia: 20 me-           ●   Pediatria: 14 medici, 41 infermieri
                                                                                                     ●                                                                                                  10 infermieri (laboratorio Umaca,
                                                                                                         dici, 50 infermieri                         ●   Cardiochirurgia: 13 medici, 37 infer-          laboratorio galenica, farmacoeco-
                                                                                                     ●   Dipartimento Chirurgico: 50 chirur-             mieri                                          nomia e logistica)
                                                                                                         ghi/anestesisti, 72 infermieri (chirur-     ●   Ginecologia: 13 medici, 38 infermie-       ●   Sistemi informativi: 2 ingegneri, 1
                                                                                                         gia I e III, maxillo-facciale, plastica,        ri                                             responsabile formaz./avviamenti
possibilità di ridurre gli eventi critici                                                            ●
                                                                                                         senologica, toracica, anestesia I)
                                                                                                         Dermatologia: 6 medici, 5 inferm.ri
                                                                                                                                                     ●   Ostetricia e sala parto: 29 medici,
                                                                                                                                                         86 infermieri e ostetriche
                                                                                                                                                                                                    ●   Pazienti distinti seguiti in FarmaSa-
                                                                                                                                                                                                        fe@: più di 8.000 da maggio 2006

                                                                                                                                                                                                   strare la possibilità che dei malfunziona-
so è, per sua natura, uno strumento collaborativo               scrizione e somministrazione di farmaci e di emo-               rare “dispositivo medico” e porre di conseguenza                   menti identificati nel prodotto software o
che si propone di ricordare, ordinare, sistematiz-              componenti); di gestione di protocolli di cura. Dal             ferrei limiti al suo utilizzo e alla sua evoluzione, un            anche dei funzionamenti corretti ma peri-
zare, semplificare, tenere traccia di tutte le azioni           punto di vista tecnologico possono valere le se-                prodotto che ha nella necessità di adattamento                     colosi (a esempio l’input poco controllato
generate dalla cooperazione tra esseri umani, fina-             guenti caratteristiche: l’architettura software è co-           costante uno dei suoi principali requisiti funziona-               di dati critici) contribuiscano a generare
lizzata a un obiettivo complesso, come può essere               stituita da una base di dati centrale e da una                  li? Non parliamo infatti di sistemi chiusi ma di                   l’evento critico.
assicurare la cura ai degenti di un reparto ospeda-             collezione di funzioni che operano sulla stessa; le             sistemi “aperti”, cioè modificabili in qualsiasi mo-                   I risultati dell’analisi permettono di for-
liero. Bisogna pertanto prendere atto che questa                funzioni non sono soltanto utilizzate per memoriz-              mento, e perciò soggetti a possibili condizioni di                 nire suggerimenti per la modifica del sof-
tipologia di “oggetti” basa la propria efficacia non            zare dati ed eseguire interrogazioni, ma anche                  utilizzo non definibili e completamente prevedibili                tware e la riduzione del rischio. Si ribadi-
già sulla “chiusura”, ma sull’apertura e adattabili-            per processi aziendali; i processi sono vincolati da            a priori. Bisogna pertanto passare a considerare                   sce infine che la sicurezza d’uso è una
tà al mutevole agire dell’essere umano all’interno              regole aziendali che tipicamente riguardano possi-              l’ipotesi di una diversa, più adeguata, modalità di                proprietà di sistema.
di una organizzazione.                                          bili evoluzioni dello “stato” di entità descritte nel-          “certificazione” applicabile a questo genere di si-                    L’evento critico dipenderà da un insie-
   Per proseguire nell’analisi, è necessario a que-             la base dati; specifici dati scorretti o specifici mal-         stemi. Il modello metodologico che proponiamo                      me di fattori che, in generale coinvolgono
sto punto definire con una certa precisione, dal                funzionamenti del software possono causare pro-                 è elaborato a partire da esperienze concrete ma-                   il software ma anche macchinari, persone
punto di vista funzionale e dal punto di vista tecno-           blemi di “sicurezza d’uso” (causare danni alla salu-            turate presso gli Ospedali riuniti di Bergamo.                     e organizzazione.
logico, la categoria di oggetti dei quali stiamo trat-          te dei pazienti).                                                                                                                      Anche l’analisi di sicurezza d’uso rila-
tando, e solo successivamente portare il dibattito                  Per condivisa ammissione, tale categoria di pro-                                                    pagine a cura di           scia un rapporto finale che descrive meto-
sulle modalità di “certificazione”.                             dotti software non è “certificabile” attraverso pro-                                                  PierMauro Sala               di e risultati e fornisce ragionevole e difen-
   Possono rientrare con vari livelli di appropria-             cedure di collaudo. Cosa è necessario fare pertan-                           Ospedali Riuniti di Bergamo - Direttivo Aisis         dibile evidenza a supporto dell’utilizzo si-
tezza nella categoria dei software di rilievo clinico,          to, per garantirne l’affidabilità e, al contempo, la                                              Antonio Fumagalli                curo del prodotto.
i sistemi di automazione di processi diagnostici                sicurezza d’uso? In primo luogo, va affrontato, con                                          Ospedali Riuniti di Bergamo               Conclusione. Il processo di “cer-
(laboratorio-radiologia); di refertazione assistita; i          estrema cautela, il problema della “destinazione                                                   Paolo Salvaneschi               tificazione”, o di reale contenimento del
software di gestione di processi terapeutici (pre-              d’uso”. Che utilità pratica può avere, infatti, dichia-                   Salvaneschi&Partners e Università di Bergamo             rischio clinico, per questi prodotti, deve
                                                                                                                                                                                                   essere continuo e coinvolgere tecnologia,
                                                                                                                                                                                                   comportamenti personali e organizzazio-
propria base dati, dati anagrafici che            zione di “eventi critici” pericolosi per la      tificati gli insiemi di dati (definiti “dati     ● in generale esiste un numero limitato di     ne.
possono identificare erroneamente un pa-          salute del paziente. Un esempio di evento        critici” come i dati anagrafici del paziente)    funzioni software coinvolte. Per ognuna di         Stiamo infatti parlando della necessità
ziente).                                          critico può essere: «Viene associata al pa-      nella base dati dell’applicazione che posso-     esse sono considerati i test realizzati per    di indagare una proprietà concreta ed
    La sicurezza va verificata anche duran-       ziente una somministrazione relativa a un        no costituire, se alimentati erroneamente,       verificare l’affidabilità ed eventuali altri   emergente dei sistemi, che definiamo
te il processo di sviluppo del software, ma       altro paziente».                                 condizioni che contribuiscono a un evento        test specifici al fine di produrre evidenza    “safety”, che si realizza solo con l’apporto
secondo il punto di vista dell’utente finale          Il metodo applica un’analisi di rischio      critico;                                         che sia possibile attivare gli eventi model-   efficace e integrato di tutti gli attori: in
e quindi le verifiche che si concentrano          al caso di un prodotto software che ha           ● per ogni condizione così identificata è        lati.                                          primo luogo le persone. Poi hardware,
sulle possibili interazioni tra le funzionali-    come componente una base di dati ed è            modellato il grafo dei possibili eventi cau-         Le prove effettuate non arrivano a di-     software, dati, conoscenza, procedure or-
tà disponibili. I criteri per la valutazione di   composto dai seguenti passi:                     sati da funzioni software che possono ge-        mostrare l’impossibilità di raggiungere        ganizzative e - in certi casi - anche
sicurezza d’uso sono basati sull’identifica-      ● sono classificati gli eventi critici e iden-   nerare la condizione;                            l’evento critico, ma sono in grado di dimo-    “dispositivi medici”.

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  • 1. 20 TECNOLOGIE 15-21 aprile 2008 Per i programmi utilizzati nell’assistenza sanitaria sono insufficienti le marcature Ce ma Ict: meno rischi clinici con un L’esperienza condotta agli Ospedali Riuniti di Bergamo ha dimostrato la L a procedura per la certificazione del software è stata messa a punto, inizialmente, a partire dall’espe- rienza maturata con la messa in produzio- I l proposito di questo articolo è aprire un dibatti- to sull’adozione di una condivisa metodologia di analisi del rischio e di una adeguata certificazione to tecnologico è un «dispositivo medico» se il pro- duttore dichiara che tale è la sua destinazione d’uso, e opera di conseguenza per ottenere la rela- per i quali le pur rigorose previsioni di certificazio- ne “Ce” sono insufficienti, e che richiedono invece di pensare a modalità di “certificazione” più ade- ne di un sistema informatizzato di gestio- di qualità, per i prodotti software da utilizzare tiva certificazione, secondo le modalità previste guate alle caratteristiche loro proprie. ne della Terapia farmacologica e, successi- nella pratica clinica. Va premesso che la riflessione dalle norme. Ne consegue che nessun medico ac- Possiamo definire queste caratteristiche in rap- vamente, con la sua applicazione ad altri nasce da esperienze operative svolte “sul campo”, cetterebbe di utilizzare un ecografo o una Tac porto a quelle più comuni di un generico dispositi- ambiti critici (procedura di richiesta da con l’impiego di strumenti software dedicati alla sprovvisti del “bollino Ce”, mentre lo stesso medi- vo medico. Di quest’ultimo, a esempio, si può so- reparto degli emocomponenti). specifica attività di medici e infermieri. co probabilmente non si è mai posto la questione stenere che: è sottoposto a certificazione e a tara- La prima esperienza riguarda un siste- La tipologia di software di cui stiamo parlando è di un’analoga certificazione per gli strumenti sof- tura; è “sigillato”; è brevettato (è un sistema pro- ma informatizzato per la gestione della ancor oggi relativamente poco diffusa nelle corsie tware. prietario); è un prodotto di (piccola/media) serie; terapia farmacologica per i pazienti ricove- dei nostri ospedali, e conseguentemente il dibatti- La nuova normativa, paradossalmente, apre ha un utilizzo procedurale (protocolli - manuali di rati, presso gli Ospedali riuniti di Bergamo to è da considerarsi ai suoi albori. uno scenario problematico per il sanitario, perché istruzione); è sostituibile, vale a dire può essere a partire da maggio 2006 (v. tabella). Recentemente, tuttavia, è intervenuto un even- la sua applicazione acritica rischia, da un lato, di messo “off line”, oppure duplicato, oppure surro- Dalla prima versione, nella quale erano to che pone all’ordine del giorno questo tema, vale rallentare l’evoluzione possibile degli strumenti sof- gato con altro strumento; infine, non prevede (di presenti alcune funzioni base per l’oncolo- a dire la variazione della normativa comunitaria tware a supporto della pratica clinica e, dall’altro, norma) utilizzi simultanei da parte di una pluralità gia e l’ematologia, si è passati a un siste- che include il “software” in quanto tale nelle cate- di indurre un falso senso di sicurezza - quasi che di operatori. Se ne può concludere che stiamo ma correntemente utilizzato in circa 25 gorie di oggetti definiti «dispositivi medici». Chiun- bastasse l’apposizione di questo marchio in un an- parlando di oggetti che sono realizzati e utilizzati realtà mediche differenti. L’aumento delle que abbia un po’ di dimestichezza con le apparec- golo dello schermo di un computer a garantire la come “scatole nere”, e nei quali tutti gli sforzi di funzioni e della complessità del processo chiature sanitarie, avrà sentito parlare della sicurezza di una procedura clinica. progettazione sono rivolti a predefinire le modali- operativo che il sistema gestisce, ha porta- “marcatura Ce”, obbligatoria appunto per gli og- La tesi di questo articolo è che - in ambito tà di interazione con l’essere umano e con altre to alla necessità di un controllo sulla sua getti qualificati come «dispositivi medici». In termi- ospedaliero - abbiamo a che fare con “sistemi” componenti tecnologiche. sicurezza e affidabilità, considerando che ni molto semplificati, possiamo dire che un ogget- organizzativi e informativi di elevata complessità, Al contrario un software gestionale o di proces- le azioni e gli elementi su cui si lavora sono collegati alla salute del paziente. Nel 2007 si è proceduto a un test estensi- ta a evoluzione nel tempo. L’applicazione in licenza da un produttore. In questo caso “funzionale” e cioè prove di funzionamen- ● l’insieme dei vincoli che sono imposti vo del sistema per individuarne eventuali può essere modificata e adattata a nuove il sistema è composto dal software e dai to per le quali la singola funzione (non allo svolgersi dei processi (a esempio una difetti, anomalie e problemi che lo strumen- regole organizzative ed esigenze, o inter- dati di configurazione ed entrambi devono l’intero programma che ha effetti sistemici terapia “protocollata” può essere in stati to, se non correttamente pensato e utilizza- facciata con altre applicazioni, o modifica- essere considerati in un processo unitario che vanno considerati per se stessi) è una diversi: prescritta, in corso, sospesa, termi- to, può causare al paziente. Gli elementi su ta funzionalmente, a esempio adattandone di gestione. L’interazione tra persone e “scatola nera” che riceve dati di ingresso e nata, e il passaggio da uno all’altro è sog- cui è stato sviluppato il lavoro sono i docu- i parametri di configurazione. Questa evo- sistema, infine, mette in evidenza elementi comandi e produce risultati, senza che chi getto a regole aziendali e operative). menti di specifica redatti in azienda a segui- luzione può portare a delle variazioni nel- problematici: dall’analisi formale (Fmea) esegue il test conosca la struttura interna La verifica di aspetti diversi attraverso to delle interviste sul campo con i futuri l’affidabilità e nella sicurezza d’uso e ren- si ricavano indicazioni su dove sia meglio del software. Questo modo di operare è un piano di test è importante poiché ogni utenti e utilizzati dopo per lo sviluppo del dere non più significative le pur rigorose inserire controlli e ausili all’operatività adeguato dal punto di vista di un utilizzato- gruppo di test legato a un aspetto, può software e i documenti operativi prodotti verifiche effettuate “in laboratorio”, prima umana (messaggi di avvertimento; blocchi re del software, e parte dal presupposto rilevare malfunzionamenti generati da di- durante l’avviamento e del suo effettivo utilizzo all’esecuzione di procedure non corrette). che lo sviluppatore ab- verse cause. A esempio, l’utilizzo quotidiano del “in produzione”. È quin- Preliminarmente tuttavia, l’obiettivo è bia già esaurito tutte le la verifica di ogni singo- sistema. di di essenziale impor- raggiungere una ragionevole garanzia sul- altre modalità di prova la funzione può eviden- Per approssimazioni e revisioni successive, I malfunzionamenti tanza che il processo di gestione dell’applicazio- la “qualità” del prodotto. In particolare, consideriamo due specifici aspetti: l’affida- che considerano invece la struttura interna dei Tre aspetti su cui ziare problemi dovuti a un carente controllo dei utilizzando sia metodolo- generano gli errori ne sia accuratamente bilità (la proprietà di comportarsi come programmi. fare le verifiche dati di ingresso attraver- gie consolidate nel cam- specificato e posto sotto specificato, senza malfunzionamenti) e la Lo sviluppo di un pia- so le maschere, mentre po del “software engine- controllo. Si pensi a sicurezza d’uso (la proprietà di non mani- no di prove richiede la la verifica dei processi ering”, sia approcci inno- esempio alla seguente se- festare comportamenti che possano contri- definizione di una strate- può rilevare problemi di vativi più avanti descritti, sono stati realiz- quenza di eventi: è identificato un malfun- buire a causare danni ai pazienti). Ricordia- gia adeguata. Il software deve essere verifi- interazione delle funzioni attraverso i dati zati ed eseguiti circa 2.900 casi di prova. zionamento, il software è corretto ed è mo che le due caratteristiche sono diverse cato da più punti di vista diversi che devo- dalla base dati o problemi dovuti a carenze Poi il sistema è stato perfezionato nei pun- generata una nuova versione, per errore è e richiedono modi diversi per dare una no essere testati separatamente. Identifi- di specifica. ti individuati dal test. Nel corso dei lavori messa in produzione la versione preceden- ragionevole garanzia che il prodotto le chiamo almeno i seguenti tre punti vista: In particolare sarà opportuno modellare è apparsa sempre più evidente la necessità te, oppure il personale non è correttamente possieda. Un prodotto software potrebbe ● l’insieme delle funzioni elementari, i processi utente e gli insiemi di vincoli, di considerare due diversi aspetti del per- informato e non utilizza la funzionalità essere molto affidabile, manifestando un ognuna delle quali può essere eseguita da con strumenti linguistici più rigorosi del corso di certificazione: considerare l’affi- rilasciata. Ogni modifica deve perciò esse- numero molto basso di malfunzionamenti un utilizzatore. In questi sistemi ogni fun- linguaggio naturale, perché sia possibile dabilità del prodotto, legata a tutte le fun- re autorizzata, gestita e tracciata, il rilascio durante un lungo periodo d’esercizio, ma zione è costituita da una o più maschere applicare tecniche sistematiche, note da zionalità messe a disposizione dal prodot- in produzione di una nuova versione deve potrebbe causare gravi danni al paziente che permettono di interagire con una base letteratura, per generare i casi di test. to software, ma anche condurre un’analisi essere controllato e per ogni modifica de- per quei rari malfunzionamenti. Ricordia- di dati; L’elenco delle funzioni (con le associa- di rischio legata all’utilizzo dello strumen- ve essere riconsiderata la valutazione di mo anche che queste due caratteristiche ● l’insieme dei processi utente. Ogni pro- te specifiche), i modelli dei processi e i to. Questo secondo aspetto pone il proble- sicurezza d’uso al fine di decidere se è non esauriscono l’insieme delle possibili cesso (a esempio di prescrizione, prepara- modelli degli insiemi di vincoli, sono la ma se un insieme di funzioni separate ma necessario rivederla o estenderla. Si noti “qualità” di un prodotto software. Non zione e somministrazione di un ciclo di base per applicare le tecniche più adeguate tra loro collegate nel processo operativo che questo processo deve definire con pre- consideriamo a esempio l’usabilità e cioè terapia protocollata in un sistema software allo stato dell’arte per produrre i casi di possono originare, da un problema di una, cisione tutti i componenti che vanno messi la facilità d’uso del software. che gestisce la prescrizione e somministra- prova. L’attività di test fornirà un rapporto effetti critici sul percorso completo di tera- sotto controllo, sia tecnologici che organiz- Si può dare una ragionevole garanzia zione dei farmaci) è costituito da un flusso finale che include la descrizione della stra- pia per il paziente. zativi. Un esempio significativo è la pre- sull’affidabilità del prodotto, progettando di attivazioni di più funzioni elementari da tegia e delle tecniche adottate, l’elenco dei Aspetti metodologici. Il metodo che senza di dati attraverso i quali è possibile e realizzando un adeguato insieme di casi uno o più utenti (medico, farmacista e casi di prova, l’esito di ogni caso e la abbiamo seguito per condurre le attività di configurare un prodotto software acquisito di test. Considereremo casi di test di tipo infermiere in questo caso); documentazione che certifica l’esito. verifica e analisi sopra descritte tiene con- È noto che non è possibile per un siste- to degli aspetti di contesto in cui ci si Esempio di tappe dell’analisi del rischio ma software complesso, dimostrare la cor- pone: l’utente è un acquirente e utilizzato- rettezza e cioè l’aderenza alle sue specifi- re di software per uso clinico, tipicamente che. È invece possibile produrre un rappor- un ente ospedaliero; il software può essere to di test che porti a una “ragionevole stato sviluppato ad hoc per l’ente oppure fiducia” nell’utilizzo, basato su un approc- può essere un prodotto acquisito in licenza cio robusto, ben fondato scientificamente d’uso; il prodotto acquisito può anche esse- e difendibile allo stato dell’arte davanti a re estensivamente parametrizzato in modo una commissione di esperti. Egualmente che il suo comportamento reale, una volta importante è la valutazione di un software installato, non dipenderà solamente dal clinico per quanto riguarda la sua programma, ma anche dallo stato dei para- “sicurezza d’uso” (o, se vogliamo utilizza- metri di configurazione. re il termine anglosassone, “safety”, da Conseguentemente il metodo si compo- non confondere con la “sicurezza” nel sen- ne di tre approcci differenziati per livello: so di privatezza, a esempio dei dati). Nella il livello dell’interazione sistemica (Fmea; classe dei sistemi informativi utilizzati per modalità di rilascio e attivazione del pro- applicazioni cliniche, un ruolo importante dotto); il livello dell’analisi funzionale per la sicurezza d’uso è svolto dai dati. È (eseguito in condizioni “di laboratorio”); il infatti possibile che una condizione rischio- livello della “safety” (eseguito in condizio- sa possa essere causata non solo da un ni che simulano l’operatività). malfunzionamento del programma (un Il primo aspetto metodologico è di fon- programma calcola in modo erroneo un damentale importanza. Un’applicazione dosaggio) ma anche da una configurazio- software per uso clinico è parte di un ne errata dei dati (un programma copia sistema informativo più ampio ed è sogget- correttamente da un’altra base dati nella
  • 2. 15-21 aprile 2008 TECNOLOGIE 21 servono certificazioni adatte alle caratteristiche Ospedali Riuniti di Bergamo: situazione a gennaio 2008 ● Dipartimento onco-ematologico: ● Pneumologia: 15 medici, 18 infer. ● Anestesia II: 15 anestesisti (So car- 24 medici, 70 infermieri (oncologia diochirurgia, ostetricia/ginecologia, ● Neurologia (degenza e Dh): 13 me- ortopedia) medica, ematologia, Dh onco-ema- software sicuro dici, 37 infermieri tologico) ● Farmacia: 5 farmacisti, 3 borsisti, Ortopedia e Traumatologia: 20 me- ● Pediatria: 14 medici, 41 infermieri ● 10 infermieri (laboratorio Umaca, dici, 50 infermieri ● Cardiochirurgia: 13 medici, 37 infer- laboratorio galenica, farmacoeco- ● Dipartimento Chirurgico: 50 chirur- mieri nomia e logistica) ghi/anestesisti, 72 infermieri (chirur- ● Ginecologia: 13 medici, 38 infermie- ● Sistemi informativi: 2 ingegneri, 1 gia I e III, maxillo-facciale, plastica, ri responsabile formaz./avviamenti possibilità di ridurre gli eventi critici ● senologica, toracica, anestesia I) Dermatologia: 6 medici, 5 inferm.ri ● Ostetricia e sala parto: 29 medici, 86 infermieri e ostetriche ● Pazienti distinti seguiti in FarmaSa- fe@: più di 8.000 da maggio 2006 strare la possibilità che dei malfunziona- so è, per sua natura, uno strumento collaborativo scrizione e somministrazione di farmaci e di emo- rare “dispositivo medico” e porre di conseguenza menti identificati nel prodotto software o che si propone di ricordare, ordinare, sistematiz- componenti); di gestione di protocolli di cura. Dal ferrei limiti al suo utilizzo e alla sua evoluzione, un anche dei funzionamenti corretti ma peri- zare, semplificare, tenere traccia di tutte le azioni punto di vista tecnologico possono valere le se- prodotto che ha nella necessità di adattamento colosi (a esempio l’input poco controllato generate dalla cooperazione tra esseri umani, fina- guenti caratteristiche: l’architettura software è co- costante uno dei suoi principali requisiti funziona- di dati critici) contribuiscano a generare lizzata a un obiettivo complesso, come può essere stituita da una base di dati centrale e da una li? Non parliamo infatti di sistemi chiusi ma di l’evento critico. assicurare la cura ai degenti di un reparto ospeda- collezione di funzioni che operano sulla stessa; le sistemi “aperti”, cioè modificabili in qualsiasi mo- I risultati dell’analisi permettono di for- liero. Bisogna pertanto prendere atto che questa funzioni non sono soltanto utilizzate per memoriz- mento, e perciò soggetti a possibili condizioni di nire suggerimenti per la modifica del sof- tipologia di “oggetti” basa la propria efficacia non zare dati ed eseguire interrogazioni, ma anche utilizzo non definibili e completamente prevedibili tware e la riduzione del rischio. Si ribadi- già sulla “chiusura”, ma sull’apertura e adattabili- per processi aziendali; i processi sono vincolati da a priori. Bisogna pertanto passare a considerare sce infine che la sicurezza d’uso è una tà al mutevole agire dell’essere umano all’interno regole aziendali che tipicamente riguardano possi- l’ipotesi di una diversa, più adeguata, modalità di proprietà di sistema. di una organizzazione. bili evoluzioni dello “stato” di entità descritte nel- “certificazione” applicabile a questo genere di si- L’evento critico dipenderà da un insie- Per proseguire nell’analisi, è necessario a que- la base dati; specifici dati scorretti o specifici mal- stemi. Il modello metodologico che proponiamo me di fattori che, in generale coinvolgono sto punto definire con una certa precisione, dal funzionamenti del software possono causare pro- è elaborato a partire da esperienze concrete ma- il software ma anche macchinari, persone punto di vista funzionale e dal punto di vista tecno- blemi di “sicurezza d’uso” (causare danni alla salu- turate presso gli Ospedali riuniti di Bergamo. e organizzazione. logico, la categoria di oggetti dei quali stiamo trat- te dei pazienti). Anche l’analisi di sicurezza d’uso rila- tando, e solo successivamente portare il dibattito Per condivisa ammissione, tale categoria di pro- pagine a cura di scia un rapporto finale che descrive meto- sulle modalità di “certificazione”. dotti software non è “certificabile” attraverso pro- PierMauro Sala di e risultati e fornisce ragionevole e difen- Possono rientrare con vari livelli di appropria- cedure di collaudo. Cosa è necessario fare pertan- Ospedali Riuniti di Bergamo - Direttivo Aisis dibile evidenza a supporto dell’utilizzo si- tezza nella categoria dei software di rilievo clinico, to, per garantirne l’affidabilità e, al contempo, la Antonio Fumagalli curo del prodotto. i sistemi di automazione di processi diagnostici sicurezza d’uso? In primo luogo, va affrontato, con Ospedali Riuniti di Bergamo Conclusione. Il processo di “cer- (laboratorio-radiologia); di refertazione assistita; i estrema cautela, il problema della “destinazione Paolo Salvaneschi tificazione”, o di reale contenimento del software di gestione di processi terapeutici (pre- d’uso”. Che utilità pratica può avere, infatti, dichia- Salvaneschi&Partners e Università di Bergamo rischio clinico, per questi prodotti, deve essere continuo e coinvolgere tecnologia, comportamenti personali e organizzazio- propria base dati, dati anagrafici che zione di “eventi critici” pericolosi per la tificati gli insiemi di dati (definiti “dati ● in generale esiste un numero limitato di ne. possono identificare erroneamente un pa- salute del paziente. Un esempio di evento critici” come i dati anagrafici del paziente) funzioni software coinvolte. Per ognuna di Stiamo infatti parlando della necessità ziente). critico può essere: «Viene associata al pa- nella base dati dell’applicazione che posso- esse sono considerati i test realizzati per di indagare una proprietà concreta ed La sicurezza va verificata anche duran- ziente una somministrazione relativa a un no costituire, se alimentati erroneamente, verificare l’affidabilità ed eventuali altri emergente dei sistemi, che definiamo te il processo di sviluppo del software, ma altro paziente». condizioni che contribuiscono a un evento test specifici al fine di produrre evidenza “safety”, che si realizza solo con l’apporto secondo il punto di vista dell’utente finale Il metodo applica un’analisi di rischio critico; che sia possibile attivare gli eventi model- efficace e integrato di tutti gli attori: in e quindi le verifiche che si concentrano al caso di un prodotto software che ha ● per ogni condizione così identificata è lati. primo luogo le persone. Poi hardware, sulle possibili interazioni tra le funzionali- come componente una base di dati ed è modellato il grafo dei possibili eventi cau- Le prove effettuate non arrivano a di- software, dati, conoscenza, procedure or- tà disponibili. I criteri per la valutazione di composto dai seguenti passi: sati da funzioni software che possono ge- mostrare l’impossibilità di raggiungere ganizzative e - in certi casi - anche sicurezza d’uso sono basati sull’identifica- ● sono classificati gli eventi critici e iden- nerare la condizione; l’evento critico, ma sono in grado di dimo- “dispositivi medici”.