Confronto tra le costituzioni francesi della I Repubblica.
1. Confronto tra le Costituzioni
francesi
1791 - 1793 - 1795
Realizzato da Alice Deloni, Virginia Cinotti,
Ilaria Vietti, Giulio Navarrini, Luigi Tassinari
2. Contesto Storico
Il 5 maggio 1789 furono convocati gli Stati
Generali dopo uno scontro che vedeva da
una parte il clero e nobiltà e dall’altra
il Terzo Stato.
I primi volevano che la votazione avvenisse
per ordini e che ci fosse una camera per ogni
stato, il secondo chiedeva che si votasse per testa in un’assemblea unica che
fosse in grado di opporsi al clero e alla nobiltà.
A seguito del giuramento della Pallacorda si creò un' assemblea chiamata
Costituente che aveva il compito di redigere una Costituzione per il Paese.
Il 14 luglio 1789 con la Presa della Bastiglia iniziò la vera e propria
rivoluzione.
3. La Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del
Cittadino
Come premessa alla Costituzione è stata posta la Dichiarazione dei Diritti
dell’Uomo (20-26 agosto 1789) che resta tutt’oggi il principale punto
fermo per capire e valutare il contributo della Rivoluzione Francese.
Si compone di 17 articoli in cui vennero proclamati i diritti inalienabili
dell’uomo:
- Il diritto della sovranità popolare
- La libertà di pensiero, religione e stampa
- L’inviolabilità della persona e della proprietà
4. La Costituzione del 1791
Questa prima Costituzione fu varata il 3 settembre del
‘91 dall’Assemblea Costituente.
Organizzava la Francia sul modello della monarchia
costituzionale inglese.
Il potere esecutivo era detenuto dal re, Luigi XVI,
che poteva nominare e revocare i ministri oltre ad
avere il diritto di veto, ovvero di negare la sua
approvazione per una legge.
Inoltre, il re non era più “re francese per grazia di Dio”, ma “re dei francesi
delegato dalla nazione.”
5. Il potere legislativo era esercitato da un’Assemblea Legislativa che
rimaneva in carica per due anni. Era monocamerale per evitare di
creare disparità tra i cittadini e rafforzare il potere del re.
Il potere giudiziario è esercitato da un giudice di pace in ogni
comune, da un Tribunale Civile e uno Penale in ogni distretto e da una
Corte di Cassazione con sede a Parigi. Venne inoltre introdotta una
giuria composta da cittadini estratti a sorte, ispirata alla giustizia
inglese.
6. La Costituzione del 1793
Nel 21 settembre 1792 la Convenzione, cioè la nuova Assemblea
costituente a suffragio universale, aveva proclamato la Repubblica in
Francia. L’anno dopo, la Convenzione creò la seconda Costituzione, detta
dell’Anno I e segnerà l’inizio dell’utilizzo di un nuovo calendario che ha
come “giorno I” proprio il 21 settembre.
Aveva un carattere più democratico e sarebbe dovuta essere bicamerale.
Viene considerata rivoluzionaria anche perché, nella Dichiarazione dei
Diritti che le fa da premessa, viene sottolineata l’importanza di insorgere
contro qualunque tipo di oppressione.
7. Il 6 aprile del 1793 la Convenzione aveva istituito un Comitato di Salute
Pubblica che deteneva il potere esecutivo ed era composto da nove
membri. Era presieduto da Danton, che aveva pieni poteri in materia di
politica sia interna che esterna, e aveva lo scopo di rendere più veloci le
deliberazioni della Convenzione.
Il resto dei poteri, invece, rimane invariato rispetto alla prima
Costituzione.
Nello stesso anno, venne istituito un secondo Comitato di Salute Pubblica
perché il primo veniva considerato troppo indulgente. Questo era
presieduto da Robespierre, che inaugurò il cosiddetto governo del Terrore
che impedì l’entrata in vigore della Costituzione.
8. La Costituzione del 1795
Il 27 luglio 1794 i partiti della Convenzione si
coalizzarono contro Robespierre e i suoi
seguaci per poi farli giustiziare.
Il 22 agosto del 1795 promulgò la cosiddetta
Costituzione dell’Anno III di ispirazione
anti-democratica e di carattere borghese.
Accanto ai diritti dell’uomo si faceva
riferimento anche ai suoi doveri, uno fra
tutti il rispetto delle autorità.
9. Il potere esecutivo è detenuto da un Direttorio composto da cinque
membri eletti dal Corpo Legislativo.
Il Direttorio nominava i ministri, ma non controllava le finanze, che
invece erano gestite da una Tesoriera nominata dal Parlamento.
Il potere legislativo è esercitato dal Corpo Legislativo diviso in due
camere: Consiglio dei Cinquecento e Consiglio degli Anziani, rinnovabili
ogni anno per un terzo dei membri che li compongono.
Si decise di tornare a un parlamento bicamerale in modo che le due parti
si controllassero a vicenda.
Il suffragio ritorna ad essere ristretto, con la divisione tra cittadini attivi e
passivi come per la Costituzione del 1791.