I nuovi scenari della competizione turistica.
Il brand (la marca) nelle imprese alberghiere.
Club marketing: club di prodotto e marchi di
qualità.
Marketing operativo : strumenti, messaggi e
canali.
Marketing non convenzionale (aperitivo
2.0)
Il marketing non è pubblicità
Il marketing non è andare alle fiere
Il marketing non è un profilo di facebook
IL MARKETING E’ IL RAPPORTO CHE
UN’AZIENDA INTRATTIENE CON IL
MERCATO
Brand, Branding e fidelizzazione.
Multicanalità.
Da Consumer a Prosumer.
Cluetrain manifesto: l’azienda deve aprirsi.
Long tail: il fenomeno della coda lunga
Non più dal prodotto al consumatore ma dal
consumatore al prodotto.
Da dove andare a cosa fare
Last minute (e via web)
Soggiorni più brevi
Attenzione al prezzo
Promozioni e le of fer te speciali anche
per i grandi nomi
Turista esigente: alta qualità a prezzi
convenienti.
Essere presenti (non è scontato)
Essere in grado di VENDERE (ancora meno
scontato)
Flessibilità nelle proposte
Flessibilità nelle tarif fe
Logica della promozione
Offerta tematica
Logica dell’aggregazione
massa
nicchie
L’INSIEME DEI MERCATI DI NICCHIA E’
SUPERIORE AL MERCATO DI MASSA
Per mercati di nicchia servono prodotti
di nicchia
Specializzazione:
nell’of fer ta
nella comunicazione
nella promo-commercializzazione.
Il turista non viene più da solo
Dobbiamo raggiungerlo
Dobbiamo motivarlo
Dobbiamo soddisfarlo
Dobbiamo trasformarlo in un media
E per fare questo dobbiamo
SPECIALIZZARCI
Che cos’è?
A cosa serve?
E’ nostro o del nostro ospite?
Si può controllare?
Fa vendere?
Un’idea
Un insieme di attributi concreti e ideali
Un insieme di valori associati ad un prodotto,
un servizio o un’azienda
I luoghi sono brand spontanei…
…e spesso vengono lasciati tali
A farci riconoscere
Ad affermare la nostra personalità
A fare si che la gente si af fezioni a noi
I BRAND SONO COME PERSONE
È nostro ma non solo
Viene costruito attraverso l’interazione
Può modificarsi nel tempo (in meglio o in
peggio)
VA SVILUPPATO, CURATO,
MANTENUTO
Il nostro brand è oggetto di discorsi
Il nostro brand è la nostra reputazione
• Il brand fa vendere perché dà una
MOTIVAZIONE al consumatore
• Il brand fa sì che il tuo prodotto venga
scelto in favore di un altro
• Il brand è una discriminante che a volte è
più for te del prezzo
COLTIVATE IL VOSTRO BRAND
Distingue un prodotto o servizio
Ne certifica la provenienza e/o il rispetto di
determinati requisiti
E’ la manifestazione di un brand
Oppure serve a crearne uno
Rappresenta il territorio/destinazione
turistica
Si traduce in un marchio ombrello
Identifica le singole strutture
Dà valore aggiunto in base al valore turistico
del territorio
Se non è forte/ben definito non è utile e non
viene utilizzato volentieri
• Occorre una strategia di base
• Tutte le strategie e le azioni di marketing
vanno pianificate in funzione di essa
• Ogni struttura deve avere le idee chiare su:
– Chi è
– A chi si rivolge
– Cosa vuole dire/proporre
– Come intende farlo
– Quanto vuole investire
– Che risultati vuole ottenere (MISURABILI)
Analisi della situazione
Esigenze ed obiettivi
Definizione target di riferimento
Sviluppo brand + prodotti
Definizione dei messaggi (brand + vendita)
Scelta dei canali (per ogni messaggio)
Monitoraggio e verifica obiettivi
Realizzazione di un logo che incorpori le
caratteristiche dell’identità di marca (brand
identity).
Disciplinare di utilizzo del logo/marchio
Realizzazione di una linea grafica comune per
tutti gli strumenti di marketing (compreso sito
web)
Ser vizio fotografico (fa parte della definizione
dell’immagine)
Of fer ta tematica: legarsi ad un tema/prodotto
preciso
Creare un’esperienza: valore aggiunto, non
solo sconto/gratuità
Of fer ta su misura: ascoltare i clienti (direttamente,
via mail, sondaggi sui social network) per proporre
offerte pensate sui loro gusti/richieste
Nome originale (anche emotivamente
coinvolgente), che stimoli l’interesse
Valore economico percepibile
Cluetrain manifesto
Il marketing non convenzionale è una
definizione convenzionale
In realtà esiste solo il marketing che
funziona e quello che non funziona
Il marketing non convenzionale non è solo
sul web
2.0 è un modo di porsi con il pubblico
I mercati sono fatti di esseri umani, non di
settori demografici.
Le aziende devono capire che al mercato piace
ridere. Di loro.
Siamo immuni dalla pubblicità. Dimenticala!
Non ci sono segreti. Il mercato online
conosce i prodotti meglio delle aziende che li
fanno.
Se una cosa è buona o cattiva, comunque lo
dicono a tutti.
Il brand diventa protagonista di una storia
Il pubblico coopera attivamente alla
costruzione di un testo
Il messaggio si trasforma in passaparola
La viralità è una qualità di certi messaggi
Posseggono elementi di originalità che li
rendono diversi ed interessanti
Spesso è la loro anticonvenzionalità che li
distingue
Vengono dif fusi dal pubblico, si propagano
come un virus
Spesso per la volontà di stupire e catturare
l’attenzione ci si concentra sulla forma senza
dare peso alla sostanza (SI,MA DI COSA SI
TRATTA?)
Occorre comunque avere un prodotto di
valore e/o un’of fer ta interessante …
…ed evidenziarne le caratteristiche (USP)
Notas do Editor
la meta delle vacanze si sceglie sempre più sotto data e sempre più attraverso internet. diminuisce la durata media dei soggiorni (anche se resiste ancora la settimana bianca sabato-sabato ) e crescono i soggiorni brevi (3/4 notti), richiesti dai residenti nei centri urbani di prossimità; Cresce esponenzialmente l’ attenzione al prezzo . I turisti chiedono, trattano e confrontano, dedicano ore a questo lavoro di selezione che non risparmia più nemmeno le destinazioni più blasonate. Conseguentemente, le promozioni e le offerte speciali sono sempre più diffuse, soprattutto sul web, e sono divenute una discriminante prioritaria di scelta da parte del turista. Nonostante l’attenzione al prezzo, il turista sportivo che cerca la neve è sempre più esperto , più consapevole e critico : cerca alta qualità a prezzi convenienti . La richiesta di servizi benessere è ormai considerato dai clienti uno standard irrinunciabile su tutto l’arco alpino; le strutture che ne sono sprovviste risultano fortemente svantaggiate.
Una presenza sul web efficace , non solo attraverso IDS (Internet Distribution System) e OTA (Online Travel Agency), ma soprattutto con il proprio sito web, è ormai imperativa. Questo vale sia per i singoli operatori turistici che per le destinazioni. Essendo il web non solo uno strumento di scelta, ma anche di acquisto, è necessario dotarsi di un sistema di commercializzazione online, che permetta di vendere direttamente all’utente. Maggiore flessibilità nella durata delle proposte di soggiorno : rimanere vincolati alla classica settimana può risultare fortemente penalizzante, in quanto l’assenza di una soluzione “su misura” può facilmente portare il turista a rivolgersi altrove. Parallelamente, la flessibilità deve guidare anche le tariffe: non è più possibile, nemmeno per le destinazioni considerate “top” arroccarsi su posizioni conservative. Anche i migliori devono piegarsi alla l ogica della promozione , che naturalmente va effettuata con criteri precisi, senza arrivare all’estremo del “liquido tutto”. Una promozione può (e dovrebbe) significare anche valore aggiunto , e non necessariamente diminuzione di prezzo. Offrire servizi supplementari a parità di prezzo è sempre meglio che effettuare una semplice riduzione. Inoltre, le promozioni andrebbero localizzate nel tempo. Di norma, più una promozione è specifica e mirata, e minore dev’essere l’arco di tempo in cui viene effettuata. Un focus particolare merita il discorso benessere. In Valle d’Aosta occorre lavorare per allinearsi con un offerta che in altre regioni , specialmente Trentino ed Alto Adige, è notevolmente più sviluppata. Naturalmente anche nella nostra regione non mancano le punte di eccellenza, ma è necessario elevare gli standard qualitativi medi e proporre un’offerta maggiormente organizzata e tematizzata. In questo senso, la formazione del club di prodotto “Valle d’Aosta Wellness” che sta avvenendo in questi mesi rappresenta un passo fondamentale.
Create un’esperienza a 360 gradi, che non comprenda solo uno sconto, un servizio gratuito o un’altra delle solite banalità che contraddistinguono nella maggior parte dei casi le offerte speciali degli hotel: inventatevi una situazione e offrite tutte le piccole cose che possono servire a ricrearla. Un esempio? Lo Sheraton di Philadelphia offre un divertente Romantic Godiva Getaway Package un pacchetto romantico speciale, firmato Godiva (una delle migliori marche di cioccolato al mondo). Il pacchetto comprende, oltre al soggiorno in King Room a prezzo scontato, un prezioso cofanetto di cioccolatini Godiva, uno speciale CD con musica d’atmosfera, una guida ai dieci luoghi più romantici della città e late check-out. Accontentate i vostri clienti! Ovviamente conoscerete perfettamente i clienti target della vostra struttura, dunque potrete dedicare soprattutto a loro le vostre offerte speciali. Se il vostro hotel è spesso meta di viaggi di nozze, indagate su cosa solitamente amano fare i vostri ospiti in luna di miele (cene per due, trattamenti in spa, particolari tour, picnic, ecc.) e preparate un pacchetto che comprenda tutto questo. Un hotel in montagna ad esempio, immerso nel verde, può offrire escursioni guidate particolari, come ha fatto il Fairmont Chateau Whistler che propone il pacchetto “Water Ways” , con una cena a tema e un tour in canoa . Se non avete idee potete sempre provare a chiedere direttamente ai vostri clienti un’opinione tramite Facebook o Twitter, come vi abbiamo suggerito in un precedente articolo sui sondaggi . Pensate ad un nome originale, magari anche emotivamente coinvolgente: spiazzate e meravigliate i clienti! Anche se la vostra offerta consiste solo in uno sconto, provate a renderla più interessante almeno attraverso il nome. Ad esempio sempre l’Inn at Occidental propone il pacchetto last minute “R” Package - Relax! Rejuvenate! Rekindle Romance! ( Pacchetto “R” – Rilassati! Ringiovanisci! Riaccendi il Romanticismo! ) , oppure lo Stanford Inn by the Sea di Mendocino in California ha ideato il “Fall in Love with Life, Again!” ( “Innamorati della vita, di nuovo!” ).