2. Agevolazioni fiscali per gli investitori esteri
il Governo Spagnolo ha approvato nel 2012 numerose riforme fatte ad
arte per gli investitori stranieri: “Venite, investite e in cambio vi forniremo
ottime condizioni”.
- Privilegi fiscali per le società di investimento immobiliare.
- Affitti flessibili.
Per rassicurare i locatori, è stata modificata la legge sull'affitto, al fine di
rendere il settore più flessibile. Dopo solo dieci giorni di inadempienze
potrà scattare lo sfratto esecutivo, anche senza la decisione del giudice. I
contratti, inoltre, saranno rinnovabili automaticamente fino a tre anni e
non più fino a cisque.
È solo l'aperitivo delle condizioni speciali per chi vuole comprare casa in
Spagna.
3. Spese di acquisto
Le spese di acquisto ammontano circa all’9-10% del prezzo di acquisto
ufficiale (Escritura-atto notarile).
Per le costruzioni esistenti (gia vendute una volta) si deve versare il 8% di
“imposta sull trasferimento della proprieta” (Conosciuto come ITP:Impuesto
de Transmisiones Patrimoniales), se il prezzo del bene acquistato e superiore
a € 400.000, pagherebbe 9% dell'importo eccedente tale cifra economica.
Per le nuove costruzioni si paga il 10% IVA, e sempre più lo 0,5% di imposte
aggiuntive.
Si devono inoltre calcolare le spese notarili e di registro, che ammontano
complessivamente all’1,5% circa.
4. L’ITP viene addebitata nelle seconde e successive vendite della proprietài, ed
è pari al 8% (fino 400.000 eur) - 9%( valore sopra 400.000 eur) del prezzo
di acquisto ufficiale.
L’IVA viene addebitata quando si acquista un bene immobile da un’impresa,
azienda o da un’altra persona che si occupa professionalmente del
commercio di beni immobili, e questa vendita e la prima che si fa su questo
immobile. La percentuale (il 10% per gli immobili residenziali o il 21% per
gli immobili commerciali).
5. Spese annuali
Oltre alle spese di acquisto si devono sostenere le seguenti spese fisse.
L’imposta sui beni immobili (“Impuesto sobre Bienes Inmuebles”, o “IBI”).
Per uno straniero non residente che acquista un immobile, l'imposta sulla
proprietà, che qui si chiama Ibi, si calcola sull'0,85-1,1 % del valore
catastrale (2% se non è stato aggiornato dopo il 1994), ma dipende di ogni
comune, senza differenza tra prima e seconda casa.
Le imposte comunali (“Tasas”). A seconda del comune, possono esservi delle
imposte per la raccolta rifiuti, gli scarichi fognari, il prosciugamento delle
acque e così via. Queste spese generalmente non superano alcune centinaia
di euro all’anno.
Spesse condiminiali. Se si acquista un’abitazione o un appartamento che fa
parte di un complesso comune, si diventa automaticamente membri
dell’Associazione dei proprietari. Il contributo annuale che i membri devono
versare viene calcolato in base alla quota della parcella o delle dimensioni
dell’appartamento o dell’abitazione.
6. Imposta sui redditi (“Impuesto sobre la renta de las personas físicas”, o “IRPF”). Si paga il 24% su
un % dil valore catastrale dil immobile. Questo percentuale si calcola sull'1,1 % del valore
catastrale (2% se non è stato aggiornato dopo il 1994).
Se l'immobile è affittato, inoltre, si paga un'aliquota unica del 24% sul reddito da locazione, al
netto delle spese di manutenzione sostenute.