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LA COMBINAZIONE
STRATEGICA DEL MARKETING
MIX INDUSTRIALE
d.ssa Alice Mattolin
Studio AM – www.comunicarealtrade.com
Il marketing mix industriale
2
       La combinazione strategica del marketing mix industriale prevede,
        congiuntamente all’utilizzo delle classiche 4 p anche l’attenzione verso latri
        elementi importanti dell’offerta: personal selling, pre-vendita e studio di
        fattibilità, competenza e livello tecnologico, specializzazione, servizio e post-
        vendita, notorietà dell’impresa, gamma dei prodotti offerta, condizioni di
        pagamento, tempi di consegna.
       La combinazione del marketing mix passerà così attraverso quattro fasi.:
           Diagnosi della situazione attuale relativa agli elementi del marketing mix (mercato e
            segmento del prodotto, caratteristiche e prezzi della concorrenza, distribuzione,
            comunicazione e promozione, vendita, servizio, gamma, competenza tecnologica,
            specializzazione, notorietà, consegna, condizioni di pagamento, ecc.
           Proposta relativa degli obiettivi di breve, medio e lungo termine da conseguire:
            quota mercato, redditività, obiettivi relativi ai componenti del marketing mix,
            personal selling, marca, gamma, ecc.
           Scelta e formulazione delle conseguenti politiche e strategie
           Combinazione strategica del marketing mix




                                        www.comunicarealtrade.com
Processo di marketing mix industriale
3



                             DISTRIBUZ.       COMUNICAZ.   ALTRI
    PRODOTTO   PREZZO
                              VENDITA          PROMOZ.     PLUS


                   Diagnosi situazione elementi
                        Di marketing mix

                         Proposta obiettivi da
                             conseguire
                        Scelte e formulazione di
                          Politiche e strategie

                    Combinazione strategica di
                         Marketing mix

                           www.comunicarealtrade.com
Caratteristiche del programma di
        marketing mix
4




       Coordinamento: elementi, politiche e strategie di marketing debbono
        essere tra loro collegati e coordinati così che la funzione di ognuno sia
        di supporto a tutti gli altri.
       Dinamicità: dinanzi alla continua e rapida evoluzione del mercato si
        rende necessario da aprte dell’azienda un mix che sia in gradi di
        recepire e quindi adattarsi ai mutamenti.
       Dosaggio: il mix deve essere una combinazione dosata in base alla
        potenzialità dell’azienda, al suo management, alle sue risorse
        produttive, tecniche finanziarie, commerciali, organizzative, ecc.
       Personalizzazione: ogni combinazione di marketing mix presenta
        caratteristiche specifiche per cui non è minimamente pensabile parlare
        di una eventuale standardizzazione.

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Il prodotto industriale ottimale
5

       Il prodotto industriale ottimale è quello in gradi di rispondere dinamicamente
        alle specifiche esigenze dell’utilizzatore, e quindi “un insieme di relazioni
        economiche, tecniche, tecnologiche, produttive, organizzative, di marketing,
        personali tra chi lo offre e chi lo domanda”.
       Perché un prodotto sia ottimale bisogna che risponda alle esigenze di mercato,
        in particolare del segmento oggetto di penetrazione, quindi dell’utilizzatore,
        infine dello stesso prodotto:
           Risposta alle esigenze prodotto/mercato, prodotto/segmento = rispetto delle leggi
            e regolamenti, richieste del mercato e del segmento.
           Risposta alle esigenze prodotto/utilizzatore = importanza della tecnologia,
            funzionalità, qualità, affidabilità, servizio, ecc.
           Risposta alle esigenze di prodotto = problematiche di progettazione, studio,
            definizione, produzione, distribuzione, lancio, vendita, comunicazione, assistenza,
            manutenzione, servizio, ecc. che caratterizzano il prodotto.




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Il prodotto industriale ottimale
6


       Il prodotto ottimale non potrà non avere una sua
        personalizzazione con caratteristiche tipiche, esclusive e
        non ripetibili da parte della concorrenza così da dare
        tutta una serie di garanzie:
           Caratteri materiali (qualità, affidabilità, livello tecnico-
            tecnologico, imballo, formato, ecc.)
           Caratteri immateriali (pregio, sicurezza, ecc.)
           Servizio connesso (assistenza, rispetto dei tempi dfi consegna,
            supporto tecnico, ecc.)
           Condizioni contrattuali (garanzia, trasporto, assicurazione, termini
            e modalità)

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Il prezzo equo e remunerativo
7



       Il prezzo deve interagire con tutti gli altri elementi del marketing mix,
        assicurando l’efficienza di ciascuno singolarmente, ma anche nel loro
        complesso.
       Nel contesto del marketing industriale il prezzo è sicuramente un
        elemento molto importante nella scelta di un fornitore, ma certamente
        non decisivo: ci sono altri aspetti come il livello qualitativo, i tempi di
        consegna, il servizio, ecc. che giocano un ruolo altrettanto importante.
       Nel contesto del mix il prezzo contribuisce a quantificare il valore
        dell’offerta e a favorire la giusta immagine.
       Il prezzo, come gli altri elementi del marketing mix, dovrà rispondere
        alle aspettative del mercato e dell’utilizzatore, pur sempre nel rispetto
        della gestione economica, coprendo i costi e assicurando un sufficiente
        margine di profitto.


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La distribuzione efficace
8


       La distribuzione dei prodotti industriali incontra delle difficoltà maggiori
        rispetto alla distribuzione dei beni di largo consumo, proprio per la
        natura specifica dei prodotti da vendere e della clientela da
        raggiungere. Queste difficoltà impongono a livello distributivo l’utilizzo
        di particolari circuiti, nonché una stretta interazione tra fornitore e
        cliente.
       La scelta distributiva dipende dalla natura del prodotto, dal segmento
        di mercato e dalla stessa dimensione aziendale.
       La scelta distributiva riguarderà tutto il circuito distributivo dal momento
        che il prodotto esce dall’azienda sino ad arrivare all’utilizzatore.
        Rientra in questo ambito la selezione dei partner distributivi e del giusto
        canale di vendita.
       La decisione finale dovrà essere presa fra le diverse possibilità offerte
        dal mercato, ricordando che più il circuito è breve e meglio può essere
        controllato anche se risulterà più costoso.

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La comunicazione specialistica e mirata
9

       La comunicazione nel marketing industriale ha un suo
        preciso significato: “comunicare da impresa a impresa”
        con procedure e mezzi che rispondano a questa esigenza.
       Il settore industriale utilizza prevalentemente una
        “comunicazione specialistica” che dispone di sue tecniche,
        media, supporti, budget.
       Nei confronti dell’utilizzatore industriale la comunicazione
        avrà il compito di raggiungerlo attraverso un messaggio
        mirato utilizzando argomentazioni e tecniche
        comunicazionali le più rispondenti possibili per suscitare il
        suo favorevole riscontro.


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La promozione convincente
10




        Per la promozione di un bene industriale è importante informare,
         convincere e ricordare all’utilizzatore il vantaggio e l’esigenza di
         disporre di un determinato prodotto.
        Le tecniche promozionali dovranno essere attivate sulla base di
         specifiche esigenze imposte dall’intermediazione e dall’utilizzatore.
        La promozione può avere una sua attuazione simultanea o specifica a
         seconda delle circostanze del mercato e a diversi livelli di intervento: di
         azienda cliente, distribuzione e trade, forza vendita.
        Trattandosi di beni industriali la promozione dovrà basarsi soprattutto su
         una buona azione di personal selling in grado di suscitare il contatto con
         l’utilizzatore industriale e quindi portare a compimento la trattativa per
         la sua collaborazione.



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Il personal selling
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        Il venditore in un’azienda industriale è un passaggio obbligato per
         raggiungere la soddisfazione del cliente. Il personal selling è quindi
         fondamentale per suscitare e mantenere una buona interazione
         acquirente – fornitore.
        Compito fondamentale del venditore è riuscire a mettere in sintonia
         l’offerta aziendale con la domanda.
        Il personal selling nel marketing industriale ha una funzione
         decisamente più importante che nel marketing dei beni di consumo.
        Chi vende un bene industriale non può limitarsi ad una rigida e fredda
         trattativa: è necessario che tra venditore ed acquirente si instauri una
         leale, aperta e calorosa collaborazione, premessa indispensabile al
         raggiungimento del reciproco interesse.



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Il personal selling
12




        Capacità per un ottimo personal selling sono: capacità di
         presentazione, dialogo, comunicabilità, intuizione,
         persuasione per suscitare interesse, invogliare alla
         trattativa e arrivare ad una felice conclusione.
        La figura che ricopre il ruolo di venditore deve inoltre
         avere qualità di professionalità e etica.
        Il successo di molte aziende nel B2B dipende molto spesso
         dalle capacità tecniche e di negoziazione di venditori
         professionisti.

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Il servizio e il post-vendita
13

        Nella vendita di un prodotto industriale si presuppone il
         fatto che l’impresa offerente assicuri il servizio e la post-
         vendita necessaria.
        Il servizio è finalizzato a completare la vendita di un
         prodotto, a soddisfare il cliente nel tempo, a rendere
         duratura e fruttuosa la collaborazione tra chi produce e
         acquista.
        È un pacchetto di supporti interessante, coerente e
         personalizzato alle esigenze del cliente che gli viene
         indirizzato in forme e periodi diversi ( servizio pre-
         vendita, servizio al momento della vendita, servizio post-
         vendita).

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Il servizio e il post-vendita
14

        Servizio pre-vendita: la pre-vendita chiede all’impresa offerente
         un’analisi più precisa possibile delle esigenze del suo cliente. La
         conoscenza delle determinanti per l’acquisto del cliente è un elemento
         di convinzione da utilizzare in presentazione da parte del fornitore. Ci
         basti pensare all’importanza di certi studi di pre-fattibilità calibrati
         sulle esigenze del cliente per capire la loro importanza nel riscontro di
         una prima offerta, nel prosieguo della trattativa e nella positiva
         conclusione.
        Servizio al momento della vendita: una volta identificate le esigenze
         del cliente bisogna dare il via a tutti quegli interventi di supporto alla
         negoziazione e alla vendita: il personal selling, l’assistenza alla
         trattativa, il possibile finanziamento, ecc.
        Servizio post-vendita: la post-vendita ha il potere di soddisfare il
         cliente e di fidelizzarlo. La sua attuazione viene spesso negoziata
         rispetto alle condizioni di vendita, dimensione e importanza del cliente,
         tipologia di prodotto venduto, ecc.

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Il post-vendita
15

        Il servizio post-vendita di caratterizza per una serie d’interventi:
           Assistenza tecnica per il montaggio e la messa in funzione del
             macchinario e la garanzia del funzionamento per un determinato
             periodo di tempo. L’assistenza è determinante insieme alla sua qualità
             visto il carattere tecnico dei prodotti industriali.
           Formazione per l’utilizzo dei macchinari. È obbligatoria per quegli
             impiantiche devono raggiungere risultati produttivi. Il successo
             dipenderà anche dalla validità dei formatori a disposizione del cliente.
           Manutenzione secondo tre possibilità:
               Diretta da parte del produttore.
               Lasciata al cliente garantendo la fornitura dei pezzi di ricambio.
               Affidata ad un terzo in esclusiva




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Altri plus
16

        Competenza e livello tecnologico
         vantaggio competitivo importante nel B2B fonte di fidelizzazione del cliente e spesso di
         leadership di mercato.
        La specializzazione
         la specializzazione di produzione e di prodotto valorizza notevolmente un’offerta
         perché garantisce più sicurezza dal punto di vista tecnico-tecnologico e grazie ad
         economie di esperienza può offrire prodotti maggiormente competitivi.
        La notorietà dell’impresa
         un’impresa affermata e con un valido marchio esercita un valore psicologico di grande
         influenza determinando un maggiore peso a livello contrattuale con i partner distributivi
         e una maggiore considerazione da parte del mercato in genere, nonché un migliore
         rapporto con gli utilizzatori.
        La gamma dei prodotti offerti
         la gamma se ben gestita consente maggiori economie di scala a livello di rifornimento e
         gestione degli acquisti, accresce le possibilità di penetrazione e consolidamento di
         mercato.



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Altri plus
17

        Le condizioni di pagamento
         spesso sono utilizzate come investimento nel cliente diretto da parte del
         fornitore o mediato attraverso finanziamenti. È quindi da considerarsi
         un vero e proprio servizio concesso al cliente.
        I tempi di consegna
         la consegna di beni industriali spesso richiede tempi molto lunghi che
         dovranno essere programmati. Avere la sicurezza di ottenere un dato
         impianto per una certa data potrebbe costituire un elemento d’effetto
         per la conclusione della trattativa
        La riduzione del rischio
         visto che parecchi prodotti industriali richiedono notevoli investimenti chi
         acquista è ben disposto se il rischio a cui può andare incontro può
         essere contenuto; per questo si dovranno dare le massime garanzie da
         parte di chi offre un prodotto rispetto alla validità/rispondenza alle
         richieste effettuate dal cliente.

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Contatti
18




       STUDIO AM
       d.ssa Alice Mattolin
       Strategie di comunicazione al Trade
       Treviso
       www.comunicarealtrade.com
       info@comunicarealtrade.com




       Questa presentazione è stata utilizzata per la formazione dei venditori e per la progettazione di materiale di comunicazione ad uso
       della forza vendita.
       Nella formazione a progetto viene integrata da attività di brainstorming, simulazioni, role play e altre attività di formazione attiva volte
       al coinvolgimento dei partecipanti e all’assimilazione dei contenuti.
       Tutto il materiale contenuto all’interno di questa presentazione è di proprietà esclusiva dello Studio AM ed è vietata la copia, la
       riproduzione e la diffusione a scopo commerciale del contenuto.


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La Combinazione Strategica Del Marketing Mix Industriale

  • 1. LA COMBINAZIONE STRATEGICA DEL MARKETING MIX INDUSTRIALE d.ssa Alice Mattolin Studio AM – www.comunicarealtrade.com
  • 2. Il marketing mix industriale 2  La combinazione strategica del marketing mix industriale prevede, congiuntamente all’utilizzo delle classiche 4 p anche l’attenzione verso latri elementi importanti dell’offerta: personal selling, pre-vendita e studio di fattibilità, competenza e livello tecnologico, specializzazione, servizio e post- vendita, notorietà dell’impresa, gamma dei prodotti offerta, condizioni di pagamento, tempi di consegna.  La combinazione del marketing mix passerà così attraverso quattro fasi.:  Diagnosi della situazione attuale relativa agli elementi del marketing mix (mercato e segmento del prodotto, caratteristiche e prezzi della concorrenza, distribuzione, comunicazione e promozione, vendita, servizio, gamma, competenza tecnologica, specializzazione, notorietà, consegna, condizioni di pagamento, ecc.  Proposta relativa degli obiettivi di breve, medio e lungo termine da conseguire: quota mercato, redditività, obiettivi relativi ai componenti del marketing mix, personal selling, marca, gamma, ecc.  Scelta e formulazione delle conseguenti politiche e strategie  Combinazione strategica del marketing mix www.comunicarealtrade.com
  • 3. Processo di marketing mix industriale 3 DISTRIBUZ. COMUNICAZ. ALTRI PRODOTTO PREZZO VENDITA PROMOZ. PLUS Diagnosi situazione elementi Di marketing mix Proposta obiettivi da conseguire Scelte e formulazione di Politiche e strategie Combinazione strategica di Marketing mix www.comunicarealtrade.com
  • 4. Caratteristiche del programma di marketing mix 4  Coordinamento: elementi, politiche e strategie di marketing debbono essere tra loro collegati e coordinati così che la funzione di ognuno sia di supporto a tutti gli altri.  Dinamicità: dinanzi alla continua e rapida evoluzione del mercato si rende necessario da aprte dell’azienda un mix che sia in gradi di recepire e quindi adattarsi ai mutamenti.  Dosaggio: il mix deve essere una combinazione dosata in base alla potenzialità dell’azienda, al suo management, alle sue risorse produttive, tecniche finanziarie, commerciali, organizzative, ecc.  Personalizzazione: ogni combinazione di marketing mix presenta caratteristiche specifiche per cui non è minimamente pensabile parlare di una eventuale standardizzazione. www.comunicarealtrade.com
  • 5. Il prodotto industriale ottimale 5  Il prodotto industriale ottimale è quello in gradi di rispondere dinamicamente alle specifiche esigenze dell’utilizzatore, e quindi “un insieme di relazioni economiche, tecniche, tecnologiche, produttive, organizzative, di marketing, personali tra chi lo offre e chi lo domanda”.  Perché un prodotto sia ottimale bisogna che risponda alle esigenze di mercato, in particolare del segmento oggetto di penetrazione, quindi dell’utilizzatore, infine dello stesso prodotto:  Risposta alle esigenze prodotto/mercato, prodotto/segmento = rispetto delle leggi e regolamenti, richieste del mercato e del segmento.  Risposta alle esigenze prodotto/utilizzatore = importanza della tecnologia, funzionalità, qualità, affidabilità, servizio, ecc.  Risposta alle esigenze di prodotto = problematiche di progettazione, studio, definizione, produzione, distribuzione, lancio, vendita, comunicazione, assistenza, manutenzione, servizio, ecc. che caratterizzano il prodotto. www.comunicarealtrade.com
  • 6. Il prodotto industriale ottimale 6  Il prodotto ottimale non potrà non avere una sua personalizzazione con caratteristiche tipiche, esclusive e non ripetibili da parte della concorrenza così da dare tutta una serie di garanzie:  Caratteri materiali (qualità, affidabilità, livello tecnico- tecnologico, imballo, formato, ecc.)  Caratteri immateriali (pregio, sicurezza, ecc.)  Servizio connesso (assistenza, rispetto dei tempi dfi consegna, supporto tecnico, ecc.)  Condizioni contrattuali (garanzia, trasporto, assicurazione, termini e modalità) www.comunicarealtrade.com
  • 7. Il prezzo equo e remunerativo 7  Il prezzo deve interagire con tutti gli altri elementi del marketing mix, assicurando l’efficienza di ciascuno singolarmente, ma anche nel loro complesso.  Nel contesto del marketing industriale il prezzo è sicuramente un elemento molto importante nella scelta di un fornitore, ma certamente non decisivo: ci sono altri aspetti come il livello qualitativo, i tempi di consegna, il servizio, ecc. che giocano un ruolo altrettanto importante.  Nel contesto del mix il prezzo contribuisce a quantificare il valore dell’offerta e a favorire la giusta immagine.  Il prezzo, come gli altri elementi del marketing mix, dovrà rispondere alle aspettative del mercato e dell’utilizzatore, pur sempre nel rispetto della gestione economica, coprendo i costi e assicurando un sufficiente margine di profitto. www.comunicarealtrade.com
  • 8. La distribuzione efficace 8  La distribuzione dei prodotti industriali incontra delle difficoltà maggiori rispetto alla distribuzione dei beni di largo consumo, proprio per la natura specifica dei prodotti da vendere e della clientela da raggiungere. Queste difficoltà impongono a livello distributivo l’utilizzo di particolari circuiti, nonché una stretta interazione tra fornitore e cliente.  La scelta distributiva dipende dalla natura del prodotto, dal segmento di mercato e dalla stessa dimensione aziendale.  La scelta distributiva riguarderà tutto il circuito distributivo dal momento che il prodotto esce dall’azienda sino ad arrivare all’utilizzatore. Rientra in questo ambito la selezione dei partner distributivi e del giusto canale di vendita.  La decisione finale dovrà essere presa fra le diverse possibilità offerte dal mercato, ricordando che più il circuito è breve e meglio può essere controllato anche se risulterà più costoso. www.comunicarealtrade.com
  • 9. La comunicazione specialistica e mirata 9  La comunicazione nel marketing industriale ha un suo preciso significato: “comunicare da impresa a impresa” con procedure e mezzi che rispondano a questa esigenza.  Il settore industriale utilizza prevalentemente una “comunicazione specialistica” che dispone di sue tecniche, media, supporti, budget.  Nei confronti dell’utilizzatore industriale la comunicazione avrà il compito di raggiungerlo attraverso un messaggio mirato utilizzando argomentazioni e tecniche comunicazionali le più rispondenti possibili per suscitare il suo favorevole riscontro. www.comunicarealtrade.com
  • 10. La promozione convincente 10  Per la promozione di un bene industriale è importante informare, convincere e ricordare all’utilizzatore il vantaggio e l’esigenza di disporre di un determinato prodotto.  Le tecniche promozionali dovranno essere attivate sulla base di specifiche esigenze imposte dall’intermediazione e dall’utilizzatore.  La promozione può avere una sua attuazione simultanea o specifica a seconda delle circostanze del mercato e a diversi livelli di intervento: di azienda cliente, distribuzione e trade, forza vendita.  Trattandosi di beni industriali la promozione dovrà basarsi soprattutto su una buona azione di personal selling in grado di suscitare il contatto con l’utilizzatore industriale e quindi portare a compimento la trattativa per la sua collaborazione. www.comunicarealtrade.com
  • 11. Il personal selling 11  Il venditore in un’azienda industriale è un passaggio obbligato per raggiungere la soddisfazione del cliente. Il personal selling è quindi fondamentale per suscitare e mantenere una buona interazione acquirente – fornitore.  Compito fondamentale del venditore è riuscire a mettere in sintonia l’offerta aziendale con la domanda.  Il personal selling nel marketing industriale ha una funzione decisamente più importante che nel marketing dei beni di consumo.  Chi vende un bene industriale non può limitarsi ad una rigida e fredda trattativa: è necessario che tra venditore ed acquirente si instauri una leale, aperta e calorosa collaborazione, premessa indispensabile al raggiungimento del reciproco interesse. www.comunicarealtrade.com
  • 12. Il personal selling 12  Capacità per un ottimo personal selling sono: capacità di presentazione, dialogo, comunicabilità, intuizione, persuasione per suscitare interesse, invogliare alla trattativa e arrivare ad una felice conclusione.  La figura che ricopre il ruolo di venditore deve inoltre avere qualità di professionalità e etica.  Il successo di molte aziende nel B2B dipende molto spesso dalle capacità tecniche e di negoziazione di venditori professionisti. www.comunicarealtrade.com
  • 13. Il servizio e il post-vendita 13  Nella vendita di un prodotto industriale si presuppone il fatto che l’impresa offerente assicuri il servizio e la post- vendita necessaria.  Il servizio è finalizzato a completare la vendita di un prodotto, a soddisfare il cliente nel tempo, a rendere duratura e fruttuosa la collaborazione tra chi produce e acquista.  È un pacchetto di supporti interessante, coerente e personalizzato alle esigenze del cliente che gli viene indirizzato in forme e periodi diversi ( servizio pre- vendita, servizio al momento della vendita, servizio post- vendita). www.comunicarealtrade.com
  • 14. Il servizio e il post-vendita 14  Servizio pre-vendita: la pre-vendita chiede all’impresa offerente un’analisi più precisa possibile delle esigenze del suo cliente. La conoscenza delle determinanti per l’acquisto del cliente è un elemento di convinzione da utilizzare in presentazione da parte del fornitore. Ci basti pensare all’importanza di certi studi di pre-fattibilità calibrati sulle esigenze del cliente per capire la loro importanza nel riscontro di una prima offerta, nel prosieguo della trattativa e nella positiva conclusione.  Servizio al momento della vendita: una volta identificate le esigenze del cliente bisogna dare il via a tutti quegli interventi di supporto alla negoziazione e alla vendita: il personal selling, l’assistenza alla trattativa, il possibile finanziamento, ecc.  Servizio post-vendita: la post-vendita ha il potere di soddisfare il cliente e di fidelizzarlo. La sua attuazione viene spesso negoziata rispetto alle condizioni di vendita, dimensione e importanza del cliente, tipologia di prodotto venduto, ecc. www.comunicarealtrade.com
  • 15. Il post-vendita 15  Il servizio post-vendita di caratterizza per una serie d’interventi:  Assistenza tecnica per il montaggio e la messa in funzione del macchinario e la garanzia del funzionamento per un determinato periodo di tempo. L’assistenza è determinante insieme alla sua qualità visto il carattere tecnico dei prodotti industriali.  Formazione per l’utilizzo dei macchinari. È obbligatoria per quegli impiantiche devono raggiungere risultati produttivi. Il successo dipenderà anche dalla validità dei formatori a disposizione del cliente.  Manutenzione secondo tre possibilità:  Diretta da parte del produttore.  Lasciata al cliente garantendo la fornitura dei pezzi di ricambio.  Affidata ad un terzo in esclusiva www.comunicarealtrade.com
  • 16. Altri plus 16  Competenza e livello tecnologico vantaggio competitivo importante nel B2B fonte di fidelizzazione del cliente e spesso di leadership di mercato.  La specializzazione la specializzazione di produzione e di prodotto valorizza notevolmente un’offerta perché garantisce più sicurezza dal punto di vista tecnico-tecnologico e grazie ad economie di esperienza può offrire prodotti maggiormente competitivi.  La notorietà dell’impresa un’impresa affermata e con un valido marchio esercita un valore psicologico di grande influenza determinando un maggiore peso a livello contrattuale con i partner distributivi e una maggiore considerazione da parte del mercato in genere, nonché un migliore rapporto con gli utilizzatori.  La gamma dei prodotti offerti la gamma se ben gestita consente maggiori economie di scala a livello di rifornimento e gestione degli acquisti, accresce le possibilità di penetrazione e consolidamento di mercato. www.comunicarealtrade.com
  • 17. Altri plus 17  Le condizioni di pagamento spesso sono utilizzate come investimento nel cliente diretto da parte del fornitore o mediato attraverso finanziamenti. È quindi da considerarsi un vero e proprio servizio concesso al cliente.  I tempi di consegna la consegna di beni industriali spesso richiede tempi molto lunghi che dovranno essere programmati. Avere la sicurezza di ottenere un dato impianto per una certa data potrebbe costituire un elemento d’effetto per la conclusione della trattativa  La riduzione del rischio visto che parecchi prodotti industriali richiedono notevoli investimenti chi acquista è ben disposto se il rischio a cui può andare incontro può essere contenuto; per questo si dovranno dare le massime garanzie da parte di chi offre un prodotto rispetto alla validità/rispondenza alle richieste effettuate dal cliente. www.comunicarealtrade.com
  • 18. Contatti 18 STUDIO AM d.ssa Alice Mattolin Strategie di comunicazione al Trade Treviso www.comunicarealtrade.com info@comunicarealtrade.com Questa presentazione è stata utilizzata per la formazione dei venditori e per la progettazione di materiale di comunicazione ad uso della forza vendita. Nella formazione a progetto viene integrata da attività di brainstorming, simulazioni, role play e altre attività di formazione attiva volte al coinvolgimento dei partecipanti e all’assimilazione dei contenuti. Tutto il materiale contenuto all’interno di questa presentazione è di proprietà esclusiva dello Studio AM ed è vietata la copia, la riproduzione e la diffusione a scopo commerciale del contenuto. www.comunicarealtrade.com