1. Flipped Classroom
Strategie per la Didattica Digitale Integrata
Alessandra Rucci
Dirigente Scolastico – IIS Savoia Benincasa, Ancona (Marche)
PhD in Scienze dell’Educazione - Esperta in Didattica Integrata alle ICT
2. LESSON 5
Technology can provide new
pathways into education, particularly
in the developing world, but is no
panacea. There is little evidence
that technology alone helps
individuals actually develop new
skills.
http://thelearningcurve.pearson.com/2014-report-summary/
3. Evidence Based Education
Reciprocal Teaching ES*=0,74
Peer Tutoring ES=0,55
Cooperative Learning ES=0,41
Dimostrazioni ES=0,57
Valutazione formativa ES=0,9
Feedback ES=0,73
Questioning ES=0,5
Attitudine problemica ES=0,8
Calvani A., Per un’istruzione evidence based. Analisi teorico-metodologica internazionale sulle
didattiche efficaci e inclusive, 2012
4. Riflessione sui contesti didattici tradizionali
Favoriscono:
• Lo sviluppo di conoscenze astratte;
• L’applicazione a problemi astratti;
• La pratica dell’esercizio (con cui si valuta l’apprendimento);
• La semplificazione dei concetti vs. la problematizzazione;
• L’eterodirezionalità
Sono fondati su una concezione TRASMISSIVO-RICETTIVA dell’apprendimento e
richiedono agli studenti per lo più RIPRODUZIONE
DA DOVE PARTIRE?
6. L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Luogo in cui i soggetti che apprendono possono lavorare assieme e
supportarsi l’un l’altro mentre usano una varietà di strumenti e di risorse per
la soluzione di problemi e compiti di apprendimento.
(B.G. Wilson)
Offre rappresentazioni multiple della realtà, rispettandone la complessità,
sostiene la costruzione attiva e collaborativa, la negoziazione sociale.
(D. H. Jonassen)
LE NOSTRE AULE SONO AMBIENTI DI APPRENDIMENTO?
7. LA TECNOLOGIA FA DELL’AULA UN
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO?
La tecnologia utilizzata in contesti di tipo trasmissivo non fa dell’aula un
ambiente di apprendimento
9. La lezione puramente trasmissiva richiede agli studenti la necessità di
sintonizzarsi sui flussi di pensiero, sui processi argomentativi e sugli
schemi concettuali del docente. Essi sono relegati ad un ruolo passivo,
difficilmente sostenibile per tempi prolungati.
La lezione trasmissiva non produce apprendimento significativo, in
grado cioè di provocare un cambiamento concettuale .
Non mette in moto, se non in casi rarissimi, i processi emotivi che
derivano dal piacere naturale che si prova nel cimentarsi, nel riuscire a
fare qualcosa di cui prima non si era capaci
11. Ha senso parlare di scuola digitale?
Esiste la scuola nel qui ed ora, con mezzi e strumenti di
uso comune per informarsi, per conoscere, per
imparare
E’ del tutto ingenuo poter pensare che la scuola possa perseguire finalità
educative con strumenti e metodologie diversi da quelli che sono alla base
dei processi conoscitivi della società in cui opera. E’ questo il vero
fondamento che giustifica l’uso del digitale a scuola.
12. CHE COSA OFFRONO IN PIU’ LE TIC?
Arricchiscono
l’ambiente di
apprendimento
Moltiplicano le
possibilità di
collaborazione
Moltiplicano le
possibilità di
condivisione
Mettono a
disposizione
ambienti di
simulazione
Potenziano le
possibilità
espressive
Modificano i
confini del tempo
e dello spazio di
apprendimento
14. METODOLGIE DI DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA –
Flipped Classroom
All’interpretazione complessa…
Didattica per competenze e progettazione a ritroso
Apprendimento significativo
Dimensione collaborativa
Dall’esercizio al problema
Sviluppo di processi cognitivi complessi
Potenziamento della motivazione
Valorizzazione dell’errore
15. «L’insegnamento attraverso monologhi frontali è messo in crisi
ed è messo in crisi anche l’apprendimento come meccanica
ripetizione. Fine della scuola? […]
Lo stesso semplice click che mette in crisi l’insegnamento
tradizionale apre un nuovo spazio, immenso, a un
insegnamento fatto accompagnando e, prima ancora,
mettendosi in grado di accompagnare chi apprende sulla via
del confronto tra voci e fonti diverse […]
E in questo nuovo spazio anche chi apprende deve saper
essere un vigile, diffidente partecipe al confronto, all’esame,
alla cooperazione.
La flipped classroom è dunque un invito alla cooperazione […]
nel liberare le energie intellettuali di tutti per accrescerle in
tutti conquistando e interiorizzando nuova conoscenza.»
Tullio De Mauro, Presentazione al testo
16. I Concetti di Base
Spostando la «lezione» a casa e
il «compito» a scuola si aprono
nuove opportunità di lavoro sul
fronte dell’apprendimento attivo
CAMBIA il concetto di «lezione»
e la strategia di comunicazione
CAMBIA il concetto di
«compito»
17. Vantaggi
• Possibilità di utilizzare le ore di scuola per innescare
con gli studenti un processo di co-costruzione della
conoscenza;
• Mettere in atto l’apprendimento attivo…
• …con effetti sulla motivazione degli studenti e sullo
sviluppo di competenze
18. Svantaggi
• Necessità di ristrutturare profondamente il lavoro didattico,
progettando l’esperienza di apprendimento «a rovescio»
• Necessità di tempo a disposizione per preparare o ricercare i materiali
e le consegne da affidare agli studenti
• Necessità di ripensare ai compiti e alla valutazione.
19. Progettazione dell’Esperienza Didattica
• Quali competenze voglio
raggiungere?
• Che esperienza didattica devo
progettare per raggiungerle?
• Attraverso quali contenuti?
• Con quale strumento posso
verificare le competenze
raggiunte e la conoscenza
costruita?
• Quali contenuti devo svolgere?
• Che compiti devo assegnare?
• Quando posso verificare le
conoscenze acquisite?
20. PROGRAMMARE IN UN CONTESTO DI SVILUPPO COMPETENZE
Progettazione a ritroso
Wiggins e Mc Thige
1. Identificare gli esiti di apprendimento in termini di COMPETENZE
2. Determinare cosa costituisce evidenza accettabile degli ESITI
3. Formulare PROVE DI ACCERTAMENTO
delle competenze con relativi livelli di possesso
4. Definire il percorso formativo
PROGETTAZIONE A RITROSO
21. Singolo e Gruppo
• La didattica tradizionale lavora
principalmente tenendo presente il lavoro
individuale e la valutazione individuale,
mentre il team working è considerato
residuale
• Il Flipped Learning lavora attraverso
l’individuo e attraverso il gruppo,
rispettando maggiormente l’individuo e
valorizzando pienamente il gruppo
• La valutazione e l’accertamento di
competenze armonizzano il risultato del
lavoro del singolo e quello del gruppo
22. E il docente?
Il docente c’è!!
SAGE ON THE STAGE
Crea un ambiente motivante
Sostiene gli studenti
NON stimola la competizione
Focus sul PROCESSO
Dà feedback
Costruisce il processo di
valutazione
Valorizza l’errore
Trasmette una concezione
DINAMICA dell’intelligenza
GUIDE ON THE SIDE*
* A. King
24. LE FASI
Flipped Classroom
1 – Fase LANCIARE LA SFIDA
Prospettare un problema,
problematizzare un tema, fornire
prospettive per analizzarlo, dare
indicazioni su possibili percorsi di
soluzione
In classe/on line
2 – Fase CONDURRE LA SFIDA
Sollecitare negli studenti i processi di
pensiero che sono alla base della
costruzione della conoscenza; stimolare il
pensiero critico; formulare ipotesi e trovare
metodi per verificarle.
Gli studenti lavorano e producono
In classe/on line
3 – Fase CHIUDERE LA SFIDA
Chiarire, rendere espliciti, consolidare gli apprendimenti.
Attraverso l’analisi e la discussione dei lavori prodotti dagli studenti.
Momento della valutazione
In classe
Curiosità, motivazione
Autonomia, responsabilità
26. Insegnante Video Maker … Ma anche no!
Video autoprodotti dal singolo docente
Video prodotti da team di docenti
Video reperiti in rete
SCEGLIERE IL VIDEO GIUSTO!
#NONSOLOVIDEO
27. COSA FANNO GLI STUDENTI A CASA?
ATTIVAZIONE
Guardano il/i video
Leggono e comprendono i materiali
Annotano
Commentano
QUALI VANTAGGI?
28. COSA FANNO GLI STUDENTI A SCUOLA?
PRODUZIONE/ELABORAZIONE
Dal COMPITO al PROBLEMA – Come?
Lavorano INSIEME per gruppi ETEROGENEI
Lavorano in COPPIA (Think-Pair Share)
Lavorano INDIVIDUALMENTE
Elaborano DOMANDE (Guided Reciprocal Peer
Questioning)
Costruiscono PRODOTTI
RICERCANO
www.flippedclassroomrepository.it
29. METODOLOGIE DI DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA
Flipped Classroom
ESERCIZIO PROBLEMA
Mira a perfezionarsi in un’attività
attraverso la sua ripetizione
Delinea una situazione aperta, non
ben definita in tutti i suoi elementi
Tende a consolidare l’acquisizione di
procedure standardizzate, già note
agli studenti
Non prevede procedure
standardizzate note, ma l’ideazione e
la sperimentazione di procedure
Il testo dell’esercizio fornisce tutti i
dati necessari alla soluzione
Non fornisce tutti i dati necessari alla
soluzione
E’ situato in contesti fittizi E’ situato in contesti di realtà, è un
problema autentico
Ammette procedure risolutive
appropriate
Ammette più strade per la sua
risoluzione
Prevede un solo risultato corretto Possono darsi anche più risultati
corretti e ugualmente validi
30. COME SI CONCLUDE L’ATTIVITA’?
• Processo COLLETTIVO di RIFLESSIONE su quanto appreso
• CHIARIRE, RENDERE ESPLICITI, CONSOLIDARE gli apprendimenti
• Facilitazione dei processi di ASTRAZIONE, GENERALIZZAZIONE,
FORMALIZZAZIONE (Durata estesa)
31. E LA VALUTAZIONE?
• NON è la FASE FINALE del processo didattico, ma è PARTE
INTEGRANTE DEL PROCESSO STESSO
• NON è solo un PROCESSO CLASSIFICATORIO è anche FEEDBACK
• DEVE AVERE anche VALENZA FORMATIVA
• Esiste la VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO e la VALUTAZIONE
PER L’APPRENDIMENTO
• Deve mettere al CENTRO lo STUDENTE
ASSESSMENT da ASSIDERE
32. AUTHENTIC ASSESSMENT
Compiti collegati alla vita reale
Valutazione attraverso Rubrics Descrittive e Analitiche
Fa emergere le Life Skills
Orienta gli studenti verso i comportamenti virtuosi
Portfolio