2. Alberto Marcantoni 2
Il tennis è uno sport che vede opposti due
giocatori, uno contro uno, incontro di singolo, o
quattro, due contro due, incontro di doppio, in un
campo diviso in due metà da una rete alta circa
un metro dal terreno.
3. Alberto Marcantoni 3
Lo scopo del gioco è colpire la palla per far sì che
l'avversario, posto nell'altra metà del campo da
gioco, non possa ribatterla dopo il primo rimbalzo
o che battendola finisca con mandarla fuori
campo o non riesca a superare la rete posta al
centro.
Non solo forza fisica e precisione bastano per
poter giocare a tennis, fondamentale, soprattutto
se lo sport è praticato a livello agonistico, è il
fattore mentale.
4. Alberto Marcantoni 4
Il rettangolo di gioco ha le seguenti dimensioni:
23,76-23,78 m x 10,97 m, compresi i corridoi
laterali che sono larghi 1,37 m e sono validi
solo nelle partite di doppio. La rete divisoria ha
un'altezza di 0,914 m al centro e 1,07 m ai pali
di sostegno che devono trovarsi a 0,914 m fuori
dal campo. Da ciascun lato della rete le linee a
essa parallele sono distanti 6,40 m; subito dopo
5,49 m sono tracciate le linee di battuta. Ai lati
e al fondo del campo di gioco vi dev'essere
spazio sufficiente per i movimenti del giocatore:
rispettivamente di 3,65 m e 6,40 m per le gare
internazionali e 3.05 m e 5,50 per le gare
nazionali.
5. Alberto Marcantoni 5
La palla è in gomma rivestita da uno strato di
feltro, ha un diametro compreso tra 6,54 cm e
6,86 cm con un peso compreso tra 56,0 g e 59,4
g; negli incontri dei tornei professionistici si usano
sempre palle nuove che vengono cambiate dopo
7 giochi dall'inizio dell'incontro e poi ogni 9 giochi
disputati (il motivo per cui si cambiano le palline
per la prima volta dopo 7 giochi consiste nel fatto
che esse vengono in parte consumate anche
durante i palleggi preliminari all'incontro). La
battuta è affidata alternativamente a ciascun
giocatore per un intero gioco. L'incontro è diretto
da un arbitro (o giudice di sedia) coadiuvato da
giudici di linea e un giudice di rete.
6. Alberto Marcantoni 6
Gli incontri si suddividono in partite (in inglese set); in
base ai tipi di torneo gli incontri sono al meglio delle 3 o 5
partite; un set, o partita, è costituito da 6 o più giochi.Dal
1976 se i giocatori sono sul punteggio di 6-6, quando il
regolamento del torneo lo prevede, si disputa un gioco
decisivo, in Inglese tie-break, per conseguire la vittoria
sul 7-6, eccetto in genere che nel quinto set. Al punto di
un giocatore i punti vengono assegnati nella successione
di "15", "30", "40", "vittoria" corrispondenti ad una
successione di quattro punti conquistati. Se i giocatori si
trovano sul punteggio di 40 - 40, consegue la vittoria del
game chi si aggiudica due punti consecutivamente.
7. Alberto Marcantoni 7
Questo sport ha subìto comunque una completa rivoluzione con l'utilizzo
delle racchette di grafite, inizialmente furono adottate quelle in leghe di
metallo, ma davano molte vibrazioni dopo ogni colpo. Rispetto alle
racchette di legno, che furono utilizzate fino agli anni ottanta, le nuove,
per via della loro straordinaria leggerezza e del piatto corde molto più
uniforme, sono risultate essere un discreto vantaggio per i tennisti meno
dotati tecnicamente perché le nuove racchette perdonano più facilmente
anche impatti con la palla non perfetti e soprattutto quelli dotati di più
potenza a causa della leggerezza.
Dalla fine degli anni ottanta il fattore fisico iniziò a contare pesantemente
e per questo tra i giocatori più vincenti degli ultimi vent'anni troviamo
moltissimi difensori o attaccanti da fondo campo come Ivan Lendl, Mats
Wilander, Jim Courier, Andre Agassi con le notevoli eccezioni
rappresentate da quei campioni capaci di sommare una straordinaria
tecnica a un'altrettanto straordinaria potenza come Pete Sampras e gli
attuali Roger Federer ed Andy Murray.
10. Alberto Marcantoni 10
Eppure. Le nostre migliori intenzioni sono spesso frustrate daEppure. Le nostre migliori intenzioni sono spesso frustrate da
forze esterne – forze che noi stessi abbiamo messo in motoforze esterne – forze che noi stessi abbiamo messo in moto
tanto tempo prima. Le decisioni, soprattutto quelle sbagliate,tanto tempo prima. Le decisioni, soprattutto quelle sbagliate,
generano una loro inerzia e fermare l’inerzia può essere ungenerano una loro inerzia e fermare l’inerzia può essere un
bel casino, come ogni atleta sa bene. Anche se giuriamo dibel casino, come ogni atleta sa bene. Anche se giuriamo di
cambiare, anche se siamo dispiaciuti e facciamo ammendacambiare, anche se siamo dispiaciuti e facciamo ammenda
dei nostri errori, l’inerzia del passato continua a trascinarcidei nostri errori, l’inerzia del passato continua a trascinarci
per la strada sbagliata. L’inerzia governa il mondo. L’inerziaper la strada sbagliata. L’inerzia governa il mondo. L’inerzia
dice: Calma, non così in fretta, sono ancora io che comandodice: Calma, non così in fretta, sono ancora io che comando
qui. Come ama dire un mio amico, citando un vecchio poemaqui. Come ama dire un mio amico, citando un vecchio poema
greco: La mente degli dèi eterni non cambia all’improvviso.greco: La mente degli dèi eterni non cambia all’improvviso.
Andre Agassi (Open 2011)Andre Agassi (Open 2011)