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EMPEDOCLE: I 4 ELEMENTI
Aria, acqua, terra e fuoco, i quattro
elementi fondamentali impiegati da
Empedocle per descrivere il mondo in cui
viviamo, sono tra loro interconnessi.
Il fuoco – l’energia – viene oggi utilizzato
dall’uomo e consumato così
dissennatamente, in particolare dalle sue
fonti fossili e fissili, da compromettere i
cicli della biosfera, dando luogo ad un
inarrestabile degrado dell’aria, dell’acqua,
della terra.
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Dal Don Chisciotte di Miguel Cervantes
• “ O perpetuo scopritore degli antipodi, face
del mondo, occhio del cielo. Tu che sempre
ascendi e, a dispetto delle apparenze non ti
corichi mai. Dico a te, sole, con il cui aiuto
l’uomo genera l’uomo! Illumina le tenebre del
mio ingegno, che senza te mi sento freddo,
sfinito, incerto”
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LE FONTI DI ENERGIA DEL PIANETA
•CARBONE
FOSSILE DI PROCESSO RINNOVABILE
•PETROLIO
•GA
S
•NUCLEARE
•IDROGENO
•RISPARMIO
ENERGETICO
•GEOTERMIA
•BIOGAS
•SOLARE
•IDRAULICA
•EOLICA
•BIOMASSA
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DA FOSSILE A ENERGIA
•CARBONE: Il primo dei combustibili fossili ad essere utilizzati per la produzione
di
•energia in processi industriali per trazione e riscaldamento domestico, è anche il
primo
•a causare i primi malesseri di salute negli uomini. Le enormi quantità di polveri
emesse
•dall’estrazione sino alla combustione, lo smog nelle grandi città nel nord Europa
all’inizio del secolo scorso è stato causato dall’uso di enormi quantità di carbone.
•Ridotti pericoli ambientali nel trasporto, la combustione è simile ai derivati del
petrolio.
•Riserve stimate in circa 250 anni con i consumi attuali.
•PETROLIO: Dal primo pozzo di petrolio in Pensilvanya nel 1859 ad oggi sono
stati
estratti dalle viscere della terra circa 1,5 miliardi di barili su un totale stimato in 2,5
miliardi. In 150 anni dalla scoperta né è stato consumato il 60%, con i ritmi
dell’ultimo
decennio durante il quale hanno iniziato a consumare a ritmi frenetici anche Cina ed
India, il petrolio potrebbe esaurirsi in circa 80 anni. Materia prima molto ambita da
tutte
le civiltà moderne, oltre al pericolo di inquinamento ambientale durante il trasporto
è il
principale responsabile dell’inquinamento atmosferico con tutte le conseguenze del
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DA FOSSILE A ENERGIA
•GAS NATURALE: Ultimo dei combustibili fossili ad essere scoperto ed usato su
larga
Scala. E’ meno inquinante dei prodotti petroliferi. Può essere tuttora prodotto – in
forma di CH4 dalla fermentazione di sostanze organiche e durante la digestione
degli animali. Anche la razza umana produce metano che istantaneamente viene
immesso in
atmosfera ed incide in misura rilevante al riscaldamento della stessa.
•Quello utilizzato per produrre energia viene estratto dal sottosuolo ma a
differenza del petrolio l’energia necessaria per l’estrazione è insignificante.
•Il trasporto dai luoghi di estrazione ai paesi utilizzatori avviene tramite
gasdotti ed anche in questo caso può causare motivi di tensioni politiche tra i
venditori/produttori e gli stati in cui transita il gas. Le riserve stimate dovrebbero
bastare fino alla fine del secolo.
16. DA MINERALE A ENERGIA
•URANIO: è un metallo che non si trova da utilizzare allo stato libero ma
estratto da minerali ed è radioattivo. I maggiori giacimenti non si trovano
in Europa.
• Uranio e Plutonio sono i metalli che meglio si prestano alla fissione
nucleare e quindi all’utilizzo come combustibile nelle centrali nucleari per
la produzione di energia elettrica oltre che per scopi bellici. Il processo di
produzione di energia elettrica, se calcolata la sola fase della produzione, è
caratterizzato da elevata densità: circa 7 g di uranio arricchito producono
l’equivalente di energia di circa 50 Tonnellate di carbone.
• Al costo per l’estrazione e raffinazione si devono però aggiungere altri
costi esterni per la conservazione e lo smaltimento delle scorie e alla fine
il kWh prodotto non è più conveniente rispetto ad altre tecnologie. Inoltre
problemi di scarsità dell'uranio(da 60 a 75 anni al consumo attuale),
sicurezza degli impianti e l'accumulo dei rifiuti radioattivi di uranio e
plutonio pongono problemi irrisolti di sicurezza.
•Alla fine del ciclo di funzionamento di un reattore restano scorie le cui
radiazioni pericolose possono durare oltre 100 mila anni..
17. DA GAS A ENERGIA
•IDROGENO: è l’elemento più comune in tutto il
sistema solare, ma non
si trova allo stato libero. La sua combustione è esente
da produzione di gas ad effetto serra, dato che si
produce acqua.
•Tutto l’idrogeno presente sul pianeta è associato con
altri elementi e per tanto, serve energia per dissociarlo
dai composti. Questa operazione può
produrre gas effetto serra e ridurre l’efficienza del
ciclo.
Solo l’idrogeno prodotto con energia rinnovabile può
definirsi effettivamente
18. DAL RISPARMIO L’ENERGIA
•EFFICIENZA ENERGETICA: la prima crisi petrolifera degli anni settanta
ha fatto scoprire al mondo industrializzato quanto sia importante ridurre
l’utilizzo delle fonti fossili. Il basso prezzo e l’abbondanza del mercato
avevano diffuso la cultura dello spreco, mentre l’uso parsimonioso in ogni
processo di trasformazione e di utilizzo oltre al risparmio monetario
prolunga l’uso della materia prima e riduce i pericoli sanitari dovuti alle alte
concentrazioni di gas inquinanti.
•Una buona politica degli interventi per la riduzione dell’energia può
produrre in alcuni settori risparmi sino al 80%. La conoscenza e le
tecnologie attuali permettono di effettuare risparmi in tutti i settori di
utilizzo: dalla produzione di energia elettrica, nel settore industriale, nelle
abitazioni civili, negli enti pubblici, nel commerciale, nei trasporti ecc...
• Il protocollo di Kyoto prevede l’obbligo di riportare le emissioni
inquinanti entro il 2012 ai livelli in cui erano nel 1990.
19. ENERGIA GEOTERMICA
• GEOTERMIA: La geotermia è una fonte di energia termica che si può
estrarre dal sottosuolo o che in alcune aree sorge spontanea (Larderello in
Toscana ed in Islanda).
•L’Italia negli anni 50/60 in questo settore è stata all’avanguardia costruendo
la prima centrale per la produzione di energia elettrica da fonte geotermica.
•Su tutto il territorio mediante la perforazione e l’inserimento di sonde
scambiatrici si può captare calore a bassa temperatura e abbinarlo a pompe
di calore, le quali con l’assorbimento di 1 kWh da un motore elettrico lo
trasforma in 4 kWh di energia termica. Questo processo, se alimentato da
energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili è ad emissioni inquinanti zero.
20. •ENERGIA DA BIOGAS
•BIOGAS: Una tra le possibili cause della fine della fauna del Giurassico è la
probabile asfissia o le malattie causate dagli escrementi (rifiuti) dei viventi
stessi dell’era. La produzione di biogas è semplice: già alla fine del 18°
secolo interi villaggi in India producevano biogas mediante digestori
alimentati manualmente.
• Le moderne tecnologie possono gestire automaticamente grossi volumi di
materiale in fermentazione in ambiente anaerobico recuperando il metano ed
altri gas combustibili e trasformandoli in energia termica e in energia elettrica
• Può essere altresì accumulato per alimentare mezzi di trasporto.
• Intere fattorie di allevamento di animali sono autoalimentate da decenni con
questo sistema avendo anche una duplice funzione di abbattimento di nitrati
durante lo spargimento dei fanghi per la concimazione dei prati.
•Analogo processo si può inserire nel ciclo dei rifiuti urbani applicandolo allo
smaltimento dell’umido cittadino e, con differente processo,
all’indifferenziato.
21. ENERGIA SOLARE
•ENERGIA SOLARE: Ciò che l’uomo sulla terra tenta di fare con la fusione
nucleare
nel sole avviene spontaneamente. Fortunatamente la terra dista circa 147 (al solstizio
di
dicembre) milioni di chilometri e l’atmosfera ne filtra un’alta quantità, altrimenti le
radiazioni nocive non permetterebbero la vita sul nostro pianeta.
• La gran parte dell’irraggiamento è trasformabile in calore o energia elettrica (anche
il vento e la pioggia sono prodotti dell’energia solare).
•L’energia solare è presente in ogni parte del pianeta e fa di questa uno dei migliori
sistemi di produzione di energia pulita (nonostante la bassa potenza per metro
quadro, circa 1.000 watt).
•I sistemi per lo sfruttamento non sono ancora elevati . Raffrontiamoli con i
parametri di altri settori, quali:
• abitazione = 30 m2 a persona, valore commerciale 2.000 € m2,
• auto = 3/4 m2 a persona, valore commerciale 3.000 € m2 (+ spese di
mantenimento),
•La superficie per lo sfruttamento dell’energia solare sia termica che fotovoltaica
necessaria per assicurarci comfort per oltre 30 anni viene quantificata in circa 18
m2 a persona complessivi tra pannelli fotovoltaici e termici ed ha un costo di 800 €
al m2.
22. •ENERGIA IDRAULICA
•ENERGIA IDRAULICA: prima della nazionalizzazione dell’energia
elettrica in Italia a ridosso dell’arco alpino e appenninico vi erano
moltissimi impianti idroelettrici privati di piccola e media grandezza.
Questo classificava l’Italia al primo posto in Europa e nel mondo come
produttrice di energia idroelettrica.
•Con la gestione dell’Enel quasi tutti gli impianti sono stati dismessi (o
immediatamente o nel corso dei successivi anni) concentrando la produzione
idroelettrica in soli pochi grossi impianti, ma ciò nonostante l’Italia è
rimasta prima produttrice di idroelettrico in Europa.
•Nel frattempo la quota percentuale di produzione con l’aumento dei
consumi e
scesa dall’60- 70% degli anni 50 al 10% attuale. Sebbene i salti idrici siano
convenienti in termini finanziari, lo sfruttamento massiccio compromette
l’equilibrio ecologico dei territori in cui vengono costruiti.
•La mini idraulica è la scelta vincente per sfruttare l’energia idraulica in
tutto il percorso dei fiumi non intaccando l’equilibrio ecologico. (v. vecchi
mulini).
23. ENERGIA EOLICA
•IL VENTO: figlio dell’irraggiamento solare si crea dalla differenza di
temperature delle varie altitudini e per l’alternarsi delle temperature tra il
giorno e la notte. Vi sono quindi zone molto ventose e altre nelle quali non è
conveniente l’istallazioni di pali eolici: (la Lombardia)
•Questa energia, non essendo equamente distribuita sul territorio crea
degli squilibri in quanto gli interessi produttivi possono saturare il territorio
con disturbi ai volatili e al paesaggio.
• Stanno nascendo “fattorie del vento off-shore” e progetti per l’eolico di
alta
quota, i quali consistono rispettivamente nell’installazione di pali in mare
aperto e di posa di eliche (tipo aquiloni) dai 500 metri di altezza in sù ancorati
a terra mediante cavi di acciaio.
24. ENERGIA DA BIOMASSA
•LA BIOMASSA: è il prodotto combustibile creato dalla crescita nella
biosfera, dalle parti legnose alle piante dei cereali sino ai frutti quale il mais
la colza le barbabietole e altri contenenti oli o alcool da usare per
combustione in alternativa al petrolio.
Alcune località montane sono attrezzate di impianti di cogenerazione per la
produzione simultanea di energia termica distribuita con impianti di
teleriscaldamento e energia elettrica utilizzando il prodotto locale di parti
legnose derivate dalla manutenzione dei boschi circostanti alla centrale.
Questo sistema è considerato a basso impatto, in quanto la CO2 emessa
dall’impianto viene riassorbita dalla vegetazione locale.
Non sono a basso impatto le mega centrali che importano il combustibile da
altre zone o addirittura da altri continenti.
Ancora peggiore l’analisi dei biocombustibili che sottraggono territorio
coltivato alla produzione di prodotti destinati all’alimentazione umana. Per
di più, anche in questo caso il fattore trasporto incide in maniera rilevante
alla immissione di
gas serra in atmosfera.
25. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 25
• L’energia è potenza, velocità, calore
• L’energia serve all’uomo per alimentare
le sue “protesi artificiali”.
• L’energia è sviluppo, crescita, consumo
produzione, ed è “motore” del mercato.
COS’E’ L’ENERGIA
per il “senso comune” ?
26. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 26
2626
• L’energia è una risorsa finita e
degradabile.
• La biosfera si mantiene in equilibrio
dentro una finestra energetica molto
limitata .
• L’energia è diritto alla vita e, quindi, un
bene comune.
COS’E’ L’ENERGIA
per gli “osservatori viventi”?
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Sopravvivenza e convivenza
«Ogni essere vivente è una specie di imperialista
che cerca di trasformare la maggior parte possibile
del suo ambiente in se stesso e nel suo seme. Per
farlo gli occorre consumare energia. La politica ha
il compito di mettere un limite all’egoismo e alla
distruzione.»
B. Russell
29
30. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 30
L’energia è un bene comune?
• La riceviamo in prestito dalla natura.
• È indispensabile alla vita.
• L’accesso, non la proprietà è un diritto.
• È anche un patrimonio sociale.
• È un bene territoriale e comunitario.
• È qualitativamente determinante per gli
ecosistemi e per il potere rigenerativo della
natura (il genere femminile!).
• E’ intrinseca all’abitare e alla mobilità.
33. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Il presente: un sistema Insostenibile
“Il sistema energetico mondiale è a un crocevia.
I trend globali odierni di domanda e offerta di
energia sono manifestatamente insostenibili da
un punto di vista ambientale, economico e
sociale.
Ma questo può e deve essere cambiato”.
Agenzia Internazionale per l'Energia, 2008
33
41. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 41
Consumi totali di energia
in tep/anno.persona al 2006
Foss. Totale
• Africa 0,4 0,4
• Medio Oriente 2,1 2,6
• Europa Orientale e Russia 2,9 3,3
• Europa Occidentale 3,2 3,7
• America centrale e meridionale 1,2 1,2
• America settentrionale 5,8 7,0
• Asia e Oceania 0,8 0,8
• Media mondiale 1,4 1,6
42. 42
Popolazione
in milioni
(2002)
I =
Impronta
pro
capite in
ettari
B =
Disponibilità
di
biocapacit
à in ettari
D = B-I
Deficit
ecologic
o pro
capite
USA 288,0 9,5 4,9 4,7
Australia 19,4 7,7 19,2 -11,5
Brasile 174 2,2 10,2 -8
Olanda 16,0 4,7 0,8 4
Francia 59,6 5,8 3,1 2,8
Germania 82,3 4,8 1,9 2,9
Italia 57,5 3,8 1,1 2,7
Cina 1292,6 1,5 0,8 0,8
India 1033,4 0,8 0,4 0,4
Mondo 6148,1 2,2 1,8 0,4
“Impronta ecologica” nel mondo
44. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Riserve di energia solare (annuali)
> 2130 TWh entro il 2020
Africa
> 450 TWh
Asia – Oceania
> 270 TWh
Latin America
> 270 TWh
Middle East
> 200 TWh
India:
> 180 TWh
Australia – Japan - NZ
> 130 TWh
Europe
> 90 TWh
North America
> 180 TWh
China
> 220 TWh
East Europe – Ex URSS
> 130 TWh
Based on data from B. Dessus & UNESCO ’s Summer School of rural electrification
Yearly kWh by m²
1200
1700
1950
2450
850
600
44
49. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
• Non chiedermi cosa è la povertà perché l'hai
incontrata nella mia casa.
• Guarda il tetto e conta il numero dei buchi.
• Guarda i miei utensili e gli abiti che indosso.
• Guarda dappertutto e scrivi cosa vedi.
• Quello che vedi è la povertà.
Graffito su una casa di Nairobi
49
52. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
“Molti degli attuali sforzi volti ad assicurare e mantenere il
progresso umano, a soddisfare gli umani bisogni ed a dare
attuazione ad umane ambizioni, sono semplicemente
insostenibili e, ciò, sia nelle nazioni ricche che in quelle povere.
…. Noi prendiamo a prestito capitali ambientali di generazioni
future, senza avere né l’intenzione né la possibilità di rifonderli:
le generazioni future potranno maledirci per il nostro
atteggiamento da scialacquatori, ma non potranno mai farsi
ripagare il debito che abbiamo contratto con loro.”
(Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo- Rapporto Bruntland- 1987)
UN PIANETA IN PRESTITO…
52
55. Ripartizione produzione energia elettrica mondiale e europea
Produzione lorda mondiale
di energia elettrica in %
Produzione lorda europea
di energia elettrica in %
Fonte: dati Terna 2009
• La quota maggiore di EE proviene dal termoelettrico
• C’è una buona fetta di produzione da fonte nucleare
• Basso impatto delle energie rinnovabili
55
64. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
LA GEOPOLITICA DEI FOSSILI
• CONCENTRAZIONE DI CAPITALI, DOMINIO
FINANZIARIO DELLE MULTINAZIONALI, CAUSA
CRISI
• TENSIONE INTERNAZIONALE RISORSE
• 40% ENERGIA PRIMARIA CONSUMATA IN
TRASFORMAZIONI
• + ENERGIA IMMESSA IN GUERRE, CONTROLLO,
RIPARAZIONE DEI DANNI
64
67. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it67
67
PER QUANTO TEMPO?
• Includendo anche tutte le risorse speculative
di tutte le tipologie di fonti energetiche si
arriva a 2,5 milioni di Mtep, pari a quasi 200
volte i consumi del 2010 (13.000 Mtep).
• Ma con un tasso di crescita del 2% nella
domanda (meno di quello dal 1990 ad oggi), e
una quota di rinnovabili sotto il 20%, tutte le
riserve convenzionali non rinnovabili
sarebbero esaurite prima del 2100.
68. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
A quanto ammonta il fabbisogno
energetico nazionale?
Il fabbisogno energetico nazionale è di circa 340 mila
Gwh/anno. Di questi:
• circa il 13% è energia importata dall’estero, circa 44
mila GWh/anno
• circa il 67% è prodotto da centrali termoelettriche
che bruciano principalmente combustibili fossili,
circa 220-230 mila Gwh/anno
• circa il 20% è prodotto attualmente da tutte le fonti
rinnovabili (idroelettrica, geotermica, eolica e
fotovoltaica), circa 68 mila Gwh/anno
(dati arrotondati e indicativi al 2009 – Terna)
68
69. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
In Italia abbiamo potenza elettrica in
sovrabbondanza
• In Italia, con 101.447 MW nel 2009, e con una richiesta di
51.873 MW (dati TERNA), abbiamo comunque un problema di
eccessiva capacità generativa.
• Abbiamo troppe centrali ed insieme una rete elettrica
colabrodo, che nel 2008 ha perso oltre 20.000 GW secondo
TERNA!
• Importiamo energia elettrica dalla Francia perché ce la
svende: un reattore nucleare è a flusso costante, non ha una
produzione modulabile… (E’ per questa “rigidezza” del
sistema nucleare che la Francia attualmente importa energia
elettrica).
69
73. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 73
Nuove Centrali?
L’Italia ha assunto l’obiettivo, entro l’anno 2020,
di coprire con energia da fonti rinnovabili il
17% dei consumi finali lordi.
98.885 GWh (in potenza: 43.823 MW)
Perché costruire nuove centrali?
Il Piano di azione nazionale per le energie
rinnovabili (direttiva 2009/28/CE) stabilisce
entro il 2020 di produrre con le FER:
77. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 77
L’emergenza climatica
• Negli ultimi 150 anni la concentrazione di CO2 in
atmosfera: da 280 a 379 ppm.
• Ogni anno vengono rilasciati 26.4 Gton di CO2
= 7.2 Gton di C.
• La temperatura del globo si è innalzata di 0,6 °C
nel ‘900.
• L’aumento inevitabile tra 20 anni sarà di 6 °C
• La crescita di CO2 al 2020 è previsto del 50%.
78. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Per 650.000 anni fino al 1750
180<[CO2]<300 ppm
Per 10.000 anni fino al 1750
265 <[CO2]<280 ppm
Negli ultimi 150 anni [CO2]
fino a 385 ppm nel 2006
L’aumento dei gas serra dal
1750 è dovuto principalmente
alle emissioni da combustione
di combustibili fossili,
dalle attività agricole e
da cambio uso del
territorio
Fonte: IPCC WGI - Fourth Assessment Report, 2007
385385
78
82. 82
1 litro gasolio: 2,7 kg CO2
1 litro benzina: 2,4 kg CO2
1 kg carbone = 3,7 kg CO2
1 kWh elettrico da petrolio =
0,6 kg CO2
Quanta
CO2?
83. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 83
Produciamo circa 520 kga testa di rifiuti all’anno! Energia e materie prime
“nascoste” nel prodotto
Italia: 200.000 tonnellate/anno di plastica per imbottigliare 11 miliardi di litri
d'acqua, 193 litri/ persona all’anno
1 kg di plastica = 2 kg di petrolio e 10 kWh di energia
(1 bottiglia da 1,5 l = 35 g di plastica)
Il riciclo consente di utilizzare solo 3 kWh/kg
bottiglie di plastica = – energia – emissioni – rifiuti – inceneritori!
1 t di carta = 10 alberi+ 15 m3
d‘acqua + 6000 kWh
I RIFIUTI
84. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 84
L’EMERGENZA CLIMATICA: SEQUESTRO DI CO2?
• Per immettere nel sottosuolo 1G ton di CO2 (4%
emissione annua) occorre movimentare 5 milioni di
m3
di gas al giorno;
• Il sequestro di CO2 incide per 3-4 centesimi di euro
per Kw/ora sul costo totale (7-10 centesimi di euro);
• Generare elettricità da carbone e sequestrare la CO2
costa oggi il 14% rispetto all’elettricità da
fotovoltaico.
85. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
AGRICOLTURA INDUSTRIALE
(N.B.: uomo=0.5% biomassa terrestre, si appropria 20% attività fotosintesi)
• Agricoltura industriale = da 11 a 15% GHG
• Deforestazione = da 15 a 18% GHG
• Conservazione/Trasporto/imballaggi alimenti
= da 15 a 20% GHG
• Decomposizione organica = da 3 a 4 % GHG
• Sistema alimentare industriale =
da 44 a 57% CHG!!!
85
97. Percentage change in
average crop yields for the
climate change scenario.
Effects of CO2 are taken
into account. Crops
modeled are: wheat,
maize and rice.
Jackson Institute, University
College London / Goddard
Institute for Space Studies /
International Institute for Applied
Systems Analysis
Variazioni delle produttività agricole (previsioni 2020 ,2050 e
2080)
97
99. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Verso 50 milioni di rifugiati
ambientali• L’ONU afferma che nei prossimi anni moltissime persone
saranno costrette a emigrare perché il luogo dove vivono non è
in grado di sostenere la presenza umana.
• Marocco,Tunisia e Libia perdono ciascuno oltre 1000 km2 di
terra produttiva ogni anno a causa della desertificazione.
• In Turchia 160.000 km2 di terra agricola si perdono per
l'erosione dei suoli.
• Gli effetti della desertificazione, l’erosione dei suoli
l'innalzamento dei mari, lo scioglimento del permafrost (terreno
ghiacciato) e conseguente erosione delle coste produrranno
molti rifugiati ambientali.
• già oggi ci sono più persone sfollate da disastri ambientali che
dalle guerre.
99
101. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 101
In base ai risultati dei convenzionali modelli economici, il
Rapporto prevede che se non interverremo, il costo
complessivo e i rischi delle mutazioni climatiche
equivarranno ad una perdita del cinque per cento del
prodotto nazionale lordo annuo globale, da oggi e per
sempre. Se si considera una gamma più ampia di rischi e
conseguenze, si calcola che il danno potrebbe arrivare fino
al 20% del prodotto nazionale lordo, o anche di più.
Mentre il costo di un intervento, che riduca le emissioni
di gas nocivi per evitare le conseguenze peggiori delle
mutazioni climatiche, può essere contenuto nell'1%
circa del prodotto nazionale lordo mondiale annuo.
Rapporto Stern
Rapporto Stern
102. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Cambiamento climatico:Dati
economici
• Il Cambiamento climatico potrebbe costare
all’economia mondiale fino a 5000 miliardi di $ ossia il
20% del PIL mondiale. (Rapporto Stern)
• Per evitare le peggiori conseguenze economiche ed
umane del Cambiamento Climatico basterebbero forse
275 Mld. € pari all’1% PIL mondiale. (Minh Ha Dong,
econ.)
• Il settore assicurativo è a rischio: bastano 2 cicloni tipo
Katrina per dover pagare 100 miliardi di $. (Pres,
Lloyd’s di Londra)
102
104. L’ITALIA CAMPIONE D’EUROPA PER EMISSIONI DI CO2
SE NON RISPETTEREMO LA DELIBERA EUROPEA SUI
PARAMETRI DI KYOTO ENTRO IL 2012, DOVREMO
ACQUISTARE
“CERTIFICATI VERDI” DA ALTRI PAESI EUROPEI
104
105. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 105
Emissioni di CO2 in Lombardia
e Protocollo di Kyoto
• Le emissioni CO2 In Lombardia sono 100
milioni di Tonnellate/anno:
• I trasporti contribuiscono col 23%;
• Il riscaldamento civile col 21%;
• La produzione di energia col 17%;
• L’industria col 16%;
• L’agricoltura 9%;
• I rifiuti 4%.
106. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 106
CO2 PROVINCE LOMBARDE
Emissioni totali di Gas Serra in LombardiaEmissioni totali di Gas Serra in Lombardia
INEMARINEMAR -- 20032003
www.ambiente.regione.lombardia.it/inemar
108. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Il 4° Rapporto IPCC
La temperatura globale nel 2100: tra 1.8 e 4 °C in più
Le previsioni sul clima futuro sono basate su differenti scenari di emissione di gas serra
(che tengono conto dello sviluppo tecnologico e socio-economico della popolazione).
I modelli non sono infallibili, rimangono incertezze su alcuni elementi
(aerosol, fenomeni di feedback), ma sono l’unico mezzo che abbiamo per ragionare sul
futuro
Alta emissione di gas
serra = riscaldamento
maggiore
Riduzione
emissioni =
riscaldamento
minoreEmissioni nulle =
riscaldamento residuo
(gas serra già emessi)
108
110. •Percorso delle emissioni globali nei prossimi 40 anni determinerà con
•probabilità un riscaldamento entro la fine del secolo
Impatto azione climatica su
temperatura entro 2100
111. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 1112005
14
Emissioni
stabilizzate
7
Gigatons
Carbon Emitted
per Year
1950
1.6
Emissioni
raddoppiate
Emissioni
attuali
The Stabilization Wedge
0
175 Gt di
Carbonio
Business-as-usual trajectory
Stabilization trajectory
A livello mondiale sono necessari 7 cunei di stabilizzazione
per evitare il raddoppio delle emissioni nei prossimi 50 anni
(Pacala e Socolow, 2004)
2054
25 Gt/cuneo
in 50 anni
Azioni di stabilizzazione CO2
112. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
20/20/20: la politica energetico -
ambientale dell’Unione Europea
• ridurre le proprie emissioni del 20% rispetto
alle emissioni del 1990 entro il 2020;
• conseguire un risparmio energetico del 20% al
2020 rispetto ai consumi previsti;
• raggiungere una quota di fonti rinnovabili del
20% al 2020 rispetto ai consumi complessivi;
• raggiungere una quota del 10% di
biocombustibili nel settore trasporti, rispetto
ai consumi di benzina e diesel.
112
113. •Emissioni UE ridotte del
•16% tra il 1990 e 2009
•PIL UE cresciuto del
•40%
•Settore manifatturiero
•UE cresciuto del 34%
•UE in pista verso
•l’obiettivo - 20% di
•riduzione delle emissioni
•nel 2020
•Tuttavia, le politiche
•attuali produrrebbero
•solo - 40% emissioni di•4
•gas serra nel 2050
Emissioni Gas serra:
dove si trova adesso la UE?
115. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
LA TERRA E’ MALATA
Come ferite non curate, le macchie
rosse che indicano concentrazioni
elevate di NO2 (generato dalla
combustione), coincidono con le zone
più industrializzate: le principali città
del Nord America e dell'Europa. In
particolare in Italia, tutta la zona della
Pianura Padana presenta valori
altissimi.
115
120. 2007:Domanda mondiale di2007:Domanda mondiale di
energiaenergia
Il gas cresce più veloce in termini assoluti
Le fonti rinnovabili di energia più veloce in termini %
il petrolio rimane comunque il combustibile dominante nel 2030
Source: WEO 2009
120
123. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 123
INVIVIBILITA’ / SOPRAVVIVENZA
• Costi di “riparazione” molto elevati
• Si alimentano le “protesi”, ma perisce la specie
• L’economia capitalistica non assicura la
sopravvivenza della civilta’
• Il danno ambientale aumenta l’ingiustizia sociale
→La biosfera al posto della geopolitica
Se ne può occupare la destra (Sarkozy, Formigoni?)
126. •LEZIONE DA COPENHAGEN:
•PUNTI POSITIVI:
•CONSENSO POLITICO ( anche se fragile) tra Paesi
sui principali elementi di un futuro accordo.
•La rappresentanza era al livello più alto (Capi di
Stato).
•La conclusione contiene una PARTE FINANZIARIA
e il concetto di REDD- plus.
•PUNTI NEGATIVI:
•RIGIDITA’ DEL MODELLO UNICO DI KYOTO
• - In due anni di negoziato il modello del P.K. è
rimasto il solo riferimento principale per i negoziatori.
•IMPEGNI VOLONTARI
•- Il risultato finale della COP15 è una
dichiarazione senza impegni vincolanti.
•LEADERSHIP G3 - Posizione EU troppo
concentrata su se stessa e sulle sue regole. In
questa situazione è emersa la leadership del G3
“di fatto”.
127. Mitigazione dei cambiamenti climatici :
ridurre le emissioni e potenziare gli assorbimenti di gas
serra
Risparmio energetico ↔ tecnologie + “stili di vita”
Maggiore efficienza ↔ Cambiamento tecnologico
Produzione di energia non fossile ↔ tecnologie
Stoccaggio della CO2 fossile ↔ tecnologie + pratiche
agricole
Numerosi studi hanno mostrato che la riduzione delle emissioni
è possibile, sviluppando opportunamente alcune tecnologie
Questo non significa che i cambiamenti saranno facili e
indolori.
La strada è percorribile, ma gli ostacoli non mancano.128
128. Scenari di riduzione delle emissioni per
limitare aumento di temperatura a 2°C
129
129. 130
Obiettivo di fondo: 2°C rispetto ai livelli
pre-industriali
Picco globale
entro il 2020
Emissioni globali: -
- 50% entro il 2050
(rispetto al 1990)
Paesi sviluppati:
riduzione del 80-
95% entro il 2050
(rispetto al 1990)
Riduzione
maggiore ?
130
133. www.wbcsd.org
Worls Business Council for Sustainable development
Facts and Trends to 2050, Energy and climate change
Pacala e Socolow, Science, 305, 5686, pag. 968-972
“Stabilization wedges”, Princeton Wedges Model
INTERNATIONAL ENERGY AGENCY
World Energy OutlookWorld Energy Outlook
IPCC - Quarto Rapporto di Valutazione
Terzo Gruppo di Lavoro (Mitigazione dei cambiamenti climatici)
Potsdam Institute for Climate Impact Research
Technology Options for Low Stabilisation - ADAM Model Comparison
Gruppi di ricerca sulle potenzialità delle diverse tecnologie
e pratiche per ridurre le emissioni globali
134
134. •
•80% riduzione
•interna nel 2050 è
•possibile
•Con le attuali tecnologie
disponibili,
•Con un cambiamento
dei comportamenti
indotto dai prezzi
•Se tutti I settori
economici contribuiscono
•Percorso efficiente:
•-25% in 2020
•-40% in 2030
•-60% in 2040
•1990 2000 2010 2020 2030 2040 2050
•100%
•40%
•20%
•80%
•60%
•0
%
•Industry
•Transport
•Non CO2 Other Sectors
•Non CO2 Agriculture
•Residential & Tertiary
•Power
Sector
•Current policy
•40%
•20%
•60%
•0
%
•80%
•100%
ROAD MAP EUROPEA AL 2050
135. •*Risparmio sui combustibili: da € 175 a 320 miliardi di media
per anno nel 2010-2050 (rispetto a € 270 miliardi di investimenti)
•*Consumo primario di energia circa 30% al di sotto del 2005
senza incidere negativamente sui servizi energetici
•*Rendere l’economia UE più sicura dal punto di vista
energetico:
•Dimezzare importazioni di petrolio e gas rispetto alla situazione attuale
•Risparmiare € 400 miliardi of sulle importazioni UE di petrolio oil e gas
nel 2050, equivalente a > 3% PIL odierno
•Salvaguardia contro impatti macroeconomici di rialzi futuri dei prezzi
energetici
•*Benefici su qualità dell’aria e salute : € 27 miliardi nel 2030
•e € 88 miliardi nel 2050
Benefici scenario 450 per Europa
136. •
•Passaggio dal costo del carburante a spesa per investimenti
Denaro rimane nella UE
•22
0
•20
0
•18
0
•16
0
•14
0
•12
0
•10
0
•4
0
•8
0
•6
0
•GDP and GHG decoupling
•1990 2000 2010 2020 2030
•GDP GHG emissions
•Innovazione in settori
chiave per la crescita
•cruciale per competitività
futura
•Crescita PIL scollegata da
emissioni gas serra anche
dopo 2020
•PIL più sicuro rispetto a
shock energetici
Benefici per l’economia UE
137. •Creazione nuova occupazione
•Breve termine: ristrutturazione edilizia, produzione di
materiali di isolamento, industria delle rinnovabili
•Potenziale per creazione nuovi posti di lavoro sino a 1.5
milioni entro il 2020
•Usare i ricavi delle aste del sistema UE di scambio delle
quote di emissione e i ricavi fiscali a seguito della riduzione
dei costi occupazionali e aumentare investimenti e R&S
•Prospettive occupazionali a lungo termine dipendono da
condizioni favorevoli del quadro economico, p.es. Spese su ricerca e
sviluppo tecnologico, innovazione, imprenditorialità,
nuove professioni, investimenti
Benefici per occupazione UE
139. • Alla base di queste riflessioni sta un necessario
cambio di paradigma energetico:
• “sole” o “atomo”? “vita o economia
• Non esistono terze vie
ATOMO O SOLE?
140
145. Cella fotovoltaica
La tecnologia fotovoltaica consente la trasformazione diretta della luce
solare in energia elettrica utilizzando materiali semiconduttori (in
particolare silicio).
L’eleganza del flusso solare
146
151. Una convenzione statistica amplifica il ruolo
del nucleare
•In termini di energia primaria totale, la quota
coperta da nucleare nel mondo è valutata nel 5,9% contro il
2,2% dell’idroelettrico.
•Ciò deriva dal fatto che il nucleare produce energia
termica, 2/3 della quale scaricati nell’ambiente. Nel
mondo solo un numero ridottissimo di impianti
recupera una parte del calore di scarto.
•Di fatto, i reattori di potenza producono solo
elettricità. Il peso del nucleare sui consumi globali di
energia è dunque aumentato artificialmente per 3.
155. Referendum: cancellato il Disegno di Legge
•RITORNO AL NUCLEARE (artt. 25 e 26)
•Entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge il Governo disciplinerà:
– le modalità di localizzazione e le tipologie degli impianti
•– i sistemi di stoccaggio dei rifiuti radioattivi e del materiale nucleare
•– le misure compensative da riconoscere alle popolazioni e alle imprese
interessate
•– i requisiti per lo svolgimento delle attività di costruzione
•Il programma sarà attuato secondo le migliori tecnologie e su tutto il
settore
•vigilerà l’Agenzia per la sicurezza nucleare:
•– l’organismo sarà dotato delle competenze professionali (Enea e Ispra) e
risorse tecniche sufficienti a garantire il più rigoroso rispetto delle esigenze di
sicurezza, tutela della salute dei cittadini e lavoratori, protezione dell’ambiente
164. La radioattività è un fatto naturale
• Esiste un fondo naturale di
radioattività, il problema
dell’inquinamento si pone quando la
tecnologia concentra in modo
esageratamente innaturale il
materiale fissile, producendo anche
elementi che non esistono in natura,
come il plutonio.
• La radioattività si misura in Sievert e dà conto
degli effetti che una determinata quantità di
radiazioni avrà sul corpo.
• 2,4 millisievert (mSv) è la quantità che in media
un uomo assorbe per esposizione alla
radioattività naturale nell’arco di un anno.
• Ma non esiste una dose, per quanto minima,
esente assolutamente da rischio sanitario. La
malattia è un fatto probabilistico, noi tutti
giochiamo alla roulette russa con il destino.
165
165. Nozioni elementari di dosimetria
• In genere, per esemplificare l’impatto
delle radiazioni e il loro
assorbimento, si fa riferimento al
campo medico e ci si riferisce alle
quantità assimilate durante una
radiografia ordinaria (1 mSv), una
mammografia (3 mSv) o una Tac (3-4
mSv).
• Gli effetti biologici dell’esposizione
alle radiazioni dipendono dalla loro
quantità e intensità. 1 Sv provoca
alterazioni temporanee
dell’emoglobina; 2-5 Sv causano
nausea, perdita dei capelli ed
emorragie; 4 Sv causano la morte nel
50% dei casi e se si è esposti a più di
6 Sv la sopravvivenza è improbabile.
166
176. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
1. L’energia elettrica prodotta con il nucleare è più economica;
2. Gli impianti nucleari non producono CO2;
3. Il problema delle scorie radioattive è risolvibile;
4. Le centrali nucleari sono sicure.
i principali argomenti a sostegno del nucleare
177
177. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Si sono contati più di 40 motivi. Citiamo solo i principali:
Gli svantaggi del nucleare
1. I costi del nucleare
2. La centralizzazione e l’inefficienza del ciclo
3. Indipendenza e sicurezza degli
approvvigionamenti
4. La sicurezza e la salute
5. Le scorie e il decommissioning
6. Le connessioni col militare
7. La vulnerabilità dei siti
8. Il contesto socio- ambientale
9. La democrazia e l’informazione
10. La non complementarietà con strategie dolci
179. UN REATTORE E’ UN INCIDENTE IN
CORSO “MODERATO”
•La densità energetica in un reattore viene rilasciata in modo controllato
•Il controllo di un evento altrimenti incontenibile avviene con sistemi
alimentati
•I sistemi che impediscono l’incidente in corso sono “comandati” (barre,
raffreddamenti etc.)
•Se i sistemi si bloccano l’incidente non si può contenere: la biosfera non
è in grado di smaltirne gli effetti senza subirne la distruzione
•Occorrono sistemi ridondanti
•Se l’incidente non avviene, e gli effetti non esplodono all’istante,
l’energia si smaltisce comunque in tempi lunghissimi (scorie millenarie)
180
187. N.8 - Il problema delle scorie
non è risolvibile
• Il ciclo nucleare ha creato milioni di
tonnellate di scorie (di cui ben
qualche centinaio di migliaia
altamente radioattive) senza
smaltimento definitivo.
• Obama ha decretato il fallimento del
progetto “Yucca Mountain”: hanno
speso inutilmente una decina di
miliardi di dollari in 20 anni per un
deposito che non si farà!
• In Germania ha fatto scalpore (la la
RAI lo ha documentato) il crollo nella
miniera di sale di Gorleben che era
stata data per “garantita 20.000
anni”.
188
193. •I dati a confronto (mld €/1000 MW)
• 1000 MW di nucleare in miliardi di euro costano:
2,5-2,8 secondo ENEL e EDF (EPR)
Fino a oltre 3,5 secondo E.On (EPR)
Circa 5 secondo l’offerta (senza clausola) in Canada (EPR)
Circa 5,8 secondo Moody’s
Circa 6,1 secondo Florida L&P
•CHI HA RAGIONE?
195. •L’attuale sistema energetico –costi
energetici
•COSTO COMPARATO DEL KWH ELETTRICO DA VARIE FONTI
•Fonte: Lazard 2008 for NARUC (Associazione USA per lo studio dei servizi pubblici
fondamentali)
•1
7
197. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 198
TVO vs AREVA NP
• Le due società si stanno incolpando l'un l'altra dei ritardi: 3 anni di ritardo
nei primi 3 anni di cantiere.
• AREVA: “TVO non ha eseguito le procedure di accelerazione che erano
state concordate nel giugno 2008, mentre ha impiegato un anno per
l’approvazione dei documenti di costruzione rispetto ai due mesi
precedentemente concordati”.
Chiesto indennizzo di 2 miliardi e mezzo di euro.
• TVO: “AVEVA non è riuscita a mantenere ritmi adeguati di lavoro e nessun
rallentamento e’ imputabile a TVO”.
Areva stima che OL3 costerà 1,7 miliardi di euro in più rispetto ai 3,2
miliardi di euro stabiliti da contratto. L’anno scorso ha accantonato riserve
per 749 milioni di euro, che hanno duramente impattato sull’utile di
esercizio della società, riducendo il risultato di fine anno del 21%.
201. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Decommissioning: i debiti che lascia il
nucleare
Il costo del “decommissioning”
Francia: 70 Miliardi di Euro a prezzi 2004
Gran Bretagna: 104 Miliardi di Euro a prezzi 2007
USA: 54 Miliardi di Dollari (prezzi 1998) solo per il deposito permanente
dello Yucca Mountain.
Dai 200 ai 1.000 miliardi di dollari e dai 70 ai 100 anni per
raccogliere e conservare in maniera sicura le oltre 77.000 tonnellate
di rifiuti radioattivi, ora giacenti in 131 depositi di fortuna sparsi nel
paese.
Italia: 5,2 Miliardi di Euro a prezzi 2008 (non ancora tutti stanziati)
Fonte: rapporti delle Corti dei Conti di FR, GB e IT
202
202. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Il debito atomico: dismettere gli
impianti costa tre volte costruirli
• A Cernobbio, il 19 marzo 2011, il Ministro dell’economia
Giulio Tremonti ha individuato una nuova variabile per
leggere la realtà economica: “''C'e' il debito pubblico, il debito
privato ma c'e' anche il debito atomico'', ha affermato.
• ''Se togliamo il nucleare il Pil di molti Paesi sarebbe più
indietro rispetto all'Italia - ha poi spiegato - anche perché non
viene calcolato il costo dello smaltimento delle scorie e della
dismissione degli impianti''.
• “Decommissionare” gli impianti costerebbe tre volte quanto
costruirli: se quattro reattori EPR vengono in tutto 20 miliardi
di euro, per smantellarli se ne andrebbero 60 miliardi di euro
che attualmente non rientrano nelle stime economiche.
203
204. Le riserve di uranio non vanno oltre gli
80 anni ai consumi attuali
• La scarsità dell’uranio, che è
disponibile per pochi
decenni, spiega il suo
prezzo esorbitante, che si è
moltiplicato per dieci (da 7
a 75 dollari la libbra) dal
2001 al 2007.
• Ancor più costoso è il
plutonio: vale 10 volte
l’uranio…
• La 4^ Generazione risolverà
tutto? Qui siamo nel campo
delle mere “speranze”…
205
205. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Perché diciamo no all’atomo
L’emergenza climatica non può aspettare i tempi della
messa a regime della filiera nucleare
Per realizzare quanto previsto nello “scenario
politico 450” occorrerebbe installare entro il
2030, ossia in 20 anni, una potenza pari a quella
di 299 centrali da 1000 Mw.
L’eventuale funzionamento di nuove filiere
atomiche andrebbe a regime in tempi troppo
lontani per ridurre l’emergenza planetaria dovuta
all’aumento di temperatura già in corso
206
206. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Anni necessari per ottenere energia
netta dal nucleare.
• 6 anni per la costruzione di una
centrale.
• 40 anni di durata di
funzionamento.
• 10 anni per il pareggio di energia.
• Un impianto fornisce energia
netta dal 9° anno.
207
207. Nucleare per il clima globale?
•Raddoppiando i reattori nucleari entro il 2030:
• Servirebbero 500.000 MW nuovi incluse le
sostituzioni di reattori da chiudere
• I costi di installazione sarebbero dell’ordine dei 2-
3.000 miliardi di euro
• Occorrerebbe allacciare alla rete un nuovo
reattore ogni 2 settimane
•Le emissioni di CO2 si ridurrebbero di circa il 5%
209. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Perché diciamo no all’atomo
Il ciclo nucleare non è carbon free
Emissioni di CO2 per KWh, ripartito nelle varie fasi del ciclo nucleare, per un
reattore attivo per 31 anni e che utilizza uranio contenente lo 0,15% di U3O8
210
210. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Per produrre il combustibile di
uranio si emettono 55g. di
CO2/kWh
1
Per costruire una centrale
nucleare si emettono 12g. di
CO2/kWh
2
Per trattare le scorie e
smantellare gli impianti si
emettono 28-66 g. di CO2/kWh
3
Ogni kWh prodotto da una
centrale nucleare è
responsabile dell’emissione
in atmosfera tra 95 e 134
grammi di CO2
Il ciclo dell’uranio e la CO2
211
211. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Emissioni di CO2 nella produzione di Energia Elettrica
[ gCO2/ kWh]
880
720
370
134
45
20 15 11
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1.000
Carbone Pet rolio Gas Nat urale Nucleare Biomassa Fot ovolt aico I droelet t rico Eolico
gCO2/kWh
Emissioni comparate CO2 per fonti
212
213. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Bomba d’acqua nucleare
• “Forse non tutti i parlamentari sanno che l’elettricità prodotta
da una centrale nucleare non viene generata direttamente
dalla reazione atomica ma da una convenzionale turbina a
vapore“.
• “La fissione del materiale radioattivo produce un aumento
della temperatura nel cuore della centrale, questa energia
sotto forma di calore viene sfruttata per innalzare la
temperatura di un’enorme quantità d’acqua, il vapore
generato aziona delle turbine capaci di produrre energia
elettrica”.
• “L’acqua è spesso usata anche come moderatore per evitare
che il nucleo raggiunga temperature troppo elevate”.
214
215. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
ENERGIA - ACQUA
C’è un legame stretto
• Consumo Energia – Cambiamento climatico -
Disponibilità acqua
• Nel 2003 siccità in Francia = stop nucleare
• 50% consumo acqua USA = centrali
• 37% consumo acqua Italia = centrali
• Reattore EPR = 4 milioni m3
al giorno
• 1 KWh nucleare evapora 1,7 litri acqua
216
216. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Nucleare: consumi acqua 1
• Il 7% non viene restituito
• In 11 giorni (t m acqua in atmosfera le centrali
F immettono in atmosfera 63 miliardi m3
• 40 anni miniere Niger 270 miliardi l H20
• Portata Po 138 milioni m3
• Quantità h2o evaporata = 496 miliardi m3
• 70g CO2/Kwh
217
217. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Nucleare: consumi acqua 2
• L’esempio è riferito ad un reattore in grado di
generare 1000 Megawatt, e all’acqua presa da un
fiume - o da un lago, o dal mare - e ad esso resa
riscaldata.
• Ebbene, servono 2.596.792 metri cubi di acqua al
giorno. Cioè 108.199 metri cubi d’acqua all’ora,
1.803 metri cubi d’acqua al minuto, 30,05 metri cubi
di acqua al secondo. Quasi un terzo della portata del
Po a Torino, appunto.
218
218. nucleare: consumi acqua 3
•Un reattore EPR richiede 100 m3/secondo di acqua
•La riduzione dei flussi di acqua nei fiumi ha causato
nella siccità del luglio 2006:
•- Germania: Krummel (1316 MWe), Brunsbuttel (806 MWe) a
Brokdorf (1440 MWe) sul fiume Elba - chiusura
•- Spagna: Santa Maria (466 MW)
•- Belgio: Doel (421 a 454 MWe) potenza ridotta
•- Francia: 28 reattori su 5 grandi fiumi (Garonne, Rhone, Seine,
Muese e Moselle) autorizzati a superare i limiti di scarico (3° C)
•- USA: Cook (2 x 1000 MW) nel Michigan
219. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Nucleare: un problema etico
La percezione “umana” del rischio è legata non a calcoli di probabilità,
ma alla possibilità che azioni umane portino a situazioni con
conseguenze gravi
che colpiscono quelli che consideriamo come valori:
• Famiglia
• Comunità
• Generazioni future
• Ambiente naturale
• Fauna, eccetera.
L’etica stabilisce ciò che è “buono” per la vita umana.
Il nucleare pone un problema etico perché si tratta di una tecnologia
difficile da controllare, che impone un onere sulle generazioni future.
Che diritto abbiamo di fare scelte che pagheranno altri?
220
220. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Impianto di arricchimento di Tricastin – Francia – 16 km2
4 centrali per 3.000 MW servono solo a far funzionare l’impianto
L’occupazione del territorio – quello che NON ci
fanno vedere
221
221. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
L’occupazione del territorio – quello che non ci dicono
Secondo il Brookhaven National Laboratory e la Columbia University,
gli impianti nucleari USA utilizzano 120 m2
/GWh.
Un impianto da 1.000 MW che sia operativo per 40 anni
ha bisogno di un territorio di 38 km2
1.000 MW Nuclear Plant Footprint
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
Power Plant Site PP Exclusion Zone Fuel Cycle Power for
Enrichment
Spent fuel
Repository
km2
Su 38 km2
si possono installare 2.400 MW di solare Fotovoltaico e produrre 3.500
GWh all’anno di Energia Elettrica.
222
223. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
La vera causa della spinta al nucleare sono le
ambizioni di potenza militare degli Stati
• Nucleare civile e militare sono fratelli gemelli ed
inseparabili.
• L’origine della tecnologia è militare, proviene da
Hiroshima.
• I reattori militari in funzione sono circa il doppio di
quelli civili.
• Producono le centrali e le bombe nucleari le stesse
industrie (in testa General Electric e Westinghouse):
senza gli enormi finanziamenti militari, l'industria
nucleare non reggerebbe.
224
224. Combustibile=Scorie=Esplosivo
• La base tecnica del rapporto tra
usi civili ed usi militari
dell’energia atomica, come
ricorda ElBaradei, ed direttore
IAEA, sta in questa equazione:
combustibile=scorie=esplosivo.
• La tecnologia dell’arricchimento
dell’uranio (con cui si fabbrica il
combustibile) può portare alla
Bomba.
• Lo stesso dicasi della tecnologia
del ritrattamento delle scorie, da
cui si separa il plutonio (il
materiale fissile ideale per la
Bomba).
225
225. Le potenze nucleari latenti
• “Potenza nucleare latente” è
quella che ha:
• La tecnologia in proprio per produrre U235 o
Pu239
• Materiale fissile stoccato in quantità
• Risorse organizzative ed industriali adeguate per
assemblare le bombe
• La tecnologia dei vettori missilistici per portare
l’ordigno sui bersagli
• Paul Wolfowitz, vicesegretario di
Stato nell’Amministrazione Bush:
• “Il Giappone in uno spazio brevissimo di
tempo è in grado di assemblare 4.000
testate atomiche; la Germania 2.000”.
Sole 24 Ore (24 settembre 2009)
226
226. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Imprenditori: invece del nucleare
• New Nuclear: why the economics says no!
• Imprenditori, manager e professionisti:
• Scelta errata; una enorme distrazione di
risorse a discapito delle nuove energie
(efficienza energetica e rinnovabili).
• Pasquale Pistorio, Catia Bastioli
• Gianluigi Angelantoni
• Gianni Silvestrini
227
227. Perché la bolletta italiana è così cara
• I motivi sono 4:
• 1- la borsa elettrica accetta e
ufficializza il prezzo del produttore
più costoso (“sistema del prezzo
marginale”)
• 2 – sono caricati gli “oneri generali di
sistema” (tra i quali il CIP6 ed
appunto il “vecchio” nucleare)
• 3- la rete elettrica, vecchia, “bucata”
e congestionata, fa lievitare i prezzi
nelle ore di picco;
• 4- quasi il 20% della bolletta elettrica
– poteva essere diversamente? - se
ne va in tasse e IVA
228
233. Caratteristiche del IV conto energia
(art. 25 c.10)
•Obiettivo di potenza al 2016: 23.000 MW
•Costo per anno degli incentivi: 6-7 miliardi di euro
•Tutti gli incentivi hanno durata 20 anni
•Piccoli impianti: tutti gli impianti fino a 1MW su edifici, impianti a
terra con scambio sul posto fino a 200 kW, impianti su edifici delle
pubbliche amministrazioni di qualunque potenza
•Per i piccoli impianti nessun tetto, per i grandi impianti tetto di
spesa
(con obiettivi di potenza) dal giugno 2011 a dicembre 2012
•Per i grandi impianti “registro delle prenotazioni”
•Tariffe incentivanti con riduzione mensile dal giugno 2011 al
dicembre 2011 e con riduzione semestrale nel 2012
•Tariffe dal 2013 al 2016 con costo indicativo di spesa e obiettivo di
potenza semestrale con l’aggiustamento alla tedesca (tariffa
omnicomprensiva)
236. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Il futuro energetico per uno sviluppo sostenibile
Quale risposta dare dunque ai problemi connessi al progressivo
esaurimento delle fonti fossili, ai cambiamenti climatici, alla crescita
demografica, alla diffusa povertà, ad uno sviluppo che privilegia
pochi e che emargina gran parte della popolazione e che diviene
sempre più insostenibile ambientalmente, democraticamente,
socialmente ed economicamente non solo per le future ma anche
attuali generazioni?
237
237. Passata la crisi finanziaria ed
economica tutto ritornerà come
prima?
238
ieri
??
visibilità
oggi domani
238. LA CRISI ATTUALE
(crisi da finanziaria a economica e
strutturale)
Popolazione mondiale molto elevata
Alto consumo di energia fossile
Rifiuti, inquinamento e distruzione dell’ambiente
Perdita di biodiversità e agricoltura industriale
elevatissimi costi di “riparazione” e
concentrazione dei danni in aree povere
239
240. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Energia: conflitti vecchi e nuovi
• Limiti fisici del ciclo auto/petrolio
• Centralizzazione o decentramento
• Proprietà privata e sviluppo (auto)
• Produzione competizione riproduzione
• Videocrazia, consumo, mercato, democrazia
241
244. Definizione di Impronta Ecologica
•“Area bio-produttiva complessivamente
utilizzata
•da una determinata popolazione umana
•(individuo, famiglia, comunità, nazione) per
•produrre le risorse che essa consuma e per
•assimilare i rifiuti che essa produce”
245. È possibile calcolare il consumo di terra
bio-produttiva delle diverse attività umane
•L’impronta ecologica totale è data dalla somma
delle
impronte delle singole attività, ognuna correlata
ad un certo
utilizzo di risorse e produzioni di rifiuti
•L’impronta ecologica permette di
aggregare
Consumo di terra bioproduttiva
250. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 251
OVERSHOOT DAY (OVDAY)
• Il sovraccarico ecologico corrisponde
all’eccesso di risorse consumate
dall’umanità rispetto alla possibilità di
rigenerazione della natura.
• Nel 1987 OvDay era 19 Dic; nel 1995 era il
21 Nov; nel 2004 era il 21 Ott; nel 2010 è
stato il 21 Agosto.
• Il nostro stile di vita attuale esaurisce il
capitale naturale terrestre, con consumi>
45% della biocapacità del pianeta.
251. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 252
L’emergenza climatica
• Negli ultimi 150 anni la concentrazione di CO2 in
atmosfera: da 280 a 379 ppm.
• Ogni anno vengono rilasciati 26.4 Gton di CO2
= 7.2 Gton di C.
• La temperatura del globo si è innalzata di 0,6 °C
nel ‘900.
• L’aumento inevitabile tra 20 anni sarà di 6 °C
• La crescita di CO2 al 2020 è previsto del 50%.
252. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 253
Disoccupazione
I dati relativi al 2009 mostrano che i mercati del lavoro
continuano a deteriorarsi in reazione alla crisi
economica.
La disoccupazione è in aumento, le offerte di lavoro
sono ancora in calo e le imprese continuano ad
annunciare sostanziali riduzioni di posti di lavoro in
diversi settori...
Le ultime previsioni della Commissione Europea
registrano una contrazione dell’occupazione del 2,6%
nel 2009 e di un ulteriore 1,4% nel 2010, che equivale
a circa 8 milioni e mezzo di perdite di posti di lavoro
per i due anni considerati.
254. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
CRISI CIVILTA? (della
globalizzazione)
• Cambio di paradigma e narrazione
• Dalla geopolitica alla biosfera
• Dall’atlante astratto a mappe caos climatico
• Dal biosistema tecnologico al territorio delle
varieta’
• Nuove generazioni, sopravvivenza
• Democrazia, Rappresentanza
255
255. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
GOVERNO CAMBIAMENTO E CRISI
DELLA DEMOCRAZIA
• La rappresentanza è tecnica residuale
• Politica non è solo spazio della democrazia
rappresentativa, ma finanza, tecnologia,
media.
• Uscire dalla dimensione “individui-reti”
• Rompere schema bipolare videocrazia con
elettori
• Democrazia diretta
256
256. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 257
IL “BUCO” ENERGETICO
• L'uso globale di energia attuale è 13 TW,
si prevede che per il 2050 arrivi a 30.
• il deficit previsto sarebbe 17 - 20 TW.
• Costruendo 1 centrale nucleare da 1000
Mw al giorno per 50 anni si otterrebbero
10 TW.
• Il vento offre in prospettiva 2-4 TW.
• L’energia solare 20 TW.
• La biomassa dà un massimo teorico di 7-
10 TW.
257. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Raffronti per valutare i consumi
• Unità di misura:kilowattora per giorno per persona (Mackays)
(kWh/d per persona = lampadina da 40W per 24 ore al giorno)
• Europa 125 kWh/d (40 kWh/d per il trasporto; 40 kWh/d al
riscaldamento)
• America = 250 kWh/d
• Media mondo = 56 kWh/d.
• Le auto elettriche moderne consumano 15 kWh per 100 km,
le auto a benzina dai 70 ai 90 kWh per 100 km, un treno
solo 3 kWh per passeggero per 100 km
• Le coltivazioni per biocarburanti forniscono 0,5 watt per
metro quadro
258
261. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 262
DALLA CRESCITA ALLA DECRESCITA
• Revisione del modo di produzione
capitalistico e radicale innovazione delle
politiche economiche.
• Limiti alla speculazione finanziaria
• Riduzione della scala dei grandi apparati
• Limiti al commercio/produzione di beni non
socialmente e ecologicamente desiderabili
• Riduzione generalizzata orario di lavoro
• Trasferimento tassazione dai redditi a risorse
naturali
• Sostegno fasce deboli e piena occupazione
262. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 263
RIPRENDIAMOCI I BENI COMUNI!
• La questione energetica è una questione di
democrazia.
• L’acqua, la conoscenza, la cultura sono
riproducibili, pubblici, trasmissibili
• La comunità aperta è luogo di partecipazione
• L’energia rinnovabile può essere prodotta su
scala locale in impianti di piccola e media
taglia e distribuita alla rete locale, con un
governo diretto delle comunità, pubblico e
partecipato.
263. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 264
DALLA COMPETIZIONE ALLA COOPERAZIONE
• No alla guerra
• Riforma istituzioni internazionali
• Nuove istituzioni internazionali di cooperazione e
redistribuzione
• Libera circolazione conoscenze (no brevetti e
royalties)
• Valorizzazione autosostenibile beni comuni a scala
territoriale
• Diffusione Reti di Economia Solidale
264. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 265
DALLA DIPENDENZA ALL’AUTONOMIA
• Politiche culturali e educative favorenti
autonomia, critica, ozio creativo e non
dipendenza dalle merci
• Riforma dei media:limiti alla pubblicità
• Cambiamento stili di vita e consumo
266. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 267
SOTTRARSI AL DOMINIO
DELLE MERCI
• 1 Tep /pro capite consumo energia.
• 1,5 Ton/anno pro capite emissione CO2.
• 50 litri pro capite di diritto all’acqua.
• Inversione overshoot day a 31/12 al 2030.
• impronta ecologica a 1,8 ha/cap al 2030
• Diritto e diritti del lavoro
• Multiculturalità, “ius soli”
267. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 268
LA DIMENSIONE TERRITORIALE
• Imparare a trattare l’energia come aspetto
territoriale
• Imparare a trattare l’energia sotto il profilo
della sufficienza della domanda
• Remparare a trattare l’energia come fattore
integrato al cibo, all’acqua, alla terra,
all’atmosfera
268
268. 269
UN NUOVO SISTEMA DI RELAZIONI
RETI CORTE
RETI CORTE
RETI CORTE
RETI CORTE =
RINNOVABILI
RETI LUNGHE =
RISPARMIO E
COLLETTIVO
269. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 270
Contratto mondiale
sull’energia
L’energia è un
bene comune
Conservare le
risorse energetiche e
Ridurre i consumi
Tecnologie per lo
sfruttamento locale
Autoproduzione da
fonti rinnovabili
Controllo pubblico
della produzione e
distribuzione
Nuovi vettori energetici a
basso impatto
e trasporto collettivo
270. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Sistema energetico emergente
• Quadro normativo in cambiamento che configura un nuovo
sistema energetico
– Protocollo di Kyoto
– Obiettivo 202020
– Decreti efficienza energetica
– Conto Energia, Certificati Verdi
– Incentivi risparmio energetico (55%)
– Provvedimenti su cogenerazione distribuita
• Passaggio da sistemi di produzione centralizzati,
inefficienti, con alte perdite di distribuzione, instabili e
basati su fonti fossili ad un sistema misto in cui assume
importanza la produzione distribuita, su piccola scala,
vicino agli usi finali, basata su uso razionale ed efficiente
dell’energia, fonti rinnovabili e locali.
271
274. Settori
Consumi
(Mtep
2005)
Consumi
(Mtep
2020)
Previsione
di crescita
(% 2020)
Potenziale
risparmio
(% 2020)
Edilizia
residenziale
280 338 20% 27%
Edilizia
commerciale
157 211 34% 30%
Trasporti 332 405 22% 26%
Industria
manifatturiera
297 382 27% 25%
TOTALE 1066 1336 25% 26%
Il potenziale di risparmio in Europa al 2020
(100 mld di euro al 2020)
Action Plan for Energy Efficiency: Realising the Potential, EC 19 Ottobre 2006
275
275. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
• Stime di Confindustria (2007): 11,0 - 23,6 Mtep di energia finale
• Piano nazionale (luglio 2007): 11 Mtep di energia finale al 2016.
• ENEA SET Plan (marzo 2008): 23,4 Mtep di energia finale al 2020, di
cui 6,3 Mtep =73 TWh nel settore elettrico e 17,2 Mtep nei settori diversi
dall’elettricità (cfr. tabella seguente)
Italia: il potenziale di risparmio
energetico al 2020
Detto con parole semplici, il potenziale di risparmio energetico
realizzabile nel nostro paese è a portata di mano e rende del
tutto inutile realizzare nuove centrali nucleari.
Le MISURE DI EFFICIENZA ENERGETICA sono molto convenienti per la collettività,
in quanto consentono a medio e lungo termine l’ottenimento di ingenti benefici
economici in termini di risparmio sulle bollette riguardanti le varie forme di
energia e, sotto il profilo ambientale, evita i costi esterni associati alla
produzione e uso di energia.
276
277. Per il sistema attuale le fonti devono essere…
Petrolio
Gas
Carbone
Idroelet-
trico
Fotovol-
taico
Eolico
Proveniente da fonti dense
Trasportabile a
brevi distanze
lunghe distanze
Accumulabile
Adatta all’alimentazione di motori a
combustione
Non inquinante
278
282. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it 283
Possibilità offerte da 20/20/20
Le politiche energetiche del cosiddetto pacchetto Clima -
Energia “20-20” entro il 2020 potranno garantire
un’opportunità di business e di sviluppo occupazionale.
La finestra di investimento in tecnologie rinnovabili nel
settore elettrico nello scenario condizionato dalle politiche
del pacchetto Clima-Energia raggiunge per l’Italia un valore
complessivo di circa 100 miliardi di euro nei prossimi dodici
anni, con un valore medio annuo di più di 8 miliardi di euro.
Il potenziale occupazionale totale potrebbe raggiungere le
250.000 unità lavorative nel 2020.
(GSE-Bocconi)
283. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
I veri concorrenti del Nucleare …1
82.000 GWh 19,5 % al 2020
Costo 5 Miliardi di Euro
1 - L’ Efficienza Energetica
Potenziale
Economicamente Conveniente
(costo < di 6 €cent/kWh)
Fonte: Rapporto eERG, Politecnico di Milano - 2008
Benefici Economici 65 Miliardi di Euro al netto degli investimenti
Benefici Occupazionali 63.000 posti di lavoro stabili
Illuminazione
Motori
Elettrici
Elettro-
domestici
Altro Totale
Residenziale 3.200 1.000 15.000 3.000 22.200
Commerciale 15.100 5.000 - 7.000 27.100
Terziario Pubblico 3.400 - - 2.000 5.400
Industriale 11.300 11.000 - 5.000 27.300
Totale 33.000 17.000 15.000 17.000 82.000
elaborazione su dati eErg, Poli-MI
Potenziale di Risparmio Ottenibile al 2020 [GWh]
284
284. I veri concorrenti del Nucleare …2
10.000 MWele al 2020 25.000 GWh
Investimenti 15 Miliardi di Euro
Occupazione 165.000 posti di lavoro stabili
2 - la Generazione Distribuita
Fonti Rinnovabili
aggiuntive al 2020
Co-generazione
a gas
(produzione combinata di
Energia Elettrica e di Calore)
Investimenti 48 Miliardi di euro
Occupazione 440.000 posti di lavoro stabili
3 - le Fonti Rinnovabili di Energia
Incremento FR al 2020
rispetto al 2008
MW GWh Mln/Euro
Hydro 1.725 2.858 3.450
Eolico 8.463 19.148 15.233
Geotermico 289 2.302 434
Fotovoltaico 7.568 9.307 18.920
Biomasse, RSU, Biocomb. 5.445 24.478 9.800
Totale 23.490 58.093 47.837
285
285. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
I veri concorrenti del Nucleare …3
Nucleare – Sono stati stimati tra i 20.000 e i 25.000 posti di lavoro:
- 10.000 per il settore elettromeccanico (stima ANIE)
- 10-15.000 per il settore delle costruzioni e movimento terra (stima ANCE)
MW
Potenziale
[GWh/anno]
Investimenti
[Milioni di €]
Posti di
lavoro stabili
Posti x
Mln. €
Efficienza Energetica 20.000 82.000 5.000 63.000 13
Micro-Mini
Co-generazione a gas
10.000 25.000 15.000 165.000 11
Fonti Rinnovabili 16.000 32.000 42.000 440.000 10
Quattro Centrali
Nucleari
(EPR da 1.600 MW]
6.400 48.000 32.000 25.000 1
286
287. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
LE ENERGIE NATURALI
• Convertono elettricità in unico passaggio
• Diffuse, decentrate, a carattere territoriale
• Integrate nei cicli vitali della biosfera,
nell’agricoltura e nell’economia territoriale
• Organizzabili in reti cooperative
• Alla base di lavoro qualificato e stabile
• Favoriscono finalizzazione non speculativa del
risparmio
288
288. Il potenziale di energia da fonti rinnovabili
Viene fatto 1 il potenziale idro
L’insieme delle energie rinnovabili forniscono 3078 volte
il fabbisogno di energia attuale
289
290. Le tecnologie rinnovabili, soffocate per anni
dalle lobby del petrolio e del nucleare, oggi
possono fornire alla terra tutta l’energia di cui
ha bisogno.
Esse rendono oltre trenta volte l’energia
impiegata per produrle.
Pannelli solari, pale eoliche e turbine ci
danno gli strumenti per vincere la sfida del
clima, la sfida della fame e la sfida per una
società equa e solidale.
Dal sole: fotovoltaico, termico,
termodinamico, pannelli rigidi, a film sottile, a
concentrazione a inseguimento.
Dal vento: grande eolico, mini e micro eolico,
eolico ad asse verticale, senza pale, su
aquiloni.
Dall’acqua: grande idroelettrico, mini e micro
idro, idro ad acqua fluente, e dalle maree.
Dalla terra: geotermia a alta, media e bassa
entalpia, per energia o solo per calore, a ciclo
chiuso.
IL NOSTRO FUTURO E' TUTTO RINNOVABILE
291
291. Il solare
Fotovoltaico, a concentrazione o termodinamico.
Utilizzando il 3% della superficie agricola terrestre, per produrre energia rinnovabile,
potremmo soddisfare l’intero fabbisogno energetico mondiale.
Potremmo ridurla ancora se solarizzassimo anche tetti e parcheggi delle città; se i
pannelli fossero trattati come le parabole satellitari o i motori dei condizionatori non
avremmo di questi problemi. Il pannello solare fotovoltaico ha una vita media di circa
40 anni e, con sufficienti programmazioni nella costruzione e adempimenti nel riuso si
ricicla quasi interamente, non rilascia sostanze inquinanti ed emissioni
elettromagnetiche.
292
294. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Domanda:
• Quanti impianti solari fotovoltaici
basterebbero per soddisfare il fabbisogno
nazionale di energia ?
Risposta:
• Il solo territorio GIA’ urbanizzato della
Lombardia basterebbe potenzialmente a
soddisfare, con sole installazioni
fotovoltaiche, l’intero fabbisogno nazionale di
energia.
PV: occupazione di spazio
295
296. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
RICICLO DEI MODULI
• Con 40.000 MW di installazioni fotovoltaiche
in tutto il mondo a fine 2010 e con una
previsione di circa 100 t/MW, si arriverà, con il
tempo, a produrre almeno 4 milioni di
tonnellate di rifiuti.
• Lo smaltimento, il riciclo e il riuso sono un
problema urgente da migliorare
297
297. Un impianto fotovoltaico di potenza
nominale da 1 Kwp produce
mediamente in un anno nel centro
Italia 1300 Kwh. Prendendo in esame
un impianto standard per una famiglia
di 4 persone (potenza nominale 3
Kwp), otteniamo una produzione
media annua di energia di 3.900 Kwh.
Fotovoltaico per famiglie
298
299. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
FOTOVOLTAICO A TERRA
• 44% di tutta la potenza (circa 2.900 MW) = 3.200 ettari
• la superficie agricola totale al 2007 è, secondo Istat, pari a 17,85
milioni di ettari (59,2% circa del territorio nazionale) e la superficie
agricola utilizzata (SAU), sempre al 2007, è pari a 12,75 milioni di ettari
circa (42,3% del territorio nazionale).
• Fra il 1990 e il 2000riduzione della superficie agricola totale pari a 3,1
milioni di ettari, (0,38% della SAU ritirata dalla produzione tra 1990 e
2007)
• produrre con fotovoltaico energia elettrica in quantità pari a quella
attualmente consumata in Italia richiederebbe una superficie pari al 2,9%
della superficie agricola totale o del 4,1% della SAU 2007, ovvero
l’1,7% della intera superficie nazionale.
• saper distinguere usi reversibili da usi irreversibili; = 27 reattori EPR
300
302. INVESTIMENTO CON CAPITALE
PROPRIO
COSTO CHIAVI IN MANO + IVA 10
€ 14.000,00
TARIFFA APPLICATA
€ 0,402
ENERGIA PRODOTTA
3900 Kwh/annui
RICAVO ANNUO DALLA TARIFFA
€ 1.567,80
RISPARMIO ANNUO SUL CONSUMO
€ 741,00
TOTALE RICAVO ANNUO
€ 2.308,80
RIENTRO INVESTIMENTO
6 ANNI
RICAVO FINALE IN 20 ANNI
Vecchio conto
energia
303
303. INVESTIMENTO CON PRESTITO
BANCARIO A 12 ANNI
COSTO CHIAVI IN MANO + IVA
10% € 14.000,00
TARIFFA APPLICATA
€ 0,402
ENERGIA PRODOTTA 3.900 Kwh/annui
RICAVO ANNUO DALLA TARIFFA
€ 1.567,80
RISPARMIO ANNUO SUL
CONSUMO € 741,00
TOTALE RICAVO ANNUO
€ 2.308,80
RATA ANNUALE PER 12 ANNI
€ 1.600,00
RICAVO FINALE IN 20 ANNI
€ 26.976,00
Vecchio conto
energia
304
304. INVESTIMENTO CON PRESTITO
BANCARIO A 12 ANNI
COSTO CHIAVI IN MANO + IVA 10%
€ 396.000,00
TARIFFA APPLICATA
€ 0,422+5%= 0,4431
ENERGIA PRODOTTA 128.700 Kwh/annui
RICAVO ANNUO DALLA TARIFFA
€ 57.026,97
RICAVO ANNUO DALLA VENDITA DI ENERGIA
€ 13.101,66
TOTALE RICAVO ANNUO
€ 70.128,63
RATA ANNUALE PER 12 ANNI
€ 44.678,60
RICAVO FINALE IN 20 ANNI
€ 866.424,56
Vecchio conto
energia
305
306. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Fotovoltaico termico a concentrazioneFotovoltaico termico a concentrazione
SOLAR RESOURCE FOR CSP TECHNOLOGIES (DNI)SOLAR RESOURCE FOR CSP TECHNOLOGIES (DNI)
ON THE CONTRARY IN CASE OF PV TECHNOLOGYON THE CONTRARY IN CASE OF PV TECHNOLOGY
RELYING ON DIRECT RADIATIONS (CPV) IS AN OPTIONRELYING ON DIRECT RADIATIONS (CPV) IS AN OPTION
307
307. •
•Impossibilevisualizzarel'immagine. Lamemoriadel computer potrebbeessereinsufficiente per aprire l'immagineoppurel'immaginepotrebbeesseredanneggiata. Riavviareil computer eapriredi nuovoil file. Se vienevisualizzatadi nuovolax rossa,potrebbeessere necessarioeliminarel'immagine einserirladi nuovo.
•Impianti solari termodinamici
commerciali in esercizio
(ad aprile 2011, potenza superiore a 1 MW)
308. •
•Impossibilevisualizzarel'immagine. Lamemoriadel computer potrebbeessereinsufficiente per aprire l'immagineoppurel'immaginepotrebbeesseredanneggiata. Riavviareil computer eapriredi nuovoil file. Se vienevisualizzatadi nuovolax rossa,potrebbeessere necessarioeliminarel'immagine einserirladi nuovo.
Impianto solare Archimede di Priolo (Siracusa)
•Progetto e realizzazione ENEA-ENEL
•Entrata in funzione nel 2010. 5 MW, 32000 mq
•superficie riflettente, circuito primario a sali fusi.
•Produzione di vapore per integrazione di impianto
a
•ciclo combinato alimentato a gas
309. •
•Impossibilevisualizzare l'immagine. Lamemoriadel computer potrebbeessereinsufficiente per aprirel'immagineoppurel'immagine potrebbeesseredanneggiata. Riavviare il computer e apriredi nuovoil file. Sevienevisualizzata di nuovo lax rossa, potrebbeesserenecessarioeliminare l'immagineeinserirladi nuovo.•Impossibilevisualizzarel'immagine. Lamemoriadel computer potrebbeessereinsufficiente per aprire l'immagineoppurel'immaginepotrebbeesseredanneggiata. Riavviareil computer eapriredi nuovoil file. Se vienevisualizzatadi nuovolax rossa,potrebbeessere necessarioeliminarel'immagine einserirladi nuovo.
Evoluzione costi produzione energia elettrica (c€/kWh)
per solare termodinamico
•Solar Energy Report
2011
310. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
15% European electricity demand by CSP, envisaged by IEA,15% European electricity demand by CSP, envisaged by IEA,
should be mostly imported from MENAshould be mostly imported from MENA
DESERTEC REQUIRES LONG DISTANCE HV DC GRIDS TOODESERTEC REQUIRES LONG DISTANCE HV DC GRIDS TOO
Il progetto Desertec + offshore Mare del NordIl progetto Desertec + offshore Mare del Nord
311
311. www.energiafelice.it www.marioagostinelli.it
Il problema dell’immagazzinamento dell’energia termicaIl problema dell’immagazzinamento dell’energia termica
ENERGY STORAGE IS EASILY FEASABLEENERGY STORAGE IS EASILY FEASABLE
312
312. Eolico
Grande eolico, mini, micro, offshore, senza pale (tornado like), ad asse verticale e su
aquiloni (Kite gen). È l’energia più conveniente a certe latitudini, e non avrebbe più
bisogno di incentivi.
È vittima del primo conto energia di Matteoli, basato sui contributi in conto capitale che
ha creato molti megaimpianti a pale... ferme!
Ora che è incentivato solo se produce, si dice che è brutto. Moltissime persone
pensano che invece sia bello: un segno di pace tra uomo e natura, il movimento lento
delle pale predispone l’uomo a convivere con i ritmi naturali, assecondandoli e
imparando ad usarne l’energia perpetua.
Oggi le pale possono essere da pochi kw per una abitazione domestica fino a 7 Mw per
dare energia ad un paese di oltre 7000 abitanti.
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What is WBCSD?
The World Business Council for Sustainable Development (WBCSD) is a coalition of 170 international companies united by a shared commitment to sustainable development via the three pillars of economic growth, ecological balance and social progress.
Our mission is to provide business leadership as a catalyst for change toward sustainable development, and to promote the role of eco-efficiency, innovation and corporate social responsibility.
Disclaimer
This brochure is released in the name of the WBCSD. Like other WBCSD publications, it is the result of a collaborative effort by members of the secretariat and executives several member companies. Drafts were reviewed by a wide range of members, so ensuring that the document broadly represents the majority view of the WBCSD membership. It does not mean, however, that every member company agrees with every word.
I principali argomenti propagandati dal Governo per convincere la popolazione italiana della necessità di ritornare al nucleare sono:
Che l’energia elettrica prodotta con il nucleare costerà di meno;
Che gli impianti nucleari sono carbon free, cioè non emettono CO2 e quindi consentono di combattere l’effetto serra;
Che il problema delle scorie … è vero … non è ancora stato risolto, ma una soluzione prima o poi la si troverà …
Che le centrali nucleari occupano poco spazio … con 300 ettari di terreno si fa un impianto che produce 12 miliardi di kWh all’anno, mentre per produrre la stessa energia con il solare occorrono 80 km2 di territorio
Che il nucleare ci assicura una maggiore sicurezza nelle forniture di combustibile, perché l’uranio arriva da paesi politicamente stabili, come il Canada e l’Australia, mentre il petrolio e il gas arrivano dai paesi arabi, dalla Russia e dalla Libia.
Infine che le centrali nucleari sono sicure. E’ vero che ci sono stati degli incidenti gravi, come Chernobil, ma ormai abbiamo imparato la lezione e i nuovi reattori sono costruiti con tecnologie molto più sicure.
Ora tutte queste argomentazioni sono false e questo libro lo dimostra.
When talking about nuclear reactor designs, it’s becoming common to refer to them in terms of generations
Gen I: Early prototype reactors of the 1950’s and 60’s
Gen II: Vast majority of reactors currently operating around the world: Western designed LWRs (PWRs and BWRs), the Canadian heavy water moderated reactors (CANDU), and Russian designed reactors
Gen III: so called advanced LWRs developed through mid-90’s; they have been built so far only in Asia (to my knowledge) and are evolutionary advances
Gen III+: Further evolutionary improvements targeting mainly better economics
Gen IV: Future Generation systems; goal of the R&D is for these systems to be …
A partire dal 2003 tutti i più importanti centri di ricerca si sono cimentati per prevedere quale sarà il costo dell’energia elettrica prodotta con i nuovi impianti nucleari.
Nel 2003 il Massachusset Institute of Technology di Boston indicava un costo di produzione di 48€/MWh, aggiornato a 60€/MWh nel 2007
IL Dipartimento per l’Energia degli Stati Uniti ha stimato nel 2004, per impianti al 2020 il costo di 63€/MWh
Il Keystone center, per impianti al 2012 ha stimato un costo di 69€/MWh.
All’inizio del 2010 la più grande banca americana, CityGroup, ha valutato che per meno di 70€/MWh un impianto nucleare non può stare sul mercato.
Enel continua a sostenere che l’energia nucleare italiana costerà 30€/MWh.
Le dichiarazioni Enel sono basate sul costo di previsione del reattore di Olkiluoto (Finlandia), costruito da Areva, di 3 Mld. di Euro … … che è già arrivato a 6 Mld di Euro e …… che si prevede arriverà, a impianto finito, a 8 Mld di Euro.
D’altra parte la stessa Areva ha offerto recentemente 2 EPR allo Stato dell’Ontario in Canada a 8,3 Mld di Euro ciascuno.
La Corte dei Conti francese ha calcolato che per smantellare le centrali nucleari presenti in Francia serviranno 70 miliardi di Euro
Il National Audit Office inglese, equivalente alla Corte dei Conti, ha stimato che, in Gran Bretagna serviranno 104 miliardi di Euro.
Le cifre in gioco negli Stati Uniti sono ancora più grandi:
54 miliardi di Dollari solo per realizzare il deposito permanente dello Yucca Mountain nello stato del Nevada;
Dai 200 ai 1.000 miliardi di dollari per 70-100 anni per smalire le oltre 77.000 tonnellate di rifiuti altamente radioattivi, che ora giacciono in 131 depositi provvisori sparsi nel paese;
In Italia ce la caviamo con poco: la Corte dei Coni ha stimato in 5,2 miliardi di € il costo per smantellare le quattro centrali atomiche dismesse 20 anni fa: Trino Vercellese, Caorso, Garigliano e Latina.
La produzione dell’uranio è una tipica attività mineraria che comporta l’escavazione del minerale, la frantumazione, la macinazione e la preparazione dell’ossido di uranio chiamato anche yellocake.
Poi quest’uranio deve essere arricchito per portarlo ad una concentrazione tale da poter alimentare i reattori commerciali con un processo estremamente costoso in termini energetici.
Tutto ilprocesso di preparazione del combustibile nucleare comporta l’emissione di 56 grammi di CO2 per ogni kWh che verrà poi prodotto dalla centrale nucleare.
Per costruire una centrale nucleare servono mediamente 10 anni con l’utilizzo di 150 milioni di tonnellate di cemento e 10 milioni di tonnellate di acciaio.
E’ stato calcolato che per costruire una centrale nucleare si emettono 12 grammi di CO2 per ogni kWh che verrà prodotto dalla centrale stessa.
Infine lo smantellamento del reattore e l’enorme debito energetico che la gestione delle scorie si porta dietro comportano un debito di emissioni di CO2 stimato tra i 28 e i 66 grammi di CO2 per kWh prodotto.
Non bisogna dimenticare infatti che la gestione delle scorie nucleari occuperà i successivi 80-100 anni e il grado di incertezza è molto ampio, essendo difficile prevedere cosa succederà tra 100 anni.
In conclusione ogni kWh prodotto da una centrale nucleare è responsabile dell’emissione in atmosfera tra i 96 e i 134 grammi di CO2 per kWh prodotto.
Per spingere il mercato verso le liberalizzazioni, l’Unione europea ha imposto alla Francia di aprire il mercato alla concorrenza, ma Electricité de France, il monopolista elettrico francese sostiene che, per aprire il mercato elettrico, la tariffa attuale dell’energia elettrica di 32 €/MWh, regolata dal Governo, deve salire da subito a 40 €/MWh per arrivare nel 2020 almeno a 60 €/MWh.
Ma come farà l’Enel, una volta costruite le centrali nucleari, a vendere l’energia elettrica che produrrà a costi fuori mercato?
Semplice: nel luglio del 2009 il Governo ha varato una legge che dispone che l’energia nucleare prodotta sul territorio nazionale abbia priorità nell’immissione in rete, al pari delle fonti rinnovabili.
Ciò vuol dire che, indipendentemente da quanto costerà, saremo obbligati a consumare energia nucleare.
Inoltre il Governo ha stabilito di realizzare una campagna di informazione alla popolazione italiana sull’energia nucleare, con particolare riferimento alla sua sicurezza e alla sua economicità.
Basterà quindi inondare il paese di spot pubblicitari e i cittadini si convinceranno che l’energia nucleare costa di meno.
L’impianto francese di Tricastin per l’arricchimento dell’uranio.
In primo piano, 4 centrali nucleari per un totale di 3.000 MW sono consacrate a produrre energia elettrica per alimentare l’impianto di arricchimento, in secondo piano.
Tutto il sito occupa 16 km2
Negli Stati Uniti vi sono circa 250 miniere di uranio abbandonate per una estensione totale di circa 1.500 km2, un’area grande quanto la Provincia di Milano.
Ne sud-ovest queste miniere non sono nemmeno recintate.
Cartelli come questo avvertono che l’area è radioattiva, che non bisogna fermarsi per più di un giorno all’anno e soprattutto sconsigliano di campeggiare.
Per sintetizzare, riteniamo che in Italia non ci sia bisogno di costruire centrali nucleari e che queste serviranno solo a fare aumentare il costo dell’energia elettrica.
Investendo in efficienza energetica, in generazione distribuita e in fonti rinnovabili si può ottenere energia 4 volte superiore a quella che produrrebbero quattro reattori atomici, spendendo 6 volte di meno.
Se i cittadini sapranno rendersi conto dell’imbroglio che c’è dietro il nucleare, forse riusciranno a reagire, informandosi, cooperando, organizzandosi localmente, minimizzando i consumi senza dover rinunciare agli standard di comfort ai quali sono abituati, sfruttando gli ultimi ritrovati della tecnica, imparando a prodursi la propria energia ed evitare così di dover dipendere dalla “Nuova Energia di Stato”.
La globalizzazione è anche questo, e la conoscenza globalizzata può liberarci dalle catene dei grandi impianti centralizzati, siano essi alimentati da carbone, da gas o da nucleare. La generazione diffusa è già una realtà e in fondo, se usata bene, di energia ne basta molto poca; il sole, l’acqua, il vento possono ancora darci quello che ci serve. Le maestose quanto dispendiose centrali atomiche moriranno prima ancora di cominciare a produrre un’energia che nessuno più vorrà.
La maggior parte degli analisti energetici ritengono che la partita dell’energia elettrica si giochi tra Carbone, Gas naturale e Nucleare.
Questo è sbagliato e fuorviante.
I veri concorrenti del nucleare sono 3
1 – L’efficienza energetica. Secondo uno studio effettuato dal Politecnico di Milano, in Italia, il potenziale economicamente conveniente di risparmio energetico, cioè che costa meno che comperare energia elettrica, è di 82.000 GWh al 2020, equivalenti a 8 centrali nucleari. Inoltre spendendo 5 milardi di Euro si attivano 63.000 posti di lavoro stabili e si producono benefici economici stimati in 65 Miliardi di euro al netto degli investimenti..
Il secondo temibile concorrente del nucleare è la generazione distribuita, cioè piccoli impianti di co-generazione a gas che producono contemporaneamente sia energia elettrica sia calore.
E’ stato calcolato che da qui al 2020 verranno investiti 15 miliardi di euro per realizzare 10.000 nuovi MW di piccoli impianti di cogenerazione a gas che creeranno 165.000 posti di lavoro
Infine le Fonti Rinnovabili che per loro natura sono fonti estremamente distribuite sul territorio.
Qui i numeri variano molto a seconda delle tecnologie considerate.
Globalmente però si prevede un potenziale al 2020 di 32.000 MWh con una spesa di oltre 42 miliardi di euro e l’attivazione di oltre 400.000 posti di lavoro stabili.
Per sintetizzare, riteniamo che in Italia non ci sia bisogno di costruire centrali nucleari e che queste serviranno solo a fare aumentare il costo dell’energia elettrica.
Investendo in efficienza energetica, in generazione distribuita e in fonti rinnovabili si può ottenere energia 4 volte superiore a quella che produrrebbero quattro reattori atomici, spendendo 6 volte di meno.
Se i cittadini sapranno rendersi conto dell’imbroglio che c’è dietro il nucleare, forse riusciranno a reagire, informandosi, cooperando, organizzandosi localmente, minimizzando i consumi senza dover rinunciare agli standard di comfort ai quali sono abituati, sfruttando gli ultimi ritrovati della tecnica, imparando a prodursi la propria energia ed evitare così di dover dipendere dalla “Nuova Energia di Stato”.
La globalizzazione è anche questo, e la conoscenza globalizzata può liberarci dalle catene dei grandi impianti centralizzati, siano essi alimentati da carbone, da gas o da nucleare. La generazione diffusa è già una realtà e in fondo, se usata bene, di energia ne basta molto poca; il sole, l’acqua, il vento possono ancora darci quello che ci serve. Le maestose quanto dispendiose centrali atomiche moriranno prima ancora di cominciare a produrre un’energia che nessuno più vorrà.
Localement et globalement
Il n’y a pas d’ideologie de la decroissance, les activistes, chercheurs et autres acteurs de la décroissance combinent et viennent de sources philosophiques différentes