10. In principio c’era CoderDojo. Coder è il programmatore, Dojo è la
palestra in cui si fa esercizio.
Al CoderDojo ci si esercita a programmare, a creare programmi
divertendosi.
CoderDojo è nato in Irlanda nel 2011, ha oltre 500 club nel mondo
e in questo momento circa 40 sono italiani. Siamo una delle reti più
attive, nelle grandi città ma anche nei piccoli paesi, come dimostra
la galassia di loghi ;) chiedo perdono ai dojo che ho dimenticato…!
I volontari offrono laboratori gratuiti di programmazione,
affiancando i bambini che imparano a scrivere codice divertendosi
e aiutandosi tra di loro.
11. Questo gatto è Scratch, è il gatto che ha cambiato la mia vita:
anch’io mi sono misurata con il coding e ho iniziato a studiare.
Spesso ai bambini facciamo usare Scratch perché è uno strumento
molto semplificato per loro, così possono concentrarsi sul lato
creativo del progetto e non sulla sintassi, che può risultare molto
difficile.
A questa foto tengo molto. Questa è una sessione cosiddetta
unplugged , senza PC. I bambini che ancora non sanno leggere e
scrivere al CoderDojo possono comunque scrivere codice e lo fanno
camminando su un tappeto a forma di griglia. Queste attività
potenziano al massimo la logica e la capacità di risoluzione dei
problemi.
12. CoderDojoItalia ha partecipato a molte iniziative, in Italia e
all’estero: Coolest Projects, Maker Faire Rome 2013 e 2014, EUdojo
a Bruxelles e doppio dojo alla Camera e al MIUR.
In poco più di un anno ho capito che quello del CoderDojo è un vero
metodo, ho studiato e facendo anche io il mentor ho imparato che un
dojo è 1000 volte più efficace di un corso di aggiornamento
tradizionale, quindi lo consiglio ai miei colleghi.
Quindi, siccome sono anche un po’ svitata, con una banda di mentor
scatenati me ne sono andata al MIT a Boston, a conoscere il papà di
Scratch, Mitch Resnick.
13. Il Media Lab è un vero e proprio laboratorio di pedagogia
applicata, il cui metodo si basa sulla teoria di Papert. Mindstorms
è il libro che può cambiare la vita a un insegnante, Papert diceva
che le cose si imparano costruendole nella realtà e che il computer
è un simulatore perfetto, utilissimo per potenziare l’apprendimento.
Durante la Scratch Conference anche noi ci siamo messi a giocare:
qui siamo con il creatore della Makey Makey, Eric Rosenbaum, che
è impazzito a vedere la nostra fisarmonica fatta con infradito e
slinky, ovviamente collegata al pc e programmata nota per nota.
14. Vado molto in giro a far conoscere CoderDojo. A Digital Venice
ho incontrato Gianluca Dettori e gli ho rubato questa slide.
Credo che sia la persona che abbia interpretato meglio quello
che penso della scuola. Si cambia davvero in meglio se si è
creativi, e un primo passo fatto da me non può che aiutare un
altro insegnante e così via.
Ovviamente sempre seguendo il principio che sta alla base del
CoderDojo: be cool, cerca di essere sempre in gamba, usa la
tecnologia in modo consapevole e non averne paura.