2. 1) CERCARE DI PREVENIRE LA MALATTIA REUMATICA
2) CERCARE DI PREVENIRE LE COMPLICANZE LOCALI SUPPURATIVE
La letteratura ci dice che:
-con la terapia antibiotica appropriata si riduce la complicanza reumatica del 70% circa e le
complicanze suppurative del 78% circa per quanto riguarda le OMA, del 54% per le sinusiti e
dell'84% per gli ascessi peritonsillari
-
malattia reumatica
-la spese della strategia di fare il test rapido e trattare i positivi comporterebbe una spesa di poco
superiore al doppio della strategia di non trattare nessuno, ma con ovvi risvolti positivi
professionali e medico legali
Del Mar e al. The Cochrane Library 2005; Ehrlich e al. Prev Med 2002
TEST RAPIDO: PERCHÉ?
3. Nel 2009 è apparso su "CIRCULATION" un aggiornamento relativo proprio alla
necessità della prevenzione primaria del Reumatismo Articolare Acuto attraverso
l'identificazione corretta delle faringotonsilliti da Streptococco beta emolitico di
gruppo A. In tale "scientific statement" si ribadisce l'importanza della costante
attenzione alla prevenzione della febbre reumatica pur sottolineando che negli Sati
Uniti l'incidenza di questa patologia cronica è piuttosto bassa. Si parla anche di test
Professionisti dovrebbero valutare le performance del test rapido rispetto agli esami
colturali dei loro laboratori di riferimento prima di poterli usare senza richiedere (in
caso di negatività) una coltura di conferma.
Circulation. 2009 Mar 24;119(11):1541-51. Epub 2009 Feb 26
TEST RAPIDO: PERCHÉ?
4. TEST RAPIDO: QUALE?
In commercio sono presenti diversi tipi di test rapidi per la ricerca dello
SBEGA su tampone faringeo.
Il tempo di esecuzione dei test varia dai quattro ai dieci minuti.
La maggior parte dei kit si conserva a temperatura ambiente.
E' importantissimo seguire scrupolosamente le istruzioni e i tempi di
attesa che ogni ditta riporta per i propri sistemi di determinazione.
5. TEST RAPIDO: QUALE?
sensibilità e quindi
La specificità,
a quella del giudizio clinico che da solo determinerebbe un utilizzo
improprio di antibiotici gravandosi di troppi falsi positivi.
6. TEST RAPIDO: QUALE?
addirittura superiori a quelli della coltura) sono quelli immuno-ottici che
che ne assicura la corretta esecuzione.
sufficiente a dimostrare la presenza di antigeni dello SBEGA.
7. Non sono molti i lavori che mettono a confronto singoli test rapidi per la
determinazione dell'antigene dello SBEGA nella valutazione degli indici
"In vitro evaluation of five rapid antigen detection tests for group A
beta-haemolytic streptococcal sorethroat infections"
Gemma M Lassetera, Cliodna AM McNultya, FD Richard Hobbsb, David Mantc and Paul Littled on behalf of
the PRISM Investigators The Author 2009. Published by Oxford University Press. All rights reserved. Family
Practice Advance Access published on 11 September 2009
8. Sono stativalutati:
Clearview Exact Test (Inverness Medical Professional Diagnostics, Bedford,
Regno Unito)
Pack Plus Test IMI Strep A (Inverness Medici, Bedford, Regno Unito)
OSOM Strep Ultra A (Bio-Stat Limited, Stockport, UK)
Striscia QuickVue Strep A test (TK diagnostica, Oxford, UK)
Streptatest (Dectrapharm, Strasburgo, Francia).
Le valutazioni relative alla facilità di utilizzo per il personale Medico e
Infermieristico erano migliori per il Clearview, seguito da Osom e QuickVue.
Per il personale di laboratorio il migliore per ergonomia d'utilizzo era l'IMI Strep A,
seguito dello Streptatest e dal QuickVue.
9. Test di sensibilità
usati quattro ceppi di Streptococcus pyogenes dal National Collection of
Type Cultures (NCTC). Le diluizioni dello streptococco variavano da 10 alla
seconda a 10 all'ottava colony-forming units (CFU)/ml. Questi studi hanno
dimostrato che tutti i test rapidi rilevavano l'antigene streptococcico alla
concentrazione di 107
CFU/ml, mentre alcuni kits non riuscivano a rilevare
l'antigene se la concentrazione era < 106
CFU/ml.
La sensibilità variava notevolmente fra i kits: dal 95% dell'IMI Test Pack e
OSOM al 62% del Clearview.
Nessuno dei kits aveva ottenuto falsi positivi con la flora commensale del
faringe, determinando per tutti una specificità del 100%.
10. Regione Emilia-Romagna
Linea guida regionale
Faringo tonsillite in età pediatrica
Diagnosi:
- score clinico (McIsaac)
- test rapido
- esame colturale, se test rapido negativo, quando clinica positiva o
alto punteggio score clinico di McIsaac
11. Linee Guida Italiane per la gestione della faringotonsillite
M. de Martino, N. Mansi, N. Principi, A. Serra, A. Camaioni, E. Chiappini, S.
Esposito, G. Felisati, M. Landi, P. Marchisio
Area Pediatrica, vol 14, n. 1-2, gennaio-giugno 2013
12. Linee Guida Italiane per la gestione della faringotonsillite in età pediatrica
• 3. Come effettuare il test rapido?
• Raccomandazione 3.
Il tampone per l’esecuzione del test rapido deve essere effettuato sfregando
energicamente il tampone sull’orofaringe e sulla superficie di entrambe le tonsille,
• Raccomandazione 4.
• Raccomandazione 5.
Il test rapido dovrebbe essere eseguito da personale abituato a farlo (III-A).
13. Linee Guida Italiane per la gestione della faringtonsillite in età pediatrica
• Raccomandazione 6.
Per poter eseguire correttamente il test rapido, il bambino deve essere collaborante o
immobilizzato con l’aiuto di una seconda persona (es. genitore). Il faringe deve essere
adeguatamente illuminato con luce elettrica e la lingua deve essere tenuta abbassata con un
apposito abbassalingua (VI-A).
• Raccomandazione 7.
Prima dell’esecuzione del test rapido non devono essere utilizzati disinfettanti del cavo orale (VI-
D).
• 4. Quando effettuare il test rapido?
• Raccomandazione 8.
Il test rapido deve essere sempre eseguito nei bambini con anamnesi, segni e/o sintomi che si
possono risconrare, si riscontrano frequentemente o sono tipici di infezione da SBEA (III-A).
• Raccomandazione 9.
quelli con combinazione di 2 o più segni di infezione virale (VI-D).
14. Linee Guida Italiane per la gestione della faringotonsillite in età pediatrica
• Come devono essere interpretati i risultati del test rapido?
• Raccomandazione 10.
Un test rapido positivo può essere considerato diagnostico per infezione da SBEA in
bambini con faringotonsillite acuta (III - A).
• Raccomandazione 11.
Un test rapido positivo non permette di differenziare una faringite acuta da SBEA da una
faringite da altra causa in un portatore di SBEA (III - A).
• Raccomandazione 12.
Qualora il test rapido sia stato correttamente eseguito e risulti negativo, può essere
ragionevolmente esclusa un’infezione da SBEA (IV-A ).
• Raccomandazione 13.
Si raccomanda di utilizzare test rapidi di elevata e verificata sensibilità (VI-B).
15. Linee Guida Italiane per la gestione della faringotonsillite in età pediatrica
• 6. Come e quando effettuare l’esame colturale e come devono essere
interpretati i risultati?
• Raccomandazione 14.
da SBEA (VI-D) in considerazione dell’elevata concordanza del test rapido con
l’esame colturale.
• Raccomandazione 15.
A scopo epidemiologico l’esame colturale, poiché consente l’antibiogramma, può
essere effettuato per monitorizzare la sensibilità di SBEA ai diversi antibiotici e
controllare l’eventuale comparsa di resistenze (VI-B).
• Raccomandazione 16.
Nel bambino con risoluzione dei sintomi a fine terapia, la ripetizione del test alla
16. Linee Guida Italiane per la gestione della faringotonsillite in età pediatrica
• Raccomandazione 17.
da SBEA da una faringite da altra causa in un portatore di SBEA (II-D).
• Raccomandazione 18.
Un esame colturale positivo per SBEA deve essere considerato come possibile
eziologia della faringotonsillite acuta ai fini delle decisioni terapeutiche (V-A).
•
• Raccomandazione 19.
rapido negativo ( II-E).
17. Score di McIsaac
Segno o sintomo Punteggio
Temperatura oltre 38 1
Assenza di tosse 1
Adenopatia cervicale dolente 1
Tumefazione o essudato tonsillare 1
Età inferiore a 15 anni 1
Empirical validation of guidelines for the management of pharyngitis in children and adults.
McIsaac e al. Jama 2004 Apr 7;291(13):1587-95