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A ssociazione  R icerche sulla  C erebro-potenzialità
L’importanza dei primi mesi di vita del bambino . i primi mesi di vita del bambino  sono importantissimi e  cercheremo di spiegare perché .
PREVENIRE INFATTI E’ SEMPRE  MOLTO MEGLIO CHE CURARE
PREVENIRE I DISTURBI DELLO SVILUPPO   DEL BAMBINO, DA QUALSIASI CAUSA ESSI SIANO GENERATI, SIGNIFICA  EVIDENZIARE PRECOCISSIMAMENTE I SEGNI DEL RITARDO O I SINTOMI PATOLOGICI   ED INIZIARE  TEMPESTIVAMENTE UN PROGRAMMA DI  EDUCAZIONE-RIABILITAZIONE
COME INTRODUZIONE CREDIAMO DOVEROSO FAR PRESENTE CHE: Il valore temporale dei primi 12 mesi di vita non devono essere considerati secondo i parametri “solari”,  o “lunari” ,  ma  secondo i parametri “di sviluppo”!!  che hanno un valore molto più impegnativo. ( ogni mese dei primi sei mesi  di vita vale, e alcuni dati scientifici lo confermano,  almeno ad un intero anno  del tempo “solare” !!!  Ogni mese dei secondi mesi di vita, corrisponde ad almeno 6 mesi del tempo solare:  = primo anno di vita =/… 9 anni!!!).
I PRIMI SEI MESI VALGONO ALMENO  6  ANNI I SECONDI SEI MESI VALGONO ALMENO 3 ANNI IL PRIMO ANNO DI VITA VALE ALMENO  9  ANNI
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DA 0 A 6 MESI = 1 CM AL MESE DA 7 A 12 MESI = ½ CM AL MESE = 1° ANNO = 9 CM IN PIU’
Un interessante  lavoro di  YACOVLEV E LECOURS  negli anni ‘60  analizza  i “tempi” di maturazione del cervello e il loro valore quantitativo alle varie età della vita in base al  COMPLETARSI DELLA MELINIZZAZIONE (processo in relazione con la maturazione del Sistema Nervoso Centrale, … che ci provoca a fare qualche riflessione)
Mielinizzazione nel SNC alle varie età. la larghezza e la lunghezza del grafico indicano l’inizio, la durata e l’intensità della mielinizzazione. -  in mesi  il periodo fetale e il primo anno di vita    -  poi   in anni  e in   decadi  fino   all’adulto Prima decade In anni Periodo fetale Primo anno di vita decadi 3/4
5 mf 3 4 m p a r T o 12 m in Fedrizzi 2005) E’ lo stesso grafico di  prima ma molto semplificato e schematizzato in sistemi 3-4 m
compito ambiente Nelle prime età della vita si può  notare come sia facile interferire con lo sviluppo globale  a tutti i livelli: emotivo, cognitivo, percettivo, … memoria e  volontà, …  a partire dal movimento … (Robert J. Palisano  2004 )
DA QUESTE SEMPLICI E  BREVI PREMESSE SI COMPRENDE  PERCHE’ SIA INDISPENSABILE POTER  REALIZZARE LA DIAGNOSI PRECOCE PER I PROBLEMI DELLO SVILUPPO IN TEMPO UTILE:  NEI PRIMI TRE MESI DI VITA!
A.   Riteniamo  indispensabile  che  la diagnosi precoce  per i problemi dello sviluppo  sia impostata su alcuni capisaldi:
1° . La perfetta conoscenza delle caratteristiche  fondamentali dello sviluppo del bambino normale (non deve essere data per scontata!)  e  la perfetta conoscenza delle modalità di sviluppo dei bambini con problemi (non è sempre così facile!). 2° . Prendere in considerazione  subito,  e  con  attenzione del tutto particolare, “le categorie di parto cosi dette a rischio per un futuro sviluppo patologico”, siano esse di natura ereditaria, quindi note, o casuale-traumatico-lesionale
3° Ci sono alcune modalità sicure di interpretare particolari segnali  evidenziabili nel neonato, che devono essere  BEN chiarite e  BEN conosciute  perché non si continui a fare ERRORI GRAVI di GIUDIZIO PROGNOSTICO
a .  La riflessologia primaria e fondamentale (tonica) deve gradualmente diminuire, sfumare, a sei settimane di vita e scomparire alla fine del secondo mese di vita (quindi entro 6-8 settimane).  b .  Indispensabili allo sviluppo normale dalla fine del secondo mese sono  le competenze posturali di base  e cioè: - la capacità di controllare agevolmente il proprio    corpo adagiato su di un piano sia in posizione prona    che supina,  e  - la capacità di controllare il baricentro del proprio    corpo, per avere  la possibilità di spostarlo poi  liberamente in senso craniale in posizione supina ed in senso caudale in posizione prona, oltre che da un lato e  dall’altro in tutti e due i casi.
CONTROLLO POSTURALE  NORMALE FINO A 6 SETTIMANE,  MA … INADEGUATO O PATOLOGICO IN ALTRE ETA’ !!! REAZIONE DI SORPRESA RIFLESSO TONICO ASIM. REFLESSOLOGIA PRIMARIA EVIDENTE
IL CONTROLLO POSTURALE E’ INCERTO …  … O  PATOLOGICO …? DIPENDE DALL’ETA’! REAZIONE DI SORPRESA  ESAGERATA RIFLESSO TONICO ASIM. ( IL BIMBO HA 8 MESI !! )
DUE MESI: BUON CONTROLLO POSTURALE    FISIOLOGICO
TRE MESI: BUON CONTROLLO POSTURALE    FISIOLOGICO
DA TRE  A QUATTRO MESI: BUON CONTROLLO POSTURALE    FISIOLOGICO
BIMBO DI SEI MESI:  CONTROLLO POSTURALE    DECISAMENTE PATOLOGICO
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2°.  MA COME FARE PER AVERE LA POSSIBILITA’ DI “INTERCETTARE” PRECOCISSIMAMENTE I BAMBINI  A RISCHIO DI UN POSSIBILE O PROBABILE FUTURO SVILUPPO PATOLOGICO?
Ci sono  particolari condizioni alla    nascita  e nella storia anamnestica   pre- e post-natale del bambino   che già di per se   fanno sospettare il rischio di un futuro sviluppo  anormale
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Facciamo presente che vi sono anche altri segni anamnestici da tenere in considerazione e che hanno le stesse caratteristiche  “premonitrici”  dei dati precedenti:     (   Il   bambino sospetto, tanto più se è a rischio, è riconoscibile anche dai genitori  )  ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
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Facciamo  presente,  e  lo ribadiamo con  fermezza,  che  per  i prematuri  ( non rientrano in queste considerazioni  i  gravi prematuri, che abbisognano di degenza prolungata oltre 15 gg., con segni e sintomi estremi sia cronologicamente  che clinicamente … per i quali dobbiamo fare un discorso a parte), sarà sufficiente “un periodo di tempo corrispondente a quello di prematurità”  perché possano raggiungere  le  capacità posturali e funzionali dei  coetanei  e così essere  adeguatamente  valutati  senza  più  tener  in considerazione  il  fatto  della prematurità  ( parliamo  solo  di capacità  posturali e funzionali e non di altri parametri  fisici come  peso, lunghezza, ecc...).
Per semplici prematuri intendiamo bimbi che rimangono in ospedale  non più  di una quindicina  di giorni ,[object Object],[object Object],[object Object]
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B°.   Anche la terapia precoce , che è logica conseguenza di una diagnosi precoce,  ha dei capisaldi su cui è strettamente ancorata:
1. La terapia deve essere  efficace  (il bambino deve migliorare in un tempo ragionevole) e quindi adeguata a facilitare lo sviluppo neuro e psicomotorio fisiologico. 2. La terapia deve possedere le caratteristiche di  globalità  nella sua potenzialità di facilitazione, nel senso di favorire lo sviluppo del  bambino su tutti i fronti: motorio, psicologico, affettivo, relazionale, comportamentale, intellettivo …  Tutto questo però secondo i principi dello sviluppo normale del bambino, sviluppo autonomo, fisiologico, promosso e guidato dalla cosiddetta “matrice fondamentale dello sviluppo spontaneo”.
compito ambiente Nelle prime età della vita si può  notare come sia facile interferire con lo sviluppo globale  a tutti i livelli: emotivo, cognitivo, percettivo, … memoria e  volontà, … a partire dal movimento … (Robert J. Palisano  2004 )
La terapia adatta ed efficace possiamo definirla così:   Terapia neuro e psicomotoria su base neuro e psicoevolutiva evocante schemi congeniti o innati di carattere neuro e psicomotorio mediante stimoli adatti in posture adeguate, applicata per un tempo sufficiente ogni giorno, individuato in almeno 4 sedute al giorno di 20 minuti per seduta
ESEMPIO DI UN MODELLO TERAPEUTICO  FACILITANTE LO SVILUPPO AUTONOMO
Es: schema  del rotolamento 1  Stimolazione dello schema neuro e  psicomotorio 2 Attivazione   dell’area   sensoriale e  motoria 3 Attivazione dello  Schema del  rotolamento
Ma ricordiamolo bene: la Terapia deve essere adeguata, adatta! =   Fisiologica, globale, costante, frequente,  Efficace!
Quindi per essere  efficace , la terapia,  oltre che qualitativamente valida,  deve essere anche applicata frequentemente  e con la necessaria    costanza .
Per poter realizzare questo programma,  ci si deve avvalere della  collaborazione dei famigliari , preparati, educati e istruiti adeguatamente dagli specialisti, che avranno il compito di valutare il bambino, programmare il piano terapeutico, insegnare la applicazione dello stesso ai genitori, controllare la corretta applicazione da parte dei famigliari, modificare in base ai miglioramenti del bambino il piano terapeutico stesso e tornare ad insegnare ai famigliari e a controllare il nuovo piano …
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LA NOSTRA PROPOSTA INOLTRE, “PRODUCE”…:   SI PU Ò  NOTARE LA DIFFERENZA  NOTEVOLE DEI COSTI E DEI RISPARMI  GI À  DAL QUARTO ANNO DOPO L’INIZIO DELL’APPLICAZIONE  DI UN METODO DI PREVENZIONE ADATTO RISPARMI  PER ANNO  da moltiplicare x 10 COSTI
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Il trattamento precoce proprio non lo si conosce perché non si presentano bambini in età precoce. Pensiamo che in questo punto ci sia moltissimo da cambiare.
Questa piccola prematura … ora è in carrozzella a causa di un ritardo diagnostico della sua patologia dello sviluppo neuro e psicomotorio a 14 mesi ..., non valutata seriamente e adeguatamente … e ora? … Chi ha il coraggio di dire  ho sbagliato?
Questo piccolo  … ora è in carrozzella a causa del ritardo diagnostico della sua patologia dello sviluppo neuro e psicomotorio e del trattamento inadeguato …, ha già 8 mesi purtroppo.
Questa piccola (otto – nove mesi) … ora è in carrozzella … le solite cause, i soliti ritardi, le solite inadeguatezze.
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In questo libretto abbiamo spiegato il nostro metodo e desidereremmo fosse conosciuto da tutti, a vantaggio di quanti possono  trarne un beneficio. E’ scaricabile  dal sito di  A.R.C. www.aerreci.org
CONSIGLI DI ZIO MARIO Dr. Matteo Faberi ha già distribuito circa 20.000 copie di questo libretto Vorremmo che tutte le  nuove famiglie ricevessero una copia dai loro pediatri

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La prevenzione dei danni dello sviluppo

  • 1. A ssociazione R icerche sulla C erebro-potenzialità
  • 2. L’importanza dei primi mesi di vita del bambino . i primi mesi di vita del bambino sono importantissimi e cercheremo di spiegare perché .
  • 3. PREVENIRE INFATTI E’ SEMPRE MOLTO MEGLIO CHE CURARE
  • 4. PREVENIRE I DISTURBI DELLO SVILUPPO DEL BAMBINO, DA QUALSIASI CAUSA ESSI SIANO GENERATI, SIGNIFICA EVIDENZIARE PRECOCISSIMAMENTE I SEGNI DEL RITARDO O I SINTOMI PATOLOGICI ED INIZIARE TEMPESTIVAMENTE UN PROGRAMMA DI EDUCAZIONE-RIABILITAZIONE
  • 5. COME INTRODUZIONE CREDIAMO DOVEROSO FAR PRESENTE CHE: Il valore temporale dei primi 12 mesi di vita non devono essere considerati secondo i parametri “solari”, o “lunari” , ma secondo i parametri “di sviluppo”!! che hanno un valore molto più impegnativo. ( ogni mese dei primi sei mesi di vita vale, e alcuni dati scientifici lo confermano, almeno ad un intero anno del tempo “solare” !!! Ogni mese dei secondi mesi di vita, corrisponde ad almeno 6 mesi del tempo solare: = primo anno di vita =/… 9 anni!!!).
  • 6. I PRIMI SEI MESI VALGONO ALMENO 6 ANNI I SECONDI SEI MESI VALGONO ALMENO 3 ANNI IL PRIMO ANNO DI VITA VALE ALMENO 9 ANNI
  • 7.
  • 8. DA 0 A 6 MESI = 1 CM AL MESE DA 7 A 12 MESI = ½ CM AL MESE = 1° ANNO = 9 CM IN PIU’
  • 9. Un interessante lavoro di YACOVLEV E LECOURS negli anni ‘60 analizza i “tempi” di maturazione del cervello e il loro valore quantitativo alle varie età della vita in base al COMPLETARSI DELLA MELINIZZAZIONE (processo in relazione con la maturazione del Sistema Nervoso Centrale, … che ci provoca a fare qualche riflessione)
  • 10. Mielinizzazione nel SNC alle varie età. la larghezza e la lunghezza del grafico indicano l’inizio, la durata e l’intensità della mielinizzazione. - in mesi il periodo fetale e il primo anno di vita - poi in anni e in decadi fino all’adulto Prima decade In anni Periodo fetale Primo anno di vita decadi 3/4
  • 11. 5 mf 3 4 m p a r T o 12 m in Fedrizzi 2005) E’ lo stesso grafico di prima ma molto semplificato e schematizzato in sistemi 3-4 m
  • 12. compito ambiente Nelle prime età della vita si può notare come sia facile interferire con lo sviluppo globale a tutti i livelli: emotivo, cognitivo, percettivo, … memoria e volontà, … a partire dal movimento … (Robert J. Palisano 2004 )
  • 13. DA QUESTE SEMPLICI E BREVI PREMESSE SI COMPRENDE PERCHE’ SIA INDISPENSABILE POTER REALIZZARE LA DIAGNOSI PRECOCE PER I PROBLEMI DELLO SVILUPPO IN TEMPO UTILE: NEI PRIMI TRE MESI DI VITA!
  • 14. A. Riteniamo indispensabile che la diagnosi precoce per i problemi dello sviluppo sia impostata su alcuni capisaldi:
  • 15. 1° . La perfetta conoscenza delle caratteristiche fondamentali dello sviluppo del bambino normale (non deve essere data per scontata!) e la perfetta conoscenza delle modalità di sviluppo dei bambini con problemi (non è sempre così facile!). 2° . Prendere in considerazione subito, e con attenzione del tutto particolare, “le categorie di parto cosi dette a rischio per un futuro sviluppo patologico”, siano esse di natura ereditaria, quindi note, o casuale-traumatico-lesionale
  • 16. 3° Ci sono alcune modalità sicure di interpretare particolari segnali evidenziabili nel neonato, che devono essere BEN chiarite e BEN conosciute perché non si continui a fare ERRORI GRAVI di GIUDIZIO PROGNOSTICO
  • 17. a . La riflessologia primaria e fondamentale (tonica) deve gradualmente diminuire, sfumare, a sei settimane di vita e scomparire alla fine del secondo mese di vita (quindi entro 6-8 settimane). b . Indispensabili allo sviluppo normale dalla fine del secondo mese sono le competenze posturali di base e cioè: - la capacità di controllare agevolmente il proprio corpo adagiato su di un piano sia in posizione prona che supina, e - la capacità di controllare il baricentro del proprio corpo, per avere la possibilità di spostarlo poi liberamente in senso craniale in posizione supina ed in senso caudale in posizione prona, oltre che da un lato e dall’altro in tutti e due i casi.
  • 18. CONTROLLO POSTURALE NORMALE FINO A 6 SETTIMANE, MA … INADEGUATO O PATOLOGICO IN ALTRE ETA’ !!! REAZIONE DI SORPRESA RIFLESSO TONICO ASIM. REFLESSOLOGIA PRIMARIA EVIDENTE
  • 19. IL CONTROLLO POSTURALE E’ INCERTO … … O PATOLOGICO …? DIPENDE DALL’ETA’! REAZIONE DI SORPRESA ESAGERATA RIFLESSO TONICO ASIM. ( IL BIMBO HA 8 MESI !! )
  • 20. DUE MESI: BUON CONTROLLO POSTURALE FISIOLOGICO
  • 21. TRE MESI: BUON CONTROLLO POSTURALE FISIOLOGICO
  • 22. DA TRE A QUATTRO MESI: BUON CONTROLLO POSTURALE FISIOLOGICO
  • 23. BIMBO DI SEI MESI: CONTROLLO POSTURALE DECISAMENTE PATOLOGICO
  • 24.
  • 25. 2°. MA COME FARE PER AVERE LA POSSIBILITA’ DI “INTERCETTARE” PRECOCISSIMAMENTE I BAMBINI A RISCHIO DI UN POSSIBILE O PROBABILE FUTURO SVILUPPO PATOLOGICO?
  • 26. Ci sono particolari condizioni alla nascita e nella storia anamnestica pre- e post-natale del bambino che già di per se fanno sospettare il rischio di un futuro sviluppo anormale
  • 27.
  • 28.
  • 29.
  • 30.
  • 31.
  • 32.
  • 33.
  • 34.
  • 35. Facciamo presente, e lo ribadiamo con fermezza, che per i prematuri ( non rientrano in queste considerazioni i gravi prematuri, che abbisognano di degenza prolungata oltre 15 gg., con segni e sintomi estremi sia cronologicamente che clinicamente … per i quali dobbiamo fare un discorso a parte), sarà sufficiente “un periodo di tempo corrispondente a quello di prematurità” perché possano raggiungere le capacità posturali e funzionali dei coetanei e così essere adeguatamente valutati senza più tener in considerazione il fatto della prematurità ( parliamo solo di capacità posturali e funzionali e non di altri parametri fisici come peso, lunghezza, ecc...).
  • 36.
  • 37.
  • 38. B°. Anche la terapia precoce , che è logica conseguenza di una diagnosi precoce, ha dei capisaldi su cui è strettamente ancorata:
  • 39. 1. La terapia deve essere efficace (il bambino deve migliorare in un tempo ragionevole) e quindi adeguata a facilitare lo sviluppo neuro e psicomotorio fisiologico. 2. La terapia deve possedere le caratteristiche di globalità nella sua potenzialità di facilitazione, nel senso di favorire lo sviluppo del bambino su tutti i fronti: motorio, psicologico, affettivo, relazionale, comportamentale, intellettivo … Tutto questo però secondo i principi dello sviluppo normale del bambino, sviluppo autonomo, fisiologico, promosso e guidato dalla cosiddetta “matrice fondamentale dello sviluppo spontaneo”.
  • 40. compito ambiente Nelle prime età della vita si può notare come sia facile interferire con lo sviluppo globale a tutti i livelli: emotivo, cognitivo, percettivo, … memoria e volontà, … a partire dal movimento … (Robert J. Palisano 2004 )
  • 41. La terapia adatta ed efficace possiamo definirla così: Terapia neuro e psicomotoria su base neuro e psicoevolutiva evocante schemi congeniti o innati di carattere neuro e psicomotorio mediante stimoli adatti in posture adeguate, applicata per un tempo sufficiente ogni giorno, individuato in almeno 4 sedute al giorno di 20 minuti per seduta
  • 42. ESEMPIO DI UN MODELLO TERAPEUTICO FACILITANTE LO SVILUPPO AUTONOMO
  • 43. Es: schema del rotolamento 1 Stimolazione dello schema neuro e psicomotorio 2 Attivazione dell’area sensoriale e motoria 3 Attivazione dello Schema del rotolamento
  • 44. Ma ricordiamolo bene: la Terapia deve essere adeguata, adatta! = Fisiologica, globale, costante, frequente, Efficace!
  • 45. Quindi per essere efficace , la terapia, oltre che qualitativamente valida, deve essere anche applicata frequentemente e con la necessaria costanza .
  • 46. Per poter realizzare questo programma, ci si deve avvalere della collaborazione dei famigliari , preparati, educati e istruiti adeguatamente dagli specialisti, che avranno il compito di valutare il bambino, programmare il piano terapeutico, insegnare la applicazione dello stesso ai genitori, controllare la corretta applicazione da parte dei famigliari, modificare in base ai miglioramenti del bambino il piano terapeutico stesso e tornare ad insegnare ai famigliari e a controllare il nuovo piano …
  • 47.
  • 48.
  • 49.
  • 50. LA NOSTRA PROPOSTA INOLTRE, “PRODUCE”…: SI PU Ò NOTARE LA DIFFERENZA NOTEVOLE DEI COSTI E DEI RISPARMI GI À DAL QUARTO ANNO DOPO L’INIZIO DELL’APPLICAZIONE DI UN METODO DI PREVENZIONE ADATTO RISPARMI PER ANNO da moltiplicare x 10 COSTI
  • 51.
  • 52.
  • 53. Il trattamento precoce proprio non lo si conosce perché non si presentano bambini in età precoce. Pensiamo che in questo punto ci sia moltissimo da cambiare.
  • 54. Questa piccola prematura … ora è in carrozzella a causa di un ritardo diagnostico della sua patologia dello sviluppo neuro e psicomotorio a 14 mesi ..., non valutata seriamente e adeguatamente … e ora? … Chi ha il coraggio di dire ho sbagliato?
  • 55. Questo piccolo … ora è in carrozzella a causa del ritardo diagnostico della sua patologia dello sviluppo neuro e psicomotorio e del trattamento inadeguato …, ha già 8 mesi purtroppo.
  • 56. Questa piccola (otto – nove mesi) … ora è in carrozzella … le solite cause, i soliti ritardi, le solite inadeguatezze.
  • 57.
  • 58.
  • 59.
  • 60. In questo libretto abbiamo spiegato il nostro metodo e desidereremmo fosse conosciuto da tutti, a vantaggio di quanti possono trarne un beneficio. E’ scaricabile dal sito di A.R.C. www.aerreci.org
  • 61. CONSIGLI DI ZIO MARIO Dr. Matteo Faberi ha già distribuito circa 20.000 copie di questo libretto Vorremmo che tutte le nuove famiglie ricevessero una copia dai loro pediatri