1. VIAGGIO INTERRELIGIOSO……. A TRENTO
Luoghi e fedi nella nostra città
Nelle giornate del 29 aprile e del 3 maggio gli studenti della classe IV di Centa San Nicolò e delle
classi V di tutto l’Istituto Comprensivo di Vigolo Vattaro, accompagnati dalle loro insegnanti, si
sono recati a Trento per un piccolo viaggio attraverso i principali luoghi di preghiera delle grandi
tradizioni religiose presenti anche nella nostra piccola città.
Attraverso un cammino virtuale vi presentiamo il percorso da noi seguito. Foto e racconti
documentano le nostre giornate.
Auguriamo a tutti un buon viaggio!
Guidati dall’esperto Alessandro Martinelli, direttore del “Centro Pastorale per l’Ecumenismo e il
Dialogo interreligioso” abbiamo fatto la nostra prima tappa alla cappella ecumenica. Qui la
tradizione dice che il vescovo Vigilio abbia sostato in quest’ingresso della città romana al ritorno
dalla Val di Non con i resti dei tre missionari provenienti dalla Cappadocia - Sisinio, Martirio e
Alessandro - uccisi nell’anno 397. Nel XVI sec. in questo luogo fu costruito un grande palazzo con al
suo interno una piccola cappella, che ricorda questo fatto.
Oggi questa cappella è destinata al “culto ecumenico” ovvero a un luogo in cui cristiani
appartenenti alle diverse confessioni (cattolici, protestanti, ortodossi…) s’incontrano.
2. Questo palazzo prima appartenuto alla nobile famiglia Fugger e poi alla famiglia Galasso, da cui
prende il nome oggi, confinava all’epoca con l’antico quartiere ove in epoca medievale risiedevano
alcune famiglie ebree. A quel tempo tra cristiani ed ebrei non correva buon sangue, le poche
famiglie di ebrei non partecipavano alla vita religiosa e per questo si era creato un clima di ostilità
e diffidenza nei loro confronti. Il 24 marzo 1475, giovedì santo, gli ebrei furono accusati di aver
ucciso un bambino di due anni e mezzo, di nome Simone. Gli ebrei tentarono inutilmente di
difendersi ma alcuni furono uccisi e altri scacciati per sempre dalla città di Trento. Ben presto il
piccolo bambino divenne popolarmente conosciuto come “San Simonino”. Due grandi medaglioni
sulla facciata del palazzo Salvadori a Trento rimangono come testimonianza del fatto.
3. Solamente dopo numerosi anni, il vescovo Alessandro Maria Gottardi nel 1965, rivisti gli atti
considerò falsa l’accusa contro gli ebrei e che la morte del bambino era dovuta alla caduta
accidentale in una roggia dell’ Adige. Risolta definitivamente la vicenda, anche il comune di
Trento, nel 1992 volle apporre una lapide.
Questa storia trasmette un messaggio importante: non pronunciare mai giudizi se non dopo aver
ascoltato e capito; ed a verificare sempre le fonti di ogni informazione prima di esprimersi.
Ci fermiamo in piazza del Duomo dove ai piedi della fontana facciamo una pausa.
4. Il nostro viaggio continua alla visita della cattedrale di San Vigilio e alla basilica paleocristiana.
Anticamente questo luogo era riservato a spazio cimiteriale; si trovava fuori le mura della città e
qui vennero sepolti i tre martiri della Val di Non, collaboratori del vescovo Vigilio. Nel 400 lo stesso
vescovo fu sepolto vicino a loro. Nel IX sec. venne costruita una chiesa più grande, che assumerà il
titolo di cattedrale. Nel corso degli anni sarà ampliata fino a ottenere nel 500 l’odierna
dimensione. Dal 1545 al 1563 questa chiesa ospitò il diciannovesimo Concilio Ecumenico chiamato
Tridentino.
5. L’ultima tappa del nostro viaggio è al centro ecumenico per il dialogo. Questo centro si occupa di
custodire le storie, gli oggetti… appartenenti alle diverse religioni: presso questo centro
s’incontrano i responsabili delle religioni presenti nella nostra città. Il centro è sede anche del
Tavolo Locale delle Appartenenze Religiose attorno al quale si incontrano periodicamente i
cristiani delle diverse chiese, ebrei, musulmani, induisti, buddhisti, baha’i…
9. ISLAM
In questo nostro viaggio abbiamo capito che la diversità è importante e fa parte della vita, che
ognuno di noi può dare il proprio contributo al grande progetto della pace. Solo conoscendo e
rispettando l’altro si può apprezzare e comprendere una storia diversa dalla propria.