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“VENGO ANCH’IO”
 CONDIVIDERE LA MALATTIA
       E LE CURE CON I FIGLI
I BENEFICI DELLA COMUNICAZIONE IN FAMIGLIA




                         Dott.ssa Lucia Montesi
                         Psicologa Psicoterapeuta
                         U.O. Oncologia
                         Area Vasta 3

Fermo, 4 novembre 2012
FORMATO FAMIGLIA

CI SONO
FIGLI?

COSA SANNO
DELLA
MALATTIA DEL
GENITORE?




                         Fermo, 4 novembre 2012
PARERE UNANIME IN LETTERATURA:


    E’ NECESSARIO
    INFORMARE I BAMBINI
    DELLA MALATTIA DEL
    GENITORE




               Fermo, 4 novembre 2012   MA…
“MEGLIO NON DIRGLI NIENTE″
                                  È PICCOLO, NON
                                    PUÒ CAPIRE

                                  È FRAGILE, NON
                                        PUÒ
                                    SOPPORTARE

                                  DEVE RESTARE
                                     SERENO

                                     DEVO
                                  PROTEGGERLO


         Fermo, 4 novembre 2012
PER SAPERNE DI PIU’
CONFERENZE         OPUSCOLO




  VEDIAMO COSA FANNO GLI ALTRI…




                           Fermo, 4 novembre 2012
UN PICCOLO SPAZIO FISICO…




                  Fermo, 4 novembre 2012
…MA UN GRANDE SPAZIO NELLA MENTE



                   Sostenere la
                     relazione
                   familiare nel
                   periodo delle
                       cure!



        DEI PAZIENTI
        DEI FAMILIARI
        DEGLI OPERATORI
                              Fermo, 4 novembre 2012
“MIO FIGLIO HA LE ANTENNE!″

 “E’ piccolo, non sa niente,
 ma ogni volta che vengo a
 fare la chemio, gli viene la
 febbre!″


 “Sembra che lo senta,
 quando sto per andare in
 ospedale, e mi si attacca
 addosso, non mi lascia un
 minuto″




                       Fermo, 4 novembre 2012
“NON GLI SFUGGE NIENTE!″



                              “Cosa sono quelle
                              pasticche che prendi
                              dopo pranzo?″

“Babbo dice che ha            “Perché non dici
il raffreddore, ma io         più «AHI» quando
lo so che ha pianto!″         ti tiro i capelli?″
                   Fermo, 4 novembre 2012
“COME HA FATTO A SAPERLO?″ 1

                          I bambini
                 Origliano le conversazioni
                 Origliano le telefonate
                 Spiano i certificati medici
                 Cercano su internet




          Fermo, 4 novembre 2012
“COME HA FATTO A SAPERLO?″ 2

     I BAMBINI
     CHIEDONO
    ad altri adulti
     ai compagni
…spesso proprio a chi è
   meno in grado di
      aiutarli…



                          Fermo, 4 novembre 2012
“LE SUE DOMANDE,
UN PUGNO NELLO STOMACO!″
                                              da
                          “AH. COSA C’E’ PER MERENDA?”

                                               a
                                    “QUANDO MUORI?″


                         DOSARE SINCERITA’ E SPERANZA

                         A volte le persone muoiono di cancro. Non
                         mi aspetto che questo accada perché oggi
                         esistono ottime cure e questo tipo di
                         tumore di solito se ne va con il trattamento.
Fermo, 4 novembre 2012                         American Cancer Society
“PERCHÉ È COSÌ CATTIVO?″

                                                “Non voglio
“Sei brutta                                     più dormire
coi capelli così!″                              con te! ″


                                                “Vai via,
“Guarda che di                                  voglio papà!″
cancro non si
guarisce tanto
facilmente! ″                                 “Io ho paura che
                     Fermo, 4 novembre 2012
                                              mamma muore″
“SI PREOCCUPA SE MI VEDE PIANGERE″




Il bambino ha bisogno di un modello adulto che mostri
                   che le emozioni
     sono normali
     si possono esprimere
     si possono condividere            Fermo, 4 novembre 2012
“LUI MI DA’ LA CARICA! PERO’…″
                          “Mio figlio mi dà la
                         forza…però a volte è
                             così pesante
                            occuparmene ″

                        Il bambino deve sapere
                        che il genitore può
                        essere meno presente
                        a causa della malattia
                        e non per colpa sua

           Fermo, 4 novembre 2012
“E’ CRESCIUTO TROPPO IN FRETTA″

                              “A mamma ho
                              dato il mio
                              peluche, così le
                              fa compagnia″




       “Se non lo aiuto io,
       babbo non sa fare″

Fermo, 4 novembre 2012
“NON VUOLE SENTIRE!″

                ALCUNE INFORMAZIONI
                VANNO DATE:
                 SONO MALATO
                 IL NOME DELLA MALATTIA
                 COSA CAMBIERA’




               MA
RISPETTANDO I TEMPI DEL BAMBINO
    RESTANDO A DISPOSIZIONE
                           Fermo, 4 novembre 2012
“FA FINTA DI ESSERE MALATO
        COME IL PAPÀ!″

“Anche io mi metto
il cerotto sulla pancia
come quello di babbo″


“Adesso giochiamo che
io facevo l’operazione″




                          Fermo, 4 novembre 2012
“GLI FARÀ MALE VEDERMI COSÌ?″
                                        MANTENERE IL CONTATTO
                                        ANCHE IN OSPEDALE CON
                                           VISITE E WEBCAM
                                               …ma SEMPRE
                                         PREPARARE E NON FORZARE



                         E ANCHE CON:
                            TELEFONO
                         LETTERE
                            BIGLIETTI
                         DISEGNI
                            REGALI
Fermo, 4 novembre 2012
“DA QUANDO È VENUTO IN
    OSPEDALE, SI È CALMATO″

                                         “AH, QUINDI
                                         È QUI CHE
                                         VIENI? OK!″




CIÒ CHE SI PUÒ CONOSCERE, VEDERE E TOCCARE
               FA MENO PAURA
                Fermo, 4 novembre 2012
I BAMBINI COTERAPEUTI…

                                            “Mamma
                                            vuole più
                                            carezze da
                                            papà… ″




“Diglielo anche tu a
babbo, che è ora che
si rimette in forma! ″
                   Fermo, 4 novembre 2012
“GLIELO DIREMO DOPO…”

Non dirgli che il genitore sta morendo
   toglie al bambino la possibilità di


 salutare e chiarire
 ricordare giorni pieni di amore e
  intimità
 sperimentare gradualmente il dolore


 e rende l’evento più traumatico
                          Fermo, 4 novembre 2012
“MA NON SARA’ TROPPO DOLOROSO?”
            Partecipare al funerale permette
            al bambino di


             Non sentirsi solo a gestire la perdita
             Esprimere il dolore
             Condividerlo con altri che amavano il
               genitore


            e favorisce l’accettazione della perdita

            Fermo, 4 novembre 2012
“COME POSSIAMO AIUTARLO?”
I BAMBINI POSSONO SUPERARE MEGLIO IL DOLORE DELLA PERDITA SE


 RICEVONO SPIEGAZIONI CHIARE E TEMPESTIVE
 POSSONO ESPRIMERE LE LORO EMOZIONI
 HANNO ACCANTO UN ADULTO EMOTIVAMENTE DISPONIBILE




                                                 Fermo, 4 novembre 2012
COMUNICARE CON I BAMBINI
CON SINCERITA’ E SPERANZA…
                     • li rende più forti e
                       fiduciosi di poter
                       condividere i sentimenti,
                       qualunque cosa accada
                     • li fa sentire parte
                       importante della famiglia
                     • di fronte alla sofferenza
                       permette il grande
                       conforto della vicinanza



         Fermo, 4 novembre 2012
GRAZIE!
Fermo, 4 novembre 2012

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  • 2. FORMATO FAMIGLIA CI SONO FIGLI? COSA SANNO DELLA MALATTIA DEL GENITORE? Fermo, 4 novembre 2012
  • 3. PARERE UNANIME IN LETTERATURA: E’ NECESSARIO INFORMARE I BAMBINI DELLA MALATTIA DEL GENITORE Fermo, 4 novembre 2012 MA…
  • 4. “MEGLIO NON DIRGLI NIENTE″ È PICCOLO, NON PUÒ CAPIRE È FRAGILE, NON PUÒ SOPPORTARE DEVE RESTARE SERENO DEVO PROTEGGERLO Fermo, 4 novembre 2012
  • 5. PER SAPERNE DI PIU’ CONFERENZE OPUSCOLO VEDIAMO COSA FANNO GLI ALTRI… Fermo, 4 novembre 2012
  • 6. UN PICCOLO SPAZIO FISICO… Fermo, 4 novembre 2012
  • 7. …MA UN GRANDE SPAZIO NELLA MENTE Sostenere la relazione familiare nel periodo delle cure!  DEI PAZIENTI  DEI FAMILIARI  DEGLI OPERATORI Fermo, 4 novembre 2012
  • 8. “MIO FIGLIO HA LE ANTENNE!″ “E’ piccolo, non sa niente, ma ogni volta che vengo a fare la chemio, gli viene la febbre!″ “Sembra che lo senta, quando sto per andare in ospedale, e mi si attacca addosso, non mi lascia un minuto″ Fermo, 4 novembre 2012
  • 9. “NON GLI SFUGGE NIENTE!″ “Cosa sono quelle pasticche che prendi dopo pranzo?″ “Babbo dice che ha “Perché non dici il raffreddore, ma io più «AHI» quando lo so che ha pianto!″ ti tiro i capelli?″ Fermo, 4 novembre 2012
  • 10. “COME HA FATTO A SAPERLO?″ 1 I bambini Origliano le conversazioni Origliano le telefonate Spiano i certificati medici Cercano su internet Fermo, 4 novembre 2012
  • 11. “COME HA FATTO A SAPERLO?″ 2 I BAMBINI CHIEDONO ad altri adulti ai compagni …spesso proprio a chi è meno in grado di aiutarli… Fermo, 4 novembre 2012
  • 12. “LE SUE DOMANDE, UN PUGNO NELLO STOMACO!″ da “AH. COSA C’E’ PER MERENDA?” a “QUANDO MUORI?″ DOSARE SINCERITA’ E SPERANZA A volte le persone muoiono di cancro. Non mi aspetto che questo accada perché oggi esistono ottime cure e questo tipo di tumore di solito se ne va con il trattamento. Fermo, 4 novembre 2012 American Cancer Society
  • 13. “PERCHÉ È COSÌ CATTIVO?″ “Non voglio “Sei brutta più dormire coi capelli così!″ con te! ″ “Vai via, “Guarda che di voglio papà!″ cancro non si guarisce tanto facilmente! ″ “Io ho paura che Fermo, 4 novembre 2012 mamma muore″
  • 14. “SI PREOCCUPA SE MI VEDE PIANGERE″ Il bambino ha bisogno di un modello adulto che mostri che le emozioni sono normali si possono esprimere si possono condividere Fermo, 4 novembre 2012
  • 15. “LUI MI DA’ LA CARICA! PERO’…″ “Mio figlio mi dà la forza…però a volte è così pesante occuparmene ″ Il bambino deve sapere che il genitore può essere meno presente a causa della malattia e non per colpa sua Fermo, 4 novembre 2012
  • 16. “E’ CRESCIUTO TROPPO IN FRETTA″ “A mamma ho dato il mio peluche, così le fa compagnia″ “Se non lo aiuto io, babbo non sa fare″ Fermo, 4 novembre 2012
  • 17. “NON VUOLE SENTIRE!″ ALCUNE INFORMAZIONI VANNO DATE:  SONO MALATO  IL NOME DELLA MALATTIA  COSA CAMBIERA’ MA RISPETTANDO I TEMPI DEL BAMBINO RESTANDO A DISPOSIZIONE Fermo, 4 novembre 2012
  • 18. “FA FINTA DI ESSERE MALATO COME IL PAPÀ!″ “Anche io mi metto il cerotto sulla pancia come quello di babbo″ “Adesso giochiamo che io facevo l’operazione″ Fermo, 4 novembre 2012
  • 19. “GLI FARÀ MALE VEDERMI COSÌ?″ MANTENERE IL CONTATTO ANCHE IN OSPEDALE CON VISITE E WEBCAM …ma SEMPRE PREPARARE E NON FORZARE E ANCHE CON: TELEFONO LETTERE BIGLIETTI DISEGNI REGALI Fermo, 4 novembre 2012
  • 20. “DA QUANDO È VENUTO IN OSPEDALE, SI È CALMATO″ “AH, QUINDI È QUI CHE VIENI? OK!″ CIÒ CHE SI PUÒ CONOSCERE, VEDERE E TOCCARE FA MENO PAURA Fermo, 4 novembre 2012
  • 21. I BAMBINI COTERAPEUTI… “Mamma vuole più carezze da papà… ″ “Diglielo anche tu a babbo, che è ora che si rimette in forma! ″ Fermo, 4 novembre 2012
  • 22. “GLIELO DIREMO DOPO…” Non dirgli che il genitore sta morendo toglie al bambino la possibilità di  salutare e chiarire  ricordare giorni pieni di amore e intimità  sperimentare gradualmente il dolore e rende l’evento più traumatico Fermo, 4 novembre 2012
  • 23. “MA NON SARA’ TROPPO DOLOROSO?” Partecipare al funerale permette al bambino di  Non sentirsi solo a gestire la perdita  Esprimere il dolore  Condividerlo con altri che amavano il genitore e favorisce l’accettazione della perdita Fermo, 4 novembre 2012
  • 24. “COME POSSIAMO AIUTARLO?” I BAMBINI POSSONO SUPERARE MEGLIO IL DOLORE DELLA PERDITA SE  RICEVONO SPIEGAZIONI CHIARE E TEMPESTIVE  POSSONO ESPRIMERE LE LORO EMOZIONI  HANNO ACCANTO UN ADULTO EMOTIVAMENTE DISPONIBILE Fermo, 4 novembre 2012
  • 25. COMUNICARE CON I BAMBINI CON SINCERITA’ E SPERANZA… • li rende più forti e fiduciosi di poter condividere i sentimenti, qualunque cosa accada • li fa sentire parte importante della famiglia • di fronte alla sofferenza permette il grande conforto della vicinanza Fermo, 4 novembre 2012