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               CONTRIBUTI DELLA DELEGAZIONE

                       DI CONFINDUSTRIA TARANTO

                   ALLE LINEE PROGRAMMATICHE

           DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

                                   DI MARTINA FRANCA




                                                            Ottobre 2012




Associazione degli Industriali della Provincia di Taranto
74121 Taranto Via Dario Lupo 65
Telefono 099 7345111 Fax 099 377902
www.confindustria.ta.it - assindta@assindustria.ta.it
Codice Fiscale 80004950731
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La delegazione di Martina Franca di Confindustria Taranto, in occasione delle

elezioni amministrative 2012, ha presentato a tutti i candidati-sindaco un documento

nel quale sono sintetizzate le esigenze della imprenditoria e le aspettative che tale

categoria ha riposto nel rinnovo della massima assise cittadina.

Il documento parte dalla constatazione della “progressiva” perdita della ricchezza pro

- capite della popolazione della nostra Città e dalle tante sollecitazioni che questa

Associazione ha fatto pervenire alle amministrazioni civiche che si sono avvicendate

nel recente passato per creare delle politiche di contesto favorevoli.

Le mutate condizioni congiunturali che condizionano l’imprenditoria, come è noto

non solo martinese, e le drastiche riduzioni dei trasferimenti dello stato agli enti locali

impongono, oggi, di individuare poche priorità sulle quali concentrare l’attenzione ed

avviare un rapporto di collaborazione che, ci sia augura, sia foriero di opportunità e

crescita.

Prorità di contesto ed infrastrutturali che sono state indicate nel documento citato e

che qui, brevemente, richiamiamo:

   •   promozione del territorio, intesa come processo culturale, attraverso la

       valorizzazione ed il recupero della sua storia industriale, evidenziando quelle

       capacità che hanno portato Martina, fino a pochi anni fa, ad essere, di fatto,

       un distretto riconosciuto nel settore dell’abbigliamento e un centro di

       riferimento per il settore eno-gastronomico e turistico.

   •   predisposizione delle infrastrutture:

   - materiali, attraverso il miglioramento della vivibilità urbana, con una particolare

   attenzione alle aree di verde pubblico, a nuovi parcheggi, incentivando la raccolta
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     differenziata, la riqualificazione della zona industriale, da dotare finalmente di un

     sistema fognario idoneo e della rete Adsl, imprescindibile per le imprese;

     - immateriali, che pongano le aziende nelle migliori condizioni per poter svolgere

     i loro investimenti ed attività produttive. Questo significa dotare il Comune di quei

     servizi di qualità collaborando con questa Associazione al fine di individuarne le

     tipologie.

Richiamato, qui, molto brevemente il documento che a suo tempo la delegazione

presentò al candidato sindaco – Franco Ancona - riteniamo, ora, opportuno fornire

un nostro contributo al programma presentato dal sindaco.

Il rinnovo delle forme di collaborazione con Confindustria è uno dei temi

particolarmente sentiti dai nostri soci, che chiedono di essere ascoltati nelle decisioni

che riguardano lo sviluppo della città e delle sue imprese.

Su    questo      argomento   riscontriamo   una    particolare   attenzione       nelle   linee

programmatiche presentate dal sindaco e dalla sua giunta che parlano di un patto

sociale e, soprattutto, di un “metodo” della programmazione come “pianificazione

concertata”.

Per questo chiediamo l’insediamento dell’”Osservatorio della finanza locale”, che

avevamo proposto in sede di consultazione con i candidati –sindaco, con lo scopo di

monitorare gli indicatori economici, produttivi e occupazionali dell’area, nonché gli

indicatori di finanza locale che possano prevedere un coinvolgimento degli

imprenditori.

Insomma, una occasione di incontro – decisamente operativo e scadenzato - dove

poter scambiare informazioni, presentare le problematiche emergenti ed individuare

le migliori soluzioni possibili e dove, in definitiva, promuovere il territorio.
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Il   tema     della   promozione     territoriale   lo   ritroviamo   spesso   nelle   linee

programmatiche della nuova amministrazione civica, soprattutto nella direzione dei

comuni della valle d’Itria.

Su questo argomento chiediamo la massima attenzione al sindaco, nel momento in

cui si aprono i confini delle province e si ridiscute su quelle esistenti.Va colta

l’occasione della “macroprovincia Taranto – Brindisi” come una vera opportunità per

riacquistare ledership negli ambiti in cui Martina è vocata: quella paesaggistica,

turistica, del patrimonio industriale del settore dell’abbigliamento e del manifatturiero

leggero.

Il documento del sindaco fa riferimento al completamento del centro servizi.

E’ un argomento, sui tanti proposti, su cui la delegazione è attiva da diversi anni.

Gli ultimi atti ufficiali con il comune di Martina Franca risalgono al 2008, laddove

l’Amministrazione assegnava una parte della struttura agli uffici di confindustria e al

costituendo distretto produttivo ModaPuglia (Il progetto, in particolare, prevedeva

l’insediamento dell’agenzia internazionale della moda, struttura a carattere

regionale).

Ricordiamo, infatti, il grande ruolo che la delegazione ha svolto affinché il Distretto

avesse sede presso questo comune, cosa che nel 2010 è puntualmente avvenuta

con delibera della regione Puglia.

Il non avere avuto la disponibilità del centro servizi in quel momento è stata una

occasione persa sia per il nostro comune che per le imprese: è stata, infatti,

vanificata tutta l’azione che la delegazione ha svolto in termini di contatti con la

Regione Puglia e con l’intero sistema produttivo per confermare la centralità di

Martina Franca nel settore della moda.
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I cambiamenti intervenuti in questi ultimi anni sono sotto gli occhi di tutti e non

vogliamo riferirci solo dal momento in cui la proposta del centro servizi è stata

formulata, ossia dai patti territoriali.

Basti pensare a questi ultimi anni, agli effetti della lunga crisi sul sistema delle

imprese, al ruolo degli enti pubblici ed alla loro ridotta modalità di acquisizione delle

risorse pubbliche, per legittimare un ripensamento sugli obiettivi di quella struttura.

Bisogna dunque rivedere questo tema e la funzione del Centro Servizi.

Il manifatturiero, a Martina, nonostante tutto, è ancora significativo ed ha una

spiccata proiezione verso l’export. Per questa ragione si ritiene che l’idea avanzata

nel 2008- dell’insediamento di una agenzia dell’internazionalizzazione - possa essere

recuperata ma in una logica nuova, ossia promuovendo non solo il settore moda, ma

anche le altre eccellenze produttive. Si svilupperebbero così le indicazioni che

Confindustria    Taranto,     attraverso   il   presidente   Cesareo,   all’atto   del   suo

insediamento, ha proposto:

       - il rilancio del settore manifatturiero,

       - il ruolo fondamentale delle aziende motrici, con un un ruolo di

       coordinamento, seguendo le principali direttrici della innovazione e della

       internazionalizzazione.

       Quali nuovi contenuti fornire al centro servizi?

a) Costituzione della Agenzia per la Internazionalizzazione e la formazione.

L’Agenzia potrebbe operare in sinergia con l’assessorato alle Attività Produttive per

reperire eventuali risorse ed attuare strategie comuni, in un’ottica di supporto ai

processi di internazionalizzazione delle pmi consolidate e di avviamento all’export

per le imprese che non hanno esperienze sui mercati esteri. Viene offerta la
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professionalità dell’Associazione ed il suo decennale know-how in materia di

consorzi export, onde agevolare le forme di aggregazione fra le imprese.

L’Agenzia potrebbe svolgere una azione di promozione per il rilancio delle imprese e

dei consorzi oggi esistenti, coordinandone la eventuale partecipazione ad eventi

internazionali, in un’ottica di sistema che vada nella direzione di quanto previsto dalle

politiche regionali

Si dovrebbe, pertanto, offrire supporto alle pmi che si affacciano sui mercati esteri,

promuovendo

   -   le reti per l’internazionalizzazione;

   - i progetti integrati di promozione internazionale, per le aziende più strutturate,

   interessate a costituire associazioni temporanee di pmi, per la realizzazione di

   programmi comuni. Nell’auspicare un percorso di collaborazione, si può verificare

   se ci siano margini per l’inserimento nel bilancio nel Comune di eventi

   internazionali ai quali partecipare in forma sinergica.

   - formazione specializzata per le risorse umane delle imprese.

   Per la struttura di governance dell’agenzia si potrebbe pensare a quella dei nuovi

   consorzi    per    l’internazionalizzazione   previsti   dal   decreto   sviluppo   che

   conferiscono la possibilità di partecipare al consesso associativo non solo alle

   aziende ma anche ai comuni o alle banche.

b) Un ulteriore elemento di contenuto del Centro Servizi può essere rappresentato

dalla attività di un ufficio di sostegno alle start-up aziendali orientate alla

innovazione.

E’ necessario, infatti, promuovere la nascita di nuove imprese favorendo quei

progetti che possono dare valore aggiunto. Anche qui la nostra Associazione può
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dare uno strumento operativo concreto essendosi dotata da diversi anni di una

finanziaria, Finidustria srl, che acquisisce quote di capitale sociale in aziende

innovative e svolge funzioni di consulenza finanziaria.

c) Il centro servizi potrebbe svolgere, inoltre, una finalità di orientamento nei

confronti dei giovani e dei disoccupati.

Nel corso degli incontri avuti in delegazione si è sempre posto in risalto il problema

del lavoro sommerso e gli imprenditori ritengono che, al fianco di iniziative di

controllo da parte delle Autorità competenti opportunamente sollecitate dal comune,

si debba svolgere una funzione nei confronto delle giovani generazioni per sostenere

la cultura di impresa e della legalità.

Anche su questo tema è attiva la nostra associazione che ha in corso un progetto,

finanziato dalla camera di commercio di Taranto, che consiste nella istituzione di uno

sportello presso le nostre sedi orientato alle tematiche di cui trattasi.

Nel concludere queste brevi note programmatiche per un primo avvio delle attività di

collaborazione con l’amministrazione civica si fa presente che si rinvia al documento

elaborato dall’Ance Taranto per le problematiche relative al Governo del Terriotori,

alle infrastrutture ed al settore delle costruzioni.
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         Le Proposte dell’ANCE TARANTO
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L’ANCE di Taranto, nel svolgere il proprio ruolo di promozione del sistema
imprenditoriale edile nei processi di trasformazione urbana e di ammodernamento
infrastrutturale, intende unirsi alle iniziative della Delegazione di Martina Franca per
porre all’attenzione della nuova Amministrazione comunale proposte e spunti di
riflessione utili al rilancio del settore.


1. IL GOVERNO DEL TERRITORIO


La nuova stagione di governo del territorio a Martina Franca dovrà necessariamente
puntare    ad    avviare    il   processo    amministrativo-progettuale    per   la   nuova
strumentazione urbanistica generale ed a dar corso ai primi programmi integrati di
rigenerazione urbana.


1.1 Avviare il nuovo PUG


Negli anni, l’assenza di un quadro regolativo certo in grado di orientare i processi di
trasformazione del territorio e garantire un’adeguata armatura infrastrutturale a
sostegno delle attività produttive è diventata un peso insostenibile. Non è più
pensabile affrontare le sfide future della trasformazione urbana con l’antico incedere
degli interventi frammentati ed improvvisati. Occorre invece sviluppare, secondo
pratiche concertative, una progettazione integrata che affronti da più punti di vista e
sviluppi in maniera unitaria i temi legati al recupero urbano, all’infrastrutturazione ed
alla rete dei servizi, al sistema della mobilità delle persone e delle merci, alla
promozione delle attività imprenditoriali, alla casa ed agli interventi a finalità sociale.
Si rende dunque indispensabile avviare il percorso per l’adozione di una moderna
strumentazione urbanistica in grado di adeguare il governo del territorio alle mutate
esigenze di sviluppo urbano, sociale ed economico della città di Martina Franca.
Si chiede, pertanto, di procedere con la massima chiarezza di intenti all’adozione di
apposito atto deliberativo nella forma di “Atto d’Indirizzo”, secondo le prescrizioni di
cui al DRAG – Indirizzi, criteri ed orientamenti per la formazione, il dimensionamento
e il contenuto dei Piani Urbanistici Generali (PUG).
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Ci auguriamo che tale atto dia avvio non ad un mero processo amministrativo per la
produzione di atti unilaterali di pianificazione, ma ad un percorso condiviso che, nella
collaborazione tra pubblico e privato, possa vedere l'impresa di costruzioni nel ruolo
attivo di promotore di interventi significativi per il recupero, la riqualificazione ed il
rinnovamento urbano della città di Martina Franca.


1.2 Azionare da subito la leva della Rigenerazione Urbana


L’attesa di una nuova strumentazione urbanistica generale non può in alcun modo
cristallizzare la situazione esistente ed impedire ogni intervento di trasformazione
fino alla formale adozione del piano.
Costruzione partecipata del piano e contestuale azione di trasformazione attraverso
la rigenerazione urbana introdotta dalla L.R. 21/2008, questa è la strada da seguire
per rilanciare da subito il governo del territorio a Martina Franca.
Per tale ragione si attribuisce grande rilevanza alla D.G.C 108/2012 di chiara
espressione    di   un   indirizzo   politico-amministrativo   favorevolmente     proteso
all’attivazione dei programmi integrati di rigenerazione urbana. Il ricorso a tali
programmi diventa fondamentale proprio in ragione della loro natura di strumenti
snelli e flessibili, in grado di perseguire gli obiettivi pubblici di trasformazione con
celerità e secondo un approccio negoziale di forte collaborazione con cittadini ed
operatori economici. Le qualità di tali moderni programmi regionali, nei quali prevale
la composizione negoziale degli interessi finalizzata agli obiettivi pubblici di
rigenerazione, fa sì che gli stessi siano ideale occasione per una equilibrata
ricomposizione delle problematiche laceranti di cui alla premessa della citata
delibera.
Il rafforzamento della città pubblica - con l’acquisizione di aree a standard da
destinare a servizi secondo un disegno di welfare urbano - e moderne politiche
abitative di offerta di edilizia sociale possono, nei P.I.R.U., trovare attuazione solo se
si valorizza pienamente l’apporto del privato investitore.
Aprire concretamente ed efficacemente la stagione della rigenerazione richiede
nuove doti alle amministrazioni: autorevolezza e competenza per superare le
resistenze culturali verso le trasformazioni dell’edificato e per garantire la regia
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necessaria all’attuazione di operazioni complesse che richiedono grandi capacità di
mediazione di interessi e credibilità nella interlocuzione con i cittadini e gli investitori.
E’ inoltre auspicabile la massima attenzione ai profili di sostenibilità economica e
finanziaria degli interventi, condizione fondamentale per l’attuazione dei processi di
rigenerazione che, quasi certamente, potranno contare sull’apporto prevalente degli
investitori privati. Agli stessi occorre offrire certezze amministrative, vantaggi e
premialità all’interno di uno scambio tra valorizzazione di ambiti urbani e redditività
delle iniziative.
Secondo l’approccio di trasformazione espresso nella citata delibera, si chiede
all’Amministrazione l’attivazione di un tavolo di lavoro nel quale avviare le prime
riflessioni operative sulla rigenerazione degli ambiti individuati dal D.P.R.U. esistente.


1.3 Rilanciare e dare celere attuazione ai piani esecutivi in corso


Sempre nell’ottica di riavviare celermente gli investimenti nella trasformazione del
territorio e sostenere le imprese di costruzione in una fase di grave crisi produttiva e
finanziaria, si chiede di superare con decisione le criticità procedurali che si
frappongono all’attuazione di piani esecutivi in corso come quello di San Paolo.
Lo sblocco di tali situazioni, da tempo incagliate per complessità burocratiche
senz’altri risolvibili con una rinnovata attenzione da parte dell’Amministrazione,
consentirebbe l’avvio di programmi di intervento privati in grado di dare positivi
impulsi al comparto edile martinese e muovere i livelli produttivi di imprese in grande
difficoltà.


1.4 Introdurre le pratiche partecipative nei processi di trasformazione urbana


ANCE Taranto, INBAR Taranto ed ABCittà hanno insieme messo a punto
un’iniziativa, già notificata all’Amministrazione lo scorso luglio, denominata “La città
come bene comune” e finalizzata alla introduzione di pratiche partecipative nei
processi amministrativi di elaborazione di politiche e decisioni pubbliche.
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Partecipare significa costruire luoghi ed occasioni nelle quali ciascuno possa
esprimersi, apportare contributo e competenza, connettere in un processo di
apprendimento reciproco l’amministrazione e la cittadinanza, costruire quel capitale
sociale di fiducia e comprensione che possa fare da base solida alle scelte da
compiere per il futuro. Nella collaborazione si conseguono meglio gli obiettivi
collettivi, in un gioco a somma positiva che veda il bene comune tradursi in visibili
vantaggi per tutti, cittadini, espressioni organizzate di interessi talvolta contrapposti,
città ed ambiente.


La partecipazione
   • consolida la democrazia rappresentativa e le sue istituzioni integrandola con
       pratiche, processi e strumenti di democrazia partecipativa;
   • rafforza la capacità di costruzione, definizione ed elaborazione delle politiche
       pubbliche;
   • crea e favorisce nuove forme di scambio e di comunicazione tra le istituzioni e
       la società;
   • contribuisce ad una più elevata coesione sociale attraverso la valorizzazione
       di tutte le forme di impegno civico, l’inclusione dei soggetti deboli e
       l’emersione di interessi diffusi o scarsamente rappresentati;
   • sollecita l’impegno oltre che l’attiva presenza di tutti alle scelte e alla vita della
       comunità cittadina;
   • valorizza i saperi, le competenze e l’impegno diffusi nella società;
   • afferma i diritti dell’infanzia, migliorando la qualità della vita delle bambine e
       dei bambini.
Sarà importante approcciare secondo pratiche partecipative ed inclusive ai processi
di costruzione delle politiche urbane, dal PUG ai PIRU ed alle altre azioni pubbliche
che l’Amministrazione vorrà intraprendere.
Si conferma l’intendimento dei soggetti promotori della presente iniziativa, attraverso
la rete di competenze ed elevate professionalità nel merito attivabile, a supportare
l’Amministrazione nell’attuazione del percorso oltre che ad organizzare appositi
momenti di approfondimento per la condivisione di strumenti e metodologie della
partecipazione.
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2. APPALTI ED INFRASTRUTTURE


2.1 Regole e buone prassi per la trasparenza e la concorrenzialità negli
affidamenti


Nell’attuale fase di crisi economica, l’ANCE Taranto ha avviato un percorso di
confronto e concertazione con le stazioni appaltanti del territorio al fine di rilanciare i
processi di investimento in opere pubbliche, sostenere il sistema territoriale delle
piccole e medie imprese e costruire un sistema locale degli appalti improntato ai
principi di legalità e trasparenza, semplificazione, massima partecipazione delle
imprese, qualità ed orientamento all’innovazione.
In un documento inviato a settembre a tutti Comuni della provincia sono
analiticamente dettagliate le proposte che, in sintesi, puntano ai seguenti obiettivi:
   -   attuare una decisa semplificazione delle procedure di affidamento con
       l’applicazione delle normative di recente introdotte per l’accelerazione della
       spesa e la riduzione dei carichi procedimentali sulle imprese;
   -   promuovere le migliori condizioni di partecipazione alle procedure di selezione
       pubblica, attraverso il contrasto ai fenomeni distorsivi indotti dal massimo
       ribasso e la definizione di basi d’asta congrue e remunerative;
   -   promuovere, nell’ambito della previsioni normative vigenti, l’adozione di
       strumenti e criteri in grado di sostenere un’ampia e qualificata partecipazione
       del sistema locale delle imprese alle opportunità offerte dall’Amministrazione;
   -   favorire lo sviluppo del partenariato pubblico-privato per la realizzazione di
       opere pubbliche , stimolando la capacità propositiva, progettuale e finanziaria,
       delle imprese in stretta sintonia con gli orientamenti programmatici
       dell’Amministrazione;
   -   perseguire una piena cultura della legalità, a partire dalla garanzia del pieno
       rispetto della disciplina legislativa in materia di lavoro, di regolarità contributiva
       ed assicurativa, ed attraverso il miglioramento delle condizioni di sicurezza
       all’interno dei luoghi di lavoro e dei cantieri per contrastare il lavoro
       sommerso.
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Il documento, se condiviso nei contenuti delle azioni proposte, potrebbe costituire la
base per la costruzione di una specifica intesa tra ANCE ed il Comune di Martina
Franca in materia di affidamenti di appalti pubblici di lavori.


2.2 Il Partenariato Pubblico-Privato


Oltre che nella trasformazione urbana e nell’housing sociale, l’evoluzione del
contesto di finanza pubblica impone l’adozione di schemi di partenariato tra pubblico
e privato anche nella realizzazione di opere pubbliche.
In tale ambito, accanto al consolidamento dell’utilizzo del project financing attraverso
la prosecuzione nella sollecitazione delle capacità di proposta del sistema
imprenditoriale, si potranno sperimentare ulteriori        soluzioni quali il leasing in
costruendo ed il contratto di disponibilità recentemente introdotto.
L’ANCE Taranto si propone come interlocutore per fornire indicazioni ed
orientamenti nella predisposizione amministrativa e finanziaria di tali innovativi
percorsi attuativi di opere pubbliche.

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Documento delegazione martina franca e ance

  • 1. CONFINDUSTRIA Taranto CONTRIBUTI DELLA DELEGAZIONE DI CONFINDUSTRIA TARANTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MARTINA FRANCA Ottobre 2012 Associazione degli Industriali della Provincia di Taranto 74121 Taranto Via Dario Lupo 65 Telefono 099 7345111 Fax 099 377902 www.confindustria.ta.it - assindta@assindustria.ta.it Codice Fiscale 80004950731
  • 2. CONFINDUSTRIA Taranto La delegazione di Martina Franca di Confindustria Taranto, in occasione delle elezioni amministrative 2012, ha presentato a tutti i candidati-sindaco un documento nel quale sono sintetizzate le esigenze della imprenditoria e le aspettative che tale categoria ha riposto nel rinnovo della massima assise cittadina. Il documento parte dalla constatazione della “progressiva” perdita della ricchezza pro - capite della popolazione della nostra Città e dalle tante sollecitazioni che questa Associazione ha fatto pervenire alle amministrazioni civiche che si sono avvicendate nel recente passato per creare delle politiche di contesto favorevoli. Le mutate condizioni congiunturali che condizionano l’imprenditoria, come è noto non solo martinese, e le drastiche riduzioni dei trasferimenti dello stato agli enti locali impongono, oggi, di individuare poche priorità sulle quali concentrare l’attenzione ed avviare un rapporto di collaborazione che, ci sia augura, sia foriero di opportunità e crescita. Prorità di contesto ed infrastrutturali che sono state indicate nel documento citato e che qui, brevemente, richiamiamo: • promozione del territorio, intesa come processo culturale, attraverso la valorizzazione ed il recupero della sua storia industriale, evidenziando quelle capacità che hanno portato Martina, fino a pochi anni fa, ad essere, di fatto, un distretto riconosciuto nel settore dell’abbigliamento e un centro di riferimento per il settore eno-gastronomico e turistico. • predisposizione delle infrastrutture: - materiali, attraverso il miglioramento della vivibilità urbana, con una particolare attenzione alle aree di verde pubblico, a nuovi parcheggi, incentivando la raccolta
  • 3. CONFINDUSTRIA Taranto differenziata, la riqualificazione della zona industriale, da dotare finalmente di un sistema fognario idoneo e della rete Adsl, imprescindibile per le imprese; - immateriali, che pongano le aziende nelle migliori condizioni per poter svolgere i loro investimenti ed attività produttive. Questo significa dotare il Comune di quei servizi di qualità collaborando con questa Associazione al fine di individuarne le tipologie. Richiamato, qui, molto brevemente il documento che a suo tempo la delegazione presentò al candidato sindaco – Franco Ancona - riteniamo, ora, opportuno fornire un nostro contributo al programma presentato dal sindaco. Il rinnovo delle forme di collaborazione con Confindustria è uno dei temi particolarmente sentiti dai nostri soci, che chiedono di essere ascoltati nelle decisioni che riguardano lo sviluppo della città e delle sue imprese. Su questo argomento riscontriamo una particolare attenzione nelle linee programmatiche presentate dal sindaco e dalla sua giunta che parlano di un patto sociale e, soprattutto, di un “metodo” della programmazione come “pianificazione concertata”. Per questo chiediamo l’insediamento dell’”Osservatorio della finanza locale”, che avevamo proposto in sede di consultazione con i candidati –sindaco, con lo scopo di monitorare gli indicatori economici, produttivi e occupazionali dell’area, nonché gli indicatori di finanza locale che possano prevedere un coinvolgimento degli imprenditori. Insomma, una occasione di incontro – decisamente operativo e scadenzato - dove poter scambiare informazioni, presentare le problematiche emergenti ed individuare le migliori soluzioni possibili e dove, in definitiva, promuovere il territorio.
  • 4. CONFINDUSTRIA Taranto Il tema della promozione territoriale lo ritroviamo spesso nelle linee programmatiche della nuova amministrazione civica, soprattutto nella direzione dei comuni della valle d’Itria. Su questo argomento chiediamo la massima attenzione al sindaco, nel momento in cui si aprono i confini delle province e si ridiscute su quelle esistenti.Va colta l’occasione della “macroprovincia Taranto – Brindisi” come una vera opportunità per riacquistare ledership negli ambiti in cui Martina è vocata: quella paesaggistica, turistica, del patrimonio industriale del settore dell’abbigliamento e del manifatturiero leggero. Il documento del sindaco fa riferimento al completamento del centro servizi. E’ un argomento, sui tanti proposti, su cui la delegazione è attiva da diversi anni. Gli ultimi atti ufficiali con il comune di Martina Franca risalgono al 2008, laddove l’Amministrazione assegnava una parte della struttura agli uffici di confindustria e al costituendo distretto produttivo ModaPuglia (Il progetto, in particolare, prevedeva l’insediamento dell’agenzia internazionale della moda, struttura a carattere regionale). Ricordiamo, infatti, il grande ruolo che la delegazione ha svolto affinché il Distretto avesse sede presso questo comune, cosa che nel 2010 è puntualmente avvenuta con delibera della regione Puglia. Il non avere avuto la disponibilità del centro servizi in quel momento è stata una occasione persa sia per il nostro comune che per le imprese: è stata, infatti, vanificata tutta l’azione che la delegazione ha svolto in termini di contatti con la Regione Puglia e con l’intero sistema produttivo per confermare la centralità di Martina Franca nel settore della moda.
  • 5. CONFINDUSTRIA Taranto I cambiamenti intervenuti in questi ultimi anni sono sotto gli occhi di tutti e non vogliamo riferirci solo dal momento in cui la proposta del centro servizi è stata formulata, ossia dai patti territoriali. Basti pensare a questi ultimi anni, agli effetti della lunga crisi sul sistema delle imprese, al ruolo degli enti pubblici ed alla loro ridotta modalità di acquisizione delle risorse pubbliche, per legittimare un ripensamento sugli obiettivi di quella struttura. Bisogna dunque rivedere questo tema e la funzione del Centro Servizi. Il manifatturiero, a Martina, nonostante tutto, è ancora significativo ed ha una spiccata proiezione verso l’export. Per questa ragione si ritiene che l’idea avanzata nel 2008- dell’insediamento di una agenzia dell’internazionalizzazione - possa essere recuperata ma in una logica nuova, ossia promuovendo non solo il settore moda, ma anche le altre eccellenze produttive. Si svilupperebbero così le indicazioni che Confindustria Taranto, attraverso il presidente Cesareo, all’atto del suo insediamento, ha proposto: - il rilancio del settore manifatturiero, - il ruolo fondamentale delle aziende motrici, con un un ruolo di coordinamento, seguendo le principali direttrici della innovazione e della internazionalizzazione. Quali nuovi contenuti fornire al centro servizi? a) Costituzione della Agenzia per la Internazionalizzazione e la formazione. L’Agenzia potrebbe operare in sinergia con l’assessorato alle Attività Produttive per reperire eventuali risorse ed attuare strategie comuni, in un’ottica di supporto ai processi di internazionalizzazione delle pmi consolidate e di avviamento all’export per le imprese che non hanno esperienze sui mercati esteri. Viene offerta la
  • 6. CONFINDUSTRIA Taranto professionalità dell’Associazione ed il suo decennale know-how in materia di consorzi export, onde agevolare le forme di aggregazione fra le imprese. L’Agenzia potrebbe svolgere una azione di promozione per il rilancio delle imprese e dei consorzi oggi esistenti, coordinandone la eventuale partecipazione ad eventi internazionali, in un’ottica di sistema che vada nella direzione di quanto previsto dalle politiche regionali Si dovrebbe, pertanto, offrire supporto alle pmi che si affacciano sui mercati esteri, promuovendo - le reti per l’internazionalizzazione; - i progetti integrati di promozione internazionale, per le aziende più strutturate, interessate a costituire associazioni temporanee di pmi, per la realizzazione di programmi comuni. Nell’auspicare un percorso di collaborazione, si può verificare se ci siano margini per l’inserimento nel bilancio nel Comune di eventi internazionali ai quali partecipare in forma sinergica. - formazione specializzata per le risorse umane delle imprese. Per la struttura di governance dell’agenzia si potrebbe pensare a quella dei nuovi consorzi per l’internazionalizzazione previsti dal decreto sviluppo che conferiscono la possibilità di partecipare al consesso associativo non solo alle aziende ma anche ai comuni o alle banche. b) Un ulteriore elemento di contenuto del Centro Servizi può essere rappresentato dalla attività di un ufficio di sostegno alle start-up aziendali orientate alla innovazione. E’ necessario, infatti, promuovere la nascita di nuove imprese favorendo quei progetti che possono dare valore aggiunto. Anche qui la nostra Associazione può
  • 7. CONFINDUSTRIA Taranto dare uno strumento operativo concreto essendosi dotata da diversi anni di una finanziaria, Finidustria srl, che acquisisce quote di capitale sociale in aziende innovative e svolge funzioni di consulenza finanziaria. c) Il centro servizi potrebbe svolgere, inoltre, una finalità di orientamento nei confronti dei giovani e dei disoccupati. Nel corso degli incontri avuti in delegazione si è sempre posto in risalto il problema del lavoro sommerso e gli imprenditori ritengono che, al fianco di iniziative di controllo da parte delle Autorità competenti opportunamente sollecitate dal comune, si debba svolgere una funzione nei confronto delle giovani generazioni per sostenere la cultura di impresa e della legalità. Anche su questo tema è attiva la nostra associazione che ha in corso un progetto, finanziato dalla camera di commercio di Taranto, che consiste nella istituzione di uno sportello presso le nostre sedi orientato alle tematiche di cui trattasi. Nel concludere queste brevi note programmatiche per un primo avvio delle attività di collaborazione con l’amministrazione civica si fa presente che si rinvia al documento elaborato dall’Ance Taranto per le problematiche relative al Governo del Terriotori, alle infrastrutture ed al settore delle costruzioni.
  • 8. CONFINDUSTRIA Taranto Le Proposte dell’ANCE TARANTO
  • 9. CONFINDUSTRIA Taranto L’ANCE di Taranto, nel svolgere il proprio ruolo di promozione del sistema imprenditoriale edile nei processi di trasformazione urbana e di ammodernamento infrastrutturale, intende unirsi alle iniziative della Delegazione di Martina Franca per porre all’attenzione della nuova Amministrazione comunale proposte e spunti di riflessione utili al rilancio del settore. 1. IL GOVERNO DEL TERRITORIO La nuova stagione di governo del territorio a Martina Franca dovrà necessariamente puntare ad avviare il processo amministrativo-progettuale per la nuova strumentazione urbanistica generale ed a dar corso ai primi programmi integrati di rigenerazione urbana. 1.1 Avviare il nuovo PUG Negli anni, l’assenza di un quadro regolativo certo in grado di orientare i processi di trasformazione del territorio e garantire un’adeguata armatura infrastrutturale a sostegno delle attività produttive è diventata un peso insostenibile. Non è più pensabile affrontare le sfide future della trasformazione urbana con l’antico incedere degli interventi frammentati ed improvvisati. Occorre invece sviluppare, secondo pratiche concertative, una progettazione integrata che affronti da più punti di vista e sviluppi in maniera unitaria i temi legati al recupero urbano, all’infrastrutturazione ed alla rete dei servizi, al sistema della mobilità delle persone e delle merci, alla promozione delle attività imprenditoriali, alla casa ed agli interventi a finalità sociale. Si rende dunque indispensabile avviare il percorso per l’adozione di una moderna strumentazione urbanistica in grado di adeguare il governo del territorio alle mutate esigenze di sviluppo urbano, sociale ed economico della città di Martina Franca. Si chiede, pertanto, di procedere con la massima chiarezza di intenti all’adozione di apposito atto deliberativo nella forma di “Atto d’Indirizzo”, secondo le prescrizioni di cui al DRAG – Indirizzi, criteri ed orientamenti per la formazione, il dimensionamento e il contenuto dei Piani Urbanistici Generali (PUG).
  • 10. CONFINDUSTRIA Taranto Ci auguriamo che tale atto dia avvio non ad un mero processo amministrativo per la produzione di atti unilaterali di pianificazione, ma ad un percorso condiviso che, nella collaborazione tra pubblico e privato, possa vedere l'impresa di costruzioni nel ruolo attivo di promotore di interventi significativi per il recupero, la riqualificazione ed il rinnovamento urbano della città di Martina Franca. 1.2 Azionare da subito la leva della Rigenerazione Urbana L’attesa di una nuova strumentazione urbanistica generale non può in alcun modo cristallizzare la situazione esistente ed impedire ogni intervento di trasformazione fino alla formale adozione del piano. Costruzione partecipata del piano e contestuale azione di trasformazione attraverso la rigenerazione urbana introdotta dalla L.R. 21/2008, questa è la strada da seguire per rilanciare da subito il governo del territorio a Martina Franca. Per tale ragione si attribuisce grande rilevanza alla D.G.C 108/2012 di chiara espressione di un indirizzo politico-amministrativo favorevolmente proteso all’attivazione dei programmi integrati di rigenerazione urbana. Il ricorso a tali programmi diventa fondamentale proprio in ragione della loro natura di strumenti snelli e flessibili, in grado di perseguire gli obiettivi pubblici di trasformazione con celerità e secondo un approccio negoziale di forte collaborazione con cittadini ed operatori economici. Le qualità di tali moderni programmi regionali, nei quali prevale la composizione negoziale degli interessi finalizzata agli obiettivi pubblici di rigenerazione, fa sì che gli stessi siano ideale occasione per una equilibrata ricomposizione delle problematiche laceranti di cui alla premessa della citata delibera. Il rafforzamento della città pubblica - con l’acquisizione di aree a standard da destinare a servizi secondo un disegno di welfare urbano - e moderne politiche abitative di offerta di edilizia sociale possono, nei P.I.R.U., trovare attuazione solo se si valorizza pienamente l’apporto del privato investitore. Aprire concretamente ed efficacemente la stagione della rigenerazione richiede nuove doti alle amministrazioni: autorevolezza e competenza per superare le resistenze culturali verso le trasformazioni dell’edificato e per garantire la regia
  • 11. CONFINDUSTRIA Taranto necessaria all’attuazione di operazioni complesse che richiedono grandi capacità di mediazione di interessi e credibilità nella interlocuzione con i cittadini e gli investitori. E’ inoltre auspicabile la massima attenzione ai profili di sostenibilità economica e finanziaria degli interventi, condizione fondamentale per l’attuazione dei processi di rigenerazione che, quasi certamente, potranno contare sull’apporto prevalente degli investitori privati. Agli stessi occorre offrire certezze amministrative, vantaggi e premialità all’interno di uno scambio tra valorizzazione di ambiti urbani e redditività delle iniziative. Secondo l’approccio di trasformazione espresso nella citata delibera, si chiede all’Amministrazione l’attivazione di un tavolo di lavoro nel quale avviare le prime riflessioni operative sulla rigenerazione degli ambiti individuati dal D.P.R.U. esistente. 1.3 Rilanciare e dare celere attuazione ai piani esecutivi in corso Sempre nell’ottica di riavviare celermente gli investimenti nella trasformazione del territorio e sostenere le imprese di costruzione in una fase di grave crisi produttiva e finanziaria, si chiede di superare con decisione le criticità procedurali che si frappongono all’attuazione di piani esecutivi in corso come quello di San Paolo. Lo sblocco di tali situazioni, da tempo incagliate per complessità burocratiche senz’altri risolvibili con una rinnovata attenzione da parte dell’Amministrazione, consentirebbe l’avvio di programmi di intervento privati in grado di dare positivi impulsi al comparto edile martinese e muovere i livelli produttivi di imprese in grande difficoltà. 1.4 Introdurre le pratiche partecipative nei processi di trasformazione urbana ANCE Taranto, INBAR Taranto ed ABCittà hanno insieme messo a punto un’iniziativa, già notificata all’Amministrazione lo scorso luglio, denominata “La città come bene comune” e finalizzata alla introduzione di pratiche partecipative nei processi amministrativi di elaborazione di politiche e decisioni pubbliche.
  • 12. CONFINDUSTRIA Taranto Partecipare significa costruire luoghi ed occasioni nelle quali ciascuno possa esprimersi, apportare contributo e competenza, connettere in un processo di apprendimento reciproco l’amministrazione e la cittadinanza, costruire quel capitale sociale di fiducia e comprensione che possa fare da base solida alle scelte da compiere per il futuro. Nella collaborazione si conseguono meglio gli obiettivi collettivi, in un gioco a somma positiva che veda il bene comune tradursi in visibili vantaggi per tutti, cittadini, espressioni organizzate di interessi talvolta contrapposti, città ed ambiente. La partecipazione • consolida la democrazia rappresentativa e le sue istituzioni integrandola con pratiche, processi e strumenti di democrazia partecipativa; • rafforza la capacità di costruzione, definizione ed elaborazione delle politiche pubbliche; • crea e favorisce nuove forme di scambio e di comunicazione tra le istituzioni e la società; • contribuisce ad una più elevata coesione sociale attraverso la valorizzazione di tutte le forme di impegno civico, l’inclusione dei soggetti deboli e l’emersione di interessi diffusi o scarsamente rappresentati; • sollecita l’impegno oltre che l’attiva presenza di tutti alle scelte e alla vita della comunità cittadina; • valorizza i saperi, le competenze e l’impegno diffusi nella società; • afferma i diritti dell’infanzia, migliorando la qualità della vita delle bambine e dei bambini. Sarà importante approcciare secondo pratiche partecipative ed inclusive ai processi di costruzione delle politiche urbane, dal PUG ai PIRU ed alle altre azioni pubbliche che l’Amministrazione vorrà intraprendere. Si conferma l’intendimento dei soggetti promotori della presente iniziativa, attraverso la rete di competenze ed elevate professionalità nel merito attivabile, a supportare l’Amministrazione nell’attuazione del percorso oltre che ad organizzare appositi momenti di approfondimento per la condivisione di strumenti e metodologie della partecipazione.
  • 13. CONFINDUSTRIA Taranto 2. APPALTI ED INFRASTRUTTURE 2.1 Regole e buone prassi per la trasparenza e la concorrenzialità negli affidamenti Nell’attuale fase di crisi economica, l’ANCE Taranto ha avviato un percorso di confronto e concertazione con le stazioni appaltanti del territorio al fine di rilanciare i processi di investimento in opere pubbliche, sostenere il sistema territoriale delle piccole e medie imprese e costruire un sistema locale degli appalti improntato ai principi di legalità e trasparenza, semplificazione, massima partecipazione delle imprese, qualità ed orientamento all’innovazione. In un documento inviato a settembre a tutti Comuni della provincia sono analiticamente dettagliate le proposte che, in sintesi, puntano ai seguenti obiettivi: - attuare una decisa semplificazione delle procedure di affidamento con l’applicazione delle normative di recente introdotte per l’accelerazione della spesa e la riduzione dei carichi procedimentali sulle imprese; - promuovere le migliori condizioni di partecipazione alle procedure di selezione pubblica, attraverso il contrasto ai fenomeni distorsivi indotti dal massimo ribasso e la definizione di basi d’asta congrue e remunerative; - promuovere, nell’ambito della previsioni normative vigenti, l’adozione di strumenti e criteri in grado di sostenere un’ampia e qualificata partecipazione del sistema locale delle imprese alle opportunità offerte dall’Amministrazione; - favorire lo sviluppo del partenariato pubblico-privato per la realizzazione di opere pubbliche , stimolando la capacità propositiva, progettuale e finanziaria, delle imprese in stretta sintonia con gli orientamenti programmatici dell’Amministrazione; - perseguire una piena cultura della legalità, a partire dalla garanzia del pieno rispetto della disciplina legislativa in materia di lavoro, di regolarità contributiva ed assicurativa, ed attraverso il miglioramento delle condizioni di sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro e dei cantieri per contrastare il lavoro sommerso.
  • 14. CONFINDUSTRIA Taranto Il documento, se condiviso nei contenuti delle azioni proposte, potrebbe costituire la base per la costruzione di una specifica intesa tra ANCE ed il Comune di Martina Franca in materia di affidamenti di appalti pubblici di lavori. 2.2 Il Partenariato Pubblico-Privato Oltre che nella trasformazione urbana e nell’housing sociale, l’evoluzione del contesto di finanza pubblica impone l’adozione di schemi di partenariato tra pubblico e privato anche nella realizzazione di opere pubbliche. In tale ambito, accanto al consolidamento dell’utilizzo del project financing attraverso la prosecuzione nella sollecitazione delle capacità di proposta del sistema imprenditoriale, si potranno sperimentare ulteriori soluzioni quali il leasing in costruendo ed il contratto di disponibilità recentemente introdotto. L’ANCE Taranto si propone come interlocutore per fornire indicazioni ed orientamenti nella predisposizione amministrativa e finanziaria di tali innovativi percorsi attuativi di opere pubbliche.