7. Ma soprattutto li
usa come vuole:
sapendo (certo,
anche attraverso le
analisi) che le reti
sociali sono luoghi
e che in ogni luogo
si parla in modo
diverso e a persone
diverse. Il perfetto
foodblogger vuole
sapere chi lo
ascolta. Sempre
8. I foodblogger amano incontrarsi ed imparare.
Da soli, e con le aziende.
O meglio con le persone delle aziende
9. I foodblogger s’incontrano, fanno festa e fanno
anche il punto. Gli sponsor ci sono: ascoltano,
parlano, incontrano
10. I foodblogger si uniscono, ma non sempre. In alcuni casi si danno
delle regole. Ma ricordiamo che una valida associazione non è un
ordine. E se cerchi un blogger “certificato” in fondo non sai quel
che fai
11. Il foodblogger è un lavoro? Io la penso come Mafe: un’azienda e
un blogger si scelgono anche per affinità. In ogni relazione c’è
solo da imparare e non si comunicano solo parole su un blog.
Anche la relazione in sé tra blogger e azienda è fare
comunicazione. E come in ogni relazione che si rispetti c’è
trasparenza e riconoscenza (pagata) per un lavoro svolto. E i
lettori lo sanno