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Progetto e analisi di ospedali
come costruzioni strategiche:
visione di sistema, norme
tecniche, azione sismica,
robustezza strutturale.
franco.bontempi@uniroma1.it 1
robustezza strutturale.
Franco Bontempi
Ordinario di Tecnica delle Costruzioni
Facoltà di Ingegneria
Università degli Studi di Roma La
Sapienza
Via Eudossiana 18 – 00184 ROMARieti Giugno 2010
CONTENUTI
1. Ospedali come costruzioni strategiche
2. Organizzazione delle Norme Tecniche
per le Costruzioni
3. Impostazione del progetto delle strutture
strategiche
franco.bontempi@uniroma1.it 2
strategiche
4. Strutturale / Non strutturale
5. Stati limite e
progettazione prestazionale
6. Robustezza strutturale
7. Costruzioni esistentiRieti Giugno 2010
franco.bontempi@uniroma1.it 3
Ospedali come costruzioni
strategiche
Complessita’ e visione di sistema
3Rieti Giugno 2010
franco.bontempi@uniroma1.it 4Rieti Giugno 2010
franco.bontempi@uniroma1.it 5Rieti Giugno 2010
Simple and complex forms in
plan and elevation
Rieti Giugno 2010 6franco.bontempi@uniroma1.it
Hospital services interrelationship
matrix
Rieti Giugno 2010 7franco.bontempi@uniroma1.it
Patient flow in an emergency
Rieti Giugno 2010 8franco.bontempi@uniroma1.it
Typical hospital activities and
relative importance in an emergency
Rieti Giugno 2010 9franco.bontempi@uniroma1.it
franco.bontempi@uniroma1.it 10Rieti Giugno 2010
franco.bontempi@uniroma1.it 11Rieti Giugno 2010
HUMANWARESOFTWARE
SERVIZI
FUNZIONI
COMPORTAMENTO
UMANO
franco.bontempi@uniroma1.it 12
HARDWARE
COSTRUZIONE
(MATERIALI – COMPONENTI)
COMPORTAMENTO
UMANO
Rieti Giugno 2010
franco.bontempi@uniroma1.it 13
Organizzazione delle Norme
Tecniche per le Costruzioni
Basi delle Norme
13Rieti Giugno 2010
franco.bontempi@uniroma1.it 141414Rieti Giugno 2010
CAPITOLO 2:
SICUREZZA
E
PRESTAZONI
ATTESE
CAPITOLO 3:
AZIONI
AMBIENTALI
DOMANDA
CAPITOLO 5:
NORME
SULLE
COSTRUZIONI
CAPITOLO 7:
NORME PER LE
OPERE
INTERAGENTI
PRODOTTO
CAPITOLO 11:
MATERIALI
E
PRODOTTI
PER USO
STRUTTURALE
CONTROLLO
CAPITOLO 4:
COSTRUZIONI
CIVILI E
INDUSTRIALI
CAPITOLO 5:
PONTI
CAPITOLO 9:
COLLAUDO
STATICO
CAPITOLO 10:
REDAZIONE DEI
PROGETTI
CAPITOLO 2:
SICUREZZA
E PRESTAZIONI
ATTESE
franco.bontempi@uniroma1.it 1515
QUALITA’
CAPITOLO 6:
AZIONI
ANTROPICHE
CAPITOLO 4:
AZIONI
ACCIDENTALI
INTERAGENTI
CON I TERRENI E
CON LE ROCCE,
PER GLI
INTERVENTI NEI
TERRENI E PER
LA SICUREZZA
DEI PENDII
CAPITOLO 9:
NORME
SULLE
COSTRUZIONI
ESISTENTI
STRUTTURALE
CAPITOLO 10:
NORME PER LA
REDAZIONI DEI
PROGETTI
ESECUTIVI
CAPITOLO 8:
COLLAUDO
STATICO
15
CAPITOLO 3:
AZIONI
SULLE
COSTRUZIONI
CAPITOLO 6:
PROGETTAZIONE
GEOTECNICA
CAPITOLO 7:
PROGETTAZIONE
PER AZIONI
SISMICHE
CAPITOLO 8:
COSTRUZIONI
ESISTENTI
PROGETTI
STRUTTURALI
ESECUTIVI
E DELLE
RELAZIONI
DI CALCOLO
CAPITOLO 11:
MATERIALI
E PRODOTTI
PER USO
STRUTTURALE
Rieti Giugno 2010
franco.bontempi@uniroma1.it 16www.francobontempi.orgRieti Giugno 2010
franco.bontempi@uniroma1.it 17Rieti Giugno 2010
DUE DILIGENCE
• Due diligence (also known as due care) is the
effort made by an ordinarily prudent or
reasonable party to avoid harm to another party.
Failure to make this effort is considered
negligence.
• It is necessary to discover all risks and
franco.bontempi@uniroma1.it 18
• It is necessary to discover all risks and
implications regarding a decision to be made
• Due diligence is also a dynamic concept in
that it is a constantly evolving standard of care
that is determined by the requirements of law,
industry standards as well as professional and
other codes of practice.
Rieti Giugno 2010
franco.bontempi@uniroma1.it 19
Impostazione del progetto
delle strutture strategiche
Basi della progettazione degli ospedali
19Rieti Giugno 2010
Vita nominale
franco.bontempi@uniroma1.it 20Rieti Giugno 2010
Classi d’uso
franco.bontempi@uniroma1.it 21Rieti Giugno 2010
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franco.bontempi@uniroma1.it 22Rieti Giugno 2010
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Rieti Giugno 2010 23franco.bontempi@uniroma1.it
Demand for Medical Services after
an Earthquake
Rieti Giugno 2010 24franco.bontempi@uniroma1.it
Rieti Giugno 2010 25franco.bontempi@uniroma1.it
Requisiti strutturali
• Sicurezza nei confronti di Stati Limite Ultimi (SLU):
capacità di evitare crolli, perdite di equilibrio e dissesti
gravi, totali o parziali, che possano compromettere
l’incolumità delle persone ovvero comportare la
perdita di beni, ovvero provocare gravi danni
ambientali e sociali, ovvero mettere fuori servizio
l’opera;
franco.bontempi@uniroma1.it 26
ambientali e sociali, ovvero mettere fuori servizio
l’opera;
• Sicurezza nei confronti di Stati Limite Esercizio (SLE):
capacità di garantire le prestazioni previste per le
condizioni di esercizio;
• Robustezza nei confronti di azioni eccezionali:
capacità di evitare danni sproporzionati rispetto
all’entità delle cause innescanti quali incendio,
esplosioni, urti.Rieti Giugno 2010
STRUCTURAL DECOMPOSITION
franco.bontempi@uniroma1.it 27Rieti Giugno 2010
franco.bontempi@uniroma1.it 28Rieti Giugno 2010
Conceptual solutions
for structural reinforcement
Rieti Giugno 2010 29franco.bontempi@uniroma1.it
franco.bontempi@uniroma1.it 30
Strutturale / Non strutturale
Azione sismica
30Rieti Giugno 2010
Azione sismica
franco.bontempi@uniroma1.it 31Rieti Giugno 2010
Accelerazioni
franco.bontempi@uniroma1.it 32Rieti Giugno 2010
Spostamenti
franco.bontempi@uniroma1.it 33Rieti Giugno 2010
franco.bontempi@uniroma1.it 34Rieti Giugno 2010
Collasso strutturale (1)
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tank/pipeline nonstructural system
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Stati limite e
progettazione prestazionale
Criteri decisionali
54Rieti Giugno 2010
Definizione di Stato Limite
• La sicurezza e le prestazioni di un’opera o di
una parte di essa devono essere valutate in
relazione agli stati limite che si possono
verificare durante la vita nominale.
• Stato limite è la condizione superata la quale
l’opera non soddisfa più le esigenze per le quali
franco.bontempi@uniroma1.it 55
• Stato limite è la condizione superata la quale
l’opera non soddisfa più le esigenze per le quali
è stata progettata.
• Il superamento di uno stato limite ultimo ha
carattere irreversibile e si definisce collasso.
• Il superamento di uno stato limite di esercizio
può avere carattere reversibile o irreversibile.
Rieti Giugno 2010
franco.bontempi@uniroma1.it 56Rieti Giugno 2010
Livelli di danno
franco.bontempi@uniroma1.it 57Rieti Giugno 2010
Risk acceptance matrix and
costs
Rieti Giugno 2010 58franco.bontempi@uniroma1.it
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Rieti Giugno 2010 60franco.bontempi@uniroma1.it
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franco.bontempi@uniroma1.it 61Rieti Giugno 2010
Rieti Giugno 2010 62franco.bontempi@uniroma1.it
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Robustezza strutturale
Situazioni estreme
63Rieti Giugno 2010
Esempio di robustezza
franco.bontempi@uniroma1.it 64Rieti Giugno 2010
franco.bontempi@uniroma1.it 65Rieti Giugno 2010
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Design Strategy #1:
CONTINUITY
franco.bontempi@uniroma1.it 6767Rieti Giugno 2010
Design Strategy #2:
COMPARTIMENTALIZATION
franco.bontempi@uniroma1.it 6868Rieti Giugno 2010
Levels of Structural Crisis
UsualULS&SLS
VerificationFormat
1st level:
Material
Point
franco.bontempi@uniroma1.it 69
UsualULS&SLS
VerificationFormat
Structural Robustness
Assessment
2nd level:
Element
Section
3rd level:
Structural
Element
4th level:
Structural
System
69Rieti Giugno 2010
Bad vs Good Collapse
STRUCTURE
& LOADS
Collapse
Mechanism
NO SWAY
“IMPLOSION”
OF THE
STRUCTURE
is a process in which
objects are destroyed by
franco.bontempi@uniroma1.it 70
objects are destroyed by
collapsing on themselves
“EXPLOSION”
OF THE
STRUCTURE
is a process
NOT CONFINED
SWAY
70Rieti Giugno 2010
www.francobontempi.org
Rieti Giugno 2010 71franco.bontempi@uniroma1.it
franco.bontempi@uniroma1.it 72
Costruzioni esistenti
Approccio prestazionale
72Rieti Giugno 2010
START
APPLICAZIONE
DI
REGOLE
PRESTABILITE
START
DEFINIZIONE E DISANIMA
DEGLI OBIETTIVI
INDIVIDUAZIONE DELLE
SOLUZIONI ATTE A
RAGGIUNGERE GLI
OBIETTIVI
franco.bontempi@uniroma1.it 73
PRESTABILITE
E
TECNICHE
PREDEFINITE
END END
ATTIVITA' DI
MODELLAZIONE E MISURA
GIUDIZIO DELLE
PRESTAZIONI
RISULTANTI
No
Yes
Rieti Giugno 2010
Elementi CostituentiElementi Costituenti
Elementi CostituentiElementi Costituenti
Elementi CostituentiElementi Costituenti
Elementi CostituentiElementi Costituenti
Elementi CostituentiElementi Costituenti
prescrittivo
Elementi CostituentiElementi CostituentiElementi CostituentiElementi CostituentiElementi CostituentiElementi Costituenti
Elementi CostituentiElementi CostituentiElementi CostituentiElementi Costituenti
Elementi CostituentiElementi CostituentiElementi CostituentiElementi Costituenti
Elementi CostituentiElementi CostituentiElementi CostituentiElementi Costituenti
Elementi CostituentiElementi CostituentiElementi CostituentiElementi Costituenti
prescrittivo
franco.bontempi@uniroma1.it 74
RequisitiRequisiti
RequisitiRequisiti
prestazionale
RequisitiRequisitiRequisitiRequisiti
RequisitiRequisiti
prestazionale
Rieti Giugno 2010
Costruzioni esistenti (1)
• La valutazione della sicurezza e la progettazione
degli interventi su costruzioni esistenti devono
tenere conto dei seguenti aspetti:
– la costruzione riflette lo stato delle conoscenze al
tempo della sua realizzazione;
– possono essere insiti e non palesi difetti di
franco.bontempi@uniroma1.it 75
– possono essere insiti e non palesi difetti di
impostazione e di realizzazione;
– la costruzione può essere stata soggetta ad azioni,
anche eccezionali, i cui effetti non siano
completamente manifesti;
– le strutture possono presentare degrado e/o
modificazioni significative rispetto alla situazione
originaria.
Rieti Giugno 2010
Costruzioni esistenti (2)
• Si dovrà prevedere l’impiego di metodi di
analisi e di verifica dipendenti dalla
completezza e dall’affidabilità
dell’informazione disponibile e l’uso, nelle
verifiche di sicurezza, di adeguati “fattori di
franco.bontempi@uniroma1.it 76
verifiche di sicurezza, di adeguati “fattori di
confidenza”, che modificano i parametri di
capacità in funzione del livello di
conoscenza relativo a geometria, dettagli
costruttivi e materiali
Rieti Giugno 2010
Valutazione della sicurezza
• La valutazione della sicurezza deve permettere di
stabilire se:
– l’uso della costruzione possa continuare senza interventi;
– l’uso debba essere modificato (declassamento, cambio di
destinazione e/o imposizione di limitazioni e/o cautele nell’uso);
– sia necessario procedere ad aumentare o ripristinare la capacità
portante.
franco.bontempi@uniroma1.it 77
portante.
• La valutazione della sicurezza dovrà effettuarsi ogni qual
volta si eseguano interventi strutturali e dovrà
determinare il livello di sicurezza prima e dopo
l’intervento.
• Il Progettista dovrà esplicitare, in un’apposita relazione, i
livelli di sicurezza attuali o raggiunti con l’intervento e le
eventuali conseguenti limitazioni da imporre nell’uso
della costruzione.
Rieti Giugno 2010
Categorie di intervento
• Si individuano le seguenti categorie di
intervento:
– interventi di adeguamento atti a conseguire i livelli di
sicurezza previsti dalle presenti norme;
– interventi di miglioramento atti ad aumentare la
sicurezza strutturale esistente, pur senza
franco.bontempi@uniroma1.it 78
sicurezza strutturale esistente, pur senza
necessariamente raggiungere i livelli richiesti dalle
presenti norme;
– riparazioni o interventi locali che interessino
elementi isolati, e che comunque comportino un
miglioramento delle condizioni di sicurezza
preesistenti.
• Gli interventi di adeguamento e miglioramento
devono essere sottoposti a collaudo statico.
Rieti Giugno 2010
Passi
1. Analisi storico-critica
2. Rilievo
3. Caratterizzazione meccanica dei materiali
4. Livelli di conoscenza e fattori di confidenza:
– sulla base degli approfondimenti effettuati nelle fasi
franco.bontempi@uniroma1.it 79
– sulla base degli approfondimenti effettuati nelle fasi
conoscitive sopra riportate, saranno individuati i
“livelli di conoscenza” dei diversi parametri coinvolti
nel modello (geometria, dettagli costruttivi e
materiali), e definiti i correlati fattori di confidenza, da
utilizzare come ulteriori coefficienti parziali di
sicurezza che tengono conto delle carenze nella
conoscenza dei parametri del modello.
Rieti Giugno 2010
Circolare: CAUSE
I. variazioni, improvvise o lente, indipendenti dalla
volontà dell’uomo (ad esempio: danni dovuti al
terremoto, a carichi verticali eccessivi, a urti, etc.,
danni dovuti a cedimenti fondali, degrado delle malte
nella muratura, corrosione delle armature nel c.a., etc.,
errori progettuali o esecutivi, incluse le situazioni in cui
franco.bontempi@uniroma1.it 80
errori progettuali o esecutivi, incluse le situazioni in cui
i materiali o la geometria dell’opera non corrispondano
ai dati progettuali);
II. variazioni dovute all’intervento dell’uomo, che incide
direttamente e volontariamente sulla struttura oppure
sulle azioni (ad esempio: aumento dei carichi verticali
dovuto a cambiamento di destinazione d’uso), o che
incide indirettamente sul comportamento della
struttura.
Rieti Giugno 2010
Circolare: PROVVEDIMENTI
È’ evidente che i provvedimenti detti sono necessari e improcrastinabili nel
caso in cui non siano soddisfatte le verifiche relative alle azioni
controllate dall’uomo, ossia prevalentemente ai carichi permanenti e alle
altre azioni di servizio; più complessa è la situazione che si determina nel
momento in cui si manifesti l’inadeguatezza di un’opera rispetto alle
azioni ambientali, non controllabili dall’uomo e soggette ad ampia
variabilità nel tempo ed incertezza nella loro determinazione.
Per le problematiche connesse, non si può pensare di imporre
l’obbligatorietà dell’intervento o del cambiamento di destinazione d’uso o,
franco.bontempi@uniroma1.it 81
l’obbligatorietà dell’intervento o del cambiamento di destinazione d’uso o,
addirittura, la messa fuori servizio dell’opera, non appena se ne riscontri
l’inadeguatezza.
Le decisioni da adottare dovranno necessariamente essere calibrate sulle
singole situazioni (in relazione alla gravità dell’inadeguatezza, alle
conseguenze, alle disponibilità economiche e alle implicazioni in termini
di pubblica incolumità).
Saranno i proprietari o i gestori delle singole opere, siano essi enti pubblici o
privati o singoli cittadini, a definire il provvedimento più idoneo,
eventualmente individuando uno o più livelli delle azioni, commisurati alla
vita nominale restante e alla classe d’uso, rispetto ai quali si rende
necessario effettuare l’intervento di incremento della sicurezza entro un
tempo prestabilito.Rieti Giugno 2010
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www.francobontempi.org
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