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La raccolta dei dati aziendali: i database
La realtà aziendale presenta complessità
crescenti nei diversi reparti, settori, attività,
prodotti, dipartimenti. L’analista, che deve
fornire informazioni al management, non solo
deve saper navigare questa mole di dati, ma
deve anche garantirne l’affidabilità.
Da qui nasce l’esigenza di avere uno strumento
affidabile ed efficace per la raccolta,
conservazione e successiva estrazione dei dati.
Lo strumento necessario è un DATABASE (DB)
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Database: come una libreria
Formalmente un database è definito come UNA COLLEZIONE
ORDINATA DI DATI
Immaginiamo che i dati siano dei libri nella nostra
libreria
Lo scopo della libreria è mettere a disposizione
velocemente e con poco sforzo il libro che ci
occorre ad ogni occasione
Per farlo, è necessario che i libri siano ORDINATI
con alcuni criteri: per autore, per titolo, per anno,
ecc., cioè secondo le «caratteristiche» proprie di
ogni singolo libro
4. 44
Cenni sui Database: il modello relazionale
Un database immagazzina i dati e li
ordina secondo le caratteristiche
che li descrivono tramite un
MODELLO RELAZIONALE
Ovvero un modello logico di
organizzazione dei dati tramite
RELAZIONI LOGICHE
Autore
Nome
Libro
Editore
Relazione
Relazione
Cognome
Titolo
Anno
Denominazione
5. 55
Dalla libreria alla biblioteca
Si passa così alla BIBLIOTECA:
è sempre una collezione organizzata di libri, in grado però
di garantire un ordinamento con complessità elevate
Pensando di avere una grande quantità di volumi non
basta più avere una sola libreria. Eventualmente verranno
inseriti nuovi generi, nuovi tipi di documento (trattati,
riviste, giornali, ecc.) che richiedono altri scaffali.
Ma non basta ampliare la capacità fisica della libreria:
aumentando la complessità occorre aggiornare i criteri di
ordinamento per mantenerne l’efficacia nel tempo.
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Un primato: la BRITISH LIBRARY
• Riceve una copia di ogni pubblicazione prodotta in Inghilterra o Irlanda
• Conserva più di 150 milioni di articoli, nelle lingue più diffuse
• 3 milioni di nuovi articoli sono aggiunti ogni anno
• Conserva manoscritti, mappe, giornali, riviste stampe e disegni, brani musicali, e
brevetti
• Tutto questo richiede 625 km di scaffali, in crescita di 12 km ogni anno
• Consultando 5 articoli ogni giorno, occorrerebbero più di 80.000 anni per
consultare tutta la collezione
• Ogni giorno più di 16.000 persone effettuano consultazioni (in loco e online)
Fonte: sito ufficiale «The British Library», febbraio 2015, http://www.bl.uk/aboutus/quickinfo/facts/
Ben oltre il concetto semplicistico di libreria come insieme
ordinato di oggetti
7. 77
Quando nelle Imprese si amplia la quantità di dati da trattare, ma soprattutto
aumentandone le complessità, un database non è più adeguato a gestirle.
In particolare occorre pensare anche a chi estrarrà i dati: operatori,
responsabili, progettisti, commerciali, manager, ecc. (una moltitudine di
individui con differenti implicazioni)
Occorre allora uno strumento maggiormente strutturato per soddisfare le
esigenze di tutti i fruitori di informazioni:
il DATA WAREHOUSE (DWH)
Il suo funzionamento può essere pensato come una biblioteca: oltre ad
archiviare i libri, conserva documenti di svariata natura e offre servizi di
consultazione a diversi tipi di individui, di qualsiasi livello e mansione.
Dal Database al Data Warehouse
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Il DWH è un grande contenitore che
raccoglie dati da diverse fonti e le
trasforma per uniformarle in un
modello multidimensionale
impostato per garantire l’efficienza
e l’affidabilità di interrogazioni e
analisi
«Un DWH è una collezione di dati orientata al
soggetto, integrata, variante nel tempo e non
volatile, a supporto del processo decisionale
del management»
William H. Inmon
Definizione di DWH (Data Warehouse)
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Le 4 chiavi di un DWH
1. Orientato al soggetto: I dati forniscono indicazioni su un particolare
tema aziendale, non su singole funzioni operative
2. Integrato: I dati sono acquisiti da una varietà di fonti e integrati in
un’unità coerente e uniforme
3. Variante nel tempo: ogni dato è identificato da una data storica per
permettere l’analisi di orizzonti temporali molto estesi
4. Non volatile: I dati sono aggiunti ma non cancellati, affinchè sia
mantenuta l’accuratezza nel tempo
10. 1010
Nella Business Intelligence il DHW è uno strumento prezioso:
1. ottimizza le strutture dei dati rendendoli accurati e consistenti
2. facilita le successive interrogazioni e analisi proprie del processo
decisionale strategico
DWH & Business Intelligence
Riassumendo, lo scopo di un DWH è:
• Raccogliere dati da diverse fonti
• Conservarle per orizzonti temporali estesi
• Trasformarle per uniformarle a un modello
multidimensionale
• Garantire l’efficienza e l’affidabilità di interrogazioni
e analisi
11. 1111
La sfida dello sviluppo dinamico del DWH
Le migliori pratiche aziendali dei sistemi di informazione richiedono la
collaborazione di tutte le Funzioni.
Il BUSINESS è un’attività dinamica in costante cambiamento, e allo stesso
modo deve adattarsi continuamente anche il DWH
LA COSTRUZIONE DEL DWH NON È MAI CONCLUSA
A differenza di un database tradizionale, che spesso rimane relativamente statico per un certo
periodo di tempo dopo l’implementazione, un Dwh è costantemente in uno stato dinamico, per
rispondere ai cambiamenti nelle condizioni del business per cui è stato creato
GESTIRE IL CAMBIAMENTO COSTANTE È UNA DELLE PIÙ GRANDI SFIDE
DELL'IMPRESA
L’uso di un Dwh deve essere un processo dinamico e continuo, che arriva vicino
all’accesso dei dati in tempo reale proprio della BI Operativa
Il business di oggi è più complesso perchè ha un tasso di
cambiamento sempre più rapido
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Evoluzione delle misure e delle decisioni
OTTICA DI UN DWH DINAMICO
non mera registrazione di eventi, ma
REGISTRAZIONE DINAMICA: i dati
devono seguire il processo
decisionale.
Se cambia il processo decisionale, le
misurazioni devono mutare
concordemente per alimentarlo.
Nuove misurazioni generano nuove
decisioni, in un ciclo dinamico
Evoluzione
delle
decisioni
Evoluzione
delle
misure
“L’arte del progresso consiste nel preservare l’ordine di fronte al cambiamento e
nel preservare il cambiamento di fronte all’ordine.”
David Allen
13. 1313
o Il processo decisionale di una impresa non può prescindere da una
corretta gestione dei dati (DATA MANAGEMENT).
o Occorrono strumenti IT specifici per la raccolta ed estrazione: i Data
Warehouse. Tali strumenti forniscono affidabilità e coerenza dei
dati a tutti i settori dell’attività, che possono accedere a
informazioni.
o La Business Intelligence trova una sinergia nel Data Warehouse
quale strumento di ottimizzazione della registrazione,
conservazione e accesso ai dati, creando solide basi per il processo
decisionale.
Conclusioni
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