Il punto sui progetti dell'Agenda Digitale

1. La digitalizzazione della PA
Il punto sui progetti dell’AgID
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2. I numeri di SPID (Sistema Pubblico per la gestione dell’identità digitale)
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183 amministrazioni attive - 523 servizi - 80000 identità erogate
Obiettivo governo 3 milioni di credenziali /cittadini entro fine anno
Entro febbraio 2018 tutte le PA dovranno aderire
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3. Scenario
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Scarsa propensione della nostra popolazione di aprirsi al web
30% della popolazione non naviga in Rete
In Italia 4 imprenditori su 10 non considerano il web strategico per il loro business
GAP culturale difficile da superare
Necessarie applicazioni e servizi
chiave, vincenti e abilitanti...
Il sistema non è ancora obbligatorio sono le imprese e i cittadini che devono fare domanda
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4. Progetti
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SPID, Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, PagoPA, CIE, devono ancora entrare nel
vivo.
Si deve formalizzare il piano triennale dell’AgID. Obiettivo 800 milioni di risparmi nel triennio 2016-
2018. Spesa attuale è troppo alta pari a 1,7 miliardi l’anno.
Idea: dirottare le somme tagliate sugli investimenti. Lo dice la Legge di Stabilità: fare tagli sulle spese
ICT.
Se la spesa cresce nella PA centrale, nelle Regioni, nei comuni e nelle
amministrazioni locali diminuisce sensibilmente.
La Sanità fa registrare in controtendenza un trend positivo, altrimenti la
spesa ICT nelle Regioni ha perso il 6% in 10 anni, diminuita anche nella
PA locale -2,9% solo nel 2015.
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5. Spese ICT
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Ha trainato il trend l’informatica 2.456 milioni +1,6%,
mentre le TLC in calo - 1,2%. La Sanità altra artefice
dell’inversione del trend +2,8%.
La spesa complessiva per l’ICT nel 2015: 5.571
milioni di euro + 0,5% rispetto all’anno precedente
dopo anni di calo costante -3,6% nel 2012, -2,7% nel
2013, -1,7% nel 2014.
Fonte: NetConsulting
Cube/Osservatorio Netics
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6. Spese ICT
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216
193
117
122
Spesa IT 2014 per macro
area geografica
Valori in mln €
Piramide della spesa IT 2014 Regioni e Province Autonome
Fonte: Osservatorio Netics
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7. AgID - Linee guida
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• Necessario che il piano raggiunga il pieno utilizzo delle infrastrutture disponibili e non ancora utilizzate
entro dicembre 2017. Consentire nel 2018 di raggiungere gli obiettivi di risparmio;
• Le PA non possono acquistare beni e servizi informatici anche se per innovazione che siano in
contrasto con i principi generali del piano triennale;
• Per l’acquisto di servizi informatici e di connettività, le PA devono verificare se sussitono obblighi di
acquisizione centralizzata, strumenti di acquisto e negoziazione centralizzata. Qualora le
amministrazioni non siano autorizzate a ricorrere a specifici strumenti dovranno ricorrere agli strumenti
di acquisto e di negoziazione disponibili presso Consip e soggetti aggregatori: convenzioni quadro,
contratti-quadro, accordi-quadro, MEPA, sistema dinamico PA e gare su delega;
• Le società inserite nel conto consolidato Istat possono effettuare acquisti di beni e servizi informatici in
via autonoma solo dopo aver verificato che non siano disponibili strumenti di aggregazione, attraverso la
consultazione delle apposite pagine web. Si potrà procedere all’acquisto autonomo soltanto previa
autorizzazione motivata dell’organo di vertice amministrativo.
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8. Anagrafe unica e PagoPA - La situazione
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Anagrafe Nazionale Popolazione Residente
ANPR ancora in fase sperimentale, 26 comuni coinvolti 6,5 milioni di abitanti. Gran parte dei servizi
accessibili a Spid sono legati all’anagrafe unica.
Il 12 agosto scadenza, obbligo di legge, che impone la digitalizzazione a tutti i documenti amministrativi
della PA italiana che ipone a comuni ed enti pubblici di formare tutta la loro documentazione e in
modalità digitale. Obbligo fissato dall’art.17 del DCPM 13 novembre 2014.
PagoPA
A fine 2015 PagoPA risultava usato soltanto dal 17,1% dei Comuni con oltre 60 mila
abitanti. Dovrebbero raggiungere il 54% per rispettare la tabella di marcia dell’AgID.
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9. CAD (Codice dell’amministrazione digitale)
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Il testo non ha ancora visto luce, non sono state ancora promulgate le regole tecniche sulla
sicurezza informatica.
Il nuovo CAD intende rendere non più obbligatorie procedure quali il disaster recovery o la business
continuity e affidare la conservazione dei documenti informatici del cittadino alle PA, sollevando
cittadini e imprese da tale compito – PA che non sembrano ancora pronte ad affrontare questa
responsabilità garantendo la completa tutela dei dati.
Priorità :
• Il consolidamento delle 13 mila banche dati pubbliche ;
• Chiarire se il domicilio digitale sia un obbligo per i cittadini;
• Estendere il diritto di cittadinanza digitale a tutti i soggetti legalmente residenti nel nostro paese;
• Formazione delle competenze digitali del personale pubblico.
Richiesta di maggiori garanzie di riservatezza;
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10. Formazione e Sicurezza
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- Formazione delle competenze digitali del personale
pubblico;
- Formazione continua a livello aziendale;
- Fornire supporto informativo e formativo sui piani di
digitalizzazione alle utenze;
- Scuola digitale: formazione delle competenze digitali
all’interno del percorso scolastico - Piano Nazionale
Scuola Digitale.
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- Gestione e controllo di tutti i processi e la
documentazione digitalizzata del cittadino;
- Tutela della privacy e della sicurezza cittadini e
imprese;
- Cybersecurity ad impresa e cittadino - Sicurezza
Cibernetica Nazionale.

11. Contatti
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