SAN CAMILLO IN MUSICA - Presidio Sanitario San Camillo di Torino
Progetto sms solidale 2013
1. Dal 3 al 22 novembre, è possibile sostenere la nostra Campagna Nutrizionale 2013,
donando 1 € con sms da cellulare e 2 o 5 € chiamando dal telefono fisso.
La situazione dei Paesi in cui la Fondazione PRO.SA, Organizzazione Non Governativa (ONG)
fondata dai Religiosi Camilliani, interviene contro la fame, con la Campagna Nutrizionale 2013, è
grave (Kenya, Indonesia, Filippine, Bolivia e Perù) se non allarmante (Mozambico e Haiti).
La lotta alla malnutrizione infantile deve essere, necessariamente, combattuta su diversi fronti. Fornitura di
cibo e micronutrienti con pasti equilibrati ai bambini attraverso le mense scolastiche, i centri sanitari o la
distribuzione di razioni alimentari alle famiglie. Screening sanitari trimestrali, o semestrali, per i bambini
con eventuali trattamenti dei parassiti intestinali. Lo screening, attraverso due misure: MUAC (misura del
mid upper arm) e l’indice di massa corporea (BMI), permette di classificare i vari livelli di malnutrizione.
Educazione attraverso incontri formativi con i genitori, gli operatori e le comunità su tematiche
igieniche e nutrizionali. Molto spesso, infatti, l’ignoranza in materia di corretto utilizzo delle risorse locali e
delle necessità nutrizionali peggiorano le giù gravi situazione di malnutrizione. Determinante il
coinvolgimento di genitori, insegnati ed operatori.
L’azione messa in atto dalla Fondazione PRO.SA è orientata a sollecitare il coinvolgimento attivo della
popolazione locale, per favorire, nel tempo, processi inclusivi e non assistenzialistici, con una
considerazione specifica per i gruppi più vulnerabili: bambini, donne, anziani, malati e persone con
disabilità. E’ di fondamentale importanza la realizzazione di programmi integrati che mirino al
collegamento tra nutrizione, sanità di base, scolarizzazione e formazione e, che aiutino le comunità locali
ad essere i principali artefici del proprio auto – sviluppo. L’azione si basa, esclusivamente, sui bisogni,
senza discriminazioni di razza, etnia, religione, opinione politica, nazionalità o genere.
I progetti che sosterremo con le donazioni al 45591
In Kenya, l’enorme povertà e la diffusione dell’AIDS hanno rafforzato
drasticamente il fenomeno dell’abbandono scolastico. A causa dell’AIDS
in Kenya ci sono 2.500.000 orfani dei quali si stima che 650.000 siano
nella provincia di Nyanza Il St. Camillus Dala Kiye risponde all’esigenza
della comunità di assicurare un’istruzione primaria agli orfani della zona.
Il programma nutrizionale scolastico provvede alla colazione e al pranzo
incoraggiando, così, i bambini a frequentare la scuola e a concentrarsi nei
loro studi. Sono circa 500 i bambini che rientrano nel programma.
2. L’unico centro sanitario sociale esistente nel distretto di Bolawolong, in Indonesia, è frequentato da circa
200 malati al giorno, in maggioranza bambini e donne in
gravidanza. Attualmente, sono 100 i bambini ai quali viene
fatto uno screening trimestrale e garantito un programma
nutrizionale adeguato e farmaci di base. L’assistente sociale
del centro visita, mensilmente, i villaggi, distribuendo alle
mamme latte arricchito, vitamine, biscotti, riso, trattamenti
anti parassitari. Al contempo, raduna le mamme per corsi
formativi di educazione sanitaria, di igiene e alimentare
(modalità di preparazione dei pasti con cibo locale e varietà
nell’alimentazione).
Nelle Filippine, Il St. Camillus Hospital è l’unico dei tre ospedali della città di Calbayog, sull’isola di
Samar, che sviluppa un programma di lotta alla malnutrizione. Ogni anno,un centinaio di bambini, in età
scolare, che presentano malnutrizione di 3° grado, vengono
completamente riabilitati attraverso uno specifico programma
nutrizionale attivato da 10 operatori sanitari. I bambini vengono
sottoposti ad un screening trimestrale ed assistiti dal personale
specializzato del St. Camillus Hospital addetto ai servizi sociali.
Gli interventi di formazione sono mirati ad un gruppo di circa 200
donne, della comunità di pescatori, durante i quali possono
maturare una maggiore consapevolezza circa l’importanza di
un’adeguata educazione sanitaria, della cura dell’ambiente e
dell’assistenza ai bambini.
Nel dipartimento di Cochabamba, in Bolivia, il 52,8% della popolazione non ha risorse economiche
sufficienti
a
provvedere
alla
propria
alimentazione.
Le alte percentuali di persone che sono denutrite o malnutrite si rivela
essere tra i principali problemi che rallentano lo sviluppo del paese. I
bambini, in particolare, sono i più colpiti dalla malnutrizione che ha effetti
drammatici sul loro sviluppo fisico e psichico. Durante i primi sei anni di
vita, se non ricevono un’alimentazione equilibrata, i bambini possono
sviluppare problemi fisici e malformazioni e avere difficoltà
nell’apprendimento del linguaggio. Attraverso l’appoggio delle parrocchie,
centri di villaggio o istituzioni locali si organizzano seminari di formazione
per prevenire la malnutrizione. I seminari si focalizzano sull’insegnamento
di una corretta alimentazione attraverso le norme sulla preparazione di cibi
locali con un equilibrato valore nutritivo e un costo contenuto. Si
organizzano corsi sull’igiene, sui principi nutritivi degli alimenti, sulla
varietà della frutta e della verdura, sulle necessità alimentari dei neonati, le
vaccinazioni, l’allattamento, e la prevenzione delle malattie.
3. In Perù, i bambini sieropositivi sono discriminati fin dalla nascita per
essere portatori di un virus che è ritenuto pericolosamente contagiabile.
Sono frequenti i casi di discriminazione negli ospedali, gli
allontanamenti dalle scuole e l’isolamento all’interno delle famiglie. Il
progetto vuole, quindi, affiancare all’uso degli antiretrovirali una buona
alimentazione, ottimi abitudini di igiene, e una buona educazione. Le
madri con i loro bambini frequentano l’Hogar San Camilo di Lima,
settimanalmente, per partecipare a momenti ludici e educativi, oltre che
per ricevere un pasto caldo. Come parte del progetto le madri ricevono
alimenti da portare a casa. Mensilmente un nutrizionista controlla il
peso e l’altezza dei bambini e, nel caso ce ne sia bisogno, consegna
loro supplementi vitaminici.
L’ospedale Generale di Marrere, in Mozambico, assiste una popolazione di circa
300.000 abitanti, beneficiando le persone che vivono negli slums della grande città
di Nampula, distante 14 km dall’ospedale Un’attenzione particolare è riservata alle
donne e ai bambini sieropositivi, sia per quanto riguarda la diagnosi tempestiva, sia
per l’aiuto morale e materiale una volta accertato il virus. Oltre all’assistenza
medica vengono assicurati programmi di educazione alimentare e la distribuzione di
cibi locali arricchiti. In particolare, le attività del progetto riguardano
l’alimentazione infantile: distribuzione di latte vaccino alle madri durante tutto il
periodo dell’allattamento e programma alimentare per i bambini fino a 5 anni. Per le
madri vengono organizzati incontri di educazione alimentare, tenuti da un
nutrizionista, per insegnare quali sono gli alimenti più nutrienti, per i bambini,
durante le differenti fasi della crescita.
Il Centro Nutrizionale Foyer Saint Camille, ad Haiti, si preoccupa di
dare assistenza medica, sanitaria e alimentare (colazione, pranzo e
merenda nel pomeriggio prima di tornare a casa) ai bambini denutriti
della zona nord di Port-au-Prince.I bambini che arrivano al Centro sono
accompagnati dalla richiesta specifica dei medici per il “recupero
nutrizionale” e normalmente con prescrizioni mediche per esami di
laboratorio e altre terapie necessarie. Il Centro si fa carico di tutti gli
esami, di tutte le terapie e di tutte le vaccinazioni di cui i bambini
necessitano. Inoltre distribuisce settimanalmente, pacchi viveri
contenenti pasta, riso, olio, zucchero, caffè e verdure in scatola, a 150
mamme. Per le mamme che si recano, settimanalmente, al Foyer St.
Camille per ricevere il pacco, vengono organizzati percorsi formativi di educazione alimentare e di
educazione igienica di base. I bambini vengono sottoposti, trimestralmente, a screening sanitario e
trattamenti antiparassitari.
Statistiche
UNDP 2012
Mortalità
infantile sotto i
5 anni per ogni
mille nati vivi
Bambini sotto i 5
anni che soffrono di
rachitismo
%
Mozambico
Kenya
Indonesia
Filippine
Haiti
Bolivia
Perù
142
84
39
33
87
51
21
47
35,8
40,1
33,8
29,7
27,1
29,8
Mortalità infantile
sotto i 5 anni per
cause legate alla
diarrea
%
9
9
5
6
7
9
4
Mortalità infantile
sotto i 5 anni per
cause legate alla
polmonite
%
15
17
14
16
10
15
10