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Prof. ing. Sabino DE GISI




ANALISI AMBIENTALE INIZIALE:
PRESENTAZIONE DI CASI REALI
 CORSO DI
 ANALISI E MIGLIORAMENTO DELLE
 PRESTAZIONI AMBIENTALI (2012/2013)
Framework della lezione
Introduzione: l’Analisi Ambientale Iniziale (alcuni
richiami);
Obiettivo della lezione;
Caso studio 1 (Analisi ambientale iniziale per un’azienda
del settore chimico: Identificazione e valutazione degli
aspetti ambientali);
Caso studio 2 (Analisi ambientale iniziale per un parco:
identificazione e valutazione degli aspetti ambientali. Il
caso studio del parco fluviale del Po e dell’Orba
Riferimenti bibliografici.




                       Nome relatore
                    Sabino DE GISI
Introduzione: AAI

Alcuni richiami
 L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI) o preliminare (AAP),
 obbligatoria per il regolamento EMAS, consigliata dalla
 ISO 14001, che la considera utile alla comprensione dei
 problemi ambientali legati all’organizzazione,
 rappresenta il primim movens della certificazione
 ambientale (Butelli e Perotto, 2002).
 L’Analisi Ambientale Iniziale è una “Diagnosi
 sistematica e standardizzata, nella quale si verificano e
 si studiano in profondità tutti gli elementi che
 qualificano la collocazione ambientale dell’azienda,
 tenendo pienamente conto dell’insieme dei vincoli ai
 quali essa è sottoposta, di tutti gli elementi di
 sensibilità e di fragilità ambientali, del quadro di
 riferimento legislativo, sociale, economico e di
 mercato”
                       Nome relatore
                    Sabino DE GISI
Introduzione: AAI

Alcuni richiami
              Aspetto ambientale
 “Elemento di un'attività, prodotto, servizio di
 un'organizzazione che può interagire con
 l'ambiente"

              Impatto ambientale
 “Qualunque modificazione dell’ambiente negativa
 o benefica, totale o parziale, conseguente ad
 attività, prodotti o servizi di un’organizzazione"

         CAUSA                       EFFETTO

       ASPETTI                      IMPATTI
                    Nome relatore
                 Sabino DE GISI
Introduzione: AAI

Qual è l’argomento di
                                         Oggi parleremo di
questa lezione?
                                         Analisi Ambientale
E’ possibile vedere alcuni               Iniziale!
casi reali di analisi
                                         Vedremo dei casi reali:
ambientali iniziali?
                                         (1) azienda;
                                         (2) ente pubblico
                                             (Parco)




                         Nome relatore
                      Sabino DE GISI
Caso studio 1



 Analisi ambientale iniziale
 per un’azienda del settore
           chimico:
identificazione e valutazione
   degli aspetti ambientali



              Nome relatore
           Sabino DE GISI
Il Gruppo SIAD




 SIAD
 Società Italiana Acetilene e Derivati

                Nome relatore
             Sabino DE GISI
Il Gruppo SIAD

L’organizzazione
 Il gruppo SIAD opera nel settore dei gas tecnici;
 I gas tecnici sono utilizzati in tutti i processi
 produttivi: dall’industria alimentare a quella
 automobilistica, dalla chimica alla metallurgia,
 dalla lavorazione dei metalli alle applicazioni
 ambientali e medicinali;
 L’attività principale svolta da SIAD consiste nella
 produzione e commercializzazione di gas tecnici
 (gas industriali, speciali e medicinali) e nella
 fornitura dei servizi ad essi connessi.




                     Nome relatore
                  Sabino DE GISI
Il Gruppo SIAD

L’organizzazione
 Lo stabilimento di Osio Sopra (Bergamo), sorto nei
 primi anni 60, è il più articolato insediamento
 nazionale nel settore dei gas tecnici e costituisce
 la maggiore tra le unità produttive del gruppo
 SIAD;
 Vi lavorano 210 dipendenti, dei quali parte svolge
 attività a giornata e parte attività articolata su 2 e
 3 turni;
 Occupa una superficie di 240.000 m2 di cui 24.500
 occupati da aree impiantistiche e fabbricati.




                      Nome relatore
                   Sabino DE GISI
Stabilimento di Osio Sopra (BG)




              Nome relatore
           Sabino DE GISI
Il Gruppo SIAD

L’organizzazione
 Il sito di Osio Sopra rientra nel campo di applicazione
 della direttiva 96/82/CE (Seveso), recepita
 nell’ordinamento italiano dal D.Lgs 334/99 e smi,
 per la presenza di sostanze pericolose in quantità tali
 da poter potenzialmente causare incidenti rilevanti;
 In particolare il sito è soggetto agli obblighi di cui
 agli artt. 6 (Notifica), 7 (Politica di prevenzione degli
 incidenti rilevanti) e 8 (Rapporto di Sicurezza) del
 D.Lgs 334/99 per la presenza di ossigeno, ossido di
 etilene e sostanze/preparati comburenti e
 infiammabili.




                      Nome relatore
                   Sabino DE GISI
Il Gruppo SIAD

Il contesto
 Il settore dei gas tecnici, nel panorama delle produzioni
 chimiche, è caratterizzato dall’assenza di apprezzabili
 impatti sull’ambiente;
 L’attività principale è, infatti, costituita dalla depurazione
 e separazione dell’aria atmosferica, principale materia
 prima, nei gas che la compongono;
 L’introduzione, lo sviluppo e la successiva certificazione di
 un SGA è stata perseguita come la naturale evoluzione
 delle precedenti esperienze di sviluppo di sistemi Qualità e
 Sicurezza;
 L’approccio aziendale verso l’ambiente può essere
 riassunto al meglio dei 5 principi guida di Responsable
 Care, programma volontario dell’industria chimica
 mondiale, gestito per l’Italia da Federchimica e al quale
 SIAD aderisce dal 1995.
                         Nome relatore
                      Sabino DE GISI
Responsable Care




             Nome relatore
          Sabino DE GISI
La politica per l’ambiente




               Nome relatore
            Sabino DE GISI
Il Gruppo SIAD: le certificazioni

Le certificazioni




                Nome relatore
             Sabino DE GISI
Il Gruppo SIAD: le certificazioni

UNI EN ISO 14001:2004




                Nome relatore
             Sabino DE GISI
Il Gruppo SIAD: le certificazioni




               Nome relatore
            Sabino DE GISI
Il Gruppo SIAD: le certificazioni




               Nome relatore
            Sabino DE GISI
Stabilimento di Osio Sopra (BG)




              Nome relatore
           Sabino DE GISI
Imbombolamento e distribuzione gas




Sito in Brescia
                     Nome relatore
                  Sabino DE GISI
I cicli produttivi

Cicli produttivi in esercizio
 Impianti di frazionamento aria (T300 e T1000) per la
 produzione di ossigeno, azoto e argon sotto forma di
 gas liquefatti e di gas compressi;
 Impianti di produzione idrogeno (SR600 e SR1500)
 mediante il processo di steam reforming;
 Impianto di produzione di ossido di carbonio allo
 stato gassoso;
 Produzione di Massa Porosa per bombole di
 acetilene.




                     Nome relatore
                  Sabino DE GISI
I cicli produttivi

Altre attività e servizi connessi
 Stoccaggio, trattamento/miscelazione
 (imbombolamento, ecc.) e movimentazione
 (autocisterne, autocarri per trasporto bombole, pacchi
 o cestelli, carri bombolai, gasdotti) di gas tecnici, puri o
 in miscela, di vario tipo inclusi quelli infiammabili e/o
 tossici;
 Laboratorio chimico in cui si svolgono attività di analisi
 e campionatura dei gas e delle miscele speciali, sia per
 uso interno sia per conto terzi;
 Attività varie: reparto collaudi, ufficio tecnico, servizio
 distribuzione gas e liquidi, officine manutenzione
 meccanica ed elettrica, magazzino, servizi vari, area
 addestramento antincendio e mensa aziendale.


                        Nome relatore
                     Sabino DE GISI
Particolari impiantistici

            Serbatoi di stoccaggio




                Nome relatore
             Sabino DE GISI
Aspetti Ambientali (AA)

Descrizione
 Per ogni singolo processo o servizio, sono stati
 considerati tutti gli elementi che possono interagire, sia
 direttamente (ad esempio, le emissioni in atmosfera, gli
 scarichi di effluenti idrici, il rumore, la produzione dei
 rifiuti e il consumo di risorse naturali) che
 indirettamente (il comportamento ambientale degli
 appaltatori e dei fornitori di beni e servizi, il trasporto
 di prodotti liquidi e gassosi e le questioni legate al
 prodotto quali qualità ambientale, sicurezza, gestione
 del fine di vita, ricerca di prodotti innovativi) con
 l’ambiente.
 L’AAI ha preso in considerazione le condizioni operative
 normali e quelle anomale o di emergenza.


                       Nome relatore
                    Sabino DE GISI
Aspetti Ambientali (AA)
                       Riepilogo dei dati significativi




Bilancio Ambientale al 2006 (Entrate e Uscite) pubblicato nel Rapporto Ambientale
                              Nome relatore
                           Sabino DE GISI
Aspetti Ambientali (AA)
Aspetti ambientali diretti




                 Nome relatore
              Sabino DE GISI
Aspetti Ambientali (AA)
Aspetti ambientali diretti




                 Nome relatore
              Sabino DE GISI
Aspetti Ambientali (AA)
Aspetti ambientali diretti




                 Nome relatore
              Sabino DE GISI
Aspetti Ambientali (AA)
Aspetti ambientali diretti




                 Nome relatore
              Sabino DE GISI
Significatività degli AA
Procedura adottata – Passo 1
 Una volta individuati gli aspetti ambientali delle
 attività, prodotti e servizi del sito, la valutazione della
 loro significatività è effettuata considerando 5 criteri
 (A, B, C, D ed E) a loro volta che comprendono 4
 elementi (vedi tabella allegata);
 In totale, il numero di indicatori risulta pari a 5x4 = 20;
 Per ogni quesito (la domanda del criterio), è attribuito
 un punteggio in una scala da 0-5 tanto più elevato
 quanto maggiore è lo scostamento della situazione
 riscontrata rispetto a quella ottimale (che assume
 valore pari ad 1);
 Ai quesiti relativi ad AA non presenti o non applicabili
 all’aspetto considerato, è attribuito un valore pari a 0.


                        Nome relatore
                     Sabino DE GISI
Significatività degli AA
Criteri di significatività




   Matrice per la valutazione della significatività degli aspetti ambientali (AA)


                               Nome relatore
                            Sabino DE GISI
Significatività degli AA
Procedura adottata – Passo 1
 Il punteggio totale calcolato per ogni aspetto
 ambientale è la somma dei punteggi attribuiti ai singoli
 criteri.
 Il valore del punteggio totale oscillerà nell’intervallo 0-
 100 (5x4x5) corrispondente, quest’ultimo alla
 situazione peggiore.




                       Nome relatore
                    Sabino DE GISI
Significatività degli AA
Procedura adottata – Passo 2
 Il livello di significatività emerso viene quindi
 confrontato con una seconda serie di criteri:
       1. criterio della conformità normativa: nel caso in
       cui un aspetto ambientale abbia riportato un
       punteggio maggiore o uguale a 3 in almeno uno
       dei quesiti del criterio A, la significatività di tale
       aspetto ambientale è considerata ALTA;
       2. criterio della frequenza: nel caso in cui un
       aspetto ambientale sia associato a più di 6
       processi/servizi, la significatività di tale aspetto
       è aumentata di un livello rispetto a quello
       attribuibile sulla sola base del punteggio totale
       (ad esempio, dal livello basso a quello medio).


                       Nome relatore
                    Sabino DE GISI
Significatività degli AA
Procedura adottata – Passo 3
 Sulla base del punteggio totale ottenuto si determina la
 scala della significatività:
    Ptot ≥ 20 (aspetto NON significativo);
    21 ≤ Ptot ≤ 25 (aspetto con significatività BASSA);
    26 ≤ Ptot ≤ 35 (aspetto con significatività MEDIA);
    Ptot > 35 (aspetto con significatività ALTA).
 L’ultima fase del processo di valutazione consiste
 nell’ordinare gli AA secondi il livello conseguito (in
 ordine decrescente) in modo da definire le priorità degli
 interventi di miglioramento.
 Più elevato è il livello, più alta sarà la priorità
 d’intervento.

                        Nome relatore
                     Sabino DE GISI
Significatività degli AA
Valutazione della significatività




  Matrice di valutazione della significatività degli aspetti ambientali (AA) – Esempio
                             relativo all’impianto SR1500

                                 Nome relatore
                              Sabino DE GISI
Significatività degli AA
Valutazione della significatività
Punteggio




                  Aspetti Ambientali
                       Nome relatore
                    Sabino DE GISI
Caso studio 2


   Analisi ambientale iniziale
           per un parco:
  identificazione e valutazione
    degli aspetti ambientali.
Il caso studio del parco fluviale
        del Po e dell’Orba


               Nome relatore
            Sabino DE GISI
Il parco fluviale

                                               Area del parco




                                  Zona Umida




      Acqua corrente




                  Nome relatore
               Sabino DE GISI
Il parco fluviale
Comparto ABIOTICO di un
ecosistema




    Esempio di distribuzione della
vegetazione in un ambiente umido poco
   profondo (da Romagnolli, 2013)
                      Nome relatore
                   Sabino DE GISI
Il parco fluviale

                                      Aree agricole




                                Nucleo urbano




                Nome relatore
             Sabino DE GISI
Il parco fluviale




                                Attività antropiche




                Nome relatore
             Sabino DE GISI
Il parco fluviale




Ente parco


                  Nome relatore
               Sabino DE GISI
Introduzione
Il progetto «Parchi in Qualità»
 Il progetto è stato condotto da ENEA, su incarico del
 Ministero dell’Ambiente e del Territorio, nel Parco
 fluviale del Po e dell’Orba in regione Piemonte;
 Condotto tra il 1999 ed il 2003, obiettivo del progetto è
 stato quello di verificare l’applicabilità della norma ISO
 14001 alle Aree protette;
 Per la predisposizione del SGA è stato necessario
 eseguire un’approfondita analisi ambientale iniziale che
 ha preso in considerazione, oltre al territorio del Parco
 come sorgente di valori e risorse ambientali, un
 territorio più esteso in quanto sede di attività
 antropiche.



                       Nome relatore
                    Sabino DE GISI
Introduzione
Il progetto «Parchi in Qualità»
 Il principale problema che si è posto è stato quello di
 definire una procedura di analisi e valutazione che
 permettesse di affrontare una situazione complessa,
 come quella di un territorio cosi vasto e articolato dal
 punto di vista delle attività che in esso si svolgono;
 Si è voluto evitare di avere un approccio riduzionistico,
 che considerasse esclusivamente le attività proprie
 dell’Ente (come spesso avviene nel caso di Pubbliche
 Amministrazioni con responsabilità territoriali), che
 non avrebbe risposto all’obiettivo finale del progetto.




                       Nome relatore
                    Sabino DE GISI
Introduzione
  Il progetto «Parchi in Qualità»
                                           Parco



          Parte                          Parte           Parte
       ecosistemica                socio-economica   ente pubblico


                                                      Ecosistema
                                                      Flora
       Area attività antropiche                       Fauna
                                                      Geologia e
Ecosistema                                            geomorfologia
                                                      Idrologia

 Area urbana                                          Attività antropiche

                                                      Ente parco
                                                      (organizzazione
                                                      pubblica)
                    Sede parco

                                     Nome relatore
                                  Sabino DE GISI
L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI)
Impostazione dell’AAI
 L’Analisi Ambientale Iniziale si è articolato in 3
 diverse parti:
    l’Analisi ecologica;
    l’Analisi socioeconomica;
    l’Analisi dell’organizzazione (cioè dell’Ente di
    Gestione del Parco).




                     Nome relatore
                  Sabino DE GISI
L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI)
Impostazione dell’AAI
                                              Analisi ecologica

                                               Individuare la significatività e la vulnerabilità
                                               delle componenti ambientali bersagli potenziali
                                               degli impatti ambientali determinati dalle attività
                                               antropiche condotte nel territorio esteso (impatti
                                               indiretti) e dalle attività dell’ente parco (impatti
                         Area del Parco        diretti)


                                              Analisi socioeconomica
Caratterizzazione del   Area turistica del
                                               Individuare gli aspetti ambientali indiretti (quelli
      territorio              Parco
                                               sui quali il Parco non ha il controllo diretto) e di
                                               individuare le modalità che consentissero all’Ente
                                               Parco di esercitare influenza su tali aspetti
                         All’Ente Parco        ambientali


                                              Analisi dell’organizzazione

                                               L’Analisi dell’Organizzazione è stata condotta al
                                               fine di individuare gli aspetti ambientali diretti,
                                               ossia direttamente sotto il controllo
                                               dell’organizzazione.




                              Nome relatore
                           Sabino DE GISI
L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI)
Analisi Ecologica
 L’Analisi Ecologica è stata condotta nel territorio
 del Parco (circa 14.000 ettari per circa 90 km
 lungo l’asse del Po nelle province di Alessandria e
 Vercelli);
 L’obiettivo prioritario è stato quello di individuare
 la significatività e la vulnerabilità delle
 componenti ambientali bersagli potenziali degli
 impatti ambientali determinati dalle attività
 antropiche condotte nel territorio esteso (generati
 da aspetti ambientali indiretti) e dalle attività
 dell’Ente Parco (generati da aspetti ambientali
 diretti).

          Comparti ambientali Bersaglio
                     Nome relatore
                  Sabino DE GISI
L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI)
Analisi Ecologica




                 Nome relatore
              Sabino DE GISI
Analisi Ecologica: Fasi
Fasi dell’Analisi Ecologica
 L’Analisi Ecologica è stata realizzata con l’obiettivo di
 definire lo Stato dell’ambiente attraverso un
 processo che ha avuto la finalità di:
  (i) caratterizzare e descrivere il territorio, con scale
  proporzionate alla dimensione dell’area da
  considerare e tali da mettere in evidenza le criticità
  ambientali;
  (ii) definire e localizzare i valori e le sensibilità
  ambientali;
  (iii) valutare i valori ambientali;
  (iv) individuare i possibili ambiti di miglioramento.



                       Nome relatore
                    Sabino DE GISI
Analisi Ecologica: GIS
Caratterizzazione del territorio
 Per la caratterizzazione del territorio si è ritenuto
 fondamentale effettuare indagini relativamente ai settori:
    clima
    geologia e geomorfologia
    idrogeologia
    flora e vegetazione
    uso del suolo
    fauna
    qualità dell’aria
    qualità delle acque sotterranee e superficiali
    ecosistema fluviale

        Elaborazione di un Sistema Informativo
          Geografico (GIS)
                           Nome relatore
                        Sabino DE GISI
L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI)
Carta delle aree SIC




                 Nome relatore
              Sabino DE GISI
L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI)
Stralcio di area SIC




                 Nome relatore
              Sabino DE GISI
L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI)
Carta delle aree ZPS




                Nome relatore
             Sabino DE GISI
L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI)
Stralcio di area ZPS




                 Nome relatore
              Sabino DE GISI
Analisi Ecologica: Flora




               Nome relatore
            Sabino DE GISI
Analisi Ecologica: Fauna




              Nome relatore
           Sabino DE GISI
Analisi Ecologica: Fauna




              Nome relatore
           Sabino DE GISI
Analisi Ecologica: Conclusione
Conclusione dell’Analisi Ecologica
 A conclusione dell’analisi
 ecologica, sulla base
 dell’individuazione degli
 ambiti territoriali di
 maggiore interesse e
 degli ambiti di
 miglioramento prioritari,
 sono stati definiti i
 «comparti ambientali
 bersaglio» ossia
 componenti ambientali
 la cui integrità deve
 essere preservata anche
 ai sensi istitutivi del
 Parco. (vedi tabella)

                       Nome relatore
                    Sabino DE GISI
Analisi Ecologica
Conclusione dell’Analisi Ecologica
 A conclusione dell’analisi ecologica, sono stati
 individuati gli ambiti territoriali di maggiore
 interesse e quelli di miglioramento prioritari.
 Le aree di principale importanza nel territorio del
 Parco sono risultate:
       il corridoio fluviale;
       la rete idrografica minore;
       gli ambienti ripari;
       le zone umide;
       l’agroecosistema di risaia.


                      Nome relatore
                   Sabino DE GISI
L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI)
Analisi socioeconomica
 L’Analisi socioeconomica ha avuto come area di studio un
 territorio più ampio, ovvero l’Area Turistica del Parco del
 Po (definita dal Piano socioeconomico del Parco), che
 comprende il territorio di tutti i comuni rivieraschi, di
 quelli della fascia retrostante (per una superficie totale di
 96.000 ettari ripartiti in 47 Comuni di 4 Province, sul cui
 territorio vive una popolazione di circa 118.000 abitanti).
 L’obiettivo dell’analisi è stato quello di individuare gli
 aspetti ambientali indiretti, ossia quelli sui quali il Parco
 non ha controllo diretto;
 In aggiunta, ulteriore obiettivo è stato quello di
 individuare le modalità che consentissero poi all’Ente
 Parco di esercitare influenza su tali aspetti ambientali.


            Attività antropiche signifiative
                         Nome relatore
                      Sabino DE GISI
Analisi Socioeconomica: territorio




               Nome relatore
            Sabino DE GISI
Analisi socioeconomica: fasi
Fasi dell’Analisi Socioeconomica
 L’Analisi socioeconomica, relativa alle attività
 produttive e di servizio ed alle attività delle
 Amministrazioni locali, è stata condotta attraverso una
 prima fase consistita nell’individuazione,
 caratterizzazione e valutazione delle attività presenti
 che ha previsto, ovviamente, una catalogazione delle
 tipologie di tali attività.
 Le attività censite nel territorio esteso (circa 12.900)
 sono state raggruppate secondo la Classificazione delle
 attività economiche dell’ISTAT.
 Sono quindi state selezionate le tipologie di attività
 produttive o di servizi che possono avere interazioni
 con l’ambiente del Parco (escludendo, quindi, le attività
 commerciali ed il terziario immateriale).

                      Nome relatore
                   Sabino DE GISI
Analisi socioeconomica: fasi
Fasi dell’Analisi Socioeconomica
 A valle della selezione delle attività (che sono passate da
 12.900 a circa 7.000), si è provveduto a definire una
 metodologie in grado di valutare ciascuna tipologia di
 attività.
 La metodologia ha previsto la definizione di un set di
 indicatori di seguito riportati:
    La rappresentatività della tipologia di attività nel territorio
    considerato;
    La potenzialità di generare impatti su ambiti e comparti di rilievo
    (derivanti dalle evidenze dell’analisi ecologica);
    La relazione con gli obiettivi istituzionali e le competenze
    dell’Ente Parco;
    La relazione con gli obiettivi individuati dagli strumenti di
    gestione del Parco (Piano d’Area, Piano socioeconomico);
    La possibilità di attivare in breve tempo un processo condiviso di
    miglioramento.
                           Nome relatore
                        Sabino DE GISI
Analisi socioeconomica: indicatori
Indicatori analisi socioeconomica
  I criteri/indicatori utilizzati per la valutazione della
  significatività delle attività produttive o di servizi,
  comprensivi di descrizione del criterio e del relativo
  punteggio numerico, sono riportati in tabella:


   Il nome del
        criterio


  Il punteggio
      (1, 2 o 3)


 La descrizione
    del criterio




                          Nome relatore
                       Sabino DE GISI
Analisi socioeconomica: attività
Attività Significative
 La somma dei valori attribuiti a ciascuna tipologia di
 attività può quindi variare in un intervallo compreso tra 5
 e 12.
 La soglia di significatività è stata definita per valori
 maggiore o eguale di 8, per cui sono state definite come
 significative (e quindi prioritarie) le seguenti tipologie di
 attività (con relativo codice ISTAT):
    L’agricoltura (01 e 02);
    Il turismo (55);
    L’attività estrattiva (14);
    Le attività di servizio condotte primariamente sotto la responsabilità
    delle amministrazioni comunali (41 e 90).

 Nella tabella successiva, è possibile vedere lo stralcio della
 matrice di valutazione della significatività delle tipologie di
 attività.
                             Nome relatore
                          Sabino DE GISI
Analisi socioeconomica: attività
 Attività Significative


                                         Criteri




Attività
significative
ordinate in
base al
valore
dell’indice
totale




                     Nome relatore
                  Sabino DE GISI
Aspetti e Impatti Ambientali
Identificazione degli Aspetti/Impatti
ambientali
 Per poter valutare successivamente in maniera accurata i
 possibili impatti ambientali, si è proceduto alla scomposizione
 delle attività selezionate in:
        Fasi;
        Sottofasi (intese in senso lato, comprendendo anche porzioni
        spaziali, oltre che temporali, di attività).

 In tal modo, si è potuta rendere più semplice e puntuale la
 procedura di identificazione degli aspetti ambientali generati
 dalle attività nel loro complesso, individuando separatamente
 quelli generati da ciascuna fase e/o sottofase.
 A titolo di esempio, la tabella successiva riporta la matrice di
 individuazione degli aspetti ambientali, a livello aziendale,
 per le attività agricole.


                          Nome relatore
                       Sabino DE GISI
Aspetti e Impatti Ambientali


Identificazione
degli
Aspetti/Impatti
ambientali



Esempio per
l’attività
agricola



                     Nome relatore
                  Sabino DE GISI
Il confronto tra Aspetti e Comparti
Il confronto tra Aspetti Ambientali e
Comparti Ambientali Bersaglio
 Infine, l’ultima fase dell’AAI riguarda l’individuazione degli
 aspetti ambientali significativi.
 Il processo di valutazione è stato condotto attraverso la
 redazione di matrici per l’individuazione degli impatti.
 Queste matrici riportano nella prima colonna i comparti
 ambientali bersaglio, mentre nella prima riga, per ciascuna
 attività analizzata, le fasi (e/o sottofasi) e gli aspetti
 ambientali ad esse collegati.
 Nella compilazione di queste matrici si è proceduto per
 prima cosa valutando l’esistenza o meno di un possibile
 impatto (di uno specifico aspetto su uno specifico
 comparto).


                        Nome relatore
                     Sabino DE GISI
Il confronto tra Aspetti e Comparti
Il confronto tra Aspetti Ambientali e
Comparti Ambientali Bersaglio
 Successivamente, per caratterizzare e valute l’impatto
 sono stati utilizzati i 5 parametri riportati in tabella:




                        Nome relatore
                     Sabino DE GISI
Il confronto tra Aspetti e Comparti
Il confronto tra Aspetti Ambientali e
Comparti Ambientali Bersaglio
 Attribuendo ai 5 parametri, semplici valori numerici, è
 possibile giungere ad una caratterizzazione
 ragionevolmente approfondita dell’impatto in questione.
 Sommando per ogni impatto, i valori dei 5 parametri, si ha
 un valore risultante che consente di valutare l’indice di
 rilevanza (R) di ciascuno impatto secondo la seguente
 formula:
                 R=I+E+F+D+V


 Il valore che R assume vale nel range 5-15.




                       Nome relatore
                    Sabino DE GISI
Il confronto tra Aspetti e Comparti
Il confronto tra Aspetti Ambientali e
Comparti Ambientali Bersaglio
 La definizione degli impatti rilevanti, mediamente rilevanti
 o poco rilevanti è stata effettuata in funzione del valore
 assunto dal valore risultante che descrive ciascun impatto,
 secondo la seguente scala di giudizio:
       R ≥ 12 (impatto rilevante);
       9 ≤ R ≤ 11 (impatto di media rilevanza);
       R ≤ 8 (impatto poco rilevante).




                       Nome relatore
                    Sabino DE GISI
Il confronto tra Aspetti e Comparti
Il confronto tra Aspetti Ambientali e
Comparti Ambientali Bersaglio
 Sono stati considerati significativi gli impatti risultati
 rilevanti e, di conseguenza, tutti gli aspetti ambientali per
 i quali è stato individuato almeno un impatto significativo
 sono considerati significativi.
 Gli aspetti significativi possono, inoltre, essere ordinati
 secondo una scala di priorità sulla base del numero di
 impatti significativi ad essi associati e, tra gli aspetti cui è
 associato lo stesso numero di impatti significativi, si può
 stabilire un ulteriore ordine di priorità calcolando la
 rilevanza media degli impatti associati a quell’aspetto.
 Di seguito, sono mostrate le matrici comparti ambientali
 bersaglio/aspetti (impatti) ambientali per il caso studio
 affrontato.

                         Nome relatore
                      Sabino DE GISI
Il confronto tra Aspetti e Comparti




               Nome relatore
            Sabino DE GISI
Il confronto tra Aspetti e Comparti




               Nome relatore
            Sabino DE GISI
Il confronto tra Aspetti e Comparti




               Nome relatore
            Sabino DE GISI
Il confronto tra Aspetti e Comparti
Dettaglio delle tabelle                        Fasi e sottofasi




Comparti Ambientali
    Bersaglio




     Significatività degli impatti

                               Nome relatore
                            Sabino DE GISI
Aspetti Ambientali diretti

E per gli Aspetti                    Occorre individuare gli
Ambientali diretti?                  aspetti ambientali dell’ente
                                     parco, inteso come
                                     organizzazione.
                                     Successivamente occorre
                                     considerare anche le fasi e le
                                     relative sottofasi nelle
                                     matrici comparti ambientali
                                     bersaglio/aspetti (impatti)
                                     ambientali.




                         Nome relatore
                      Sabino DE GISI
Bibliografia
Bruzzesi F., Adamoli R., Castorina M., Naviglio L., Paci S., Rossi G.L., Varone P. (2001), Documento
di riferimento per il processo di qualifica dei “Fornitori di qualità ambientale” in Area Protetta.
Contributi di idee e metodi per sviluppare i Sistemi di Gestione Ambientale nelle Aree Protette.
(ed. Naviglio L.), RT ENEA ISBN 88-8286-021-3, pp. 65-86.
D.Lgs 17 agosto 1999 n. 334, Controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate
sostanze pericolose-cd. “Seveso bis” (S.O. n. 177/L alla Gazzetta Ufficiale 28 settembre 1999 n.
228) e smi.
Dragonero M., Rossi G.L., (2003), Il Repertorio Cartografico: organizzazione e schede descrittive
delle carte. Rapporto tecnico ENEA Progetto “Applicazione pilota dei Sistemi di Gestione
Ambientale nelle Aree naturali protette”. Sito ENEA: http://qualitypark.casaccia.enea.it/.
Minciardi M.R., Rossi G.L., (2004), L’analisi ambientale del Parco Fluviale del Po, Rapporto tecnico
ENEA Progetto “Applicazione pilota dei Sistemi di Gestione Ambientale nelle Aree naturali
protette”. Sito ENEA: http://qualitypark.casaccia.enea.it/.
Minciardi M.R., Bergoglio M.T., Cristaldi L. e Rossi G.L., (2003), L’individuazione e la valutazione
degli aspetti ambientali significativi, Rapporto tecnico ENEA progetto “Applicazione pilota dei
Sistemi di Gestione Ambientale nelle Aree naturali protette”. Sito ENEA:
http://qualitypark.casaccia.enea.it/.
Perotto, E., Canziani, R., (2008), Aspetti ambientali nei sistemi di gestione e di certificazione,
ISBN978-88-464-9136-7, FrancoAngeli Editore.


                                     Nome relatore
                                  Sabino DE GISI
CORSO DI
        ANALISI E MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI AMBIENTALI




Sabino DE GISI
Ingegnere Ambientale, Ph.D.
Politecnico di Milano, DIIAR - Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Ambientale,
Infrastrutture Viarie, Rilevamento
Piazza Leonardo da Vinci, 32, 20133 Milano, ITALIA
http://www.polimi.it/ – sabino.degisi@polimi.it

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Analisi Ambientale Iniziale

  • 1. Prof. ing. Sabino DE GISI ANALISI AMBIENTALE INIZIALE: PRESENTAZIONE DI CASI REALI CORSO DI ANALISI E MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI AMBIENTALI (2012/2013)
  • 2. Framework della lezione Introduzione: l’Analisi Ambientale Iniziale (alcuni richiami); Obiettivo della lezione; Caso studio 1 (Analisi ambientale iniziale per un’azienda del settore chimico: Identificazione e valutazione degli aspetti ambientali); Caso studio 2 (Analisi ambientale iniziale per un parco: identificazione e valutazione degli aspetti ambientali. Il caso studio del parco fluviale del Po e dell’Orba Riferimenti bibliografici. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 3. Introduzione: AAI Alcuni richiami L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI) o preliminare (AAP), obbligatoria per il regolamento EMAS, consigliata dalla ISO 14001, che la considera utile alla comprensione dei problemi ambientali legati all’organizzazione, rappresenta il primim movens della certificazione ambientale (Butelli e Perotto, 2002). L’Analisi Ambientale Iniziale è una “Diagnosi sistematica e standardizzata, nella quale si verificano e si studiano in profondità tutti gli elementi che qualificano la collocazione ambientale dell’azienda, tenendo pienamente conto dell’insieme dei vincoli ai quali essa è sottoposta, di tutti gli elementi di sensibilità e di fragilità ambientali, del quadro di riferimento legislativo, sociale, economico e di mercato” Nome relatore Sabino DE GISI
  • 4. Introduzione: AAI Alcuni richiami Aspetto ambientale “Elemento di un'attività, prodotto, servizio di un'organizzazione che può interagire con l'ambiente" Impatto ambientale “Qualunque modificazione dell’ambiente negativa o benefica, totale o parziale, conseguente ad attività, prodotti o servizi di un’organizzazione" CAUSA EFFETTO ASPETTI IMPATTI Nome relatore Sabino DE GISI
  • 5. Introduzione: AAI Qual è l’argomento di Oggi parleremo di questa lezione? Analisi Ambientale E’ possibile vedere alcuni Iniziale! casi reali di analisi Vedremo dei casi reali: ambientali iniziali? (1) azienda; (2) ente pubblico (Parco) Nome relatore Sabino DE GISI
  • 6. Caso studio 1 Analisi ambientale iniziale per un’azienda del settore chimico: identificazione e valutazione degli aspetti ambientali Nome relatore Sabino DE GISI
  • 7. Il Gruppo SIAD SIAD Società Italiana Acetilene e Derivati Nome relatore Sabino DE GISI
  • 8. Il Gruppo SIAD L’organizzazione Il gruppo SIAD opera nel settore dei gas tecnici; I gas tecnici sono utilizzati in tutti i processi produttivi: dall’industria alimentare a quella automobilistica, dalla chimica alla metallurgia, dalla lavorazione dei metalli alle applicazioni ambientali e medicinali; L’attività principale svolta da SIAD consiste nella produzione e commercializzazione di gas tecnici (gas industriali, speciali e medicinali) e nella fornitura dei servizi ad essi connessi. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 9. Il Gruppo SIAD L’organizzazione Lo stabilimento di Osio Sopra (Bergamo), sorto nei primi anni 60, è il più articolato insediamento nazionale nel settore dei gas tecnici e costituisce la maggiore tra le unità produttive del gruppo SIAD; Vi lavorano 210 dipendenti, dei quali parte svolge attività a giornata e parte attività articolata su 2 e 3 turni; Occupa una superficie di 240.000 m2 di cui 24.500 occupati da aree impiantistiche e fabbricati. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 10. Stabilimento di Osio Sopra (BG) Nome relatore Sabino DE GISI
  • 11. Il Gruppo SIAD L’organizzazione Il sito di Osio Sopra rientra nel campo di applicazione della direttiva 96/82/CE (Seveso), recepita nell’ordinamento italiano dal D.Lgs 334/99 e smi, per la presenza di sostanze pericolose in quantità tali da poter potenzialmente causare incidenti rilevanti; In particolare il sito è soggetto agli obblighi di cui agli artt. 6 (Notifica), 7 (Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti) e 8 (Rapporto di Sicurezza) del D.Lgs 334/99 per la presenza di ossigeno, ossido di etilene e sostanze/preparati comburenti e infiammabili. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 12. Il Gruppo SIAD Il contesto Il settore dei gas tecnici, nel panorama delle produzioni chimiche, è caratterizzato dall’assenza di apprezzabili impatti sull’ambiente; L’attività principale è, infatti, costituita dalla depurazione e separazione dell’aria atmosferica, principale materia prima, nei gas che la compongono; L’introduzione, lo sviluppo e la successiva certificazione di un SGA è stata perseguita come la naturale evoluzione delle precedenti esperienze di sviluppo di sistemi Qualità e Sicurezza; L’approccio aziendale verso l’ambiente può essere riassunto al meglio dei 5 principi guida di Responsable Care, programma volontario dell’industria chimica mondiale, gestito per l’Italia da Federchimica e al quale SIAD aderisce dal 1995. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 13. Responsable Care Nome relatore Sabino DE GISI
  • 14. La politica per l’ambiente Nome relatore Sabino DE GISI
  • 15. Il Gruppo SIAD: le certificazioni Le certificazioni Nome relatore Sabino DE GISI
  • 16. Il Gruppo SIAD: le certificazioni UNI EN ISO 14001:2004 Nome relatore Sabino DE GISI
  • 17. Il Gruppo SIAD: le certificazioni Nome relatore Sabino DE GISI
  • 18. Il Gruppo SIAD: le certificazioni Nome relatore Sabino DE GISI
  • 19. Stabilimento di Osio Sopra (BG) Nome relatore Sabino DE GISI
  • 20. Imbombolamento e distribuzione gas Sito in Brescia Nome relatore Sabino DE GISI
  • 21. I cicli produttivi Cicli produttivi in esercizio Impianti di frazionamento aria (T300 e T1000) per la produzione di ossigeno, azoto e argon sotto forma di gas liquefatti e di gas compressi; Impianti di produzione idrogeno (SR600 e SR1500) mediante il processo di steam reforming; Impianto di produzione di ossido di carbonio allo stato gassoso; Produzione di Massa Porosa per bombole di acetilene. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 22. I cicli produttivi Altre attività e servizi connessi Stoccaggio, trattamento/miscelazione (imbombolamento, ecc.) e movimentazione (autocisterne, autocarri per trasporto bombole, pacchi o cestelli, carri bombolai, gasdotti) di gas tecnici, puri o in miscela, di vario tipo inclusi quelli infiammabili e/o tossici; Laboratorio chimico in cui si svolgono attività di analisi e campionatura dei gas e delle miscele speciali, sia per uso interno sia per conto terzi; Attività varie: reparto collaudi, ufficio tecnico, servizio distribuzione gas e liquidi, officine manutenzione meccanica ed elettrica, magazzino, servizi vari, area addestramento antincendio e mensa aziendale. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 23. Particolari impiantistici Serbatoi di stoccaggio Nome relatore Sabino DE GISI
  • 24. Aspetti Ambientali (AA) Descrizione Per ogni singolo processo o servizio, sono stati considerati tutti gli elementi che possono interagire, sia direttamente (ad esempio, le emissioni in atmosfera, gli scarichi di effluenti idrici, il rumore, la produzione dei rifiuti e il consumo di risorse naturali) che indirettamente (il comportamento ambientale degli appaltatori e dei fornitori di beni e servizi, il trasporto di prodotti liquidi e gassosi e le questioni legate al prodotto quali qualità ambientale, sicurezza, gestione del fine di vita, ricerca di prodotti innovativi) con l’ambiente. L’AAI ha preso in considerazione le condizioni operative normali e quelle anomale o di emergenza. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 25. Aspetti Ambientali (AA) Riepilogo dei dati significativi Bilancio Ambientale al 2006 (Entrate e Uscite) pubblicato nel Rapporto Ambientale Nome relatore Sabino DE GISI
  • 26. Aspetti Ambientali (AA) Aspetti ambientali diretti Nome relatore Sabino DE GISI
  • 27. Aspetti Ambientali (AA) Aspetti ambientali diretti Nome relatore Sabino DE GISI
  • 28. Aspetti Ambientali (AA) Aspetti ambientali diretti Nome relatore Sabino DE GISI
  • 29. Aspetti Ambientali (AA) Aspetti ambientali diretti Nome relatore Sabino DE GISI
  • 30. Significatività degli AA Procedura adottata – Passo 1 Una volta individuati gli aspetti ambientali delle attività, prodotti e servizi del sito, la valutazione della loro significatività è effettuata considerando 5 criteri (A, B, C, D ed E) a loro volta che comprendono 4 elementi (vedi tabella allegata); In totale, il numero di indicatori risulta pari a 5x4 = 20; Per ogni quesito (la domanda del criterio), è attribuito un punteggio in una scala da 0-5 tanto più elevato quanto maggiore è lo scostamento della situazione riscontrata rispetto a quella ottimale (che assume valore pari ad 1); Ai quesiti relativi ad AA non presenti o non applicabili all’aspetto considerato, è attribuito un valore pari a 0. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 31. Significatività degli AA Criteri di significatività Matrice per la valutazione della significatività degli aspetti ambientali (AA) Nome relatore Sabino DE GISI
  • 32. Significatività degli AA Procedura adottata – Passo 1 Il punteggio totale calcolato per ogni aspetto ambientale è la somma dei punteggi attribuiti ai singoli criteri. Il valore del punteggio totale oscillerà nell’intervallo 0- 100 (5x4x5) corrispondente, quest’ultimo alla situazione peggiore. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 33. Significatività degli AA Procedura adottata – Passo 2 Il livello di significatività emerso viene quindi confrontato con una seconda serie di criteri: 1. criterio della conformità normativa: nel caso in cui un aspetto ambientale abbia riportato un punteggio maggiore o uguale a 3 in almeno uno dei quesiti del criterio A, la significatività di tale aspetto ambientale è considerata ALTA; 2. criterio della frequenza: nel caso in cui un aspetto ambientale sia associato a più di 6 processi/servizi, la significatività di tale aspetto è aumentata di un livello rispetto a quello attribuibile sulla sola base del punteggio totale (ad esempio, dal livello basso a quello medio). Nome relatore Sabino DE GISI
  • 34. Significatività degli AA Procedura adottata – Passo 3 Sulla base del punteggio totale ottenuto si determina la scala della significatività: Ptot ≥ 20 (aspetto NON significativo); 21 ≤ Ptot ≤ 25 (aspetto con significatività BASSA); 26 ≤ Ptot ≤ 35 (aspetto con significatività MEDIA); Ptot > 35 (aspetto con significatività ALTA). L’ultima fase del processo di valutazione consiste nell’ordinare gli AA secondi il livello conseguito (in ordine decrescente) in modo da definire le priorità degli interventi di miglioramento. Più elevato è il livello, più alta sarà la priorità d’intervento. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 35. Significatività degli AA Valutazione della significatività Matrice di valutazione della significatività degli aspetti ambientali (AA) – Esempio relativo all’impianto SR1500 Nome relatore Sabino DE GISI
  • 36. Significatività degli AA Valutazione della significatività Punteggio Aspetti Ambientali Nome relatore Sabino DE GISI
  • 37. Caso studio 2 Analisi ambientale iniziale per un parco: identificazione e valutazione degli aspetti ambientali. Il caso studio del parco fluviale del Po e dell’Orba Nome relatore Sabino DE GISI
  • 38. Il parco fluviale Area del parco Zona Umida Acqua corrente Nome relatore Sabino DE GISI
  • 39. Il parco fluviale Comparto ABIOTICO di un ecosistema Esempio di distribuzione della vegetazione in un ambiente umido poco profondo (da Romagnolli, 2013) Nome relatore Sabino DE GISI
  • 40. Il parco fluviale Aree agricole Nucleo urbano Nome relatore Sabino DE GISI
  • 41. Il parco fluviale Attività antropiche Nome relatore Sabino DE GISI
  • 42. Il parco fluviale Ente parco Nome relatore Sabino DE GISI
  • 43. Introduzione Il progetto «Parchi in Qualità» Il progetto è stato condotto da ENEA, su incarico del Ministero dell’Ambiente e del Territorio, nel Parco fluviale del Po e dell’Orba in regione Piemonte; Condotto tra il 1999 ed il 2003, obiettivo del progetto è stato quello di verificare l’applicabilità della norma ISO 14001 alle Aree protette; Per la predisposizione del SGA è stato necessario eseguire un’approfondita analisi ambientale iniziale che ha preso in considerazione, oltre al territorio del Parco come sorgente di valori e risorse ambientali, un territorio più esteso in quanto sede di attività antropiche. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 44. Introduzione Il progetto «Parchi in Qualità» Il principale problema che si è posto è stato quello di definire una procedura di analisi e valutazione che permettesse di affrontare una situazione complessa, come quella di un territorio cosi vasto e articolato dal punto di vista delle attività che in esso si svolgono; Si è voluto evitare di avere un approccio riduzionistico, che considerasse esclusivamente le attività proprie dell’Ente (come spesso avviene nel caso di Pubbliche Amministrazioni con responsabilità territoriali), che non avrebbe risposto all’obiettivo finale del progetto. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 45. Introduzione Il progetto «Parchi in Qualità» Parco Parte Parte Parte ecosistemica socio-economica ente pubblico Ecosistema Flora Area attività antropiche Fauna Geologia e Ecosistema geomorfologia Idrologia Area urbana Attività antropiche Ente parco (organizzazione pubblica) Sede parco Nome relatore Sabino DE GISI
  • 46. L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI) Impostazione dell’AAI L’Analisi Ambientale Iniziale si è articolato in 3 diverse parti: l’Analisi ecologica; l’Analisi socioeconomica; l’Analisi dell’organizzazione (cioè dell’Ente di Gestione del Parco). Nome relatore Sabino DE GISI
  • 47. L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI) Impostazione dell’AAI Analisi ecologica Individuare la significatività e la vulnerabilità delle componenti ambientali bersagli potenziali degli impatti ambientali determinati dalle attività antropiche condotte nel territorio esteso (impatti indiretti) e dalle attività dell’ente parco (impatti Area del Parco diretti) Analisi socioeconomica Caratterizzazione del Area turistica del Individuare gli aspetti ambientali indiretti (quelli territorio Parco sui quali il Parco non ha il controllo diretto) e di individuare le modalità che consentissero all’Ente Parco di esercitare influenza su tali aspetti All’Ente Parco ambientali Analisi dell’organizzazione L’Analisi dell’Organizzazione è stata condotta al fine di individuare gli aspetti ambientali diretti, ossia direttamente sotto il controllo dell’organizzazione. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 48. L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI) Analisi Ecologica L’Analisi Ecologica è stata condotta nel territorio del Parco (circa 14.000 ettari per circa 90 km lungo l’asse del Po nelle province di Alessandria e Vercelli); L’obiettivo prioritario è stato quello di individuare la significatività e la vulnerabilità delle componenti ambientali bersagli potenziali degli impatti ambientali determinati dalle attività antropiche condotte nel territorio esteso (generati da aspetti ambientali indiretti) e dalle attività dell’Ente Parco (generati da aspetti ambientali diretti). Comparti ambientali Bersaglio Nome relatore Sabino DE GISI
  • 49. L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI) Analisi Ecologica Nome relatore Sabino DE GISI
  • 50. Analisi Ecologica: Fasi Fasi dell’Analisi Ecologica L’Analisi Ecologica è stata realizzata con l’obiettivo di definire lo Stato dell’ambiente attraverso un processo che ha avuto la finalità di: (i) caratterizzare e descrivere il territorio, con scale proporzionate alla dimensione dell’area da considerare e tali da mettere in evidenza le criticità ambientali; (ii) definire e localizzare i valori e le sensibilità ambientali; (iii) valutare i valori ambientali; (iv) individuare i possibili ambiti di miglioramento. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 51. Analisi Ecologica: GIS Caratterizzazione del territorio Per la caratterizzazione del territorio si è ritenuto fondamentale effettuare indagini relativamente ai settori: clima geologia e geomorfologia idrogeologia flora e vegetazione uso del suolo fauna qualità dell’aria qualità delle acque sotterranee e superficiali ecosistema fluviale Elaborazione di un Sistema Informativo Geografico (GIS) Nome relatore Sabino DE GISI
  • 52. L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI) Carta delle aree SIC Nome relatore Sabino DE GISI
  • 53. L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI) Stralcio di area SIC Nome relatore Sabino DE GISI
  • 54. L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI) Carta delle aree ZPS Nome relatore Sabino DE GISI
  • 55. L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI) Stralcio di area ZPS Nome relatore Sabino DE GISI
  • 56. Analisi Ecologica: Flora Nome relatore Sabino DE GISI
  • 57. Analisi Ecologica: Fauna Nome relatore Sabino DE GISI
  • 58. Analisi Ecologica: Fauna Nome relatore Sabino DE GISI
  • 59. Analisi Ecologica: Conclusione Conclusione dell’Analisi Ecologica A conclusione dell’analisi ecologica, sulla base dell’individuazione degli ambiti territoriali di maggiore interesse e degli ambiti di miglioramento prioritari, sono stati definiti i «comparti ambientali bersaglio» ossia componenti ambientali la cui integrità deve essere preservata anche ai sensi istitutivi del Parco. (vedi tabella) Nome relatore Sabino DE GISI
  • 60. Analisi Ecologica Conclusione dell’Analisi Ecologica A conclusione dell’analisi ecologica, sono stati individuati gli ambiti territoriali di maggiore interesse e quelli di miglioramento prioritari. Le aree di principale importanza nel territorio del Parco sono risultate: il corridoio fluviale; la rete idrografica minore; gli ambienti ripari; le zone umide; l’agroecosistema di risaia. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 61. L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI) Analisi socioeconomica L’Analisi socioeconomica ha avuto come area di studio un territorio più ampio, ovvero l’Area Turistica del Parco del Po (definita dal Piano socioeconomico del Parco), che comprende il territorio di tutti i comuni rivieraschi, di quelli della fascia retrostante (per una superficie totale di 96.000 ettari ripartiti in 47 Comuni di 4 Province, sul cui territorio vive una popolazione di circa 118.000 abitanti). L’obiettivo dell’analisi è stato quello di individuare gli aspetti ambientali indiretti, ossia quelli sui quali il Parco non ha controllo diretto; In aggiunta, ulteriore obiettivo è stato quello di individuare le modalità che consentissero poi all’Ente Parco di esercitare influenza su tali aspetti ambientali. Attività antropiche signifiative Nome relatore Sabino DE GISI
  • 62. Analisi Socioeconomica: territorio Nome relatore Sabino DE GISI
  • 63. Analisi socioeconomica: fasi Fasi dell’Analisi Socioeconomica L’Analisi socioeconomica, relativa alle attività produttive e di servizio ed alle attività delle Amministrazioni locali, è stata condotta attraverso una prima fase consistita nell’individuazione, caratterizzazione e valutazione delle attività presenti che ha previsto, ovviamente, una catalogazione delle tipologie di tali attività. Le attività censite nel territorio esteso (circa 12.900) sono state raggruppate secondo la Classificazione delle attività economiche dell’ISTAT. Sono quindi state selezionate le tipologie di attività produttive o di servizi che possono avere interazioni con l’ambiente del Parco (escludendo, quindi, le attività commerciali ed il terziario immateriale). Nome relatore Sabino DE GISI
  • 64. Analisi socioeconomica: fasi Fasi dell’Analisi Socioeconomica A valle della selezione delle attività (che sono passate da 12.900 a circa 7.000), si è provveduto a definire una metodologie in grado di valutare ciascuna tipologia di attività. La metodologia ha previsto la definizione di un set di indicatori di seguito riportati: La rappresentatività della tipologia di attività nel territorio considerato; La potenzialità di generare impatti su ambiti e comparti di rilievo (derivanti dalle evidenze dell’analisi ecologica); La relazione con gli obiettivi istituzionali e le competenze dell’Ente Parco; La relazione con gli obiettivi individuati dagli strumenti di gestione del Parco (Piano d’Area, Piano socioeconomico); La possibilità di attivare in breve tempo un processo condiviso di miglioramento. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 65. Analisi socioeconomica: indicatori Indicatori analisi socioeconomica I criteri/indicatori utilizzati per la valutazione della significatività delle attività produttive o di servizi, comprensivi di descrizione del criterio e del relativo punteggio numerico, sono riportati in tabella: Il nome del criterio Il punteggio (1, 2 o 3) La descrizione del criterio Nome relatore Sabino DE GISI
  • 66. Analisi socioeconomica: attività Attività Significative La somma dei valori attribuiti a ciascuna tipologia di attività può quindi variare in un intervallo compreso tra 5 e 12. La soglia di significatività è stata definita per valori maggiore o eguale di 8, per cui sono state definite come significative (e quindi prioritarie) le seguenti tipologie di attività (con relativo codice ISTAT): L’agricoltura (01 e 02); Il turismo (55); L’attività estrattiva (14); Le attività di servizio condotte primariamente sotto la responsabilità delle amministrazioni comunali (41 e 90). Nella tabella successiva, è possibile vedere lo stralcio della matrice di valutazione della significatività delle tipologie di attività. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 67. Analisi socioeconomica: attività Attività Significative Criteri Attività significative ordinate in base al valore dell’indice totale Nome relatore Sabino DE GISI
  • 68. Aspetti e Impatti Ambientali Identificazione degli Aspetti/Impatti ambientali Per poter valutare successivamente in maniera accurata i possibili impatti ambientali, si è proceduto alla scomposizione delle attività selezionate in: Fasi; Sottofasi (intese in senso lato, comprendendo anche porzioni spaziali, oltre che temporali, di attività). In tal modo, si è potuta rendere più semplice e puntuale la procedura di identificazione degli aspetti ambientali generati dalle attività nel loro complesso, individuando separatamente quelli generati da ciascuna fase e/o sottofase. A titolo di esempio, la tabella successiva riporta la matrice di individuazione degli aspetti ambientali, a livello aziendale, per le attività agricole. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 69. Aspetti e Impatti Ambientali Identificazione degli Aspetti/Impatti ambientali Esempio per l’attività agricola Nome relatore Sabino DE GISI
  • 70. Il confronto tra Aspetti e Comparti Il confronto tra Aspetti Ambientali e Comparti Ambientali Bersaglio Infine, l’ultima fase dell’AAI riguarda l’individuazione degli aspetti ambientali significativi. Il processo di valutazione è stato condotto attraverso la redazione di matrici per l’individuazione degli impatti. Queste matrici riportano nella prima colonna i comparti ambientali bersaglio, mentre nella prima riga, per ciascuna attività analizzata, le fasi (e/o sottofasi) e gli aspetti ambientali ad esse collegati. Nella compilazione di queste matrici si è proceduto per prima cosa valutando l’esistenza o meno di un possibile impatto (di uno specifico aspetto su uno specifico comparto). Nome relatore Sabino DE GISI
  • 71. Il confronto tra Aspetti e Comparti Il confronto tra Aspetti Ambientali e Comparti Ambientali Bersaglio Successivamente, per caratterizzare e valute l’impatto sono stati utilizzati i 5 parametri riportati in tabella: Nome relatore Sabino DE GISI
  • 72. Il confronto tra Aspetti e Comparti Il confronto tra Aspetti Ambientali e Comparti Ambientali Bersaglio Attribuendo ai 5 parametri, semplici valori numerici, è possibile giungere ad una caratterizzazione ragionevolmente approfondita dell’impatto in questione. Sommando per ogni impatto, i valori dei 5 parametri, si ha un valore risultante che consente di valutare l’indice di rilevanza (R) di ciascuno impatto secondo la seguente formula: R=I+E+F+D+V Il valore che R assume vale nel range 5-15. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 73. Il confronto tra Aspetti e Comparti Il confronto tra Aspetti Ambientali e Comparti Ambientali Bersaglio La definizione degli impatti rilevanti, mediamente rilevanti o poco rilevanti è stata effettuata in funzione del valore assunto dal valore risultante che descrive ciascun impatto, secondo la seguente scala di giudizio: R ≥ 12 (impatto rilevante); 9 ≤ R ≤ 11 (impatto di media rilevanza); R ≤ 8 (impatto poco rilevante). Nome relatore Sabino DE GISI
  • 74. Il confronto tra Aspetti e Comparti Il confronto tra Aspetti Ambientali e Comparti Ambientali Bersaglio Sono stati considerati significativi gli impatti risultati rilevanti e, di conseguenza, tutti gli aspetti ambientali per i quali è stato individuato almeno un impatto significativo sono considerati significativi. Gli aspetti significativi possono, inoltre, essere ordinati secondo una scala di priorità sulla base del numero di impatti significativi ad essi associati e, tra gli aspetti cui è associato lo stesso numero di impatti significativi, si può stabilire un ulteriore ordine di priorità calcolando la rilevanza media degli impatti associati a quell’aspetto. Di seguito, sono mostrate le matrici comparti ambientali bersaglio/aspetti (impatti) ambientali per il caso studio affrontato. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 75. Il confronto tra Aspetti e Comparti Nome relatore Sabino DE GISI
  • 76. Il confronto tra Aspetti e Comparti Nome relatore Sabino DE GISI
  • 77. Il confronto tra Aspetti e Comparti Nome relatore Sabino DE GISI
  • 78. Il confronto tra Aspetti e Comparti Dettaglio delle tabelle Fasi e sottofasi Comparti Ambientali Bersaglio Significatività degli impatti Nome relatore Sabino DE GISI
  • 79. Aspetti Ambientali diretti E per gli Aspetti Occorre individuare gli Ambientali diretti? aspetti ambientali dell’ente parco, inteso come organizzazione. Successivamente occorre considerare anche le fasi e le relative sottofasi nelle matrici comparti ambientali bersaglio/aspetti (impatti) ambientali. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 80. Bibliografia Bruzzesi F., Adamoli R., Castorina M., Naviglio L., Paci S., Rossi G.L., Varone P. (2001), Documento di riferimento per il processo di qualifica dei “Fornitori di qualità ambientale” in Area Protetta. Contributi di idee e metodi per sviluppare i Sistemi di Gestione Ambientale nelle Aree Protette. (ed. Naviglio L.), RT ENEA ISBN 88-8286-021-3, pp. 65-86. D.Lgs 17 agosto 1999 n. 334, Controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose-cd. “Seveso bis” (S.O. n. 177/L alla Gazzetta Ufficiale 28 settembre 1999 n. 228) e smi. Dragonero M., Rossi G.L., (2003), Il Repertorio Cartografico: organizzazione e schede descrittive delle carte. Rapporto tecnico ENEA Progetto “Applicazione pilota dei Sistemi di Gestione Ambientale nelle Aree naturali protette”. Sito ENEA: http://qualitypark.casaccia.enea.it/. Minciardi M.R., Rossi G.L., (2004), L’analisi ambientale del Parco Fluviale del Po, Rapporto tecnico ENEA Progetto “Applicazione pilota dei Sistemi di Gestione Ambientale nelle Aree naturali protette”. Sito ENEA: http://qualitypark.casaccia.enea.it/. Minciardi M.R., Bergoglio M.T., Cristaldi L. e Rossi G.L., (2003), L’individuazione e la valutazione degli aspetti ambientali significativi, Rapporto tecnico ENEA progetto “Applicazione pilota dei Sistemi di Gestione Ambientale nelle Aree naturali protette”. Sito ENEA: http://qualitypark.casaccia.enea.it/. Perotto, E., Canziani, R., (2008), Aspetti ambientali nei sistemi di gestione e di certificazione, ISBN978-88-464-9136-7, FrancoAngeli Editore. Nome relatore Sabino DE GISI
  • 81. CORSO DI ANALISI E MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI AMBIENTALI Sabino DE GISI Ingegnere Ambientale, Ph.D. Politecnico di Milano, DIIAR - Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Ambientale, Infrastrutture Viarie, Rilevamento Piazza Leonardo da Vinci, 32, 20133 Milano, ITALIA http://www.polimi.it/ – sabino.degisi@polimi.it