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News 09/A/2014
0 Appalti e acquisti verdi
Appalti verdi, i criteri ambientali per l'affidamento del servizio rifiuti
L'affidamento del servizio rifiuti diventa "green". Il Ministero dell'ambiente approva
con Dm 13 febbraio 2014 i criteri ambientali minimi che le Amministrazioni pubbliche
dovranno inserire nei bandi di gara se vogliono affidare il servizio di gestione rifiuti
secondo le regole degli appalti verdi.
I criteri ambientali minimi fissati dal Dm in parola riguardano l'affidamento della
parte del servizio gestione rifiuti relativa alla raccolta, rimandando a futuri
aggiornamenti la definizione dei criteri minimi relativi alle altre fasi del servizio.
Bandire un "appalto verde" non è un obbligo ma una scelta volontaria dell'Ente
pubblico nel segno della sostenibilità ambientale.
Le imprese che vogliono partecipare al bando devono avere i requisiti "green"
richiesti. Il Dm 13 febbraio 2014 (in vigore dall'11 marzo 2014) fissa anche i criteri
ambientali minimi per i bandi "verdi" per il servizio di ritiro e fornitura di cartucce toner
e cartucce a getto di inchiostro. I criteri ambientali minimi, emanati ex Dm 11 marzo
2008 sono aggiornati periodicamente in seguito a evoluzioni tecnologiche e del
mercato.
Fonte: http://www.reteambiente.it
1 AEE, nuove regole dal 30 marzo 2014
Dal 30 marzo 2014 nuove regole per i limiti all'utilizzo di sostanze pericolose nelle
apparecchiature elettroniche (Aee). Lo prevede il Dlgs 4 marzo 2014, n. 27 che
recepisce la direttiva 2011/65/Ue.
Tra le novità di spicco del nuovo Dlgs 27/2014, l'obbligo della marcatura CE a carico
dei fabbricanti dell'apparecchiatura elettronica. Viene inoltre precisato in modo più
puntuale il campo di applicazione della disciplina: sono esclusi i pannelli fotovoltaici
ma sono inclusi cavi e pezzi di ricambio. Obblighi differiti invece per i dispositivi
medici. Il Dlgs in parola definisce meglio gli obblighi per tutti i soggetti della filiera,
compresi importatori e distributori.
Oltre alla marcatura CE l'apparecchiatura elettrica ed elettronica (Aee) deve
essere accompagnata dalla dichiarazione di conformità redatta secondo la norma
En 50581:2012 armonizzata sotto la direttiva 2011/65/Ue. Il Dlgs 27/2014 manda in
soffitta l'allegato 5 del Dlgs 151/2005 (apparecchiature esentate dalle restrizioni)
sostituito dall'allegato III al Dlgs 27/2014.
Fonte: http://www.reteambiente.it/
Sacchetti di plastica, UE spinge per 80% in meno entro il 2019
Gli Stati membri dovranno ridurre dell'80% l'inquinamento da sacchetti di plastica
monouso leggeri entro il 2019. Lo prevede la proposta di direttiva approvata il 10
marzo 2014 dalla Commissione Ambiente del Parlamento Ue.
Al 2017 l'obiettivo sarà del 50%. Per raggiungerlo spazio a tassazione dei sacchetti,
leve di mercato o bando dalla circolazione. La Commissione ambiente ha
apportato diverse modifiche alla proposta di direttiva licenziata dalla Commissione
europea il 4 novembre 2013. Le modifiche, che implementano la "storica" direttiva
imballaggi 1994/62/Ce dovranno essere confermate dal voto dall'assemblea
plenaria del Parlamento del 14-17 aprile 2014. Tra le novità, l'assicurazione che gli
shopper di plastica leggeri dovranno essere sempre a pagamento, non dati
gratuitamente dai negozianti ai clienti.
Confermata inoltre per la possibilità per gli Stati membri di bandire dalla
circolazione i sacchetti leggeri (sotto i 50 micron) in deroga all'articolo 18, direttiva
imballaggi 1994/62/Ce. I sacchetti sotto i 50 micron di spessore sono i più dannosi
per l'ambiente, nonché i più usati nell'Unione e i meno riusabili rispetto a quelli di
spessore maggiore.
Fonte:http://www.reteambiente.it
Giurisprudenza
0 Urbanistica. Manufatti leggeri, anche prefabbricati, destinati a soddisfare
esigenze meramente temporanee.
Cass. Sez. III n. 9268 del 26 febbraio 2014 (Ud. 7 nov. 2013)
Pres. Fiale Est. Amoroso Ric. Crugliano
L'art. 41, comma 4, d.l. 21 giugno 2013, n. 69, conv. in I. 8 agosto 2013 n. 98, che ha
escluso dalla nozione di "interventi di nuova costruzione" i manufatti leggeri, anche
prefabbricati, destinati a soddisfare esigenze meramente temporanee, ancorché
installati con ancoraggio al suolo, purché "temporaneo" implica il montaggio e la
rimozione del manufatto allorché le esigenze appunto temporanee siano cessate.
Fonte: www.lexambiente.com
1
Aria. Illegittimità ordinanza contingile per il prolungamento della canna fumaria.
TAR Piemonte, Sez. I, n. 322, del 21 febbraio 2014
E’ Illegittima l’ordinanza per il prolungamento della canna fumaria oltre 1,00 ml. il
colmo del tetto con la proprietà confinante. Nel caso di specie, l'atto impugnato
non è stato preceduto da alcuna puntuale istruttoria, ma ha fatto seguito solo alle
"lamentele" di alcuni cittadini, non suffragate da accertamenti tecnici sull’effettiva
presenza di fumi nocivi, pure ritenuti necessari dalla ASL e dalla Provincia, che sul
punto si sono limitate a rendere consulti preliminari e interlocutori. L’ordinanza
impugnata non indica nemmeno la concreta situazione di pericolo e di danno
limitandosi a far riferimento genericamente a “gas”, senza specificarne la natura,
l'effettiva sussistenza e il grado di pericolosità.
Fonte: www.lexambiente.com
2
3 Acque. Natura istantanea del reato di scarico con superamento dei limiti di
accettabilità
Cass. Sez. III n. 8688 del 24 febbraio 2014 (Ud. 22 gen. 2014)
Pres. Squassoni Est. Amoresano Ric. Oliva
Il reato di scarico con superamento dei limiti di accettabilità fissati dalle tabelle
allegate alla legge non può essere ritenuto di natura permanente, a meno che non
si provi in concreto che trattasi di scarico continuo, e cioè che l’alterazione
dell’accettabilità ecologica del corpo recettore si protrae nel tempo senza
soluzione di continuità per effetto della persistente condotta volontaria del titolare
dello scarico
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  • 1. News 09/A/2014 0 Appalti e acquisti verdi Appalti verdi, i criteri ambientali per l'affidamento del servizio rifiuti L'affidamento del servizio rifiuti diventa "green". Il Ministero dell'ambiente approva con Dm 13 febbraio 2014 i criteri ambientali minimi che le Amministrazioni pubbliche dovranno inserire nei bandi di gara se vogliono affidare il servizio di gestione rifiuti secondo le regole degli appalti verdi. I criteri ambientali minimi fissati dal Dm in parola riguardano l'affidamento della parte del servizio gestione rifiuti relativa alla raccolta, rimandando a futuri aggiornamenti la definizione dei criteri minimi relativi alle altre fasi del servizio. Bandire un "appalto verde" non è un obbligo ma una scelta volontaria dell'Ente pubblico nel segno della sostenibilità ambientale. Le imprese che vogliono partecipare al bando devono avere i requisiti "green" richiesti. Il Dm 13 febbraio 2014 (in vigore dall'11 marzo 2014) fissa anche i criteri ambientali minimi per i bandi "verdi" per il servizio di ritiro e fornitura di cartucce toner e cartucce a getto di inchiostro. I criteri ambientali minimi, emanati ex Dm 11 marzo 2008 sono aggiornati periodicamente in seguito a evoluzioni tecnologiche e del mercato. Fonte: http://www.reteambiente.it 1 AEE, nuove regole dal 30 marzo 2014 Dal 30 marzo 2014 nuove regole per i limiti all'utilizzo di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettroniche (Aee). Lo prevede il Dlgs 4 marzo 2014, n. 27 che recepisce la direttiva 2011/65/Ue. Tra le novità di spicco del nuovo Dlgs 27/2014, l'obbligo della marcatura CE a carico dei fabbricanti dell'apparecchiatura elettronica. Viene inoltre precisato in modo più puntuale il campo di applicazione della disciplina: sono esclusi i pannelli fotovoltaici ma sono inclusi cavi e pezzi di ricambio. Obblighi differiti invece per i dispositivi medici. Il Dlgs in parola definisce meglio gli obblighi per tutti i soggetti della filiera, compresi importatori e distributori. Oltre alla marcatura CE l'apparecchiatura elettrica ed elettronica (Aee) deve essere accompagnata dalla dichiarazione di conformità redatta secondo la norma
  • 2. En 50581:2012 armonizzata sotto la direttiva 2011/65/Ue. Il Dlgs 27/2014 manda in soffitta l'allegato 5 del Dlgs 151/2005 (apparecchiature esentate dalle restrizioni) sostituito dall'allegato III al Dlgs 27/2014. Fonte: http://www.reteambiente.it/ Sacchetti di plastica, UE spinge per 80% in meno entro il 2019 Gli Stati membri dovranno ridurre dell'80% l'inquinamento da sacchetti di plastica monouso leggeri entro il 2019. Lo prevede la proposta di direttiva approvata il 10 marzo 2014 dalla Commissione Ambiente del Parlamento Ue. Al 2017 l'obiettivo sarà del 50%. Per raggiungerlo spazio a tassazione dei sacchetti, leve di mercato o bando dalla circolazione. La Commissione ambiente ha apportato diverse modifiche alla proposta di direttiva licenziata dalla Commissione europea il 4 novembre 2013. Le modifiche, che implementano la "storica" direttiva imballaggi 1994/62/Ce dovranno essere confermate dal voto dall'assemblea plenaria del Parlamento del 14-17 aprile 2014. Tra le novità, l'assicurazione che gli shopper di plastica leggeri dovranno essere sempre a pagamento, non dati gratuitamente dai negozianti ai clienti. Confermata inoltre per la possibilità per gli Stati membri di bandire dalla circolazione i sacchetti leggeri (sotto i 50 micron) in deroga all'articolo 18, direttiva imballaggi 1994/62/Ce. I sacchetti sotto i 50 micron di spessore sono i più dannosi per l'ambiente, nonché i più usati nell'Unione e i meno riusabili rispetto a quelli di spessore maggiore. Fonte:http://www.reteambiente.it Giurisprudenza 0 Urbanistica. Manufatti leggeri, anche prefabbricati, destinati a soddisfare esigenze meramente temporanee. Cass. Sez. III n. 9268 del 26 febbraio 2014 (Ud. 7 nov. 2013) Pres. Fiale Est. Amoroso Ric. Crugliano L'art. 41, comma 4, d.l. 21 giugno 2013, n. 69, conv. in I. 8 agosto 2013 n. 98, che ha escluso dalla nozione di "interventi di nuova costruzione" i manufatti leggeri, anche prefabbricati, destinati a soddisfare esigenze meramente temporanee, ancorché installati con ancoraggio al suolo, purché "temporaneo" implica il montaggio e la rimozione del manufatto allorché le esigenze appunto temporanee siano cessate. Fonte: www.lexambiente.com
  • 3. 1 Aria. Illegittimità ordinanza contingile per il prolungamento della canna fumaria. TAR Piemonte, Sez. I, n. 322, del 21 febbraio 2014 E’ Illegittima l’ordinanza per il prolungamento della canna fumaria oltre 1,00 ml. il colmo del tetto con la proprietà confinante. Nel caso di specie, l'atto impugnato non è stato preceduto da alcuna puntuale istruttoria, ma ha fatto seguito solo alle "lamentele" di alcuni cittadini, non suffragate da accertamenti tecnici sull’effettiva presenza di fumi nocivi, pure ritenuti necessari dalla ASL e dalla Provincia, che sul punto si sono limitate a rendere consulti preliminari e interlocutori. L’ordinanza impugnata non indica nemmeno la concreta situazione di pericolo e di danno limitandosi a far riferimento genericamente a “gas”, senza specificarne la natura, l'effettiva sussistenza e il grado di pericolosità. Fonte: www.lexambiente.com 2 3 Acque. Natura istantanea del reato di scarico con superamento dei limiti di accettabilità Cass. Sez. III n. 8688 del 24 febbraio 2014 (Ud. 22 gen. 2014) Pres. Squassoni Est. Amoresano Ric. Oliva Il reato di scarico con superamento dei limiti di accettabilità fissati dalle tabelle allegate alla legge non può essere ritenuto di natura permanente, a meno che non si provi in concreto che trattasi di scarico continuo, e cioè che l’alterazione dell’accettabilità ecologica del corpo recettore si protrae nel tempo senza soluzione di continuità per effetto della persistente condotta volontaria del titolare dello scarico Fonte: www.lexambiente.com