l’arte di condurre a buon fine le operazioni aziendali

1. Execution
13 ottobre
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Ing.Giuseppe Monti
Execution
l’arte di condurre a buon fine le
operazioni aziendali

2. Execution
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Ing.Giuseppe Monti
2
Apprendimento e crescita delle PersoneApprendimento e crescita delle Persone
FinanzaFinanza
Ed Attuare la
Strategia
Dare più strumenti alle Persone..
Processi InterniProcessi Interni
Cliente
Il Principio di Causa & Effetto della BSC
Per raggiungere il Successo
Finanziario...
Necessarie per Fornire Benefici ai Clienti...
Per Costruire le Capacità Strategiche…

3. Execution
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Ing.Giuseppe Monti
Il compito più importante di un leader
Dovere primario di ogni leader è provvedere
a che ogni membro del proprio team porti
a compimento la propria parte del piano
aziendale, al fine di assicurare l’intero
successo aziendale.

4. Execution
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Ing.Giuseppe Monti
L’Execution è di pertinenza del leader
Di colui che guida il team e richiede da parte
sua una comprensione globale delle
problematiche relative al lavoro, al personale
e all’ambiente in genere.
Il coinvolgimento attivo di tutte le parti è
fondamentale e il dialogo, franco e realistico
deve costituire il cuore di questa filosofia

5. Execution
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Ing.Giuseppe Monti
L’Execution deve divenire un fatto culturale
• deve essere inserita nei sistemi di
revisione e nelle norme di comportamento
aziendale
• deve rappresentare il risultato di uno sforzo
collettivo, e non limitarsi a un fatto
individuale

6. Execution
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Ing.Giuseppe Monti
I sette comportamenti fondamentali del Leader
1. la conoscenza del proprio staff e della
propria organizzazione aziendale, fino
alle più piccole unità;

7. Execution
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Ing.Giuseppe Monti
I sette comportamenti fondamentali del Leader
2. la costanza nel mantenersi realisti, ossia
nella consapevolezza permanente di
quelle che sono le proprie debolezze e
capacità, tenendo sempre presente il
punto di vista dei consumatori e dei
competitori;

8. Execution
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I sette comportamenti fondamentali del Leader
3. lo stabilire obiettivi e il concentrarsi su
priorità definite, in modo da massimizzare
le risorse di cui si dispone;

9. Execution
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I sette comportamenti fondamentali del Leader
4. il monitorare continuamente la situazione,
per assicurarsi che tutti i subordinati
abbiano eseguito i compiti loro assegnati;

10. Execution
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Ing.Giuseppe Monti
I sette comportamenti fondamentali del Leader
5. incentivare con premi i propri
collaboratori;

11. Execution
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Ing.Giuseppe Monti
I sette comportamenti fondamentali del Leader
6. potenziare le abilità dei singoli fornendo
loro un esempio pratico, e non limitato
dunque alla mera impartizione di ordini, di
come le cose andrebbero fatte;

12. Execution
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Ing.Giuseppe Monti
I sette comportamenti fondamentali del Leader
7. conoscere se stessi, darsi determinazione
e risolutezza nell’affrontare le situazioni,
in modo che gli altri ci imitino.

13. Execution
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Le Cinque tentazioni di un Leader
1. Anteporre la carriera ai risultati: è la
tentazione più forte da superare perché
presuppone una concentrazione
eccessiva su se stessi e sulla propria
possibilità di avanzare nell’acquisizione
di uno status professionale sempre più
avanzato, anziché orientare la propria
riflessione sulle necessità dell’azienda e
sul modo di soddisfarle.

14. Execution
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Le Cinque tentazioni di un Leader
2. Anteporre la popolarità alla
credibilità: il timore di divenire
impopolari tra i colleghi ed i
collaboratori rende il manager
inefficace, e gli impedisce di
implementare politiche aziendali che
richiedano notevole responsabilità.

15. Execution
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Le Cinque tentazioni di un Leader
3. Assicurarsi che ogni decisione sia
corretta: un manager che si rispetti
dovrebbe superare il timore di prendere
decisioni sbagliate: mancando il
coraggio di rischiare, la performance
aziendale risulterà, quantomeno, “non
brillante”…

16. Execution
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Le Cinque tentazioni di un Leader
4. Evitare conflitti ad ogni costo:
conflitti costruttivi che si instaurano tra i
componenti i vari gradi gerarchici di
un’organizzazione possono creare
effetti benefici.

17. Execution
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Le Cinque tentazioni di un Leader
5. Scegliere l’invulnerabilità, al posto
della fiducia: un buon leader, per
conseguire risultati di successo, deve
confidare nel proprio staff, e
guadagnarne la fiducia; essa
rappresenta la chiave per un produttivo
scambio di idee.

18. Execution
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Cinque comportamenti corretti
1. Concentrarsi sui risultati, non
sulla propria proiezione di
carriera: il vero leader considera
un fallimento personale il fatto
che la propria organizzazione
non riesca a raggiungere i
risultati previsti e se l’azienda ha
successo, guarda sempre
“avanti”, proiettandosi verso il
raggiungimento dei successivi
obiettivi.

19. Execution
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Ing.Giuseppe Monti
Cinque comportamenti corretti
2. Lavorare per
conquistare il rispetto
dei propri
collaboratori, non il
loro affetto, per
responsabilizzarli non
per ottenerne in cambio
favori o compiacenza.

20. Execution
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Ing.Giuseppe Monti
Cinque comportamenti corretti
3. Non aver paura
di commettere
errori: un leader
efficace può
affrontare
l’eventualità di
sbagliare.

21. Execution
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Ing.Giuseppe Monti
Cinque comportamenti corretti
4. Mostrare
tolleranza-
incoraggiare-
discutere: tutte
le idee devono
essere
presentate e
costruttivamente
dibattute

22. Execution
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Ing.Giuseppe Monti
Cinque comportamenti corretti
5. Essere fiduciosi
non è sintomo di
debolezza: al
contrario infondere
fiducia rappresenta
la chiave per
coinvolgere il
personale in un
proficuo scambio
di idee

23. Execution
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Ing.Giuseppe Monti
Perseguire l’execution
1. Creare l’ambiente adatto per un vero
e proprio cambiamento culturale
Ogni modifica dell’assetto aziendale deve
essere orientata al raggiungimento di
risultati e occorre far si che vi sia una
cultura aziendale operativa.

24. Execution
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Ing.Giuseppe Monti
Perseguire l’execution
2. considerare la gestione sociale dell’Execution
I fattori esterni alle regole e ai ruoli strutturati, quali i
valori, la motivazione, le credenze in generale
(meccanismi di operatività sociale) vanno tenuti in alta
considerazione;
un dialogo forte, che incoraggi tutte le persone coinvolte
nel lavoro a palesare le proprie intenzioni e a orientare i
propri pensieri verso soluzioni e risultati va incoraggiato
con l’esempio.

25. Execution
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Ing.Giuseppe Monti
Perseguire l’execution
3. Avere le persone giuste al posto giusto
Si ha bisogno di persone non solo capaci, ma che siano
anche in grado di far evolvere le proprie potenzialità in
funzione della crescita;
il personale assunto dovrebbe ricevere un costante
feedback in termini di compiti realizzati;
il reclutamento è un processo critico, che necessita di
una personale attenzione.

26. Execution
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Perseguire l’execution
4. la trasparenza
Nel rapporto con il personale, la trasparenza
dovrebbe essere attuata nella duplice direzione di
conoscere la verità sulle eventuali debolezze,
come sui punti di forza delle persone, e
discuterne con loro, al fine di trovare soluzioni e
aiutarli a sostenere se stessi.

27. Execution
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Ing.Giuseppe Monti
Far bene le cose
Tre processi chiave dell’Execution
Il personale
La strategia
Gli impegni

28. Execution
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Far bene le cose
Il personale
il processo presuppone il compimento di otto azioni:
1. la valutazione accurata,
2. la “fornitura” di strumenti per individuare e sviluppare il
talento di cui l’organizzazione ha bisogno per mettere in
pratica le sue strategie;
3. l’attenzione a che il discorso della leadership venga
seguito nel tempo come base per l’elaborazione di
progetti vincenti;
4. creare un legame forte tra il capitale umano e la strategia
(il che si traduce soprattutto nella ricerca di
professionalità adatte agli obiettivi da raggiungere);
…continua

29. Execution
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Far bene le cose
Il personale
il processo presuppone il compimento di otto azioni:
5. perseguire il miglioramento continuo;
6. evitare il più possibile il rischio di cedimento o
allontanamento del personale;
7. gestione di quelli che vengono definiti “non
performers”;
8. connettere strettamente insieme le risorse
umane con i risultati.

30. Execution
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Far bene le cose
La strategia
a. esaminare più volte il proprio lavoro progettuale
per appurare se è stato eseguito propriamente,
se i passaggi attuali e futuri hanno una loro
validità costante e se le persone incaricate
conseguono i risultati previsti.

31. Execution
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Far bene le cose
La strategia
b. tenere presente la differenza tra le strategie a
livello di unità e quella a livello più generale,
ovvero quella aziendale

32. Execution
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Far bene le cose
La strategia
c. Il piano strategico dovrebbe essere attuato da
persone in grado di eseguirlo, ovvero coloro
che conoscono da vicino, per averle
sperimentate sul campo, le realtà aziendali e le
effettive potenzialità dell’organizzazione;

33. Execution
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Far bene le cose
La strategia
d. porsi continuamente le seguenti domande:
1. le aspettative sono realistiche?
2. Come sta procedendo l’azienda all’interno del
mercato e in che modo la nostra strategia può
eventualmente modificare la situazione?
3. Chi sono i nostri competitori e quali sono loro punti
di forza?
4. Qual è l’assetto dell’ambiente esterno?

34. Execution
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Far bene le cose
Gli impegni
1. rivedere gli impegni nei riguardi del
mercato e dei collaboratori sui quali sono
state elaborate le proposte

35. Execution
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Far bene le cose
Gli impegni
2. valutare la loro validità;

36. Execution
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Far bene le cose
Gli impegni
3. esaminare tutte le possibilità o fattori che
in qualche modo influenzano il proprio
lavoro;

37. Execution
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Far bene le cose
Gli impegni
4. costruire un “piano operativo”che tenga
conto delle eventuali vulnerabilità
dell’azienda e che riceva, in sede di
elaborazione, il contributo di tutte le
persone coinvolte nel raggiungimento
degli obiettivi;

38. Execution
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Far bene le cose
Gli impegni
5. controllare in che modo le singole azioni
compiute influenzano l’andamento
aziendale, in particolare per ciò che
attiene al collocamento delle risorse.

39. Execution
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Grazie per l'attenzione!
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