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novembre
#40 MINUTI
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frosinone latina
2. IPMAGAZINE 2IPMAGAZINE 2
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3. IPMAGAZINE 3
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4. IPMAGAZINE 4IPMAGAZINE 4
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5. IPMAGAZINE 5
11
Di Federica Fusco
E tutta la redazione
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abbiamo fatto un passepartout?
Noi che abbiamo studiato? Noi
che leggiamo Marcuse? Noi che
sappiamo cosa è giusto e sbagliato?
Siamo abbastanza intelligenti
da capire che alcune fasce della
popolazione vanno raggiunte con il
loro linguaggio e i loro codici invece
che con i nostri? Siamo abbastanza
intelligenti da capire che attaccare
un avversario politico perché sbaglia
congiuntivo significa dare dello
stupido alla metà della popolazione
che non conosce le teorie di Smith?
Siamo abbastanza intelligenti da
empatizzare con chi vive in quartieri
difficili e capire le cause della loro
intolleranza alle regole? E siamo,
infine, abbastanza intelligenti da
sentirci intelligenti senza dover per
forza dimostrare di esserlo?
Sono successe tante cose in questo lungo mese. Biden
ha vinto le elezioni americane, la lista delle dipartite di
questo anno nefasto che si arricchisce dei nomi di altri
baluardi della cultura italiana, l’arrivo della seconda ondata
della pandemia di Covid 19, la Polonia che prende tempo
sull’aborto, le dimissione del presidente del Kosovo,
l’arresto del giornalista televisivo indiano Arnab Goswani,
la guerra civile in Etiopia ormai alle porte. In Italia, come
quasi in tutto il resto d’Europa, siamo alle prese con i nuovi
lockdown. Quello che continua ad imperare senza sosta
è, però, quel clima di incertezza generale che da mesi ci
accompagna.
Si sente spesso di persone che non accettano di vivere in
un paese che non li rappresenta né li difende, di un governo
che propende per decisioni che non vengono quasi mai
condivise dal popolo. Orde di negazionisti da pandemia che
sono riusciti a trasformare in «discriminati» quelli che solo
una manciata di giorni fa erano i nuovi eroi, ritratti in una
corsia d’ospedale. Il problema è che finché continueremo
a ragionare all’interno della dialettica “ignoranza contro
intelligenza” non facendo mai quadrato qualunque sia la
direzione non l’avremo mai vinta.
Ma siamo davvero così intelligenti noi che della lamentela
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8. IPMAGAZINE 8IPMAGAZINE 8
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11. IPMAGAZINE 1 1
Immagino che dalla Sua elezione Lei abbia avuto
numerosi e pressoché quotidiani contatti con i
rappresentanti delle imprese di Latina e Frosino-
ne,qualèl’impressionechenericava?Qualisono
le esigenze che le imprese reclamano di più?
Tutto il mio mandato sarà improntato sul cam-
biamento, sento l’esigenza di una gestione con-
divisa, ho l’intenzione di ridisegnare un model-
lo virtuoso ed inclusivo e pertanto ho iniziato,
proprio, consultano i rappresentanti delle di-
verse associazioni datoriali.
Relazionandomi ancora di più con le imprese
delle due province ho avuto la percezione di
trovarmi di fronte a realtà che condividono già
tante affinità anche se sarà necessario trovare
comunque l’equilibrio tra peculiarità, identità
culturali, vocazioni produttive.
Le imprese lamentano che gli interventi di so-
stegno in questo periodo emergenziale hanno
permesso loro solo di far fronte alle carenze
di cassa, evitando un’ondata di fallimenti nelle
prime fasi della crisi, ma hanno aumentato l’in-
debitamento del settore privato. Il progredire
della crisi e le pressioni sulla liquidità aziendale
si stanno trasformando in insolvenze, e ciò sarà
ancora più grave se la ripresa viene ritardata.
Per prevenire le crisi di liquidità avranno biso-
gno di misure straordinarie dedicate all’abbatti-
mento del tasso di interesse applicato su finan-
ziamenti bancari per operazioni di liquidità, ma
anche operazioni di patrimonializzazione.
Hanno inoltre l’esigenza di poter innalzare la
loro competitività attraverso investimenti in
innovazione, ricerca e sviluppo, potersi aprire
a nuove tecnologie abilitanti a competenze di-
gitali e a nuovi modelli di business.
Un risultato storico il suo, raggiunto grazie al
lavoro svolto sul territorio dalla squadra e da
tutti i dirigenti di Confcommercio Lazio Sud,
per Lei che già è stato Presidente di Confcom-
mercio Lazio e neo eletto Presidente della
nuova Camera di Commercio Frosinone Lati-
na.
In quelle veci ha già contribuito con succes-
so a promuovere un dialogo sereno e proficuo
tra istituzioni e realtà imprenditoriali. Lo stes-
so obbiettivo che potrebbe porsi all’intero del
nuovo ruolo di cui è stato rivestito. Ha già in
mente il prossimo obiettivo?
Ho sempre portato avanti la mia attività con
la disponibilità ad un dialogo sereno, costrutti-
vo, non fazioso, di garanzia per tutti i soggetti
che hanno a cuore il benessere e lo sviluppo
del territorio. Ora ancora di più sono convinto
che sia estremamente importante il dialogo e il
confronto tra le parti per poter mettere in atto
strategie per lo sviluppo.
Mi considero un uomo pragmatico più attento
ai fatti che alle parole e so bene dell’impegno
Il nostro benvenuto al neoeletto
Presidente su imprese,
territorio, dialogo istituzionale
e sull'emergenza sanitaria in corso
L'intervista
L'Intervista di Federica Fusco
12. IPMAGAZINE 1 2IPMAGAZINE 1 2
che un incarico come questo richiede. Dedi-
zione al lavoro, condivisione nelle scelte, re-
sponsabilità sociale fanno parte del mio es-
sere e del mio agire e come Presidente della
Camera di Commercio Frosinone Latina avrò
sempre questi principi come punto di riferi-
mento.
Ho l’obiettivo di rappresentare al meglio il
complesso e diverso mondo delle nostre im-
prese. Dobbiamo valorizzare i caratteri di-
stintivi dei nostri due territori e al contempo
guardare al futuro, impegnandosi a portare
avanti politiche nell’interesse di tutto il siste-
ma economico
Abbiamo davanti a noi sfide importanti: su
tutte la ripresa economica. Il nostro obiettivo
sarà quello di aiutare le imprese a uscire dalla
situazione economica che si è venuta a cre-
are con l’emergenza sanitaria. Sfida che sarà
possibile affrontare solo lavorando insieme,
creando la maggiore sinergia possibile tra i
due territori. Lavoreremo per trasformare il
nuovo ente in un’opportunità per le imprese.
Oggi si inizia a scrivere una nuova storia per
la Camera di Commercio, guardando a Fro-
sinone e Latina come a un unico territorio,
rispettando i diversi settori produttivi che li
contraddistinguono.
Siamo nel pieno di un’emergenza sanita-
ria che non vede ancora luce. La Camera di
Commercio quali strategie intende mettere
in pratica per essere vicino alle imprese in
termini di impegno reale? Come potreb-
be evolversi in futuro? C’è già un ipotesi
di orientamento di comune accordo con la
Giunta per venire incontro alle imprese?
L’Italia riceverà attraverso il Recovery Fund
circa 65 miliardi a fondo perduto oltre a 127
miliardi di prestiti che andranno impiegati in
progettualità coerenti con il Piano nazionale
di ripresa e resilienza tracciato dal Governo.
Su questo tema bisognerà capire quale ruolo
potrà svolgere l’Ente camerale al fine di po-
ter intercettare risorse necessarie a delinea-
re strategie utili ai territori. Un esempio po-
trebbe essere quello relativo ad Impresa 4.0
allo scopo di poter colmare le carenze con-
cernenti le infrastrutture digitali soprattutto
nelle aree industriali, il completamento della
rete a banda larga o in fibra.
L’economia dei prossimi anni sarà inevitabil-
13. IPMAGAZINE 1 3
mente influenzata dai segni indelebili che ci la-
scerà questa crisi, siamo diventati consapevoli
dell’impatto e dell’utilità che la sostenibilità e il
digitale hanno e avranno sulla nostra esistenza
per il prossimo futuro e di conseguenza per la
nostra economia. Occorre innovare per saper
cogliere i frutti che questi vettori sottendono.
La digitalizzazione aziendale è una delle tante
sfide imposte soprattutto per le piccole e medie
aziende che debbono muoversi in un mercato
sempre più competitivo e caratterizzato da cam-
biamenti continui. Nonostante la tecnologia sia
diventata parte integrante della nostra esisten-
za, molte aziende faticano a inserirla nei propri
processi in modo sicuro e costante. Vuol dire
adattare tutti i processi aziendali alle esigenze
imposte dall’era digitale, dove velocità d’esecu-
zione ed efficienza rivestono ruoli cruciali
Certamente dovremmo sostenere progetti di
ricerca e sviluppo per la riconversione dei pro-
cessi produttivi nell’ambito dell’economia cir-
colare, promuovendo la trasformazione green
delle nostre imprese partendo dal check-up dei
processi produttivi, allo scopo di individuare gli
ambiti di intervento per l’ottenimento di van-
taggi ambientali.
Solo con l’elezione della Giunta si aprirà il primo
capitolo di un nuovo libro, daremo così inizio
ad un lavoro di squadra che sarà sicuramente
qualificata e rappresentativa di tutte le imprese,
nella più ampia condivisione con le associazioni
di categoria. Ci metteremo subito al lavoro per
inaugurare una stagione nuova e contribuire
alla costruzione di una nuova fase di sviluppo
Tra le linee programmatiche emerge l’auspicio
di poter “omogeneizzare” i territori di Latina e
Frosinone. Quanto di fattibile c’è nel raggiun-
gimento di questo traguardo?
Come ho tenuto a sottolineare in quelle che
sono le mie linee programmatiche di mandato,
dobbiamo trovare tutti assieme la sintesi nella
nuova Camera che nasce dall’esperienza con-
solidata di due Enti e due territori.
Il mio intento, come avevo già affermato, è
quello di poter trovare l’equilibrio tra peculia-
rità, identità culturali, vocazioni produttive di
entrambi i territori, rispettando le reciproche
diversità consapevoli che si tratta di due ambiti
che già condividono tante affinità.
L’operazione da compiere è trovare quel fatto-
re moltiplicativo aggregativo che deriva dalla
somma che non è solo una questione di numeri,
perché l’Ente camerale è chiamato a esprimere
le ambizioni di un territorio più ampio e articola-
to, con una responsabilità ancor più importante
e che deve basarsi sull’aggregazione, la traspa-
renza e la condivisione delle competenze.
Intervista a GiovanniAcampora
Presidente delle Camere di Commercio di Frosinone e Latina
L'Era
Acampora
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MONTHLY
14. IPMAGAZINE 1 4IPMAGAZINE 1 4
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16. IPMAGAZINE 1 6IPMAGAZINE 1 6
Il “Progetto Cura Famiglie”
Gesti di “concreta condivisione” a Latina
La seconda ondata del COVID-19 ha riacutizzato i
problemi sanitari, economici e sociali delle famiglie più
vulnerabili.
Ciò ha spinto il Rotary Club di Latina a fare del “Progetto
Cura Famiglie” – avviato da due soci imprenditori nel
corso della prima ondata della pandemia - un progetto
strutturato di Club.
Questa trasformazione fa sì che i modi di donare si
moltiplichino, e diano maggior vigore alle azioni di
servizio.
Infatti soci dei Club Rotary renderanno disponibili le
proprie professionalità con la dovuta riservatezza a quanti
saranno segnalati dal Centro di ascolto della Caritas
diocesana, sensore dei bisogni e dei disagi del territorio.
Le azioni di servizio sono indirizzate a prestare
• Consigli medici specialistici (ortopedia, neurologia,
oncologia, cardiologia, psichiatria, otorino etc…)
• Consigli legali
• Consigli amministrativi
In quest’ultimo periodo anche il supporto economico
purtroppo è divenuto nuovamente pressante fino ad
acquisire vero e proprio carattere di urgenza. Crediamo
fermamente che i più fortunati debbano fare qualcosa per
chinonriesceneancheasoddisfareibisogniindispensabili
alla sopravvivenza.
Non è utopistico sperare di raggiungere - con l’aiuto di
ciascunoeditutti-untraguardoeconomicoragguardevole
che consenta di non rifiutare ad alcuno il pronto aiuto che
si renda necessario.
Siamo certi che la tua generosità non verrà meno.
IL Progetto
Cura Famiglie
E’ bello donare sapendo che ilproprio gesto darà
un sorrisoauomini donne e soprattutto bambini
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Emergenza Covid
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Per ogni informazione
curafamiglie@rotaryclublatina.it
Tel. 335 71 65 310
IBAN IT57H0311114701000000001983
Bonifico intestato a Rotary Club Latina con causale “Progetto Cura Famiglie”
Club Latina
è una iniziativa del
ROTARY CLUB LATINA
insieme a:
ROTARY CLUB LATINA SAN MARCO
ROTARY CLUB LATINA MONTI LEPINI
in collaborazione con
CARITAS DIOCESANA
17. IPMAGAZINE 1 7
L'utilizzo della carta negli acquisti quotidiani
consentirà di creare un fondo, grazie alle re-
trocessioni commissionali che il Banco di Sar-
degna verserà annualmente sul conto corren-
te del Distretto Rotary 2080. Tale fondo verrà
utilizzato per supportare il progetto di contra-
sto alla Poliomielite che ancora colpisce l'in-
fanzia in diverse parti del mondo.
Una carta prepagata che consente, senza co-
sti, di finanziare "End Polio Now", la campa-
gna del Rotary per debellare la poliomelite
dal pianeta. È l'iniziativa del Distretto 2080 del
Rotary, che comprende Lazio e Sardegna, e del
Banco di Sardegna, che è co-protagonista. Per
ogni transazione con la prepagata - che sarà
gratuita e sarà presto distribuita a 500 rotariani
durante due imminenti iniziative previste a Ca-
gliari e Roma, la banca verserà al club un agio
dello 0,10%, mentre per ogni prelevamento dal
bancomat verserà 10 centesimi di euro.
L'iniziativa è stata annunciata ad ottobre dal go-
vernatore del Distretto 2080 del Rotary, Gio-
vambattista Mollicone, dal direttore generale
del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese,
e da Pier Giorgio Poddighe, responsabile di-
strettuale di "End Polio Now", Claudia Conver-
si, coordinatrice del Distretto 2080, Rosella
Pisano, autrice dell'idea, e Nicola Obino, che
ha spiegato l'operazione sul piano tecnico.
“Grazie al Banco di Sardegna abbiamo lo stru-
mento per essere ancora più incisivi nell'ultimo
miglio del percorso per debellare il polio - dice
DistrettoRotary2080
eBancodiSardegna:
"Endpolionow"
Nascelacartaprepagata
chestrizzal'occhioallasolidarietà
L'Iniziativa frutto di una grande sinergia
18. IPMAGAZINE 1 8IPMAGAZINE 1 8
IPMAGAZINE
MONTHLY
DIGITAL 2020
Mollicone - oggi resiste solo in Afghanistan e
Pakistan, dove le guerre impediscono un'ade-
guata campagna di vaccinazione", ricorda.
"L'iniziativa è in linea con le responsabilità
sociali che assumiamo, come testimonia il bi-
lancio sociale", dichiara Cuccurese. "La carta
è sottoscrivibile dagli over 11. Li instradiamo
al mondo del risparmio - dice il gm - e li coin-
volgiamo in una iniziativa benefica di respiro
internazionale".
Obino assicura che "non ci fermiamo qui, il
progetto si svilupperà in coordinamento con i
club". Pisano lo ritiene "replicabile a livello in-
ternazionale", Pier Giorgio Poddighe "un fiore
all'occhiello invista del World Polio Day del
24 ottobre. Per questo, chiosa Claudia Con-
versi, "lavoriamo affinché la carta abbia mas-
sima diffusione".
L’emissione della carta è gratuita e non vi è
nessun canone mensile a carico del titolare,
per ottenerla non è necessario essere titola-
ri di un conto corrente, può essere ricaricata
sul sito Smart Web del Banco di Sardegna,
presso tutti gli sportelli ATM o nelle ricevi-
torie SISAL, è dotata di tecnologia contact-
less per fare pagamenti fino a 25 € senza il
PIN, è abilitata anche per le operazioni con
Google Pay e Apple Pay, ha un codice IBAN
associato, così può ricevere bonifici, infine
si può prelevare il contante da tutti gli ATM
in tutto il circuito Mastercard.
Sarà possibile prenotare la carta inviando
entro il 30 novembre 2020 una semplice ri-
chiesta all'indirizzo mail: ebanking@banco-
sardegna.it
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Via Priverno, 40 T 0773 47 44 55
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Corso della Repubblica, 309 T 06 3105 6055
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Nettuno Via G. Matteotti, 61 T 06 3105 4167
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21. IPMAGAZINE 2 1
Dal 1984 l'azienda Stim vanta una forte presenza in Italia e nel mondo
della meccanica al fianco di delle più importanti multinazionali del settore
dell’industria alimentare, packaging material, chimica e farmaceutica
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22. IPMAGAZINE 2 2IPMAGAZINE 2 2
Lo stabilimento di Cisterna di Latina
copre una superficie di 4000 mq e
comprende un’area produttiva attrez-
zata per la produzione e prototipa-
zione, un’area per la progettazione ed
altre aree dedicate alle attività gestio-
nali ed amministrative.
Dai “Magnum” alle vaschette di gelato, ai
“Quattro salti in padella”, fino all’inscatola-
mento bicchieri per grandi realtà come Mc
Donald’s e Starbucks: ogni produzione ha il
suo macchinario studiato, progettato, realiz-
zato e installato direttamente da Stim.
Grazie ad una solida ed efficiente organizza-
zione di circa 150 addetti tra managers pro-
gettisti tecnici di cui 40% operanti in sede e
60% dislocati su diversi cantieri di manuten-
zione, diffusi in tutta Italia, ed il team di assi-
stenza fornisce servizi in tutto il mondo, Stim
è il partner affidabile per la realizzazione di
impianti ad elevato contenuto tecnologico
per l’industrializzazione di prodotti e pro-
cessi innovativi, con particolare riferimento
all’alimentare.
EPCI Engineering, Procurement,
Construction, Installation
Le soluzioni “chiavi in mano” di STIM (In-
gegnerizzazione, Approvvigionamento,
Costruzione, installazione ed avviamento)
garantiscono la massima efficienza nella
realizzazione del progetto stesso, e come
“General Contractor” si pone come unica in-
terfaccia tecnica ed ingegneristica del Com-
Di recente è stato realizzato un nuovo modernissimo corpo destinato
ad ospitare la Direzione, il Centro Progetti e l’Area Amministrativa.
tutta Made in Italy
23. IPMAGAZINE 2 3
mittente nella realizzazione dei suoi progetti, ge-
stendone
La gestione organica dei processi di progettazio-
ne, approvvigionamento dei materiali e di beni
e servizi necessari per la realizzazione dell’im-
pianto e la successiva costruzione, permette di
ottenere concretezza di risultati, garanzia di alta
qualità, massima ottimizzazione dei tempi e una
gestione trasparente dei costi, con consegna fi-
nale dell’impianto pronto per l’esercizio.
In fase finale, al momento dell’avviamento del-
la linea, STIM offre l’affiancamento al personale
che gestirà la linea produttiva per il periodo ne-
cessario al raggiungimento degli obiettivi presta-
biliti.
INTEGRAZIONE
STIM si occupa dell’integrazione meccanica,
elettrica e software di tutti i sistemi che com-
pongono l’impianto sotto la propria supervisione
e responsabilità, con l’obiettivo finale di fornire
impianti chiavi in mano perfettamente funzio-
nanti e performanti.
24. IPMAGAZINE 2 4IPMAGAZINE 2 4
ROBOTICA ED AUTOMAZIONE
La nostra esperienza di automazione indu-
striale, ed il nostro know-how tecnologico nei
settori della meccanica, dell’elettronica ed in-
formatica ci permette di sviluppare ed offrire
soluzioni di sviluppo dei processi produttivi at-
traverso lo studio e la successiva automatizza-
zione di fasi produttive in vari ambiti ed a vari
livelli.
Siamo infatti in grado di intervenire su specifi-
che richieste ed esigenze dei clienti, dallo stoc-
caggio alla trasformazione delle materie prime
fino alla gestione dei fine linea e pallettizzazio-
ne primaria o secondaria dei prodotti.
Utilizziamo le più avanzate tecnologie e brand
di livello internazionale per quanto riguarda la
robotica e PLC
Le nostre applicazioni tecnologiche sono volte
sempre a migliorare produttività, efficienza e
il grado di sicurezza degli ambienti di lavoro e
vengono impiegate quotidianamente in svaria-
ti settori produttivi.
Manutenzione linee produttive ed in-
dustriali
Smontaggio e ricollocazioni di impianti
e stabilimenti
Revamping linee produttive esistenti
Messa in sicurezza macchine ed im-
pianti
Logistica del freddo
Ricambistica per macchinari ed impianti
PALLETTIZZAZIONE
PACKAGING SECONDARIO
FINE LINEA TRASPORTATORI
TRASPORTATORI SPECIALI
ATTREZZATURE DI PROCESSO
FILLER DOSATORI
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28. IPMAGAZINE 2 8IPMAGAZINE 2 8
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30. IPMAGAZINE 3 0IPMAGAZINE 3 0
Pandemiaecrisi,
ConfimpreseItalia
puntaalrilancio
delleproposte
Giubileo Fiscale, stop alle cartelle e più finanziamenti
La Scommessa dell’Ecobonus
I numeri di un recentissimo studio prodotto
da un Istituto indipendente come la Banca
d’Italia, ci dicono quanto sia grave la situazio-
ne economica nel Paese e quanto sia neces-
sario mettere in campo misure straordinarie
per sostenere il sistema delle Mpmi.
Fino ad ora, secondo lo studio di Banca d’Ita-
lia, le misure di primo impatto decise dal Go-
verno, avrebbero salvato da una crisi senza
prospettive “101.000 imprese (13,8% del to-
31. IPMAGAZINE 3 1
tale), che impiegano 1,2 milioni di addetti”,
E questo sarebbe avvenuto, non tra qualche
anno ma nel 2020.
Ma non tutto è superato grazie e solo con
queste misure. I DD.LL ‘Cura Italia; Liquidi-
tà; Rilancio ed Agosto. Va detto, infatti, che
lo Studio di Banca d’Italia, ci dice anche una
seconda cosa, che forse è più importante
della prima, “anche in assenza della Pande-
mia – si legge – 70mila imprese, il 9,6% del
totale, si sarebbero trovate in crisi entro il
2020, con un deficit di patrimonio pari a 23
miliardi”.
Per Banca d’Italia si tratta di una contrad-
dizione in termini visto che il Rapporto ci
dice “che le misure adottate dal Governo si
sono concentrate sulle imprese più colpite
dalla pandemia, le quali però avevano nel
complesso necessità patrimoniali minori ri-
spetto alle imprese che si sarebbero trovate
comunque in stato di crisi”.
Proprio ragionando su queste tesi di via Na-
zionale e su altre di altri Istituti di Ricerca,
oltre che naturalmente su quelle del nostro
Ufficio Studi, ConfimpreseItalia, ritiene,
al netto di tutto questo, che le misure del
Governo siano senza prospettiva, o meglio,
salvano il salvabile, ma non garantiscono il
futuro al Sistema Italia.
La Confederazione guidata dal Presidente
D’Amico torna ad avanzare le sue proposte,
che sono fatte di ulteriori risorse a fondo
perduto da destinare a tutto il sistema pro-
duttivo italiano: alle partite iva, all’intero
mondo dell’artigianato, al sistema termale
e dell’accoglienza e cura sanitaria, eccel-
lenza italiana, ma rimasta fuori dal grosso
dei finanziamenti stabiliti dai D.L..
Accanto a questo serve un vero e proprio
‘Giubileo Fiscale’, una moratoria definitiva
sui debiti di imprese e cittadini, una pace fi-
scale con lo Stato. Ci sembra già chiaro, fin
da ora, che le imprese, in crisi da anni, nella
gran parte non saranno in grado di onora-
re i loro impegni fiscali e con le imprese i
dipendenti delle stesse e più in generale i
cittadini.
Serve uno stop forzato delle cartelle fino a
quando l’economia e le produzioni non sia-
no stabilmente ripartite ed una riduzione
delle stesse in misura concreta (50/70%).
E’ necessario ridar fiducia ora. Non serve
mantenere la ‘spada di Damocle’ sulle teste
dei debitori, così si alimenta esclusivamente
la voglia di rinunciare e ritirarsi definitiva-
mente dal mondo produttivo.
32. IPMAGAZINE 3 2IPMAGAZINE 3 2
Accanto a questo, va detto, che Confimpre-
seItalia si è mobilitata sull’intero territorio
nazionale con i suoi sportelli, per assicurare
assistenza nella interpretazione e nella let-
tura delle norme stabilite dal Governo ed
anche nel credito.
In questa direzione c’è stata una vera e pro-
pria mobilitazione nei territori, nel tentati-
vo di raggiungere e sostenere più imprese
possibili, grazie agli strumenti del finanzia-
mento a garanzia piena (100%) dello Stato,
quelli che minori garanzie ed a tutti i pac-
chetti di finanziamento messi in campo da
Lucania Fidi ed Artigiancassa.
Tutte le Federazioni di categorie che fanno
riferimento a Confimprese Italia e tutte le
Associazioni territoriali hanno dato il loro
contributo che in molti casi è risultato fon-
damentale per il salvataggio di molte impre-
se.
Oltre a questo, la Confederazione ha ritenu-
to opportuno puntare anche sull’Ecobonus,
uno strumento decisivo per far ripartire un
settore letteralmente scardinato, come quel-
lo dell’edilizia. La Federazione Immobiliare
& Property di ConfimpreseItalia, grazie
ad un importante accordo con una grande
multinazionale specializzata del settore ha
creato le condizioni per leggere e mettere in
pratica il SuperEcoBonus110%, senza nes-
sun rischio, con il grande vantaggio di poter
cedere il beneficio al fornitore dei lavori per
ottenere uno sconto immediato nella fat-
tura, potendo effettuare tutti i lavori com-
presi nel Decreto Rilancio assolutamente a
costo zero. La Federazione Immobiliare &
Proporty, insieme a ConfimpreseItalia han-
no selezionato un pool di esperti seguirà il
cliente per le asseverazioni fiscale e tecni-
che, a partire dai sopralluoghi iniziali per lo
studio di fattibilità alla redazione di tutta la
documentazione atta al conseguimento del
riconoscimento del credito di imposta spet-
tante, secondo le normative, a seguito di in-
terventi di riqualificazione degli edifici.
ConfimpreItalia ritiene il volano dell’Ecobo-
nus, uno strumento di grande rilevanza e di
ripartenza, non solo per il sistema dell’edili-
zia e dei piccoli artigiani (idraulici, falegnami,
etc….), ma di ossigeno per i territori.
IPMAGAZINE
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33. IPMAGAZINE 3 3
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34. IPMAGAZINE 3 4IPMAGAZINE 3 4
Federlazio
business
center
l'uraganocovid19
sullePMI
l'INDAGINEFEDERLAZIOsuresistenza,
ripresaedincertezza
dellepiccoleemedieimprese
Quest’anno la Federlazio, in considerazione
della crisi sanitaria e della conseguente crisi
economica causata dal Coronavirus, ha ritenu-
to opportuno modificare in maniera sostanzia-
le i contenuti della consueta indagine congiun-
turale. Come ben evidenziato nel titolo, negli
ultimi mesi le Pmi del Lazio hanno mostrato
un andamento decisamente discontinuo. Si è
passati da una azione di grande “resistenza”
per contrastare gli effetti del lockdown, ad una
tiepida “ripresa” nelle settimane successive alla
riapertura. Ora, per ovvi motivi, tra le Pmi re-
gna una assoluta “incertezza”.
L’indagine, realizzata grazie al contributo della
35. IPMAGAZINE 3 5
Camera di Commercio di Roma, è stata con-
dotta mediante questionario online rivolto ad
un campione di 450 imprese. Il report si riferi-
sce al periodo gennaio/luglio 2020, quindi an-
tecedente alla drammatica odierna ripresa dei
contagi.
DATI DI CONTESTO
Il quadro economico nazionale
La diffusione del Covid-19 e le conseguenti mi-
sure restrittive messe in atto hanno determina-
to, nel nostro Paese, un calo pesante di tutti i
principali indicatori economici. Il PIL, nel II° tri-
mestre ha fatto registrare un arretramento ri-
spetto al trimestre precedente del 12,8% e del
17,7% in confronto allo stesso periodo dello
scorso anno. Nel III° trimestre il calo si è fer-
mato al -4,7%, con una previsione a fine anno
a -9%. Il livello della produzione industriale
nell’aprile 2020 è sceso del 43,4% rispetto al
2019 e di -0,3% (agosto) su base annua. Sem-
pre in aprile, il fatturato delle imprese si è prati-
camente dimezzato rispetto all’anno preceden-
te (-47,2%); poi è ricominciato a risalire tanto
che nel mese di agosto l’indice tendenziale, ri-
spetto al 2019, si è attestato a -3,8%. L’export
nel I° semestre ha registrato una diminuzione
del 15,3%. L’occupazione tra gennaio e luglio
è calata di 451mila unità (-1,9%), nonostante il
blocco dei licenziamenti. Tra gennaio e agosto
2020 sono state erogate 2,2 miliardi di ore di
CIG.
Ilquadroeconomicoregionale
Il saldo tra le imprese nate e cessate è di +0,28%
nel I° semestre (dato nazionale -0,17%). Le
esportazioni registrano nello stesso periodo
un calo di -26,3%. L’occupazione nel I° seme-
stre si è ridotta di 40mila unità, dopo due anni
di continua crescita. Il tasso di occupazione è
sceso sotto il 60% ed è contestualmente au-
mentato il tasso di disoccupazione al 12%. La
CIG registra un +900% (+1.400% dato nazio-
nale).
I’INDAGINE FEDERLAZIO
L’impatto del coronavirus sulle attività azien-
dali
Il primo dato che emerge dalla nostra indagine
è che il sistema produttivo delle PMI del Lazio
è stato colpito da una vera e propria tempesta:
8 imprese su 10 hanno accusato una riduzione
del fatturato, tra queste più di un terzo (34%) ha
registrato una riduzione superiore al 30%, circa
il 27% è riuscito a “mantenere la rotta” (stabilità
o leggera riduzione) ed il 7% una crescita.
In particolare quelle che sono riuscite a resi-
stere meglio appartengono ai settori servizi e
logistica (37%), industria manifatturiera (23%),
36. IPMAGAZINE 3 6IPMAGAZINE 3 6
edilizia e impiantistica (17%), commercio e di-
stribuzione alimentare (13%).
La totalità delle imprese si è dotata di sistemi
di protezione, DPI e per 7 su 10 i costi so-
stenuti sono stati attorno al 5% delle spe-
se correnti. Il 50% delle PMI è ricorsa allo
smart working. Passando all’occupazione la
situazione risulta in peggioramento. Infine, 7
aziende su 10 sono ricorse alla Cassa Inte-
grazione Guadagni. Rimangono tuttavia mol-
ti interrogativi e preoccupazioni riguardo alla
tenuta dei livelli occupazionali successivi al
possibile sblocco dei licenziamenti. Riguardo
l’accesso alle misure finanziarie di sostegno,
più della metà delle aziende (51%) ne ha fatto
richiesta. Per quanto riguarda le procedure, il
53,2% ha dichiarato di aver incontrato diffi-
coltà nella presentazione delle domande. Le
maggiori criticità si sono riscontrate nei tempi
di risposta degli istituti bancari giudicati trop-
po lunghi (dal 34,2%).
Le aspettative future
Il 55% delle imprese prevede ancora una ri-
duzione del proprio fatturato nei prossimi
mesi, il 18% un forte calo, mentre il 23% una
crescita. Il 79,9% degli imprenditori dimostra
una certa fiducia nella possibilità che la pro-
pria azienda possa tornare a una situazione
di “normalità” entro un anno: il 22% prospet-
ta un aumento della domanda interna, il 10%
delle commesse pubbliche, il 18% dell’export.
Sul futuro della propria azienda il 61% delle
aziende dovrebbe ritrovare stabilità mante-
nendo gli stessi livelli occupazionali mentre
il 9,1% con una riduzione degli addetti, il 7%
ipotizza trasformazioni radicali nel modello di
business, il 3,2% teme di chiudere la propria
attività.
Prima dell’incremento dei contagi della se-
conda ondata, gli imprenditori hanno espres-
so fiducia nel ritorno alla normalità della pro-
pria azienda: il 79,5% hanno ritenuto che ciò
potesse accadere tra i sei mesi ed un anno.
Riguardo alla ripresa del Paese, le prospetti-
ve sono risultate meno favorevoli: il 55,9%
hanno dichiarato che ci vorranno almeno due
anni, mentre il 13,4% ha affermato che non si
tornerà più alla situazione pre-covid.
Alla domanda se “Una crisi così grave po-
trebbe contribuire anche a far emergere
cambiamenti operativi e organizzativi utili
e positivi nel futuro dell’azienda”, il 59% de-
gli imprenditori si dichiara favorevole. E’ sta-
to chiesto, poi, su quali aree intervenire per
migliorare l’operatività aziendale: il 72,8%
prospetta modifiche nei processi produttivi
guidati dall’innovazione tecnologica, il 51,1%
dei sistemi di sicurezza.
E’ stata, infine, rilevata la predisposizione ver-
37. IPMAGAZINE 3 7
so il consolidamento del lavoro a distanza (26%)
e dei processi di digitalizzazione (58%).
Queste le principali misure indicate dagli im-
prenditori per il rilancio delle attività aziendali:
riduzione del cuneo fiscale (73,4%), riduzione
delle tasse sull’attività d’impresa (66,2%), so-
stegno agli investimenti delle imprese (53,9%).
Le principali misure necessarie per il rilancio del
Paese sono invece indicate in: riduzione degli
adempimenti burocratici (72,3%), riduzione
delle tasse per cittadini e imprese (65,2%),
piano di ammodernamento infrastrutturale
(45,8%), investimenti nella Scuola, Università
e Formazione Professionale (32,3%).
Si sottolinea nuovamente che i dati dell’indagi-
ne sul campo sono stati raccolti fino alla metà di
settembre quando i valori sulla pandemia erano
completamente diversi rispetto a quelli attuali.
Purtroppo, la ripresa dei contagi e la necessità
di porre in atto nuove misure restrittive per un
vasto insieme di attività produttive e commer-
ciali e per la mobilità delle persone, ripropone
oggi un quadro di estrema incertezza e di no-
tevole preoccupazione per la tenuta dell’intero
tessuto economico. Pertanto lo scenario è in
continua evoluzione.
“Quanto accaduto nei mesi scorsi nel nostro
Paese ci ha proiettato improvvisamente dentro
un incubo: l’emergenza, nata come sanitaria, è
diventata subito anche economica. Uno stress
senza precedenti per il nostro sistema produtti-
vo. Il Governo ha messo in campo alcune misure
emergenziali che hanno rappresentato un primo
aiuto, misure tra l’altro non esenti da limiti e ri-
tardi. Un primo passo importante, ma quello che
ora ci aspettiamo è un intervento forte, podero-
so, incisivo delle Istituzioni finanziarie e politiche
dell’Unione Europea, senza le quali sarà difficile,
se non impossibile, che il nostro Paese possa ri-
sollevarsi. Un elemento di conforto rilevato dalla
nostra indagine (dato rilevato prima della secon-
da fase della pandemia) è la reazione avuta dalle
nostre imprese: la maggior parte è convinta che
38. IPMAGAZINE 3 8IPMAGAZINE 3 8
si possa, nonostante tutto, tornare alla normali-
tà e hanno ricominciato subito a lavorare a ‘testa
bassa’. E’ però evidente che il nostro Paese non
può più aspettare a dotarsi di una vera politica in-
dustriale, per capire e programmare dove voglia-
mo andare da qui ai prossimi anni. Siamo di fron-
te ad una sfida irrinunciabile che non può essere
sostenuta esclusivamente attraverso l’impegno e
la volontà di rilancio del tessuto imprenditoriale.
Noi abbiamo fatto la nostra parte, auspichiamo
che il Governo faccia altrettanto”. Questa la di-
chiarazione del Presidente Federlazio, Silvio
Rossignoli.
“Il quadro che emerge dalla nostra indagine,
come potevamo immaginare, è molto difficile:
crollo degli ordinativi, del fatturato, della pro-
duzione, dell’export, dell’occupazione come non
si erano mai registrati. La pandemia ha sicura-
mente accelerato i processi di implementazione
della digitalizzazione all’interno delle imprese e
le priorità di intervento devono quindi puntare
sulla diffusione massiccia di soluzioni che con-
sentano di realizzare in sicurezza tutte quelle
attività messe a dura prova dal Covid: internet
veloce, IoT, Blockchain, Sicurezza informatica,
Big Data. Soluzioni con le quali molti hanno ini-
ziato ad approcciare da poco, ma che guideranno
i percorsi di sviluppo nel prossimo futuro. Anche
le Associazioni imprenditoriali devono fare la loro
parte. Federlazio già durante il lockdown dei
mesi scorsi si è attrezzata da subito per offrire
quotidianamente supporto concreto alle azien-
de. Un impegno grande che ha permesso alle im-
prese di ricevere supporto immediato, ma anche
la possibilità di non sentirsi sole in una situazione
generalizzata che faceva propendere al panico.
Oggi stiamo rafforzando ancora più la nostra
struttura per non farci trovare impreparati su
possibili nuovi scenari di lockdown e consentire
quindi agli imprenditori di contare sempre su un
supporto e una guida per non perdere la giusta
direzione”. Questa la dichiarazione del Diretto-
re Generale di Federlazio, Luciano Mocci.
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41. IPMAGAZINE 4 1
“Fare squadra” per affrontare le sfide del merca-
to ed operare “solo ed esclusivamente a favore
delle imprese”. E’ questo il DNA della CLAAI, la
Confederazione delle associazioni artigiane,
nata nel lontano 1954, una delle storiche Orga-
nizzazioni della rappresentanza sindacale dato-
riale, firmataria dei contratti nazionali dell’arti-
gianato e che supporta tutte le attività d’impresa,
dall’artigianato alle micro e piccole imprese.
Uno dei principi fondanti della CLAAI è la libertà
d’impresa e l’autonomia delle Associazioni loca-
li. Una Confederazione che punta a sostenere e
proporre servizi concreti e professionali, rappre-
sentando le imprese su tutti i tavoli istituzionali
Una dirigenza e consulenti presenti e radicati nei
territori, una struttura leggera ma efficace che
punta ad una concretezza priva di “burocrazia
associativa”, un modo per fare “rete” e svolgere
un’azione di lobbying imprenditoriale che deve
portare un valore aggiunto alla nostra economia
e, conseguentemente, alla nostra Comunità.
Parlare di “corpi intermedi” o, ancora, di “corpi
sociali” oggi dinanzi alle attuali emergenze che
stiamo vivendo, emergenze sanitarie e quindi
economiche, è sempre più essenziale, anche se
un filone di pensiero vorrebbero liquefarle la-
sciando le piccole imprese e attività senza alcun
riferimento.
Nella nostra area interprovinciale, Latina e Fro-
sinone, nasce la “CLAAI Assimprese Lazio Sud”,
ovvero “Associazione Imprese Artigiane e PMI
Lazio Sud” confederata alla CLAAI, puntando
su un nuovo modello associativo che cerca di
coniugare la realtà di “rete” imprenditoriale e
di servizi professionali con una rappresentanza
sindacale “non urlata” ma che cerca di trovare
soluzioni ragionando con concretezza ma met-
tendo sempre al primo posto il bene di chi, ogni
mattina, “alza la serranda” per produrre per se e
per i propri collaboratori.
Produzione, etica d’impresa, sussidiarietà sono
i nostri leitmotiv di un agire quotidiano al fian-
co dei nostri imprenditori. Charles Péguy, John
Maynard Keynes, Adriano Olivetti, pur nelle
loro diversità, i nostri punti di riferimento valo-
riale.
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42. IPMAGAZINE 4 2IPMAGAZINE 4 2
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44. IPMAGAZINE 4 4IPMAGAZINE 4 4
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perun’azionesinergica
sulterritorio
“Progettod'impresa”:
lanuovajointventure
alservizio
dell’imprenditoria
dott.ssa Marina Gargiulo
Consulente CLAAI Assimprese Lazio Sud
Nasce da un’idea della “CLAAI Assimprese
Lazio Sud” la nuova joint venture al servizio
dell’imprenditore, creata per la crescita e lo
sviluppo del proprio business e della comu-
nità locale.
Grazie al protocollo d’intesa siglato, la nuo-
va sinergia operativa vede protagonisti pro-
fessionisti e società, quale “Polo Tecnico” di
sviluppo imprenditoriale.
CLAAI Assimprese, Agemina Lab, Officine
del Sapere, Interstudio e Riscred srl: questi
gli attori della joint venture.
CLAAI Assimprese, associazione di catego-
ria datoriale, sportello Artigiancassa Point
e convenzionata con l’Ente Nazionale del
Microcredito e sportello Confidi Cosvim,
specializzata per i servizi alle imprese, cre-
dito e finanziamenti agevolati, Bandi e con-
tributi a perduto, imprenditoria femminile e
giovanile. Agemina Lab, centro ricerche ge-
stionale e di sviluppo sperimentale, con il
riconoscimento del MIUR. Officine del Sa-
pere, Ente di formazione accreditato per la
formazione finanziata e la comunicazione.
Riscred srl, agenzia di riscossione crediti,
consulenza ed assistenza per servizi gestio-
nali e direzionale, gestione marchi e bre-
vetti, valorizzazione del patrimonio. Istituto
Interstudio, centro formativo accreditato
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45. IPMAGAZINE 4 5
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cati con pluriennale esperienza, al supporto
del tessuto imprenditoriale, la cui centralità
è composta soprattutto da micro e piccole
imprese.
La Vision è incentrata sulla produzione etica
e partecipata. La rete operativa è in continuo
movimento e si propone quale soggetto atti-
vo in un’ottica di sinergia concreta.
Formazione e diritto al lavoro rappresentano
un binomio consolidato. “CLAAI Assimprese”,
in sinergia con i maggiori enti di formazione
della provincia, si è mossa verso la massima
valorizzazione della formazione professio-
nalizzante, grazie soprattutto all'offerta deri-
vante dai fondi interprofessionali. L'orienta-
mento attuale mette il ruolo della formazione
al centro della strategia europea, quale stru-
mento di politica attiva del lavoro.
Si va sempre più verso una filiera formativa
verticale, che nel suo DNA cerca di rende-
re competitiva l'economia, creando "better
jobs". Attualmente il Fondo sociale europeo
rappresenta un polmone finanziario, poten-
zialmente in grado di abbracciare l'intero arco
dello sviluppo delle competenze finalizzate al
mondo del lavoro. Dunque l'obiettivo dell'as-
sociazione è di creare una rete capillare si-
nergica che permetta di usufruire dei contri-
buti e degli interventi europei, evitando il più
possibile il mancato impiego degli stessi
Questo nuovo “Polo Tecnico” per le piccole
imprese ed attività locali, nasce dalla consa-
pevolezza che, oggi più che mai, l’azione si-
nergica e solidale di più soggetti economici è
essenziale per dare concrete risposte. Il no-
stro ruolo di Associazione datoriale è anche
quello di supportare le attività associate ad
affrontare i problemi del quotidiano e soste-
nerli con soggetti qualificati e professionali.
Informazioni si possono avere inviando una
mail a progetti@claai-assimprese.it o contat-
tando il numero 331.8659785
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46. IPMAGAZINE 4 6IPMAGAZINE 4 6
La pandemia ha spinto a rivedere il
modo di cercare clienti e i canali di
vendita. Il 49% delle aziende ha avvia-
to campagne Google Ads, il 78% pun-
ta sui social, il 68% ha avviato un rest-
yling del sito. Il 53% ha avviato due o
più azioni di web marketing negli ultimi
3 mesi, tra i commercianti al dettaglio
l’incremento maggiore. I dati di Mar-
keting01 e la formazione gratuita per
gli imprenditori
La pandemia da covid19 ha avviato un vero e
proprio processo di digitalizzazione di molte
aziende italiane. Questo fenomeno, diffuso a
tutti i livelli, tra uffici e attività commerciali,
ma l’ambito in cui appare maggiormente evi-
dente è senza dubbio tra le piccole e medie
imprese, fino a qualche mese fa poco attive
nei progetti digitali.
Secondo uno studio condotto da Marke-
ting01, azienda specializzata in web marke-
ting e tra i migliori 30 Google Premier Part-
ner del mondo, le PMI che negli ultimi 4 mesi
hanno avviato almeno una azione di web
marketing sono cresciute dell’86% rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente.
I settori in cui si è avuto il maggior incremen-
to sono il commercio al dettaglio di prodotti
artigianali e la ristorazione, seguito dai sevi-
zi di professionisti appartenenti a categorie
che fino allo scorso anno erano tipicamente
poco attivi sui social (come i personal trainer)
o che hanno incrementato la propria attività
(corsi online), e dal turismo. Nel 38% dei casi,
è stato scelto un solo strumento sul quale
investire, mentre nel 53% due o più. Solo il
9% degli imprenditori analizzati ha scelto di
non fare nulla e di proseguire come è sem-
pre stato fatto. Per quanto riguarda gli stru-
menti utilizzati, il 78% ha scelto di investire
Ilcovid19haaccelerato
ladigitalizzazione
Cresconodell’86%leazioni
diwebmarketing
47. IPMAGAZINE 4 7
principalmente sui social network, soprattutto
Instagram e Facebook, anche se in alcuni casi si
punta anche su YouTube e LinkedIn, mentre Twit-
ter sembra essere poco utilizzato in questo con-
testo. Il 62% delle PMI analizzate nello studio di
Marketing01 ha apportato una serie di importanti
modifiche al proprio sito web, dal restyling grafico,
alla modifica del menu e alla riorganizzazione delle
informazioni in ottica SEO, ma anche la creazione
di e-commerce di proprietà. Quasi un’azienda su 2
(49%) ha avviato almeno una campagna di Google
Ads, il 17% ha acquistato articoli a pagamento si
testate online, il 5% ha realizzato campagne di e-
mail marketing, mentre un 8% ha scelto altri stru-
menti ancora.
Dopo il lockdown di primavera, le attuali restrizio-
ni e con lo spettro di nuove future chiusure, sem-
pre più imprenditori hanno aperto a nuovi canali
di vendita. Il 34% degli imprenditori ha deciso di
mettere la propria attività su Google shopping, il
26% su altre piattaforme di vendite online, il 19%
ha realizzato una propria piattaforma di e-com-
merce, mentre il 21% ha previsto come unica nuo-
va opportunità di acquisto l’ordine tramite social,
telefono e WhatsApp.
Per agevolare gli imprenditori, Marketing01 pro-
seguire la sua attività di formazione gratuita
rivolta agli imprenditori, che ora sarà esclusiva-
mente online, con la quale Paolo Bomparla, Ceo
& Founder dell’azienda, insegna ad utilizzare gli
strumenti di web marketing e ad inserirli in una
strategia di comunicazione più ampia e struttura-
ta. I prossimi appuntamenti saranno il 17 novem-
bre e il 24 novembre. Per partecipare è necessaria
la registrazione.
“Il covid19 ha fatto esplodere una necessità di
digitalizzazione, come risposta ai cambiamenti
economico sociali e per andare incontro ai muta-
ti comportamenti di acquisto. – Ha commentato
Paolo Bomparola – Purtroppo, però, spesso que-
sta transizione verso il digitale è avvenuta solo
spinta dai fatti e dalle esigenze, senza essere ac-
compagnata da un’adeguata formazione. Volen-
do fare una media tra le migliaia di imprenditori
con i quali ho lavorato o sono entrato in contatto
negli anni, potrei affermare che appena 1 su 4 sa
come introdurre efficacemente questi strumenti
nel proprio piano marketing, e talvolta l’utilizzo
sbagliato di un determinato strumento può creare
più guai che benefici. Per questo motivo, al fian-
co dei webinar, ho deciso di dare vita al primo il
primo Master Ads, con focus specifici su Google
Ads e Facebook Ads”.
Il master, gestito direttamente da Marketing01,
prevede un percorso di alta formazione qualifi-
cata, per formare i professionisti del domani, in
grado di garantire non solo una ripresa economica
più rapida, ma anche un maggior sviluppo impren-
ditoriale.
48. IPMAGAZINE 4 8IPMAGAZINE 4 8
#40MINUTI
ILSocial
MediaMarketing
INAIUTODELl'Italia
L’iniziativa coinvolge oltre 1600 professionisti in tutta
Italia che offrono una consulenza gratuita
di circa 40 minuti alle PMI in difficoltà a causa della
pandemiala richiesta di contributi a fondo perduto
#40minuti è un’iniziativa senza fini di lucro
per supportare attivamente le piccole attivi-
tà locali in un momento difficile: in tutta Ita-
lia professionisti del Social Media Marketing
hanno deciso di aderire mettendo a disposi-
zione 40 minuti (tempo indicativo) e la loro
professionalità per offrire una consulenza
gratuita alle PMI che sono in difficoltà.
In questo momento di grandi incertezze, ten-
sione e immobilismo, sapere di poter contare
Di Patrizia Scifo #40minuti supporter www.linkedin.com/in/patriziascifo/
49. IPMAGAZINE 4 9
su qualcuno disposto ad aiutarti può fare la
differenza, per questo un nutrito gruppo di
professionisti, che operano nel Web Marke-
ting e nella Gestione dei Social Network,
hanno accolto l’invito a partecipare attiva-
mente al progetto #40minuti.
#40minuti nasce da un’idea di Veronica
Gentili come progetto per offrire il sup-
porto Social Media Marketing alle piccole
imprese messe in crisi dalle conseguen-
ze della pandemia COVID-19 e successivi
DPCM. Un modo per dimostrare quanto il
Social Media Marketing fatto bene possa
essere di grande aiuto alle imprese. Un’at-
tività pensata per diffondere un modo pro-
positivo e attivo per affrontare la crisi: in-
sieme, mettendo a disposizione ognuno
ciò che ha e sa.
Grazie a questo progetto vengono offerti
strumenti di formazione, analisi e pianifi-
cazione ai professionisti del Social Media
Marketing, oltre 1650 hanno già aderito
all’iniziativa, che vogliono donare gratui-
tamente la propria consulenza (simbolica-
mente di 40 minuti) alle attività locali in dif-
ficoltà perché possano usare i social media
efficacemente per farsi conoscere, mante-
nere e acquisire clienti e persuperare questo
momento insieme. Ognuno mette a dispo-
sizione i talenti, le esperienze e le compe-
tenze che ha acquisito in anni di lavoro e
formazione. In meno di una settimana sono
già state erogate decine di consulenze.
Non è un modo per avere una consulen-
za gratuita di Social Media Marketing, ma
può, o meglio - dovrebbe - essere richiesta
solo in caso di reale difficoltà. Non si può
abusare della disponibilità e dell’altruismo
dei professionisti che vi aderiscono: la con-
sulenza gratuita all’azienda è pensata per
essere erogata una volta, non a cicli conti-
nuativi.
Cosa è e chi può richiedere #40 minuti
#40minuti nasce per supportare professio-
nisti e aziende in difficoltà in questo mo-
mento di crisi dovuta principalmente alla
pandemia COVID-19 e successivi DPCM,
offrendo agli stessi una consulenza total-
mente gratuita di Social Media Marketing.
Come funziona #40minuti?
I professionisti del Social Media Marketing
danno la propria disponibilità nell’offrire
una consulenza gratuita, da remoto o in
50. IPMAGAZINE 5 0IPMAGAZINE 5 0
loco, di circa 40 minuti. La durata è indicati-
va, l’importante è che non diventi un modo
per sfruttare il tempo del professionista, ma
nemmeno un’attività di pochi minuti che
avrebbe poco o nessuno impatto.
I professionisti coinvolti possono scegliere in
totale libertà e autonomia se contattare di-
rettamente le aziende che vogliono aiutare o
pubblicare la propria adesione all’iniziativa su
sito, social, etc e far sì che le aziende stesse
le contattino. Il professionista sceglie sempre
liberamente il numero di consulenze da ero-
gare, come e per quanto aderire al progetto.
Quali aziende possono richiedere #40minu-
ti di consulenza gratuita?
L’iniziativa è pensata per supportare tutte
quelle attività (aziende, associazioni, pro-
fessionisti...), specialmente piccole, mag-
giormente impattate dai nuovi DPCM e in
generale dalle conseguenze della pandemia
COVID-19, quindi del settore viaggi, risto-
razione, spettacolo, negozi di vicinato, etc.
Il professionista sceglie sempre in autonomia
chi supportare, l’importante è mantenere
fede alla mission del progetto: aiutare le at-
tività in difficoltà con i propri talenti, gratis
e senza secondi fini. Aziende in reale e com-
provata difficoltà economica sono il target
dell’iniziativa.
40minuti.it
Facebook @40minutiofficial
Instagram @40minutiofficial
52. IPMAGAZINE 5 2IPMAGAZINE 5 2
NUOVOLOCKDOWN:
"SIDEVEPENSARE
ACAMBIARE
ORIZZONTI
PROFESSIONALI"LA GUIDA DI BARBARA REVERBERI
Un mondo del lavoro che cambia crea un “prima” e un “dopo”.
Per chi aveva un lavoro e non lo ha più, lo sta cercando, o
ha realizzato che i paradigmi sono mutati e anche l’at-
tività che svolgeva e garantiva una remunerazione va
ripensata.
In questo tempo di ridefinizioni, revisioni, ri-
organizzazioni, assume particolare rilevanza
“Freelance digitali” il volume curato da Bar-
bara Reverberi e inserito nella nuovissima
“Digital generation”, la collana scritta da
grandi professionisti italiani del setto-
re, coordinata da Gaetano Romeo e
pubblicata da Maggioli Editore.
Intervistiamo l'autrice giornalista,
e freelance dal 2012 Barbara
Reverberi fondatrice di Free-
lance Network Italia:
Essere Freelance oggi signi-
fica puntare tutto su se stes-
si, ed appare ancora più forte
l'esigenza di saper organizzare
la professione con una strategia
chiara, quasi fosse un biglietto da
visita. Secondo lei cos’è che mantie-
ne alta la domanda di freelance? quali
capacità o soft skills questo tipo di
professionista deve avere?
Essere freelance prima di diventarlo significa conosce-
re se stessi e avere piena consapevolezza delle proprie
caratteristiche, dei propri valori e del proprio perché.
l'intervista
Intervista di Patrizia Scifo
53. IPMAGAZINE 5 3
Cosa ci muove? Ecco per mantenere alta la do-
manda di freelance occorre prima di tutto ave-
re un quadro chiaro di se stessi, nella sua tota-
lità. È un lavoro che richiede pazienza, tempo e
impegno, ma paga tantissimo.
Quando sappiamo quali sono le nostre qualità
e abbiamo chiare le nostre competenze è an-
che più facile riuscire a darci un valore e aprirci
al mercato. Viceversa senza fare questo pas-
saggio, risulta difficile persino comunicarci in
modo appropriato perché gli altri ci possano
notare e scegliere.
Ci sono delle caratteristiche fondamentali che
fanno parte della forma mentale del freelance:
agilità, determinazione, operosità/proattivi-
tà/intraprendenza, organizzazione, positività,
flessibilità, innovazione, adattabilità, fermezza,
tenacia, socievolezza, resilienza.
Tra queste le soft skills che non possono man-
dare sono certamente una dose massiccia di
creatività, comunicazione e competenze rela-
zionali. Oggi senza network si fa poca strada.
2 Nelle oltre 250 pagine della guida “Freelan-
ce digitali” viene analizzata la figura del fre-
elance. Quali sono nello specifico le oppor-
tunità del digitale e come consiglierebbe di
gestire in modo responsabile la parte fiscale,
fare personal branding sui social networks e
come conferire valore alla propria professio-
nalità? A quali figure professionali si rivolge
la guida e la sua associazione Freelance Net-
work Italia?
Il digitale offre oggi l’opportunità di ripensare il
proprio lavoro nel web. Occorre darsi da fare,
colmare le lacune, imparare a imparare, studia-
re. Ma ogni mestiere può trovare collocazione
nel digitale, basta essere creativi e confrontarsi
con altri freelance magari per ampliare le pro-
prie possibilità.
La parte fiscale è quella critica, perché spesso
siamo poco preparati. Alcuni consigli spassio-
nati:
- Prima di aprire la partita Iva consultare un
commercialista;
- Chiedete al commercialista di farvi un calen-
dario scadenze fiscali e di darvi una proiezione
delle tasse un mese prima della scadenza;
- Creare subito un foglio excel delle entrate e
delle uscite (tutte le uscite, anche gli abbona-
menti ricorrenti che ci sfuggono di mente);
- Monitorare il proprio conto e a fine anno fare
una valutazione di entrate diviso 12 mesi e
delle uscite diviso 12 mesi per capire quanto
spendete ogni mese e poter fare delle proie-
zioni;
- Tenete un raccoglitore con cartelline mobili
con la divisione delle ricevute e fatture.
Il personal branding rientra nell’asset della co-
municazione. Per noi freelance vitale. Il primo
suggerimento che mi sento di darvi è ricordare
che su internet è per sempre: non postate im-
magini o contenuti di cui potreste pentirvi oggi
come tra 10 anni.
Scegliete quali canali sono più adatti al vostro
54. IPMAGAZINE 5 4IPMAGAZINE 5 4
servizio, considerando dove potreste trovare
più facilmente il vostro pubblico di riferimento,
le vostre buyer personas. Vi lascio due risorse:
https://www.spreaker.com/
episode/30805355
https://www.barbarareverberi.it/fare-perso-
nal-branding-5-cose-che-devi-considerare/
La nostra reputazione si coltiva fuori e dentro
la rete. Quindi vi consiglio di creare un piano
editoriale e un calendario con le tematiche
principali che tratterete e il filo rosso della vo-
stra comunicazione. In secondo luogo potreste
commentare e farvi notare, ad esempio su Lin-
kedIn con contenuti sensati che aggiungono
valore all’autore e vi fanno notare come esper-
to in materia.
Freelance digitali si rivolge a tutte quelle per-
sone che vogliono o devono reinventarsi. È una
guida che accompagna passo a passo, mano
nella mano, nella trasformazione per acquisire
la consapevolezza di cui parlavo all’inizio, darsi
un valore, trovare clienti giusti, farsi pagare il
giusto e comunicarsi.
3. News per Freelance è il suo podcast di ap-
profondimento e ha superato i 160 episodi con
9.000 ascolti, ci parli un pò del format e a cosa
pensa si deve questo straordinario successo?
Il successo è frutto della determinazione e del-
la perseveranza. Sto raccogliendo ora i frutti di
due anni di lavoro incessante e costante. Nien-
te arriva per caso.
Il format è semplice e perfettibile. Non mi do un
tempo prestabilito, ma lascio fluire i pensieri e
a volte chiedo aiuto a ospiti che ne sanno più di
me. Quindi i format sono due in realtà: monolo-
ghi ispirazionali e motivazionali e interviste.
Volevo dare voce ai dubbi e rispondere alle
domande di chi mi intercetta e chiede consigli
sulla quotidianità del vivere freelance. Traggo
ispirazione da contenuti che trovo in rete o dal-
le domande reali di chi mi segue e poi metto
insieme, studio, ricerca ed esperienza.
Il 29 novembre celebro il compleanno e farò
una diretta sulla mia pagina FB e su LinkedIn,
così mi ha confermato il sondaggio che ho
lanciato sul mio canale Telegram
Dove trovarmi:
www.barbarareverberi.it
linkedin.com/in/barbara-reverberi
55. IPMAGAZINE 5 5
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64. IPMAGAZINE 6 4IPMAGAZINE 6 4IPMAGAZINE 6 4
La situazione attuale generata dall’emergenza
Covid-19 ha causato importanti ripercussioni
anche all’interno del mondo dell’avvocatura
italiana. L’erogazione della modica cifra di sei-
cento euro per la categoria è risultata essere
di importo irrisorio e quindi insufficiente per il
sostentamento degli iscritti agli Ordini forensi,
i quali hanno dovuto comunque sostenere le
spese di utenze e di locazione dei propri studi
legali. Ed ancora, fino al 31 luglio vi sarà la fase
2 della giustizia, ossia un numero ridotto di
processi celebrati tutti a porte chiuse, in atte-
sa di una vera ripartenza almeno da settembre,
tenendo a mente la regola del distanziamento
sociale.
Proprio in tale ottica i vari Tribunali si sono
adoperati con i relativi Consigli dell'Ordine
per cercare di fruire delle modalità di comuni-
cazione da remoto, attuando il c.d. processo a
distanza. La speranza è che tale forma di cele-
brazione dei processi, specie in ambito penale,
non rappresenti l'ordinarietà, pena l'inevitabile
compromissione dei diritti delle parti, derivanti
da un processo penale strutturato sull'oralità,
sull'immediatezza e dunque sulla presenza fi-
sica dell'avvocato insieme al proprio assistito.
La conseguenza finale sarà l’ulteriore rallenta-
mento della macchina giudiziaria, con rinvii di
udienze e processi, oltre che la concreta chiu-
sura di diversi studi legali, soprattutto quelli
più piccoli, con avvocati costretti a cancellarsi
dall’Albo professionale.
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65. IPMAGAZINE 6 5
I PM A G A Z I N E / S T Y L E
cinema | Arte | design
Espressioni di creatività nell’arte,
nella moda, nel design e nei motori
life
68. IPMAGAZINE 6 8IPMAGAZINE 6 8
“Allora è vero? Se n’è andato per davve-
ro”. “Chi? Proietti ci ha lasciato?” “No!
Anche lui! “Ma questo 2020 è un eca-
tombe!” “Ho pianto come un ragazzino,
era uno di famiglia”.
Queste le frasi che risuonavano sui social, per
strada, nella sua Roma ed in tutta Italia, dopo
che si è diffusa la notizia della morte di Gigi
Proietti. “Ma figurati, nato e morto lo stesso
giorno... ma cos’è, una mandrakata?” Ed è sta-
to proprio così. Il grande mattatore, cantore
dell’umanità, l’attore popolare tecnicamente
perfetto che della sua Roma amava anche il
muschio nelle fontane a secco, si è spento il
due novembre scorso ad ottant’anni. In una
mattina come tante di un novembre di un
anno da dimenticare se n’è andato, ma non la
sua arte, non le sue risate, né le sigarette mia
accese durante le sue magnifiche performan-
ce. Una su tutte? “A me gli occhi… Please”.
Qui l’attore romano fa uno straordinario mix
tra tradizione e innovazione. Proietti Spoglia
il palco di scenografie borghesi, posiziona l’or-
chestra dietro di sé, non indossa un costume
di scena che crea un distacco con il pubblico,
ma veste una semplice camicia bianca che lo
rende universale, e gli permette di essere tutti
e nessuno. Il suo modo di abbattere la quarta
“Alloraévero?
Sen’éandatoperdavvero”
69. IPMAGAZINE 6 9
parete è sui generis: recita tutto in modo
frontale e non dialoga con gli spettatori.
Prende in giro e canzona i classici come
Amleto, sbeffeggia il celebre “essere o non
essere”, è capace di rende elegante anche
il personaggio del coatto.
Insomma, anche se sei pagante e lo guardi
con un biglietto in mano, è Luigi Proietti che
porta il teatro al pubblico e non viceversa.
E da quel momento ti entra nel cuore.
Al cinema rimangono poche magistrali in-
terpretazioni, una delle quali, la più em-
blematica è “Febbre da cavallo” di Steno.
Secondo i produttori del periodo comun-
que “Proietti non è un volto da cinema”, ma
forse è stata questa la sua enorme fortuna,
perché Proietti il suo pubblico se l’è con-
quistato uno ad uno in più di quaranta anni
di repliche mai sospese di spettacoli che
via via hanno avuto bisogno di una platea
sempre più grande.
Ci mancherà.
70. IPMAGAZINE 7 0IPMAGAZINE 7 0
mettiamo in mostra
le migliori aziende
INBRAND
IPMagazine.it
IPMagazine è un periodico esclusivo con una distribuzione mirata presso enti,
pmi ed eventi nazionali di prestigio.
71. UNA STORIA TUTTA ITALIANA
text: francesca romano
la grande
tradizione
italiana
Parliamo della moka bialetti
72. IPMAGAZINE 7 2IPMAGAZINE 7 2
é l’emblema della tradizione italiana. Par-
liamo della moka, una caffettiera o macchi-
na per il caffè ideata da Alfonso Bialetti nel
1933 e prodotta successivamente in più di
105 milioni di esemplari. La Moka dal design
Art Decò, rivoluziona il modo di preparare
il caffè a casa e permette all’azienda, grazie
anche all’ambizione dei figlio Renato, di affer-
marsi immediatamente tra i principali produt-
tori italiani di caffettiere. La moka è un vero
e proprio marchio, un prodotto di disegno
industriale italiano famoso in tutto il mon-
do, presente nella collezione permanente
del Triennale design museum di Milano e del
Moma di New York.
La notorietà del marchio Bialetti viene ulte-
riormente consolidata grazie ai rilevanti in-
vestimenti pubblicitari su Carosello, noto
programma televisivo italiano, ed alla comu-
nicazione incentrata sull’immagine dell’ “Omi-
no con i baffi”, nato negli anni ’50 dalla matita
di Paul Campani, che ne diviene il simbolo e
tutt’oggi è presente sia sul marchio del Grup-
po Bialetti Industrie che applicato sui prodotti
del brand Bialetti. Ancora una volta Bialetti
presenta un’invenzione straordinaria nel set-
tore delle caffettiere tradizionali: si tratta, in-
fatti, della prima Moka adatta per essere uti-
lizzata anche su piani a induzione. L'impegno
profuso da Bialetti Industrie nell’ambito di Ri-
cerca & Sviluppo ha consentito la creazione
di una caffettiera rivoluzionaria, idonea all’uti-
lizzo sul gas, sulla piastra elettrica, sui piani
in vetroceramica e a induzione. Tutto questo
grazie all’unione di due materiali di alta qua-
lità: la lega d’alluminio, indicata per l’uso ali-
mentare, del coperchio e del raccoglitore - la
stessa che da sempre forma il resistente corpo
della storica Moka Express - e l’acciaio inos-
sidabile della caldaia e dell’imbuto, perfetto
per l’utilizzo sui piani a induzione. Il progetto
ha subito negli anni solo lievi modifiche nella
forma, rimanendo praticamente invariato nel
tempo, con la tipica forma ottagonale in al-
luminio che, brevettata, rappresenta uno de-
gli elementi distintivi e di originalità del pro-
dotto. Oggi la Moka è riconosciuta in tutto il
mondo come icona del made in Italy.
Nel 2019 Bialetti ha tagliato il traguardo dei
100 anni.
74. IPMAGAZINE 7 4IPMAGAZINE 7 4
Le vendite globali di Volvo Cars hanno
continuato a crescere nel mese di otto-
bre, registrando volumi in aumento del
7,1% rispetto allo stesso mese dello scor-
so anno, grazie a una crescita a doppia
cifra delle vendite sul mercato cinese
e statunitense.
Nel corso del mese, la Casa automobilistica ha
venduto 65.290 automobili, mantenendo i volu-
mi in crescita grazie a una domanda sempre for-
te dei modelli della pluripremiata gamma SUV di
Volvo Cars.
La quota di vendite riconducibile alla gamma
Recharge di Volvo Cars, che comprende mo-
delli con propulsore elettrico al 100% o ibrido
plug-in, è più che raddoppiata nei primi dieci
VolvoCars
vendite
schizzano
alrialzo
registrati volumi
in aumento del 7,1%
rispetto allo stesso mese dello scorso anno,
grazie a una crescita a doppia cifra delle vendite sul
mercato cinese e statunitense.
75. IPMAGAZINE 7 5
mesi dell’esercizio rispetto allo stesso perio-
do del 2019, rappresentando ora il 16,0%
delle vendite globali. In Europa la percentua-
le è risultata pari al 27,0% nello stesso pe-
riodo.
Nei primi dieci mesi del 2020, Volvo Cars ha
venduto complessivamente 516.418 vettu-
re, registrando un calo del 9,2% rispetto allo
stesso periodo dell’anno scorso.
In Cina sono state vendute 16.723 automo-
bili, con un incremento del 19,1% rispetto a
ottobre 2019. Nei primi dieci mesi dell’anno,
le vendite sono aumentate del 5,2% rispetto
allo stesso periodo dell’esercizio 2019.
Nel mese di ottobre, le vendite sul mercato
statunitense hanno continuato a segnare
un rialzo anno su anno, arrivando a 10.691
unità e registrando un incremento del 21,4%
rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Nei primi dieci mesi del 2020, negli USA si è
assistito a una riduzione delle vendite pari al
2,3% rispetto allo stesso periodo del 2019,
con un totale di 84.295 automobili conse-
gnate.
A ottobre, le vendite di Volvo Cars in Euro-
pa hanno raggiunto le 28.154 unità, in calo
del 4,6% rispetto allo stesso mese dell’anno
scorso, mentre nei primi dieci mesi dell’eser-
cizio le vendite sono diminuite del 17,6%
anno su anno.
Il SUV compatto XC40 è risultato il modello
più venduto di Volvo Cars a ottobre, segui-
to dal SUV medio XC60 e dal grande SUV
76. IPMAGAZINE 7 6IPMAGAZINE 7 6
XC90. Nel corso del mese, i SUV hanno co-
stituito il 73,3% delle vendite complessive
di Volvo Cars, in aumento rispetto al 65,3%
dichiarato a ottobre dello scorso anno.
La XC60 è stata la Volvo più venduta nei
primi dieci mesi del 2020, con un totale di
149.855 unità (2019: 163.827 unità), se-
guita dalla XC40 di cui sono stati conse-
gnati 142.159 esemplari (2019: 108.295)
e dalla XC90 con 70.195 consegne (2019:
80.010).
Nel 2019,Volvo Cars contava complessiva-
mente circa 41.500 (41.500) dipendenti a
tempo pieno. La sede centrale di Volvo Cars
si trova a Göteborg, in Svezia, dove vengo-
no svolte prevalentemente anche le attività
di sviluppo di prodotto, marketing e ammi-
nistrazione. La sede di Volvo Cars per le at-
tività nell’area Asia-Pacifico è a Shanghai.
I principali stabilimenti di produzione della
Casa automobilistica sono a Göteborg (Sve-
zia), Ghent (Belgio), in Sud Carolina (USA), a
Chengdu e Daqing (Cina), mentre i motori
vengono prodotti a Skövde (Svezia) e Zhan-
gjiakou (Cina) e i componenti della carrozze-
ria a Olofström (Svezia).
In base al nuovo obiettivo aziendale per-
seguito, Volvo Cars punta a garantire che
i clienti siano Liberi di Muoversi in modo
personalizzato, sostenibile e sicuro. Que-
sto obiettivo si riflette in una serie di am-
biziosi traguardi che la Casa automobilisti-
ca intende raggiungere entro la metà del
decennio: portare al 50% la quota di vet-
ture con trazione esclusivamente elettrica
sul totale delle unità vendute globalmente
e generare la metà dei ricavi sul mercato
consumer. Volvo Cars persegue inoltre con
fermezza l’ambizioso obiettivo di diventare
un’azienda a impatto zero sul clima entro il
2040.
Volvo XC40 Recharge P8 AWD in Glacier Silver
77. IPMAGAZINE 7 7
I canali on-line favoriscono
il distanziamento sociale e
allo stesso tempo ti consentono
divendere.
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78. IPMAGAZINE 7 8IPMAGAZINE 7 8
dall'acquafossile
LaBirraSanMartino
Pronta la prima artigianale in edizione limitata
Ad idearla Luca Simula, AD della fonte di
Codrongianos “Acqua San Martino”.
La storica azienda sarda s’impreziosisce così
della sua prima blonde-ale artigianale, non
filtrata e rifermentata in bottiglia, nata dalla
collaborazione con il birrificio Ispruma di Se-
largius, che ha collaborato al progetto.
Estremamente piacevole al palato, con una
gradazione di 5 gradi, la San Martino è una
birra in cui risalta il gusto iperminerale carat-
teristico dell’acqua che sgorga dall’altopiano
del Coros e sentori di agrumi. Al naso note
minerali di fiori gialli primaverili ed estivi,
malto e miele. L’amaro del luppolo, ben bi-
lanciato, va a compensare le note dolci del
malto.
Luca Simula, amministratore del gruppo
San Martino, di cui fa parte anche Acqua
Giara, entusiasta, racconta di come questa
79. IPMAGAZINE 7 9
birra voglia essere un forte messaggio di
positività nel momento certo non facile
che si sta vivendo a causa della pandemia.
“Un’occasione – dice - per farci sentire vi-
cini anche se lontani”. Da qui la decisione
di vendere la birra esclusivamente online
in scatole da sei bottiglie e due bicchieri,
attraverso il sito con e-commerce: birra-
sanmartino.it.
Dunque una birra dalvalore altamente sim-
bolico, espressione di una Sardegnavera e
autentica anche nella scelta dei materiali
e dell’immagine della sua etichetta.
Il design propone una rara rappresenta-
zione di San Martino a cavallo. La carta in
cotone naturale e i tocchi d’oro omaggiano
il colore straordinario di questa birra e del
suo cappello di schiuma morbida, persi-
stente e setosa
Conosciuta fin dai tempi antichi l’acqua
di San Martino all’origine della birra, è
stata una delle “Acque dei Cesari”, tanto
che già i Romani la veneravano per le sue
proprietà incredibili. Grazie ai documenti
storici si può verificare come l’acqua e la
fonte fossero considerate preziosissime.
Sull’altopiano del Coros, dove nasce l’acqua
San Martino,sono stati rinvenuti siti arche-
ologici tra i più antichi d’Europa(XI secolo
a.C.) che documentano il culto dell’acqua
presso popolazioni prenuragiche.
Nel II secolo a.C. i Romani intuirono che
la qualità dell’acqua di San Martino fosse
tale da giustificare l’investimento in un
condotto di ben 35 chilometri che por-
tasse la preziosa acqua a Porto Torres (la
Turris Libissonis di quei tempi).
Anche ai giorni d’oggi infatti è un’acqua
pluripremiata, un tesoro inestimabile pa-
ragonabile solo a pochissime altre acque
iperminerali al mondo.
83. IPMAGAZINE 8 3
“Il Pagliaccio”, emblema del suo
fare in cucina un po’ stravagante
ma sicuramente diretto e sincero è
il nome della sua creatura. Anthony
Genovese, lo Chef patron del
ristorante di via dei Banchi Vecchi
nella capitale è francese di nascita
ma di origini calabresi e non ha
mai dimenticato le sue origini.
Un viaggio, il suo, che parte dalla
Francia, attraverso l’Inghilterra,
passando per il Giappone, la Malesia
e la Thailandia. Oggi è l’unico a Roma
ad avere ben due stelle Michelin
dalla sua. Con noi ha parlato del suo
lavoro, della sua idea di ristorazione
e di futuro.
Cosapensadellacorrelazionetracibo
e rispetto del cliente?
È una tematica fondamentale, alla
base del rapporto che giornalmente
si instaura, ma è sempre sul filo del
rasoio. Le racconto un episodio che
è accaduto di recente. Abbiamo
ospitato delle persone che, non
soddisfatte di quello che hanno
mangiato una volta di ritorno a
casa hanno pensato di scrivere una
recensione negativa dell’esperienza
con noi su Trip Advisor.
Credo che in questo frangente sia
venuto meno il rispetto da parte
del cliente che, così come da parte
nostra viene dimostrata ad ogni
servizio la volontà di soddisfare ogni
esigenza manifesta, allo stesso modo
dall’altra parte si dovrebbe cercare di
palesare mancanze, insoddisfazioni,
e quant’altro in modo da risultare
comunque schietti e ben disposti.
Se il cliente ha qualcosa da ridire
regole in cucina
e desideri nel piatto
di Federica Fusco
"ilpagliaccio"
84. IPMAGAZINE 8 4IPMAGAZINE 8 4
noi siamo disposti a parlarne, così come
facciamo noi alla ricerca delle sue esigenze
da soddisfare. Il punto però è che viviamo in
una società in cui i social sono i protagonisti
assoluti ed a tutti è lasciata la possibilità di
dire la propria ed avere grande risonanza,
quando non hai inteso, anche quando non sai
di cosa stai parlando
Nella sua brigata c’è Marion Lichtle, che da
moltissimi anni la accompagna in questo
“viaggiostraordinario".Com’èlavorareinsieme
quando c’è un legame affettivo?
Marion è stata la mia compagna, prima si
85. IPMAGAZINE 8 5
dedicava ai dolci, oggi al sevizio la sera ad un po’
di burocrazia. Stando fianco a fianco da tantissimo
tempo è normale che ogni tanto siverifichi qualche
conflitto dovuto alla routine. Anche lì, come con il
cliente, sta all’intelligenza cercare di “disinnescare”
venendosi incontro.
Come crede la vedano gli altri componenti della
brigata?
Hanno sicuramente molto rispetto. Sono un
grande lavoratore io. Alcune volte vengo frainteso
ed allora capita che si creino delle incomprensioni.
Lo stesso accadeva a me quando ero capopartita
con il mio chef. Il “gioco” è questo, basta rispettare
i ruoli.
Facciamo il gioco della torre, mi dica chi butta giù:
Curry o matcha? Matcha
Italia o Francia? Francia
Chef o cuoco? Chef
Fusion o contaminazione? Salvo la contaminazione
tutta la vita.
Ora una domanda che faccio sempre agli chef che
ho il piacere di intervistare.
Ilfuturoètuttodadisegnare.Oggisihal’opportunità
di creare qualcosa di diverso, percorrendo strade
che vanno fuori dalla “zona confort”. Cosa ci
dobbiamo aspettare da chef Genovese?
Difficile rispondere. Il futuro è vero, è tutto da
disegnare. C’è chi parla di fine della ristorazione,
chi di chiusura delle attività con riapertura a data
da destinarsi, del dilemma cassa integrazione,
e molto altro. Il futuro per chef Genovese è la
sincerità. Alzare l’asticella per avere e dare al
cliente ancora più soddisfazione. Noi siamo come
una “sartoria”, ogni tavola ha un menù fatto su
misura per accontentare la richiesta.
Il distacco tra sala e cliente non ha più motivo di
esister, la gente vuole sdrammatizzare. Il cliente
arriva da noi stressato dallavita di oggi, dal periodo,
dai pensieri. Sta a noi farlo sentire in un ambiente
familiare, basta con gli arredi in pompa magna.
È questa la filosofia del nostro ristorante, tutta
per l’appunto racchiusa nella figura del Pagliaccio.
Il Pagliaccio è sincero, nostalgico, divertente nel
giocare con i sensi, e ti fa dimenticare dove ti trovi
in quel momento catapultandoti in una dimensione
“fantastica”.
IL PAGLIACCIO
Via dei Banchi Vecchi, 129/a, 00186 Roma RM
CRREDITS AROMI CREATIVI
Ph. Aromi.group
86. IPMAGAZINE 8 6IPMAGAZINE 8 6
Iscrizione al Tribunale di Latina Registro Stampa 11/2012 - Cr. 853 Vg. 1804/12 Iscrizione al R.O.C. n. 21905
MATERIA PRIMAFABIO VERRELLI D'AMICO
"CRUDO E COTTO"
“Crudo e cotto” è un concept nato nel 2019 da
un’idea di Alessio e Sara Civitillo e da altri due
ragazzi Alessio e Mattia Leggeri. Variegata e di
grande qualità l’offerta gastronomica:
tartare e carpacci di fassona, millefoglie di
patate e zucca ed ancora la carbonara tartufata,
il pacchero pesto di basilico e pinoli, gricia su
vellutata di carciofi, tonnarello al ragù toscano e
granella di pistacchi, fettuccina zucca e salsiccia
di terracina. La fantasia non manca neanche
quando si parla di secondi piatti: si spazia dalla
tagliata marchigiana all’angus argentino, al filetto
pezzata rossa piemontese, filetto di black angus,
fiorentina taglio scottona, fiorentina pezzata rossa
piemontese, tomahoke del mizuri, tomahawk
irlandese. Insomma, ce n’è davvero per tutti i
gusti.
Latartaretradizionale:carnedifassonatagliataal
coltello, presentata con sale di maldon, ed olio evo,
tuorlo di uova di quaglia, scalogno a velo,frutto del
cappero che chiude l'equilibrio del piatto.
La millefoglie: croccanti chips di patate cotte
al forno ed adagiate su un velluto di zucca, una
stracciatella di bufala freschissima a dare un tocco
di acidità e il timo, per il tocco finale di ricercata
aromaticità al piatto.
La carbonara: la magia del guanciale croccante
tagliato a listarelle, il tuorlo d'uovo sterilizzato
cotto a 60 gradi con pecorino e pepe. Un piatto
delicato ma che allo stesso tempo è in grado di
rendere unici tutti gli elementi.
di Federica Fusco
87. IPMAGAZINE 8 7
crudo e cotto
Via dell'Agora 2,
Centro commerciale L'orologio
Edificio B, Via dell'Agorà, interno 7,
04100 Latina LT
Orari:
M 342 800 1025
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In un momento di grande difficoltà e
preoccupazione per tutto il settore della
ristorazione, dei bar e delle gastronomie
il Centro Agroalimentare Roma (CAR) ha
deciso di adottare alcune misure straordinarie
per sostenere ed accompagnare questi settori
nevralgici per tutta la filiera agroalimentare.
Dal 1 novembre 2020 l'ingresso al
CAR è gratuito per tutti i ristoratori,
titolari di gastronomie e bar per facilitare
l'approvvigionamento di merce fresca e
freschissima, sia nel comparto ortofrutta che
per quello ittico. Basta infatti presentarsi al
Centro Accoglienza del CAR con una copia
dell'iscrizione alla Camera di Commercio
indicante il codice ateco di appartenenza.
Chi già in possesso di badge CAR, inerente
le attività di cui alla promozione, avrà
riaccreditati tutti gli ingressi utilizzati durante
il periodo promozionale.
Inoltre, a seguito dell'iniziativa promossa
dalla Regione Lazio, meglio nota come
Fabio Massimo Pallottini, direttore generale di CAR
EMERGENZACOVID
DALCARINGRESSOGRATUITOARISTORATORI,
BAREGASTRONOMIEEASSISTENZAPERILBANDO
"BONUSLAZIOKMZERO"
Pallottini: "Con chiusure anticipate ristoranti bar e gastronomie perdita annua-
le per la filiera agroalimentare per Roma e Lazio sia superiore ai 10 miliardi di
euro".
89. IPMAGAZINE 8 9
bando BONUS LAZIO KM0, ideata per dare
supporto agli esercenti di somministrazione
di alimenti con l'emissione di un voucher
a fondo perduto per l'acquisto di prodotti
agroalimentari del Lazio, si rende noto che ai
pubbliciesercizichesirifornirannoneiMercati
e che vorranno avvalersi della promozione
regionale verrà offerto supporto tecnico.
"Con le chiusure anticipate di ristoranti bar
e gastronomie - dichiara Fabio Massimo
Pallottini, direttore generale di CAR -
si prevede che la perdita annuale per la
filiera agroalimentare per Roma e Lazio sia
superiore ai 10 miliardi di euro, di cui tra i 2
e 3 miliardi riguarderanno proprio i settori
dell'ortofrutta dell'ittico. Cifre che fanno
paura e che preoccupano per la "tenuta" del
sistema. E' per questo che dovremmo cercare di
agevolare la ristorazione almeno nelle attività di
approvvigionamento".
"Il Centro Agroalimentare Roma – sottolinea
il Presidente Valter Giammaria – è divenuto il
piùgrandeHUBd'Italiagrazieancheall'impegno
degli operatori che nel corso di questi anni si
sono adeguati alle rinnovate esigenze di un
comparto in continua evoluzione. Stare vicini
alle esigenze e difficoltà causate alla categoria
dell'agroalimentare da questa grave pandemia
è un dovere per tutti noi. Queste iniziative
occorrono a far sentire la nostra vicinanza e a
dare coraggio".
Si ricorda che il Bando BONUS LAZIO KM0
è rivolto agli esercenti della ristorazione che
esercitano l'attività primaria o secondaria
nel territorio regionale con i seguenti codici
ateco: cod. 56.10.11 Ristorazione con
somministrazione; cod 56.10.12 Attività di
ristorazione connesse alle aziende agricole;
cod 56.10.50 Ristorazione su treni e navi; cod
56.21.00 Catering per eventi, banqueting.
90. IPMAGAZINE 9 0IPMAGAZINE 9 0
Fondoristorazione
dal 15 al prossimo 28 novembre, la possibilità di presentazione delle domande per
la richiesta di contributi a fondo perduto
Pubblicate sul sito del Ministero delle
Politiche Agricole Alimentari e Fore-
stali, le slide che illustrano il provvedi-
mento in Gazzetta Ufficiale il 6 novem-
bre scorso, e il modo in cui funzionerà
concretamente il Fondo ristorazione
che, grazie a una dotazione di 600
milioni, garantisce in modo sempli-
ce e immediato il sostegno al mondo
dell’ho.re.ca e allo stesso tempo alla
filiera agroalimentare, contrastando
anche lo spreco.
Il Fondo consente contributi a fondo perdu-
to da un minimo di mille fino a un massimo
di diecimila euro per prodotti 100% Made in
Italy acquistati con documentazione fiscale,
a partire dal 14 agosto 2020 che provengono
dalle filiere agricole e agroalimentari che va-
lorizzano la materia prima del territorio
La misura, fortemente voluta dalla Ministra
Teresa Bellanova, si rivolge a ristoranti,
pizzerie, mense, servizi di catering, agritu-
FONDO
RISTORAZIONE
Un aiuto concreto per ripartire.
100% Made in Italy
91. IPMAGAZINE 9 1
rismi e alberghi con il seguente Codice
ATECO prevalente: 56.10.11 (ristorazione
con somministrazione) 56.29.10 (mense)
56.29.20 (catering continuativo su base
contrattuale) 56.10.12 (attività di risto-
razione connesse alle aziende agricole)
56.21.00 (catering per eventi, banqueting)
55.10.00 (alberghi) limitatamente alle at-
tività autorizzate alla somministrazione di
cibo.
Le domande potranno essere presentate
di persona presso gli Uffici postali, oppure
online, collegandosi al sito www.portaleri-
storazione.it, attivo a partire dal 15 e fino
al 28 novembre prossimo. L’ordine di pre-
sentazione delle richieste non darà diritto
ad alcuna prelazione sull’erogazione del
contributo che verrà concesso solo in base
alla corretta compilazione delle stesse
Le domande che conterranno l'acquisto
di prodotti Dop e Igp e prodotti ad alto ri-
schio spreco saranno considerate priorita-
rie nell'assegnazione delle risorse.
FONDO
RISTORAZIONE
Un aiuto concreto per ripartire.
100% Made in Italy
92. IPMAGAZINE 9 2IPMAGAZINE 9 2
COS'È
IL FONDO
600 milioni di euro per
l'acquisto di prodotti 100%
Made in Italy
Le ristoratrici e i ristoratori
possono richiedere contributi
a fondo perduto per un
minimo di 1000 e un massimo
di 10mila euro.
Possono accedere al contributo
ristoranti, pizzerie, mense, servizi di
catering, agriturismi e alberghi con
somministrazione di cibo con il seguente
CODICE ATECO PREVALENTE
56.10.11
(ristorazione con somministrazione)
56.29.10
(mense)
56.29.20
(catering continuativo su base contrattuale)
56.10.12
(attività di ristorazione connesse alle aziende agricole)
56.21.00
(catering per eventi, banqueting)
55.10.00
(alberghi) limitatamente alle attività autorizzate alla
somministrazione di cibo
Presentazione della domanda online o presso un ufficio postale, in seguito ad
acquisto, con documentazione fiscale, effettuato a partire dal 14 agosto 2020.
Dopo un primo controllo sarà versato un anticipo del 90% degli acquisti
effettuati, tramite bonifico di Poste Italiane.
Al termine di questi passaggi sarà saldato anche il restante 10% del totale del
contributo concesso, sempre tramite bonifico di Poste Italiane.
Il ristoratore deve presentare la quietanza di pagamento degli acquisti fatti.
93. IPMAGAZINE 9 3
« Spesso grandi invenzioni sono nate grazie a semplici incidenti, a volte errori
o coincidenze, come quell’acquazzone estivo che, nel 1815, diede vita, in modo
assolutamente fortuito, al sigaro Toscano, uno dei prodotti più belli e leggendari
della manifattura italiana. Un fantastico esempio di tradizione unita a innovazione
e tecnologia, che nel 2015 compie 200 anni »
text: francesca romano
Manifatture
Sigaro Toscano
UNA STORIA TUTTA ITALIANA