3. Diabete
Patologia caratterizzata da:
presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue
(iperglicemia)
ridotta funzione secretrice di insulina delle cellule β del
pancreas (aumento glucagone)
insulinoresistenza.
Insulina
Ormone che consente al glucosio ingresso nelle cellule e
conseguente utilizzo come fonte energetica. Quando questo
meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo
sanguigno.
4. Diabete tipo 1
Riguarda circa il 10% delle persone con diabete e in genere
insorge nell’infanzia o nell’adolescenza.
Pancreas non produce insulina. Necessario che essa venga
iniettata ogni giorno e per tutta la vita
Diabete tipo 2
Forma più comune di diabete.
Si hanno alterazioni della produzione pancreatica di insulina,
aumento della sintesi da parte del fegato e ridotta capacità da
parte delle cellule dell’organismo a utilizzare l’insulina
(insulinoresistenza)
6. Antidiabeti Orali (AO) sono tutti uguali?
a) Efficacia
b) Meccanismo d’azione
c) Sicurezza
7.
8. Emoglobina glicata (HbA1c):
indicatore iperglicemia cronica
(< 7% garanzia di buon
controllo glicemico negli ultimi
3 mesi - valutazione efficacia
trattamento)
9. Antidiabeti Orali (AO)
1) Sulfaniluree (glipizie, glibenclamide, clorpropamina…)
glipizie, glibenclamide, clorpropamina…)
2) Secretanaloghi non sulfaniluree (repaglinide)
repaglinide)
Stimolano produzione di insulina da parte cellule β del pancreas
Reazioni avverse: Ipoglicemia, aumento peso (1-5 kg)
3) Biguanidi (metformina, fenformina)
metformina, fenformina)
Riduzione produzione epatica di glucosio
Riduzione assorbimento intestinale di glucosio
Miglioramento utilizzo periferico glucosio (aumento sensibilità all’insulina)
Reazioni avverse: acidosi lattica (???), disturbi gastrointestinali, NO effetto
sul peso
10. 4) Tiazolidinedioni (rosiglitazone, pioglitazone)
rosiglitazone, pioglitazone)
Riduzione della resistenza periferica all’insulina
Effetto non immediato (6-14 settimane)
Reazioni avverse: aumento colesterolo, aumento di peso, rischio fratture,
ritenzione idrica (edema), insufficienza cardiaca, infarto
5) Inibitori alfa-glucosidasi (acarbosio)
alfa- acarbosio)
Inibizione enzima alfa-glucosidasi presente negli orletti a spazzola villi
intestinali (interferisce con idrolisi carboidrati ed assorbimento glucosio)
Assunzione ai pasti
11. 6) Inibitori della dipeptil-peptidasi IV (DPP-IV) (sitagliptin,
dipeptil- (DPP- sitagliptin,
vildagliptin)
vildagliptin)
DPP-IV ↓ GLP 1↑ Insulina
Inibizione DDP-IV:
DPP-IV blocca l’incretina “Glucagone Like Peptide-1 “ o GLP 1
(azione anti-iperglicemica) che stimola secrezione insulina,
sopprime glucagone e rallenta svuotamento gastrico
7) Analoghi GLP 1 (exenatide)
exenatide)
12. Scelta del farmaco
Prevenzione complicanze del diabete
1. End point clinicamente + rilevanti: mortalità, eventi
cardiovascolari maggiori
2. Effetti indesiderati (terapia lungo termine, es. troglitazone;
peso, colesterolo….)
End point secondari:
monitoraggio:
monitoraggio a) glicemia b) emoglobina glicata (HbA1c)
Compliance paziente
Costo
13. Scelta complicata da:
Utilizzo di end point surrogati per approvazione agenzie
regolatorie
Qualità dati: durata studi, numerosità pazienti….
Pochi dati sicurezza lungo termine
Rapidità approvazione
(es. sitagliptin: 392 pazienti, 18 settimane, vs placebo, scarsa
riduzione HbA1c - approvazione FDA 2006
14% di tutte le nuove prescrizioni AO in 6 settimane)
Pubblicità
16. Come valutare sicurezza dopo immissione in commercio?
Farmacovigilanza
Definizione OMS: insieme delle attività coinvolte nella rilevazione,
OMS
valutazione, conoscenza e prevenzione degli effetti avversi e di
qualsiasi altro problema legato ai farmaci
Segnalazione spontanea: strumento fondamentale per rilevamento
spontanea
precoce delle reazioni avverse impreviste
17.
18. Conclusioni
Efficacia: problema metodologico (scelta farmaco controllo,
durata, outcome)
Problema sicurezza: dati a lungo termine
Valutazione globale del rapporto beneficio/rischio
Ruolo delle agenzie regolatorie (EMEA, FDA)