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PERCHE’ VALGO??!!!
Consorzio Dolomiti Prealpi
Feltre (BL)
Feltre, 23 maggio 2017
PRODOTTO LOCALE DEVE COMUNICARE IDENTITÀ
Identità collettiva
• Aggregazione del consenso
attorno ad un nucleo di
credenze e valori riconosciuti
e condivisi
• La realtà organizzativa è un
costrutto sociale che nasce
dalla negoziazione di codici
interpretativi soggettivi
Identità collettiva
Codici innovativi
che si consolidano
e
diventando tradizione
cioè rito/oggetto collettivo
condiviso
a forte valenza simbolica
Obiettivo identitario
Far coincidere
il come una organizzazione si
percepisce
dal come viene percepita
Questo implica una ricerca e
aggiustamenti continui verso
il ri-conoscere
se stessi rispetto agli altri
Un problema di marketing
Internal marketing
Azioni di scambio con
chi si sente raccolto
all’interno e condivide
simbolicamente i
valori di una
organizzazione
IDENTITA’
External marketing
Azioni di scambio con
chi è raccolto
simbolicamente
all’esterno di una
organizzazione e ne
condivide
l’appartenenza
attraverso il brand
IMMAGINE
MARKETING
TRANSAZIONALE MARKETING RELAZIONALE
MARKETING
ESPERIENZIALE REALE O
DIGITALE
obiettivi
effettuare una vendita: la
vendita come misura del
successo
creare un cliente: la vendita è
l'inizio di una relazione; il
cliente richiede integrazione
attraverso l'interazione
stupire e coinvolgere il cliente in
un mondo fantastico
fantasmatico che comunica
valori condivisi dal cliente
analisi del
cliente clienti anonimi clienti ben conosciuto
cliente ben conosciuto,
partecipe ed attivo nel creare e
interagire col mondo
dell'impresa, del marchio
relazione
cliente fornitore
fornitore e clienti ben
distinti
fornitore e cliente
interdipendenti
fornitore e cliente appartengono
allo stesso club valoriale e ne
condividono i simboli
valutazione
delle
performance di
marketing acquisire nuovi clienti conservare clienti acquisisti
creare un gruppo di clienti e far
si che siano loro a portare altri
clienti partecipando attivamente
alla diffusione del messaggio
consenso
consenso del cliente
basato sul prodotto e sul
prezzo
consenso basato sulle capacità
di problem solving
consenso basato sull'ascolto
delle idee del cliente
elemento
determinante
nello scambio
prodotto, vendita,
monologo, imposizione
servizio; vendita come accordo;
dialogo individuale con i clienti
e processo di comunicazione
continuo brand o marchio
Cultura
Sistema significati pubblicamente e
collettivamente accettati per un gruppo
determinato in un determinato momento.
Da questo concetto di cultura discendono i
concetti di simbolo, linguaggio, ideologia,
credenza,
rituale e mito.
(Pettigrew)
Cultura dell’immagine
Istituzionalizzazione
di strutture organizzative
e di procedure operative
che diventano esse stesse
fonte di legittimazione sociale
e
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L’immagine è
l’anima, l’alone immateriale,
iconico e comunicativo
delle merci/servizi
nella società postindustriale
e digitale
Gli asset competitivi
Da
produzione di prodotti
a
organizzazione di sevizi/esperienze,
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dipendenza sempre più accentuata
dalla conoscenza teorica e digitale
L’immagine
Il criterio di scelta di prodotti e servizi
da parte del cliente
passa
dal
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al
valore simbolico esperienziale reale/virtuale
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Si scambiano
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cioè oggetti densi di significazione,
opere d’arte fatte non solo per essere acquistate,
ma guardate, ammirate, e possedute
o
appartenenze
ad un gruppo, ad una tribù ad un club
che include i pari ed esclude i più
Valore di scambio
Oggetti e appartenenze
sono scelti
per il loro valore seduttivo e fantasmatico
non per il loro valore reale
L’immagine e il brand
fanno la differenza
Cultura dell’immagine
Dalla competizione sui prodotti/servizi
alla competizione sull’immagine
Il contendere si sposta
sul valore comunicativo
aggiunto a merci e servizi
(F. Carmagnola)
IMMAGINE:
3 MODELLI DI RIFERIMENTO
Immagine come apparenza
• Focus: sull’oggetto, sul prodotto
• Il prodotto parla e si distingue dagli altri perché porta
valori
• La comunicazione punta alla creatività che di per se
diversifica il prodotto
• La presenza ovunque innalza il livello di visibilità in
persuasione palese
L’agenzia di pubblicità è l’attore principale
della costruzione dell’immagine
Immagine creata dal marketing
• L’immagine viene costruita dall’interno
dell’impresa
• Appartiene a piani ben codificati e strutturati
• I prodotti/servizi a marca dialogano con i target
di clienti creando la brand belief
• L’immagine diventa un insieme organizzato e
coerente di specifiche valenze associate a una
particolare offerta per determinati segmenti di
clientela
La funzione marketing
supportata dall’agenzia pubblicitaria
è l’artefice dell’immagine
Comunicazione integrata
• Organizzazione come individuo (Berstein)
• La comunicazione non è delegata a ruolo
funzionale, ma assume una valenza strategica
che impegna tutti, in primis i vertici
dell’organizzazione
• La complessità dei sistemi organizzativi innalza
la richiesta di comunicazione
• I comportamenti di tutti i soggetti partecipano a
costruire la comunicazione
La comunicazione è competenza di tutti
Comunicazione integrata
Solo dopo avere risolto il problema dell’identità
potremo elaborare le forme pratiche
della nostra comunicazione
(Berstein)
• La corporate advertising dipende dalla
company philosophy alla company image,
dal brand alla MANTRA vision
La comunicazione è un paradigma strategico
MANTRA VISION
MISSION
VIVION
MANTRA Vision
cioè le 3-5 parole chiave
che riassumono i valori identitari
del brand
e ne caratterizzano
i comportamenti
a livello corporate,
di scelte di marca
e
di sviluppo di business…
coerentemente nel lungo periodo
Per essere unici,
occorre essere diversi!
Coco Chanel
Esempi di MANTRA vision
• NIKE è Athletic Autentic Performance
• Walt Disney è Fun Family Entertainment
• Agraria Riva del Garda è Lusso e ricchezza del Genius
Loci rurale
• Gelateria Peterle Sapori dell’infanzia alpina
• Oficina d’impresa Il luogo dove nascono le idee
• ABANO RITZ HOTEL***** Il lusso di una autentica
esperienza vintage
• Altopiano della Vigolana: benessere all’aria aperta, low
cost di qualità
• LE MONTAGNINE le patate del benessere: una tradizione
da favola! al giusto prezzo
• DAL Marcante 1758: custode di sublimi sapori tipici
Per essere unici,
occorre essere diversi!
Coco Chanel
La sinteticità e la chiarezza consentono di
individuare
• le linee guida di ogni azione
• la coerenza di comunicazione
• l’essenza della propria identità
che vedrà azioni operative diverse, in evoluzione
nel tempo, ma coerenti a livello strategico.
Le condizioni di contesto potranno mutare, ma il
MANTRA consentirà all’organizzazione di evolversi
e essere sempre al passo coi tempi senza
rinunciare alla coerenza e sviluppo del brand.
Una precisazione:
la MANTRA vision non
sempre deve essere
comunicata, può e deve
lavorare sotto-traccia,
essere desunta dalla
comunicazione della marca,
senza esplicitarla.
Mission aziendale
• Lo scopo dell’esistenza dell’impresa, i mezzi che essa
intende utilizzare per raggiungere tale scopo, i valori cioè
le convinzioni o i principi che guidano il suo percorso per
rispondere a 3 quesiti:
– Chi servire
– Quali bisogni, desideri ed esigenze soddisfare
– Come soddisfarli
Mission aziendale
• Lo scopo dell’esistenza dell’impresa, i mezzi che essa
intende utilizzare per raggiungere tale scopo, i valori cioè
le convinzioni o i principi che guidano il suo percorso per
rispondere a 3 quesiti:
– Chi servire
– Quali bisogni, desideri ed esigenze soddisfare
– Come soddisfarli
Mission aziendale
• La mission, una volta definita, dovrebbe fungere da
supporto a tutte le azioni e le scelte aziendali che
dovrebbero essere finalizzate al suo raggiungimento da
parte di tutti coloro che operano in azienda
• La mission cambia, perché il mondo cambia: il problema
sta nella ridefinizione continua e nel trasferimento in
azienda
• La mission ha identificato l’obiettivo e definito il cosa fare
nel presente universalizzando i criteri
Vision aziendale
• L’immagine che di se ha l’azienda rispetto al suo posizionamento
futuro e agli scenari possibili
• Tali vision guidano il percorso per rispondere ai quesiti:
– Quali tipologie di clienti si apriranno in futuro e che oggi forse sono solo
abbozzate?
– Quali bisogni, desideri ed esigenze emergeranno in futuro che possono
essere interessanti per l’impresa?
– Quanto saranno interessanti e in che tempi maturerà tale business?
– Come soddisfarli cioè quali investimenti ipotizzare per realizzare tali
spazi di mercato?
– Quali orientamenti dare all’impresa?
Rassicurante, ma inadatto alla co-costruzione di senso
fra organizzazione e cliente
Vision aziendale
• La vision, o meglio l’agenda strategica delle possibili
vision, dovrebbe fungere da supporto alle azioni e alle
scelte aziendali che potrebbero essere finalizzato a
cogliere le opportunità di mercato partecipando a
rinnovarle
• Le vision proiettano l’impresa nel futuro ed aprono
possibilità, producendo incertezza
• Le vision sviluppano opportunità innovative e creative
Le visioni sono inadatte alla società liquida
BRAND THRUST
COSTRUIRE BRAND DI FIDUCIA
La marca
È un soggetto dalle molte attitudini
agisce, comunica, si relaziona, dialoga
come una persona
Accompagna il cliente
PERSONIFICAZIONE DEL BRAND
Brand Trust
Intenzione del cliente di affidarsi alla capacità della marca
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e quindi di erogare i benefici dichiarati
La marca è il moderatore della percezione del rischio
BRAND REALABILITY
dotazione tecnica della
marca
BRAND INTENTION
intenzione di operare
nell’interesse del cliente
COSTANTEMENTE E
COERENTEMENTE
NEL TEMPO
1. BRAND AFFECT: stato emozionale positivo e
temporaneo che alimenta la soddisfazione
2. BRAND REALTIONSHIP QUALITY: elenco dei fattori che
garantiscono la relazione di lunga durata fra la marca e
l’acquirente
3. BRAND LOYALTY: insieme di fattori che contribuiscono a
costruire e mantenere relazioni di lunga durata fra
marca e cliente Agisce, comunica, si relaziona, dialoga
4. BRAND THRUST: la fiducia nella marca (punto di arrivo)
Caratteristiche del Brand Thust dal punto di vista del cliente
1. COMPETENZA: risponde alle mie esigenze; ha esperienza
2. ONESTA’: è sincera; è leale (non mi tradirebbe mai!)
3. EMPATIA: mi capisce; è estroversa; si farebbe carico di
eventuali suoi errori
4. BENEVOLENZA: è disposta a mettersi in difficoltà per me;
mostra interesse per me (sono il centro dei suoi pensieri!)
QUESTA MARCA MI AMA!
ONESTA + EMPATIA
+
COMPETENZA
=
BENEVOLENZA
FEDELTA’ ATTITUDINALE DEL CLIENTE
1. sono disposto a pagare di più pur di farla mia, di
possederla
2. guai se non fosse disponibile: non posso rinunciare a lei!
3. faccio qualche sacrificio pur di continuare ad averla, lei lo
merita
FEDELTA’ ATTITUDINALE
OBIETTIVO ULTIMO DELLA MARCA
COMUNICAZIONE
INTEGRATA
Comunicazione interconnessa
• L’interconnessione fra organizzazione e
cliente genera flussi informativi e
simbolici: co-produzione di significati
comunicazionali
• Il cliente genera senso: consumocrazia
Corporate image o immagine istituzionale
• Il ritratto mentale che qualcuno o la gente
in generale si fa di una organizzazione (Pan
Dictionary of Management)
• Risultato complessivo della interazione di
tutte le esperienze, le credenze, le
sensazioni, le conoscenze e le impressioni
che la gente ha di una
impresa/organizzazione (Bob Worstester)
Comunicazione corporate o istituzionale
• Promuove le immagini, le idee, le questioni politiche
inerenti alle organizzazioni nel loro complesso, non una
singola attività
• Crea e partecipa a costruire l’immagine complessiva
dell’organizzazione
• Può influenzare l’opinione pubblica rispetto ad un certo
tema sociale (advocacy advertising)
• Può sviluppare aggregazione e creare comunità attorno
all’organizzazione
Offerta
Comunicazione
Luogo reale
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di fruizione
Il brand delivery sul territorio
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Comunicazione corporate o istituzionale
• Promuove le immagini, le idee, le questioni politiche
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OFICINAMarketing e Comunicazione
Oficina d'impresa srl
Via per Marco, 12/0 - 38068 Rovereto (Trento) - ltaly
Tel. +39 0464 021300 Fax. + 39 0464 021310
PI 02592910364
info@oficina-dimpresa.com
www.oficina-dimpresa.com
ooe
Immagini su gentile concessione della Strada dei Formaggi delle Dolomiti
(http://www.tastetrentino.it/le-tre-strade/strada-dei-formaggi-delle-dolomiti/strada-dei-formaggi-delle-dolomiti/)

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PERCHE' VALGO??!!

  • 1. PERCHE’ VALGO??!!! Consorzio Dolomiti Prealpi Feltre (BL) Feltre, 23 maggio 2017 PRODOTTO LOCALE DEVE COMUNICARE IDENTITÀ
  • 2. Identità collettiva • Aggregazione del consenso attorno ad un nucleo di credenze e valori riconosciuti e condivisi • La realtà organizzativa è un costrutto sociale che nasce dalla negoziazione di codici interpretativi soggettivi
  • 3. Identità collettiva Codici innovativi che si consolidano e diventando tradizione cioè rito/oggetto collettivo condiviso a forte valenza simbolica
  • 4. Obiettivo identitario Far coincidere il come una organizzazione si percepisce dal come viene percepita Questo implica una ricerca e aggiustamenti continui verso il ri-conoscere se stessi rispetto agli altri
  • 5. Un problema di marketing Internal marketing Azioni di scambio con chi si sente raccolto all’interno e condivide simbolicamente i valori di una organizzazione IDENTITA’ External marketing Azioni di scambio con chi è raccolto simbolicamente all’esterno di una organizzazione e ne condivide l’appartenenza attraverso il brand IMMAGINE
  • 6. MARKETING TRANSAZIONALE MARKETING RELAZIONALE MARKETING ESPERIENZIALE REALE O DIGITALE obiettivi effettuare una vendita: la vendita come misura del successo creare un cliente: la vendita è l'inizio di una relazione; il cliente richiede integrazione attraverso l'interazione stupire e coinvolgere il cliente in un mondo fantastico fantasmatico che comunica valori condivisi dal cliente analisi del cliente clienti anonimi clienti ben conosciuto cliente ben conosciuto, partecipe ed attivo nel creare e interagire col mondo dell'impresa, del marchio relazione cliente fornitore fornitore e clienti ben distinti fornitore e cliente interdipendenti fornitore e cliente appartengono allo stesso club valoriale e ne condividono i simboli valutazione delle performance di marketing acquisire nuovi clienti conservare clienti acquisisti creare un gruppo di clienti e far si che siano loro a portare altri clienti partecipando attivamente alla diffusione del messaggio consenso consenso del cliente basato sul prodotto e sul prezzo consenso basato sulle capacità di problem solving consenso basato sull'ascolto delle idee del cliente elemento determinante nello scambio prodotto, vendita, monologo, imposizione servizio; vendita come accordo; dialogo individuale con i clienti e processo di comunicazione continuo brand o marchio
  • 7. Cultura Sistema significati pubblicamente e collettivamente accettati per un gruppo determinato in un determinato momento. Da questo concetto di cultura discendono i concetti di simbolo, linguaggio, ideologia, credenza, rituale e mito. (Pettigrew)
  • 8. Cultura dell’immagine Istituzionalizzazione di strutture organizzative e di procedure operative che diventano esse stesse fonte di legittimazione sociale e criteri di accreditamento pubblico
  • 9. L’immagine è l’anima, l’alone immateriale, iconico e comunicativo delle merci/servizi nella società postindustriale e digitale
  • 10. Gli asset competitivi Da produzione di prodotti a organizzazione di sevizi/esperienze, intrattenimento, educazione, cultura … dipendenza sempre più accentuata dalla conoscenza teorica e digitale
  • 11. L’immagine Il criterio di scelta di prodotti e servizi da parte del cliente passa dal valore d’uso di bene/servizio al valore simbolico esperienziale reale/virtuale
  • 12. Identificazione simbolica Si scambiano feticci cioè oggetti densi di significazione, opere d’arte fatte non solo per essere acquistate, ma guardate, ammirate, e possedute o appartenenze ad un gruppo, ad una tribù ad un club che include i pari ed esclude i più
  • 13. Valore di scambio Oggetti e appartenenze sono scelti per il loro valore seduttivo e fantasmatico non per il loro valore reale L’immagine e il brand fanno la differenza
  • 14. Cultura dell’immagine Dalla competizione sui prodotti/servizi alla competizione sull’immagine Il contendere si sposta sul valore comunicativo aggiunto a merci e servizi (F. Carmagnola)
  • 15. IMMAGINE: 3 MODELLI DI RIFERIMENTO
  • 16. Immagine come apparenza • Focus: sull’oggetto, sul prodotto • Il prodotto parla e si distingue dagli altri perché porta valori • La comunicazione punta alla creatività che di per se diversifica il prodotto • La presenza ovunque innalza il livello di visibilità in persuasione palese L’agenzia di pubblicità è l’attore principale della costruzione dell’immagine
  • 17. Immagine creata dal marketing • L’immagine viene costruita dall’interno dell’impresa • Appartiene a piani ben codificati e strutturati • I prodotti/servizi a marca dialogano con i target di clienti creando la brand belief • L’immagine diventa un insieme organizzato e coerente di specifiche valenze associate a una particolare offerta per determinati segmenti di clientela La funzione marketing supportata dall’agenzia pubblicitaria è l’artefice dell’immagine
  • 18. Comunicazione integrata • Organizzazione come individuo (Berstein) • La comunicazione non è delegata a ruolo funzionale, ma assume una valenza strategica che impegna tutti, in primis i vertici dell’organizzazione • La complessità dei sistemi organizzativi innalza la richiesta di comunicazione • I comportamenti di tutti i soggetti partecipano a costruire la comunicazione La comunicazione è competenza di tutti
  • 19. Comunicazione integrata Solo dopo avere risolto il problema dell’identità potremo elaborare le forme pratiche della nostra comunicazione (Berstein) • La corporate advertising dipende dalla company philosophy alla company image, dal brand alla MANTRA vision La comunicazione è un paradigma strategico
  • 21. MANTRA Vision cioè le 3-5 parole chiave che riassumono i valori identitari del brand e ne caratterizzano i comportamenti a livello corporate, di scelte di marca e di sviluppo di business… coerentemente nel lungo periodo Per essere unici, occorre essere diversi! Coco Chanel
  • 22. Esempi di MANTRA vision • NIKE è Athletic Autentic Performance • Walt Disney è Fun Family Entertainment • Agraria Riva del Garda è Lusso e ricchezza del Genius Loci rurale • Gelateria Peterle Sapori dell’infanzia alpina • Oficina d’impresa Il luogo dove nascono le idee • ABANO RITZ HOTEL***** Il lusso di una autentica esperienza vintage • Altopiano della Vigolana: benessere all’aria aperta, low cost di qualità • LE MONTAGNINE le patate del benessere: una tradizione da favola! al giusto prezzo • DAL Marcante 1758: custode di sublimi sapori tipici Per essere unici, occorre essere diversi! Coco Chanel
  • 23. La sinteticità e la chiarezza consentono di individuare • le linee guida di ogni azione • la coerenza di comunicazione • l’essenza della propria identità che vedrà azioni operative diverse, in evoluzione nel tempo, ma coerenti a livello strategico. Le condizioni di contesto potranno mutare, ma il MANTRA consentirà all’organizzazione di evolversi e essere sempre al passo coi tempi senza rinunciare alla coerenza e sviluppo del brand. Una precisazione: la MANTRA vision non sempre deve essere comunicata, può e deve lavorare sotto-traccia, essere desunta dalla comunicazione della marca, senza esplicitarla.
  • 24. Mission aziendale • Lo scopo dell’esistenza dell’impresa, i mezzi che essa intende utilizzare per raggiungere tale scopo, i valori cioè le convinzioni o i principi che guidano il suo percorso per rispondere a 3 quesiti: – Chi servire – Quali bisogni, desideri ed esigenze soddisfare – Come soddisfarli
  • 25. Mission aziendale • Lo scopo dell’esistenza dell’impresa, i mezzi che essa intende utilizzare per raggiungere tale scopo, i valori cioè le convinzioni o i principi che guidano il suo percorso per rispondere a 3 quesiti: – Chi servire – Quali bisogni, desideri ed esigenze soddisfare – Come soddisfarli
  • 26. Mission aziendale • La mission, una volta definita, dovrebbe fungere da supporto a tutte le azioni e le scelte aziendali che dovrebbero essere finalizzate al suo raggiungimento da parte di tutti coloro che operano in azienda • La mission cambia, perché il mondo cambia: il problema sta nella ridefinizione continua e nel trasferimento in azienda • La mission ha identificato l’obiettivo e definito il cosa fare nel presente universalizzando i criteri
  • 27. Vision aziendale • L’immagine che di se ha l’azienda rispetto al suo posizionamento futuro e agli scenari possibili • Tali vision guidano il percorso per rispondere ai quesiti: – Quali tipologie di clienti si apriranno in futuro e che oggi forse sono solo abbozzate? – Quali bisogni, desideri ed esigenze emergeranno in futuro che possono essere interessanti per l’impresa? – Quanto saranno interessanti e in che tempi maturerà tale business? – Come soddisfarli cioè quali investimenti ipotizzare per realizzare tali spazi di mercato? – Quali orientamenti dare all’impresa? Rassicurante, ma inadatto alla co-costruzione di senso fra organizzazione e cliente
  • 28. Vision aziendale • La vision, o meglio l’agenda strategica delle possibili vision, dovrebbe fungere da supporto alle azioni e alle scelte aziendali che potrebbero essere finalizzato a cogliere le opportunità di mercato partecipando a rinnovarle • Le vision proiettano l’impresa nel futuro ed aprono possibilità, producendo incertezza • Le vision sviluppano opportunità innovative e creative Le visioni sono inadatte alla società liquida
  • 30. La marca È un soggetto dalle molte attitudini agisce, comunica, si relaziona, dialoga come una persona Accompagna il cliente PERSONIFICAZIONE DEL BRAND
  • 31. Brand Trust Intenzione del cliente di affidarsi alla capacità della marca di rispettare le promesse e quindi di erogare i benefici dichiarati La marca è il moderatore della percezione del rischio BRAND REALABILITY dotazione tecnica della marca BRAND INTENTION intenzione di operare nell’interesse del cliente COSTANTEMENTE E COERENTEMENTE NEL TEMPO
  • 32. 1. BRAND AFFECT: stato emozionale positivo e temporaneo che alimenta la soddisfazione 2. BRAND REALTIONSHIP QUALITY: elenco dei fattori che garantiscono la relazione di lunga durata fra la marca e l’acquirente 3. BRAND LOYALTY: insieme di fattori che contribuiscono a costruire e mantenere relazioni di lunga durata fra marca e cliente Agisce, comunica, si relaziona, dialoga 4. BRAND THRUST: la fiducia nella marca (punto di arrivo)
  • 33. Caratteristiche del Brand Thust dal punto di vista del cliente 1. COMPETENZA: risponde alle mie esigenze; ha esperienza 2. ONESTA’: è sincera; è leale (non mi tradirebbe mai!) 3. EMPATIA: mi capisce; è estroversa; si farebbe carico di eventuali suoi errori 4. BENEVOLENZA: è disposta a mettersi in difficoltà per me; mostra interesse per me (sono il centro dei suoi pensieri!)
  • 34. QUESTA MARCA MI AMA! ONESTA + EMPATIA + COMPETENZA = BENEVOLENZA
  • 35. FEDELTA’ ATTITUDINALE DEL CLIENTE 1. sono disposto a pagare di più pur di farla mia, di possederla 2. guai se non fosse disponibile: non posso rinunciare a lei! 3. faccio qualche sacrificio pur di continuare ad averla, lei lo merita FEDELTA’ ATTITUDINALE OBIETTIVO ULTIMO DELLA MARCA
  • 37. Comunicazione interconnessa • L’interconnessione fra organizzazione e cliente genera flussi informativi e simbolici: co-produzione di significati comunicazionali • Il cliente genera senso: consumocrazia
  • 38. Corporate image o immagine istituzionale • Il ritratto mentale che qualcuno o la gente in generale si fa di una organizzazione (Pan Dictionary of Management) • Risultato complessivo della interazione di tutte le esperienze, le credenze, le sensazioni, le conoscenze e le impressioni che la gente ha di una impresa/organizzazione (Bob Worstester)
  • 39. Comunicazione corporate o istituzionale • Promuove le immagini, le idee, le questioni politiche inerenti alle organizzazioni nel loro complesso, non una singola attività • Crea e partecipa a costruire l’immagine complessiva dell’organizzazione • Può influenzare l’opinione pubblica rispetto ad un certo tema sociale (advocacy advertising) • Può sviluppare aggregazione e creare comunità attorno all’organizzazione
  • 40. Offerta Comunicazione Luogo reale e virtuale di fruizione Il brand delivery sul territorio Coerenza Attori presenti sul territorio organizzati in comunità
  • 41. Comunicazione corporate o istituzionale • Promuove le immagini, le idee, le questioni politiche inerenti alle organizzazioni nel loro complesso, non una singola attività • Crea e partecipa a costruire l’immagine complessiva dell’organizzazione • Può influenzare l’opinione pubblica rispetto ad un certo tema sociale (advocacy advertising) • Può sviluppare aggregazione e creare comunità attorno all’organizzazione
  • 42. OFICINAMarketing e Comunicazione Oficina d'impresa srl Via per Marco, 12/0 - 38068 Rovereto (Trento) - ltaly Tel. +39 0464 021300 Fax. + 39 0464 021310 PI 02592910364 info@oficina-dimpresa.com www.oficina-dimpresa.com ooe Immagini su gentile concessione della Strada dei Formaggi delle Dolomiti (http://www.tastetrentino.it/le-tre-strade/strada-dei-formaggi-delle-dolomiti/strada-dei-formaggi-delle-dolomiti/)