QUANDO L'ABITO FA IL MONACO
I prodotti comunicano sullo scaffale prima ancora di essere acquistati, attraverso i colori, le forme, le informazioni contenute sul packaging.
Come sfruttare gli elementi di comunicazione per trasmettere valore al cliente? Quali sono i vincoli normativi per la creazione di etichette e confezioni? Tutte le aziende che producono e commercializzano si trovano ad affrontare questi aspetti, ma non sempre hanno le risposte giuste.
3. Il Packaging è
1. una leva strategica di marketing,
comunicazione e vendite
2. uno strumento fondamentale di
conservazione e trasporto dei prodotti
3. una componente costosa per l’ambiente
4. Packaging
Funzione tradizionale
• Proteggere
• Conservare
• Trasportare
• Smaltire - riciclare
Funzione evoluta
• Trasmettere l’immagine di
marca
• Informare sul prodotto
• Aumentare il valore
percepito: premium,
lusso, lusso inaccessibile
14. Velocità emozionale
Il punto di vista del cliente
• La maggioranza di noi consumatori impiega 2,6
secondi per scegliere un prodotto
• La confezione/ il packaging è citato tra i primi 5
dei 23 mezzi di comunicazione, in quanto
fornisce informazioni più dettagliate e veritiere
rispetto al messaggio veicolato da altri media
Pointlogic International Media Consultants
15. Aspetti cognitivi
• il 90% delle informazioni che vengono
processate dal cervello umano provengono da
canali non verbali
• il cervello umano può elaborare le informazioni
visuali 60.000 volte più velocemente rispetto ad
un testo scritto
• gli aspetti culturali di un certo luogo influenzano
le scelte e la valutazione del prodotto
16. Bag in box: commodities o prodotto innovativo eco-sostenibile?
17. Il Packaging è il prodotto
• l’esterno e l’interno del prodotto sono
inseparabili
• la confezione rappresenta il prodotto comprese
le sue caratteristiche organolettiche
• il packaging ci differenzia dai competitor…sia
che il nostro prodotto sia diverso e unico o che
non lo sia
19. Alcuni errori da evitare
Basta sia bellino!
La progettazione deve partire da una buona
strategia di prodotto e di marca
L’identità, la forte personalità e la coerenza fanno
la differenza
20. Alcuni errori da evitare
Siamo stufi, vogliamo una cosa completamente
nuova!
Proporsi in modo completamente irriconoscibile
deve essere frutto di una attenta valutazione
strategica e di marketing, non deve seguire solo
una istanza emozionale.
21. Alcuni errori da evitare
Basta piaccia ai capi!
Il punto di vista dei vertici aziendali è importante,
ma lo è ancor di più quello del cliente.
Attenzione a prendere decisioni in modo
autoreferenziale!
22. Alcuni errori da evitare
Chi comanda qui, il prete o la serva?
Progettazione, valutazione e decisione devono
tener ben presenti e coinvolgere in modo attivo i
decision maker:
donne, uomini rispetto all’età del target
23. Alcuni errori da evitare
Adesso, per 10 anni siamo a posto!
Il packaging non è eterno, deve evolversi nel
tempo.
Ogni 2-3 anni occorre ringiovanire l’offerta
24. Relatrice:
Dott.ssa Manuela Malavolta
Laboratorio di analisi e consulenza per il settore agro-alimentare
L’etichetta alimentare
completa e corretta
Impostazione di un’etichetta ai sensi
del Reg. 1169/2011 e delle normative
specifiche di settore
25. Il Reg. UE n. 1169/2011
Reg. UE n. 1169/2011
relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori
Progetto ambizioso di semplificazione della normativa.
Unione delle leggi generali sull’etichettatura e delle leggi sulle informazioni nutrizionali,
per permettere la libera circolazione delle merci, eliminazione degli ostacoli agli scambi
interfrontalieri. Sicurezza alimentare e sicurezza nutrizionale.
Obiettivo: il nuovo regolamento tende a tutelare il consumatore sia dal punto di vista
commerciale che dal punto di vista della salute.
La SICUREZZA ALIMENTARE è diventata un pre-requisito (riferimenti espliciti al Reg.
CE 178/02)
+ SICUREZZA NUTRIZIONALE
26.
27. Principi generali e novità
La spesa per la sanità pubblica in merito al problema
dell’obesità è pari al 30% della spesa sanitaria.
Si prevede che tra 20 anni 1 cittadino europeo su 10 sarà
soggetto a diabete di tipo 2.
Es: consumo di bevande zuccherate, cibi contenenti elevate
quantità di grassi saturi, elevato contenuto in sodio di certi
alimenti (malattie cardio-vascolari…)
Dal 13/12/2016: obbligatorie 7 indicazioni nutrizionali
mettendo in prima linea gli elementi più negativi.
Esigenza di maggiore leggibilità.
Tra le novità curiose: ci sarà la possibilità di usare simboli
e pittogrammi al posto delle parole: forse in futuro si
potrebbero superare problemi di lingua.
Problema allergeni: è necessario indicarli SEMPRE in
quanto gli alimenti devono essere sicuri per tutte le
categorie di consumatori, anche per quelli più vulnerabili.
28. Disposizioni generali
PRATICHE LEALI DI INFORMAZIONE:
Le informazioni sugli alimenti non
devono indurre in errore il
consumatore
(vale anche per la pubblicità)
Quando si elabora un’etichetta bisogna
sempre pensare al consumatore
«medio», quindi essere sempre chiari
e comprensibili, esplicitando bene i
contenuti (no abbreviazioni, no
espressioni troppo tecniche o difficili
ecc…)
Il regolamento regola anche quanto indicato nelle vendite a distanza (siti internet,
social network… vedere art. 14) ad esempio obbligando l’utilizzo della lingua del
paese di commercializzazione, vietando di attribuire al prodotto vanti nutrizionali o
salutistici dove non è permesso farlo ecc…
29. Capo IV Sez.1 Informazioni obbligatorie
2011/91/UE: obbligo indicazione anche
del lotto (deve essere indicato anche
nelle fasi precedenti la vendita dei
prodotti NON preimballati, venduti sfusi
al consumatore finale)
30. Capo IV Sez.1 Informazioni obbligatorie
Nano-confezioni <10 cm2: indicare almeno gli allergeni, denominazione, quantità,
tmc/scadenza! (altezza carattere almeno 0,9 mm)
Leggibilità: altezza dei caratteri definita 1,2 mm (la x come da allegato IV)
0,9 mm per le confezioni (NON le etichette) il cui lato maggiore è <80 cm2.
Nello stesso campo visivo:
- Denominazione di vendita
- Quantità netta
- Titolo alcolometrico (>1,2%)
- (non più: TMC/data scadenza!)
31. Allegato IV Leggibilità
Indicazioni obbligatorie:
scritte nella lingua del Paese di
commercializzazione (non per le
info facoltative) (Art. 15)
32. Capo IV Sez.3 Dichiarazione nutrizionale
Facoltative:
OBBLIGATORIO, A
PARTIRE
DAL 13/12/2016!!!
33. Capo IV Sez.3 Dichiarazione nutrizionale
Meglio
analisi o
calcolo
???
35. Credits
Fotografie:
Stéphanie Kilgast http://bit.ly/1W7Mk4D
Michele Bernardinatti
Michael Dall’Agnol
Giorgio Zamboni
Eugenio Luti
Grafica:
Oficina d’impresa
Birger’s Oter Ultleie
Michael Dall’Agnol
Le altre fotografie ed esempi presenti nelle slide sono tratti da internet ed utilizzati al solo scopo illustrativo e didattico