1. Di che cosa parliamo?
Tecnologia
Comunicazione, armi, trasporti ecc.
Medium
Telefono, radio, tv internet…
Linguaggio/messaggio
Fotografia, fumetto, pubblicità, scrittura
2. Di che cosa parliamo?
Medium come mezzo di comunicazione
Supporto tecnologico
Elaborazione / produzione di messaggi
Linguaggio / sistema simbolico
3. Riforma Moratti, 2003
si fece portatrice di quelle che erano considerate dall’allora governo le
innovative “3 i”, informatica, inglese, impresa.
Per quanto concerne l’informatica
“Per la realizzazione delle finalità della presente Legge, il Ministro
dell’istruzione, dell’università e della ricerca predispone (…) un
piano programmatico di interventi finanziari (…) a sostegno (…)
dello sviluppo delle tecnologie multimediali e della
alfabetizzazione nelle tecnologie informatiche, nel pieno rispetto
del principio di pluralismo delle soluzioni informatiche offerte
dall’informazione tecnologica, al fine di incoraggiare e sviluppare
le doti creative e collaborative degli studenti”.
la Legge definisce come inizio dello studio dell’informatica la scuola
secondaria di primo grado.
4. Fioroni, 2007
Indicazioni per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo
ciclo di istruzione
“[il bambino] Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per
fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per
esprimersi attraverso di esse” e ancora, all’interno del
paragrafo sui Traguardi per lo sviluppo della competenza:
“[il bambino] prova interesse per gli artefatti tecnologici, li
esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi”.
5. Gelmini, 2008
Negli anni in cui è stata ministro Gelmini, si è vista la partenza
del Progetto Classi 2.0 in concomitanza con analoghi
progetti a livello europeo (Spagna, Regno Unito).
Il progetto vede la selezione di un certo numero di classi di
ogni ordine e grado sul territorio italiano, che sperimentano
le IT in classe. Da questo segue la diffusione delle LIM nelle
scuole
6. 2.0
La logica del progetto tende a valorizzare l’attuazione di più
modelli di innovazione che possano generare un contagio nel
territorio anche tra quelle scuole che non partecipano all’iniziativa.
La presenza sempre più diffusa e naturalizzata nella scuola da qui
a dieci anni delle tecnologie renderà necessario all’insegnante
sviluppare e mettere in campo competenze oggi ancora
timidamente espresse.
I vincoli strutturali sono stati superati in questi anni dall’estensione
dello spazio classe con ambienti di apprendimento virtuale (VLE) e
sistemi di gestione dei contenuti, LMS (Learning Management
System), a cui si sono associati strumenti del Web 2.0.
7. 2.0
l’ampliamento del numero di device tecnologici (tablet, netbook,
ebook, risponditori…) che orienteranno l’attività didattica
sempre più verso la collaborazione.
l’uso di giochi, ambienti immersivi e augmented reality
richiederà ulteriori approfondimenti di ricerca per far si che
questi vengano considerati come potenziali scenari di
apprendimento
identificare nuovi modelli di formazione continua adeguati alle
esigenze della popolazione insegnante (OECD - Education at a
glance).
il ruolo dei genitori sempre più coinvolti e partecipi nel processo
di crescita e formazione dei figli. Questi ultimi si mostrano
favorevoli all’adozione di nuovi strumenti.
8. Chiediamoci perché
Migliora la qualità didattica:
Dell’insegnamento (comunicazione,
spiegazione)
Dell’apprendimento (più piacevole, meno
faticoso)
Aumenta la quantità di saperi e conoscenze da
trasmettere
La scuola deve stare al passo con le tecnologie della
comunicazione sociale
Le ICT aumentano l’efficienza del sistema di
istruzione per cui possono diminuire gli insegnanti e
aumentare gli alunni per classe
9. Immaginiamo che…
Nel 2157 due bambini trovano in una soffitta un vecchio libro,
che descrive, tra le altre cose, le caratteristiche del sistema
scolastico del XX secolo…
scoprono che in quell'epoca i bambini non erano istruiti da un
insegnante elettronico, come invece accade a loro, ma si
recavano in gruppo in speciali edifici, le scuole, dove venivano
istruiti da insegnanti umani
Ritornano a casa, dove l'insegnante computerizzato è in attesa
di continuare il suo lavoro sulle frazioni. Ma il pensiero va a
quella strana scuola del XX secolo e a quei bambini: Chissà
come si divertivano!
I.Asimov, The fun they had (Come si divertivano), 1951