4. Con chi
sono?
Alberto Odone
Si occupa di didattica musicale e
dell’ascolto ed è docente di teoria
musicale ed Ear Training presso il
Conservatorio di Milano, nonché
direttore di coro.
Silvia Bertolino
Insegna violino alla scuola media a
indirizzo musicale dell’Istituto Thouar
Gonzaga ed è referente per la scuola e
la formazione presso l’associazione
MaMu Cultura.
5. MaMu Cultura
L’associazione MaMu Cultura
Musicale è un ente di diritto
privato senza fine di lucro.
Ha lo scopo di sviluppare la
cultura, la diffusione, la
conoscenza e la pratica della
musica classica.
Si ringrazia l’editore: magazzinomusica.it
6. Obiettivi
Alla fine dell’incontro si prevede che acquisiate:
● conoscenza delle terminologie più comuni in uso
● conoscenza di base sulle tipologie di strumenti esistenti e sulle loro potenzialità;
● conoscenza di base su come utilizzarle nel vostro contesto;
● competenze di base per sperimentare con i vostri studenti/utenti;
● (ci si augura) apertura verso le nuove possibilità offerte da questi approcci.
→ ESSERE co-progettisti di progetti didattici musicali con risorse e approcci
innovativi
7. Modalità
Discutiamo
● Individuiamo potenziali
scenari per
l’insegnamento
musicale
● Discutiamo sui casi
concreti dei musicisti e
insegnanti presenti, con
Alberto Odone e Silvia
Bertolino...
Presento
● Esploriamo i contenuti
del Manuale in
un’ottica di
condivisione
● Approfondiamo alcuni
contenuti
● Curiosiamo oltre il
manuale...
Sperimentiamo
● Giochiamo, testiamo e
assaggiamo...
● Ricontestualizziamo
l’esperienza nella
nostra realtà...
Il percorso si articola in solo 1h 30’...
DENSISSIMO!
+
...circa 1h 30’ + ad libitum
8. Presento
● Esploriamo i contenuti del
Manuale in un’ottica di
condivisione
● Approfondiamo alcuni
contenuti
● Curiosiamo oltre il
manuale...
17. Una serie di miti: veri o falsi?
1. è freddo
2. si perde la relazione
3. è tecnologia
4. richiede lunghi tempi di adattamento
5. è un’invenzione recente
6. è noioso
7. è Zoom
8. è la Didattica a Distanza
9. ...
23. Riavvolgiamo il nastro
(me lo ha chiesto anche Radio Rai 3)
←
1.Inclusione (a distanza)
2.Evoluzione (tecnologica)
24. La Storia: tappe salienti 1
1837 - UK corso di stenografia per
corrispondenza, bidirezionale (!)
1892 - Univ. Chicago per contenere la
dispersione sul territorio, i docenti
insorgono
1922 - corsi alla radio USA
1951 - ITALIA: Scuola Radio Elettra di Torino
(come Arduino e la robotica)
1959 - Alberto Manzi, “Non è mai troppo
tardi” (digital inclusion)
25. La Storia: tappe salienti 2
1960 - si diffondono “i computer”
1969 - Open University, tutta online, in UK ha
formato ad oggi oltre 2 milioni di studenti, è
parte del movimento ODL (Open Distance
Learning)
2000 - prima laurea online del Politecnico di
Milano, senza webcam, per alcuni senza mouse
2002 - Moodle: via all’open
2007 - MOOC, tra Canada e USA
2016 - EduOpen in italia
2020 - ...cosa succede nel 2020?
26. Quale colonna
sonora avrebbe
la storia dell’e-
Learning?
Un brano, una
sinfonia, un genere
musicale, un lied,
una canzone...Dite la vostra
in chat
→
27. “Quel giorno un’epidemia di
“influenza addominale” (che cosa sia, non lo so)
costrinse le scuole di Ramsdale a chiudere i battenti
sino alla fine dell’estate.”
“Lolita”, di Vladimir Nabokov, 1955
29. Ho iniziato a interessarmi di apprendimento
oltre quindici anni fa.
Tuttavia ammetto di non aver mai compiuto, prima di ora, un
passo concreto in questa direzione.
L’e-Learning ha sempre rappresentato un “lusso eventuale”,
una modalità accessoria di apprendimento
Alberto Odone, docente di Ear Training al Conservatorio di Milano, 2020
32. I principali errori da evitare...
1. pensare di conoscere il target, i discenti
2. illudersi che un unico approccio vada bene
3. scegliere prima gli strumenti digitali e poi capire come usarli
4. non coinvolgere tutti gli attori in gioco (es. genitori)
5. sottovalutare il fattore fatica
+
1. non osare, aggiungerei
FARFINTADINIENTE
33. ...e come evitarli
1. chiedere, interrogare, conoscere, presentarsi
→ focus group, questionari, interviste
2. adattare, progettare in dettaglio, proporre alternative
→ copiare, ispirarsi ad altre esperienze
3. testare le piattaforme, assaggiare tool, chiedere consigli
+ approfondire gli obiettivi didattici/formativi
→ coltivare la curiosità digitale, focalizzandosi passo passo
4. co-progettare i percorsi didattici
→ coinvolgere gli studenti, i genitori, i colleghi, i dirigenti
5. rimodulare i tempi e gli sforzi dell’apprendimento
→ classe capovolta / aumentare il livello di coinvolgimento
OSARE
34. L’e-Learning è relazione
Per sostenerla è necessario
saper padroneggiare
metodologie
e strumenti digitali.
Questo libro vuole essere
un supporto per farlo
al meglio.
35. Empatia digitale
Il requisito che deve tenere a mente chi progetta un corso online, e ogni
servizio digitale, è l’empatia, ossia la capacità di mettersi nei panni di chi
fruirà del servizio, chi insegnerà, chi seguirà il corso.
La prospettiva di uno “sguardo da fuori”, che forse nella fretta dei
“giorni del Covid” è andata smarrita, ma che ora è il momento di
recuperare in un’ottica costruttiva e innovativa.
37. Parte I
Scoprire l’e-
Learning: storia,
metodologie,
ruoli
So di che si tratta
quando si parla di e-
Learning e conosco le
principali accortezze
per passare dalla
formazione in presenza
a quella online o
blended
38. Parte I
1 – Cos’è l’e-Learning e perché questo manuale
2 – Breve storia di (quasi) tutto l’e-Learning
3 – Gli step per creare un corso online
4 – Modelli innovativi di apprendimento
5 – I ruoli e le professioni dell’e-Learning
39. Parte I
1 – Cos’è l’e-Learning e perché questo manuale
40. Parte I
2 – Breve storia di (quasi) tutto l’e-Learning
41. Parte I
3 – Gli step per creare un corso online
42. Parte I
4 – Modelli innovativi di apprendimento
43. 4 – Modelli innovativi (e non) di apprendimento
Burrhus Skinner vs. Sugata Mitra
Parte I
44. Parte I
5 – I ruoli e le professioni dell’e-Learning
45. Parte II
Fare l’e-
Learning:
mezzi,
strumenti e
piattaforme
Sono in grado di
scegliere software,
applicativi e
componenti sulla base
delle mie esigenze e
dell’offerta free e a
pagamento
46. Parte II – Fare l’e-Learning:
mezzi, strumenti e piattaforme
Sono in grado di scegliere software, applicativi e
componenti sulla base delle mie esigenze e
dell’offerta free e a pagamento
47. Parte II
6 – Webinar e videolezioni sincrone
7 – Videolezioni asincrone e podcast
8 – Le piattaforme e i Learning Management
System
9 – Contenuti: standard e strumenti di authoring
10 – e-Collaboration per l’apprendimento
53. VSDC Free Video Editor
http://www.videosoftdev.com/it/free-video-editor
Consente l’elaborazione e creazione di file video di diversa complessità.
Incorpora un buon numero di effetti video e audio. L’interfaccia semplice e
intuitiva sembra di facile accessibilità anche per i non esperti.
Costi: il sito riporta “è possibile scaricare VSDC Free Video Editor e usarlo
senza nessun limite (senza periodo di prova, watermark o pubblicità).
Tuttavia, si ha l’opportunità di aiutare il progetto mediante la sottoscrizione al
supporto tecnico.”
Pare sia possibile ottenere una licenza gratis per la scuola, contattando i
fornitori.
54. Parte II
8 – Le piattaforme e i Learning Management System
55. Parte II
8 – Le piattaforme e i Learning Management System
56. Parte II
9 – Contenuti: standard e strumenti di authoring
57. Parte II
9 – Contenuti: standard e strumenti di authoring
63. SoundTrap
www.soundtrap.com
Applicativo web utile per la creazione condivisa di brani, tendenzialmente in
modalità asincrona. In sostanza è un sequencer nel quale più persone possono
contribuire a registrare, inserire e poi mixare diverse tracce di un brano.
Anche nella versione free consente di fare parecchie cose.
Esiste un “Soundtrap for Education”, integrabile con vari LMS, che, a detta del
sito, “consente a studenti e insegnanti di esplorare la registrazione del suono
creativa in tutte le materie, per tutte le età e livelli di abilità.”
80. Parte IV
Orientare l’e-
Learning:
strategie, etica
e scenari
Osservo quanto fatto
da altri anche in
discipline diverse dalla
mia e so farmi un’idea
più precisa di come
progettare percorsi di
apprendimento in
linea con i miei valori
81.
82. Parte IV
14 – Dall’Open Education ai MOOC
15 – Sei scenari di e-Learning: consigli e soluzioni
16 – Risorse utili e nuove frontiere
83. Parte IV
14 – Dall’Open Education ai MOOC
SchemasempredalsuddettolibroUNESCO,ma
adattatodaCox(2015).DisponibilesottoCCBY
all'indirizzo
https://www.slideshare.net/ROER4D/openness-in-
higher-education
85. Parte IV
15 – Sei scenari di e-Learning: consigli e soluzioni
86. Un esempio per tutti: #calinimood
Ottica inclusiva per creare un palinsesto di creatività corale
“la scuola si è fatta servizio e ha fornito un contenitore da riempire a seconda delle
esigenze e della sensibilità di ciascuno” proponendo attività strepitose secondo un
patto chiaro: “Libertà di partecipare senza vincoli di valutazione né per gli studenti
(nessun voto!), né per i docenti (nessuna ansia da prestazione professionale!) e con
la condivisione dell’esperienza su alcune piattaforme social”.
Mattioli S., “#calinimood: un mosaico di iniziative creative”, Bricks, n. 3, 2020
http://www.rivistabricks.it/wp-content/uploads/2020/07/2020-03-
02_Mattioli.pdf
oppure https://tinyurl.com/calinimood
87. #poesianascosta - “Caviardage”
Fotografia, gioco, scrittura creativa, poesia (con
tecnica Caviardage!), filosofia, musica d’insieme,
teatro e giornalismo.
Un’attività corale, intensa, messa in atto da tutto
l’istituto, supportata dal Dirigente e dai tanti
insegnanti.
(prof. Silvia Mattioli insegna materie letterarie e latino)
88. #iosuonodacasa - Calini Ensemble
[...] abbiamo creato una base alla quale tutti gli strumentisti avrebbero potuto
fare riferimento e abbiamo spartito le strofe. Ognuno poi ha registrato la propria
clip e le abbiamo montate tutte insieme a formare il video.
[...] E ci siamo sentiti anche forti, orgogliosi di non esserci arresi, fieri di non esserci
fermati mai e di aver continuato a suonare nonostante tutto.
Leonardo Da Forno, studente 1 A, ha curato il montaggio, in parte il mixaggio e la
logistica insieme con Stefano D’ Amicis ed è stato un valido punto di riferimento per
i compagni… (ed è solo in 1^)
(iniziativa coordinata da Isaia Mori , direttore del Calini Ensemble, Silvio Uboldi, tastierista,
compositore, arrangiatore e Carlo Brufani, insegnante di Filosofia e Storia e musicista)
89.
90. #iofotografodacasa - “Light painting”
“Una linea sottile
tra un bacio e
l'amore”
Leonardo Da Forno,
1A
(Prof. Alberto Doscioli,
insegna Religione Cattolica al
Liceo Calini. Laureato in
Filosofia, è appassionato di
fotografia)
91. #calinimovement - “Finger Tutting”
Una recente
invenzione
espressiva che
richiede abilità
coordinative
particolari abbinate
ad una mobilità
articolare
significativa che
viene catturata da
una telecamera.
(Prof. Mauro Bozzoni insegna
Scienze Motorie e Sportive).
95. So di che si tratta quando si
parla di e-Learning e
conosco le principali
accortezze per passare dalla
formazione in presenza a
quella online o blended
Cap. 1 – 5
• Introduzione
• Evoluzione
• Metodologie
d’apprendimento
innovative
• Ruoli e figure
professionali
Parte 1
Scoprire l’e-Learning:
storia, metodologie, ruoli
Sono in grado di scegliere
software, applicativi e
componenti sulla base delle
mie esigenze e dell’offerta
free e a pagamento
Cap. 6 – 10
• Videolezioni e webinar
sincroni
• Videolezioni asincrone
• Piattaforme e sistemi
per la gestione
dell’apprendimento
• Authoring e creazione
di contenuti
• e-Collaboration
Parte 2
Fare l’e-Learning:
mezzi, strumenti e
piattaforme
Padroneggio le dinamiche
dell’e-Learning e gli
strumenti per osservare e
valutare la formazione
nell’ottica di favorire un
apprendimento
coinvolgente ed efficace
Cap. 11 – 13
• Tracciamento
e monitoraggio
• Valutazione e
certificazioni
• Engagement,
con focus particolare
sulla gamification
Parte 3
Coltivare le relazioni
dell’e-Learning: coinvolgere,
osservare, valutare
Osservo quanto fatto da
altri anche in discipline
diverse dalla mia e so farmi
un’idea più precisa di come
progettare percorsi di
apprendimento in linea con i
miei valori
Cap. 14 – 16
• Open Education
• Scenari attuali su casi
esemplari
• Risorse per ispirarsi
e lanciarsi verso nuove
frontiere
Parte 4
Orientare l’e-Learning:
strategie, etica e scenari
97. Il manuale dell’e-Learning
→ il sito
Dialoghi online
Se volete approfondire
manuale-elearning.it/e-learning-e-musica
98. Rivista Bricks
Rivista online per la scuola
per promuovere
l’innovazione nella didattica
ISSN:2239-6187
Se volete approfondire
http://www.rivistabricks.it/
99. Discutiamo
● Individuiamo potenziali
scenari per l’insegnamento
musicale
● Discutiamo sui casi concreti
dei musicisti e insegnanti
presenti, con Alberto Odone
e Silvia Bertolino...
102. Cos’e’ l’Open Education?
1. Un movimento
2. Una pratica
3. Una filosofia
4. Un diritto umano
5. Un modo di risparmiare risorse
6. Una buzzword
Rolfe, V. (2017). Striving toward openness: But what do we really mean? The International Review of
Research in Open and Distributed Learning, 18(7). http://dx.doi.org/10.19173/irrodl.v18i7.3207
103. Open Education - una definizione
“Con l’espressione Educazione Aperta intendiamo quell’insieme di progetti e approcci
educativi che mirano ad eliminare ogni barriera all’accesso e alla fruizione del
processo educativo, in cui la conoscenza, i contenuti, le metodologie didattiche, le
infrastrutture e gli strumenti sono condivisi in modo gratuito e trasparente.
L’educazione aperta si basa sulla possibilità di rendere disponibili Risorse Didattiche
Educative Aperte (in inglese OER, Open Educational Resources), materiali didattici,
tipicamente in formato digitale, resi disponibili con licenze che ne permettono il
riutilizzo, la modifica e la distribuzione.”
Fonte: Open Education Italia - https://educazioneaperta.eu/larete/ - Luglio 2020.
104. Open Education - princìpi
1. L’obiettivo di un sistema educativo deve essere quello di abbattere tutte le
barriere non necessarie all’accesso, fruizione e completamento di attività
educative e formative, nel rispetto della legge e delle inclinazioni personali;
2. L’accesso alle risorse educative è una questione di giustizia sociale e il diritto
all’istruzione viene garantito della carta internazionali sui diritti umani e dalla
Costituzione della Repubblica Italiana nell’art. 34;
3. Il digitale offre innovative e potenziali opportunità per l’istruzione a tutti i livelli,
nell’ottica dell’apprendimento continuo (Lifelong Learning).
105. Tre macro aree dell’open
...ma ciò che intendono condividere è diverso:
● Software open source: accesso aperto al codice sorgente.
● Dati aperti: accesso ai dati, ripubblicarli e analizzarli senza restrizioni
da copyright, brevetti...
● Accesso aperto: far sì che i contenuti, specialmente di carattere
educativo, possano circolare liberamente ed essere riutilizzati
liberamente.
Opposizione quindi anche al copyright ed al diritto d’autore.
106. Open Educational Resources - PA [?]
● “il Ministero ritiene sia necessario – attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico –
uno sforzo comune di editori e fornitori di contenuti, scuole, università,
associazioni di docenti impegnate sul fronte dell’innovazione didattica, per lo
sviluppo di un framework software comune, aperto, interoperabile ed espandibile,
in linea con lo stato dell’arte e le migliori pratiche internazionali in materia; si
impegna a promuovere tale sforzo attraverso le opportune iniziative; invita
comunque fin d’ora tutti i soggetti impegnati nello sviluppo di piattaforme di
fruizione a considerare la necessità – anche ai fini della salvaguardia nel tempo
degli investimenti fatti – di lavorare utilizzando strumenti e standard aperti e
interoperabili, nella prospettiva dell’integrazione delle funzionalità di volta in
volta implementate all’interno di un framework comune.”
Decreto Ministeriale (718) del 2013
107. Open Educational Resources - PA [?]
● ...nel cui allegato si suggerisce
“l’adozione di contenuti acquisiti indipendentemente o reperibili in rete o prodotti
attraverso il lavoro individuale o collaborativo dei docenti, eventualmente anche
attraverso il coinvolgimento dei discenti."
Decreto Ministeriale (718) del 2013, sempre quello.
108. Open Educational Resources
● contenuti didattici: corsi completi, moduli, unità didattiche, collezioni e
pubblicazioni.
● strumenti: software per la creazione, la distribuzione, l'utilizzo e il
miglioramento di contenuti didattici aperti, inclusi ricerca e organizzazione
di contenuti, sistemi per la gestione dei contenuti e dell'apprendimento,
strumenti per lo sviluppo di contenuti e comunità di apprendimento online.
● risorse per l'operatività: licenze per la proprietà intellettuale per la
promozione dell'editoria aperta di materiali, principi di progettazione e
localizzazione dei contenuti.
Wikipedia
(che qui citiamo più volte, in quanto essa stessa parte del movimento)
109. Open Source
● Software/strumento digitale gratuito + è possibile ottenere e
modificare il codice sorgente.
● Esistono molti tipi diversi di licenze che specificano le condizioni di
utilizzo di tale software.
● La Open Source Initiative (OSI) certifica che un certo prodotto digitale
sia davvero aperto (criteri di stampo etico e tecnico).
Nell’e-Learning esistono molti applicativi open source, su tutti il più volte
citato LMS Moodle e la piattaforma di videoconferenze Big Blue Button.
110. Open Educational Resources
● “Con Risorse Didattiche Aperte o Risorse Educative Aperte (in inglese OER,
Open Educational Resources) si intendono “materiali didattici
prevalentemente in formato digitale resi disponibili con licenze che ne
permettono il riutilizzo, la modifica e la distribuzione.” (cit)
“Guidelines on the development of open educational resources
policies” dell’UNESCO
111. Open Content
● Il termine "contenuto aperto" descrive qualsiasi artefatto che è di dominio
pubblico o concesso in licenza in un modo che fornisca a tutti il permesso gratuito
e perpetuo di impegnarsi in attività che sono descritte come le “Cinque Libertà” o
anche “5R”.
Le "Cinque libertà”: lo schema stesso, che riprendiamo dal documento dell’UNESCO, è basato sull’originale di David Wiley
(http://opencontent.org/definition/), e pubblicato con licenza Creative Commons Attribution.
112. Le 5 libertà e le OER
“Una OER può essere considerata libera e adattabile solo per quanto riguarda i diritti
di proprietà intellettuale specificati nella licenza.”
→ Ad esempio, in Italia esistono ben pochi repository o iniziative che si possano
definire a tutti gli effetti OER, nonostante le scuole e gli insegnanti, ma anche le
biblioteche ed altri enti come case editrici e archivi del nostro paese, siano
estremamente proattivi.
Dato che molti di questi casi non riportano esplicitamente indicazioni chiare
sulle licenze di utilizzo, non possono seguire i dettami delle 5R e non sono vere e
proprie OER.
113. Open Textbooks
● “La spesa media per i libri di testo nell’anno scolastico 2019-2020 si aggira sui
286 euro per la prima classe della scuola media, 111 per la seconda, 127 per la
terza (tetti di spesa che, come sappiamo, risultano talvolta superati di oltre il
10% tollerato). Per le scuole superiori bisogna differenziare a seconda delle
tipologie, ma si va dai 320 euro per il primo anno di liceo classico ai 240 per
l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato, con un’impennata per il
terzo anno (370 euro per i classici, 310 per gli scientifici, 310 per l’Istituto Tecnico
Geometri)”
(Tuttoscuola, settembre 2019).
Anche in questo caso, una disposizione di legge (cfr. art. 15 della legge 133/2008) ha
previsto che accanto quello cartaceo sia proposto anche il testo online.
114. EduOpen
https://learn.eduopen.org/
EduOpen è una piattaforma MOOC che dal 2013 riunisce 17 università di
medie dimensioni e offre più di 100 corsi, sia come esperienze di
apprendimento individuali sia organizzati in percorsi di apprendimento.
Alla fine di ogni corso, i partecipanti possono ottenere un certificato di
partecipazione gratuito e un open badge, eventualmente sostenendo un
esame in presenza ed ottenendo così crediti universitari (pagando per avere il
certificato finale).