SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 40
Le mappe del tesoro e i tesori delle mappe
Palata Pepoli dai Cabrei a Google Hearth
Istituzione dei Servizi Culturali Paolo Borsellino
del Comune di Crevalcore (BO)
Servizio Archivio Storico Comunale
Laboratorio ideato e realizzato da Maria Rita Biagini
anno accademico 2008/2009
Il laboratorio della durata di un’ora circa, è stato
pensato per i ragazzi della scuola media ma può
anche essere rivolto ad un pubblico di adulti che
vogliano farsi una prima idea per grandi linee
delle vicende storiche del territorio in cui si trova
il Comune di Crevalcore (Bo).
L’attività ha infatti lo scopo di far conoscere
attraverso la lettura guidata di alcune
rappresentazioni cartografiche, dal XVII
secolo ai tempi odierni, i cambiamenti
avvenuti nel territorio a seguito di mutamenti
nello sfruttamento economico delle risorse
naturali o per ragioni indipendenti dalla volontà
dell’uomo come le esondazioni dei fiumi. Oltre
che i mutamenti, le carte storiche sono in grado
di testimoniare la continuità con il passato come
per esempio nel tracciato di certe strade e nel
loro nome.
Il materiale cartografico che è stato digitalizzato,
attraverso opportuni software che permettono lo
zoom e la rotazione delle carte, viene proiettato
su un grande schermo.
Ai ragazzi vanno date alcune nozioni basilari di
cartografia.
In particolare vanno introdotti all’orientamento
delle carte, all’uso delle scale e di sistemi di
misurazione dello spazio diversi da quello
decimale.
Inoltre vengono date le nozioni di topografia
necessarie perché comprendano che le
rappresentazioni satellitari della terra che si
possono utilizzare tramite la piattaforma Google
Hearth sono alla base della moderna cartografia e
dunque sono le attuali mappe del territorio.
Il laboratorio inizia con la contestualizzazione
del territorio della attuale frazione del Comune
di Crevalcore (Bo) denominata Palata Pepoli con
l’aiuto di una mappa tratta dalle tavolette
IGM di cui viene proiettata su grande schermo la
porzione che interessa. Per sommi capi vengono
raccontati i fatti salienti della storia del territorio
citando le fonti, dalle più antiche al XVII secolo,
cioè l’epoca a cui risale la prima rappresentazione
topografica usata nel laboratorio.
Per aiutare i ragazzi a leggere la mappa cartacea
degli anni 1990 che viene proiettata li si invita a
percorrere idealmente la strada più diretta che li
porta dal capoluogo alla frazione di Palata Pepoli
e a prestare attenzione in questo tragitto al
territorio circostante perché è lo stesso
documentato dalla mappe.
La mappa è in scala 1 : 100.000
La carta topografica più antica utilizzata é
come abbiamo già detto, del XVII secolo. Essa
fa parte di un repertorio di due grossi volumi di
mappe agrarie tutte del XVII secolo, appartenenti
alla nobile famiglia bolognese dei Pepoli e
conservati attualmente presso l’Archivio Storico del
Comune di Crevalcore. Si tratta di 120 cabrei
(mappe acquerellate, con emergenze
architettoniche rese in maniera assonometrica) di
possedimenti agrari quasi tutti siti nel crevalcorese
per un totale di 5.000 ettari circa (quasi la metà
dell’attuale territorio del comune di Crevalcore).
Essi, come era consuetudine all’epoca,
costituivano una sorta di catasto privato della
famiglia Pepoli in grado di dimostrare i confini, la
consistenza dei beni, il tipo di coltivazioni e di
sfruttamento delle risorse, la natura dei rapporti
giuridici intercorrenti fra la famiglia stessa e chi
a vario titolo lavorava la terra.
I cabrei dei Pepoli oltre ad essere dei manufatti
di notevole valore tecnico, sono un prodotto
artisticamente raffinato e dunque sono molto
belli da vedere e da leggere in tutti i loro
numerosi e ben rappresentati particolari. Vi si
leggono anche i nomi delle strade. Documentano
come era il territorio in un’epoca in cui si
coltivavano frumento, legumi e canapa.
In particolare la mappa che viene usata e
proiettata rappresenta un territorio di 1.000 ettari.
Per aiutare i ragazzi a farsi un’idea della
estensione di 1.000 ettari si ricorda loro che
un campo regolamentare per il gioco del
calcio misura circa 8.000 mq. E dunque in
1.000 ettari ci stanno circa 1.250 campi da calcio.
La mappa misura 95 x 95 cm circa.
Il righello sulla mappa in pertiche bolognesi
rappresenta una distanza di circa 630 metri reali.
La seconda pianta utilizzata è della prima
metà del XIX secolo e si trova in archivio
storico comunale, allegata ai documenti
necessari per ottenere l’autorizzazione
all’impianto di risaie.
Nell’archivio storico comunale di Crevalcore nel
fondo della Corrispondenza del Comune, esiste
molto materiale relativo alla gestione delle
acque.
Il territorio di cui Crevalcore fa parte è sempre
stato particolarmente influenzato dai
problemi relativi alla gestione delle acque.
In particolare per gli anni dal 1797 al 1858 il
titolo 1° Acque è ricco di rubriche e di materiale:
Rub.1° provvidenza generali; Rub. 2° fiumi;
Rub. 3° Canali, Fossi e Scoli; Rub. 4° Ponti e
Chiaviche; Rub. 5° mulini; Rub. 6° Valli e
Risaie; Rub. 7° Pozzi ed Acquedotti.
Proprio nella Rub. 6° “Valli e Risaie” è conservata
la documentazione necessaria per ottenere il
permesso di impiantare nuove risaie e fra i
documenti ci sono molte mappe che
rappresentano la situazione idrografica del
territorio.
Fra queste mappe c’è anche quella utilizzata per
il laboratorio.
La mappa rappresenta un territorio più limitato del
cabreo. In particolare si tratta di un estensione di
circa 400 ettari dunque poco meno della metà
della estensione della mappa precedente.
La mappa misura 42 x 56 cm circa.
Il righello in pertiche bolognesi rappresenta una
distanza di 600 metri reali.
La cartina in questione non è particolarmente
interessante da un punto di vista artistico – pur
essendo a colori e comunque ben fatta anche da
un punto di vista tecnico - ma ha il pregio di
mostrare chiaramente la continuità e la
discontinuità con la situazione
rappresentata nel cabro del XVII.
In particolare la mappa mostra come l’affermarsi
dell’economia risicola avesse stravolto il territorio
che nella prima metà del XIX non è più asciutto
come era nel XVII secolo quando il terreno era
percorso da una ragnatela di canali in grado di
irrigarlo e sgrondarlo, ma è completamente
inondato di acqua per molta parte dell’anno.
L’ultima rappresentazione topografica utilizzata nel
laboratorio è data dalle immagini satellitari attuali
(2003) della frazione di Palata Pepoli che si
possono vedere in internet attraverso la
piattaforma gratuita Google Hearth. Anche in
questo caso il software permette di zoomare,
di leggere il nome delle vie e di avere una
visione tridimensionale delle emergenze
anche meno significative del territorio. Il volo
ad uccello che Google Hearth permette di
effettuare sulla frazione e il suo territorio è di
notevole impatto emotivo.
I ragazzi sono aiutati a seguire i tracciati
delle strade che non sono cambiati dal XVII
secolo ai nostri giorni. In alcuni casi neppure i
nomi sono cambiati o hanno subito
modifiche di poco conto. In altri casi il territorio
è cambiato notevolmente e si cerca di capirne le
ragioni. Per esempio si individuano gli alvei dei
collettori delle acque costruiti negli anni Venti
del XX secolo per convogliare le acque basse e
quelle alte delle campagne verso il fiume Panaro
in modo da garantire, anche grazie all’opera di
potenti idrovore, lo scolo del territorio e il suo
sfruttamento agricolo nell’ottica delle colture
estensive come il frumento e il mais che
costituiscono tuttora la base dell’economia
agricola della zona.
Bibliografia di riferimento
(in ordine cronologico di pubblicazione o di stampa)
Archivio Storico Comunale di Crevalcore
voce Comune di Crevalcore in: (a cura di)
Giuseppe Rabotti, Archivi storici in Emilia-
Romagna. Guida generale degli Archivi storici
comunali, Bologna, Analisi, 1991, pp. 99-103;
(a cura di) Erminio Furlotti, Archivio storico di
Crevalcore, Inventario in 4 tomi. Pubblicazione
grigia del 1996 conservata all’Archivio Storico
Comunale di Crevalcore.
Il territorio di Crevalcore e si suoi cambiamenti
Agostino Bignardi, Le campagne emiliane nel
Rinascimento e nell’Età barocca, Arnoldo Forni
Editore, stampa 1978;
Risi Mario, Origini e vicende della risicoltura nel
persicetano dal XVI al XX secolo, relatore Franco
Cazzola, Università degli studi di Bologna, Facoltà
di economia e commercio, a.a.1982-1983;
Cinzia Casadio, Assetto e organizzazione fondiaria
del territorio di Crevalcore attraverso la
documentazione nonantolana (secoli VIII-XIII) in
Strada Maestra, n, 33 (2° sem.1992), p.58-73;
Il territorio di Crevalcore e si suoi cambiamenti
(continua)
Edoardo Rosa, Uomo salute e ambiente nella
pianura bolognese: valli, risaie e malaria tra XVIII
e XIX secolo, in La pianura e le acque tra Bologna
e Ferrara, un problema secolare: atti del convegno
di studi Cento 18-20 marzo 1983, Centro Studi
Baruffaldi, 1993;
Libero Poluzzi, Bonifiche antiche e moderne
nell’area idrografica persicetana, in Strada
Maestra n.46 (1° semestre 1999) pp. 24-56;
Il territorio di Crevalcore e i suoi cambiamenti
(continua)
Massimo Balboni, Terra di confine, in: (a cura di)
Magda Abbati, Crevalcore percorsi storici, Costa
editore, 2001, pp.11-56;
Paolo Cassoli, Il territorio crevalcorese nei Cabrei
dei Pepoli, in Strada Maestra, n.34 (1° sem.
2006), pp. 57-61;
Paolo Cremonini, Da territorio ad agroecosistema.
Linee per una lettura storica, ambientale ed
economica del paesaggio agrario persicetano, in
Strada Maestra n.61 2° sem. 2006, pp. 2-22;
Il territorio di Crevalcore e si suoi cambiamenti
Floriano Govoni, Pierangelo Pancaldi, Alberto
Tampellini, Quel che vedono le nuvole : morfologia
ed evoluzione storico-topografica della pianura
compresa fra via Emilia, Reno, Panaro e
Centopievese, [San Matteo della Decima, San
Giovanni in Persiceto] : Marefosca, 2008.
Vicende storiche di Palata Pepoli
Michele Simoni, Palata nella storia. Rassegna delle
pubblicazioni su Palata Pepoli dal XVII al XX
secolo, in Rassegna Storica Crevalcorese, n.3
(giugno 2006), pp.38-56.
La cartografia storica e le immagini satellitari
Antonio Catizzone, Fondamenti di cartografia,
Gangemi, stampa 2007;
Weinbergerg Simon, Il satellite ci guarda, in
l’Internazionale, 773 (anno 16, 2008) p.49-53.

Mais conteúdo relacionado

Semelhante a Le mappe del tesoro e i tesori delle mappe

*us13121 Colori di Guerra
*us13121 Colori di Guerra*us13121 Colori di Guerra
*us13121 Colori di Guerra
articolo9
 
BTWIC 2014 - Sabia e Del Lungo - Vi siete chiesti perchè si chiama Lucanica?
BTWIC 2014 - Sabia e Del Lungo - Vi siete chiesti perchè si chiama Lucanica?BTWIC 2014 - Sabia e Del Lungo - Vi siete chiesti perchè si chiama Lucanica?
BTWIC 2014 - Sabia e Del Lungo - Vi siete chiesti perchè si chiama Lucanica?
BTO Educational
 
Habitat rupestre e influenze sull’architettura e l’urbanistica
Habitat rupestre e influenze sull’architettura e l’urbanisticaHabitat rupestre e influenze sull’architettura e l’urbanistica
Habitat rupestre e influenze sull’architettura e l’urbanistica
Mariangela Martellotta
 

Semelhante a Le mappe del tesoro e i tesori delle mappe (20)

*us13121 Colori di Guerra
*us13121 Colori di Guerra*us13121 Colori di Guerra
*us13121 Colori di Guerra
 
L'EVOLUZIONE DELLO ZUIDERZEE ATTRAVERSO LA CARTOGRAFIA STORICA
L'EVOLUZIONE DELLO ZUIDERZEE ATTRAVERSO LA CARTOGRAFIA STORICAL'EVOLUZIONE DELLO ZUIDERZEE ATTRAVERSO LA CARTOGRAFIA STORICA
L'EVOLUZIONE DELLO ZUIDERZEE ATTRAVERSO LA CARTOGRAFIA STORICA
 
Marzo 2012 relazione stato di avanzamento
Marzo 2012  relazione stato di avanzamentoMarzo 2012  relazione stato di avanzamento
Marzo 2012 relazione stato di avanzamento
 
Museo dell'oro e della pietra di Salussola
Museo dell'oro e della pietra di SalussolaMuseo dell'oro e della pietra di Salussola
Museo dell'oro e della pietra di Salussola
 
La frana di Pomarico del 25 gennaio 2019
La frana di Pomarico del 25 gennaio 2019 La frana di Pomarico del 25 gennaio 2019
La frana di Pomarico del 25 gennaio 2019
 
Seminario cartografia 2015
Seminario cartografia 2015Seminario cartografia 2015
Seminario cartografia 2015
 
17 anni di ricostruzioni romane a Villadose (RO)
17 anni di ricostruzioni romane a Villadose (RO)17 anni di ricostruzioni romane a Villadose (RO)
17 anni di ricostruzioni romane a Villadose (RO)
 
Il territorio di Altilia Convegno 2008 Resoconto Stampa ilCrotonese
Il territorio di Altilia Convegno 2008 Resoconto Stampa ilCrotoneseIl territorio di Altilia Convegno 2008 Resoconto Stampa ilCrotonese
Il territorio di Altilia Convegno 2008 Resoconto Stampa ilCrotonese
 
Il Museo della Carta e la Valle delle Cartiere di Toscolano Maderno
Il Museo della Carta e la Valle delle Cartiere di Toscolano MadernoIl Museo della Carta e la Valle delle Cartiere di Toscolano Maderno
Il Museo della Carta e la Valle delle Cartiere di Toscolano Maderno
 
10
1010
10
 
I Navigli gestiti dal Consorzio Est Sesia
I Navigli gestiti dal Consorzio Est SesiaI Navigli gestiti dal Consorzio Est Sesia
I Navigli gestiti dal Consorzio Est Sesia
 
Nel paesaggio e nella storia di una società 2
Nel paesaggio e nella storia di una società 2Nel paesaggio e nella storia di una società 2
Nel paesaggio e nella storia di una società 2
 
BTWIC 2014 - Sabia e Del Lungo - Vi siete chiesti perchè si chiama Lucanica?
BTWIC 2014 - Sabia e Del Lungo - Vi siete chiesti perchè si chiama Lucanica?BTWIC 2014 - Sabia e Del Lungo - Vi siete chiesti perchè si chiama Lucanica?
BTWIC 2014 - Sabia e Del Lungo - Vi siete chiesti perchè si chiama Lucanica?
 
Habitat rupestre e influenze sull’architettura e l’urbanistica
Habitat rupestre e influenze sull’architettura e l’urbanisticaHabitat rupestre e influenze sull’architettura e l’urbanistica
Habitat rupestre e influenze sull’architettura e l’urbanistica
 
Il Naviglio Sforzesco, la Roggia Mora e la Roggia Castellana
Il Naviglio Sforzesco, la Roggia Mora e la Roggia CastellanaIl Naviglio Sforzesco, la Roggia Mora e la Roggia Castellana
Il Naviglio Sforzesco, la Roggia Mora e la Roggia Castellana
 
La cartografia storica della Lunigiana
La cartografia storica della LunigianaLa cartografia storica della Lunigiana
La cartografia storica della Lunigiana
 
Il Museo della Passione di Sordevolo
Il Museo della Passione di SordevoloIl Museo della Passione di Sordevolo
Il Museo della Passione di Sordevolo
 
L'ecomuseo della Grande Guerra sull'Altopiano
L'ecomuseo della Grande Guerra sull'AltopianoL'ecomuseo della Grande Guerra sull'Altopiano
L'ecomuseo della Grande Guerra sull'Altopiano
 
Spagna ita
Spagna itaSpagna ita
Spagna ita
 
Dal pallonetto a s lucia
Dal pallonetto a s luciaDal pallonetto a s lucia
Dal pallonetto a s lucia
 

Último

Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
lorenzodemidio01
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
lorenzodemidio01
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
giorgiadeascaniis59
 

Último (19)

Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
 

Le mappe del tesoro e i tesori delle mappe

  • 1.
  • 2. Le mappe del tesoro e i tesori delle mappe Palata Pepoli dai Cabrei a Google Hearth Istituzione dei Servizi Culturali Paolo Borsellino del Comune di Crevalcore (BO) Servizio Archivio Storico Comunale Laboratorio ideato e realizzato da Maria Rita Biagini anno accademico 2008/2009
  • 3. Il laboratorio della durata di un’ora circa, è stato pensato per i ragazzi della scuola media ma può anche essere rivolto ad un pubblico di adulti che vogliano farsi una prima idea per grandi linee delle vicende storiche del territorio in cui si trova il Comune di Crevalcore (Bo).
  • 4. L’attività ha infatti lo scopo di far conoscere attraverso la lettura guidata di alcune rappresentazioni cartografiche, dal XVII secolo ai tempi odierni, i cambiamenti avvenuti nel territorio a seguito di mutamenti nello sfruttamento economico delle risorse naturali o per ragioni indipendenti dalla volontà dell’uomo come le esondazioni dei fiumi. Oltre che i mutamenti, le carte storiche sono in grado di testimoniare la continuità con il passato come per esempio nel tracciato di certe strade e nel loro nome.
  • 5. Il materiale cartografico che è stato digitalizzato, attraverso opportuni software che permettono lo zoom e la rotazione delle carte, viene proiettato su un grande schermo. Ai ragazzi vanno date alcune nozioni basilari di cartografia. In particolare vanno introdotti all’orientamento delle carte, all’uso delle scale e di sistemi di misurazione dello spazio diversi da quello decimale.
  • 6. Inoltre vengono date le nozioni di topografia necessarie perché comprendano che le rappresentazioni satellitari della terra che si possono utilizzare tramite la piattaforma Google Hearth sono alla base della moderna cartografia e dunque sono le attuali mappe del territorio.
  • 7. Il laboratorio inizia con la contestualizzazione del territorio della attuale frazione del Comune di Crevalcore (Bo) denominata Palata Pepoli con l’aiuto di una mappa tratta dalle tavolette IGM di cui viene proiettata su grande schermo la porzione che interessa. Per sommi capi vengono raccontati i fatti salienti della storia del territorio citando le fonti, dalle più antiche al XVII secolo, cioè l’epoca a cui risale la prima rappresentazione topografica usata nel laboratorio.
  • 8. Per aiutare i ragazzi a leggere la mappa cartacea degli anni 1990 che viene proiettata li si invita a percorrere idealmente la strada più diretta che li porta dal capoluogo alla frazione di Palata Pepoli e a prestare attenzione in questo tragitto al territorio circostante perché è lo stesso documentato dalla mappe. La mappa è in scala 1 : 100.000
  • 9.
  • 10. La carta topografica più antica utilizzata é come abbiamo già detto, del XVII secolo. Essa fa parte di un repertorio di due grossi volumi di mappe agrarie tutte del XVII secolo, appartenenti alla nobile famiglia bolognese dei Pepoli e conservati attualmente presso l’Archivio Storico del Comune di Crevalcore. Si tratta di 120 cabrei (mappe acquerellate, con emergenze architettoniche rese in maniera assonometrica) di possedimenti agrari quasi tutti siti nel crevalcorese per un totale di 5.000 ettari circa (quasi la metà dell’attuale territorio del comune di Crevalcore).
  • 11. Essi, come era consuetudine all’epoca, costituivano una sorta di catasto privato della famiglia Pepoli in grado di dimostrare i confini, la consistenza dei beni, il tipo di coltivazioni e di sfruttamento delle risorse, la natura dei rapporti giuridici intercorrenti fra la famiglia stessa e chi a vario titolo lavorava la terra.
  • 12. I cabrei dei Pepoli oltre ad essere dei manufatti di notevole valore tecnico, sono un prodotto artisticamente raffinato e dunque sono molto belli da vedere e da leggere in tutti i loro numerosi e ben rappresentati particolari. Vi si leggono anche i nomi delle strade. Documentano come era il territorio in un’epoca in cui si coltivavano frumento, legumi e canapa.
  • 13. In particolare la mappa che viene usata e proiettata rappresenta un territorio di 1.000 ettari. Per aiutare i ragazzi a farsi un’idea della estensione di 1.000 ettari si ricorda loro che un campo regolamentare per il gioco del calcio misura circa 8.000 mq. E dunque in 1.000 ettari ci stanno circa 1.250 campi da calcio. La mappa misura 95 x 95 cm circa. Il righello sulla mappa in pertiche bolognesi rappresenta una distanza di circa 630 metri reali.
  • 14.
  • 15.
  • 16.
  • 17.
  • 18.
  • 19.
  • 20.
  • 21.
  • 22.
  • 23.
  • 24. La seconda pianta utilizzata è della prima metà del XIX secolo e si trova in archivio storico comunale, allegata ai documenti necessari per ottenere l’autorizzazione all’impianto di risaie. Nell’archivio storico comunale di Crevalcore nel fondo della Corrispondenza del Comune, esiste molto materiale relativo alla gestione delle acque.
  • 25. Il territorio di cui Crevalcore fa parte è sempre stato particolarmente influenzato dai problemi relativi alla gestione delle acque. In particolare per gli anni dal 1797 al 1858 il titolo 1° Acque è ricco di rubriche e di materiale: Rub.1° provvidenza generali; Rub. 2° fiumi; Rub. 3° Canali, Fossi e Scoli; Rub. 4° Ponti e Chiaviche; Rub. 5° mulini; Rub. 6° Valli e Risaie; Rub. 7° Pozzi ed Acquedotti.
  • 26. Proprio nella Rub. 6° “Valli e Risaie” è conservata la documentazione necessaria per ottenere il permesso di impiantare nuove risaie e fra i documenti ci sono molte mappe che rappresentano la situazione idrografica del territorio. Fra queste mappe c’è anche quella utilizzata per il laboratorio.
  • 27. La mappa rappresenta un territorio più limitato del cabreo. In particolare si tratta di un estensione di circa 400 ettari dunque poco meno della metà della estensione della mappa precedente. La mappa misura 42 x 56 cm circa. Il righello in pertiche bolognesi rappresenta una distanza di 600 metri reali.
  • 28. La cartina in questione non è particolarmente interessante da un punto di vista artistico – pur essendo a colori e comunque ben fatta anche da un punto di vista tecnico - ma ha il pregio di mostrare chiaramente la continuità e la discontinuità con la situazione rappresentata nel cabro del XVII.
  • 29. In particolare la mappa mostra come l’affermarsi dell’economia risicola avesse stravolto il territorio che nella prima metà del XIX non è più asciutto come era nel XVII secolo quando il terreno era percorso da una ragnatela di canali in grado di irrigarlo e sgrondarlo, ma è completamente inondato di acqua per molta parte dell’anno.
  • 30.
  • 31. L’ultima rappresentazione topografica utilizzata nel laboratorio è data dalle immagini satellitari attuali (2003) della frazione di Palata Pepoli che si possono vedere in internet attraverso la piattaforma gratuita Google Hearth. Anche in questo caso il software permette di zoomare, di leggere il nome delle vie e di avere una visione tridimensionale delle emergenze anche meno significative del territorio. Il volo ad uccello che Google Hearth permette di effettuare sulla frazione e il suo territorio è di notevole impatto emotivo.
  • 32. I ragazzi sono aiutati a seguire i tracciati delle strade che non sono cambiati dal XVII secolo ai nostri giorni. In alcuni casi neppure i nomi sono cambiati o hanno subito modifiche di poco conto. In altri casi il territorio è cambiato notevolmente e si cerca di capirne le ragioni. Per esempio si individuano gli alvei dei collettori delle acque costruiti negli anni Venti del XX secolo per convogliare le acque basse e quelle alte delle campagne verso il fiume Panaro in modo da garantire, anche grazie all’opera di potenti idrovore, lo scolo del territorio e il suo sfruttamento agricolo nell’ottica delle colture estensive come il frumento e il mais che costituiscono tuttora la base dell’economia agricola della zona.
  • 33.
  • 34.
  • 35. Bibliografia di riferimento (in ordine cronologico di pubblicazione o di stampa) Archivio Storico Comunale di Crevalcore voce Comune di Crevalcore in: (a cura di) Giuseppe Rabotti, Archivi storici in Emilia- Romagna. Guida generale degli Archivi storici comunali, Bologna, Analisi, 1991, pp. 99-103; (a cura di) Erminio Furlotti, Archivio storico di Crevalcore, Inventario in 4 tomi. Pubblicazione grigia del 1996 conservata all’Archivio Storico Comunale di Crevalcore.
  • 36. Il territorio di Crevalcore e si suoi cambiamenti Agostino Bignardi, Le campagne emiliane nel Rinascimento e nell’Età barocca, Arnoldo Forni Editore, stampa 1978; Risi Mario, Origini e vicende della risicoltura nel persicetano dal XVI al XX secolo, relatore Franco Cazzola, Università degli studi di Bologna, Facoltà di economia e commercio, a.a.1982-1983; Cinzia Casadio, Assetto e organizzazione fondiaria del territorio di Crevalcore attraverso la documentazione nonantolana (secoli VIII-XIII) in Strada Maestra, n, 33 (2° sem.1992), p.58-73;
  • 37. Il territorio di Crevalcore e si suoi cambiamenti (continua) Edoardo Rosa, Uomo salute e ambiente nella pianura bolognese: valli, risaie e malaria tra XVIII e XIX secolo, in La pianura e le acque tra Bologna e Ferrara, un problema secolare: atti del convegno di studi Cento 18-20 marzo 1983, Centro Studi Baruffaldi, 1993; Libero Poluzzi, Bonifiche antiche e moderne nell’area idrografica persicetana, in Strada Maestra n.46 (1° semestre 1999) pp. 24-56;
  • 38. Il territorio di Crevalcore e i suoi cambiamenti (continua) Massimo Balboni, Terra di confine, in: (a cura di) Magda Abbati, Crevalcore percorsi storici, Costa editore, 2001, pp.11-56; Paolo Cassoli, Il territorio crevalcorese nei Cabrei dei Pepoli, in Strada Maestra, n.34 (1° sem. 2006), pp. 57-61; Paolo Cremonini, Da territorio ad agroecosistema. Linee per una lettura storica, ambientale ed economica del paesaggio agrario persicetano, in Strada Maestra n.61 2° sem. 2006, pp. 2-22;
  • 39. Il territorio di Crevalcore e si suoi cambiamenti Floriano Govoni, Pierangelo Pancaldi, Alberto Tampellini, Quel che vedono le nuvole : morfologia ed evoluzione storico-topografica della pianura compresa fra via Emilia, Reno, Panaro e Centopievese, [San Matteo della Decima, San Giovanni in Persiceto] : Marefosca, 2008.
  • 40. Vicende storiche di Palata Pepoli Michele Simoni, Palata nella storia. Rassegna delle pubblicazioni su Palata Pepoli dal XVII al XX secolo, in Rassegna Storica Crevalcorese, n.3 (giugno 2006), pp.38-56. La cartografia storica e le immagini satellitari Antonio Catizzone, Fondamenti di cartografia, Gangemi, stampa 2007; Weinbergerg Simon, Il satellite ci guarda, in l’Internazionale, 773 (anno 16, 2008) p.49-53.