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Italo Calvino
la letteratura combinatoria e tanto altro …
Liceo James Joyce,
30 aprile 2015
Maria Ilaria Balducci
presenta
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
“ La fantasia è un posto dove ci piove dentro.”
2
Maria Ilaria Balducci
I. Calvino (1923-1985) è stato uno dei narratori più importanti della
seconda parte del XX secolo, di cui ha attraversato tutte le fasi letterarie
(dal Neorealismo del "Sentiero dei nidi di ragno", al fantasy della trilogia
de "I nostri antenati", sino al post-moderno de "Le città invisibili").
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
3
Maria Ilaria Balducci
L’inquieta intelligenza dello
scrittore ha sempre teso, nei
molteplici aspetti della sua opera,
a restare fedele a quella che egli
stesso definì la “sfida al
labirinto”, alla ricerca cioè di
soluzioni razionali ai problemi
dell’uomo o almeno alla
formazione di “un ordine
mentale abbastanza solido per
contenere il disordine”.
4
Maria Ilaria Balducci
Dati biografici: io sono ancora di quelli che credono, con Croce,
che di un autore contano solo le opere. (Quando contano,
naturalmente.) Perciò dati biografici non ne do, o li do falsi, o
comunque cerco sempre di cambiarli da una volta all’altra. Mi
chieda pure quel che vuol sapere, e Glielo dirò. Ma non le dirò
mai la verità, di questo può star sicura
Lettera a Germana Pescio Bottino, 9 giugno 1964
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
5
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Click su foto per accedere alla biografia oppure sul link
https://www.youtube.com/watch?v=bhTiCTRCLfg
6
Maria Ilaria Balducci
E’ una storia anche quella che oggi
vorrei raccontarvi, e come tutte le
storie, inizia con …
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
7
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
8
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
..una bambina piccina, dai capelli perennemente scarmigliati , che
viveva in una casa qualunque di una qualunque città, ma piena
zeppa di libri, che le leggeva il papà fino a quando, a cinque anni,
proseguì da sola il viaggio. Un giorno degli anni ’70 le regalarono
un volumone bianco, pesante, quasi minaccioso, dal quale , però
fiorirono, pagina dopo pagina, Duecento fiabe italiane di Italo
Calvino
Calvino e la letteratura combinatoria
9
Maria Ilaria Balducci
Così inizia la storia di una
bambina che legge senza sosta le
fiabe rivisitate da un uomo che
trascorre la vita a scrivere storie,
molte delle quali raccontano
l’arte di scrivere storie. E se
oggi quella bambina è qui,
davanti a voi, gran parte di quello
che è diventata lo deve alla
magia di una tradizione
“favolosa” antica, rivista dalla
penna di un uomo moderno e
sperimentatore.
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Maria Ilaria Balducci
“La bambina venduta con le pere”
Monferrato
[Testo 1: durata 5 min]
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
11
Maria Ilaria Balducci
Solo dopo molti anni e molti studi ho capito come
sia stato possibile che quelle fiabe abbiano
rappresentato per me una sorta di imprinting
indelebile: Italo Calvino è considerato il più
grande narratore italiano del secondo
Novecento, attraverso uno stile chiaro, semplice e
lineare, ma capace di esprimere ragionamenti
sottili ed emozioni profonde.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Calvino e la letteratura combinatoria
12
Maria Ilaria Balducci
“Scrivere è sempre nascondere qualcosa
in modo che venga poi scoperto.”
13
Maria Ilaria Balducci
Dice Gian Antonio Stella in Il ghiacciolo e la marmellata ( prefazione a Marcovaldo –
Ed. speciale per il Corriere della Sera):
“Calvino ha la straordinaria capacità di riuscire a cogliere la profondità delle cose
restando apparentemente in superficie, al punto di teorizzare nelle Lezioni americane che
la profondità va “nascosta alla superficie”; con incredibile destrezza riusciva ad essere
insieme uno stupefacente “uomo – magia” dotato di una diluviante capacità inventiva, e
insieme uno “scienziato” della parola in grado di sezionare ogni riga, ogni parola, ogni
virgola per raggiungere il suo obiettivo: l’esattezza. A costo di venire rimproverato da
Giovanni Arpino di essere “freddo come un ghiacciolo”. “ Sarebbe il più bel
complimento che mi sia stato rivolto: purtroppo ne sono ben lontano”
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
14
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Lezioni americane, 1985
15
Maria Ilaria Balducci
Basti ricordare come raccontò, a Costanzo Costantini, il suo
modo di lavorare: “ Scrivo con molta fatica. Per me
cominciare è sempre difficilissimo, anche un articolo. Un
articolo lo scrivo in poche ore ma, prima di scriverlo, lo
rimando di parecchi giorni perché rimando il momento di
incominciare. Io scrivo a mano. Faccio una prima stesura
e poi correggo tanto, faccio tanti incisi sempre più piccoli
che alla fine non ci capisco più niente e debbo prendere la
lente per decifrare quello che ho scritto. Posso dire che ho
due calligrafie, che corrispondono a un atteggiamenti o
stati d’animo diversi. Una con le lettere molto grosse, con
le “a” e le “o “ belle tonde, un’altra con le lettere
piccolissime in cui le “a “ e le “o “ sono appena dei
puntini. Naturalmente fra le due c’è una serie di scritture
intermedie che cambiano a seconda delle cose che sto
scrivendo, dalla facilità o difficoltà con cui mi viene fuori
lo scritto. Scrivendo piccolo piccolo mi illudo di superare
le difficoltà, di passare come attraverso cespugli che mi
sbarrano la strada”
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
16
Maria Ilaria Balducci
Alla sua amica italianista Maria Corti,
stupefatta dalla vista di un suo
manoscritto dall’impressionante cumulo
di interventi, cancellature, varianti
interlineari, spiegherà lo stesso Calvino:
“Io procedo a righe lentissime e tutte
cancellature in un racconto faticosissimo
e difficile, ma quando riesco finalmente
a dipanarne qualche centimetro dalla
densa matassa, mi diverte perché mette
in scena esseri umani veri, ritratti a tutto
tondo, anzi visi con la lente
d’ingrandimento, e sfaccettature minime
della vita”
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
17
Maria Ilaria Balducci
… e, come molte storie, anche questa inizia in
medias res …
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
La professoressa Pamela Marchesotti ne “L’incontro”
del 10/04/2015 ha trattato i seguenti argomenti:
 aspetti biografici salienti fino all’abbandono del PCI
dopo la rivolta ungherese
 narrativa neorealista (“Il sentiero dei nidi di ragno”)
 narrativa fantastica (“Il visconte dimezzato” – “Il
barone rampante” – “Il cavaliere inesistente”)
18
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
L’opera di Calvino può essere letta a molteplici livelli. Il lettore diviene il
portavoce, il collaboratore indispensabile dell’autore, che gli affida il compito
d’interpretare.
Quello che seduce in Calvino è la sua “modestia”, la volontà di non prendersi sul
serio, di servirsi talora della fiaba, del fantastico, del favoloso, talora dell’ironia
e del comico, talora della geometria e di nozioni scientifiche, talora del gioco
delle carte, talora infine semplicemente del “giocare”, per “divertire” se stesso e
chi legge.
L’intelligenza di Calvino imbroglia le carte, trova il mezzo di sdoppiarsi e
risdoppiarsi facendosi divenire da autore a narratore, da io parlante a lettore.
19
Maria Ilaria Balducci
Il vero atto di nascita del Calvino
“fantastico” deve essere
riconosciuto nel lungo lavoro
editoriale svolto dallo scrittore
per preparare il volume delle
Fiabe italiane, che Giulio Einaudi
gli aveva affidato e che uscirà
nella collana dei “Millenni” nel
1956.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
20
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Per due anni Calvino si cimenta
con l’enorme repertorio
folclorico della tradizione
italiana (il folklore è appunto
l’insieme di usi, costumi,
tradizioni e culture di un
determinato popolo o area
geografica) nel tentativo di
comporre una sorta di atlante
letterario delle fiabe popolari.
Maria di legno
21
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Questa raccolta è emblematica
di una nuova concezione dell’
identità letteraria italiana,
attraverso cui Calvino si propone
di “rappresentare tutti i tipi di
fiaba di cui è documentata
l’esistenza nei dialetti italiani” e
di “rappresentare tutte le
regioni d’Italia”
Zio Lupo - Romagna
22
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Fra le tante versioni di ogni fiaba, sceglie “le più belle, originali e
rare”; per la veste linguistica decide di “tener tutto sul piano d’un
italiano mai troppo personale e mai troppo sbiadito, che per quanto è
possibile affondi le radici nel dialetto, senza sbagli nelle espressioni
colte, e sia elastico abbastanza per accogliere e incorporare dal
dialetto le immagini, i giri di frase più espressivi e inconsueti”
La ragazza mela
23
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
“le fiabe riflettono aspetti fondamentali
della società e nel loro insieme danno
una spiegazione generale della vita
umana
...un catalogo dei destini che possono
darsi a un uomo o una donna”
E sette! - Riviera Ligure di Ponente
Il re degli animali - Emilia
24
Maria Ilaria Balducci
Come racconterà nella Lezione
americana (1988) dedicata alla
Rapidità …
virtù strutturali e stilistiche
logica essenziale
qualità sintetica
Fiaba:
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
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Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
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Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Lo schema generale di una fiaba, secondo
Propp, è il seguente:
Equilibrio iniziale (esordio);
Rottura dell'equilibrio iniziale
(movente o complicazione);
Peripezie dell'eroe;
Ristabilimento dell'equilibrio
(conclusione).
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Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
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Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
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Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
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Maria Ilaria Balducci
“La bambina venduta con le pere”
Monferrato
[Testo 1]
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Una volta un uomo aveva un
pero che gli faceva quattro corbe
di pere all’anno. Accadde che un
anno gliene fece solo tre corbe e
mezzo e al Re bisognava
portarne quattro. […]
31
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
analisi strutturale / funzionale: Ruoli personaggi
Perina: protagonista
Serve del Re: antagoniste
Re: mandante
Vecchietta: aiutante / donatore
Porta: aiutante
Fiume: aiutante
Donne del forno: aiutante
Cani: aiutante
Sugna: oggetto magico
Saggina: oggetto magico
Pane: oggetto magico
Tesoro delle streghe: oggetto cercato da eroe
Principe: premio finale
32
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
analisi strutturale / funzionale: Funzioni
Perina: protagonista
Serve del Re: antagoniste
Re: mandante
Vecchietta: aiutante / donatore
Porta: aiutante
Fiume: aiutante
Donne del forno: aiutante
Cani: aiutante
Sugna: oggetto magico
Saggina: oggetto magico
Pane: oggetto magico
Tesoro delle streghe: oggetto cercato da eroe
Principe: premio finale
33
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
da I promessi sposi: il romanzo dei
rapporti di forza, pubbl. in Una pietra
sopra, Einaudi, Torino 1980
Renzo e Lucia
Gertrude
Don Rodrigo e fra Cristoforo
Esempio di analisi strutturale / funzionale sul romanzo “I Promessi Sposi”
[Click su immagine centrale per il testo]
34
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Don Rodrigo
Potere sociale
Oppressore / Antagonista
Sezione Prima
Capp. I - VIII
Renzo e Lucia
Protagonisti
Oppressi
Eroi
Don Abbondio
Falso potere spirituale
Strumento
Padre Cristoforo
Vero potere spirituale
Aiutante
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Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Innominato
Potere sociale
Oppressore / Antagonista
Sezioni Seconda e Terza
Capp. IX-XVII e XVIII-XXVI
Renzo e Lucia
Protagonisti
Oppressi
Eroi
Gertrude
Falso potere spirituale
Strumento
Card. Borromeo
Vero potere spirituale
Aiutante
36
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Guerra
Sezioni Quarta e Quinta
Capp. XXVII-XXXII e XXXIII-XXXVIII
Renzo e Lucia
Protagonisti
Oppressi
Eroi
Carestia Peste
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Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
38
Maria Ilaria Balducci
Torino, 1959: Elio Vittorini e Italo Calvino fondano “Il Menabò”, una rivista il
cui nome riprende un termine tecnico dell’editoria, “ un nome legato ad un’idea di
funzionalità”, che doveva essere costituita da numeri – volumi che uscissero senza
periodicità fissa e abbastanza ampi da contenere romanzi e raccolte poetiche; ne
usciranno 10 fascicoli tra il ’59 e il ’67, con un’impostazione sostanzialmente
monografica, in cui si affrontano questioni letterarie e sociali avvertite come
centrali dalla cultura contemporanea e lanciano scrittori esordienti come Lucio
Mastronardi con “Il calzolaio di Vigevano”.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
39
Maria Ilaria Balducci
n. 4 de Il Menabò ( 1961)
Taccuino Industriale
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
n. 5 de Il Menabò ( 1962)
La sfida al labirinto
40
Maria Ilaria Balducci
I numeri 4 e 5 del Menabò sono di grande importanza, poiché
promuovono un dibattito sul rapporto tra letteratura e industria
che contraddistinguerà l’impronta della rivista con interventi (tra
gli altri) di Francesco Leonetti, Pier Paolo Pasolini, Franco
Fortini, Edoardo Sanguineti ed Umberto Eco.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
41
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
n. 5 de Il Menabò ( 1962)
La sfida al labirinto
Saggio che esprime
l’idea calviniana della
letteratura nella quale
lo scrittore vede la
matrice dell’ordine che,
sopprimendo il caos,
permette di comprendere
il mondo.
42
Maria Ilaria Balducci
Nonostante il trauma della
civiltà moderna e
industrializzata sia ormai
irreversibile, lo scrittore non
deve “perdersi nel labirinto”,
ma ha il preciso compito di
indicare all’uomo le vie per
salvarsi dal caos
dell’alienazione riscoprendo il
valore della propria interiorità
e coltivando una coscienza
critica in grado di resistere al
capitalismo e alla società di
massa.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
43
Maria Ilaria Balducci
L’opera che meglio incarna questo
momento di riflessione sul rapporto tra
letteratura e industria è “Marcovaldo”.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
44
Maria Ilaria Balducci
Protagonista di tutti i racconti è
Marcovaldo, un manovale con problemi
economici, ingenuo, sensibile, inventivo,
interessato al suo ambiente e un po' buffo e
malinconico.
I racconti sono ambientati in una grande città
imprecisata, probabilmente
TORINO
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
45
Maria Ilaria Balducci
… ovvero le stagioni in città.
Questa città è simbolo di ogni
città, con cemento, ciminiere,
fumo, grattacieli e traffico, e
Marcovaldo ne è il Cittadino
per antonomasia. Anche la ditta
Sbav, presso cui Marcovaldo
lavora, è la Ditta per eccellenza,
simbolo di tutte le ditte, e
proprio per questo non si sa né
cosa vi si produca, né cosa vi si
venda, né il contenuto degli
imballaggi che il protagonista
sposta e trasporta tutto il giorno
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
46
Maria Ilaria Balducci
Nello spazio di venti novelle, in cui il
ciclo delle stagioni si ripete per
cinque volte, il manovale
Marcovaldo si ostina a cercare la
Natura in una grande città
industriale. E’attento a qualsiasi
variazione atmosferica e coglie
minimi segni di vita animale e
vegetale, ma ogni volta va incontro a
uno scacco, una delusione.
Dunque, sia una critica alla “civiltà
industriale” sia all’idea di un
possibile “ritorno all’indietro” nella
storia, rivelando così, anche grazie
alla semplicità della sua struttura
narrativa, tutta la ricchezza del
rapporto di Italo Calvino col mondo
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
47
Maria Ilaria Balducci
Autunno
“Il piccione comunale”
(in “Marcovaldo” - 1963)
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Testo 2
“Gli itinerari che gli uccelli seguono
migrando verso Sud o verso Nord
d’autunno o a primavera traversano
di rado la città. Gli stormi tagliano il
cielo sopra le striate groppe dei
campi […] “
48
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Il periodo dell’impegno politico si conclude
definitivamente nel 1963 con il romanzo
breve a sfondo sociale dal titolo:
“La giornata di un scrutatore”
49
Maria Ilaria Balducci
La giornata che Amerigo Ormea,
intellettuale comunista, passa come scrutatore
durante le elezioni del 1953 alla Piccola Casa
della Divina Provvidenza “Cottolengo"
di Torino, un istituto religioso dove sono
ricoverati migliaia di minorati fisici e mentali.
Lo scopo di Amerigo è quello di impedire che
persone incapaci di intendere e di volere siano
indotte dai religiosi a votare per la DC;
tuttavia la vista di tutti gli infelici che abitano
quel mondo parallelo scuoterà profondamente
la coscienza di Amerigo, mettendo in crisi
tutte le sue certezze e rendendolo, forse, alla
fine della giornata, un uomo diverso.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
50
Maria Ilaria Balducci
La neoavanguardia fu un movimento
letterario italiano del Novecento che
si caratterizzò per la forte tensione
nella sperimentazione formale.
Il movimento della neoavanguardia,
che aveva caratteri differenti
dall'avanguardia storica, si
manifestò soprattutto nella prima metà
degli anni Sessanta e interessò
soprattutto la poesia, ma anche la
prosa. Esso era stato promosso ed in
parte preceduto, a partire dal 1956,
dalle ricerche della rivista diretta da
Luciano Anceschi, Il Verri.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
51
Maria Ilaria Balducci
CARATTERISTICHE DELLA NEOAVANGUARDIA
Aspetti di somiglianza con il futurismo: sarà proprio ad alcuni
studiosi e critici del movimento che si deve la rivalutazione del futurismo italiano.
 Rifiuto dell'ideologia neocapitalista e disprezzo
dell'intimismo crepuscolare, che avevano caratterizzato fino a quel
momento tutta la poesia del Novecento.
Come i modernisti inglesi Eliot e Pound, uso del i linguaggio
quotidiano in contrapposizione a quello razionale e freddo del neocapitalismo
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
52
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Uso del linguaggio che fu definito "linguaggio parodistico". Il
linguaggio infatti venne manipolato in modo anarchico e dissacrato nella
certezza che solamente in questo modo sarebbe stato possibile riformare il
codice linguistico e contemporaneamente quello del comportamento,
eliminando ogni falsificazione ideologica.
 Riduzione dell'arte a gioco gratuito
Assunzione di una poetica della non-significanza. La provocazione
dovuta al non-senso linguistico doveva invitare ad una rifondazione che coinvolgesse
la letteratura e l'ideologia ma soprattutto l'autenticità del rapporto tra gli esseri umani. Il
carattere di sperimentazione della neoavanguardia ebbe effetto anche sulla prosa che
essi coltivarono accanto alla poesia.
53
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Questo sperimentalismo produce la singolare forma dell’antiromanzo, vera e propria
negazione del romanzo tradizionalmente inteso con la logica concatenazione degli
eventi o l’analisi dei personaggi. Esempi illuminanti sono l’Hilarotragedia( 1964) di
Giorgio Manganelli e Capriccio italiano ( 1968) di Edoardo Sanguineti
54
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Punto di riferimento imprescindibile
per la Neoavanguardia è Carlo Emilio
Gadda, che dà vita ad una prosa senza
eguali nella storia letteraria italiana, il
noto pastiche de “Quer pasticciaccio
brutto de via Merulana”
55
Maria Ilaria Balducci
che aveva trovato il suo nucleo poetico-programmatico
sia nella rivista Il Verri, sia nell'antologia I Novissimi (Paolazzi 1961) - costituita da Alfredo
Giuliani, Edoardo Sanguineti, Antonio Porta, Nanni Balestrini e Elio Pagliarani - stabilirà
molto presto fitte relazioni con i gruppi analoghi di altri paesi, soprattutto francesi e tedeschi.
Il Gruppo '63 si riunì la prima volta dal 3 all'8 ottobre del 1963, presso l'Hotel Zagarella a
Solunto, a pochi chilometri da Palermo, dove giunsero una trentina di scrittori e critici la
maggior parte proveniente dal Verri, ai quali si unirono altri intellettuali finora non
appartenenti a nessuno schieramento. All'incontro di Palermo erano presenti anche alcuni
scrittori provenienti da Officina e da Il Menabò.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
I Novissimi
L’officina
56
Maria Ilaria Balducci
Parallelamente alle letture e alle discussioni sui testi del gruppo, si svolse al Teatro Biondo
uno spettacolo costituito da brevi testi teatrali, messi in scena da Luigi Gozzi e Ken Dewey.
Fra gli autori, Nanni Balestrini, Edoardo Sanguineti, Alfredo Giuliani, Alberto Gozzi,
Germano Lombardi, Elio Pagliarani. Da ricordare l'interpretazione di due attrici che si
sarebbero affermate negli anni seguenti, Piera Degli Esposti e Carmen Scarpitta.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Dopo Palermo piovvero contro la nuova
avanguardia ogni tipo di accuse: furono
accusati da alcuni di essere dei formalisti
irrazionali e decadenti e da altri di
essere pericolosi rivoluzionari e
inguaribili marxisti, di appartenere ad
un'"Arcadia di ritorno", ad una
"retroguardia dell'avanguardia", o
ancora di essere "futuristi in ritardo".
Ma nessuna di queste accuse sembrò
toccare gli esponenti del movimento che,
invece di dimostrarsi preoccupati,
sembravano soddisfatti di essere
considerati les enfants terribles della
letteratura italiana.
57
Maria Ilaria Balducci
Negli anni della Neoavanguardia e del
Gruppo ’63, il quarantenne Calvino, evita
dichiarazioni eclatanti, prese di posizioni
scandalistiche e anticonformiste.
Nonostante ciò, egli ne segue gli sviluppi
con interesse.
Dell’attenzione e della distanza verso le
posizioni del Gruppo ’63 è significativa la
polemica con Angelo Guglielmi in seguito
alla pubblicazione de “La sfida al
labirinto”.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
58
Maria Ilaria Balducci
A Parigi, nell’aprile del 1962, incontra
Esther Singer, detta Chichita, traduttrice
argentina originaria di Buenos Aires che
lavora per varie organizzazioni
internazionali tra cui l’Unesco. Due anni
più tardi celebreranno il loro matrimonio
all’Havana, in occasione della nomina di
Calvino a membro della giuria per il
premio “La Casa de las Americas”.
Durante il viaggio, Calvino visita la casa
nella quale e’ nato e conosce Che Guevara.
Insieme alla moglie, si stabilisce a Roma,
dove nel 1965 nasce la figlia Giovanna.
“Nella mia vita ho incontrato donne di grande forza. Non potrei vivere
senza una donna al mio fianco. Sono solo un pezzo di un essere
bicefalo e bisessuato, che è il vero organismo biologico e pensante.”
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
59
Maria Ilaria Balducci
Muore Elio Vittorini il
12 febbraio 1966 a Milano
“E’ difficile associare l’idea
della morte – e fino a ieri quella
della malattia – alla figura di
Vittorini. Le immagini della
negatività esistenziale,
fondamentali per tanta parte
della letteratura contemporanea,
non erano le sue: Elio era
sempre alla ricerca di nuove
immagini di vita. E sapeva
suscitarle negli altri”.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
60
Maria Ilaria Balducci
“ Una vocazione di topo di biblioteca
che prima non avevo mai potuto seguire
[…] adesso ha preso il sopravvento, con
mia piena soddisfazione , devo dire. Non
che sia diminuito il mio interesse per
quello che succede, ma non sento più la
spinta ad esserci in mezzo in prima
persona. E’ soprattutto per via del fatto
che non sono più giovane, si capisce
[…] Tutt’a un tratto ho sentito che
doveva cominciare la vecchiaia, sì,
proprio la vecchiaia, sperando magari
d’allungare la vecchiaia cominciandola
prima”
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
61
Maria Ilaria Balducci
Cambiamento della posizione di Calvino nei riguardi dell’attualità;
una presa di distanza, un cambiamento di ritmo:
Nuovo ruolo della letteratura nelle società industriali
avanzate
Valori ancora trasmissibili solo attraverso la letteratura
Ricerca letteraria attraverso interventi teorici e opere
narrative come una sorta di piccola enciclopedia creativa
delle nuove prerogative
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
62
Maria Ilaria Balducci
Già dal 1963 la produzione letteraria si impernia sul
piacere di comunicare e di offrire al lettore la
partecipazione alle emozione, alle scoperte e ai giochi
combinatori della fantasia e della scrittura:
Arte della narrazione “positiva”
Educazione alla civiltà e alla ragione attraverso il divertimento
Graduale ma decisa deviazione verso il versante “fantastico”
Applicazione alla letteratura di principi e metodi della scienza
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
63
Maria Ilaria Balducci
Le “Cosmicomiche” e “Ti con zero” sono
racconti fantastici nati dalla trattazione
colloquiale e immaginifica di teorie
scientifiche .
1965
1967
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
64
Maria Ilaria Balducci
Spunto da ipotesi scientifiche riguardanti l’origine del
cosmo, l’evoluzione della vita …
“cosmico + comico”
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
65
Maria Ilaria Balducci
Cosmico: “ in rapporto con qualcosa di molto più antico”
(atteggiamento verso il mondo dei primitivi e dei classici)
+
Comico: allusione al cinema muto e “ai comics, o storielle o
vignette in cui un pupazzetto emblematico si trova in situazioni
sempre diverse che pure seguono uno schema comune”
(riduzione alla narrativa, all’invenzione fantastica in prosa delle
qualità e caratteristiche dei nuovi generi di massa, restituendo
centralità alla scrittura e ai suoi generi “classici”)
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
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Maria Ilaria Balducci
Racconti costruiti “con un metodo completamente diverso; io vorrei
servirmi del dato scientifico come d’una carica propulsiva per uscire
dalle abitudini dell’immaginazione, e vivere magari il quotidiano nei
termini più lontani della nostra esperienza;
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
la fantascienza invece mi pare ch tenda ad avvicinare ciò che è lontano,
ciò che è difficile da immaginare, che tenda a dargli una dimensione
realistica, o comunque a farlo entrare in un orizzonte d’immaginazione
che fa parte già di un’abitudine accettata”
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Maria Ilaria Balducci
Una vera e propria “esplosione” della fantasia.
Prendendo spunto da nozioni scientifiche o parascientifiche,
per lo più di carattere astronomico, inserite nel paratesto in
corsivo che precede ciascun racconto, il narratore in prima
persona, il vecchio Ofwqf, crea in forma di monologo racconti
surreali ed esilaranti.
Ofwqf
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
68
Maria Ilaria Balducci
Strani nomi di personaggi, che sembrano ottenuti
chimicamente in laboratorio, un ambiente immaginario, storie
fantastiche di dinosauri, di molluschi pensanti,di atomi e
galassie popolano questo libro in cui ragione e immaginazione,
reale e immaginario si fondono in un tutt'uno.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
69
Maria Ilaria Balducci
Tutto in un punto
partendo dalla teoria del Big Bang, parla di un nugolo d'insoliti
personaggi costretti a una strana coabitazione: non esistendo
ancora la materia i personaggi sono costretti in un unico punto, il
punto iniziale della grande esplosione.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
70
Maria Ilaria Balducci
Gli anni-luce
Una notte, osservando il cielo, Qfwfq notò
un cartello in una galassia lontana. Questo
cartello diceva TI HO VISTO. Facendo un
rapido calcolo, si accorse che si riferiva ad
un pessimo episodio che aveva compiuto
duecento milioni di anni fa. Non sapendo
cosa dire, espose un cartello difensivo con la
scritta E CON CIO’?. Nei giorni seguenti
continuarono ad apparire questi cartelli, e
Qfwfq rimase sempre sulle difensive. Si
accorse, però, che ora molte persone
nell’universo avevano una pessima idea di
lui. Si ricordò allora di un episodio in cui era
stato veramente se stesso, e voleva vedere le
reazioni della galassia a questo proposito.
Attese il giorno giusto, ma si accorse che
quasi nessuno lo aveva notato o lo aveva
collegato al rincrescioso episodio precedente.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Decise allora di costruire due cartelli,
uno che attirava l’attenzione sui fatti
positivi che compiva e un altro che la
distoglieva nei momenti in cui non
voleva essere visto. Spesso, però, li
usava in modo errato, e l’universo lo
vedeva sempre nei momenti sbagliati.
Fu sollevato sapendo che ad una certa
distanza le galassie lontane non
sarebbero più state in grado di vederlo.
71
Maria Ilaria Balducci
La spirale
Nella sua gioventù, Qfwfq fu anche un mollusco, attaccato ad uno scoglio per succhiare
le particelle che gli venivano portate dall’acqua. Non aveva forma, perché non la vedeva;
non pensava, perché non aveva un cervello; però, al contrario di ciò che può sembrare,
era molto soddisfatto di ciò che era, perché avere una forma significa non avere tutte le
altre. Un giorno si accorse, filtrando l’acqua, che esistevano gli altri. Si accorse anche
che esistevano le altre: e in particolare, una di loro sembrava essere in sintonia con lui.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Allora decise di fare qualcosa: non era importante
cosa, ma era importante il fare, perché da mollusco
non aveva mai fatto nulla. Iniziò allora a secernere
delle sostanze, che man mano s’indurivano
formavano uno strato duro sopra di lui: stava
costruendo una conchiglia. Una volta terminata, ebbe
una sensazione nuova: con le parole di adesso si può
dire che sentì degli occhi che si aprivano ed
iniziavano a guardare, e capì che era stato lui a farli
aprire perché aveva fornito loro qualcosa su cui
posare lo sguardo.
72
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Parigi, 1967 - 1980
In quegli anni centro letterario
e culturale del mondo.
73
Maria Ilaria Balducci
“La mia Parigi è la città della maturità: nel senso che non la vedo più con lo
spirito di scoperta del mondo che è l’avventura della giovinezza. Sono passato
nei miei rapporti con il mondo dall’esplorazione alla consultazione”.
Parigi, 1967 - 1980
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
74
Maria Ilaria Balducci
”Forse io non ho la dote di
stabilire dei rapporti personali
con i luoghi, resto sempre un
po’ a mezz’aria, sto nelle città
con un piede solo. La mia
scrivania è un po’ come
un’isola: potrebbe essere qui
come in un altro paese […]
facendo lo scrittore una parte
del mio lavoro la posso svolgere
in solitudine, non importa dove,
in una casa isolata in mezzo
alla campagna, o in un’isola, e
questa casa di campagna io ce
l’ho nel bel mezzo di Parigi.” Parigi, 1967 - 1980
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
75
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Click su foto per accedere all’intervista
Link: https://www.youtube.com/watch?v=xL6_TD-8lUE
76
Maria Ilaria Balducci
Nella capitale francese sono attivi Barthes, Focault, Levi – Strauss ,Queneau. Qui
Calvino segue seminari di
Semiologia
‘Scienza integrata della comunicazione', che analizza ogni tipo di messaggio in quanto
costituito da segni ordinati da codici definiti ed espressi in determinati contesti; definizione
questa tracciata nel 1968 da R. Jakobson (1896-1982), il quale allora non soltanto si
richiamò ai fondatori dell'attuale scienza dei segni, Ch.S. Peirce (1839-1914) e F. de
Saussure (1857-1913), ma indicò che tale scienza può essere considerata nella posizione
mediana di due cerchi concentrici: il primo, più ristretto, rappresentato dalla linguistica,
che ha per oggetto l'analisi dei congegni comunicativi dei messaggi verbali (i quali sono
soltanto una parte dei messaggi codificati); il secondo, più ampio, costituito dalle scienze
sociali, e principalmente dall'antropologia e dalla sociologia (e dalla psicologia generale,
secondo Saussure); infatti è noto - come sostenne il linguista E. Sapir (1921) - che "ogni
struttura culturale e ogni singolo atto di comportamento sociale produce comunicazione".
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
77
Maria Ilaria Balducci
Ferdinand de Saussure
Roland Barthes
“Una scienza che studia la vita
dei segni nel quadro della vita
sociale"
Semiologia
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
78
Maria Ilaria Balducci
Semiologia
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
79
Maria Ilaria Balducci
Raymond Queneau Exercices de style (1947)
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
80
Maria Ilaria Balducci
Queneau è uno scrittore in costante ricerca di una vitalità espressiva
mediante il continuo tentativo dell'innovazione linguistica. Questa si
produce grazie a una forte accentuazione della soggettività lessicale e
sintattica.
Exercices de style (1947): 99 versioni diverse, specialmente nella
manifestazione linguistica, dello stesso fatto banale.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
81
Maria Ilaria Balducci
Trama: verso mezzogiorno, su un autobus affollato, un uomo si lamenta
con chi lo spinge di continuo e, non appena trovato un posto libero, lo
occupa. Il narratore, due ore dopo, lo rivede da un'altra parte con un amico,
che gli dice di far mettere un bottone sulla sciancratura del soprabito.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
82
Maria Ilaria Balducci
Di questo piccolo fatto Queneau realizza novantanove varianti stilistiche:
enigmistiche (anagrammi, apocopi, aferesi, permutazioni delle lettere,
lipogrammi...);
retoriche (litoti, metafore, apostrofe, ...);
linguaggi settoriali (geometrico, gastronomico, medico, botanico, ...);
gerghi e lingue maccheroniche (anglicismi, francesismi, volgare,
ingiurioso...);
varianti di tipi testuali (testo teatrale, tema scolastico, interrogatorio);
poesia (sonetto, telegrafico...).
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
[Click su immagine per il testo]
83
Maria Ilaria Balducci
I novantanove texticules, come li definisce
Queneau stesso con un gioco di parole,
utilizzano quindi le più svariate figure
retoriche e i più disparati registri
linguistici per dirci sempre la stessa cosa e
vogliono mostrarci come nella parola e nella
lingua siano implicite infinite potenzialità,
che vanno solo lasciate libere di esprimersi.
[Testo 3]
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Lungi pertanto dall'essere un semplice
gioco di parole, gli Esercizi di stile
esprimono in pieno la portata dell'assurda
estetica di Queneau: un'estetica fondata
da un lato sulle facezie verbali e dall'altro
su una rigorosa edificazione geometrica
che accompagnerà tutte le sue opere.
84
Maria Ilaria Balducci
OuLiPo (acronimo dal francese Ouvroir de
Littérature Potentielle, ovvero "officina di letteratura
potenziale") è un gruppo (non ristretto) di scrittori e
matematici di lingua francese che mira a creare opere
usando, tra le altre, le tecniche della scrittura
vincolata detta anche a restrizione. Venne fondato
nel 1960 da Raymond Queneau e François Le
Lionnais. Altri membri di spicco sono i
romanzieri Georges Perec, Italo Calvino (dal
1972) e il poeta e matematico Jacques Roubaud.
Il gruppo definisce il termine littérature
potentielle come la "ricerca di nuove
strutture e schemi che possano essere
usati dagli scrittori nella maniera che
preferiscono".
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
85
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
86
Maria Ilaria Balducci
Secondo la prospettiva strutturalista e
semiologica che anima il dibattito culturale
parigino, la letteratura non ha il compito di
riordinare il mondo; se lo Strutturalismo
invitava a studiare la lingua per se stessa,
come sistema autosufficiente, la letteratura
deve innanzi tutto capire e riordinare se
stessa, andare al fondo dei suoi processi e
delle sue possibilità combinatorie, anche le
più astratte, come invitavano a fare i membri
dell’Oulipo, di cui lo stesso Calvino diverrà
membre étranger nel
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
87
Maria Ilaria Balducci
Calvino svilupperà quindi un percorso che lo porta a studiare e a scrivere una
“letteratura per se stessa”,
consapevole delle proprie tecniche e regole, e capace di rivelarle ai lettori, rendendoli
compartecipi dei processi creativi della narrazione In questa nuova fase produttiva
Calvino si avvicina ad un tipo di scrittura che potrebbe essere definita combinatoria
perché il meccanismo stesso che permette di scrivere assume un ruolo centrale
all'interno della produzione; Calvino infatti è convinto che ormai l'universo
linguistico abbia soppiantato la realtà e concepisce il romanzo come un
meccanismo che gioca artificialmente con le possibili combinazioni delle parole:
anche se questo aspetto può essere considerato il più vicino alla Neoavanguardia, egli
se ne distanzia per uno stile ed un linguaggio estremamente comprensibili.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
88
Maria Ilaria Balducci
La letteratura
combinatoria
meccanismo
che gioca
artificialmente
con le
possibili
combinazioni
delle parole
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
89
Maria Ilaria Balducci
Già nel 1967, nella
conferenza intitolata
Cibernetica e Fantasmi,
Calvino affronta la
riflessione su un'idea di
letteratura come pura
combinazione formale,
ma il primo prodotto di
questa nuova concezione
della letteratura è Il
Castello dei destini
incrociati (1969), al quale
in seguito verrà aggiunto
La Taverna dei destini
incrociati (1973).
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
90
Maria Ilaria Balducci
Il romanzo Il castello dei destini
incrociati, ambientato nel Medioevo, è
articolato in due parti, Il castello e La
taverna; a ciascun luogo fanno
riferimento sette storie. Un cavaliere,
dopo aver attraversato un fitto bosco,
giunge in un castello misterioso e
chiede ospitalità. Mentre siede al
banchetto si accorge di aver perduto la
parola e che anche le persone insieme
alle quali sta cenando non sono più
capaci di parlare.
1973
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
91
Maria Ilaria Balducci
“Tarocchi, il mazzo visconteo di
Bergamo e New York”
Franco Maria Ricci editore,
Parma 1969
Così, terminata la cena, ognuno
racconterà la propria storia
utilizzando le 78 carte dei preziosi
e raffinati tarocchi dei
Visconti che il padrone del castello
ha messo a loro disposizione. La
seconda parte della vicenda è
ambientata nella taverna e i
tarocchi usati sono quelli di
Marsiglia, rozzi e popolari: i
personaggi quindi raccontano con
un linguaggio più semplice,
utilizzando però lo stesso
meccanismo narrativo.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
92
Maria Ilaria Balducci
“Tarocchi, il mazzo visconteo di Bergamo e New York” – Franco Maria Ricci editore, Parma 1969
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
93
Maria Ilaria Balducci
Nella Nota all'edizione del 1973, Calvino spiega l'origine del romanzo
“Il castello dei destini incrociati”:
“L’idea di adoperare i tarocchi come una macchina
combinatoria mi è venuta nel 1968 ad Urbino ad un
Seminario di Paolo Fabbri. Ho ritenuto soprattutto
l'idea che il significato di ogni singola carta dipende
dal posto che essa occupa nella successione delle
carte che la precedono e la seguono. Quando le carte
affiancate a caso mi davano una storia in cui
riconoscevo un senso, mi mettevo a scriverla;
accumulai così parecchio materiale; posso dire che
gran parte della Taverna dei destini incrociati è stata
scritta in questa fase; ma non riuscivo a disporre le
carte in un ordine che contenesse e comandasse la
pluralità dei racconti; cambiavo continuamente le
regole del gioco, la struttura generale, le soluzioni
narrative”. …
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
94
Maria Ilaria Balducci
… “Stavo per arrendermi, quando l' editore
Franco Maria Ricci m'invitò a scrivere un
testo per il volume sui tarocchi viscontei.
Dapprincipio pensavo d'utilizzare le pagine
che avevo già scritto, ma mi resi conto
subito che il mondo delle miniature
quattrocentesche era completamente diverso
da quello delle stampe popolari marsigliesi.
Provai subito a comporre con i tarocchi
viscontei sequenze ispirate all'Orlando
Furioso; mi fu facile così costruire
l'incrocio centrale dei racconti del mio
‘quadrato magico’. Intorno, bastava
lasciare che prendessero forma altre storie
che s'incrociavano tra loro, e ottenni così
una specie di cruciverba fatto di figure
anziché di lettere, in cui per di più ogni
sequenza si può leggere nei due sensi”.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
95
Maria Ilaria Balducci
Tarocchi di
Marsiglia
ARCANI
MAGGIORI
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
96
Maria Ilaria Balducci
Tarocchi
ARCANI
MINORI
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
97
Maria Ilaria Balducci
La narrazione è prima di tutto occasione e sfogo
della fantasia, ma obbedisce anche a precise
regole combinatorie ispirate da contemporanee
ricerche semiologiche dedicate ai tarocchi, che
a Calvino interessano soprattutto per “l’idea che
il significato di ogni singola carta dipende che
il posto essa ha nella successione di carte che
la precedono e la seguono”.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
98
Maria Ilaria Balducci
“Storia dell’Orlando pazzo per amore”
da Il castello dei destini incrociati
“Storia di Astolfo sulla Luna”
da Il castello dei destini incrociati
[Testo 4]
[Testo 5]
Nel 1970 rielaborando il materiale di un ciclo di
trasmissioni radiofoniche pubblica una scelta di
brani del poema ariostesco, “Orlando Furioso di
Ludovico Ariosto raccontato da Italo Calvino”.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
99
Maria Ilaria Balducci
Orlando furioso
Ludovico Ariosto
Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori,
le cortesie, l'audaci imprese io canto,
che furo al tempo che passaro i Mori
d'Africa il mare, e in Francia nocquer tanto,
seguendo l'ire e i giovenil furori
d'Agramante lor re, che si diè vanto
di vendicar la morte di Troiano
sopra re Carlo imperator romano.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
100
Maria Ilaria Balducci
In quest’opera, suddivisa in ventuno
capitoli, Italo Calvino parafrasa e
commenta alcuni passi scelti del
poema cavalleresco, che, per stessa
ammissione dello scrittore, figura
sempre tra le sue letture preferite.
Ariosto, soprattutto nella trilogia de I
nostri antenati, si presenta come
modello letterario di Calvino, nella
misura in cui coniuga razionalismo e
libertà inventiva, ironia e
rappresentazione lucida e limpida
della realtà in tutte le sue
sfaccettature.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
[Click su immagine: Calvino racconta Ariosto]
101
Maria Ilaria Balducci
... sentivo che il gioco aveva senso solo se impostato secondo certe
ferree regole; ci voleva una necessità generale di costruzione che
condizionasse l'incastro d'ogni storia nell'altra, se no tutto era
gratuito.
(Italo Calvino, Nota a Il castello dei destini incrociati)
Stefano BARTEZZAGHI
Calvino giocatore
Regole e giochi della scrittura nello spazio
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
102
Maria Ilaria Balducci
Il gioco combinatorio è centrale anche ne “Le città invisibili” (1972);
una sorta di riscrittura del Milione di Marco Polo in cui è lo stesso
mercante veneziano a descrivere a Kublai Khan le città del suo
impero. Queste città però non esistono tranne che nell'immaginazione
di Marco Polo, vivono solo all'interno delle sue parole.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
103
Maria Ilaria Balducci
Verso il …
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
104
Maria Ilaria Balducci
In letteratura il postmoderno conosce una grande diffusione,
soprattutto per quel che concerne la narrativa. Tratti caratteristici
della narrativa postmoderna:
 struttura narrativa di tipo tradizionale: romanzo storico /
romanzo giallo / romanzo di fantascienza (generi letterari non
amati dalla narrativa modernista del Novecento)
 l'autore si pone in atteggiamento ironico nei confronti della
storia che sta raccontando
 il testo è spesso ricco di allusioni e citazioni raffinate che
solo pochi lettori, molto esperti di letteratura, possono cogliere.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
105
Maria Ilaria Balducci
Romanzo tipicamente
postmoderno è
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
106
Maria Ilaria Balducci
 trama di un giallo
 ambientato in un monastero dell'Italia medievale
 presenta una serie di erudite citazioni letterarie e filosofiche.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
107
Maria Ilaria Balducci
Per esempio, il protagonista, un
frate francescano inglese, si chiama
Guglielmo di Baskerville (nome
che allude al titolo di un romanzo
di Conan Doyle, il creatore di
Sherlock Holmes) e il suo metodo
di indagine fa implicito riferimento
alle ricerche del semiologo
americano Pierce (che si era
appunto occupato, dal punto di
vista logico e semiologico, del
metodo investigativo di Sherlock
Holmes, detto "abduzione").
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Sean Connery ne “Il nome della rosa”
108
Maria Ilaria Balducci
“Ma arriva il momento che l'avanguardia (il moderno) non può più andare oltre,
perché ha ormai prodotto un metalinguaggio che parla dei suoi impossibili testi (l'arte
concettuale). La risposta post-moderna al moderno consiste nel riconoscere che il
passato, visto che non può essere distrutto, perché la sua distruzione porta al
silenzio, deve essere rivisitato: con ironia, in modo non innocente. Penso
all'atteggiamento post-moderno come a quello di chi ami una donna, molto colta, e che
sappia che non può dirle "ti amo disperatamente", perché lui sa che lei sa (e che lei sa
che lui sa) che queste frasi le ha già scritte Liala. Tuttavia c'è una soluzione. Potrà
dire: "Come direbbe Liala, ti amo disperatamente". A questo punto, avendo evitata la
falsa innocenza, avendo detto chiaramente che non si può più parlare in modo
innocente, costui avrà però detto alla donna ciò che voleva dirle: che la ama, ma che
la ama in un'epoca di innocenza perduta. Se la donna sta al gioco, avrà ricevuto una
dichiarazione d'amore, ugualmente. Nessuno dei due interlocutori si sentirà
innocente, entrambi avranno accettato la sfida del passato, del già detto che non si
può eliminare, entrambi giocheranno coscientemente e con piacere al gioco
dell'ironia”.
(Umberto Eco, Postille a Il nome della rosa, Bompiani, 1983)
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
109
Maria Ilaria Balducci
Opere incentrate su strutture di tipo combinatorio alle
quali Calvino in parte si ispira, partendo dall’assunto
che …
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
110
Maria Ilaria Balducci
… raccontare e leggere storie, in qualche modo, salva la vita
o almeno, per un paio d’ore, le dà un senso diverso …
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
111
Maria Ilaria Balducci
Nella celebre raccolta di novelle orientali
risalenti addirittura al x secolo , riunite
sotto il titolo de Le mille e una notte, tanti
sono i racconti in cui si prodigò la fantasia
di Sharazad, figlia maggiore del Gran Visir
del re persiano Shahiriar, , che uccideva
sistematicamente le sue spose dopo la
prima notte di nozze, per tema di essere
tradito … Sharazad, narrando alla sorellina
(e quindi allo sciagurato sposo) sera dopo
sera una storia il cui finale rimandava alla
notte dopo, fece innamorare il sultano e
salvò la sua vita e quella di tutte le altre
che sarebbero venute …
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
112
Maria Ilaria Balducci
… è da questa tecnica ad incastro che trae spunto Giovanni Boccaccio, quando, nel
1350, dà vita ad una delle opere fondanti della letteratura italiana, il Decameron, frutto
proprio di una tecnica di tipo combinatorio, innestata sul concetto che solo attraverso
racconti impostati su un tema stabilito giornalmente da un Re o Regina, scelti a turno
dalla brigata di dieci ragazzi e ragazze fiorentini, decisi a trascorrere forse i loro ultimi
giorni di vita lontano dalla peste furibonda e caotica che imperversava in città, si
potessero ricreare norme di convivenza civile attraverso l’ironia, il divertimento, la
dissacrazione, gli esempi di nequizia estrema e di immensa generosità che, alla fine,
salveranno le loro anime dalla degradazione e dall’abbrutimento.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
113
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Il sistema « combinatorio » appare
dunque a Calvino come il mezzo
letterario più efficace nel tentativo di
“introdurre ordine nel caos”. Lo
applica anche al romanzo Le città
invisibili (1972), un vero piccolo
gioiello di struttura e di stile: la ricerca
della città ideale ove l’uomo potrebbe
trovare la vera ragione del suo
“esistere
1972
114
Maria Ilaria Balducci
L’opera esprime in forma letteraria
le idee di rinnovamento urbanistico
promosse dagli architetti fiorentini
della associazione Superstudio, che
pubblicano nel 1971 sulla rivista
“Il Mondo” – all’epoca diretta da
Calvino – “12 città ideali”
progetti futuribili ed utopistici di
mondi fantastici.
Paul Klee
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
115
Maria Ilaria Balducci
Il romanzo si basa sulla scrittura combinatoria, segmentandolo
in brevi testi che si susseguono dentro ad una cornice.
Cinquantadue città dal nome di donne, riunite in nove
capitoli secondo varie tematiche. Ogni capitolo è introdotto
da un dialogo tra Marco Polo, e l’imperatore dei Tartari
Kublai Kan, al quale il famoso viaggiatore parla delle città del
suo vasto impero.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
116
Maria Ilaria Balducci
“Anche le città credono
d'essere opera della mente o
del caso, ma né l'una né l'altro
bastano a tener su le loro
mura. D'una città non godi le
sette o settantasette
meraviglie, ma la risposta che
dà a una tua domanda.”
Marco Polo
”Le città invisibili” si presenta come una serie di relazioni di
viaggio che Marco Polo fa a Kublai Kan, imperatore dei Tartari
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
117
Maria Ilaria Balducci
I brani usati per la
presentazione del testo,
sono tratti dalla traduzione
italiana di una conferenza
tenuta da Calvino il 29
marzo 1983 agli studenti
della Graduate Writing
Division (Columbia
University of New York).
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
118
Maria Ilaria Balducci
“Nelle Città invisibili non si trovano città riconoscibili. Sono tutte
città inventate; le ho chiamate ognuna con un nome di donna; il
libro è fatto di brevi capitoli, ognuno dei quali dovrebbe offrire
uno spunto di riflessione che vale per ogni città o per la città in
generale. Il libro è nato un pezzetto per volta, a intervalli anche
lunghi, come poesie che mettevo sulla carta, seguendo le più varie
ispirazioni. […]”
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
119
Maria Ilaria Balducci
“Un libro (io credo) è qualcosa
con un principio e una fine
(anche se non è un romanzo in
senso stretto), è uno spazio in
cui il lettore deve entrare,
girare, magari perdersi, ma a
un certo punto trovare
un’uscita, o magari parecchie
uscite, la possibilità di aprirsi
una strada per venirne fuori.”
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
120
Maria Ilaria Balducci
“Libri di poesie non ho mai
fatti, ma libri di racconti ne ho
fatti diversi e mi sono trovato di
fronte al problema di dare un
ordine ai singoli pezzi, che può
diventare un problema
angoscioso. Questa volta fin da
principio avevo messo in testa a
ogni pagina il titolo d’una
serie”.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
121
Maria Ilaria Balducci
Le città e la memoria Le città e il desiderio
Le città e i segni
Le città sottili
Le città e gli scambiLe città e il nome
Le città e gli occhi
Le città e i morti
Le città e il cielo
Le città continue
Le città nascoste
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
122
Maria Ilaria Balducci
“È sulla base del materiale
accumulato che ho studiato la
struttura migliore perché volevo
che queste serie si alternassero, si
intrecciassero, e nello stesso tempo,
il percorso del libro non si
distaccasse troppo dall’ordine
cronologico in cui i singoli pezzi
erano stati scritti. Alla fine ho
deciso di fissarmi su 11 serie di 5
pezzi ciascuno, raggruppati in
capitoli formati da pezzi di serie
diverse che avessero un certo clima
in comune”.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
123
Maria Ilaria Balducci
“Credo che non sia soltanto
un’idea atemporale di città quello
che il libro evoca, ma che vi si
svolga, ora implicita, ora esplicita,
una discussione sulla città
moderna … Che cos’è oggi la
città per noi? Penso di aver scritto
qualcosa come ultimo poema
d’amore alle città, nel momento in
cui diventa sempre più difficile
viverle come città. Forse stiamo
avvicinandosi ad un momento di
crisi della vita urbana e
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
124
Maria Ilaria Balducci
“Le città invisibili sono un sogno che
nasce dal cuore delle città invivibili”.
Magritte
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
125
Maria Ilaria Balducci
[Testo 6]
Isidora
Anastasia
Click sulle foto o sul link: https://www.youtube.com/watch?v=_2CVQWFAG9k
“… tutto
l'immaginabile può
essere sognato ma
anche il sogno più
inatteso è un rebus che
nasconde un desiderio,
oppure il suo rovescio,
una paura. Le città
come i sogni sono
costruite di desideri e
di paure, anche se il
filo del loro discorso è
segreto, le loro regole
assurde, le prospettive
ingannevoli, e ogni
cosa ne nasconde
un'altra”.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
126
Maria Ilaria Balducci
Pier Paolo Pasolini “Saggio
su Le città invisibili”
“La prima osservazione che
mi viene da fare è che questo
suo libro è il libro di un
ragazzo. Solo un ragazzo può
avere d’altra parte può avere
tanta pazienza – da artigiano
che vuole a tutti i costi finire
e rifinire il suo lavoro. Non i
vecchi, i ragazzi sono
pazienti.
[… ]”
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
127
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
L'opera più metanarrativa di Calvino, però, è
sicuramente da considerarsi
.
128
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Se una notte d'inverno un viaggiatore, non
racconta più storie, secondo la prassi del
raccontare tradizionale; ma, sollecitato dalla
teoria della letteratura formulata nell'ambiente
della rivista «Tel Quel» - per il quale «lo
scrivere non consiste più nel raccontare, ma
nel dire che si racconta» - narra, con un
linguaggio «galileiano», preciso, concreto,
razionale ed elegante, le forme della
narrazione.
129
Maria Ilaria Balducci
In questo romanzo, più che
altrove, Calvino mette a
nudo i meccanismi della
narrazione, avviando una
riflessione sulla pratica
della scrittura e sui rapporti
tra scrittore e lettore.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
130
Maria Ilaria Balducci
I dieci inizi di racconti (incipit) da cui è composto il libro
corrispondono ognuno ad un diverso tipo di narrazione. Mediante
questo "esercizio di stile" Calvino esemplifica quali sono i modelli e
gli stilemi del romanzo moderno (da quello della neoavanguardia a
quello neo-realistico, da quello esistenziale a quello fantastico
surreale). Alla base del racconto c'è dichiaratamente lo schema a
incastro delle Mille e una notte, all'interno del quale Calvino colloca
i suggerimenti e le sollecitazioni provenienti dal romanzo
contemporaneo.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
131
Maria Ilaria Balducci
Lorenzo Mercante legge l’incipit di “Se una notte d'inverno un viaggiatore”
[Click su foto per audio]
Link: https://www.youtube.com/watch?v=H_gxAeXyTZI
Stai per cominciare a leggere il
nuovo romanzo di Italo Calvino
“Se una notte d'inverno un
viaggiatore” …
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
132
Maria Ilaria Balducci
La storia della cornice, che si
sviluppa parallelamente alla lettura
dei diversi incipit, narra invece del
Lettore (chiamato esplicitamente
Lettore) e Ludmilla (la Lettrice), e
della loro storia d'amore, che segue
uno schema narrativo tradizionale
in cui non manca il lieto fine
Costretti da un refuso di
impaginazione a interrompere la
lettura di Se una notte d’inverno
un viaggiatore, vogliono scoprire
come prosegue il romanzo. Nelle
loro avventure gli incipit di altri
dieci romanzi, mai terminati.
Luigi Scarpa Croce Lettrice 1932
Museo Civico di Rovereto
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
133
Maria Ilaria Balducci
Il Lettore (che è il protagonista del romanzo,
scritto in seconda persona) acquista l’ultimo
romanzo di Italo Calvino e si appresta ad una
comoda e piacevole lettura. Tuttavia, sorge
subito un problema: la vicenda narrata nel libro
(che vede protagonista un uomo abbastanza
misterioso che giunge in una stazione non
meglio identificata)
si interrompe non appena comincia a
divenire interessante: il romanzo,
dopo le prime trenta pagine circa,
ricomincia da dove era inizia, perché
per un errore di rilegatura, è
composto di sedicesimi tutti identici.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
134
Maria Ilaria Balducci
Il Lettore si reca in libreria per la sostituzione del volume, ma scopre suo malgrado
non solo che tutte le copie di Se una notte d’inverno un viaggiatore hanno il
medesimo problema, ma che addirittura pare che quelle che ha letto non siano pagine
di Calvino, ma di un romanzo polacco, Fuori dall’abitato di Malbork di tale Tazio
Bazakbal. Il Lettore conosce anche la Lettrice, di nome Ludmilla, anch’essa alla
ricerca del fantomatico libro calviniano. Anche il nuovo libro, le cui pagine intonse
devono essere aperte una per una con un tagliacarte, presenta però un inconveniente:
oltre ad essere completamente diverso da quello precedente, non si conclude, poiché
ad un certo punto della trama c’è una lacuna di alcune pagine e, quando la narrazione
ricomincia, il Lettore capisce di essere di fronte a un nuovo romanzo.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
135
Maria Ilaria Balducci
« È un romanzo sul piacere di leggere romanzi; protagonista è il Lettore, che
per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla
sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di dieci
romanzi d'autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra
loro. »
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
136
Maria Ilaria Balducci
E così, in questo «romanzo della
teoria del romanzo», il Lettore
che tradizionalmente ama le storie
compiute, e che solitamente
occupa la posizione terminale
nella catena comunicativa, viene
a trovarsi a immediato contatto
con un anonimo ed impersonale
Narratore, che lo chiama a farsi
protagonista di una avventurosa
lettura continuamente interrotta.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Approfondimenti: Cesare Segre in “Se una notte d’inverno uno scrittore
sognasse un aleph di dieci colori”.
137
Maria Ilaria Balducci
«Se una notte d’inverno un viaggiatore… (Italo Calvino). Il lettore-
protagonista si trova in una stazione ferroviaria in cui tutto sembra
inafferrabile. Il lettore avverte la sensazione di aver perso una
coincidenza e di trovarsi ancora lì solo per errore. Entrato in un bar, il
lettore siede accanto ad una donna, che inizia ad affascinarlo. Tuttavia
entra nel bar un poliziotto che dà un messaggio (che era concordato
in precedenza) ed il lettore esce per prendere il treno, l’ultimo treno.
Poi, a causa di un errore di impaginazione, il lettore legge e rilegge le
stesse pagine
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
138
Maria Ilaria Balducci
fuori dell’abitato di Malbork (Tazio Bazakbal,
scrittore polacco).Tutto è concreto, corposo, al contrario del
racconto precedente. Il lettore è in una cucina, ma tutti gli
ingredienti sono lasciati in lingua originale e quindi, pur “sentendo
il gusto” di un determinato cibo, non riesce a capire cosa sia.
Anche qui emerge una figura che affascina il lettore, anzi due:
Zwida e Brigd (infatti il lettore vede una figura composta dalle due
donne, “bifronte”). Il lettore non completa questo romanzo perché
tra due facciate scritte iniziano a frapporsi delle pagine bianche,
squarciando la lettura, “come una ferita”.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
139
Maria Ilaria Balducci
Sporgendosi dalla costa scoscesa (Ukko Athi,
scrittore cimmero).Questo libro viene rintracciato
nell’Università, poiché alcuni nomi del precedente (per
una strana curiosità) sono uguali tra i due libri. Il romanzo
viene raccontato dal professore di cimmerio dell’ateneo,
Uzzi-Tuzii. Tuttavia la storia (raccontata sotto forma di
diario) è completamente diversa, narra del lettore che si
trova nei pressi di un “osservatorio meteorologico” che
consiste in una tettoia con sotto pochi strumenti per la
rilevazione di determinati dati. Anche qui la presenza
femminile (stavolta di una ragazza che disegna degli
elementi naturali che trova in spiaggia) risulta attraente
per il lettore, anche se in questo caso c’è una sorta di
timore nella conoscenza della donna. La ragazza chiede al
lettore di comprarle una fune, che poi (ad insaputa del
lettore) servirà a far evadere un prigioniero. Il racconto
termina (perché incompiuto dall’autore) nel momento
dell’incontro tra il lettore e l’evaso.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
140
Maria Ilaria Balducci
Senza temere il vento e la vertigine (Vorts Viljandi, “pseudonimo”
cimbro di Ukko Athi).Secondo il professore di cimbro dell’Università (professor
Galligani) lo scrittore cimmerio avrebbe poi terminato l’opera in lingua cimbra
(tesi contrariata da Uzzi-Tuzii). Ancora una volta la storia è completamente nuova.
Stavolta il libro è letto nel gruppo di studio di Lotaria, sorella di Ludmilla. La
figura femminile appare prima che negli altri romanzi, infatti già nelle prime righe
una donna, presa dalla vertigine, sviene tra le braccia del lettore. La scena si
trasferisce poi nell’ufficio di Valeriano, nell’edificio del Commissariato. Dopo un
colloquio con Valeriano (apparentemente amico del lettore), nella stanza la ragazza
presa dalla vertigine rivela la propria presenza, ed il suo nome: Irina. Dopo essersi
inserita nella discussione prende una rivoltella e la punta contro il lettore, e da qui
il racconto apre una parentesi erotica che termina col ritrovamento da parte del
lettore del foglio della sua condanna a morte. Tuttavia la narrazione si interrompe
perché nella parte appena letta “c’è già da discutere per un mese”, e il resto del
romanzo è stato spartito tra altri gruppi di studio.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
141
Maria Ilaria Balducci
Guarda in basso dove l’ombra s’addensa (Bertrand Vandervelde, scrittore
belga).Questo racconto, tradotto dal francese da Ermes Marana, viene dato al lettore
dal dottor Cavedagna. La storia ancora una volta presenta il lettore e una figura
femminile importante, Bernadette. All’inizio è introdotto anche un altro personaggio,
Jojo, probabilmente un rivale del lettore, che finalmente è riuscito ad ucciderlo, ed ora
lo trasporta in un sacco per decidere come sbarazzarsene definitivamente (in realtà la
ragazza pensa che sia stato ucciso per un moto di gelosia che ha preso il lettore
mentre la ragazza aveva un rapporto sessuale con Jojo). Tuttavia il lettore, insieme
con Bernadette, non riesce a trovare un posto e un modo adeguato a sbarazzarsi del
cadavere di Jojo, che continua a mettere i bastoni tra le ruote al lettore anche da
morto. Intanto un ragazzo cingalese e' mandato da Mademoiselle Sibylle, figlia del
lettore. Il cingalese sostiene che la ragazza lavora al “Nuovo Titania”, gestito da
Madame Tatarescu, che aveva voluto mandare un messaggio intimidatorio al lettore.
Dato che il cielo stava schiarendo, il lettore decide di scendere in ascensore per
portare via Jojo in macchina, ma all’apertura delle porte ci sono tre uomini con le
mani in tasca che, dopo aver chiesto cosa ci fosse nel sacco (erano conoscenti di
Bernadette), ne tirano fuori una scarpa di vernice nera con la mascherina di velluto.
La lettura si interrompe perché si interrompono le pagine fotocopiate dal dottor
Cavedagna.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
142
Maria Ilaria Balducci
In una rete di linee che s’allacciano (Silas Flannery, scrittore
irlandese).Anche questo romanzo viene dato dall’editore (Cavedagna). Il
romanzo narra di un professore universitario (il lettore) assillato dal suono dello
squillo di un telefono. Questo suono che sembra perseguitarlo e inseguirlo.
Entrato in una casa per rispondere ad un telefono (né la casa né il telefono sono di
sua proprietà), sente indicazioni intimidatorie riguardo ad una ragazza del suo
corso, Marjorie Stubbs. Così il lettore si mette a correre verso l’indirizzo dato
(115, Hillside Drive) e arrivato, slega la ragazza e la scioglie dal bavaglio, e subito
lei vomita. “Sei un bastardo”, dice Marjorie al lettore-professore. La lettura è
troncata dallo squillo di un telefono, quello del lettore-protagonista, chiamato da
Ludmilla che lo invita a casa propria. A casa di Ludimilla, Irnerio (il non-lettore)
approfitta di una distrazione del lettore per impossessarsi del romanzo, poiché lo
ispira per una sua scultura (infatti verrà ritrovato in una mostra delle opere di
Irnerio).
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
143
Maria Ilaria Balducci
In una rete di linee che s’intersecano (Silas Flannery).Il lettore crede di
avere tra le mani un’altra copia dello stesso romanzo di prima, ma s’accorge che una
fascetta con la scritta “L’ultimo successo di Silas Flannery” copriva le parole
“s’intrecciano”. Inizia così la lettura di un nuovo racconto, in cui l’idea principale
sembra quella di speculare, degli specchi. Il lettore, che è immedesimato in un uomo
d’affari giapponese, è affascinato dagli specchi ed in particolare dai caleidoscopi, e
sostiene di aver basato il proprio successo economico su un principio simile a quello
dei caleidoscopi. E così comincia un ragionamento fatto di ripetizione di ogni oggetto,
movimento e abitudine per eludere eventuali tentativi di omicidio nei confronti del
lettore stesso. Il lettore crea una stanza con le pareti fatte tutte di specchi e le
conseguenze sono confuse: Lorna, sdraiata nuda e legata al suolo, vede ad ogni suo
movimento la riflessione delle sue carni in ogni specchio a perdita d’occhio. Intanto
entra Elfrida, e anch’ella si riflette a non finire negli specchi, e le carni della prima si
intrecciano con il corpo della seconda, e con la rivoltella che tiene in mano. Il lettore
non riesce più a distinguere l’una dall’altra e l’ambientazione sembra spostarsi verso
un altro luogo: la sacra dimora di Iside, dea della notte egizia. La soddisfazione del
protagonista è l’ultima impressione di questo romanzo che non termina poiché il
lettore-protagonista decide di mettersi in viaggio per rintracciare il vero Flannery.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
144
Maria Ilaria Balducci
Sul tappeto di foglie illuminato dalla luna (Takakumi Ikoka, scrittore giapponese).Il
romanzo arriva al lettore dalle mani di Silas Flannery, che a sua volta lo aveva ricevuto da
Ermes Marana. Inizia con il protagonista, uno studente “della facoltà” (non è mai specificata),
che, sotto l’esame del signor Okeda, pratica esercizi di focalizzazione dell’attenzione: cerca di
concentrarsi sulla singola foglia del ginkgo che cade dall’albero invece che sull’insieme di
foglie. Un giorno successivo, in una passeggiata, succede un particolare che colpisce il
protagonista: mentre è chinato per avvicinare una ninfea galleggiante, Miyagi (moglie di
Okeda) e Makiko (figlia di Okeda) si allungano per raccogliere il fiore, ed entrambi i capezzoli
sfiorano il corpo del protagonista. Sulla via del ritorno verso casa, il protagonista chiede un
appuntamento a Makiko, che accetta. Tuttavia la sera succede un imprevisto. Mentre il
protagonista insegue Makiko, irrompe nella stanza in cui Miyagi stava disponendo in un vaso
dei fiori e delle foglie, che cadono a terra. Nel raccoglierle, Miyagi mette inavvertitamente una
mano sul membro del protagonista, e lui (nello stesso istante) sul seno di lei. I due, per voglia di
lei, si ritrovano a fare all’amore, sotto gli occhi di Makiko (che era stata al gioco
dell’inseguimento e si preoccupava perché non vedeva arrivare il protagonista) e del signor
Okeda (“avvisato” da un rumore). Questo atto porta ad un allontanamento del protagonista da
entrambe le donne: da Makiko, che ormai lo vede solo come un altro degli amanti di sua madre,
e da Miyagi, che sapendo di non poterlo avere (lui infatti nell’atto sessuale sussurra il nome di
Makiko) approfitta di quell’unica occasione. La lettura viene interrotta da dei poliziotti che, alla
discesa del lettore dall’aereo, gli sequestrano il libro perché è proibito nel loro paese.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
145
Maria Ilaria Balducci
Intorno a una fossa vuota (Calixto Bandera).Il testo è letto direttamente
dalla stampa di una macchina di un ufficio di censura. Il protagonista, Nacho
Zamora, vede suo padre morire, e dirgli di andare al villaggio di Oquedal col
cavallo e la carabina del padre. Nacho inizia la cavalcata di notte sulla sponda del
fiume secco, e solo all’alba si accorge che dall’altra parte c’è un uomo
incappucciato con un fucile, appaiato con lui (l’incappucciato è appaiato con
Nacho). Il protagonista arriva al villaggio e segue le indicazioni del padre,
giungendo così nel palazzo imperiale. Qui prima crede di essere figlio di Anacleta
Higueras, una donna che lavora nelle cucine del palazzo degli Alvarado, poi della
stessa Doña Jazmina. In entrambi i casi si avvicina alle figlie (Amaranta e Jacinta) e
viene cacciato in malo modo dalle madri. Intanto apprende la storia di Faustino
Higueras, fratello di Anacleta, che aveva combattuto contro il padre di Nacho
intorno ad una fossa, e Faustino, che ebbe la peggio, fu ucciso. La sera, arriva
l’incappucciato e si rivela come Faustino, e comincia uno scontro, con la stessa
modalità di quello della leggenda, contro Nacho.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
146
Maria Ilaria Balducci
- Quale storia attende laggiù la fine? – (Anatoly Anatolin).Il romanzo deve
trasmettere un senso di oppressione, nel quale il protagonista vuole cancellare tutto
per incontrarsi “per caso” con la sua amica Franziska. Così comincia a cancellare
col pensiero tutto quel che vede (a volte pensa di esagerare, ma non torna indietro).
Quando la Prospettiva in cui cammina rimane vuota, con solo lui e Franziska, il
protagonista incontra i funzionari della Sezione D. Questi stavano cancellando
esattamente come lui gli elementi nella Prospettiva (è per questo che a volte le
cancellature erano parse esagerate), in attesa di “quelli nuovi”, cioè degli esseri che
sarebbero approdati sulla terra e che avrebbero dovuto incontrare per forza i
funzionari, i quali si sarebbero assunti le mansioni organizzative. Il protagonista
(con l’intento di raggiungere la donna) si propone di andare lui stesso a cercarli. Si
mette a correre verso Franziska e, sebbene si stiano creando delle voragini tra lui e
lei, riesce con un balzo finale a raggiungerla. Così lei lo invita ad un caffè
all’angolo, dicendo che ogni volta che cammina per la Prospettiva, incontra per
caso il protagonista. Dato che mentre l’autore stava dando al lettore-protagonista i
diversi blocchi di fogli del romanzo era stato sorpreso dalla polizia, la lettura
s’interrompe qui.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
147
Maria Ilaria Balducci
La struttura esterna del libro è geometrica. Dodici capitoli, ognuno dei quali,
esclusi gli ultimi due, seguiti da un “incipit” di romanzo. I dieci romanzi inseriti
hanno come TITOLI dei segmenti frastici, endecasillabi i primi cinque , che letti in
successione costituiscono una poesia
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
148
Maria Ilaria Balducci
«Se una notte d’inverno un viaggiatore…
fuori dell’abitato di Malbork
sporgendosi dalla costa scoscesa
senza temere il vento e la vertigine
guarda in basso dove l’ombra s’addensa
in una rete di linee che s’allacciano,
in una rete di linee che s’intersecano
sul tappeto di foglie illuminato dalla luna
intorno a una fossa vuota
- Quale storia attende laggiù la fine? –
chiede, ansioso d’ascoltare il racconto.».
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
149
Maria Ilaria Balducci
Il romanzo della nebbia
il romanzo dell’esperienza corposa
Il romanzo simbolico - interpretativo
Il romanzo politico esistenziale
Il romanzo cinico - brutale
Il romanzo dell’angoscia
Il romanzo logico - geometrico
Il romanzo della perversione
Il romanzo tellurico - primordiale
Il romanzo apocalittico
“Più che d’identificarmi
con l’autore di ognuno dei
dieci romanzi, ho cercato
d’identificarmi col lettore:
rappresentare il piacere
della lettura di un dato
genere più che il testo vero
e proprio.”
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
150
Maria Ilaria Balducci
Il romanzo è sostanzialmente
un "gioco" in cui Calvino
ostenta in modo quasi
provocatorio i suoi "trucchi" di
narratore,
ma esso è un gioco serio, quasi
drammatico, perché vuole
denunciare l'impossibilità di
giungere alla conoscenza della
realtà.
http://www.academia.edu/1927340/Il_ruolo_del_lettore_in_Se_una_notte_dinverno_un_viaggiatore
Per un approfondimento
sul ruolo del Lettore
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
151
Maria Ilaria Balducci
Dopo la pubblicazione di “Se una notte d’inverno un viaggiatore”
Calvino lascia Parigi e si stabilisce definitivamente a Roma.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
152
Maria Ilaria Balducci
1983
L’ultimo libro pubblicato in vita,
Palomar, rielaborazione narrativa di
articoli comparsi in precedenza su "la
Repubblica" e il "Corriere, dichiara
fin dal titolo, il nome di un famoso
osservatorio astronomico, la scelta
di essere soprattutto un osservatore (
il signor Palomar), che sceglie di
isolarsi intellettualmente per
guardare e capire il brulichio della
vita contemporanea sino agli eventi
più minuti.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
153
Maria Ilaria Balducci
Il signor Palomar è un uomo
taciturno e solitario. Moglie,
figlia, casa con giardino e vacanze
al mare. Forse anche un cane, e la
familiare nel box. Dal luogo di
villeggiatura alla città, Palomar
trascorre le sue giornate in
osservazione, impegnato com’è a
scrutare con maniacale precisione
i fenomeni che la natura manifesta
ai suoi occhi, ad intuirne gli
schemi, le connessioni.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Castiglion della Pescaia
154
Maria Ilaria Balducci
Non a caso il nome del protagonista coincide con quello del
celebre Mount Palomar, dov’è situato uno dei più
importanti osservatori astronomici degli Stati Uniti: la
rilevanza paradossale dell’omonimia è presto colta, se si
considera che il nostro uomo, affetto da miopia, non riesce a
mettere a fuoco gli oggetti che si trovano in lontananza e
dedica tutto sé stesso alla minuta osservazione del dettaglio.
Osservatorio del monte Palomar – California
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
155
Maria Ilaria Balducci
Ventisette brevi “esperienze” vedono il
signor Palomar protagonista osservatore e
pensatore, e giorno dopo giorno, il nostro
Palomar osserva e medita, medita e
osserva. Dal gorilla albino dello zoo alla
volta celeste si susseguono le sue
molteplici disavventure intellettuali, con
effetti comici a tratti esilaranti. Ogni
racconto si conclude con un fallimento
ma, per nulla scoraggiato – solo un po’
innervosito – Palomar ricomincia la sua
indagine, alla ricerca perenne di un punto
di vista che gli darà la comprensione del
tutto.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
156
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
non hanno solo un valore ordinale ma corrispondono a tre aree tematiche, a tre tipi di
esperienze e di interrogazione che, proporzionati in varia misura, sono presenti in
ogni parte del libro.
Gli corrispondono generalmente a un'esperienza visiva, che ha quasi sempre
per oggetto forme della natura; il testo tende a configurarsi come una descrizione.
Nei sono presenti elementi antropologici, culturali in senso lato, e
l'esperienza coinvolge, oltre ai dati visivi, anche il linguaggio, i significati, i simboli.
Il testo tende a svilupparsi in un racconto.
I rendono conto di esperienze di tipo più speculativo, riguardanti il cosmo, il
tempo, l'infinito, i rapporti tra l'io e il mondo, le dimensioni della mente. Dall'ambito
della descrizione e del racconto si passa a quello della meditazione.
Le cifre che numerano i titoli dell'indice, siano esse in
prima, seconda o terza posizione,
157
Maria Ilaria Balducci
.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
L'indice ripartisce queste proporzioni secondo un modello
combinatorio estremamente regolare e compiuto. Tale ricetta
risponde innanzitutto al piacere dell'autore per il gioco
matematico..
I 27 testi sono divisi secondo una disposizione matematica di 3
elementi a 3 a 3. 27 è il risultato di 3 elevato a 3, cioè di un
numero perfetto elevato a un numero perfetto.
158
Maria Ilaria Balducci
Palomar cerca di dare un’esatta
definizione di ciò che lo circonda, ma
più si concentra sui dettagli, più si
accorge della complessità e
profondità della realtà. Il testo di
Calvino si presenta, quindi, come una
riflessione abbastanza pessimistica
sulla conoscenza: “Rileggendo il
tutto, m’accorgo che la storia di
Palomar si può riassumere in due
frasi: «Un uomo si mette in marcia
per raggiungere, passo a passo, la
saggezza. Non è ancora arrivato»
(Italo Calvino, Prefazione a Palomar, 1983).
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
159
Maria Ilaria Balducci
.
Si assiste qui a una rinuncia da
parte di Calvino a trovare una
spiegazione all’esistenza e alla
realtà; lo scrittore abbandona le
riflessioni scientifiche e
narratologiche, per mostrare la
vanità del sapere. Palomar, quasi
una sorta di alter-ego di
Calvino stesso, nel corso
dell’opera si allontana dalla realtà
concreta per immergersi in
pensieri e riflessioni sul
“rapporto tra l’io e il mondo e le
dimensioni della mente”
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Il 6 giugno 1984 Italo Calvino
viene invitato dall'Università di
Harvard a tenere un ciclo di
lezioni, che tuttavia non si
svolgerà a causa della morte
dello scrittore avvenuta nel
settembre del 1985.
Il tema da lui scelto è
quello del nuovo millennio
e di come affrontarlo
160
Maria Ilaria Balducci
Click sul link per l’intervista
Link: https://www.youtube.com/watch?v=0ZykLXPkyMU
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
161
Maria Ilaria Balducci
Molteplicità
Rapidità
Lezioni americane, 1985 - Harvard University
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
162
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
163
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
[Click su immagine per brano “Cavalcanti poeta della leggerezza”]
164
Maria Ilaria Balducci
L'ordine dei sei termini scelto da Calvino
rispecchia l'importanza gerarchica che
l'autore attribuisce ad ognuno di essi. Si
comincia così con l'analisi della
leggerezza, elemento imprescindibile -
secondo lo scrittore - per un testo
letterario, con la narrazione del mito di
Medusa: essa rappresenta la realtà
pietrificante, da cui Perseo si difende
guardandola attraverso lo specchio dello
scudo.
Secondo Calvino, questo
deve essere il compito della
letteratura: non uno sguardo
diretto, bensì indiretto, sulla
realtà.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
165
Maria Ilaria Balducci
L’ultima lezione, che lo scrittore non riuscirà a terminare, rovescia
di colpo le precedenti cinque:
Pur vivendo in un mondo diventato leggero, rapido, in cui la
visibilità è dominante, la coerenza rimane l’elemento principale
con cui affrontare il rapporto con la realtà.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
166
Maria Ilaria Balducci
Le Lezioni americane, ultimo testo di Calvino, danno la sensazione
di rappresentare il “testamento culturale” del nostro più grande
scrittore “illuminista” del ‘900.
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
Colpito da ictus nella casa di Castiglion della Pescaia, muore a Siena il
19 settembre 1985, dopo aver scritto cinque delle sei Lezioni americane
pubblicate nel 1988.
Italo Calvino
a Castiglion della Pescaia
167
Maria Ilaria Balducci
Click su foto per accedere all’intervista di Primo Levi oppure sul link
https://www.youtube.com/watch?v=CynuWP6OyrQ
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
168
Maria Ilaria Balducci
Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro

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Presentazione calvino 27maggio 2015

  • 1. Italo Calvino la letteratura combinatoria e tanto altro … Liceo James Joyce, 30 aprile 2015 Maria Ilaria Balducci presenta
  • 2. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro “ La fantasia è un posto dove ci piove dentro.” 2 Maria Ilaria Balducci I. Calvino (1923-1985) è stato uno dei narratori più importanti della seconda parte del XX secolo, di cui ha attraversato tutte le fasi letterarie (dal Neorealismo del "Sentiero dei nidi di ragno", al fantasy della trilogia de "I nostri antenati", sino al post-moderno de "Le città invisibili").
  • 3. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro 3 Maria Ilaria Balducci L’inquieta intelligenza dello scrittore ha sempre teso, nei molteplici aspetti della sua opera, a restare fedele a quella che egli stesso definì la “sfida al labirinto”, alla ricerca cioè di soluzioni razionali ai problemi dell’uomo o almeno alla formazione di “un ordine mentale abbastanza solido per contenere il disordine”.
  • 4. 4 Maria Ilaria Balducci Dati biografici: io sono ancora di quelli che credono, con Croce, che di un autore contano solo le opere. (Quando contano, naturalmente.) Perciò dati biografici non ne do, o li do falsi, o comunque cerco sempre di cambiarli da una volta all’altra. Mi chieda pure quel che vuol sapere, e Glielo dirò. Ma non le dirò mai la verità, di questo può star sicura Lettera a Germana Pescio Bottino, 9 giugno 1964 Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 5. 5 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Click su foto per accedere alla biografia oppure sul link https://www.youtube.com/watch?v=bhTiCTRCLfg
  • 6. 6 Maria Ilaria Balducci E’ una storia anche quella che oggi vorrei raccontarvi, e come tutte le storie, inizia con … Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 7. 7 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 8. 8 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro ..una bambina piccina, dai capelli perennemente scarmigliati , che viveva in una casa qualunque di una qualunque città, ma piena zeppa di libri, che le leggeva il papà fino a quando, a cinque anni, proseguì da sola il viaggio. Un giorno degli anni ’70 le regalarono un volumone bianco, pesante, quasi minaccioso, dal quale , però fiorirono, pagina dopo pagina, Duecento fiabe italiane di Italo Calvino
  • 9. Calvino e la letteratura combinatoria 9 Maria Ilaria Balducci Così inizia la storia di una bambina che legge senza sosta le fiabe rivisitate da un uomo che trascorre la vita a scrivere storie, molte delle quali raccontano l’arte di scrivere storie. E se oggi quella bambina è qui, davanti a voi, gran parte di quello che è diventata lo deve alla magia di una tradizione “favolosa” antica, rivista dalla penna di un uomo moderno e sperimentatore.
  • 10. 10 Maria Ilaria Balducci “La bambina venduta con le pere” Monferrato [Testo 1: durata 5 min] Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 11. 11 Maria Ilaria Balducci Solo dopo molti anni e molti studi ho capito come sia stato possibile che quelle fiabe abbiano rappresentato per me una sorta di imprinting indelebile: Italo Calvino è considerato il più grande narratore italiano del secondo Novecento, attraverso uno stile chiaro, semplice e lineare, ma capace di esprimere ragionamenti sottili ed emozioni profonde. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 12. Calvino e la letteratura combinatoria 12 Maria Ilaria Balducci “Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto.”
  • 13. 13 Maria Ilaria Balducci Dice Gian Antonio Stella in Il ghiacciolo e la marmellata ( prefazione a Marcovaldo – Ed. speciale per il Corriere della Sera): “Calvino ha la straordinaria capacità di riuscire a cogliere la profondità delle cose restando apparentemente in superficie, al punto di teorizzare nelle Lezioni americane che la profondità va “nascosta alla superficie”; con incredibile destrezza riusciva ad essere insieme uno stupefacente “uomo – magia” dotato di una diluviante capacità inventiva, e insieme uno “scienziato” della parola in grado di sezionare ogni riga, ogni parola, ogni virgola per raggiungere il suo obiettivo: l’esattezza. A costo di venire rimproverato da Giovanni Arpino di essere “freddo come un ghiacciolo”. “ Sarebbe il più bel complimento che mi sia stato rivolto: purtroppo ne sono ben lontano” Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 14. 14 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Lezioni americane, 1985
  • 15. 15 Maria Ilaria Balducci Basti ricordare come raccontò, a Costanzo Costantini, il suo modo di lavorare: “ Scrivo con molta fatica. Per me cominciare è sempre difficilissimo, anche un articolo. Un articolo lo scrivo in poche ore ma, prima di scriverlo, lo rimando di parecchi giorni perché rimando il momento di incominciare. Io scrivo a mano. Faccio una prima stesura e poi correggo tanto, faccio tanti incisi sempre più piccoli che alla fine non ci capisco più niente e debbo prendere la lente per decifrare quello che ho scritto. Posso dire che ho due calligrafie, che corrispondono a un atteggiamenti o stati d’animo diversi. Una con le lettere molto grosse, con le “a” e le “o “ belle tonde, un’altra con le lettere piccolissime in cui le “a “ e le “o “ sono appena dei puntini. Naturalmente fra le due c’è una serie di scritture intermedie che cambiano a seconda delle cose che sto scrivendo, dalla facilità o difficoltà con cui mi viene fuori lo scritto. Scrivendo piccolo piccolo mi illudo di superare le difficoltà, di passare come attraverso cespugli che mi sbarrano la strada” Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 16. 16 Maria Ilaria Balducci Alla sua amica italianista Maria Corti, stupefatta dalla vista di un suo manoscritto dall’impressionante cumulo di interventi, cancellature, varianti interlineari, spiegherà lo stesso Calvino: “Io procedo a righe lentissime e tutte cancellature in un racconto faticosissimo e difficile, ma quando riesco finalmente a dipanarne qualche centimetro dalla densa matassa, mi diverte perché mette in scena esseri umani veri, ritratti a tutto tondo, anzi visi con la lente d’ingrandimento, e sfaccettature minime della vita” Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 17. 17 Maria Ilaria Balducci … e, come molte storie, anche questa inizia in medias res … Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro La professoressa Pamela Marchesotti ne “L’incontro” del 10/04/2015 ha trattato i seguenti argomenti:  aspetti biografici salienti fino all’abbandono del PCI dopo la rivolta ungherese  narrativa neorealista (“Il sentiero dei nidi di ragno”)  narrativa fantastica (“Il visconte dimezzato” – “Il barone rampante” – “Il cavaliere inesistente”)
  • 18. 18 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro L’opera di Calvino può essere letta a molteplici livelli. Il lettore diviene il portavoce, il collaboratore indispensabile dell’autore, che gli affida il compito d’interpretare. Quello che seduce in Calvino è la sua “modestia”, la volontà di non prendersi sul serio, di servirsi talora della fiaba, del fantastico, del favoloso, talora dell’ironia e del comico, talora della geometria e di nozioni scientifiche, talora del gioco delle carte, talora infine semplicemente del “giocare”, per “divertire” se stesso e chi legge. L’intelligenza di Calvino imbroglia le carte, trova il mezzo di sdoppiarsi e risdoppiarsi facendosi divenire da autore a narratore, da io parlante a lettore.
  • 19. 19 Maria Ilaria Balducci Il vero atto di nascita del Calvino “fantastico” deve essere riconosciuto nel lungo lavoro editoriale svolto dallo scrittore per preparare il volume delle Fiabe italiane, che Giulio Einaudi gli aveva affidato e che uscirà nella collana dei “Millenni” nel 1956. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 20. 20 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Per due anni Calvino si cimenta con l’enorme repertorio folclorico della tradizione italiana (il folklore è appunto l’insieme di usi, costumi, tradizioni e culture di un determinato popolo o area geografica) nel tentativo di comporre una sorta di atlante letterario delle fiabe popolari. Maria di legno
  • 21. 21 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Questa raccolta è emblematica di una nuova concezione dell’ identità letteraria italiana, attraverso cui Calvino si propone di “rappresentare tutti i tipi di fiaba di cui è documentata l’esistenza nei dialetti italiani” e di “rappresentare tutte le regioni d’Italia” Zio Lupo - Romagna
  • 22. 22 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Fra le tante versioni di ogni fiaba, sceglie “le più belle, originali e rare”; per la veste linguistica decide di “tener tutto sul piano d’un italiano mai troppo personale e mai troppo sbiadito, che per quanto è possibile affondi le radici nel dialetto, senza sbagli nelle espressioni colte, e sia elastico abbastanza per accogliere e incorporare dal dialetto le immagini, i giri di frase più espressivi e inconsueti” La ragazza mela
  • 23. 23 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro “le fiabe riflettono aspetti fondamentali della società e nel loro insieme danno una spiegazione generale della vita umana ...un catalogo dei destini che possono darsi a un uomo o una donna” E sette! - Riviera Ligure di Ponente Il re degli animali - Emilia
  • 24. 24 Maria Ilaria Balducci Come racconterà nella Lezione americana (1988) dedicata alla Rapidità … virtù strutturali e stilistiche logica essenziale qualità sintetica Fiaba: Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 25. 25 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 26. 26 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Lo schema generale di una fiaba, secondo Propp, è il seguente: Equilibrio iniziale (esordio); Rottura dell'equilibrio iniziale (movente o complicazione); Peripezie dell'eroe; Ristabilimento dell'equilibrio (conclusione).
  • 27. 27 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 28. 28 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 29. 29 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 30. 30 Maria Ilaria Balducci “La bambina venduta con le pere” Monferrato [Testo 1] Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Una volta un uomo aveva un pero che gli faceva quattro corbe di pere all’anno. Accadde che un anno gliene fece solo tre corbe e mezzo e al Re bisognava portarne quattro. […]
  • 31. 31 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro analisi strutturale / funzionale: Ruoli personaggi Perina: protagonista Serve del Re: antagoniste Re: mandante Vecchietta: aiutante / donatore Porta: aiutante Fiume: aiutante Donne del forno: aiutante Cani: aiutante Sugna: oggetto magico Saggina: oggetto magico Pane: oggetto magico Tesoro delle streghe: oggetto cercato da eroe Principe: premio finale
  • 32. 32 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro analisi strutturale / funzionale: Funzioni Perina: protagonista Serve del Re: antagoniste Re: mandante Vecchietta: aiutante / donatore Porta: aiutante Fiume: aiutante Donne del forno: aiutante Cani: aiutante Sugna: oggetto magico Saggina: oggetto magico Pane: oggetto magico Tesoro delle streghe: oggetto cercato da eroe Principe: premio finale
  • 33. 33 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro da I promessi sposi: il romanzo dei rapporti di forza, pubbl. in Una pietra sopra, Einaudi, Torino 1980 Renzo e Lucia Gertrude Don Rodrigo e fra Cristoforo Esempio di analisi strutturale / funzionale sul romanzo “I Promessi Sposi” [Click su immagine centrale per il testo]
  • 34. 34 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Don Rodrigo Potere sociale Oppressore / Antagonista Sezione Prima Capp. I - VIII Renzo e Lucia Protagonisti Oppressi Eroi Don Abbondio Falso potere spirituale Strumento Padre Cristoforo Vero potere spirituale Aiutante
  • 35. 35 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Innominato Potere sociale Oppressore / Antagonista Sezioni Seconda e Terza Capp. IX-XVII e XVIII-XXVI Renzo e Lucia Protagonisti Oppressi Eroi Gertrude Falso potere spirituale Strumento Card. Borromeo Vero potere spirituale Aiutante
  • 36. 36 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Guerra Sezioni Quarta e Quinta Capp. XXVII-XXXII e XXXIII-XXXVIII Renzo e Lucia Protagonisti Oppressi Eroi Carestia Peste
  • 37. 37 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 38. 38 Maria Ilaria Balducci Torino, 1959: Elio Vittorini e Italo Calvino fondano “Il Menabò”, una rivista il cui nome riprende un termine tecnico dell’editoria, “ un nome legato ad un’idea di funzionalità”, che doveva essere costituita da numeri – volumi che uscissero senza periodicità fissa e abbastanza ampi da contenere romanzi e raccolte poetiche; ne usciranno 10 fascicoli tra il ’59 e il ’67, con un’impostazione sostanzialmente monografica, in cui si affrontano questioni letterarie e sociali avvertite come centrali dalla cultura contemporanea e lanciano scrittori esordienti come Lucio Mastronardi con “Il calzolaio di Vigevano”. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 39. 39 Maria Ilaria Balducci n. 4 de Il Menabò ( 1961) Taccuino Industriale Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro n. 5 de Il Menabò ( 1962) La sfida al labirinto
  • 40. 40 Maria Ilaria Balducci I numeri 4 e 5 del Menabò sono di grande importanza, poiché promuovono un dibattito sul rapporto tra letteratura e industria che contraddistinguerà l’impronta della rivista con interventi (tra gli altri) di Francesco Leonetti, Pier Paolo Pasolini, Franco Fortini, Edoardo Sanguineti ed Umberto Eco. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 41. 41 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro n. 5 de Il Menabò ( 1962) La sfida al labirinto Saggio che esprime l’idea calviniana della letteratura nella quale lo scrittore vede la matrice dell’ordine che, sopprimendo il caos, permette di comprendere il mondo.
  • 42. 42 Maria Ilaria Balducci Nonostante il trauma della civiltà moderna e industrializzata sia ormai irreversibile, lo scrittore non deve “perdersi nel labirinto”, ma ha il preciso compito di indicare all’uomo le vie per salvarsi dal caos dell’alienazione riscoprendo il valore della propria interiorità e coltivando una coscienza critica in grado di resistere al capitalismo e alla società di massa. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 43. 43 Maria Ilaria Balducci L’opera che meglio incarna questo momento di riflessione sul rapporto tra letteratura e industria è “Marcovaldo”. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 44. 44 Maria Ilaria Balducci Protagonista di tutti i racconti è Marcovaldo, un manovale con problemi economici, ingenuo, sensibile, inventivo, interessato al suo ambiente e un po' buffo e malinconico. I racconti sono ambientati in una grande città imprecisata, probabilmente TORINO Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 45. 45 Maria Ilaria Balducci … ovvero le stagioni in città. Questa città è simbolo di ogni città, con cemento, ciminiere, fumo, grattacieli e traffico, e Marcovaldo ne è il Cittadino per antonomasia. Anche la ditta Sbav, presso cui Marcovaldo lavora, è la Ditta per eccellenza, simbolo di tutte le ditte, e proprio per questo non si sa né cosa vi si produca, né cosa vi si venda, né il contenuto degli imballaggi che il protagonista sposta e trasporta tutto il giorno Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 46. 46 Maria Ilaria Balducci Nello spazio di venti novelle, in cui il ciclo delle stagioni si ripete per cinque volte, il manovale Marcovaldo si ostina a cercare la Natura in una grande città industriale. E’attento a qualsiasi variazione atmosferica e coglie minimi segni di vita animale e vegetale, ma ogni volta va incontro a uno scacco, una delusione. Dunque, sia una critica alla “civiltà industriale” sia all’idea di un possibile “ritorno all’indietro” nella storia, rivelando così, anche grazie alla semplicità della sua struttura narrativa, tutta la ricchezza del rapporto di Italo Calvino col mondo Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 47. 47 Maria Ilaria Balducci Autunno “Il piccione comunale” (in “Marcovaldo” - 1963) Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Testo 2 “Gli itinerari che gli uccelli seguono migrando verso Sud o verso Nord d’autunno o a primavera traversano di rado la città. Gli stormi tagliano il cielo sopra le striate groppe dei campi […] “
  • 48. 48 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Il periodo dell’impegno politico si conclude definitivamente nel 1963 con il romanzo breve a sfondo sociale dal titolo: “La giornata di un scrutatore”
  • 49. 49 Maria Ilaria Balducci La giornata che Amerigo Ormea, intellettuale comunista, passa come scrutatore durante le elezioni del 1953 alla Piccola Casa della Divina Provvidenza “Cottolengo" di Torino, un istituto religioso dove sono ricoverati migliaia di minorati fisici e mentali. Lo scopo di Amerigo è quello di impedire che persone incapaci di intendere e di volere siano indotte dai religiosi a votare per la DC; tuttavia la vista di tutti gli infelici che abitano quel mondo parallelo scuoterà profondamente la coscienza di Amerigo, mettendo in crisi tutte le sue certezze e rendendolo, forse, alla fine della giornata, un uomo diverso. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 50. 50 Maria Ilaria Balducci La neoavanguardia fu un movimento letterario italiano del Novecento che si caratterizzò per la forte tensione nella sperimentazione formale. Il movimento della neoavanguardia, che aveva caratteri differenti dall'avanguardia storica, si manifestò soprattutto nella prima metà degli anni Sessanta e interessò soprattutto la poesia, ma anche la prosa. Esso era stato promosso ed in parte preceduto, a partire dal 1956, dalle ricerche della rivista diretta da Luciano Anceschi, Il Verri. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 51. 51 Maria Ilaria Balducci CARATTERISTICHE DELLA NEOAVANGUARDIA Aspetti di somiglianza con il futurismo: sarà proprio ad alcuni studiosi e critici del movimento che si deve la rivalutazione del futurismo italiano.  Rifiuto dell'ideologia neocapitalista e disprezzo dell'intimismo crepuscolare, che avevano caratterizzato fino a quel momento tutta la poesia del Novecento. Come i modernisti inglesi Eliot e Pound, uso del i linguaggio quotidiano in contrapposizione a quello razionale e freddo del neocapitalismo Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 52. 52 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Uso del linguaggio che fu definito "linguaggio parodistico". Il linguaggio infatti venne manipolato in modo anarchico e dissacrato nella certezza che solamente in questo modo sarebbe stato possibile riformare il codice linguistico e contemporaneamente quello del comportamento, eliminando ogni falsificazione ideologica.  Riduzione dell'arte a gioco gratuito Assunzione di una poetica della non-significanza. La provocazione dovuta al non-senso linguistico doveva invitare ad una rifondazione che coinvolgesse la letteratura e l'ideologia ma soprattutto l'autenticità del rapporto tra gli esseri umani. Il carattere di sperimentazione della neoavanguardia ebbe effetto anche sulla prosa che essi coltivarono accanto alla poesia.
  • 53. 53 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Questo sperimentalismo produce la singolare forma dell’antiromanzo, vera e propria negazione del romanzo tradizionalmente inteso con la logica concatenazione degli eventi o l’analisi dei personaggi. Esempi illuminanti sono l’Hilarotragedia( 1964) di Giorgio Manganelli e Capriccio italiano ( 1968) di Edoardo Sanguineti
  • 54. 54 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Punto di riferimento imprescindibile per la Neoavanguardia è Carlo Emilio Gadda, che dà vita ad una prosa senza eguali nella storia letteraria italiana, il noto pastiche de “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana”
  • 55. 55 Maria Ilaria Balducci che aveva trovato il suo nucleo poetico-programmatico sia nella rivista Il Verri, sia nell'antologia I Novissimi (Paolazzi 1961) - costituita da Alfredo Giuliani, Edoardo Sanguineti, Antonio Porta, Nanni Balestrini e Elio Pagliarani - stabilirà molto presto fitte relazioni con i gruppi analoghi di altri paesi, soprattutto francesi e tedeschi. Il Gruppo '63 si riunì la prima volta dal 3 all'8 ottobre del 1963, presso l'Hotel Zagarella a Solunto, a pochi chilometri da Palermo, dove giunsero una trentina di scrittori e critici la maggior parte proveniente dal Verri, ai quali si unirono altri intellettuali finora non appartenenti a nessuno schieramento. All'incontro di Palermo erano presenti anche alcuni scrittori provenienti da Officina e da Il Menabò. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro I Novissimi L’officina
  • 56. 56 Maria Ilaria Balducci Parallelamente alle letture e alle discussioni sui testi del gruppo, si svolse al Teatro Biondo uno spettacolo costituito da brevi testi teatrali, messi in scena da Luigi Gozzi e Ken Dewey. Fra gli autori, Nanni Balestrini, Edoardo Sanguineti, Alfredo Giuliani, Alberto Gozzi, Germano Lombardi, Elio Pagliarani. Da ricordare l'interpretazione di due attrici che si sarebbero affermate negli anni seguenti, Piera Degli Esposti e Carmen Scarpitta. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Dopo Palermo piovvero contro la nuova avanguardia ogni tipo di accuse: furono accusati da alcuni di essere dei formalisti irrazionali e decadenti e da altri di essere pericolosi rivoluzionari e inguaribili marxisti, di appartenere ad un'"Arcadia di ritorno", ad una "retroguardia dell'avanguardia", o ancora di essere "futuristi in ritardo". Ma nessuna di queste accuse sembrò toccare gli esponenti del movimento che, invece di dimostrarsi preoccupati, sembravano soddisfatti di essere considerati les enfants terribles della letteratura italiana.
  • 57. 57 Maria Ilaria Balducci Negli anni della Neoavanguardia e del Gruppo ’63, il quarantenne Calvino, evita dichiarazioni eclatanti, prese di posizioni scandalistiche e anticonformiste. Nonostante ciò, egli ne segue gli sviluppi con interesse. Dell’attenzione e della distanza verso le posizioni del Gruppo ’63 è significativa la polemica con Angelo Guglielmi in seguito alla pubblicazione de “La sfida al labirinto”. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 58. 58 Maria Ilaria Balducci A Parigi, nell’aprile del 1962, incontra Esther Singer, detta Chichita, traduttrice argentina originaria di Buenos Aires che lavora per varie organizzazioni internazionali tra cui l’Unesco. Due anni più tardi celebreranno il loro matrimonio all’Havana, in occasione della nomina di Calvino a membro della giuria per il premio “La Casa de las Americas”. Durante il viaggio, Calvino visita la casa nella quale e’ nato e conosce Che Guevara. Insieme alla moglie, si stabilisce a Roma, dove nel 1965 nasce la figlia Giovanna. “Nella mia vita ho incontrato donne di grande forza. Non potrei vivere senza una donna al mio fianco. Sono solo un pezzo di un essere bicefalo e bisessuato, che è il vero organismo biologico e pensante.” Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 59. 59 Maria Ilaria Balducci Muore Elio Vittorini il 12 febbraio 1966 a Milano “E’ difficile associare l’idea della morte – e fino a ieri quella della malattia – alla figura di Vittorini. Le immagini della negatività esistenziale, fondamentali per tanta parte della letteratura contemporanea, non erano le sue: Elio era sempre alla ricerca di nuove immagini di vita. E sapeva suscitarle negli altri”. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 60. 60 Maria Ilaria Balducci “ Una vocazione di topo di biblioteca che prima non avevo mai potuto seguire […] adesso ha preso il sopravvento, con mia piena soddisfazione , devo dire. Non che sia diminuito il mio interesse per quello che succede, ma non sento più la spinta ad esserci in mezzo in prima persona. E’ soprattutto per via del fatto che non sono più giovane, si capisce […] Tutt’a un tratto ho sentito che doveva cominciare la vecchiaia, sì, proprio la vecchiaia, sperando magari d’allungare la vecchiaia cominciandola prima” Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 61. 61 Maria Ilaria Balducci Cambiamento della posizione di Calvino nei riguardi dell’attualità; una presa di distanza, un cambiamento di ritmo: Nuovo ruolo della letteratura nelle società industriali avanzate Valori ancora trasmissibili solo attraverso la letteratura Ricerca letteraria attraverso interventi teorici e opere narrative come una sorta di piccola enciclopedia creativa delle nuove prerogative Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 62. 62 Maria Ilaria Balducci Già dal 1963 la produzione letteraria si impernia sul piacere di comunicare e di offrire al lettore la partecipazione alle emozione, alle scoperte e ai giochi combinatori della fantasia e della scrittura: Arte della narrazione “positiva” Educazione alla civiltà e alla ragione attraverso il divertimento Graduale ma decisa deviazione verso il versante “fantastico” Applicazione alla letteratura di principi e metodi della scienza Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 63. 63 Maria Ilaria Balducci Le “Cosmicomiche” e “Ti con zero” sono racconti fantastici nati dalla trattazione colloquiale e immaginifica di teorie scientifiche . 1965 1967 Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 64. 64 Maria Ilaria Balducci Spunto da ipotesi scientifiche riguardanti l’origine del cosmo, l’evoluzione della vita … “cosmico + comico” Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 65. 65 Maria Ilaria Balducci Cosmico: “ in rapporto con qualcosa di molto più antico” (atteggiamento verso il mondo dei primitivi e dei classici) + Comico: allusione al cinema muto e “ai comics, o storielle o vignette in cui un pupazzetto emblematico si trova in situazioni sempre diverse che pure seguono uno schema comune” (riduzione alla narrativa, all’invenzione fantastica in prosa delle qualità e caratteristiche dei nuovi generi di massa, restituendo centralità alla scrittura e ai suoi generi “classici”) Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 66. 66 Maria Ilaria Balducci Racconti costruiti “con un metodo completamente diverso; io vorrei servirmi del dato scientifico come d’una carica propulsiva per uscire dalle abitudini dell’immaginazione, e vivere magari il quotidiano nei termini più lontani della nostra esperienza; Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro la fantascienza invece mi pare ch tenda ad avvicinare ciò che è lontano, ciò che è difficile da immaginare, che tenda a dargli una dimensione realistica, o comunque a farlo entrare in un orizzonte d’immaginazione che fa parte già di un’abitudine accettata”
  • 67. 67 Maria Ilaria Balducci Una vera e propria “esplosione” della fantasia. Prendendo spunto da nozioni scientifiche o parascientifiche, per lo più di carattere astronomico, inserite nel paratesto in corsivo che precede ciascun racconto, il narratore in prima persona, il vecchio Ofwqf, crea in forma di monologo racconti surreali ed esilaranti. Ofwqf Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 68. 68 Maria Ilaria Balducci Strani nomi di personaggi, che sembrano ottenuti chimicamente in laboratorio, un ambiente immaginario, storie fantastiche di dinosauri, di molluschi pensanti,di atomi e galassie popolano questo libro in cui ragione e immaginazione, reale e immaginario si fondono in un tutt'uno. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 69. 69 Maria Ilaria Balducci Tutto in un punto partendo dalla teoria del Big Bang, parla di un nugolo d'insoliti personaggi costretti a una strana coabitazione: non esistendo ancora la materia i personaggi sono costretti in un unico punto, il punto iniziale della grande esplosione. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 70. 70 Maria Ilaria Balducci Gli anni-luce Una notte, osservando il cielo, Qfwfq notò un cartello in una galassia lontana. Questo cartello diceva TI HO VISTO. Facendo un rapido calcolo, si accorse che si riferiva ad un pessimo episodio che aveva compiuto duecento milioni di anni fa. Non sapendo cosa dire, espose un cartello difensivo con la scritta E CON CIO’?. Nei giorni seguenti continuarono ad apparire questi cartelli, e Qfwfq rimase sempre sulle difensive. Si accorse, però, che ora molte persone nell’universo avevano una pessima idea di lui. Si ricordò allora di un episodio in cui era stato veramente se stesso, e voleva vedere le reazioni della galassia a questo proposito. Attese il giorno giusto, ma si accorse che quasi nessuno lo aveva notato o lo aveva collegato al rincrescioso episodio precedente. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Decise allora di costruire due cartelli, uno che attirava l’attenzione sui fatti positivi che compiva e un altro che la distoglieva nei momenti in cui non voleva essere visto. Spesso, però, li usava in modo errato, e l’universo lo vedeva sempre nei momenti sbagliati. Fu sollevato sapendo che ad una certa distanza le galassie lontane non sarebbero più state in grado di vederlo.
  • 71. 71 Maria Ilaria Balducci La spirale Nella sua gioventù, Qfwfq fu anche un mollusco, attaccato ad uno scoglio per succhiare le particelle che gli venivano portate dall’acqua. Non aveva forma, perché non la vedeva; non pensava, perché non aveva un cervello; però, al contrario di ciò che può sembrare, era molto soddisfatto di ciò che era, perché avere una forma significa non avere tutte le altre. Un giorno si accorse, filtrando l’acqua, che esistevano gli altri. Si accorse anche che esistevano le altre: e in particolare, una di loro sembrava essere in sintonia con lui. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Allora decise di fare qualcosa: non era importante cosa, ma era importante il fare, perché da mollusco non aveva mai fatto nulla. Iniziò allora a secernere delle sostanze, che man mano s’indurivano formavano uno strato duro sopra di lui: stava costruendo una conchiglia. Una volta terminata, ebbe una sensazione nuova: con le parole di adesso si può dire che sentì degli occhi che si aprivano ed iniziavano a guardare, e capì che era stato lui a farli aprire perché aveva fornito loro qualcosa su cui posare lo sguardo.
  • 72. 72 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Parigi, 1967 - 1980 In quegli anni centro letterario e culturale del mondo.
  • 73. 73 Maria Ilaria Balducci “La mia Parigi è la città della maturità: nel senso che non la vedo più con lo spirito di scoperta del mondo che è l’avventura della giovinezza. Sono passato nei miei rapporti con il mondo dall’esplorazione alla consultazione”. Parigi, 1967 - 1980 Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 74. 74 Maria Ilaria Balducci ”Forse io non ho la dote di stabilire dei rapporti personali con i luoghi, resto sempre un po’ a mezz’aria, sto nelle città con un piede solo. La mia scrivania è un po’ come un’isola: potrebbe essere qui come in un altro paese […] facendo lo scrittore una parte del mio lavoro la posso svolgere in solitudine, non importa dove, in una casa isolata in mezzo alla campagna, o in un’isola, e questa casa di campagna io ce l’ho nel bel mezzo di Parigi.” Parigi, 1967 - 1980 Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 75. 75 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Click su foto per accedere all’intervista Link: https://www.youtube.com/watch?v=xL6_TD-8lUE
  • 76. 76 Maria Ilaria Balducci Nella capitale francese sono attivi Barthes, Focault, Levi – Strauss ,Queneau. Qui Calvino segue seminari di Semiologia ‘Scienza integrata della comunicazione', che analizza ogni tipo di messaggio in quanto costituito da segni ordinati da codici definiti ed espressi in determinati contesti; definizione questa tracciata nel 1968 da R. Jakobson (1896-1982), il quale allora non soltanto si richiamò ai fondatori dell'attuale scienza dei segni, Ch.S. Peirce (1839-1914) e F. de Saussure (1857-1913), ma indicò che tale scienza può essere considerata nella posizione mediana di due cerchi concentrici: il primo, più ristretto, rappresentato dalla linguistica, che ha per oggetto l'analisi dei congegni comunicativi dei messaggi verbali (i quali sono soltanto una parte dei messaggi codificati); il secondo, più ampio, costituito dalle scienze sociali, e principalmente dall'antropologia e dalla sociologia (e dalla psicologia generale, secondo Saussure); infatti è noto - come sostenne il linguista E. Sapir (1921) - che "ogni struttura culturale e ogni singolo atto di comportamento sociale produce comunicazione". Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 77. 77 Maria Ilaria Balducci Ferdinand de Saussure Roland Barthes “Una scienza che studia la vita dei segni nel quadro della vita sociale" Semiologia Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 78. 78 Maria Ilaria Balducci Semiologia Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 79. 79 Maria Ilaria Balducci Raymond Queneau Exercices de style (1947) Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 80. 80 Maria Ilaria Balducci Queneau è uno scrittore in costante ricerca di una vitalità espressiva mediante il continuo tentativo dell'innovazione linguistica. Questa si produce grazie a una forte accentuazione della soggettività lessicale e sintattica. Exercices de style (1947): 99 versioni diverse, specialmente nella manifestazione linguistica, dello stesso fatto banale. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 81. 81 Maria Ilaria Balducci Trama: verso mezzogiorno, su un autobus affollato, un uomo si lamenta con chi lo spinge di continuo e, non appena trovato un posto libero, lo occupa. Il narratore, due ore dopo, lo rivede da un'altra parte con un amico, che gli dice di far mettere un bottone sulla sciancratura del soprabito. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 82. 82 Maria Ilaria Balducci Di questo piccolo fatto Queneau realizza novantanove varianti stilistiche: enigmistiche (anagrammi, apocopi, aferesi, permutazioni delle lettere, lipogrammi...); retoriche (litoti, metafore, apostrofe, ...); linguaggi settoriali (geometrico, gastronomico, medico, botanico, ...); gerghi e lingue maccheroniche (anglicismi, francesismi, volgare, ingiurioso...); varianti di tipi testuali (testo teatrale, tema scolastico, interrogatorio); poesia (sonetto, telegrafico...). Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro [Click su immagine per il testo]
  • 83. 83 Maria Ilaria Balducci I novantanove texticules, come li definisce Queneau stesso con un gioco di parole, utilizzano quindi le più svariate figure retoriche e i più disparati registri linguistici per dirci sempre la stessa cosa e vogliono mostrarci come nella parola e nella lingua siano implicite infinite potenzialità, che vanno solo lasciate libere di esprimersi. [Testo 3] Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Lungi pertanto dall'essere un semplice gioco di parole, gli Esercizi di stile esprimono in pieno la portata dell'assurda estetica di Queneau: un'estetica fondata da un lato sulle facezie verbali e dall'altro su una rigorosa edificazione geometrica che accompagnerà tutte le sue opere.
  • 84. 84 Maria Ilaria Balducci OuLiPo (acronimo dal francese Ouvroir de Littérature Potentielle, ovvero "officina di letteratura potenziale") è un gruppo (non ristretto) di scrittori e matematici di lingua francese che mira a creare opere usando, tra le altre, le tecniche della scrittura vincolata detta anche a restrizione. Venne fondato nel 1960 da Raymond Queneau e François Le Lionnais. Altri membri di spicco sono i romanzieri Georges Perec, Italo Calvino (dal 1972) e il poeta e matematico Jacques Roubaud. Il gruppo definisce il termine littérature potentielle come la "ricerca di nuove strutture e schemi che possano essere usati dagli scrittori nella maniera che preferiscono". Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 85. 85 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 86. 86 Maria Ilaria Balducci Secondo la prospettiva strutturalista e semiologica che anima il dibattito culturale parigino, la letteratura non ha il compito di riordinare il mondo; se lo Strutturalismo invitava a studiare la lingua per se stessa, come sistema autosufficiente, la letteratura deve innanzi tutto capire e riordinare se stessa, andare al fondo dei suoi processi e delle sue possibilità combinatorie, anche le più astratte, come invitavano a fare i membri dell’Oulipo, di cui lo stesso Calvino diverrà membre étranger nel Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 87. 87 Maria Ilaria Balducci Calvino svilupperà quindi un percorso che lo porta a studiare e a scrivere una “letteratura per se stessa”, consapevole delle proprie tecniche e regole, e capace di rivelarle ai lettori, rendendoli compartecipi dei processi creativi della narrazione In questa nuova fase produttiva Calvino si avvicina ad un tipo di scrittura che potrebbe essere definita combinatoria perché il meccanismo stesso che permette di scrivere assume un ruolo centrale all'interno della produzione; Calvino infatti è convinto che ormai l'universo linguistico abbia soppiantato la realtà e concepisce il romanzo come un meccanismo che gioca artificialmente con le possibili combinazioni delle parole: anche se questo aspetto può essere considerato il più vicino alla Neoavanguardia, egli se ne distanzia per uno stile ed un linguaggio estremamente comprensibili. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 88. 88 Maria Ilaria Balducci La letteratura combinatoria meccanismo che gioca artificialmente con le possibili combinazioni delle parole Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 89. 89 Maria Ilaria Balducci Già nel 1967, nella conferenza intitolata Cibernetica e Fantasmi, Calvino affronta la riflessione su un'idea di letteratura come pura combinazione formale, ma il primo prodotto di questa nuova concezione della letteratura è Il Castello dei destini incrociati (1969), al quale in seguito verrà aggiunto La Taverna dei destini incrociati (1973). Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 90. 90 Maria Ilaria Balducci Il romanzo Il castello dei destini incrociati, ambientato nel Medioevo, è articolato in due parti, Il castello e La taverna; a ciascun luogo fanno riferimento sette storie. Un cavaliere, dopo aver attraversato un fitto bosco, giunge in un castello misterioso e chiede ospitalità. Mentre siede al banchetto si accorge di aver perduto la parola e che anche le persone insieme alle quali sta cenando non sono più capaci di parlare. 1973 Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 91. 91 Maria Ilaria Balducci “Tarocchi, il mazzo visconteo di Bergamo e New York” Franco Maria Ricci editore, Parma 1969 Così, terminata la cena, ognuno racconterà la propria storia utilizzando le 78 carte dei preziosi e raffinati tarocchi dei Visconti che il padrone del castello ha messo a loro disposizione. La seconda parte della vicenda è ambientata nella taverna e i tarocchi usati sono quelli di Marsiglia, rozzi e popolari: i personaggi quindi raccontano con un linguaggio più semplice, utilizzando però lo stesso meccanismo narrativo. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 92. 92 Maria Ilaria Balducci “Tarocchi, il mazzo visconteo di Bergamo e New York” – Franco Maria Ricci editore, Parma 1969 Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 93. 93 Maria Ilaria Balducci Nella Nota all'edizione del 1973, Calvino spiega l'origine del romanzo “Il castello dei destini incrociati”: “L’idea di adoperare i tarocchi come una macchina combinatoria mi è venuta nel 1968 ad Urbino ad un Seminario di Paolo Fabbri. Ho ritenuto soprattutto l'idea che il significato di ogni singola carta dipende dal posto che essa occupa nella successione delle carte che la precedono e la seguono. Quando le carte affiancate a caso mi davano una storia in cui riconoscevo un senso, mi mettevo a scriverla; accumulai così parecchio materiale; posso dire che gran parte della Taverna dei destini incrociati è stata scritta in questa fase; ma non riuscivo a disporre le carte in un ordine che contenesse e comandasse la pluralità dei racconti; cambiavo continuamente le regole del gioco, la struttura generale, le soluzioni narrative”. … Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 94. 94 Maria Ilaria Balducci … “Stavo per arrendermi, quando l' editore Franco Maria Ricci m'invitò a scrivere un testo per il volume sui tarocchi viscontei. Dapprincipio pensavo d'utilizzare le pagine che avevo già scritto, ma mi resi conto subito che il mondo delle miniature quattrocentesche era completamente diverso da quello delle stampe popolari marsigliesi. Provai subito a comporre con i tarocchi viscontei sequenze ispirate all'Orlando Furioso; mi fu facile così costruire l'incrocio centrale dei racconti del mio ‘quadrato magico’. Intorno, bastava lasciare che prendessero forma altre storie che s'incrociavano tra loro, e ottenni così una specie di cruciverba fatto di figure anziché di lettere, in cui per di più ogni sequenza si può leggere nei due sensi”. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 95. 95 Maria Ilaria Balducci Tarocchi di Marsiglia ARCANI MAGGIORI Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 96. 96 Maria Ilaria Balducci Tarocchi ARCANI MINORI Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 97. 97 Maria Ilaria Balducci La narrazione è prima di tutto occasione e sfogo della fantasia, ma obbedisce anche a precise regole combinatorie ispirate da contemporanee ricerche semiologiche dedicate ai tarocchi, che a Calvino interessano soprattutto per “l’idea che il significato di ogni singola carta dipende che il posto essa ha nella successione di carte che la precedono e la seguono”. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 98. 98 Maria Ilaria Balducci “Storia dell’Orlando pazzo per amore” da Il castello dei destini incrociati “Storia di Astolfo sulla Luna” da Il castello dei destini incrociati [Testo 4] [Testo 5] Nel 1970 rielaborando il materiale di un ciclo di trasmissioni radiofoniche pubblica una scelta di brani del poema ariostesco, “Orlando Furioso di Ludovico Ariosto raccontato da Italo Calvino”. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 99. 99 Maria Ilaria Balducci Orlando furioso Ludovico Ariosto Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori, le cortesie, l'audaci imprese io canto, che furo al tempo che passaro i Mori d'Africa il mare, e in Francia nocquer tanto, seguendo l'ire e i giovenil furori d'Agramante lor re, che si diè vanto di vendicar la morte di Troiano sopra re Carlo imperator romano. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 100. 100 Maria Ilaria Balducci In quest’opera, suddivisa in ventuno capitoli, Italo Calvino parafrasa e commenta alcuni passi scelti del poema cavalleresco, che, per stessa ammissione dello scrittore, figura sempre tra le sue letture preferite. Ariosto, soprattutto nella trilogia de I nostri antenati, si presenta come modello letterario di Calvino, nella misura in cui coniuga razionalismo e libertà inventiva, ironia e rappresentazione lucida e limpida della realtà in tutte le sue sfaccettature. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro [Click su immagine: Calvino racconta Ariosto]
  • 101. 101 Maria Ilaria Balducci ... sentivo che il gioco aveva senso solo se impostato secondo certe ferree regole; ci voleva una necessità generale di costruzione che condizionasse l'incastro d'ogni storia nell'altra, se no tutto era gratuito. (Italo Calvino, Nota a Il castello dei destini incrociati) Stefano BARTEZZAGHI Calvino giocatore Regole e giochi della scrittura nello spazio Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 102. 102 Maria Ilaria Balducci Il gioco combinatorio è centrale anche ne “Le città invisibili” (1972); una sorta di riscrittura del Milione di Marco Polo in cui è lo stesso mercante veneziano a descrivere a Kublai Khan le città del suo impero. Queste città però non esistono tranne che nell'immaginazione di Marco Polo, vivono solo all'interno delle sue parole. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 103. 103 Maria Ilaria Balducci Verso il … Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 104. 104 Maria Ilaria Balducci In letteratura il postmoderno conosce una grande diffusione, soprattutto per quel che concerne la narrativa. Tratti caratteristici della narrativa postmoderna:  struttura narrativa di tipo tradizionale: romanzo storico / romanzo giallo / romanzo di fantascienza (generi letterari non amati dalla narrativa modernista del Novecento)  l'autore si pone in atteggiamento ironico nei confronti della storia che sta raccontando  il testo è spesso ricco di allusioni e citazioni raffinate che solo pochi lettori, molto esperti di letteratura, possono cogliere. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 105. 105 Maria Ilaria Balducci Romanzo tipicamente postmoderno è Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 106. 106 Maria Ilaria Balducci  trama di un giallo  ambientato in un monastero dell'Italia medievale  presenta una serie di erudite citazioni letterarie e filosofiche. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 107. 107 Maria Ilaria Balducci Per esempio, il protagonista, un frate francescano inglese, si chiama Guglielmo di Baskerville (nome che allude al titolo di un romanzo di Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes) e il suo metodo di indagine fa implicito riferimento alle ricerche del semiologo americano Pierce (che si era appunto occupato, dal punto di vista logico e semiologico, del metodo investigativo di Sherlock Holmes, detto "abduzione"). Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Sean Connery ne “Il nome della rosa”
  • 108. 108 Maria Ilaria Balducci “Ma arriva il momento che l'avanguardia (il moderno) non può più andare oltre, perché ha ormai prodotto un metalinguaggio che parla dei suoi impossibili testi (l'arte concettuale). La risposta post-moderna al moderno consiste nel riconoscere che il passato, visto che non può essere distrutto, perché la sua distruzione porta al silenzio, deve essere rivisitato: con ironia, in modo non innocente. Penso all'atteggiamento post-moderno come a quello di chi ami una donna, molto colta, e che sappia che non può dirle "ti amo disperatamente", perché lui sa che lei sa (e che lei sa che lui sa) che queste frasi le ha già scritte Liala. Tuttavia c'è una soluzione. Potrà dire: "Come direbbe Liala, ti amo disperatamente". A questo punto, avendo evitata la falsa innocenza, avendo detto chiaramente che non si può più parlare in modo innocente, costui avrà però detto alla donna ciò che voleva dirle: che la ama, ma che la ama in un'epoca di innocenza perduta. Se la donna sta al gioco, avrà ricevuto una dichiarazione d'amore, ugualmente. Nessuno dei due interlocutori si sentirà innocente, entrambi avranno accettato la sfida del passato, del già detto che non si può eliminare, entrambi giocheranno coscientemente e con piacere al gioco dell'ironia”. (Umberto Eco, Postille a Il nome della rosa, Bompiani, 1983) Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 109. 109 Maria Ilaria Balducci Opere incentrate su strutture di tipo combinatorio alle quali Calvino in parte si ispira, partendo dall’assunto che … Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 110. 110 Maria Ilaria Balducci … raccontare e leggere storie, in qualche modo, salva la vita o almeno, per un paio d’ore, le dà un senso diverso … Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 111. 111 Maria Ilaria Balducci Nella celebre raccolta di novelle orientali risalenti addirittura al x secolo , riunite sotto il titolo de Le mille e una notte, tanti sono i racconti in cui si prodigò la fantasia di Sharazad, figlia maggiore del Gran Visir del re persiano Shahiriar, , che uccideva sistematicamente le sue spose dopo la prima notte di nozze, per tema di essere tradito … Sharazad, narrando alla sorellina (e quindi allo sciagurato sposo) sera dopo sera una storia il cui finale rimandava alla notte dopo, fece innamorare il sultano e salvò la sua vita e quella di tutte le altre che sarebbero venute … Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 112. 112 Maria Ilaria Balducci … è da questa tecnica ad incastro che trae spunto Giovanni Boccaccio, quando, nel 1350, dà vita ad una delle opere fondanti della letteratura italiana, il Decameron, frutto proprio di una tecnica di tipo combinatorio, innestata sul concetto che solo attraverso racconti impostati su un tema stabilito giornalmente da un Re o Regina, scelti a turno dalla brigata di dieci ragazzi e ragazze fiorentini, decisi a trascorrere forse i loro ultimi giorni di vita lontano dalla peste furibonda e caotica che imperversava in città, si potessero ricreare norme di convivenza civile attraverso l’ironia, il divertimento, la dissacrazione, gli esempi di nequizia estrema e di immensa generosità che, alla fine, salveranno le loro anime dalla degradazione e dall’abbrutimento. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 113. 113 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Il sistema « combinatorio » appare dunque a Calvino come il mezzo letterario più efficace nel tentativo di “introdurre ordine nel caos”. Lo applica anche al romanzo Le città invisibili (1972), un vero piccolo gioiello di struttura e di stile: la ricerca della città ideale ove l’uomo potrebbe trovare la vera ragione del suo “esistere 1972
  • 114. 114 Maria Ilaria Balducci L’opera esprime in forma letteraria le idee di rinnovamento urbanistico promosse dagli architetti fiorentini della associazione Superstudio, che pubblicano nel 1971 sulla rivista “Il Mondo” – all’epoca diretta da Calvino – “12 città ideali” progetti futuribili ed utopistici di mondi fantastici. Paul Klee Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 115. 115 Maria Ilaria Balducci Il romanzo si basa sulla scrittura combinatoria, segmentandolo in brevi testi che si susseguono dentro ad una cornice. Cinquantadue città dal nome di donne, riunite in nove capitoli secondo varie tematiche. Ogni capitolo è introdotto da un dialogo tra Marco Polo, e l’imperatore dei Tartari Kublai Kan, al quale il famoso viaggiatore parla delle città del suo vasto impero. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 116. 116 Maria Ilaria Balducci “Anche le città credono d'essere opera della mente o del caso, ma né l'una né l'altro bastano a tener su le loro mura. D'una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda.” Marco Polo ”Le città invisibili” si presenta come una serie di relazioni di viaggio che Marco Polo fa a Kublai Kan, imperatore dei Tartari Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 117. 117 Maria Ilaria Balducci I brani usati per la presentazione del testo, sono tratti dalla traduzione italiana di una conferenza tenuta da Calvino il 29 marzo 1983 agli studenti della Graduate Writing Division (Columbia University of New York). Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 118. 118 Maria Ilaria Balducci “Nelle Città invisibili non si trovano città riconoscibili. Sono tutte città inventate; le ho chiamate ognuna con un nome di donna; il libro è fatto di brevi capitoli, ognuno dei quali dovrebbe offrire uno spunto di riflessione che vale per ogni città o per la città in generale. Il libro è nato un pezzetto per volta, a intervalli anche lunghi, come poesie che mettevo sulla carta, seguendo le più varie ispirazioni. […]” Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 119. 119 Maria Ilaria Balducci “Un libro (io credo) è qualcosa con un principio e una fine (anche se non è un romanzo in senso stretto), è uno spazio in cui il lettore deve entrare, girare, magari perdersi, ma a un certo punto trovare un’uscita, o magari parecchie uscite, la possibilità di aprirsi una strada per venirne fuori.” Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 120. 120 Maria Ilaria Balducci “Libri di poesie non ho mai fatti, ma libri di racconti ne ho fatti diversi e mi sono trovato di fronte al problema di dare un ordine ai singoli pezzi, che può diventare un problema angoscioso. Questa volta fin da principio avevo messo in testa a ogni pagina il titolo d’una serie”. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 121. 121 Maria Ilaria Balducci Le città e la memoria Le città e il desiderio Le città e i segni Le città sottili Le città e gli scambiLe città e il nome Le città e gli occhi Le città e i morti Le città e il cielo Le città continue Le città nascoste Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 122. 122 Maria Ilaria Balducci “È sulla base del materiale accumulato che ho studiato la struttura migliore perché volevo che queste serie si alternassero, si intrecciassero, e nello stesso tempo, il percorso del libro non si distaccasse troppo dall’ordine cronologico in cui i singoli pezzi erano stati scritti. Alla fine ho deciso di fissarmi su 11 serie di 5 pezzi ciascuno, raggruppati in capitoli formati da pezzi di serie diverse che avessero un certo clima in comune”. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 123. 123 Maria Ilaria Balducci “Credo che non sia soltanto un’idea atemporale di città quello che il libro evoca, ma che vi si svolga, ora implicita, ora esplicita, una discussione sulla città moderna … Che cos’è oggi la città per noi? Penso di aver scritto qualcosa come ultimo poema d’amore alle città, nel momento in cui diventa sempre più difficile viverle come città. Forse stiamo avvicinandosi ad un momento di crisi della vita urbana e Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 124. 124 Maria Ilaria Balducci “Le città invisibili sono un sogno che nasce dal cuore delle città invivibili”. Magritte Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 125. 125 Maria Ilaria Balducci [Testo 6] Isidora Anastasia Click sulle foto o sul link: https://www.youtube.com/watch?v=_2CVQWFAG9k “… tutto l'immaginabile può essere sognato ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio, oppure il suo rovescio, una paura. Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un'altra”. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 126. 126 Maria Ilaria Balducci Pier Paolo Pasolini “Saggio su Le città invisibili” “La prima osservazione che mi viene da fare è che questo suo libro è il libro di un ragazzo. Solo un ragazzo può avere d’altra parte può avere tanta pazienza – da artigiano che vuole a tutti i costi finire e rifinire il suo lavoro. Non i vecchi, i ragazzi sono pazienti. [… ]” Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 127. 127 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro L'opera più metanarrativa di Calvino, però, è sicuramente da considerarsi .
  • 128. 128 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Se una notte d'inverno un viaggiatore, non racconta più storie, secondo la prassi del raccontare tradizionale; ma, sollecitato dalla teoria della letteratura formulata nell'ambiente della rivista «Tel Quel» - per il quale «lo scrivere non consiste più nel raccontare, ma nel dire che si racconta» - narra, con un linguaggio «galileiano», preciso, concreto, razionale ed elegante, le forme della narrazione.
  • 129. 129 Maria Ilaria Balducci In questo romanzo, più che altrove, Calvino mette a nudo i meccanismi della narrazione, avviando una riflessione sulla pratica della scrittura e sui rapporti tra scrittore e lettore. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 130. 130 Maria Ilaria Balducci I dieci inizi di racconti (incipit) da cui è composto il libro corrispondono ognuno ad un diverso tipo di narrazione. Mediante questo "esercizio di stile" Calvino esemplifica quali sono i modelli e gli stilemi del romanzo moderno (da quello della neoavanguardia a quello neo-realistico, da quello esistenziale a quello fantastico surreale). Alla base del racconto c'è dichiaratamente lo schema a incastro delle Mille e una notte, all'interno del quale Calvino colloca i suggerimenti e le sollecitazioni provenienti dal romanzo contemporaneo. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 131. 131 Maria Ilaria Balducci Lorenzo Mercante legge l’incipit di “Se una notte d'inverno un viaggiatore” [Click su foto per audio] Link: https://www.youtube.com/watch?v=H_gxAeXyTZI Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo di Italo Calvino “Se una notte d'inverno un viaggiatore” … Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 132. 132 Maria Ilaria Balducci La storia della cornice, che si sviluppa parallelamente alla lettura dei diversi incipit, narra invece del Lettore (chiamato esplicitamente Lettore) e Ludmilla (la Lettrice), e della loro storia d'amore, che segue uno schema narrativo tradizionale in cui non manca il lieto fine Costretti da un refuso di impaginazione a interrompere la lettura di Se una notte d’inverno un viaggiatore, vogliono scoprire come prosegue il romanzo. Nelle loro avventure gli incipit di altri dieci romanzi, mai terminati. Luigi Scarpa Croce Lettrice 1932 Museo Civico di Rovereto Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 133. 133 Maria Ilaria Balducci Il Lettore (che è il protagonista del romanzo, scritto in seconda persona) acquista l’ultimo romanzo di Italo Calvino e si appresta ad una comoda e piacevole lettura. Tuttavia, sorge subito un problema: la vicenda narrata nel libro (che vede protagonista un uomo abbastanza misterioso che giunge in una stazione non meglio identificata) si interrompe non appena comincia a divenire interessante: il romanzo, dopo le prime trenta pagine circa, ricomincia da dove era inizia, perché per un errore di rilegatura, è composto di sedicesimi tutti identici. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 134. 134 Maria Ilaria Balducci Il Lettore si reca in libreria per la sostituzione del volume, ma scopre suo malgrado non solo che tutte le copie di Se una notte d’inverno un viaggiatore hanno il medesimo problema, ma che addirittura pare che quelle che ha letto non siano pagine di Calvino, ma di un romanzo polacco, Fuori dall’abitato di Malbork di tale Tazio Bazakbal. Il Lettore conosce anche la Lettrice, di nome Ludmilla, anch’essa alla ricerca del fantomatico libro calviniano. Anche il nuovo libro, le cui pagine intonse devono essere aperte una per una con un tagliacarte, presenta però un inconveniente: oltre ad essere completamente diverso da quello precedente, non si conclude, poiché ad un certo punto della trama c’è una lacuna di alcune pagine e, quando la narrazione ricomincia, il Lettore capisce di essere di fronte a un nuovo romanzo. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 135. 135 Maria Ilaria Balducci « È un romanzo sul piacere di leggere romanzi; protagonista è il Lettore, che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di dieci romanzi d'autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro. » Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 136. 136 Maria Ilaria Balducci E così, in questo «romanzo della teoria del romanzo», il Lettore che tradizionalmente ama le storie compiute, e che solitamente occupa la posizione terminale nella catena comunicativa, viene a trovarsi a immediato contatto con un anonimo ed impersonale Narratore, che lo chiama a farsi protagonista di una avventurosa lettura continuamente interrotta. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Approfondimenti: Cesare Segre in “Se una notte d’inverno uno scrittore sognasse un aleph di dieci colori”.
  • 137. 137 Maria Ilaria Balducci «Se una notte d’inverno un viaggiatore… (Italo Calvino). Il lettore- protagonista si trova in una stazione ferroviaria in cui tutto sembra inafferrabile. Il lettore avverte la sensazione di aver perso una coincidenza e di trovarsi ancora lì solo per errore. Entrato in un bar, il lettore siede accanto ad una donna, che inizia ad affascinarlo. Tuttavia entra nel bar un poliziotto che dà un messaggio (che era concordato in precedenza) ed il lettore esce per prendere il treno, l’ultimo treno. Poi, a causa di un errore di impaginazione, il lettore legge e rilegge le stesse pagine Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 138. 138 Maria Ilaria Balducci fuori dell’abitato di Malbork (Tazio Bazakbal, scrittore polacco).Tutto è concreto, corposo, al contrario del racconto precedente. Il lettore è in una cucina, ma tutti gli ingredienti sono lasciati in lingua originale e quindi, pur “sentendo il gusto” di un determinato cibo, non riesce a capire cosa sia. Anche qui emerge una figura che affascina il lettore, anzi due: Zwida e Brigd (infatti il lettore vede una figura composta dalle due donne, “bifronte”). Il lettore non completa questo romanzo perché tra due facciate scritte iniziano a frapporsi delle pagine bianche, squarciando la lettura, “come una ferita”. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 139. 139 Maria Ilaria Balducci Sporgendosi dalla costa scoscesa (Ukko Athi, scrittore cimmero).Questo libro viene rintracciato nell’Università, poiché alcuni nomi del precedente (per una strana curiosità) sono uguali tra i due libri. Il romanzo viene raccontato dal professore di cimmerio dell’ateneo, Uzzi-Tuzii. Tuttavia la storia (raccontata sotto forma di diario) è completamente diversa, narra del lettore che si trova nei pressi di un “osservatorio meteorologico” che consiste in una tettoia con sotto pochi strumenti per la rilevazione di determinati dati. Anche qui la presenza femminile (stavolta di una ragazza che disegna degli elementi naturali che trova in spiaggia) risulta attraente per il lettore, anche se in questo caso c’è una sorta di timore nella conoscenza della donna. La ragazza chiede al lettore di comprarle una fune, che poi (ad insaputa del lettore) servirà a far evadere un prigioniero. Il racconto termina (perché incompiuto dall’autore) nel momento dell’incontro tra il lettore e l’evaso. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 140. 140 Maria Ilaria Balducci Senza temere il vento e la vertigine (Vorts Viljandi, “pseudonimo” cimbro di Ukko Athi).Secondo il professore di cimbro dell’Università (professor Galligani) lo scrittore cimmerio avrebbe poi terminato l’opera in lingua cimbra (tesi contrariata da Uzzi-Tuzii). Ancora una volta la storia è completamente nuova. Stavolta il libro è letto nel gruppo di studio di Lotaria, sorella di Ludmilla. La figura femminile appare prima che negli altri romanzi, infatti già nelle prime righe una donna, presa dalla vertigine, sviene tra le braccia del lettore. La scena si trasferisce poi nell’ufficio di Valeriano, nell’edificio del Commissariato. Dopo un colloquio con Valeriano (apparentemente amico del lettore), nella stanza la ragazza presa dalla vertigine rivela la propria presenza, ed il suo nome: Irina. Dopo essersi inserita nella discussione prende una rivoltella e la punta contro il lettore, e da qui il racconto apre una parentesi erotica che termina col ritrovamento da parte del lettore del foglio della sua condanna a morte. Tuttavia la narrazione si interrompe perché nella parte appena letta “c’è già da discutere per un mese”, e il resto del romanzo è stato spartito tra altri gruppi di studio. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 141. 141 Maria Ilaria Balducci Guarda in basso dove l’ombra s’addensa (Bertrand Vandervelde, scrittore belga).Questo racconto, tradotto dal francese da Ermes Marana, viene dato al lettore dal dottor Cavedagna. La storia ancora una volta presenta il lettore e una figura femminile importante, Bernadette. All’inizio è introdotto anche un altro personaggio, Jojo, probabilmente un rivale del lettore, che finalmente è riuscito ad ucciderlo, ed ora lo trasporta in un sacco per decidere come sbarazzarsene definitivamente (in realtà la ragazza pensa che sia stato ucciso per un moto di gelosia che ha preso il lettore mentre la ragazza aveva un rapporto sessuale con Jojo). Tuttavia il lettore, insieme con Bernadette, non riesce a trovare un posto e un modo adeguato a sbarazzarsi del cadavere di Jojo, che continua a mettere i bastoni tra le ruote al lettore anche da morto. Intanto un ragazzo cingalese e' mandato da Mademoiselle Sibylle, figlia del lettore. Il cingalese sostiene che la ragazza lavora al “Nuovo Titania”, gestito da Madame Tatarescu, che aveva voluto mandare un messaggio intimidatorio al lettore. Dato che il cielo stava schiarendo, il lettore decide di scendere in ascensore per portare via Jojo in macchina, ma all’apertura delle porte ci sono tre uomini con le mani in tasca che, dopo aver chiesto cosa ci fosse nel sacco (erano conoscenti di Bernadette), ne tirano fuori una scarpa di vernice nera con la mascherina di velluto. La lettura si interrompe perché si interrompono le pagine fotocopiate dal dottor Cavedagna. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 142. 142 Maria Ilaria Balducci In una rete di linee che s’allacciano (Silas Flannery, scrittore irlandese).Anche questo romanzo viene dato dall’editore (Cavedagna). Il romanzo narra di un professore universitario (il lettore) assillato dal suono dello squillo di un telefono. Questo suono che sembra perseguitarlo e inseguirlo. Entrato in una casa per rispondere ad un telefono (né la casa né il telefono sono di sua proprietà), sente indicazioni intimidatorie riguardo ad una ragazza del suo corso, Marjorie Stubbs. Così il lettore si mette a correre verso l’indirizzo dato (115, Hillside Drive) e arrivato, slega la ragazza e la scioglie dal bavaglio, e subito lei vomita. “Sei un bastardo”, dice Marjorie al lettore-professore. La lettura è troncata dallo squillo di un telefono, quello del lettore-protagonista, chiamato da Ludmilla che lo invita a casa propria. A casa di Ludimilla, Irnerio (il non-lettore) approfitta di una distrazione del lettore per impossessarsi del romanzo, poiché lo ispira per una sua scultura (infatti verrà ritrovato in una mostra delle opere di Irnerio). Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 143. 143 Maria Ilaria Balducci In una rete di linee che s’intersecano (Silas Flannery).Il lettore crede di avere tra le mani un’altra copia dello stesso romanzo di prima, ma s’accorge che una fascetta con la scritta “L’ultimo successo di Silas Flannery” copriva le parole “s’intrecciano”. Inizia così la lettura di un nuovo racconto, in cui l’idea principale sembra quella di speculare, degli specchi. Il lettore, che è immedesimato in un uomo d’affari giapponese, è affascinato dagli specchi ed in particolare dai caleidoscopi, e sostiene di aver basato il proprio successo economico su un principio simile a quello dei caleidoscopi. E così comincia un ragionamento fatto di ripetizione di ogni oggetto, movimento e abitudine per eludere eventuali tentativi di omicidio nei confronti del lettore stesso. Il lettore crea una stanza con le pareti fatte tutte di specchi e le conseguenze sono confuse: Lorna, sdraiata nuda e legata al suolo, vede ad ogni suo movimento la riflessione delle sue carni in ogni specchio a perdita d’occhio. Intanto entra Elfrida, e anch’ella si riflette a non finire negli specchi, e le carni della prima si intrecciano con il corpo della seconda, e con la rivoltella che tiene in mano. Il lettore non riesce più a distinguere l’una dall’altra e l’ambientazione sembra spostarsi verso un altro luogo: la sacra dimora di Iside, dea della notte egizia. La soddisfazione del protagonista è l’ultima impressione di questo romanzo che non termina poiché il lettore-protagonista decide di mettersi in viaggio per rintracciare il vero Flannery. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 144. 144 Maria Ilaria Balducci Sul tappeto di foglie illuminato dalla luna (Takakumi Ikoka, scrittore giapponese).Il romanzo arriva al lettore dalle mani di Silas Flannery, che a sua volta lo aveva ricevuto da Ermes Marana. Inizia con il protagonista, uno studente “della facoltà” (non è mai specificata), che, sotto l’esame del signor Okeda, pratica esercizi di focalizzazione dell’attenzione: cerca di concentrarsi sulla singola foglia del ginkgo che cade dall’albero invece che sull’insieme di foglie. Un giorno successivo, in una passeggiata, succede un particolare che colpisce il protagonista: mentre è chinato per avvicinare una ninfea galleggiante, Miyagi (moglie di Okeda) e Makiko (figlia di Okeda) si allungano per raccogliere il fiore, ed entrambi i capezzoli sfiorano il corpo del protagonista. Sulla via del ritorno verso casa, il protagonista chiede un appuntamento a Makiko, che accetta. Tuttavia la sera succede un imprevisto. Mentre il protagonista insegue Makiko, irrompe nella stanza in cui Miyagi stava disponendo in un vaso dei fiori e delle foglie, che cadono a terra. Nel raccoglierle, Miyagi mette inavvertitamente una mano sul membro del protagonista, e lui (nello stesso istante) sul seno di lei. I due, per voglia di lei, si ritrovano a fare all’amore, sotto gli occhi di Makiko (che era stata al gioco dell’inseguimento e si preoccupava perché non vedeva arrivare il protagonista) e del signor Okeda (“avvisato” da un rumore). Questo atto porta ad un allontanamento del protagonista da entrambe le donne: da Makiko, che ormai lo vede solo come un altro degli amanti di sua madre, e da Miyagi, che sapendo di non poterlo avere (lui infatti nell’atto sessuale sussurra il nome di Makiko) approfitta di quell’unica occasione. La lettura viene interrotta da dei poliziotti che, alla discesa del lettore dall’aereo, gli sequestrano il libro perché è proibito nel loro paese. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 145. 145 Maria Ilaria Balducci Intorno a una fossa vuota (Calixto Bandera).Il testo è letto direttamente dalla stampa di una macchina di un ufficio di censura. Il protagonista, Nacho Zamora, vede suo padre morire, e dirgli di andare al villaggio di Oquedal col cavallo e la carabina del padre. Nacho inizia la cavalcata di notte sulla sponda del fiume secco, e solo all’alba si accorge che dall’altra parte c’è un uomo incappucciato con un fucile, appaiato con lui (l’incappucciato è appaiato con Nacho). Il protagonista arriva al villaggio e segue le indicazioni del padre, giungendo così nel palazzo imperiale. Qui prima crede di essere figlio di Anacleta Higueras, una donna che lavora nelle cucine del palazzo degli Alvarado, poi della stessa Doña Jazmina. In entrambi i casi si avvicina alle figlie (Amaranta e Jacinta) e viene cacciato in malo modo dalle madri. Intanto apprende la storia di Faustino Higueras, fratello di Anacleta, che aveva combattuto contro il padre di Nacho intorno ad una fossa, e Faustino, che ebbe la peggio, fu ucciso. La sera, arriva l’incappucciato e si rivela come Faustino, e comincia uno scontro, con la stessa modalità di quello della leggenda, contro Nacho. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 146. 146 Maria Ilaria Balducci - Quale storia attende laggiù la fine? – (Anatoly Anatolin).Il romanzo deve trasmettere un senso di oppressione, nel quale il protagonista vuole cancellare tutto per incontrarsi “per caso” con la sua amica Franziska. Così comincia a cancellare col pensiero tutto quel che vede (a volte pensa di esagerare, ma non torna indietro). Quando la Prospettiva in cui cammina rimane vuota, con solo lui e Franziska, il protagonista incontra i funzionari della Sezione D. Questi stavano cancellando esattamente come lui gli elementi nella Prospettiva (è per questo che a volte le cancellature erano parse esagerate), in attesa di “quelli nuovi”, cioè degli esseri che sarebbero approdati sulla terra e che avrebbero dovuto incontrare per forza i funzionari, i quali si sarebbero assunti le mansioni organizzative. Il protagonista (con l’intento di raggiungere la donna) si propone di andare lui stesso a cercarli. Si mette a correre verso Franziska e, sebbene si stiano creando delle voragini tra lui e lei, riesce con un balzo finale a raggiungerla. Così lei lo invita ad un caffè all’angolo, dicendo che ogni volta che cammina per la Prospettiva, incontra per caso il protagonista. Dato che mentre l’autore stava dando al lettore-protagonista i diversi blocchi di fogli del romanzo era stato sorpreso dalla polizia, la lettura s’interrompe qui. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 147. 147 Maria Ilaria Balducci La struttura esterna del libro è geometrica. Dodici capitoli, ognuno dei quali, esclusi gli ultimi due, seguiti da un “incipit” di romanzo. I dieci romanzi inseriti hanno come TITOLI dei segmenti frastici, endecasillabi i primi cinque , che letti in successione costituiscono una poesia Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 148. 148 Maria Ilaria Balducci «Se una notte d’inverno un viaggiatore… fuori dell’abitato di Malbork sporgendosi dalla costa scoscesa senza temere il vento e la vertigine guarda in basso dove l’ombra s’addensa in una rete di linee che s’allacciano, in una rete di linee che s’intersecano sul tappeto di foglie illuminato dalla luna intorno a una fossa vuota - Quale storia attende laggiù la fine? – chiede, ansioso d’ascoltare il racconto.». Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 149. 149 Maria Ilaria Balducci Il romanzo della nebbia il romanzo dell’esperienza corposa Il romanzo simbolico - interpretativo Il romanzo politico esistenziale Il romanzo cinico - brutale Il romanzo dell’angoscia Il romanzo logico - geometrico Il romanzo della perversione Il romanzo tellurico - primordiale Il romanzo apocalittico “Più che d’identificarmi con l’autore di ognuno dei dieci romanzi, ho cercato d’identificarmi col lettore: rappresentare il piacere della lettura di un dato genere più che il testo vero e proprio.” Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 150. 150 Maria Ilaria Balducci Il romanzo è sostanzialmente un "gioco" in cui Calvino ostenta in modo quasi provocatorio i suoi "trucchi" di narratore, ma esso è un gioco serio, quasi drammatico, perché vuole denunciare l'impossibilità di giungere alla conoscenza della realtà. http://www.academia.edu/1927340/Il_ruolo_del_lettore_in_Se_una_notte_dinverno_un_viaggiatore Per un approfondimento sul ruolo del Lettore Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 151. 151 Maria Ilaria Balducci Dopo la pubblicazione di “Se una notte d’inverno un viaggiatore” Calvino lascia Parigi e si stabilisce definitivamente a Roma. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 152. 152 Maria Ilaria Balducci 1983 L’ultimo libro pubblicato in vita, Palomar, rielaborazione narrativa di articoli comparsi in precedenza su "la Repubblica" e il "Corriere, dichiara fin dal titolo, il nome di un famoso osservatorio astronomico, la scelta di essere soprattutto un osservatore ( il signor Palomar), che sceglie di isolarsi intellettualmente per guardare e capire il brulichio della vita contemporanea sino agli eventi più minuti. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 153. 153 Maria Ilaria Balducci Il signor Palomar è un uomo taciturno e solitario. Moglie, figlia, casa con giardino e vacanze al mare. Forse anche un cane, e la familiare nel box. Dal luogo di villeggiatura alla città, Palomar trascorre le sue giornate in osservazione, impegnato com’è a scrutare con maniacale precisione i fenomeni che la natura manifesta ai suoi occhi, ad intuirne gli schemi, le connessioni. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Castiglion della Pescaia
  • 154. 154 Maria Ilaria Balducci Non a caso il nome del protagonista coincide con quello del celebre Mount Palomar, dov’è situato uno dei più importanti osservatori astronomici degli Stati Uniti: la rilevanza paradossale dell’omonimia è presto colta, se si considera che il nostro uomo, affetto da miopia, non riesce a mettere a fuoco gli oggetti che si trovano in lontananza e dedica tutto sé stesso alla minuta osservazione del dettaglio. Osservatorio del monte Palomar – California Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 155. 155 Maria Ilaria Balducci Ventisette brevi “esperienze” vedono il signor Palomar protagonista osservatore e pensatore, e giorno dopo giorno, il nostro Palomar osserva e medita, medita e osserva. Dal gorilla albino dello zoo alla volta celeste si susseguono le sue molteplici disavventure intellettuali, con effetti comici a tratti esilaranti. Ogni racconto si conclude con un fallimento ma, per nulla scoraggiato – solo un po’ innervosito – Palomar ricomincia la sua indagine, alla ricerca perenne di un punto di vista che gli darà la comprensione del tutto. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 156. 156 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro non hanno solo un valore ordinale ma corrispondono a tre aree tematiche, a tre tipi di esperienze e di interrogazione che, proporzionati in varia misura, sono presenti in ogni parte del libro. Gli corrispondono generalmente a un'esperienza visiva, che ha quasi sempre per oggetto forme della natura; il testo tende a configurarsi come una descrizione. Nei sono presenti elementi antropologici, culturali in senso lato, e l'esperienza coinvolge, oltre ai dati visivi, anche il linguaggio, i significati, i simboli. Il testo tende a svilupparsi in un racconto. I rendono conto di esperienze di tipo più speculativo, riguardanti il cosmo, il tempo, l'infinito, i rapporti tra l'io e il mondo, le dimensioni della mente. Dall'ambito della descrizione e del racconto si passa a quello della meditazione. Le cifre che numerano i titoli dell'indice, siano esse in prima, seconda o terza posizione,
  • 157. 157 Maria Ilaria Balducci . Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro L'indice ripartisce queste proporzioni secondo un modello combinatorio estremamente regolare e compiuto. Tale ricetta risponde innanzitutto al piacere dell'autore per il gioco matematico.. I 27 testi sono divisi secondo una disposizione matematica di 3 elementi a 3 a 3. 27 è il risultato di 3 elevato a 3, cioè di un numero perfetto elevato a un numero perfetto.
  • 158. 158 Maria Ilaria Balducci Palomar cerca di dare un’esatta definizione di ciò che lo circonda, ma più si concentra sui dettagli, più si accorge della complessità e profondità della realtà. Il testo di Calvino si presenta, quindi, come una riflessione abbastanza pessimistica sulla conoscenza: “Rileggendo il tutto, m’accorgo che la storia di Palomar si può riassumere in due frasi: «Un uomo si mette in marcia per raggiungere, passo a passo, la saggezza. Non è ancora arrivato» (Italo Calvino, Prefazione a Palomar, 1983). Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 159. 159 Maria Ilaria Balducci . Si assiste qui a una rinuncia da parte di Calvino a trovare una spiegazione all’esistenza e alla realtà; lo scrittore abbandona le riflessioni scientifiche e narratologiche, per mostrare la vanità del sapere. Palomar, quasi una sorta di alter-ego di Calvino stesso, nel corso dell’opera si allontana dalla realtà concreta per immergersi in pensieri e riflessioni sul “rapporto tra l’io e il mondo e le dimensioni della mente” Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 160. Il 6 giugno 1984 Italo Calvino viene invitato dall'Università di Harvard a tenere un ciclo di lezioni, che tuttavia non si svolgerà a causa della morte dello scrittore avvenuta nel settembre del 1985. Il tema da lui scelto è quello del nuovo millennio e di come affrontarlo 160 Maria Ilaria Balducci Click sul link per l’intervista Link: https://www.youtube.com/watch?v=0ZykLXPkyMU Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 161. 161 Maria Ilaria Balducci Molteplicità Rapidità Lezioni americane, 1985 - Harvard University Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 162. 162 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 163. 163 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro [Click su immagine per brano “Cavalcanti poeta della leggerezza”]
  • 164. 164 Maria Ilaria Balducci L'ordine dei sei termini scelto da Calvino rispecchia l'importanza gerarchica che l'autore attribuisce ad ognuno di essi. Si comincia così con l'analisi della leggerezza, elemento imprescindibile - secondo lo scrittore - per un testo letterario, con la narrazione del mito di Medusa: essa rappresenta la realtà pietrificante, da cui Perseo si difende guardandola attraverso lo specchio dello scudo. Secondo Calvino, questo deve essere il compito della letteratura: non uno sguardo diretto, bensì indiretto, sulla realtà. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 165. 165 Maria Ilaria Balducci L’ultima lezione, che lo scrittore non riuscirà a terminare, rovescia di colpo le precedenti cinque: Pur vivendo in un mondo diventato leggero, rapido, in cui la visibilità è dominante, la coerenza rimane l’elemento principale con cui affrontare il rapporto con la realtà. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 166. 166 Maria Ilaria Balducci Le Lezioni americane, ultimo testo di Calvino, danno la sensazione di rappresentare il “testamento culturale” del nostro più grande scrittore “illuminista” del ‘900. Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro Colpito da ictus nella casa di Castiglion della Pescaia, muore a Siena il 19 settembre 1985, dopo aver scritto cinque delle sei Lezioni americane pubblicate nel 1988. Italo Calvino a Castiglion della Pescaia
  • 167. 167 Maria Ilaria Balducci Click su foto per accedere all’intervista di Primo Levi oppure sul link https://www.youtube.com/watch?v=CynuWP6OyrQ Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro
  • 168. 168 Maria Ilaria Balducci Calvino, la letteratura combinatoria e tanto altro