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Il progetto “TripPIN” nasce per la rilettura in chiave mo-
                                derna di un’icona già nota: la progettazione di un souve-
                                           nir che attualizzi la figura di Pinocchio.
                                Il titolo è un utile indizio per scoprire il suo concept: una
                                  riflessiva fusione tra l’idea del viaggio e il personaggio
                                                          collodiano.
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                                 TripPIN, ancor prima che un souvenir, è uno stimolo al
                                viaggio, e quindi alla conoscenza diretta, alla crescita in-


            tta?
                               teriore. ...Perché qualsiasi viaggio tu faccia, tornerai a casa
                                                 sempre un po’ “rimodellato”.

ic            ra
D



     osa si t                                ifles sioni
                                                                          tezze
                                   ria : le r                        ccor
                                 & sto                          ed a
                          aggio ept                        celte li
                                                       e: s iona                   llodi
                   Pe rson conc                   final reg                   er Co one
                              Il             getto ripPIN                 re p zazi
                                                                     textu ealiz
                                         Pro         I T         Una La r                     ni te cnici
                                                                                      I diseg
Personaggio & storia: le riflessioni
     Collodi                           Walt Disney TripPIN
L’autore non blocca la crescita del    Pinocchio è ritratto come un bu-      Ingenuità, ignoranza e curiosità sono
burattino allo stato infantile ma ne   rattino estremamente capriccioso,     viste in Pinocchio come elementi
racconta lo sviluppo. Infatti, forte   fannullone, ingenuo e bugiardo,       negativi. Essi, invece, sono semplice-
delle sue esperienze, nel finale Pi-   che solo dopo aver imparato a com-    mente aspetti innati in qualsiasi bam-
nocchio diventa un ragazzo, se non     portarsi bene e ad obbedire ai suoi   bino: se Pinocchio cresce,deve tutto
un vero e proprio uomo.                mentori, diviene un bambino vero.     alle sue avventure ed esperienze.
Il concept
                                             L’idea è quella di un souvenir, un gadget, un gioco per bambini che
                                             richiami palesemente l’idea del viaggio. Un pupazzo esso stesso for-
Il viaggio non soltanto allarga la mente:         mato dalle esperienze e dalle avventure di chi lo possiede.
le dà forma.
                           Bruce Chatwi         Perché l’esperienza è conoscenza, e la conoscenza è crescita.

                                                Abbiamo pensato allora ad un pupazzetto formato da elementi
                                             scomponibili, intercambiabili, personalizzabili, che attraverso colori
                                              e pattern richiamasse i valori e la cultura di un determinato luogo.
Volgi il tuo occhio all’interno, e scopri-    Queste bambole permetterebbero, grazie alle loro particolari giun-
rai migliaia di regioni, nel tuo cuore,       zioni, un’ interazione tra elementi diversi, a simboleggiare come la
vergini ancora. Viaggiale tutte, e fatti      crescita e la conoscenza siano proporzionali alla quantità e alla va-
esperto di cosmografia interiore.                                 rietà delle nostre esperienze.
                   Henry David Thoreau



Le persone non fanno i viaggi, sono i
viaggi che fanno le persone.
                         John Steinbeck
Progetto finale: scelte e accortezze
          Una bambola...                                                 ...di stoffa
•                                 “bambino”;               • materiale umile, evocativo per la semplicità dei per-
• sono presenti in ogni tempo e cultura: come gioco          sonaggi del racconto;
  od oggetto rituale, sono da sempre amate da collezio-    • materile usato per ricreare un              ;
  nisti e appassionati;                                    • materiale di passaggio
• le bambole oggi:                                           elemento di transizione tra il legno della marionetta e
                                                             la pelle del bambino;
       Art Toys : giocattoli underground in cui texture,   • subisce l’esterno, essendo soggetto ad ingiallimento e
       colore e forma si ricombinano ad espressione di       corrosione.
       nuove personalità;

       Doll therapy: molte terapie non farmacologiche
       si servono di bambole per i casi di decadimento
       cognitivo e disturbi del comportamento.
Progetto finale: scelte e accortezze
essenziale...                                  ...scomponibile
•	 semplicità della forma;       •	 grazie al velcro, la figura assume più dinamicità;
•	 ridotto numero di elementi.   •	 l’unione dei singoli pezzi ricorda la costruzione della marionetta;
                                 •	 l’intercambiabilità tra i pezzi simboleggia la varietà di esperienze.
I TripPIN regionali
                     ...un’icona nazionale
                                                                                                          -
mandone le caratteristiche attraverso i colori e le immagini. Solo viaggiando per tutta Italia si potranno
                                     collezionare i diversi TriPIN.
Emilia Romagn    C a l ab r i a
             a
                                  I TripPIN regionali




Campania         Piemonte
Trentino AA   Umbria
                        I TripPIN regionali




  Toscana     Sicilia
Molise   Liguria
                   I TripPIN regionali




Veneto   Marche
Valle d’Aosta    Sardegna
                            I TripPIN regionali




   Pu g l i a   Abruzzo
Lazio     Lombardia
                         I TripPIN regionali




Friuli VG   Basilicata
Una texture per Collodi
 Oltre alle 20 texture regionali, ci è sembrato doveroso dedicare un TripPIN allo stesso stesso autore, omaggiando la fan-
 tasia e l’acutezza che hanno portato alla stesura di questo celebre racconto. Dalla riflessione sulla favola, sono state svi-
                          luppate due texture, ognuna rappresentativa di un diverso punto di vista.




In questa prima texture, si è cercato di enfatizzare il            Questa seconda texture, ad eccezione della prima, mira
tema dell’infanzia attraverso un tratto semplice e spon-           ad un’aspetto più minimalista, capace di proiettare Pi-
taneo che sottolinei l’aspetto ludico del progetto.                nocchio in una visione moderna e attuale.
La realizzazione

1    La definizione di un costruttivo, da
     riportare successivamente sulla stoffa è
     importante per definire forma (e quin-
     di possibili caratterizzazioni), misure
     e numero degli elementi. Tale fase è
     importantissima per determinare il
     prodotto finale, tenendo conto dell’im-
     bottitura.
     Nel nostro caso, il pupazzo si presenta
     come una figura semplice la cui identi-
     tà è tradita solamente dalla presenza di
     un lungo naso.

     Il pupazzo finale si vede composto di
     pezzi: il dopppio se ne vengono consi-
     derate le parti cucite tra loro.




                                                25   30

                                                          64
La realizzazione




2   Stampaggio della texture su stoffa tramite
    serigrafia.
                                                 3   Ritaglio della stoffa secondo misure date
                                                     dal cartamodello.
La realizzazione




4   Cucitura dei ritagli, in modo da creare le
    “tasche” per l’imbottitura.
                                                 5   Imbottitura con poliestere apposito, anal-
                                                     lergico e lavabile.
La realizzazione




6   Cucitura del velcro sui vari elementi del
    pupazzo.
                                                7   Assemblaggio dei pezzi.
I disegni tecnici
                                           15   32




  I disegni tecnici sono chiara-
mente approssimativi: la morbi-
dezza e l’imbottitura del pupazzo
 sono così variabili da non poter
   definire delle misure precise.
  Abbiamo provato ad attribuire
 dei valori generici per rendere,
almeno parzialmente, le dimen-
 sioni originali previste per ogni
             TripPIN.




                                     15
                                      22
                                                20

                                                40
Un progetto di
                       Lucia Biancalana
                       Eleonora Bompieri



Sapienza Università di Roma    Atelir di Design 1
Facoltà di Architettura        A.A. 2011 - 2012
C. d. L. Disegno Industriale   Prof. Carlo MARTINO

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  • 2. Il progetto “TripPIN” nasce per la rilettura in chiave mo- derna di un’icona già nota: la progettazione di un souve- nir che attualizzi la figura di Pinocchio. Il titolo è un utile indizio per scoprire il suo concept: una riflessiva fusione tra l’idea del viaggio e il personaggio collodiano. Viaggiare è giocare. TripPIN, ancor prima che un souvenir, è uno stimolo al viaggio, e quindi alla conoscenza diretta, alla crescita in- tta? teriore. ...Perché qualsiasi viaggio tu faccia, tornerai a casa sempre un po’ “rimodellato”. ic ra D osa si t ifles sioni tezze ria : le r ccor & sto ed a aggio ept celte li e: s iona llodi Pe rson conc final reg er Co one Il getto ripPIN re p zazi textu ealiz Pro I T Una La r ni te cnici I diseg
  • 3. Personaggio & storia: le riflessioni Collodi Walt Disney TripPIN L’autore non blocca la crescita del Pinocchio è ritratto come un bu- Ingenuità, ignoranza e curiosità sono burattino allo stato infantile ma ne rattino estremamente capriccioso, viste in Pinocchio come elementi racconta lo sviluppo. Infatti, forte fannullone, ingenuo e bugiardo, negativi. Essi, invece, sono semplice- delle sue esperienze, nel finale Pi- che solo dopo aver imparato a com- mente aspetti innati in qualsiasi bam- nocchio diventa un ragazzo, se non portarsi bene e ad obbedire ai suoi bino: se Pinocchio cresce,deve tutto un vero e proprio uomo. mentori, diviene un bambino vero. alle sue avventure ed esperienze.
  • 4. Il concept L’idea è quella di un souvenir, un gadget, un gioco per bambini che richiami palesemente l’idea del viaggio. Un pupazzo esso stesso for- Il viaggio non soltanto allarga la mente: mato dalle esperienze e dalle avventure di chi lo possiede. le dà forma. Bruce Chatwi Perché l’esperienza è conoscenza, e la conoscenza è crescita. Abbiamo pensato allora ad un pupazzetto formato da elementi scomponibili, intercambiabili, personalizzabili, che attraverso colori e pattern richiamasse i valori e la cultura di un determinato luogo. Volgi il tuo occhio all’interno, e scopri- Queste bambole permetterebbero, grazie alle loro particolari giun- rai migliaia di regioni, nel tuo cuore, zioni, un’ interazione tra elementi diversi, a simboleggiare come la vergini ancora. Viaggiale tutte, e fatti crescita e la conoscenza siano proporzionali alla quantità e alla va- esperto di cosmografia interiore. rietà delle nostre esperienze. Henry David Thoreau Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone. John Steinbeck
  • 5. Progetto finale: scelte e accortezze Una bambola... ...di stoffa • “bambino”; • materiale umile, evocativo per la semplicità dei per- • sono presenti in ogni tempo e cultura: come gioco sonaggi del racconto; od oggetto rituale, sono da sempre amate da collezio- • materile usato per ricreare un ; nisti e appassionati; • materiale di passaggio • le bambole oggi: elemento di transizione tra il legno della marionetta e la pelle del bambino; Art Toys : giocattoli underground in cui texture, • subisce l’esterno, essendo soggetto ad ingiallimento e colore e forma si ricombinano ad espressione di corrosione. nuove personalità; Doll therapy: molte terapie non farmacologiche si servono di bambole per i casi di decadimento cognitivo e disturbi del comportamento.
  • 6. Progetto finale: scelte e accortezze essenziale... ...scomponibile • semplicità della forma; • grazie al velcro, la figura assume più dinamicità; • ridotto numero di elementi. • l’unione dei singoli pezzi ricorda la costruzione della marionetta; • l’intercambiabilità tra i pezzi simboleggia la varietà di esperienze.
  • 7. I TripPIN regionali ...un’icona nazionale - mandone le caratteristiche attraverso i colori e le immagini. Solo viaggiando per tutta Italia si potranno collezionare i diversi TriPIN.
  • 8. Emilia Romagn C a l ab r i a a I TripPIN regionali Campania Piemonte
  • 9. Trentino AA Umbria I TripPIN regionali Toscana Sicilia
  • 10. Molise Liguria I TripPIN regionali Veneto Marche
  • 11. Valle d’Aosta Sardegna I TripPIN regionali Pu g l i a Abruzzo
  • 12. Lazio Lombardia I TripPIN regionali Friuli VG Basilicata
  • 13. Una texture per Collodi Oltre alle 20 texture regionali, ci è sembrato doveroso dedicare un TripPIN allo stesso stesso autore, omaggiando la fan- tasia e l’acutezza che hanno portato alla stesura di questo celebre racconto. Dalla riflessione sulla favola, sono state svi- luppate due texture, ognuna rappresentativa di un diverso punto di vista. In questa prima texture, si è cercato di enfatizzare il Questa seconda texture, ad eccezione della prima, mira tema dell’infanzia attraverso un tratto semplice e spon- ad un’aspetto più minimalista, capace di proiettare Pi- taneo che sottolinei l’aspetto ludico del progetto. nocchio in una visione moderna e attuale.
  • 14. La realizzazione 1 La definizione di un costruttivo, da riportare successivamente sulla stoffa è importante per definire forma (e quin- di possibili caratterizzazioni), misure e numero degli elementi. Tale fase è importantissima per determinare il prodotto finale, tenendo conto dell’im- bottitura. Nel nostro caso, il pupazzo si presenta come una figura semplice la cui identi- tà è tradita solamente dalla presenza di un lungo naso. Il pupazzo finale si vede composto di pezzi: il dopppio se ne vengono consi- derate le parti cucite tra loro. 25 30 64
  • 15. La realizzazione 2 Stampaggio della texture su stoffa tramite serigrafia. 3 Ritaglio della stoffa secondo misure date dal cartamodello.
  • 16. La realizzazione 4 Cucitura dei ritagli, in modo da creare le “tasche” per l’imbottitura. 5 Imbottitura con poliestere apposito, anal- lergico e lavabile.
  • 17. La realizzazione 6 Cucitura del velcro sui vari elementi del pupazzo. 7 Assemblaggio dei pezzi.
  • 18. I disegni tecnici 15 32 I disegni tecnici sono chiara- mente approssimativi: la morbi- dezza e l’imbottitura del pupazzo sono così variabili da non poter definire delle misure precise. Abbiamo provato ad attribuire dei valori generici per rendere, almeno parzialmente, le dimen- sioni originali previste per ogni TripPIN. 15 22 20 40
  • 19.
  • 20. Un progetto di Lucia Biancalana Eleonora Bompieri Sapienza Università di Roma Atelir di Design 1 Facoltà di Architettura A.A. 2011 - 2012 C. d. L. Disegno Industriale Prof. Carlo MARTINO