Galleria Nazionale d'Arte Antica presso Palazzo Barberini
1. Galleria Nazionale d’Arte Antica
presso Palazzo Barberini
Palazzo Barberini
Nel 1623 salì al soglio pontificio, con il nome di Urbano VIII, il cardinale
Commissione Maffeo Barberini, che volle costruire come sede di
rappresentanza una residenza fastosa e degna delle più
prestigiose famiglie romane.
Progetto e I lavori di costruzione del palazzo, su progetto di Carlo
realizzazione Maderno, ebbero inizio nel 1627. Alla sua morte,
avvenuta nel 1629, subentrò alla direzione dei lavori
Gan Lorenzo Bernini, allora appena trentunenne.
Presentazione del La maestosa facciata congiunge le due ali aggettanti
contenitore del palazzo: sulla destra si apre la famosa scala
elicoidale progettata da Francesco Borromini, uno dei
capolavori architettonici dell’età barocca.
Galleria Nazionale d’Arte Antica
Acquisto Palazzo Barberini fu acquistato nel 1949, quale nuova
sede della Galleria Nazionale d’Arte Antica.
Manutenzione e Attualmente il percorso storico-artistico del palazzo è
restauro del solo in parte fruibile in quanto interessato da
contenitore consistenti lavori di restauro che porteranno ad un
museo esposto sui tre piani dell’ala Nord dell’edificio.
Al momento è visitabile il primo piano.
L’edificio che lo ospita è storico e trasformato per diventare sede museale
Ubicazione Via delle Quattro Fontane, 13
00184 Roma
2. Orari di apertura e
Da Martedì a Domenica, dalle ore 8.30 alle 19.30
chiusura Chiuso il Lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio
La biglietteria chiude mezz'ora prima della chiusura
della Galleria
Informazioni e prenotazione biglietti: tel. +39 06 32810
Prenotazione biglietti per gruppi: fax +39 06 32651329
Servizio informazioni e
prenotazione biglietti Visite guidate per gruppi: fax +39 06
8555952
email
tour@gebart.it
Gli
tel. +39 06 4814591
appartamenti
tel. +39 06 4824184
del Settecento
sono visitabili
su prenotazione per gruppi
non superiori alle 25 persone
La biglietteria è ubicata al primo piano del Palazzo.
Intero € 5,00 (+ € 1,00 come diritto di prenotazione)
Ridotto € 2,50 (+ € 1,00 come diritto di prenotazione)
- Cittadini dell'Unione Europea tra 18 e 25 anni
- Insegnanti di ruolo nelle scuole statali
Gratuito € 0,00 (+ € 1,00 come diritto di prenotazione)
- Cittadini dell'Unione Europea di età inferiore ai 18 anni
- Cittadini dell'Unione Europea di età superiore ai 65 anni - Studenti e
docenti dell'Unione Europea delle Facoltà di Architettura, di Lettere
(indirizzo Archeologico o Storico-Artistico), di Conservazione dei Beni
Culturali e di Scienze della Formazione, mediante
esibizione del certificato di iscrizione per l'anno
Biglietti
accademico in corso
- Docenti e studenti dell'Unione Europea iscritti alle
Accademie di Belle Arti, mediante esibizione del
certificato di iscrizione per l'anno accademico in corso
- Dipendenti MBAC - Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Guide
turistiche dell'Unione Europea nell'esercizio della propria attività
professionale, mediante esibizione di valida licenza rilasciata dalla
competente autorità
- Interpreti turistici dell'Unione Europea quando occorra la loro opera a
fianco della guida, mediante esibizione di valida licenza rilasciata dalla
competente autorità
- Appartenenti all'I.C.O.M. (International Council of Museums)
- Gruppi scolastici (NO UNIVERSITARI) dell'Unione Europea (previa
prenotazione) con accompagnatore
- Portatori di handicap dell'Unione Europea e un loro accompagnatore
- Giornalisti con tesserino dell'ordine
Riduzioni valide solo per i cittadini dell’Unione Europea previa esibizione
di un documento valido
3. Visite guidate per gruppi Per disposizione della direzione del museo, i gruppi
(min 10 persone) – solo su guidati (sia con guida interna sia con guida esterna)
prenotazione non possono superare le 25 unita' per ogni guida. Solo
dopo aver avuto la conferma della prenotazione dei
biglietti di ingresso si può richiedere la guida.
L’identità giuridica è statale.
La responsabilità della conservazione è affidata a:
Soprintendenza Speciale Soprintendente: dott.ssa Rossella Vodret
per il patrimonio storico, La Soprintendenza speciale per il patrimonio storico,
artistico ed artistico ed etnoantropologico e per il polo museale
etnoantropologico e per della città di Roma svolge funzioni e compiti in
il polo museale della città
di Roma materia di tutela e valorizzazione dei beni storico-
artistici relativa all’ambito territoriale del comune di
Roma.
La Soprintendenza speciale gestisce e controlla i musei afferenti al polo
museale romano:
• Galleria Borghese;
• Galleria Nazionale di Arte Antica in Palazzo Barberini;
• Galleria Corsini;
• Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo;
• Galleria Spada;
• Museo di Palazzo Venezia.
La prima sala è quella della "Fornarina" con tre dipinti di Giulio Romano allievo ed erede di
Raffaello fra cui una "raffinatissima" "Madonna col Bambino". Sul caminetto è l'ultimo arrivato,
Perin del Vaga, importante per valutare i collegamenti dei più diretti allievi con il maestro. La
seconda sala è quella dei raffaelleschi fra cui si distingue la tavola del Francia. In fondo è l'unica
scultura, un piccolo gruppo con Eros e Anteos di Pierino da Vinci. Vale la pena guardarli da vicino
perché così si scopre un minuscolo bagno privato (poi trasformato in "alcovetta") con bellissimi
marmi colorati e dai forti contrasti. Sul pavimento tre api Barberini.
Si prosegue con la "sala dei fiorentini" con al centro la "Maddalena" dell'eccentrico Piero di
Cosimo, la "Sacra Famiglia" capolavoro di Andrea del Sarto. E la "sala dei senesi e leonardeschi" in
cui spicca la "grandiosa tavola delle 'Tre Parché di Marco Bigio, scenografica allegoria della vita
umana". Una delle opere della galleria che più attirano i visitatori. "Il ratto delle Sabine" del
Sodoma. Quindi la "sala del Garofalo" con cinque grandi dipinti che "documentano il garbato e
narrativo diffondersi dello stile di Raffaello". Nella "sala dei veneti" è uno dei capolavori di
Lorenzo Lotto (firmato e datato 1524) dalla viva tavolozza: ha due titoli "Sacra conversazione" e
"Nozze mistiche di Santa Caterina". Una parete è dominata dal grande Tiziano: Venere che tenta di
trattenere Adone dall'andare alla caccia mortale. Poi il ritrovato Palma il Giovane con la "Strage
degli innocenti" senza sangue. E il cupo, chiuso Tintoretto con "Cristo e l'adultera" e "San Girolamo
4. penitente". La successiva è la "sala dei ritratti" sotto al soffitto affrescato da Andrea Sacchi con la
"Divina sapienza" e un enorme globo terrestre. Enrico VIII si ritrova fra cardinali, condottieri dei
Colonna (Bronzino), gentiluomini (del raro Bartolomeo Veneto), gentildonne (Jacopo Zucchi).
L'ultima sala è quella dei manieristi con dipinti meno noti al pubblico, spesso sorprendenti. Come la
"Deposizione di Cristo nel sepolcro" di Jacopino del Conte: una tavola imbarcata da far paura, ma
stabile, decisamente ispirata da Michelangelo e dopo il Pontormo, ma che irradia luminosità.
Accanto, in una teca condizionata perché si tratta di una "tavola sottilissima, delicatissima", è il
"Compianto sul Cristo morto" del Maestro della Madonna di Manchester. Ancora, il "Cristo sorretto
da un angelo" di Jacob de Becker. Due bozzetti verticali di El Greco, scuri con lampi bianchi.