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Espressionismo

  …l’urlo di un’epoca
Sommario
  • Die Brucke
  • Edvard Munch
  • Oskar Kokoschka
  • Egon Schiele
Die Brucke
             Il gruppo Die Briicke (Il Ponte),
             nasce il 7giugno 1905 a Dresda
             a opera di quattro artisti,
             Kirchner, Heckel, Schmidt-
             Rottluff e Emil Nolde. Secondo
             Kirchner il loro nome indica
             “un ponte verso il fu turo”, ma
             sono evidenti le allusioni a
             Nietzsche, da loro molto
             ammirato.
Ernest Ludwig               Kirchner
                                  Nasce a Aschaffenburg nel 1880. Ottenuto il
                                  diploma in architettura a Dresda, rinuncia
                                  a una comoda carriera per dedicarsi alla
                                  pittura. Ha una formazione che attinge
                                  dalle incisioni del 500 (Durer), mista al
                                  gusto delle stampe giapponesi; poi, con
                                  Bleyl, Heckel e Schmidt-Rottluff, fonda il
                                  gruppo Il Ponte. Allo scoppio della prima
                                  guerra mondiale viene arruolato, ma non
                                  riesce ad adattarsi alla disciplina
                                  militare. Per le sue precarie condizioni di
  Ernest Kirchner, Autoritratto   salute è ricoverato nel sanatorio di
  Stampa su tela, 1917
                                  Kònigstein; poi, nel 1917, riesce a
                                  rifugiarsi in Svizzera, a Davos.
Qui fonda un nuovo gruppo, Rosso-Blu,
che ha una grande influenza sulla
formazione dei giovani artisti elvetici.
Quando viene nominato membro
dell’Accademia delle belle arti di Berlino,
nel 1931, e ancor più due anni dopo,
allorché è invitato a partecipare alle
decorazioni del Folkwang Museum di
Essen, si illude di poter ritornare a
dipingere in patria. Ma i nazisti al
potere lo inseriscono tra gli “artisti
degenerati” e gli tolgono ogni incarico.
Questo fatto lo amareggia e lo getta in
uno stato di prostrazione che sfocia nel      Ernest Kirchner, Autoritratto
suicidio (15 giugno 1938).                    Olio su tela, 1917
Ernest L. Kirchner Artista
1909 olio su tela
Colonia, Collezione Privata
Ernest L. Kirchner Autoritratto con il gatto
1918 olio su tela
Bush-Reisinger Museum, Cambridge (USA)
Ernest L. Kirchner Bagnanti sotto gli
alberi
1913 olio su tela
Collezione Roman Norbert Ketterer
Ernest L. Kirchner
Cavallerizzo al circo
1914 olio su tela
Collezione Morton D. May
Ernest L. Kirchner Coppia a
Passeggio
1907 olio su tela
Brema, Collezione Budczies
Ernest L. Kirchner I pittori della
Brucke
1925 olio su tela
Colonia, Collezione Wallraf-
Richartz Museum


( da sinistra: Muller,
Kirchner, Heckel,
Schmidt-Rottluff)
Ernest L. Kirchner Donna allo
specchio
1912 olio su tela
Dusseldorf, Collezione von der
Goltz
Ernest L. Kirchner Donne
nude che si lavano
1909 olio su tela
Offenburg, Collezione Burda
Ernest L. Kirchner Finestra di
Atelier
1909 olio su tela
Colonia, Collezione Privata
Ernest L. Kirchner Marcella
1910 olio su tela
Stoccolma, Nationalmuseum
Ernest L. Kirchner Ragazza con girasoli
1906 olio su tela
Offenburg, Collezione Burda
Ernest L. Kirchner Ritratto di Graf
1924 olio su tela
Dusseldorf, Stadtische
Kunstsammlungen
Ernest L. Kirchner Stazione
Zoo a Berlino
1909 olio su tela
Offenburg, Collezione Burda
Ernest L. Kirchner Sulla riva degli angeli
1912 olio su tela
Mannheim, Kunsthalle
Ernest L. Kirchner Torre rossa
ad Halle
1915 olio su tela
Essen, Museum Folkwang
Ernest L. Kirchner Villa
bianca ad Amburgo
1918 olio su tela
Brema, Collezione
Wolfgang Budczies
Ernest L. Kirchner Villa
presso Grunau
1911 olio su tela
Collezione Ketterer
Emil      Nolde
                                                   Una delle personalità più ricche
                                        dell'espressionismo è Emil Nolde,
                                        pseudonimo di Emil Hansen, nato a Nolde,
                                        nello Schleswig, il 7 agosto 1867. Originario
                                        da una famiglia contadina, studia da
                                        apprendista in una fabbrica di mobili a
                                        Flensburg; più tardi segue i corsi serali di
                                        pittura a Karlsruhe e completa la propria
                                        formazione ad Amsterdam e a Parigi. Nel
1906 conosce; Schmidt-Rottluff, che lo introduce nel gruppo Die Brucke (Il Ponte), di cui
diventa uno dei punti di riferimento. Nel 1911 si reca in Belgio e in
Olanda: qui rimane colpito dai dipinti di Van Gogh e conosce Ensor, da cui è
fortemente influenzato, tanto da accentuare la componente drammatica e visionaria delle
sue opere.
Intanto partecipa alle mostre della Secessione di Berlino, della Nuova Secessione e del
Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro) di Monaco. L'anno seguente I fa un viaggio nelle
isole del Pacifico, dove entra in contatto con le culture locali: le sue opere si
arricchiscono di elementi esotici e di colori ancor più accesi. Dopo la prima guerra
mondiale Nolde continua a lavorare in Germania, ma nonostante abbia aderito fin
dal 1920 al partito nazionalsocialista, viene perseguitato dai nazisti. Dopo la
seconda guerra si trasferisce a Seebull, vicino al confine danese, dove riprende a
dipingere fino alla morte, il 13 aprile 1956.


  Emil Nolde Sole tropicale
  1914 olio su tela
  Stiftung Seebull Ada und
  Emil Nolde
Emil Nolde Ballerina
1914 Litografia a colore
Hannover, Sprengel Museum
Emil Nolde Il sovrano
1914 olio su tela
Amburgo, Galerie Hoffmann
Emil Nolde Il signor
Schiefler
1915 olio su tela
Darmstadt, Collezione
Heinz Gabler
Emil Nolde La
leggenda di S. Maria
Egizica (pannello
centrale)
 1914 olio su tela
Amburgo, Kunsthalle
Emil Nolde La
leggenda di S.
Maria Egizica
(pannello a
sinistra)
 1914 olio su tela
Amburgo,
Kunsthalle
Emil Nolde La
leggenda di S. Maria
Egizica (pannello a
destra)
 1914 olio su tela
Amburgo, Kunsthalle
Emil Nolde Rose
rosse e gialle
1907 olio su tela
Colonia, Wallraf-
Richartz Museum
Emil Nolde Gli
ospiti delle vacanze
1911 olio su tela
Amburgo, Galerie
Hoffmann
Emil Nolde Trollhoisgarten
1907 olio su tela
Stiftung Seebull Ada und Emil Nolde
Erich       Heckel
Erich Heckel mani-festa in maniera più evidente i
legami estetici e filosofici con il romanticismo
tedesco. Lo rivela la sua visione della vita, in
particolare là dove esprime la sua solidarietà verso
gli oppressi e gli infelici, visti nelle loro miserie
materiali e umane. Nel 1901 conosce Schmidt-
Rottluff, che lo convince ad abbandonare la poesia
per dedicarsi alla pittura. A Dresda, dove studia
architettura, è tra gli esponenti più attivi del
Ponte: si fa carico degli aspetti tecnici e
organizzativi delle mostre collettive e si impegna a
far accettare i lavori del gruppo in altre              Erich Heckel Autoritratto
esposizioni. Nel 1910 stringe amicizia con Otto         1907 litografia
Miiller e comincia a esporre regolarmente alle
mostre i della Secessione di Berlino.
Tra il 1909 e il 1936 compie
numerosi viaggi in Europa che gli
permettono di studiare l'arte antica
e di frequentare altri pittori delle
avanguardie, in particolare i fauves
e i cubisti. Negli anni venti il suo
stile si allontana da quello del
Ponte - grazie anche all'incontro
con la poetica del Cavaliere Azzurro
- e assume aspetti personali e
originali. Negli anni trenta subisce
l'ostracismo da parte dei nazisti e
solo dopo la guerra può tornare a
insegnare e a dipingere liberamente.

Erich Heckel Titisse
1907 litografia
Stoccarda, Collezione Willi Hahn
Erich Heckel
Canal a Berlino
1907 Olio su tela
Stoccarda,
Collezione Willi
Hahn
Erich Heckel Fratello e
sorella
1911 Olio su tela
Kartsruhe, Staatliche
Kunsthalle
Erich Heckel Il porto di Amburgo
1928 Olio su tela
Essen, Museum Folkwang
Erich Heckel Ritratto di Franz
Marc
1910 Olio su tela
Berlino, Staatliche Museum
Karl      Schmidt-Rottluff
 Tra i fondatori del Ponte, un posto di rilievo va a
 Karl Schmidt. Nato il primo dicembre 1884 a
 Rottluff, in Sassonia, a partire dal 1905 aggiunge
 al proprio cognome, piuttosto comune, quello della
 città natale, per non essere confuso con altri
 artisti. È un vero e proprio leader: è lui a
 battezzare l'associazione Die Brucke e nel 1909
 l'Album del Ponte è interamente dedicato alle sue
 opere. Nel 1911, dopo aver trascorso l'estate in
 Norvegia, si tra-sferisce a Berlino dove frequenta
 Otto Muller e Lyonel Feininger. Quest'ultimo gli
 fa conoscere le teorie del cubismo, da cui rimane
 molto colpito. Inoltre approfondisce lo studio delle   K. Schmidt-Rottluff
 opere di Munch e non è insensibile alle suggestioni    Autoritratto
 dell'arte africana.
Durante la prima guerra
mondiale combatte sul fronte
orientale; congedato nel1919
compie viaggi in Italia e in
Francia. Nel 1931 è eletto
membro dell'Accademia delle
belle arti di Berlino, ma due
anni dopo ne viene espulso per
ordine dei nazisti; dal 1937 è
nell'elenco degli "artisti
degenerati" e nel 1941 deve
                                           K. Schmidt-Rottluff Barche
smettere di dipingere. Nel 1944            1912 olio su tela
il suo studio, dove conserva               Dusseldorf, Collezione Forberg
centinaia di quadri e disegni,
 viene distrutto dalle bombe. Nel 1946 può riprendere il suo posto di insegnante
 all'Accademia di belle arti ed è tra i fondatori del Brucke Museum
K. Schmidt-Rottluff Banchi di sabbia e bassa marea
1912 olio su tela
Dusseldorf, Collezione Forberg
K. Schmidt-Rottluff Donna
che s’infila i guanti
1912 olio su tela
Dusseldorf, Collezione
Forberg
K. Schmidt-
Rottluff Il sorgere
della luna
1925 olio su tela
Dusseldorf,
Collezione Forberg
K. Schmidt-Rottluff Natura morta
1908 olio su tela
Colonia, Wallraf-Richartz Museum
K. Schmidt-Rottluff Quattro bagnanti sulla spiaggia
1913 olio su tela
Hannover, Niedersachsisches Landesmuseum
Edvard         Munch
  Uno dei primi e più significativi esponenti della
pittura espressionista europea è senza dubbio Edvard
Munch,
  il cui influsso fu assolutamente determinante
anche per il successivo sviluppo delle esperienze
tedesche e austriache.
  Personalità complessa e contraddittoria, Munch
nasce a Loten, in Norvegia, il 12 dicembre 1863.
  L'anno successivo la sua numerosa e sfortunata
famiglia si trasferisce a Oslo e nel 1868 la madre
muore di tubercolosi. Nel 1877 anche la sorella
appena quindicenne muore dello stesso male. Sono i             Autoritratto con lo scheletro

primi dei molti, precoci appuntamenti con la malattia e con la morte che
costelleranno tutta 1'esistenza dell' artista, in-fluendo in modo certo non
secondario anche nella maturazione di un pensiero fortemente negativo.
A partire dal 1880 Munch intraprende regolari studi artistici alla Scuola Reale
di Pittura di Oslo e la sua formazione risente dell' evidente impostazione
naturalistica dei suoi primi maestri. Il con-tatto con gli Impressionisti parigini
gli consente di illuminare la propria tavolozza. Anche 1'esperienza impressionista,
comunque, viene presto superata: «non dipingo mai ciò che ve-do», scrive al
riguardo 1'artista, scartando ogni tentazione di pittura en plein air, «ma ciò che
ho visto».
  Nel 1892 Munch espone a Berlino una cinquantina di suoi dipinti e il giudizio
della critica è così drastico (“un insulto all'arte”) che dopo una sola settimana la
mostra viene sospesa. Nonostante la salute cagionevole prende parte a tutte le
mostre d'avanguardia europee.
Nel 1914 i tempi sono ormai maturi affinché
la sua arte, anche se mai del tutto compresa,
venga comunque accettata anche dalla
critica. Membro dell' Accademia tedesca delle
arti e socio onorario dell' Accademia
bavarese di arti figurative, nel 1937 Munch
conosce le prime persecuzioni naziste. Il
regime hitleriano definisce «degenerate» ben
82 opere dell'artista esposte nei vari musei
pubblici della Germania e ne dispone la loro          Il Munch Musset ad Oslo
vendita.
 Muore poco dopo, il 23 gennaio 1944, nella sua pro-prietà di Ekely, presso Oslo,
 lasciando tutti i suoi beni e le opere di sua proprietà al municipio della capitale che
 nel 1963, in occasione del centenario della nascita, gli dedica un apposito museo: il
 Munch Museet.
Edvard Munch Autoritratto
all’inferno
1895 olio su tela
Oslo, Munch Musset
Edvard Munch Autoritratto sotto
maschera di donna
1891 olio su tela
Oslo, Munch Musset
Edvard Munch
La fanciulla
malata
1885 olio su tela
Oslo, Nasjonal-
galleriet
Edvard Munch La modella
Parigina
1896 olio su tela
Oslo, Nasjonalgaleriet
Edvard Munch Notte a Saint-Cloud
1890 olio su tela
Oslo, Nasjonalgaleriet
Edvard Munch Pubertà
1893 olio su tela
Oslo, Munch Musset
Edvard Munch Vampiro
1894 olio su tela
Oslo, Munch Musset
Edvard Munch La danza della vita
1900 olio su tela
Oslo, Nasjonalgaleriet
Edvard Munch Sera sulla via Karl Johan
1892 olio su tela
Bergen, collezione Rasmus Meyer
Edvard Munch Angoscia
1894 olio su tela
Oslo, Munch Musset
Edvard Munch Disperazione
1892 olio su tela
Oslo, Munch Musset
Edvard Munch L’Urlo (il Grido)
1893 olio su tela
Oslo, Najonalgaleriet (?)
Oskar   Kokoschka
               Nato il primo marzo 1886 a Pochlarn, in riva al
               Danubio, da padre praghese e madre stiriana, Oskar
               Kòkoschka, viennese per cultura e formazione, nel
               1905 inizia gli studi alla Scuola di arti decorative di
               Vienna, la stessa a suo tempo frequentata da Klirnt,
               Nel 1912, dopo aver rinunciato a un incarico di
               insegna-mento presso la Scuola di arti decorative,
               espone a Berlino e a Colonia e intraprende un intenso
               e tempestoso rapporto sentimentale con Alma Mahler,
               la colta e affascinante vedova del grande musicista.
               Due anni dopo, allo scoppiare della guerra, si arruola
               volontario e nel 1915 rimane anche gravemente ferito.
               Nel 1917, dopo una lunga convalescenza, è
               completamente ristabilito e si trasferisce a Dresda
               dove, due anni dopo, ottiene una cattedra alla
               prestigiosa Accademia di quella città.
Il decennio che segue è uno dei più intensi della sua
attività di pittore, alla quale unisce anche quella -
non meno brillante - di scenografo, esponendo in
tutta Europa e partecipando con grande entusiasmo
anche a varie esperienze di avanguardia. Nel 1935
incontra Olda Palkovska, sua fu-tura moglie e grande
musa ispiratrice.
  Nel 1938, accusato dal regime hitleriano di essere un
“artista degenerato” e antitedesco, in quanto non
metteva in luce, nei suoi dipinti, quelle che la
propaganda nazista riteneva dover essere le superiori
virtù del popolo ariano, Kokoschka si rifugia a
Londra. In seguito, ottenuta la cittadinanza
britannica e rinnegata la propria patria, macchiatasi
degli or-rendi genocidi della Seconda guerra mondiale,    Autoritratto con giacca
soggiorna a lungo anche negli Stati Uniti stabilendosi
definitivamente, dal 1953, a Villeneuve, sul lago di
Ginevra, dove la morte lo coglie, ormai
novantaquattrenne, il 22 febbraio del 1980.
Oskar Kokoschka Autoritratto con la moglie Oda
1963 olio su tela
Salisburgo, Rupertinum
Oskar Kokoschka Bambini che giocano
1909 olio su tela
Duisburg, Wilhem-Lehmbruck Museum
Oskar Kokoschka Doppio
ritratto
1912 olio su tela
Amburgo, collezione
Horstmann
Oskar Kokoschka I pagani
1918 olio su tela
Colonia, Wallraf-Richartz Museum
Oskar Kokoschka Il cavaliere errante
1915 olio su tela
New York, Solomon Guggenheim Museum
Oskar Kokoschka Il suonatore in
trance
1908 olio su tela
Bruxelles, Musèes Royaux des
Beaux-Arts
Oskar Kokoschka Dent du Midi
1909 olio su tela
Zurigo, Collezione Feilchenfeldt
Oskar Kokoschka Bambino e mani dei
genitori
1909 olio su tela
Vienna, Oesterreichische Galerie
Oskar Kokoschka Paesaggio dolomitico delle tre croci
1913 olio su tela
Amburgo, collezione Horstmann
Oskar Kokoschka La sposa nel vento
1914 olio su tela
Basilea, Kunstmuseum
Oskar Kokoschka Pietà (Manifesto per il
teatro di Vienna)
1908 olio su tela
Vienna, Museum fur angewandte Kunst
Oskar Kokoschka Veduta dalla torre dei Mannelli
1948 olio su tela
Collezione privata
Egon      Schiele
 Nato in Austria, il 12 giugno 1890, Egon Schiele
 compie i primi studi nella cittadina natale
 trasferendosi poi a Klosterneuburg, presso Vienna, per
 frequenta-re il ginnasio e il liceo.. Nel 1905, quando
 Klimt e il suo gruppo già escono dalla Secessione, il
 giovane Egon rimane orfano di padre e passa sotto la
 tutela di uno zio. Questi acconsente a iscrivere il
 nipote alla prestigiosa Accademia di belle arti di
 Vienna, per accedere alla quale Schiele supera l'esame di
 am-missione nel 1906, ad appena sedici anni. La
 progressione artistica è incredibilmente rapida: dal
 modesto verismo di maniera del suo primo maestro, il
 mediocre Christian Griepenkerl (1839-1912) Schiele
 giunge in breve a una sintesi stilistica e formale che nel
 1907 faranno esclamare allo stesso Klimt: «Lei disegna
 già meglio di me!»,
A Klimt, del resto, egli fa riferimento giudicandolo il proprio "padre spirituale", ma ciò
non gli impedisce, a partire dal 1909, di allontanarsi anche dalle suggestioni simboliste
del maestro per maturare una propria, personalissima autonomia artistica.
  Nel 1911 1'artista, poco più che ventenne, si trasferisce a Krumau. il gretto ambiente di
provincia vede di malocchio lo stile di vita strano e decisamente anticonvenzionale di
Schiele che fa spesso posare giovani ragazze per i suoi nudi.
  Nel 1914 Schiele è a Vienna, dove conosce Edith Harms, sua futura moglie. Allo scoppio
della Prima guerra mondiale viene chiamato alle armi, ma questo non gli impedisce di
ritornare spesso anche al suo atelier viennese dove continua a lavorare con impegno
febbrile. Proprio al periodo bellicori. salgono alcuni dei suoi dipinti più intensi e famosi e
nel 1918, quando la guerra è quasi al suo tragico epilogo, egli partecipa con grande
successo a varie mostre a Zurigo, Praga e Dresda.
  Negli ultimi mesi del conflitto Vienna è colpita da un'epidemia di febbre spagnola, la
disastrosa ondata influenzale che stava seminando in quel periodo milioni di vittime.
Anche Schiele e la moglie ne vengono contagiati. Il 28 ottobre 1918 la giovane Edith muore,
in preda al delirio, e dopo tre giorni la segue anche Egon, all' età di appena 28 anni.
Egon Schiele Autoritratto con le dita aperte
1911 olio su tela
Vienna, Museum der Stadt
Egon Schiele Autoritratto
1919 gessetto e tempera su carta
Collezione privata
Egon Schiele Cascata
1918 olio su tela
Vienna, collezione Scheffenegger
Egon Schiele Donna dai capelli neri
1914 gessetto e tempera su carta
Collezione privata
Egon Schiele La famiglia
1918 olio su tela
Vienna, Oestrerreichische
galerie
Egon Schiele la
madre cieca
1914 olio su tela
Vienna,
collezione
Peshka
Egon Schiele L’abbraccio
1917 olio su tela
Vienna, Oesterreichische galerie
Egon Schiele
Periferia
1918 olio su tela
Graz, Neue Galerie
am Landesmuseum
Bibliografia

 • Volumi 7 e 8 de “L’arte moderna – espressionismo e fauvismo”, ed.
 Fabbri Editori

 • Art Dossier “Schiele” di Eva di Stefano, ed. Giunti

 • Art Dossier “Munch” di Eva di Stefano, ed.Giunti

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Espressionismo

  • 2. Sommario • Die Brucke • Edvard Munch • Oskar Kokoschka • Egon Schiele
  • 3. Die Brucke Il gruppo Die Briicke (Il Ponte), nasce il 7giugno 1905 a Dresda a opera di quattro artisti, Kirchner, Heckel, Schmidt- Rottluff e Emil Nolde. Secondo Kirchner il loro nome indica “un ponte verso il fu turo”, ma sono evidenti le allusioni a Nietzsche, da loro molto ammirato.
  • 4. Ernest Ludwig Kirchner Nasce a Aschaffenburg nel 1880. Ottenuto il diploma in architettura a Dresda, rinuncia a una comoda carriera per dedicarsi alla pittura. Ha una formazione che attinge dalle incisioni del 500 (Durer), mista al gusto delle stampe giapponesi; poi, con Bleyl, Heckel e Schmidt-Rottluff, fonda il gruppo Il Ponte. Allo scoppio della prima guerra mondiale viene arruolato, ma non riesce ad adattarsi alla disciplina militare. Per le sue precarie condizioni di Ernest Kirchner, Autoritratto salute è ricoverato nel sanatorio di Stampa su tela, 1917 Kònigstein; poi, nel 1917, riesce a rifugiarsi in Svizzera, a Davos.
  • 5. Qui fonda un nuovo gruppo, Rosso-Blu, che ha una grande influenza sulla formazione dei giovani artisti elvetici. Quando viene nominato membro dell’Accademia delle belle arti di Berlino, nel 1931, e ancor più due anni dopo, allorché è invitato a partecipare alle decorazioni del Folkwang Museum di Essen, si illude di poter ritornare a dipingere in patria. Ma i nazisti al potere lo inseriscono tra gli “artisti degenerati” e gli tolgono ogni incarico. Questo fatto lo amareggia e lo getta in uno stato di prostrazione che sfocia nel Ernest Kirchner, Autoritratto suicidio (15 giugno 1938). Olio su tela, 1917
  • 6. Ernest L. Kirchner Artista 1909 olio su tela Colonia, Collezione Privata
  • 7. Ernest L. Kirchner Autoritratto con il gatto 1918 olio su tela Bush-Reisinger Museum, Cambridge (USA)
  • 8. Ernest L. Kirchner Bagnanti sotto gli alberi 1913 olio su tela Collezione Roman Norbert Ketterer
  • 9. Ernest L. Kirchner Cavallerizzo al circo 1914 olio su tela Collezione Morton D. May
  • 10. Ernest L. Kirchner Coppia a Passeggio 1907 olio su tela Brema, Collezione Budczies
  • 11. Ernest L. Kirchner I pittori della Brucke 1925 olio su tela Colonia, Collezione Wallraf- Richartz Museum ( da sinistra: Muller, Kirchner, Heckel, Schmidt-Rottluff)
  • 12. Ernest L. Kirchner Donna allo specchio 1912 olio su tela Dusseldorf, Collezione von der Goltz
  • 13. Ernest L. Kirchner Donne nude che si lavano 1909 olio su tela Offenburg, Collezione Burda
  • 14. Ernest L. Kirchner Finestra di Atelier 1909 olio su tela Colonia, Collezione Privata
  • 15. Ernest L. Kirchner Marcella 1910 olio su tela Stoccolma, Nationalmuseum
  • 16. Ernest L. Kirchner Ragazza con girasoli 1906 olio su tela Offenburg, Collezione Burda
  • 17. Ernest L. Kirchner Ritratto di Graf 1924 olio su tela Dusseldorf, Stadtische Kunstsammlungen
  • 18. Ernest L. Kirchner Stazione Zoo a Berlino 1909 olio su tela Offenburg, Collezione Burda
  • 19. Ernest L. Kirchner Sulla riva degli angeli 1912 olio su tela Mannheim, Kunsthalle
  • 20. Ernest L. Kirchner Torre rossa ad Halle 1915 olio su tela Essen, Museum Folkwang
  • 21. Ernest L. Kirchner Villa bianca ad Amburgo 1918 olio su tela Brema, Collezione Wolfgang Budczies
  • 22. Ernest L. Kirchner Villa presso Grunau 1911 olio su tela Collezione Ketterer
  • 23. Emil Nolde Una delle personalità più ricche dell'espressionismo è Emil Nolde, pseudonimo di Emil Hansen, nato a Nolde, nello Schleswig, il 7 agosto 1867. Originario da una famiglia contadina, studia da apprendista in una fabbrica di mobili a Flensburg; più tardi segue i corsi serali di pittura a Karlsruhe e completa la propria formazione ad Amsterdam e a Parigi. Nel 1906 conosce; Schmidt-Rottluff, che lo introduce nel gruppo Die Brucke (Il Ponte), di cui diventa uno dei punti di riferimento. Nel 1911 si reca in Belgio e in Olanda: qui rimane colpito dai dipinti di Van Gogh e conosce Ensor, da cui è fortemente influenzato, tanto da accentuare la componente drammatica e visionaria delle sue opere.
  • 24. Intanto partecipa alle mostre della Secessione di Berlino, della Nuova Secessione e del Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro) di Monaco. L'anno seguente I fa un viaggio nelle isole del Pacifico, dove entra in contatto con le culture locali: le sue opere si arricchiscono di elementi esotici e di colori ancor più accesi. Dopo la prima guerra mondiale Nolde continua a lavorare in Germania, ma nonostante abbia aderito fin dal 1920 al partito nazionalsocialista, viene perseguitato dai nazisti. Dopo la seconda guerra si trasferisce a Seebull, vicino al confine danese, dove riprende a dipingere fino alla morte, il 13 aprile 1956. Emil Nolde Sole tropicale 1914 olio su tela Stiftung Seebull Ada und Emil Nolde
  • 25. Emil Nolde Ballerina 1914 Litografia a colore Hannover, Sprengel Museum
  • 26. Emil Nolde Il sovrano 1914 olio su tela Amburgo, Galerie Hoffmann
  • 27. Emil Nolde Il signor Schiefler 1915 olio su tela Darmstadt, Collezione Heinz Gabler
  • 28. Emil Nolde La leggenda di S. Maria Egizica (pannello centrale) 1914 olio su tela Amburgo, Kunsthalle
  • 29. Emil Nolde La leggenda di S. Maria Egizica (pannello a sinistra) 1914 olio su tela Amburgo, Kunsthalle
  • 30. Emil Nolde La leggenda di S. Maria Egizica (pannello a destra) 1914 olio su tela Amburgo, Kunsthalle
  • 31. Emil Nolde Rose rosse e gialle 1907 olio su tela Colonia, Wallraf- Richartz Museum
  • 32. Emil Nolde Gli ospiti delle vacanze 1911 olio su tela Amburgo, Galerie Hoffmann
  • 33. Emil Nolde Trollhoisgarten 1907 olio su tela Stiftung Seebull Ada und Emil Nolde
  • 34. Erich Heckel Erich Heckel mani-festa in maniera più evidente i legami estetici e filosofici con il romanticismo tedesco. Lo rivela la sua visione della vita, in particolare là dove esprime la sua solidarietà verso gli oppressi e gli infelici, visti nelle loro miserie materiali e umane. Nel 1901 conosce Schmidt- Rottluff, che lo convince ad abbandonare la poesia per dedicarsi alla pittura. A Dresda, dove studia architettura, è tra gli esponenti più attivi del Ponte: si fa carico degli aspetti tecnici e organizzativi delle mostre collettive e si impegna a far accettare i lavori del gruppo in altre Erich Heckel Autoritratto esposizioni. Nel 1910 stringe amicizia con Otto 1907 litografia Miiller e comincia a esporre regolarmente alle mostre i della Secessione di Berlino.
  • 35. Tra il 1909 e il 1936 compie numerosi viaggi in Europa che gli permettono di studiare l'arte antica e di frequentare altri pittori delle avanguardie, in particolare i fauves e i cubisti. Negli anni venti il suo stile si allontana da quello del Ponte - grazie anche all'incontro con la poetica del Cavaliere Azzurro - e assume aspetti personali e originali. Negli anni trenta subisce l'ostracismo da parte dei nazisti e solo dopo la guerra può tornare a insegnare e a dipingere liberamente. Erich Heckel Titisse 1907 litografia Stoccarda, Collezione Willi Hahn
  • 36. Erich Heckel Canal a Berlino 1907 Olio su tela Stoccarda, Collezione Willi Hahn
  • 37. Erich Heckel Fratello e sorella 1911 Olio su tela Kartsruhe, Staatliche Kunsthalle
  • 38. Erich Heckel Il porto di Amburgo 1928 Olio su tela Essen, Museum Folkwang
  • 39. Erich Heckel Ritratto di Franz Marc 1910 Olio su tela Berlino, Staatliche Museum
  • 40. Karl Schmidt-Rottluff Tra i fondatori del Ponte, un posto di rilievo va a Karl Schmidt. Nato il primo dicembre 1884 a Rottluff, in Sassonia, a partire dal 1905 aggiunge al proprio cognome, piuttosto comune, quello della città natale, per non essere confuso con altri artisti. È un vero e proprio leader: è lui a battezzare l'associazione Die Brucke e nel 1909 l'Album del Ponte è interamente dedicato alle sue opere. Nel 1911, dopo aver trascorso l'estate in Norvegia, si tra-sferisce a Berlino dove frequenta Otto Muller e Lyonel Feininger. Quest'ultimo gli fa conoscere le teorie del cubismo, da cui rimane molto colpito. Inoltre approfondisce lo studio delle K. Schmidt-Rottluff opere di Munch e non è insensibile alle suggestioni Autoritratto dell'arte africana.
  • 41. Durante la prima guerra mondiale combatte sul fronte orientale; congedato nel1919 compie viaggi in Italia e in Francia. Nel 1931 è eletto membro dell'Accademia delle belle arti di Berlino, ma due anni dopo ne viene espulso per ordine dei nazisti; dal 1937 è nell'elenco degli "artisti degenerati" e nel 1941 deve K. Schmidt-Rottluff Barche smettere di dipingere. Nel 1944 1912 olio su tela il suo studio, dove conserva Dusseldorf, Collezione Forberg centinaia di quadri e disegni, viene distrutto dalle bombe. Nel 1946 può riprendere il suo posto di insegnante all'Accademia di belle arti ed è tra i fondatori del Brucke Museum
  • 42. K. Schmidt-Rottluff Banchi di sabbia e bassa marea 1912 olio su tela Dusseldorf, Collezione Forberg
  • 43. K. Schmidt-Rottluff Donna che s’infila i guanti 1912 olio su tela Dusseldorf, Collezione Forberg
  • 44. K. Schmidt- Rottluff Il sorgere della luna 1925 olio su tela Dusseldorf, Collezione Forberg
  • 45. K. Schmidt-Rottluff Natura morta 1908 olio su tela Colonia, Wallraf-Richartz Museum
  • 46. K. Schmidt-Rottluff Quattro bagnanti sulla spiaggia 1913 olio su tela Hannover, Niedersachsisches Landesmuseum
  • 47. Edvard Munch Uno dei primi e più significativi esponenti della pittura espressionista europea è senza dubbio Edvard Munch, il cui influsso fu assolutamente determinante anche per il successivo sviluppo delle esperienze tedesche e austriache. Personalità complessa e contraddittoria, Munch nasce a Loten, in Norvegia, il 12 dicembre 1863. L'anno successivo la sua numerosa e sfortunata famiglia si trasferisce a Oslo e nel 1868 la madre muore di tubercolosi. Nel 1877 anche la sorella appena quindicenne muore dello stesso male. Sono i Autoritratto con lo scheletro primi dei molti, precoci appuntamenti con la malattia e con la morte che costelleranno tutta 1'esistenza dell' artista, in-fluendo in modo certo non secondario anche nella maturazione di un pensiero fortemente negativo.
  • 48. A partire dal 1880 Munch intraprende regolari studi artistici alla Scuola Reale di Pittura di Oslo e la sua formazione risente dell' evidente impostazione naturalistica dei suoi primi maestri. Il con-tatto con gli Impressionisti parigini gli consente di illuminare la propria tavolozza. Anche 1'esperienza impressionista, comunque, viene presto superata: «non dipingo mai ciò che ve-do», scrive al riguardo 1'artista, scartando ogni tentazione di pittura en plein air, «ma ciò che ho visto». Nel 1892 Munch espone a Berlino una cinquantina di suoi dipinti e il giudizio della critica è così drastico (“un insulto all'arte”) che dopo una sola settimana la mostra viene sospesa. Nonostante la salute cagionevole prende parte a tutte le mostre d'avanguardia europee.
  • 49. Nel 1914 i tempi sono ormai maturi affinché la sua arte, anche se mai del tutto compresa, venga comunque accettata anche dalla critica. Membro dell' Accademia tedesca delle arti e socio onorario dell' Accademia bavarese di arti figurative, nel 1937 Munch conosce le prime persecuzioni naziste. Il regime hitleriano definisce «degenerate» ben 82 opere dell'artista esposte nei vari musei pubblici della Germania e ne dispone la loro Il Munch Musset ad Oslo vendita. Muore poco dopo, il 23 gennaio 1944, nella sua pro-prietà di Ekely, presso Oslo, lasciando tutti i suoi beni e le opere di sua proprietà al municipio della capitale che nel 1963, in occasione del centenario della nascita, gli dedica un apposito museo: il Munch Museet.
  • 50. Edvard Munch Autoritratto all’inferno 1895 olio su tela Oslo, Munch Musset
  • 51. Edvard Munch Autoritratto sotto maschera di donna 1891 olio su tela Oslo, Munch Musset
  • 52. Edvard Munch La fanciulla malata 1885 olio su tela Oslo, Nasjonal- galleriet
  • 53. Edvard Munch La modella Parigina 1896 olio su tela Oslo, Nasjonalgaleriet
  • 54. Edvard Munch Notte a Saint-Cloud 1890 olio su tela Oslo, Nasjonalgaleriet
  • 55. Edvard Munch Pubertà 1893 olio su tela Oslo, Munch Musset
  • 56. Edvard Munch Vampiro 1894 olio su tela Oslo, Munch Musset
  • 57. Edvard Munch La danza della vita 1900 olio su tela Oslo, Nasjonalgaleriet
  • 58. Edvard Munch Sera sulla via Karl Johan 1892 olio su tela Bergen, collezione Rasmus Meyer
  • 59. Edvard Munch Angoscia 1894 olio su tela Oslo, Munch Musset
  • 60. Edvard Munch Disperazione 1892 olio su tela Oslo, Munch Musset
  • 61. Edvard Munch L’Urlo (il Grido) 1893 olio su tela Oslo, Najonalgaleriet (?)
  • 62. Oskar Kokoschka Nato il primo marzo 1886 a Pochlarn, in riva al Danubio, da padre praghese e madre stiriana, Oskar Kòkoschka, viennese per cultura e formazione, nel 1905 inizia gli studi alla Scuola di arti decorative di Vienna, la stessa a suo tempo frequentata da Klirnt, Nel 1912, dopo aver rinunciato a un incarico di insegna-mento presso la Scuola di arti decorative, espone a Berlino e a Colonia e intraprende un intenso e tempestoso rapporto sentimentale con Alma Mahler, la colta e affascinante vedova del grande musicista. Due anni dopo, allo scoppiare della guerra, si arruola volontario e nel 1915 rimane anche gravemente ferito. Nel 1917, dopo una lunga convalescenza, è completamente ristabilito e si trasferisce a Dresda dove, due anni dopo, ottiene una cattedra alla prestigiosa Accademia di quella città.
  • 63. Il decennio che segue è uno dei più intensi della sua attività di pittore, alla quale unisce anche quella - non meno brillante - di scenografo, esponendo in tutta Europa e partecipando con grande entusiasmo anche a varie esperienze di avanguardia. Nel 1935 incontra Olda Palkovska, sua fu-tura moglie e grande musa ispiratrice. Nel 1938, accusato dal regime hitleriano di essere un “artista degenerato” e antitedesco, in quanto non metteva in luce, nei suoi dipinti, quelle che la propaganda nazista riteneva dover essere le superiori virtù del popolo ariano, Kokoschka si rifugia a Londra. In seguito, ottenuta la cittadinanza britannica e rinnegata la propria patria, macchiatasi degli or-rendi genocidi della Seconda guerra mondiale, Autoritratto con giacca soggiorna a lungo anche negli Stati Uniti stabilendosi definitivamente, dal 1953, a Villeneuve, sul lago di Ginevra, dove la morte lo coglie, ormai novantaquattrenne, il 22 febbraio del 1980.
  • 64. Oskar Kokoschka Autoritratto con la moglie Oda 1963 olio su tela Salisburgo, Rupertinum
  • 65. Oskar Kokoschka Bambini che giocano 1909 olio su tela Duisburg, Wilhem-Lehmbruck Museum
  • 66. Oskar Kokoschka Doppio ritratto 1912 olio su tela Amburgo, collezione Horstmann
  • 67. Oskar Kokoschka I pagani 1918 olio su tela Colonia, Wallraf-Richartz Museum
  • 68. Oskar Kokoschka Il cavaliere errante 1915 olio su tela New York, Solomon Guggenheim Museum
  • 69. Oskar Kokoschka Il suonatore in trance 1908 olio su tela Bruxelles, Musèes Royaux des Beaux-Arts
  • 70. Oskar Kokoschka Dent du Midi 1909 olio su tela Zurigo, Collezione Feilchenfeldt
  • 71. Oskar Kokoschka Bambino e mani dei genitori 1909 olio su tela Vienna, Oesterreichische Galerie
  • 72. Oskar Kokoschka Paesaggio dolomitico delle tre croci 1913 olio su tela Amburgo, collezione Horstmann
  • 73. Oskar Kokoschka La sposa nel vento 1914 olio su tela Basilea, Kunstmuseum
  • 74. Oskar Kokoschka Pietà (Manifesto per il teatro di Vienna) 1908 olio su tela Vienna, Museum fur angewandte Kunst
  • 75. Oskar Kokoschka Veduta dalla torre dei Mannelli 1948 olio su tela Collezione privata
  • 76. Egon Schiele Nato in Austria, il 12 giugno 1890, Egon Schiele compie i primi studi nella cittadina natale trasferendosi poi a Klosterneuburg, presso Vienna, per frequenta-re il ginnasio e il liceo.. Nel 1905, quando Klimt e il suo gruppo già escono dalla Secessione, il giovane Egon rimane orfano di padre e passa sotto la tutela di uno zio. Questi acconsente a iscrivere il nipote alla prestigiosa Accademia di belle arti di Vienna, per accedere alla quale Schiele supera l'esame di am-missione nel 1906, ad appena sedici anni. La progressione artistica è incredibilmente rapida: dal modesto verismo di maniera del suo primo maestro, il mediocre Christian Griepenkerl (1839-1912) Schiele giunge in breve a una sintesi stilistica e formale che nel 1907 faranno esclamare allo stesso Klimt: «Lei disegna già meglio di me!»,
  • 77. A Klimt, del resto, egli fa riferimento giudicandolo il proprio "padre spirituale", ma ciò non gli impedisce, a partire dal 1909, di allontanarsi anche dalle suggestioni simboliste del maestro per maturare una propria, personalissima autonomia artistica. Nel 1911 1'artista, poco più che ventenne, si trasferisce a Krumau. il gretto ambiente di provincia vede di malocchio lo stile di vita strano e decisamente anticonvenzionale di Schiele che fa spesso posare giovani ragazze per i suoi nudi. Nel 1914 Schiele è a Vienna, dove conosce Edith Harms, sua futura moglie. Allo scoppio della Prima guerra mondiale viene chiamato alle armi, ma questo non gli impedisce di ritornare spesso anche al suo atelier viennese dove continua a lavorare con impegno febbrile. Proprio al periodo bellicori. salgono alcuni dei suoi dipinti più intensi e famosi e nel 1918, quando la guerra è quasi al suo tragico epilogo, egli partecipa con grande successo a varie mostre a Zurigo, Praga e Dresda. Negli ultimi mesi del conflitto Vienna è colpita da un'epidemia di febbre spagnola, la disastrosa ondata influenzale che stava seminando in quel periodo milioni di vittime. Anche Schiele e la moglie ne vengono contagiati. Il 28 ottobre 1918 la giovane Edith muore, in preda al delirio, e dopo tre giorni la segue anche Egon, all' età di appena 28 anni.
  • 78. Egon Schiele Autoritratto con le dita aperte 1911 olio su tela Vienna, Museum der Stadt
  • 79. Egon Schiele Autoritratto 1919 gessetto e tempera su carta Collezione privata
  • 80. Egon Schiele Cascata 1918 olio su tela Vienna, collezione Scheffenegger
  • 81. Egon Schiele Donna dai capelli neri 1914 gessetto e tempera su carta Collezione privata
  • 82. Egon Schiele La famiglia 1918 olio su tela Vienna, Oestrerreichische galerie
  • 83. Egon Schiele la madre cieca 1914 olio su tela Vienna, collezione Peshka
  • 84. Egon Schiele L’abbraccio 1917 olio su tela Vienna, Oesterreichische galerie
  • 85. Egon Schiele Periferia 1918 olio su tela Graz, Neue Galerie am Landesmuseum
  • 86. Bibliografia • Volumi 7 e 8 de “L’arte moderna – espressionismo e fauvismo”, ed. Fabbri Editori • Art Dossier “Schiele” di Eva di Stefano, ed. Giunti • Art Dossier “Munch” di Eva di Stefano, ed.Giunti