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X-Publishing
Annuario
PROBLEMA
La pubblicazione
Quando lo appoggi
sul tavolo deve fare
A.T.
BRIEF
Progettare uno strumento di propaganda
che faccia il punto sullo stato della SOS
Strumento di propaganda
+
Annual Report
PAROLE CHIAVE
COINVOLGERE   RACCONTARE   INFORMARE   EVOCARE
SOLUZIONI
Un report da collezionare
SINERGIE CON GLI ALTRI TAVOLI
X-TYPE (legatoria)  Y (taglio laser)
CAPITOLI
Un tono di voce per ogni sezione
NUMBERS (dati e numeri)
007006
CORSI EFFETTUATI
DELIVERED COURSES
20
TIMELINEDEICORSI
TIMELINEOFCOURSES
Corsopiùlungo
Mostlong-lasting
course
Corsopiùcorto
Mostshortcourse
CORSI NON EFFETTUATI
NOT DELIVERED COURSES
16
corsi
Per mese
Monthly
Per mese
Monthly
Proposti da docenti interni
Proposed by internal teachers
Proposti da docenti interni
Proposed by internal teachers
Proposti da docenti esterni
Proposed by external teachers
Proposti da docenti esterni
Proposed by external teachers
Richiesti da studenti
Required by students
Richiesti da studenti
Required by students
222
3
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Mag
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Apr
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Mar
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Giu
Giu
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Lug
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Ago
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Set
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Ott
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X
X
Y
Y
Z
Z
Per area tematica
By thematic area
Piccola grammatica delle lettere / Hacking Types - Effetti di senso / Design
della Comunicazione / Laboratorio di Serigrafia / Basic Design e metodologia
progettuale / Type-Design Starter Kit: the suprematist process / Visual Studies
Moda Modulare / Sistemi e tecnologie della Sound Art / Arduino101
BYO Little-Arm / BYO Robotic Bartender / Prototipazione elettronica /
Interactive Data Visualization
Progettare con il Near Future Design / Benefit Corporation – Fondamenta /
LabGov - Urban Co-Design / Start-Up Open Source / Design dei processi
e dei servizi / Europrogettazione / Comunicazione Politica
Per area tematica
By thematic area
Calligrafia: open letters / L'Occhio tagliato: making e videomaking
Progettare App Android per le Smart Cities / Autocostruzione Drinkino /
Autocostruzione Fresa CNC / BYO Hackintosh / Code is poetry - Python / Code
is poetry - Java / Cyber security / Rudimenti di informatica / Progettare webapp
con Angular.JS / Suonare la luce
Cinema-tic structures / Filosofia coi bambini / Il metodo dialogico / Tecnologie
per apprendimento e collaborazione
Serigra-
Durata
Duration
N°partecipanti
N°participants
ServiceandProcess
PoliticalCommuni-
Communication
InteractiveDataVisualization
Type-DesignStarter
BasicDesignemetodologiaproget-
Visual
BYOHackin-
ModularFash-
SoundArtsystemsandtechnol-
Europlan-
Hacking
BYORoboticBar-
Lab-
NearFuture
011010
M f
GIORNI DI LEZIONE
LESSON DAYS
�
COORDINATE
COORDINATES
��°��'��"N
��°��'�"E
PARTECIPANTI
PARTICIPANTS
��
PARTECIPANTI
PARTICIPANTS
DOCENTI
TEACHERS
�2
SOCI
PARTNERS
��
CALDA
CATERING
�
STAFF
�
OSPITI
GUESTS
�
ORE DI LEZIONE
LESSON HOURS
��
TIMEFRAME
dal �� al ��
luglio 2017
PROVENIENZA DEI PARTECIPANTI
PARTICIPANTS ORIGIN
PERSONE
PEOPLE
���
X
Y
Z
Aldo Alessandra Alessandro
Alice Anna Anna Aureliano
Azzurra Bianca Carlo Caroline
Chiara Claudia Cristina
Daniele Diana Domenico Enzo
Federica Federico Francesca
Francesca Francesco Francesco
GianAndrea Giovanni Giulio
Giusy Guido Jacopo Jonni Lara
Liviano Marco Mauro Michele
Mohamed Nicola Nicola Nicolai
Nicoletta Omar Pasquale Roberto
Saverio Pio Vincenzo Viola
Serena Silvia Simona Sofia Tea
LOCATION
BARI
VECCHIA
Bari
Bitonto
Bologna
Capurso
Castelnuovo di Porto
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Geneva
SVIZZERA
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Polignano
a Mare
Riccione
Roma Ruvo
di PugliaSan Salvatore
Telesino
Santeramo
in Colle
Sogliano Cavour
Torino
Toritto
Vicenza
xyz
N° studenti
N° students
Separatore+apertura
Separatore+apertura
Separatore+apertura
�ducation
is
slave�y.
—M�Kenzi�War�
Educ�tio� en�hains the mi�d and ma�es it a
reso�rce for class power. �he nature �f the
en�lave�ent will re�lect the cu�rent state �f
the �lass stru�gle for kn�wled�e, with�n �he
ap�arat�s of educati�n.
ITA — L'istruzione è schiavitù. L'educazione
enchains la mente e lo rende una risorsa
per il potere di classe. La natura della
schiavitù rispecchia lo stato attuale della
lotta di classe per la conoscenza, all'inter-
no dell'apparato dell'educazione
L’oltre dell’insegnamento riguarda in verità
il non completare se stessi, il non oltrepassare,
il non portare a termine. Riguarda il consentire
alla propria soggettività di venire sottomessa
senza legge dagli altri, significa attivare
una passione radicale e una
passività tali da diventare inadatti al diventare
un soggetto.
—Stefano Harney—FredMoten
ENG — The beyond of the teaching really
involves not completing oneself, not
passing it, not completing it. It is about
allowing one's own subjectivity to be
subjected to lawlessness by others, means
activating a radical passion and a passivity
that becomes unsuitable for becoming
a subject.
LEARNING (corsi, eventi, laboratori, XYZ)
021020
23
gen
jan
Laboratorio
Laboratorio
di serigrafia
Antonio Blescia
30 ore
13 partecipanti
Do it yourself
Il corso ha come obiettivo l’apprendimento teorico
e pratico del processo di stampa serigrafica, dello
sviluppo progettuale di un’idea e della realizzazione
tecnica di visual destinati alla stampa di poster e
t-shirt. La Serigrafia permette di riprodurre immagini
su qualsiasi materiale mediante l’uso di un telaio foto-
inciso, che lascia depositare l’inchiostro attraverso
le aree libere del suo tessuto, permettendone
la riproduzione in serie tramite la pressione che
viene esercitata con la racla. Mostreremo come dal
“do it yourself” si possa arrivare presto a risultati
professionali con pochi mezzi ma tanto impegno e
passione.
Il corso ha come obiettivo l’apprendimento teorico
e pratico del processo di stampa serigrafica, dello
sviluppo progettuale di un’idea e della realizzazione
tecnica di visual destinati alla stampa di poster e
t-shirt. Mostreremo come dal “do it yourself” si possa
arrivare presto a risultati professionali con pochi mezzi
ma tanto impegno e passione.
Workshop
Serigraphy
printing
30 hours
13 people
Do it yourself
Serigraphyallowstoreproduceimagesonanymaterialthrough
theuseofaphoto-etchedframe,whichleavestheinkdeposit
throughtheopenareasofitsfabric,allowingthereproductionin
seriesviathepressurethatisexertedbythedampeningsystem.
Theserigraphyworkshop,lasting18hours,enablespeoplewith
orwithoutgraphicsexperiencetolearnoneofthemaintoolsof
artprint,cheaplydevelopingitsownprojectonpaperandfabric,
easilyreproducibleindependentlyalsowithfewresources.
Thecourseaimsatthetheoreticalandpracticallearningofthe
serigraphicprintingprocess,thedesigndevelopmentofanidea
andthetechnicalrealizationofvisualsintendedforpostersand
023022
26-27
gen
jan
Laboratorio
Design dei processi
e dei servizi
16 ore
??? partecipanti
Do it yourself
Conoscere e saper utilizzare strumenti e metodi di
co-progettazione, saper co-creare risposte progettuali
ai bisogni e alle sfide del territorio, approcciarsi in
maniera processuale al progetto.
Alla fine del laboratorio avremo uno o più prototipi di
servizi che rappresentano sia un "Minimum Lovable
Product" rispondente a un bisogno reale del territorio,
sia una miccia di un processo di innovazione sociale.
Durante le due giornate si alterneranno momenti
di input sul service design e gli strumenti utilizzati,
momenti di lavoro in team, momenti "out of the
building" di ricerca e momenti di condivisione.
Ovid maio officia dolorios eatur sum dianduciis vercili
tatur, soluptatus comnis aceaturit, inci corerro idi
Workshop
Eletronics
prototyping
16 hours
??? people
Do it yourself
Guglielmo Apolloni
wanttoexpressmydeepthankstoeditorsBarbaraMowat
andPaulWerstineforcreatingtheseindispensableeditions
ofShakespeare’sworks,whichincorporatethebestof
textualscholarshipwitharichnessofcommentarythatis
bothinspiredandengaging.
ReaderswhowanttoknowmoreaboutShakespeareand
hisplayscanfollowthepathsthesedistinguishedscholars
havetreadbyvisitingtheFolgereitherin-personoronline,
wherearangeofphysicalanddigitalresourcesexiststo
supplementthematerialinthesetexts.Icommendtoyou
thesewords,andhopethattheyinspire.
27
gen
jan
Evento
Soft Revolution
Filomena Tucci, Antonio Decaro,
Silvio Maselli, Rosa Porro
Ovid maio officia dolorios eatur sum dianduciis vercili
tatur, soluptatus comnis aceaturit, inci corerro idi
velesequi quatibus eos mo etur autati aut ese nitatur
asperro viduciliquis res sim voluptas seque lam fugias
adi corpor aboremp oreperf ernatisi officienieni sitia
nes doluptat quam solentiur?
Idempor emporum res is alicili cilitaquo veliciendit
lacidelectur sit prae pori con num reprae. As etur sam
ulparit eos autemped quat molupidebis comnimus
adit era pos dolecea consed molum anto ipsam, te que
non prat quidicilit ame volorest od eosae. Epelitat es
quodisc iendis et landi id quate re nobis et am adis
nulla conesenis si omnia venet quam, omnimil est
autet fugit magnienducit eos et plis intotas dolorent
as ut vollabo repudi occum rem quamet velibus et re
nonest, quatem que ne porerna tquunt eture illendem
que nonsequi te il excea vid excepelibus dolorerorior
ad earia corehen tiorere rovitem ipsam
Talk
IwanttoexpressmydeepthankstoeditorsBarbaraMowat
andPaulWerstineforcreatingtheseindispensableeditions
ofShakespeare’sworks,whichincorporatethebestof
textualscholarshipwitharichnessofcommentarythatis
bothinspiredandengaging.
ReaderswhowanttoknowmoreaboutShakespeareand
hisplayscanfollowthepathsthesedistinguishedscholars
havetreadbyvisitingtheFolgereitherin-personoronline,
wherearangeofphysicalanddigitalresourcesexiststo
supplementthematerialinthesetexts.Icommendtoyou
thesewords,andhopethattheyinspire.
043
L
Problemi
comuni,
soluzioni
connettive
Ba�i, �3.�7.1� — ��.��.17
a conoscenza non si somma, al limite si
moltiplica. È una questione ontologica, e se volete
anche geometrica. Forse potremmo rappresentare
la conoscenza come una forza. Un vettore all’interno
di uno spazio. Sicuramente due saperi diversi non si
possono semplicemente cumulare uno sull’altro. La
loro interazione è differente. Si moltiplicano, creano
un’area, disegnano un nuovo spazio.
La conoscenza non si somma, al limite si
moltiplica. È una questione ontologica, e se volete
anche geometrica. Forse potremmo rappresentare
la conoscenza come una forza. Un vettore all’interno
di uno spazio. Sicuramente due saperi diversi non si
possono semplicemente cumulare uno sull’altro. La
loro interazione è differente. Si moltiplicano, creano
un’area, disegnano un nuovo spazio.
051050
La prima fase del laboratorio X è stata impiegata per analizzare e
studiare il materiale prodotto dalla SOS fino a quel momento, in
particolare l’abstract del progetto, il business model e lo statuto.
Successivamente si è lavorato per individuare una serie di parole chiave
che incarnassero in vario modo uno o più aspetti caratterizzanti il
progetto SOS. Le parole così individuate sono state raggruppate secondo
delle associazioni di senso, e su questi gruppi di concetti si è lavorato
per individuare dei concept progettuali. A partire da questo momento
è iniziata una ricerca iconografica finalizzata alla sintesi dell’elemento
minimo del sistema d’identità. Una volta individuato il sistema base, che
si compone delle quattro parole “la / scuola / open / source” disposte
sempre agli angoli di uno spazio qualsiasi (sia esso fisico o virtuale), è
stata concepita una performance: “il manifesto open source”. Durante
questa esperienza, realizzata in concomitanza con l’Open Day, si è
potuto testare il comportamento di un vasto gruppo di persone, anche di
passanti per Piazza del Ferrarese, a cui era chiesto di riempire lo “spazio
vuoto” con delle macchie, da realizzarsi con strumenti analogici quali
penne, pennarelli, tempere e via dicendo.
The first phase of the X-Laboratory was
used to analyze and study the material
produced by SOS up to that time,
particularly the abstract of the project,
the business model and the statute. Later,
she worked to find a series of keywords
that would in some ways embody one or
more aspects that characterize the SOS
project. The words thus identified have been
grouped according to sense associations,
and on these concept groups we have
worked to identify design concepts. Starting
from this moment, an iconographic research
has begun to bring about the synthesis
of the minimal element of the identity
system. Once the basic system has been
identified, consisting of four words "the /
school / open / source" always arranged at
the corners of any space (whether physical
or virtual), a performance was conceived:
"the open source manifesto" . During this
experience, carried out in conjunction with
the Open Day, it was possible to test the
behavior of a large group of people, even
passersby for Piazza del Ferrarese, who was
asked to fill the "empty space" with spots,
To realize with analog instruments such as
pens, pencils, tempers and so on.
Typo / Propaganda / Web
Da qui in avanti i partecipanti ad X si sono divisi in tre gruppi: sistema
d’identità, sito web e publishing. Mentre il gruppo publishing ha
iniziato a ragionare sugli strumenti, le metodologie e le tecnologie di
pubblicazione, il gruppo web ha iniziato a lavorare sull’architettura
dei contenuti e sulle dinamiche di fruizione della piattaforma, il terzo
gruppo ha iniziato a definire l’abaco degli elementi del sistema d’identità,
lavorando prima su una palette cromatica incentrata principalmente
su tre colori “fluo” e poi su un carattere tipografico open source, l’HK
GROTESK, scelto dopo una accesa discussione nella quale si è deciso di
adottarlo a patto che fosse modificato. La modifica del carattere aveva un
duplice obiettivo: sistemare le lettere che si riteneva fossero bisognose di
un intervento, e introdurre nel set compositivo degli elementi “altri” che
lo connotassero in modo più coerente con i valori e la visione della SOS.
È stata così realizzata un’iniezione di punk e di costruttivismo che ha
portato al disegno del carattere FREAK GROTESK. Su questa base
(proporzioni dei glifi, ratio di contrasto, morfologia delle curve) è stata
concepita una griglia compositiva per il set di pittogrammi, e sono
stati disegnati i primi elementi di questo sistema iconografico. Infine è
stato definito un algoritmo per la creazione delle macchie che faranno
parte del sistema d’identità. Grazie a questo algoritmo è stato possibile
progettare e realizzare anche un software in processing che gestisce
parametricamente le macchie e la loro genesi.
Lab X
From here on, the X participants were
divided into three groups: identity system,
website. And publishing. As the publishing
group began to think about tools,
methodologies and publishing technologies,
the web group started working on content
architecture and platform dynamics, the
third group began to define the abacus
of the Elements of the identity system,
working first on a color palette focused
mainly on three "fluo" colors and then on an
open source typographical character, HK
GROTESK, chosen after a heated discussion
in which it was decided to adopt it, provided
that Had been modified. The change of
character had a twofold objective: to
arrange the letters that were thought to
be necessary for an intervention, and to
introduce into the compositional set of the
"other" elements that would signify it more
coherently with the values and vision of the
SOS. This was accomplished by an injection
of punk and constructivism that led to the
drawing of the character FREAK GROTESK.
On this basis (glyph proportions, contrast
ratio, curve morphology) a composite grid
for the pictogram set was conceived and
the first elements of this iconographic
system were drawn. Finally, an algorithm
was created for the creation of stains that
will be part of the identity system. Thanks
to this algorithm it was possible to design
and realize a software in processing that
parametrically manages the stains and their
genesis.
071070
Alessandro Balena, Aurelio Carella, Chiara Carulli,
Claudio Cesaroni, Alberto de Leo, Maurizio di Luzio,
Lucilla Fiorentino, Roberto Ladisa, Carlotta Latessa,
Nicolò Loprieno, Giancarlo Ostuni, Agostino Pellegrino,
Roberto Rinaldi, Alessandro Tartaglia
x
Alessio D'Ellena
→ Type design / Grafica
Andrea Bergamini
→ Publishing / Grafica
Daniele Capo
→ Type design / Grafica
Giuseppe Salvo
→ Coding / Interaction design
Tommaso Guariento
→ Antropologia / Propaganda
Vittorio Netti
→ Web design / Service design
Danilo di Cuia
→ Web design / Creative coding
Credits PARTECIPANTI X
Michele Santella, Alessandra
Rigano, Marco Lacerenza,
Gianluca Monaco, Giulia Cordin,
Fosca Salvi, Giacomo Boffo,
Federica Selleri, Simona Zurlo,
Giorgia Rocchi, Paola Sorrentino,
Alberto Malossi, Alberto Gerin,
Filippo Gianessi, Beatrice
Bianchini, Mario Sabatino Riontino,
Paolo Musano, Chiara Santantonio,
Francesco Brandi, Emma Magrini,
Lucia Faggion, Ivana Melillo, Giulia
Ferrara, Cleto Luca Chieco.
PARTECIPANTI Y
Giuliano Pellecchia, Alessia
Macrì, Nicola Pisanti, Emidio
Torre, Roberto lorenzon, Erika
Lowin Sacco, Giovanni Pignoni,
Dario Cottafava, Andrea
Simonetta, Valerio Veneruso,
Jacopo Gargiulo, Luciano Mazza,
Francesco Laera, Francesco
Tarantino, Francesco Chimienti,
Davide Vincenzo Verdolino,
Andrea Riccio, Giulio Garofalo
PARTECIPANTI Z
Luana Stramaglia, Gianvito Fanelli,
Andres Calvachi, Marco Berni,
Francesca Carella, Michelino
Valente, Alberto Caviglia,
Francesco Caldarola, Sebastiano
Pirisi, Giuseppe Cicchetti,
Francesco Baccaro, Daniele Bucci,
Gabriele Di Palma, Francesca
Alberoni , Clementina Gentile
Fusillo, Matthew Earle, Federico
De Michele, Cristina Lorenzi,
Quynh Nhu Nguyen, Silvia Pau,
Luisa Fosco, Giorgia Floro, Claudio
Mansueto
y
z
Roberto Covolo
→ Sviluppo locale / Innovazione
sociale
Puria Nafisi
→ Data viz / Coding
Mino Marangi
→ Making / Artigianato digitale
Andrea Jemmet
→ Coding / Platform design
Costantino Bongiorno
→ Making / Rivoluzioni sanguinose
Mariangela Bruno
→ DIY / Autocostruzione
Piero Boccadoro
→ Coding / Prototipazione
elettronica
Simona Morini
→ Filosofia / Economia
Guglielmo Apolloni
→ Service design / Design thinking
Cristina Alga
→ Rigenerazione / Innovazione
sociale
Sergio Galasso
→ Progettazione culturale / R&D
Francesca Schioppo
→ Design / Community building
Giorgia Floro
→ Rigenerazione / Service design
Ivan Iosca
→ Innovazione sociale /
Community engagment
TEACHERS (bio e monografie)
075074
/teachers
g
docenti
Giovanni Anceschi
→ Artista, Designer e Docente / Gruppo T
a Basic Design e metodologia progettuale
ITA — Et quis es et dolum reic te ne odiciam
vollam, odia vernatem conetur, con pos di ducidic
temporerum quatur apercilit, consedi dis molorest,
seque veles explaccae volores eiur molo int ipsam
ENG — Asimo et, quostium, omni dolupid
utem dem. Sit ipidem fugit volor aut quias
voluptiorum del ini rerernat quo omnit, qui
dessimolorem volla.
Alessio D'Ellena
→ Type Designer / CAST / ABA di Urbino
a Type — Design Starter Kit
ITA — 1985, Roma. si è diplomato all’ISIA di Urbino.
Membro della fonderia digitale Cast, docente di
Type Design. Nel 2017 riceve il TDC “Certificate of
Typographic Excellence” con "Laica".
ENG — 1985, Roma. omni dolupid utem dem.
Sit ipidem fugit volor aut quias voluptiorum
del ini rerernat quo omnit, qui dessimolorem
volla mni dolupid utem dem.
Alessandro Balena
→ Hacker Maker & Film Maker / SOS / Dinamo film
a Byo Robotic Bartender
ITA — Ex eic te dolest earumen tisque sectecab is
velicidunt excepelest debis si rest accum cori sequi
sunt latatur, que commolo reicien debit, cum harum
discitiis sim reruptint, conecto conecte
ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem
fugit volor aut quias voluptiorum del ini
rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla
mni dolupid utem dem.
Luciano Perondi
→ Type Designer / ISIA Urbino / CAST / ALPACA
a Type — Design Starter Kit
ITA — Progettista di caratteri tipografici e grafico
professionista dal 1998. Dal 2007 è docente presso
l’ISIA di Urbino, di cui è stato direttore didattico nel
triennio 2013-16.
ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem
fugit volor aut quias voluptiorum del ini
rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla
mni dolupid utem dem.
Nicolò Loprieno
→ Designer / FF3300 / SOS
a Byo Robotic Bartender
ITA — Ugia sunt erferfe reperupta quo evendae
nis quod ma accuptur ra sus ab ipsa cores quatur
atet vendusc iendeles dolor sit, iliquasim as cus
debitatem haribusdae di nost, cullant alibus
ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem
fugit volor aut quias voluptiorum del ini
rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla
mni dolupid utem dem.
Guglielmo Apolloni
→ Designer e imprenditore sociale / Social Seed
a Design dei processi e dei servizi
ITA — Erupta con et quiatur? Quibus et autesci
mporerum quam consed qui cusanim audantoressi
diant omnis aut mo conseque nonest, officat
empore denimagnat.
ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem
fugit volor aut quias voluptiorum del ini
rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla
mni dolupid utem dem.
Eugenio Iorio
→ Strategie di comunicazione/ AREACOM43
a Comunicazione Politica
ITA — Ligenese rovitate cus nectia nullab istios
ipsum quid magnihi llendis consero rundit arum
is posapernatur alit plaut volorpo rerepta tectati
busdanimagni arumquam alignamus, seriam?
ENG — Asimo et, quostium, omni dolupid
utem dem. Sit ipidem fugit volor aut quias
voluptiorum del ini rerernat quo omnit, qui
dessimolorem volla.
Puria Nafisi
→ Interaction Designer / Data Scientist / AXANT
a Interactive data visualization
ITA — Cuption nonesequam re exerferum voluptate
arcide eum quate sunte lam ium explitem et la
comnis ab isquati nvendit fugitatempos seri intur,
optaepe que exces vendist orerero conseditius apit
ENG — arcide eum quate sunte lam ium
explitem et la comnis ab isquati nvendit
fugitatempos seri intur, optaepe que exces
vendist orerero conseditius apit
Aurelio Carella
→ Ingegnere Elettronico / BariMakers / SOS
a Arduino101 byo little-arm
ITA — Ore veniendest, consed que ne comnis ant
hilliqui dusa quasperum doluptiunto quiatin tibearc
ipitatatint prat. Soleni untorro inis si comni aliquos
ut dunt arume
ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem
fugit volor aut quias voluptiorum del ini
rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla
mni dolupid utem dem.
Ilda Curti
→ Innovatrice sociale / Associazione IUR
a Europrogettazione
ITA — Nullatibusam auda voluptasima culla nam
doluptas erero moditatendi adit ius del iliquidunt
earchilit, sum quia pori utestinim lam venis et omnis
reris in rem doluptasped ea vel in consequi
ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem
fugit volor aut quias voluptiorum del ini
rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla
mni dolupid utem dem.
Alessandro Tartaglia
→ Designer / FF3300 / CAST / SOS
a Design della comunicazione
a Comunicazione politica
a Hacking types — effetti di senso
ITA — Um elestiorrum ipsapedit adiat etur?
Ilit ligentotaes am am quae comnihi catiatat et
officatibus non cone omnihicipsam nossit, omnimet
ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem
fugit volor aut quias voluptiorum del ini
rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla
mni dolupid utem dem.
Piero Boccadoro
→ Ricercatore / Politecnico di Bari
a Prototipazione elettronica
ITA — Et re pos sum erum et unt as et ad ex endae
pora velesent quaspiet dit, suntescitas est, tet
moluptat harum quunt, volenec teniam que liande
et que consequatur siti quam dest maiorere
ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem
fugit volor aut quias voluptiorum del ini
rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla
mni dolupid utem dem.
g monografia pagina 056 / monograph page 056
079078
Ilbasic
design
— Artista, Designer e
Docente / Gruppo T
Giovanni
Anceschi
083082
Opicastabus apero,
conscre tuderentic vil
consus, nihicap erari-
pio, vid serte faucipse,
quam perfex mant.
ITA — Olo elenda ditat pora si oditati beaquas cum am hil illenti busdant
qui dolutes volorum quam explab id quibusam, sintur magnam es maiore
pelis aut endi ute optatem lacerum sequas nusant.
Soloribus et facerchici aturitibus minverrum fugit, sunt esentib usaperunt
eatur, si volorro illaudit mi, auta quis quam eaquatur sintis seque nimus,
nos voloreiur maximol orectatiae reptam, ipiduciae vel eum hillant, te
odigenditam essed et, coremporem quae et in cor ratem eos dolorit autem
volor maionse quidipit, qui quis dolum, cumquat volenti doluptate plant
praereriam venihic ipsumque nonsequis rest, exped etur, odist ad mint vo-
lorporisi vernatenes incium quia similiquis renihillique venda ne est, a con
cus rem fugit dollitem quunto te volupti atquist hictia sequuntem rem ver-
unt evelitio. Comnisi moluptat quiant fugia vel ipsum quati rem eaquodi di
asim dolessit aspe im et laborumquas eumqui ute sum ullauta turepra net
rem que dolupta ea nonse sae pe expe senducitas re necae re odion
cus rem fugit dollitem quunto te volupti atquist hictia sequuntem rem ver-
unt evelitio. Comnisi moluptat quiant fugia vel ipsum quati rem eaquodi di
asim dolessit aspe im et laborumquas eumqui ute sum ullauta turepra net
rem que dolupta ea nonse sae pe expe senducitas re necae re odion
ENG — corerum as assunt aribearumque del ium
rehenda por andi volorio nectoribus nullestiore, ut
unt a solorro ipienih icimusam hit ute min necae pra
dent harcitaquis estion nonesequi arunt que nos rerum
nimet dolorrum est asperi rerum net, soluptatae. Iliquo
imus est, et esedi nosapisquis quam volent offic tem
quo volorer spelestius eossuntibea consequam in nos
et ium est, ant arum simagnia conet adi cus dolo et
doloreperum sum faccus dolorio. Cullabo. Ut lignistia
alit, temque esequunt rem facearunt ad endae nus.
Nem quatia eos volut quiatium et utatur, cus natis
etum volut plit ipitiis eicimai oreptaquam, commos
nulpa pre volori aut in nimin parum nimetur reiunt
facerum cuptatecum iuntus.
Udignatem andit untore dolupta tectint utatendebis
sunt plita aut faccus, quas est et ut es es dunt quo int,
non non prores que prernatur, illor rectio. Ique vendip-
sam, eosaestia asit eostionecum facepe.
Arte cinetica e
programmata
085084
ENG — Borerchilit quae perorrovid mo etur acculpa qui
omnis dolorio eost quaspid ebitam estio doloraest, et
est porae pos aut hilia volum harcilit, conet eum nim-
peditis sit quatur rerrum et et hit quaspel itinis et dis
volo ideniet liquiatem et hillaci molore omniste non-
seque ati im vellut officilit et, sit lit, sit, simil iduntiost
quame es am quo ea alitis dolum que volendi gnament
emquam as debis dendae modignis solut harum est, te
veliqui beatur? Qui quid molo inciene stionet eruptas
eumqui arum lant.
ITA — Borerchilit quae perorrovid mo etur acculpa qui omnis dolorio eost
quaspid ebitam estio doloraest, et est porae pos aut hilia volum harcilit,
conet eum nimpeditis sit quatur rerrum et et hit quaspel itinis et dis volo
ideniet liquiatem et hillaci molore omniste nonseque ati im vellut officilit
et, sit lit, sit, simil iduntiost quame es am quo ea alitis dolum que volendi
gnament emquam as debis dendae modignis solut harum est, te veliqui
beatur? Qui quid molo inciene stionet eruptas eumqui arum lant.
Ivisual
studies
un approccio non formalistico
alla storia dell'arte
concentrandosi sui contenuti
iconografici ed iconologici
ENG—Visualstudies.TommasoGuariento,
Anon-formalisticapproachtoarthistory
focusingoniconographicandiconological
contents.
Researcher/UniversitySorbonaParis
Tommaso
Guariento
— Ricercatore / Università Sorbona di Parigi
089088
deciphering the iconic and textual influences. This
indispensable methodological armor allows the art
historian to divide the image into a set of discrete
elements. Centrals, in this sense, are the notions of
personification, understood as the representation
of an abstract concept in visual form (generally an
anthropomorphic figure with attributes), that of symbol
(or attribute), that is, the artificial object, the plant,
the Animal or the anthropomorphic figure tied to a
personification that allows identification and allegory:
a set of personifications that must be read in all their
relationships, not individually.
Certainly, the iconographic method presents
some complications that Gombrich has repeatedly
denounced: the arbitrary search for deep significance
(third level of Panofsky's scheme) has often led
the historians of the art to incorrect attributions,
over-interpretations, irrational attitudes towards A
methodology that would be philological and scientific.
This is because, as it emerged during the exhibition
of the first part of the course, interpretation of the
image is only one of the possible attitudes towards
the sphere of the visible; Gombrich (and with him also
Umberto Eco) remind us that there already exists, from
Neoplatonism, a different approach to the image.
permesso l’istituzione di un metodo filologico volto alla decifrazione
delle influenze iconiche e testuali. Questa indispensabile armatura
metodologica consente allo storico dell’arte di scorporare l’immagine in
un insieme di elementi discreti. Centrali, in questo senso, sono le nozioni
di personificazione, intesa come rappresentazione di un concetto astratto
in forma visiva (generalmente una figura antropomorfa dotata di attributi),
quella di simbolo (o attributo), ovvero l’oggetto artificiale, la pianta,
l’animale o ancora, la figura antropomorfa legata ad una personificazione
che ne permette l’identificazione e quella di allegoria: un insieme di
personificazioni che devono essere lette nella totalità dei loro rapporti e
non singolarmente.
Certamente il metodo iconografico presenta delle complicazioni,
che Gombrich ha più volte denunciato: l’arbitrarietà della ricerca del
significato profondo (terzo livello dello schema di Panofsky) ha spesso
condotto gli storici dell’arte ad attribuzioni scorrette, sovrainterpretazioni,
atteggiamenti irrazionali nei confronti di una metodologia che si
vorrebbe filologia e scientifica. Questo perché, come è emerso nel
corso dell’esposizione della prima parte del corso, l’interpretazione
dell’immagine è solo uno dei possibili atteggiamenti nei confronti della
sfera del visibile; Gombrich (ed assieme a lui anche Umberto Eco)
ci ricordano che esiste, già a partire dal Neoplatonismo, un diverso
approccio all’immagine – irrazionale, magico, paranoico, che si esprime
nelle credenze legate al potere delle immagini, e come astrologia, etc…)
costituiscono un esempio paradigmatico di questo stile. Costituiscono un
esempio paradigmatico di questo stile.
L’interesse della semiotica
per i nuovi mezzi di comu-
nicazione ha consentito il
transito delle metodologie
dell’iconografia.
ITA — Gli storici dell’arte ad attribuzioni scorrette, sovrainterpretazioni,
atteggiamenti irrazionali nei confronti di una metodologia che si
vorrebbe filologia e scientifica. Questo perché, come è emerso nel
corso dell’esposizione della prima parte del corso, l’interpretazione
dell’immagine è solo uno dei possibili atteggiamenti nei confronti della
sfera del visibile; Gombrich (ed assieme a lui anche Umberto Eco)
ci ricordano che esiste, già a partire dal Neoplatonismo, un diverso
approccio all’immagine – irrazionale, magico, paranoico, che si esprime
nelle credenze legate al potere delle immagini, e come astrologia, etc…)
costituiscono un esempio paradigmatico di questo stile.
ENG — This is because, as it emerged during the
exhibition of the first part of the course, interpretation
of the image is only one of the possible attitudes
towards the sphere of the visible; Gombrich (and with
him also Umberto Eco) remind us that there already
exists, from Neoplatonism, a different approach to
the image - irrational, magical, paranoid, expressed
in the beliefs linked to the power of images, and
as a search for a "Original source" of symbolism.
Jung's various studies on the relationship between
archetypes of the collective unconscious and visual
representations (alchemy, hinduism, astrology, etc ...)
form a paradigmatic example of this style.
ENG — The interest of semiotics
for new media has allowed
the transit of iconographic
methodologies.
093092
ENG — An organism that perceives a pos-
sible coexistence between technology and
nature, mediated by the sound.
Un organismo che
fa percepire una
possibile coesistenza
tra tecnologia e natura,
mediata dal suono.
— Unità minime di sensibilità Variant II,
2012
Altoparlanti, cavi, ferro, plexiglass, com-
posizione audio
ENG — speaker, cables, Iron,
plexiglass, audio composition
XYZ -FILES (making of dell'anno successivo)
099098
101100
111110
Roberto D'Amico
Partinico
Desidero partecipare a questo laborato-
rio, perché penso che sia il fulcro dell'ap-
prendimento orizzontale, e questo ne fa
un momento estremamente formativo.
Infatti in esso si sviluppa una contin-
ua interazione tra diverse personalità
provenienti da svariati contesti che si
trovano a collaborare a progetti differen-
ti ma volti ad un unico scopo. Inoltre, ap-
prezzo molto ciò che sta portando avanti
la Scuola Open Source e penso che sia
una realtà fondamentale che noi tutti
dobbiamo sostenere. Sento quindi, dati
anche i miei interessi, di dover e poter
dare il mio contributo a questo progetto.
Liviano Mariella
Sapri
Lo scorso anno ho rinunciato
a XYZ perché impegnato
nell’innescare altrove un processo
necessario a riattivare una
piccolissima comunità di un borgo
del Sud Italia. Nessun risultato
dovevamo ottenere, il risultato
sarebbe arrivato all’interno di
un percorso di indecisione che
abbiamo chiamato transluogo,
un luogo dell’attraversamento
altamente empatico e generativo
in cui si incontrano comunità
locali e flussi globali. Ho rosicato,
però sapevo che era necessario
restare in quel posto in quel
momento. Nell’anno trascorso
ho avuto il piacere di seguire un
corso alla Scuola Open Source,
curioso di come si sviluppasse la
didattica più che al risultato finale;
e poi sono ritornato per l’Incontro
Civico incrociando una comunità
di amici, colleghi, fratelli. Mi
sembrava il luogo giusto dove si
potessero amplificare e connettere
soggettività politiche in grado di
generare impatti reali nei processi
culturali e sociali; un luogo
giusto dove connettere individuo,
comunità e reti; un luogo giusto
dove si genera conoscenza attiva e
libera. Un luogo dove si
nnescano micce. Una settimana
è un tempo adatto per fare tutto
questo. Io mi sono già preso le
ferie.
Federica Selleri
Bologna
L'anno scorso ho partecipato al Laboratorio X ed è stata un'esperienza incredibile
e inaspettata. Vorrei continuare a essere parte di questo progetto, per mettere
a disposizione le mie competenze e contribuire a scrivere un altro pezzo della
storia di SOS e per imparare il valore dell'innovazione sociale e culturale, per
poterlo portare poi in altre realtà e vederle crescere come sta crescendo SOS.
Sto portando inoltre a termine un percorso di tesi incentrato sul riuso di luoghi
tramite l'innovazione culturale e la creazione di comunità, e mi piacerebbe
riuscire a entrare in contatto con realtà che hanno iniziato progetti di questo
tipo, SOS compresa, sperando poi di essere anche io iniziatrice di un progetto
di innovazione sociale e culturale o perlomeno di aiutare le realtà che sono in
fase di attivazione. Credo che il design debba essere al servizio di chi cerca di
migliorare la società, attraverso la costruzione di comunità forti sul territorio,
utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione. Come designer porto con me
la progettualità, le mani, la testa, un po' di codice, qualche libro, svariate matite,
un frisbee, tanta carta, per poter contribuire al massimo delle mie possibilità.
PARTECIPANTI XYZ SELEZIONATI
NicolettaBruno
Bari
Seguoilvostrolavorosindaglies-
ordi,daiworkshopestiviallascuola
dell'opensource.Hosemprevoluto
partecipareadunodeivostricorsima
noneromaiinzona.Quest'annosarò
aBariemipiacerebbefarpartedixyz
perchécredochesiaun'occasione
moltointeressantediconfronto,dove
potersperimentare,imparareemet-
tereingiocolemieconoscenze.
AliceColombo
Magenta
AliceColombo
MAGENTAHounagrandevoglia
difareedisfare,nonvedol'oradi
metterelemaniinpasta,cono-
scerenuovepersone,farenuovi
amici,creareideeinfattibilieren-
derlepossibili.
Giulio Galli
Pesaro
Ho avuto la fortuna di vivere, anche se per poco,
la SOS, quando ad aprile ho frequentato il corso
di type design con Luciano e Alessio, al work-
shop mi sono reso conto di partire da una forte
idea preconcetta della tematica, forse perchè
ne avevo già avuto esperienza, in questo, ancora
più che i docenti mi hanno insegnato i ragazzi
con cui ho lavorato che non si erano mai ap-
procciati al tema.
119118
103102
Da: Marco Fasoli <marco.fasoli@digitaleresponsabile.
it>
Oggetto: Proposta di collaborazione
Data: 23 gennaio 2017 11:55:50 CET
A: info@lascuolaopensource.xyz
Buongiorno,
mi chiamo Marco Fasoli e sono assegnista di ricerca
presso il dipartimento di sociologia dell'Università
Bicocca di Milano. Ho conseguito un dottorato di
ricerca in filosofia e scienze cognitive all'Università
San Raffaele di Milano e una laurea in filosofia a
Padova. Il mio percorso di ricerca si sviluppa in due
direzioni: da un lato mi occupo degli artefatti cogniti-
vi (tecnologie che contribuiscono allo svolgimento di
compiti cognitivi), dall'altro lato studio le competen-
ze digitali e come possono essere insegnate (assieme
al dott. Marco Gui). Sono stato anche formatore e
consulente di alcune aziende, tra cui Fastweb Spa.
Sono venuto a conoscenza de La Scuola Open Source
xyz dal dott. Tommaso Guariento (collega e amico),
e vi scrivo perché dsono rimasto colpito dal vostro
progetto e ho pensato che potrebbe interessarvi
una collaborazione. Nel caso siate interessati ad un
mio contributo, sarò felice di spedirvi il mio CV ed
eventuali pubblicazioni.
Un cordiale saluto
Marco Fasoli
Da: La Scuola Open Source XYZ <lascuolaopensource@
gmail.com> Oggetto: Re: Utilizzo taglierina laser
Data: 27 luglio 2017 11:03:44 CEST
A: Ro Lo <rolomogno@gmail.com>
Cc: La Scuola Open Source XYZ <info@lascuolaopensource.
xyz>, Roberto Ladisa <rladisa91@gmail.com>, r.ladisa@las-
cuolaopensource.xyz
Ciao Rocco,
certo, disponiamo di una macchina di taglio laser. Ti mettia-
mo in contatto con Roberto, il nostro responsable dell'area
Fablab.
Il giorno 26 luglio 2017 20:05, Ro Lo <rolomogno@gmail.
com> ha scritto:
Salve,
Mi chiamo Rocco, sono un ex studente dell'ISIA d'Urbino che
si appresta a lavorare alla tesi triennale.
L'ultimo anno ho studiato ad Halle presso il Burg Gibichin-
stein dove ho lavorato per la prima volta con una taglierina
laser.
Volevo sapere se la scuola disponesse di una taglierina laser
e se potessi utilizzarla per tagliare ed incidere alcuni fogli di
carta, del linoleum e del legno.
Mi troverei in zona Bari nel periodo di Agosto – Settembre. In
attesa di un gentile riscontro.
Rocco
Inizio messaggio inoltrato:
Da: Ro Lo <rolomogno@gmail.com> Oggetto: Utilizzo taglieri-
na laser Data: 26 luglio 2017 20:05:52 CEST A: info@lascuo-
laopensource.xyz
Salve,
Mi chiamo Rocco, sono un ex studente dell'ISIA d'Urbino che
si appresta a lavorare alla tesi triennale.
L'ultimo anno ho studiato ad Halle presso il Burg Gibichin-
stein dove ho lavorato per la prima volta con una taglierina
laser.
Volevo sapere se la scuola disponesse di una taglierina laser
e se potessi utilizzarla per tagliare ed incidere alcuni fogli di
carta, del linoleum e del legno.
Mi troverei in zona Bari nel periodo di Agosto – Settem-
bre.
In attesa di un gentile riscontro. Rocco
A
122
Larotta
partecipazione, e investendo tempo, energie e risorse
sulla costruzione di un ambiente felice.
h stiamo lavorando a un giunto per costruire cose,
le più disparate. Questo giunto sarà l’elemento
base di un sistema espandibile, modulare e aperto.
h inaugureremo un nuovo format didattico
aperto, un percorso medio/lungo (circa un
anno) durante il quale, all’interno di un macro-tema, i
partecipanti costruiranno assieme, facilitati da SOS, la
mappa e l’itinerario del loro percorso di formazione,
partendo da un monte ore, un budget e una rete di
relazioni.
h proveremo a introdurre un sistema di economia
alternativa, dove lo scambio è immaginato
non come strumento per accumulare valore, ma per
generare valori.
h lavoreremo a una comunità nella quale le
persone non saranno identificate sulla base delle
sole competenze ma di un più complesso e strutturato
approccio antropologico.
bbiamo tracciato una rotta precisa, non sappiamo
dove ci porterà ma l’abbiamo fatta assieme, perché
crediamo che il processo sia più importante del
risultato finale, ammesso che esso esista:
h lavoreremo affinché SOS sia un’idea collosa,
replicabile, manomissibile, in altre realtà
e/o contesti, come un organismo vivente che
evolve, vogliamo che l’idea venga testata, provata,
manomessa, stravolta e copiata male (che è meglio di
una buona copia, perché almeno nella sua differenza
introduce un elemento di novità).
h ripenseremo il modo in cui comunichiamo,
iniziando dal web (che è stato fino ad ora
il principale canale): ridisegneremo il sito web,
lavorando sul rendere più accessibili e semplici le
informazioni, introdurremo una piattaforma (bazaar)
per raccogliere, discutere e analizzare le idee della
community, un luogo dove l’interazione è una cosa
sola con la conversazione.
h cambieremo casa, siamo già al lavoro per
questo, siamo un po’ tristi, però crediamo che
questa sia anche una grande opportunità, in primis
perché vorremmo prendere un posto assieme ad altri,
e co-gestirlo (anche perché non vogliamo stare soli).
h apriremo il programma di tesseramento
/ membership definendo più livelli di
a
Grazie a tutti
e un applauso ai ragazzi

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FABULA RASA | Output del laboratorio X — Comunicazione
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FABULA RASA | Output del laboratorio Y — Strumenti
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FABULA RASA | Output del laboratorio Z — Processi
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Presentazione del gruppo X — XYZ2019 @ Open Design School
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Presentazione del gruppo Z — XYZ2019 @ Open Design School
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Presentazione del gruppo Y — XYZ2019 @ Open Design School
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Z — Guidelines Navigatore Interstellare
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Report xyz 2020 — formato A4
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Z — Social Business Model Canvas
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Z — Mappa dei rituali galattici
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Z — Guida galattica per In-Nòva-tor*
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Z — Output — SuperNòva
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XYZ2017 — Output X: Publishing

  • 3. Quando lo appoggi sul tavolo deve fare A.T.
  • 4. BRIEF Progettare uno strumento di propaganda che faccia il punto sullo stato della SOS
  • 6. PAROLE CHIAVE COINVOLGERE   RACCONTARE   INFORMARE   EVOCARE
  • 7. SOLUZIONI Un report da collezionare
  • 8. SINERGIE CON GLI ALTRI TAVOLI X-TYPE (legatoria)  Y (taglio laser)
  • 9.
  • 10. CAPITOLI Un tono di voce per ogni sezione
  • 11. NUMBERS (dati e numeri)
  • 12. 007006 CORSI EFFETTUATI DELIVERED COURSES 20 TIMELINEDEICORSI TIMELINEOFCOURSES Corsopiùlungo Mostlong-lasting course Corsopiùcorto Mostshortcourse CORSI NON EFFETTUATI NOT DELIVERED COURSES 16 corsi Per mese Monthly Per mese Monthly Proposti da docenti interni Proposed by internal teachers Proposti da docenti interni Proposed by internal teachers Proposti da docenti esterni Proposed by external teachers Proposti da docenti esterni Proposed by external teachers Richiesti da studenti Required by students Richiesti da studenti Required by students 222 3 4 1 0 0 4 5 1 0 Mag Mag Mag Apr Apr Apr Mar Mar Mar Feb Feb Feb Gen Gen Gen Giu Giu Giu Lug Lug Lug Ago Ago Ago Set Set Set Ott Ott Ott Nov Nov Nov Dic Dic Dic 5 4 5 6 4 3 0 X X Y Y Z Z Per area tematica By thematic area Piccola grammatica delle lettere / Hacking Types - Effetti di senso / Design della Comunicazione / Laboratorio di Serigrafia / Basic Design e metodologia progettuale / Type-Design Starter Kit: the suprematist process / Visual Studies Moda Modulare / Sistemi e tecnologie della Sound Art / Arduino101 BYO Little-Arm / BYO Robotic Bartender / Prototipazione elettronica / Interactive Data Visualization Progettare con il Near Future Design / Benefit Corporation – Fondamenta / LabGov - Urban Co-Design / Start-Up Open Source / Design dei processi e dei servizi / Europrogettazione / Comunicazione Politica Per area tematica By thematic area Calligrafia: open letters / L'Occhio tagliato: making e videomaking Progettare App Android per le Smart Cities / Autocostruzione Drinkino / Autocostruzione Fresa CNC / BYO Hackintosh / Code is poetry - Python / Code is poetry - Java / Cyber security / Rudimenti di informatica / Progettare webapp con Angular.JS / Suonare la luce Cinema-tic structures / Filosofia coi bambini / Il metodo dialogico / Tecnologie per apprendimento e collaborazione Serigra- Durata Duration N°partecipanti N°participants ServiceandProcess PoliticalCommuni- Communication InteractiveDataVisualization Type-DesignStarter BasicDesignemetodologiaproget- Visual BYOHackin- ModularFash- SoundArtsystemsandtechnol- Europlan- Hacking BYORoboticBar- Lab- NearFuture
  • 13. 011010 M f GIORNI DI LEZIONE LESSON DAYS � COORDINATE COORDINATES ��°��'��"N ��°��'�"E PARTECIPANTI PARTICIPANTS �� PARTECIPANTI PARTICIPANTS DOCENTI TEACHERS �2 SOCI PARTNERS �� CALDA CATERING � STAFF � OSPITI GUESTS � ORE DI LEZIONE LESSON HOURS �� TIMEFRAME dal �� al �� luglio 2017 PROVENIENZA DEI PARTECIPANTI PARTICIPANTS ORIGIN PERSONE PEOPLE ��� X Y Z Aldo Alessandra Alessandro Alice Anna Anna Aureliano Azzurra Bianca Carlo Caroline Chiara Claudia Cristina Daniele Diana Domenico Enzo Federica Federico Francesca Francesca Francesco Francesco GianAndrea Giovanni Giulio Giusy Guido Jacopo Jonni Lara Liviano Marco Mauro Michele Mohamed Nicola Nicola Nicolai Nicoletta Omar Pasquale Roberto Saverio Pio Vincenzo Viola Serena Silvia Simona Sofia Tea LOCATION BARI VECCHIA Bari Bitonto Bologna Capurso Castelnuovo di Porto Cesano Boscone Cisternino Firenze Geneva SVIZZERA SWITZERLAND BRASILE Aarhus DANIMARCA DENMARK Magenta MASSACHUSSETTS Malden Mantova Matera Messina Milano Napoli Palermo Palo del Colle Partinico Pastorano Pavia Pesaro Pisa Polignano a Mare Riccione Roma Ruvo di PugliaSan Salvatore Telesino Santeramo in Colle Sogliano Cavour Torino Toritto Vicenza xyz N° studenti N° students
  • 15. �ducation is slave�y. —M�Kenzi�War� Educ�tio� en�hains the mi�d and ma�es it a reso�rce for class power. �he nature �f the en�lave�ent will re�lect the cu�rent state �f the �lass stru�gle for kn�wled�e, with�n �he ap�arat�s of educati�n. ITA — L'istruzione è schiavitù. L'educazione enchains la mente e lo rende una risorsa per il potere di classe. La natura della schiavitù rispecchia lo stato attuale della lotta di classe per la conoscenza, all'inter- no dell'apparato dell'educazione
  • 16. L’oltre dell’insegnamento riguarda in verità il non completare se stessi, il non oltrepassare, il non portare a termine. Riguarda il consentire alla propria soggettività di venire sottomessa senza legge dagli altri, significa attivare una passione radicale e una passività tali da diventare inadatti al diventare un soggetto. —Stefano Harney—FredMoten ENG — The beyond of the teaching really involves not completing oneself, not passing it, not completing it. It is about allowing one's own subjectivity to be subjected to lawlessness by others, means activating a radical passion and a passivity that becomes unsuitable for becoming a subject.
  • 17. LEARNING (corsi, eventi, laboratori, XYZ)
  • 18. 021020 23 gen jan Laboratorio Laboratorio di serigrafia Antonio Blescia 30 ore 13 partecipanti Do it yourself Il corso ha come obiettivo l’apprendimento teorico e pratico del processo di stampa serigrafica, dello sviluppo progettuale di un’idea e della realizzazione tecnica di visual destinati alla stampa di poster e t-shirt. La Serigrafia permette di riprodurre immagini su qualsiasi materiale mediante l’uso di un telaio foto- inciso, che lascia depositare l’inchiostro attraverso le aree libere del suo tessuto, permettendone la riproduzione in serie tramite la pressione che viene esercitata con la racla. Mostreremo come dal “do it yourself” si possa arrivare presto a risultati professionali con pochi mezzi ma tanto impegno e passione. Il corso ha come obiettivo l’apprendimento teorico e pratico del processo di stampa serigrafica, dello sviluppo progettuale di un’idea e della realizzazione tecnica di visual destinati alla stampa di poster e t-shirt. Mostreremo come dal “do it yourself” si possa arrivare presto a risultati professionali con pochi mezzi ma tanto impegno e passione. Workshop Serigraphy printing 30 hours 13 people Do it yourself Serigraphyallowstoreproduceimagesonanymaterialthrough theuseofaphoto-etchedframe,whichleavestheinkdeposit throughtheopenareasofitsfabric,allowingthereproductionin seriesviathepressurethatisexertedbythedampeningsystem. Theserigraphyworkshop,lasting18hours,enablespeoplewith orwithoutgraphicsexperiencetolearnoneofthemaintoolsof artprint,cheaplydevelopingitsownprojectonpaperandfabric, easilyreproducibleindependentlyalsowithfewresources. Thecourseaimsatthetheoreticalandpracticallearningofthe serigraphicprintingprocess,thedesigndevelopmentofanidea andthetechnicalrealizationofvisualsintendedforpostersand
  • 19. 023022 26-27 gen jan Laboratorio Design dei processi e dei servizi 16 ore ??? partecipanti Do it yourself Conoscere e saper utilizzare strumenti e metodi di co-progettazione, saper co-creare risposte progettuali ai bisogni e alle sfide del territorio, approcciarsi in maniera processuale al progetto. Alla fine del laboratorio avremo uno o più prototipi di servizi che rappresentano sia un "Minimum Lovable Product" rispondente a un bisogno reale del territorio, sia una miccia di un processo di innovazione sociale. Durante le due giornate si alterneranno momenti di input sul service design e gli strumenti utilizzati, momenti di lavoro in team, momenti "out of the building" di ricerca e momenti di condivisione. Ovid maio officia dolorios eatur sum dianduciis vercili tatur, soluptatus comnis aceaturit, inci corerro idi Workshop Eletronics prototyping 16 hours ??? people Do it yourself Guglielmo Apolloni wanttoexpressmydeepthankstoeditorsBarbaraMowat andPaulWerstineforcreatingtheseindispensableeditions ofShakespeare’sworks,whichincorporatethebestof textualscholarshipwitharichnessofcommentarythatis bothinspiredandengaging. ReaderswhowanttoknowmoreaboutShakespeareand hisplayscanfollowthepathsthesedistinguishedscholars havetreadbyvisitingtheFolgereitherin-personoronline, wherearangeofphysicalanddigitalresourcesexiststo supplementthematerialinthesetexts.Icommendtoyou thesewords,andhopethattheyinspire. 27 gen jan Evento Soft Revolution Filomena Tucci, Antonio Decaro, Silvio Maselli, Rosa Porro Ovid maio officia dolorios eatur sum dianduciis vercili tatur, soluptatus comnis aceaturit, inci corerro idi velesequi quatibus eos mo etur autati aut ese nitatur asperro viduciliquis res sim voluptas seque lam fugias adi corpor aboremp oreperf ernatisi officienieni sitia nes doluptat quam solentiur? Idempor emporum res is alicili cilitaquo veliciendit lacidelectur sit prae pori con num reprae. As etur sam ulparit eos autemped quat molupidebis comnimus adit era pos dolecea consed molum anto ipsam, te que non prat quidicilit ame volorest od eosae. Epelitat es quodisc iendis et landi id quate re nobis et am adis nulla conesenis si omnia venet quam, omnimil est autet fugit magnienducit eos et plis intotas dolorent as ut vollabo repudi occum rem quamet velibus et re nonest, quatem que ne porerna tquunt eture illendem que nonsequi te il excea vid excepelibus dolorerorior ad earia corehen tiorere rovitem ipsam Talk IwanttoexpressmydeepthankstoeditorsBarbaraMowat andPaulWerstineforcreatingtheseindispensableeditions ofShakespeare’sworks,whichincorporatethebestof textualscholarshipwitharichnessofcommentarythatis bothinspiredandengaging. ReaderswhowanttoknowmoreaboutShakespeareand hisplayscanfollowthepathsthesedistinguishedscholars havetreadbyvisitingtheFolgereitherin-personoronline, wherearangeofphysicalanddigitalresourcesexiststo supplementthematerialinthesetexts.Icommendtoyou thesewords,andhopethattheyinspire.
  • 20. 043 L Problemi comuni, soluzioni connettive Ba�i, �3.�7.1� — ��.��.17 a conoscenza non si somma, al limite si moltiplica. È una questione ontologica, e se volete anche geometrica. Forse potremmo rappresentare la conoscenza come una forza. Un vettore all’interno di uno spazio. Sicuramente due saperi diversi non si possono semplicemente cumulare uno sull’altro. La loro interazione è differente. Si moltiplicano, creano un’area, disegnano un nuovo spazio. La conoscenza non si somma, al limite si moltiplica. È una questione ontologica, e se volete anche geometrica. Forse potremmo rappresentare la conoscenza come una forza. Un vettore all’interno di uno spazio. Sicuramente due saperi diversi non si possono semplicemente cumulare uno sull’altro. La loro interazione è differente. Si moltiplicano, creano un’area, disegnano un nuovo spazio.
  • 21. 051050 La prima fase del laboratorio X è stata impiegata per analizzare e studiare il materiale prodotto dalla SOS fino a quel momento, in particolare l’abstract del progetto, il business model e lo statuto. Successivamente si è lavorato per individuare una serie di parole chiave che incarnassero in vario modo uno o più aspetti caratterizzanti il progetto SOS. Le parole così individuate sono state raggruppate secondo delle associazioni di senso, e su questi gruppi di concetti si è lavorato per individuare dei concept progettuali. A partire da questo momento è iniziata una ricerca iconografica finalizzata alla sintesi dell’elemento minimo del sistema d’identità. Una volta individuato il sistema base, che si compone delle quattro parole “la / scuola / open / source” disposte sempre agli angoli di uno spazio qualsiasi (sia esso fisico o virtuale), è stata concepita una performance: “il manifesto open source”. Durante questa esperienza, realizzata in concomitanza con l’Open Day, si è potuto testare il comportamento di un vasto gruppo di persone, anche di passanti per Piazza del Ferrarese, a cui era chiesto di riempire lo “spazio vuoto” con delle macchie, da realizzarsi con strumenti analogici quali penne, pennarelli, tempere e via dicendo. The first phase of the X-Laboratory was used to analyze and study the material produced by SOS up to that time, particularly the abstract of the project, the business model and the statute. Later, she worked to find a series of keywords that would in some ways embody one or more aspects that characterize the SOS project. The words thus identified have been grouped according to sense associations, and on these concept groups we have worked to identify design concepts. Starting from this moment, an iconographic research has begun to bring about the synthesis of the minimal element of the identity system. Once the basic system has been identified, consisting of four words "the / school / open / source" always arranged at the corners of any space (whether physical or virtual), a performance was conceived: "the open source manifesto" . During this experience, carried out in conjunction with the Open Day, it was possible to test the behavior of a large group of people, even passersby for Piazza del Ferrarese, who was asked to fill the "empty space" with spots, To realize with analog instruments such as pens, pencils, tempers and so on. Typo / Propaganda / Web Da qui in avanti i partecipanti ad X si sono divisi in tre gruppi: sistema d’identità, sito web e publishing. Mentre il gruppo publishing ha iniziato a ragionare sugli strumenti, le metodologie e le tecnologie di pubblicazione, il gruppo web ha iniziato a lavorare sull’architettura dei contenuti e sulle dinamiche di fruizione della piattaforma, il terzo gruppo ha iniziato a definire l’abaco degli elementi del sistema d’identità, lavorando prima su una palette cromatica incentrata principalmente su tre colori “fluo” e poi su un carattere tipografico open source, l’HK GROTESK, scelto dopo una accesa discussione nella quale si è deciso di adottarlo a patto che fosse modificato. La modifica del carattere aveva un duplice obiettivo: sistemare le lettere che si riteneva fossero bisognose di un intervento, e introdurre nel set compositivo degli elementi “altri” che lo connotassero in modo più coerente con i valori e la visione della SOS. È stata così realizzata un’iniezione di punk e di costruttivismo che ha portato al disegno del carattere FREAK GROTESK. Su questa base (proporzioni dei glifi, ratio di contrasto, morfologia delle curve) è stata concepita una griglia compositiva per il set di pittogrammi, e sono stati disegnati i primi elementi di questo sistema iconografico. Infine è stato definito un algoritmo per la creazione delle macchie che faranno parte del sistema d’identità. Grazie a questo algoritmo è stato possibile progettare e realizzare anche un software in processing che gestisce parametricamente le macchie e la loro genesi. Lab X From here on, the X participants were divided into three groups: identity system, website. And publishing. As the publishing group began to think about tools, methodologies and publishing technologies, the web group started working on content architecture and platform dynamics, the third group began to define the abacus of the Elements of the identity system, working first on a color palette focused mainly on three "fluo" colors and then on an open source typographical character, HK GROTESK, chosen after a heated discussion in which it was decided to adopt it, provided that Had been modified. The change of character had a twofold objective: to arrange the letters that were thought to be necessary for an intervention, and to introduce into the compositional set of the "other" elements that would signify it more coherently with the values and vision of the SOS. This was accomplished by an injection of punk and constructivism that led to the drawing of the character FREAK GROTESK. On this basis (glyph proportions, contrast ratio, curve morphology) a composite grid for the pictogram set was conceived and the first elements of this iconographic system were drawn. Finally, an algorithm was created for the creation of stains that will be part of the identity system. Thanks to this algorithm it was possible to design and realize a software in processing that parametrically manages the stains and their genesis.
  • 22. 071070 Alessandro Balena, Aurelio Carella, Chiara Carulli, Claudio Cesaroni, Alberto de Leo, Maurizio di Luzio, Lucilla Fiorentino, Roberto Ladisa, Carlotta Latessa, Nicolò Loprieno, Giancarlo Ostuni, Agostino Pellegrino, Roberto Rinaldi, Alessandro Tartaglia x Alessio D'Ellena → Type design / Grafica Andrea Bergamini → Publishing / Grafica Daniele Capo → Type design / Grafica Giuseppe Salvo → Coding / Interaction design Tommaso Guariento → Antropologia / Propaganda Vittorio Netti → Web design / Service design Danilo di Cuia → Web design / Creative coding Credits PARTECIPANTI X Michele Santella, Alessandra Rigano, Marco Lacerenza, Gianluca Monaco, Giulia Cordin, Fosca Salvi, Giacomo Boffo, Federica Selleri, Simona Zurlo, Giorgia Rocchi, Paola Sorrentino, Alberto Malossi, Alberto Gerin, Filippo Gianessi, Beatrice Bianchini, Mario Sabatino Riontino, Paolo Musano, Chiara Santantonio, Francesco Brandi, Emma Magrini, Lucia Faggion, Ivana Melillo, Giulia Ferrara, Cleto Luca Chieco. PARTECIPANTI Y Giuliano Pellecchia, Alessia Macrì, Nicola Pisanti, Emidio Torre, Roberto lorenzon, Erika Lowin Sacco, Giovanni Pignoni, Dario Cottafava, Andrea Simonetta, Valerio Veneruso, Jacopo Gargiulo, Luciano Mazza, Francesco Laera, Francesco Tarantino, Francesco Chimienti, Davide Vincenzo Verdolino, Andrea Riccio, Giulio Garofalo PARTECIPANTI Z Luana Stramaglia, Gianvito Fanelli, Andres Calvachi, Marco Berni, Francesca Carella, Michelino Valente, Alberto Caviglia, Francesco Caldarola, Sebastiano Pirisi, Giuseppe Cicchetti, Francesco Baccaro, Daniele Bucci, Gabriele Di Palma, Francesca Alberoni , Clementina Gentile Fusillo, Matthew Earle, Federico De Michele, Cristina Lorenzi, Quynh Nhu Nguyen, Silvia Pau, Luisa Fosco, Giorgia Floro, Claudio Mansueto y z Roberto Covolo → Sviluppo locale / Innovazione sociale Puria Nafisi → Data viz / Coding Mino Marangi → Making / Artigianato digitale Andrea Jemmet → Coding / Platform design Costantino Bongiorno → Making / Rivoluzioni sanguinose Mariangela Bruno → DIY / Autocostruzione Piero Boccadoro → Coding / Prototipazione elettronica Simona Morini → Filosofia / Economia Guglielmo Apolloni → Service design / Design thinking Cristina Alga → Rigenerazione / Innovazione sociale Sergio Galasso → Progettazione culturale / R&D Francesca Schioppo → Design / Community building Giorgia Floro → Rigenerazione / Service design Ivan Iosca → Innovazione sociale / Community engagment
  • 23. TEACHERS (bio e monografie)
  • 24. 075074 /teachers g docenti Giovanni Anceschi → Artista, Designer e Docente / Gruppo T a Basic Design e metodologia progettuale ITA — Et quis es et dolum reic te ne odiciam vollam, odia vernatem conetur, con pos di ducidic temporerum quatur apercilit, consedi dis molorest, seque veles explaccae volores eiur molo int ipsam ENG — Asimo et, quostium, omni dolupid utem dem. Sit ipidem fugit volor aut quias voluptiorum del ini rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla. Alessio D'Ellena → Type Designer / CAST / ABA di Urbino a Type — Design Starter Kit ITA — 1985, Roma. si è diplomato all’ISIA di Urbino. Membro della fonderia digitale Cast, docente di Type Design. Nel 2017 riceve il TDC “Certificate of Typographic Excellence” con "Laica". ENG — 1985, Roma. omni dolupid utem dem. Sit ipidem fugit volor aut quias voluptiorum del ini rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla mni dolupid utem dem. Alessandro Balena → Hacker Maker & Film Maker / SOS / Dinamo film a Byo Robotic Bartender ITA — Ex eic te dolest earumen tisque sectecab is velicidunt excepelest debis si rest accum cori sequi sunt latatur, que commolo reicien debit, cum harum discitiis sim reruptint, conecto conecte ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem fugit volor aut quias voluptiorum del ini rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla mni dolupid utem dem. Luciano Perondi → Type Designer / ISIA Urbino / CAST / ALPACA a Type — Design Starter Kit ITA — Progettista di caratteri tipografici e grafico professionista dal 1998. Dal 2007 è docente presso l’ISIA di Urbino, di cui è stato direttore didattico nel triennio 2013-16. ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem fugit volor aut quias voluptiorum del ini rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla mni dolupid utem dem. Nicolò Loprieno → Designer / FF3300 / SOS a Byo Robotic Bartender ITA — Ugia sunt erferfe reperupta quo evendae nis quod ma accuptur ra sus ab ipsa cores quatur atet vendusc iendeles dolor sit, iliquasim as cus debitatem haribusdae di nost, cullant alibus ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem fugit volor aut quias voluptiorum del ini rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla mni dolupid utem dem. Guglielmo Apolloni → Designer e imprenditore sociale / Social Seed a Design dei processi e dei servizi ITA — Erupta con et quiatur? Quibus et autesci mporerum quam consed qui cusanim audantoressi diant omnis aut mo conseque nonest, officat empore denimagnat. ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem fugit volor aut quias voluptiorum del ini rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla mni dolupid utem dem. Eugenio Iorio → Strategie di comunicazione/ AREACOM43 a Comunicazione Politica ITA — Ligenese rovitate cus nectia nullab istios ipsum quid magnihi llendis consero rundit arum is posapernatur alit plaut volorpo rerepta tectati busdanimagni arumquam alignamus, seriam? ENG — Asimo et, quostium, omni dolupid utem dem. Sit ipidem fugit volor aut quias voluptiorum del ini rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla. Puria Nafisi → Interaction Designer / Data Scientist / AXANT a Interactive data visualization ITA — Cuption nonesequam re exerferum voluptate arcide eum quate sunte lam ium explitem et la comnis ab isquati nvendit fugitatempos seri intur, optaepe que exces vendist orerero conseditius apit ENG — arcide eum quate sunte lam ium explitem et la comnis ab isquati nvendit fugitatempos seri intur, optaepe que exces vendist orerero conseditius apit Aurelio Carella → Ingegnere Elettronico / BariMakers / SOS a Arduino101 byo little-arm ITA — Ore veniendest, consed que ne comnis ant hilliqui dusa quasperum doluptiunto quiatin tibearc ipitatatint prat. Soleni untorro inis si comni aliquos ut dunt arume ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem fugit volor aut quias voluptiorum del ini rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla mni dolupid utem dem. Ilda Curti → Innovatrice sociale / Associazione IUR a Europrogettazione ITA — Nullatibusam auda voluptasima culla nam doluptas erero moditatendi adit ius del iliquidunt earchilit, sum quia pori utestinim lam venis et omnis reris in rem doluptasped ea vel in consequi ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem fugit volor aut quias voluptiorum del ini rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla mni dolupid utem dem. Alessandro Tartaglia → Designer / FF3300 / CAST / SOS a Design della comunicazione a Comunicazione politica a Hacking types — effetti di senso ITA — Um elestiorrum ipsapedit adiat etur? Ilit ligentotaes am am quae comnihi catiatat et officatibus non cone omnihicipsam nossit, omnimet ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem fugit volor aut quias voluptiorum del ini rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla mni dolupid utem dem. Piero Boccadoro → Ricercatore / Politecnico di Bari a Prototipazione elettronica ITA — Et re pos sum erum et unt as et ad ex endae pora velesent quaspiet dit, suntescitas est, tet moluptat harum quunt, volenec teniam que liande et que consequatur siti quam dest maiorere ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem fugit volor aut quias voluptiorum del ini rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla mni dolupid utem dem. g monografia pagina 056 / monograph page 056
  • 25. 079078 Ilbasic design — Artista, Designer e Docente / Gruppo T Giovanni Anceschi
  • 26. 083082 Opicastabus apero, conscre tuderentic vil consus, nihicap erari- pio, vid serte faucipse, quam perfex mant. ITA — Olo elenda ditat pora si oditati beaquas cum am hil illenti busdant qui dolutes volorum quam explab id quibusam, sintur magnam es maiore pelis aut endi ute optatem lacerum sequas nusant. Soloribus et facerchici aturitibus minverrum fugit, sunt esentib usaperunt eatur, si volorro illaudit mi, auta quis quam eaquatur sintis seque nimus, nos voloreiur maximol orectatiae reptam, ipiduciae vel eum hillant, te odigenditam essed et, coremporem quae et in cor ratem eos dolorit autem volor maionse quidipit, qui quis dolum, cumquat volenti doluptate plant praereriam venihic ipsumque nonsequis rest, exped etur, odist ad mint vo- lorporisi vernatenes incium quia similiquis renihillique venda ne est, a con cus rem fugit dollitem quunto te volupti atquist hictia sequuntem rem ver- unt evelitio. Comnisi moluptat quiant fugia vel ipsum quati rem eaquodi di asim dolessit aspe im et laborumquas eumqui ute sum ullauta turepra net rem que dolupta ea nonse sae pe expe senducitas re necae re odion cus rem fugit dollitem quunto te volupti atquist hictia sequuntem rem ver- unt evelitio. Comnisi moluptat quiant fugia vel ipsum quati rem eaquodi di asim dolessit aspe im et laborumquas eumqui ute sum ullauta turepra net rem que dolupta ea nonse sae pe expe senducitas re necae re odion ENG — corerum as assunt aribearumque del ium rehenda por andi volorio nectoribus nullestiore, ut unt a solorro ipienih icimusam hit ute min necae pra dent harcitaquis estion nonesequi arunt que nos rerum nimet dolorrum est asperi rerum net, soluptatae. Iliquo imus est, et esedi nosapisquis quam volent offic tem quo volorer spelestius eossuntibea consequam in nos et ium est, ant arum simagnia conet adi cus dolo et doloreperum sum faccus dolorio. Cullabo. Ut lignistia alit, temque esequunt rem facearunt ad endae nus. Nem quatia eos volut quiatium et utatur, cus natis etum volut plit ipitiis eicimai oreptaquam, commos nulpa pre volori aut in nimin parum nimetur reiunt facerum cuptatecum iuntus. Udignatem andit untore dolupta tectint utatendebis sunt plita aut faccus, quas est et ut es es dunt quo int, non non prores que prernatur, illor rectio. Ique vendip- sam, eosaestia asit eostionecum facepe. Arte cinetica e programmata
  • 27. 085084 ENG — Borerchilit quae perorrovid mo etur acculpa qui omnis dolorio eost quaspid ebitam estio doloraest, et est porae pos aut hilia volum harcilit, conet eum nim- peditis sit quatur rerrum et et hit quaspel itinis et dis volo ideniet liquiatem et hillaci molore omniste non- seque ati im vellut officilit et, sit lit, sit, simil iduntiost quame es am quo ea alitis dolum que volendi gnament emquam as debis dendae modignis solut harum est, te veliqui beatur? Qui quid molo inciene stionet eruptas eumqui arum lant. ITA — Borerchilit quae perorrovid mo etur acculpa qui omnis dolorio eost quaspid ebitam estio doloraest, et est porae pos aut hilia volum harcilit, conet eum nimpeditis sit quatur rerrum et et hit quaspel itinis et dis volo ideniet liquiatem et hillaci molore omniste nonseque ati im vellut officilit et, sit lit, sit, simil iduntiost quame es am quo ea alitis dolum que volendi gnament emquam as debis dendae modignis solut harum est, te veliqui beatur? Qui quid molo inciene stionet eruptas eumqui arum lant. Ivisual studies un approccio non formalistico alla storia dell'arte concentrandosi sui contenuti iconografici ed iconologici ENG—Visualstudies.TommasoGuariento, Anon-formalisticapproachtoarthistory focusingoniconographicandiconological contents. Researcher/UniversitySorbonaParis Tommaso Guariento — Ricercatore / Università Sorbona di Parigi
  • 28. 089088 deciphering the iconic and textual influences. This indispensable methodological armor allows the art historian to divide the image into a set of discrete elements. Centrals, in this sense, are the notions of personification, understood as the representation of an abstract concept in visual form (generally an anthropomorphic figure with attributes), that of symbol (or attribute), that is, the artificial object, the plant, the Animal or the anthropomorphic figure tied to a personification that allows identification and allegory: a set of personifications that must be read in all their relationships, not individually. Certainly, the iconographic method presents some complications that Gombrich has repeatedly denounced: the arbitrary search for deep significance (third level of Panofsky's scheme) has often led the historians of the art to incorrect attributions, over-interpretations, irrational attitudes towards A methodology that would be philological and scientific. This is because, as it emerged during the exhibition of the first part of the course, interpretation of the image is only one of the possible attitudes towards the sphere of the visible; Gombrich (and with him also Umberto Eco) remind us that there already exists, from Neoplatonism, a different approach to the image. permesso l’istituzione di un metodo filologico volto alla decifrazione delle influenze iconiche e testuali. Questa indispensabile armatura metodologica consente allo storico dell’arte di scorporare l’immagine in un insieme di elementi discreti. Centrali, in questo senso, sono le nozioni di personificazione, intesa come rappresentazione di un concetto astratto in forma visiva (generalmente una figura antropomorfa dotata di attributi), quella di simbolo (o attributo), ovvero l’oggetto artificiale, la pianta, l’animale o ancora, la figura antropomorfa legata ad una personificazione che ne permette l’identificazione e quella di allegoria: un insieme di personificazioni che devono essere lette nella totalità dei loro rapporti e non singolarmente. Certamente il metodo iconografico presenta delle complicazioni, che Gombrich ha più volte denunciato: l’arbitrarietà della ricerca del significato profondo (terzo livello dello schema di Panofsky) ha spesso condotto gli storici dell’arte ad attribuzioni scorrette, sovrainterpretazioni, atteggiamenti irrazionali nei confronti di una metodologia che si vorrebbe filologia e scientifica. Questo perché, come è emerso nel corso dell’esposizione della prima parte del corso, l’interpretazione dell’immagine è solo uno dei possibili atteggiamenti nei confronti della sfera del visibile; Gombrich (ed assieme a lui anche Umberto Eco) ci ricordano che esiste, già a partire dal Neoplatonismo, un diverso approccio all’immagine – irrazionale, magico, paranoico, che si esprime nelle credenze legate al potere delle immagini, e come astrologia, etc…) costituiscono un esempio paradigmatico di questo stile. Costituiscono un esempio paradigmatico di questo stile. L’interesse della semiotica per i nuovi mezzi di comu- nicazione ha consentito il transito delle metodologie dell’iconografia. ITA — Gli storici dell’arte ad attribuzioni scorrette, sovrainterpretazioni, atteggiamenti irrazionali nei confronti di una metodologia che si vorrebbe filologia e scientifica. Questo perché, come è emerso nel corso dell’esposizione della prima parte del corso, l’interpretazione dell’immagine è solo uno dei possibili atteggiamenti nei confronti della sfera del visibile; Gombrich (ed assieme a lui anche Umberto Eco) ci ricordano che esiste, già a partire dal Neoplatonismo, un diverso approccio all’immagine – irrazionale, magico, paranoico, che si esprime nelle credenze legate al potere delle immagini, e come astrologia, etc…) costituiscono un esempio paradigmatico di questo stile. ENG — This is because, as it emerged during the exhibition of the first part of the course, interpretation of the image is only one of the possible attitudes towards the sphere of the visible; Gombrich (and with him also Umberto Eco) remind us that there already exists, from Neoplatonism, a different approach to the image - irrational, magical, paranoid, expressed in the beliefs linked to the power of images, and as a search for a "Original source" of symbolism. Jung's various studies on the relationship between archetypes of the collective unconscious and visual representations (alchemy, hinduism, astrology, etc ...) form a paradigmatic example of this style. ENG — The interest of semiotics for new media has allowed the transit of iconographic methodologies.
  • 29. 093092 ENG — An organism that perceives a pos- sible coexistence between technology and nature, mediated by the sound. Un organismo che fa percepire una possibile coesistenza tra tecnologia e natura, mediata dal suono. — Unità minime di sensibilità Variant II, 2012 Altoparlanti, cavi, ferro, plexiglass, com- posizione audio ENG — speaker, cables, Iron, plexiglass, audio composition
  • 30. XYZ -FILES (making of dell'anno successivo)
  • 33. 111110 Roberto D'Amico Partinico Desidero partecipare a questo laborato- rio, perché penso che sia il fulcro dell'ap- prendimento orizzontale, e questo ne fa un momento estremamente formativo. Infatti in esso si sviluppa una contin- ua interazione tra diverse personalità provenienti da svariati contesti che si trovano a collaborare a progetti differen- ti ma volti ad un unico scopo. Inoltre, ap- prezzo molto ciò che sta portando avanti la Scuola Open Source e penso che sia una realtà fondamentale che noi tutti dobbiamo sostenere. Sento quindi, dati anche i miei interessi, di dover e poter dare il mio contributo a questo progetto. Liviano Mariella Sapri Lo scorso anno ho rinunciato a XYZ perché impegnato nell’innescare altrove un processo necessario a riattivare una piccolissima comunità di un borgo del Sud Italia. Nessun risultato dovevamo ottenere, il risultato sarebbe arrivato all’interno di un percorso di indecisione che abbiamo chiamato transluogo, un luogo dell’attraversamento altamente empatico e generativo in cui si incontrano comunità locali e flussi globali. Ho rosicato, però sapevo che era necessario restare in quel posto in quel momento. Nell’anno trascorso ho avuto il piacere di seguire un corso alla Scuola Open Source, curioso di come si sviluppasse la didattica più che al risultato finale; e poi sono ritornato per l’Incontro Civico incrociando una comunità di amici, colleghi, fratelli. Mi sembrava il luogo giusto dove si potessero amplificare e connettere soggettività politiche in grado di generare impatti reali nei processi culturali e sociali; un luogo giusto dove connettere individuo, comunità e reti; un luogo giusto dove si genera conoscenza attiva e libera. Un luogo dove si nnescano micce. Una settimana è un tempo adatto per fare tutto questo. Io mi sono già preso le ferie. Federica Selleri Bologna L'anno scorso ho partecipato al Laboratorio X ed è stata un'esperienza incredibile e inaspettata. Vorrei continuare a essere parte di questo progetto, per mettere a disposizione le mie competenze e contribuire a scrivere un altro pezzo della storia di SOS e per imparare il valore dell'innovazione sociale e culturale, per poterlo portare poi in altre realtà e vederle crescere come sta crescendo SOS. Sto portando inoltre a termine un percorso di tesi incentrato sul riuso di luoghi tramite l'innovazione culturale e la creazione di comunità, e mi piacerebbe riuscire a entrare in contatto con realtà che hanno iniziato progetti di questo tipo, SOS compresa, sperando poi di essere anche io iniziatrice di un progetto di innovazione sociale e culturale o perlomeno di aiutare le realtà che sono in fase di attivazione. Credo che il design debba essere al servizio di chi cerca di migliorare la società, attraverso la costruzione di comunità forti sul territorio, utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione. Come designer porto con me la progettualità, le mani, la testa, un po' di codice, qualche libro, svariate matite, un frisbee, tanta carta, per poter contribuire al massimo delle mie possibilità. PARTECIPANTI XYZ SELEZIONATI NicolettaBruno Bari Seguoilvostrolavorosindaglies- ordi,daiworkshopestiviallascuola dell'opensource.Hosemprevoluto partecipareadunodeivostricorsima noneromaiinzona.Quest'annosarò aBariemipiacerebbefarpartedixyz perchécredochesiaun'occasione moltointeressantediconfronto,dove potersperimentare,imparareemet- tereingiocolemieconoscenze. AliceColombo Magenta AliceColombo MAGENTAHounagrandevoglia difareedisfare,nonvedol'oradi metterelemaniinpasta,cono- scerenuovepersone,farenuovi amici,creareideeinfattibilieren- derlepossibili. Giulio Galli Pesaro Ho avuto la fortuna di vivere, anche se per poco, la SOS, quando ad aprile ho frequentato il corso di type design con Luciano e Alessio, al work- shop mi sono reso conto di partire da una forte idea preconcetta della tematica, forse perchè ne avevo già avuto esperienza, in questo, ancora più che i docenti mi hanno insegnato i ragazzi con cui ho lavorato che non si erano mai ap- procciati al tema.
  • 35. 103102 Da: Marco Fasoli <marco.fasoli@digitaleresponsabile. it> Oggetto: Proposta di collaborazione Data: 23 gennaio 2017 11:55:50 CET A: info@lascuolaopensource.xyz Buongiorno, mi chiamo Marco Fasoli e sono assegnista di ricerca presso il dipartimento di sociologia dell'Università Bicocca di Milano. Ho conseguito un dottorato di ricerca in filosofia e scienze cognitive all'Università San Raffaele di Milano e una laurea in filosofia a Padova. Il mio percorso di ricerca si sviluppa in due direzioni: da un lato mi occupo degli artefatti cogniti- vi (tecnologie che contribuiscono allo svolgimento di compiti cognitivi), dall'altro lato studio le competen- ze digitali e come possono essere insegnate (assieme al dott. Marco Gui). Sono stato anche formatore e consulente di alcune aziende, tra cui Fastweb Spa. Sono venuto a conoscenza de La Scuola Open Source xyz dal dott. Tommaso Guariento (collega e amico), e vi scrivo perché dsono rimasto colpito dal vostro progetto e ho pensato che potrebbe interessarvi una collaborazione. Nel caso siate interessati ad un mio contributo, sarò felice di spedirvi il mio CV ed eventuali pubblicazioni. Un cordiale saluto Marco Fasoli Da: La Scuola Open Source XYZ <lascuolaopensource@ gmail.com> Oggetto: Re: Utilizzo taglierina laser Data: 27 luglio 2017 11:03:44 CEST A: Ro Lo <rolomogno@gmail.com> Cc: La Scuola Open Source XYZ <info@lascuolaopensource. xyz>, Roberto Ladisa <rladisa91@gmail.com>, r.ladisa@las- cuolaopensource.xyz Ciao Rocco, certo, disponiamo di una macchina di taglio laser. Ti mettia- mo in contatto con Roberto, il nostro responsable dell'area Fablab. Il giorno 26 luglio 2017 20:05, Ro Lo <rolomogno@gmail. com> ha scritto: Salve, Mi chiamo Rocco, sono un ex studente dell'ISIA d'Urbino che si appresta a lavorare alla tesi triennale. L'ultimo anno ho studiato ad Halle presso il Burg Gibichin- stein dove ho lavorato per la prima volta con una taglierina laser. Volevo sapere se la scuola disponesse di una taglierina laser e se potessi utilizzarla per tagliare ed incidere alcuni fogli di carta, del linoleum e del legno. Mi troverei in zona Bari nel periodo di Agosto – Settembre. In attesa di un gentile riscontro. Rocco Inizio messaggio inoltrato: Da: Ro Lo <rolomogno@gmail.com> Oggetto: Utilizzo taglieri- na laser Data: 26 luglio 2017 20:05:52 CEST A: info@lascuo- laopensource.xyz Salve, Mi chiamo Rocco, sono un ex studente dell'ISIA d'Urbino che si appresta a lavorare alla tesi triennale. L'ultimo anno ho studiato ad Halle presso il Burg Gibichin- stein dove ho lavorato per la prima volta con una taglierina laser. Volevo sapere se la scuola disponesse di una taglierina laser e se potessi utilizzarla per tagliare ed incidere alcuni fogli di carta, del linoleum e del legno. Mi troverei in zona Bari nel periodo di Agosto – Settem- bre. In attesa di un gentile riscontro. Rocco
  • 36. A 122 Larotta partecipazione, e investendo tempo, energie e risorse sulla costruzione di un ambiente felice. h stiamo lavorando a un giunto per costruire cose, le più disparate. Questo giunto sarà l’elemento base di un sistema espandibile, modulare e aperto. h inaugureremo un nuovo format didattico aperto, un percorso medio/lungo (circa un anno) durante il quale, all’interno di un macro-tema, i partecipanti costruiranno assieme, facilitati da SOS, la mappa e l’itinerario del loro percorso di formazione, partendo da un monte ore, un budget e una rete di relazioni. h proveremo a introdurre un sistema di economia alternativa, dove lo scambio è immaginato non come strumento per accumulare valore, ma per generare valori. h lavoreremo a una comunità nella quale le persone non saranno identificate sulla base delle sole competenze ma di un più complesso e strutturato approccio antropologico. bbiamo tracciato una rotta precisa, non sappiamo dove ci porterà ma l’abbiamo fatta assieme, perché crediamo che il processo sia più importante del risultato finale, ammesso che esso esista: h lavoreremo affinché SOS sia un’idea collosa, replicabile, manomissibile, in altre realtà e/o contesti, come un organismo vivente che evolve, vogliamo che l’idea venga testata, provata, manomessa, stravolta e copiata male (che è meglio di una buona copia, perché almeno nella sua differenza introduce un elemento di novità). h ripenseremo il modo in cui comunichiamo, iniziando dal web (che è stato fino ad ora il principale canale): ridisegneremo il sito web, lavorando sul rendere più accessibili e semplici le informazioni, introdurremo una piattaforma (bazaar) per raccogliere, discutere e analizzare le idee della community, un luogo dove l’interazione è una cosa sola con la conversazione. h cambieremo casa, siamo già al lavoro per questo, siamo un po’ tristi, però crediamo che questa sia anche una grande opportunità, in primis perché vorremmo prendere un posto assieme ad altri, e co-gestirlo (anche perché non vogliamo stare soli). h apriremo il programma di tesseramento / membership definendo più livelli di
  • 37.
  • 38. a Grazie a tutti e un applauso ai ragazzi