Il progetto della pubblicazione editoriale progettata durante XYZ2017, sotto la guida di Andrea Bergamini, per diffondere l'idea e i valori che sono dietro il progetto de La Scuola Open Source.
12. 007006
CORSI EFFETTUATI
DELIVERED COURSES
20
TIMELINEDEICORSI
TIMELINEOFCOURSES
Corsopiùlungo
Mostlong-lasting
course
Corsopiùcorto
Mostshortcourse
CORSI NON EFFETTUATI
NOT DELIVERED COURSES
16
corsi
Per mese
Monthly
Per mese
Monthly
Proposti da docenti interni
Proposed by internal teachers
Proposti da docenti interni
Proposed by internal teachers
Proposti da docenti esterni
Proposed by external teachers
Proposti da docenti esterni
Proposed by external teachers
Richiesti da studenti
Required by students
Richiesti da studenti
Required by students
222
3
4
1
0 0
4
5
1
0
Mag
Mag
Mag
Apr
Apr
Apr
Mar
Mar
Mar
Feb
Feb
Feb
Gen
Gen
Gen
Giu
Giu
Giu
Lug
Lug
Lug
Ago
Ago
Ago
Set
Set
Set
Ott
Ott
Ott
Nov
Nov
Nov
Dic
Dic
Dic
5
4
5
6
4
3
0
X
X
Y
Y
Z
Z
Per area tematica
By thematic area
Piccola grammatica delle lettere / Hacking Types - Effetti di senso / Design
della Comunicazione / Laboratorio di Serigrafia / Basic Design e metodologia
progettuale / Type-Design Starter Kit: the suprematist process / Visual Studies
Moda Modulare / Sistemi e tecnologie della Sound Art / Arduino101
BYO Little-Arm / BYO Robotic Bartender / Prototipazione elettronica /
Interactive Data Visualization
Progettare con il Near Future Design / Benefit Corporation – Fondamenta /
LabGov - Urban Co-Design / Start-Up Open Source / Design dei processi
e dei servizi / Europrogettazione / Comunicazione Politica
Per area tematica
By thematic area
Calligrafia: open letters / L'Occhio tagliato: making e videomaking
Progettare App Android per le Smart Cities / Autocostruzione Drinkino /
Autocostruzione Fresa CNC / BYO Hackintosh / Code is poetry - Python / Code
is poetry - Java / Cyber security / Rudimenti di informatica / Progettare webapp
con Angular.JS / Suonare la luce
Cinema-tic structures / Filosofia coi bambini / Il metodo dialogico / Tecnologie
per apprendimento e collaborazione
Serigra-
Durata
Duration
N°partecipanti
N°participants
ServiceandProcess
PoliticalCommuni-
Communication
InteractiveDataVisualization
Type-DesignStarter
BasicDesignemetodologiaproget-
Visual
BYOHackin-
ModularFash-
SoundArtsystemsandtechnol-
Europlan-
Hacking
BYORoboticBar-
Lab-
NearFuture
13. 011010
M f
GIORNI DI LEZIONE
LESSON DAYS
�
COORDINATE
COORDINATES
��°��'��"N
��°��'�"E
PARTECIPANTI
PARTICIPANTS
��
PARTECIPANTI
PARTICIPANTS
DOCENTI
TEACHERS
�2
SOCI
PARTNERS
��
CALDA
CATERING
�
STAFF
�
OSPITI
GUESTS
�
ORE DI LEZIONE
LESSON HOURS
��
TIMEFRAME
dal �� al ��
luglio 2017
PROVENIENZA DEI PARTECIPANTI
PARTICIPANTS ORIGIN
PERSONE
PEOPLE
���
X
Y
Z
Aldo Alessandra Alessandro
Alice Anna Anna Aureliano
Azzurra Bianca Carlo Caroline
Chiara Claudia Cristina
Daniele Diana Domenico Enzo
Federica Federico Francesca
Francesca Francesco Francesco
GianAndrea Giovanni Giulio
Giusy Guido Jacopo Jonni Lara
Liviano Marco Mauro Michele
Mohamed Nicola Nicola Nicolai
Nicoletta Omar Pasquale Roberto
Saverio Pio Vincenzo Viola
Serena Silvia Simona Sofia Tea
LOCATION
BARI
VECCHIA
Bari
Bitonto
Bologna
Capurso
Castelnuovo di Porto
Cesano Boscone
Cisternino
Firenze
Geneva
SVIZZERA
SWITZERLAND
BRASILE
Aarhus
DANIMARCA
DENMARK
Magenta MASSACHUSSETTS
Malden
Mantova
Matera
Messina
Milano
Napoli
Palermo
Palo del Colle
Partinico
Pastorano
Pavia
Pesaro
Pisa
Polignano
a Mare
Riccione
Roma Ruvo
di PugliaSan Salvatore
Telesino
Santeramo
in Colle
Sogliano Cavour
Torino
Toritto
Vicenza
xyz
N° studenti
N° students
15. �ducation
is
slave�y.
—M�Kenzi�War�
Educ�tio� en�hains the mi�d and ma�es it a
reso�rce for class power. �he nature �f the
en�lave�ent will re�lect the cu�rent state �f
the �lass stru�gle for kn�wled�e, with�n �he
ap�arat�s of educati�n.
ITA — L'istruzione è schiavitù. L'educazione
enchains la mente e lo rende una risorsa
per il potere di classe. La natura della
schiavitù rispecchia lo stato attuale della
lotta di classe per la conoscenza, all'inter-
no dell'apparato dell'educazione
16. L’oltre dell’insegnamento riguarda in verità
il non completare se stessi, il non oltrepassare,
il non portare a termine. Riguarda il consentire
alla propria soggettività di venire sottomessa
senza legge dagli altri, significa attivare
una passione radicale e una
passività tali da diventare inadatti al diventare
un soggetto.
—Stefano Harney—FredMoten
ENG — The beyond of the teaching really
involves not completing oneself, not
passing it, not completing it. It is about
allowing one's own subjectivity to be
subjected to lawlessness by others, means
activating a radical passion and a passivity
that becomes unsuitable for becoming
a subject.
18. 021020
23
gen
jan
Laboratorio
Laboratorio
di serigrafia
Antonio Blescia
30 ore
13 partecipanti
Do it yourself
Il corso ha come obiettivo l’apprendimento teorico
e pratico del processo di stampa serigrafica, dello
sviluppo progettuale di un’idea e della realizzazione
tecnica di visual destinati alla stampa di poster e
t-shirt. La Serigrafia permette di riprodurre immagini
su qualsiasi materiale mediante l’uso di un telaio foto-
inciso, che lascia depositare l’inchiostro attraverso
le aree libere del suo tessuto, permettendone
la riproduzione in serie tramite la pressione che
viene esercitata con la racla. Mostreremo come dal
“do it yourself” si possa arrivare presto a risultati
professionali con pochi mezzi ma tanto impegno e
passione.
Il corso ha come obiettivo l’apprendimento teorico
e pratico del processo di stampa serigrafica, dello
sviluppo progettuale di un’idea e della realizzazione
tecnica di visual destinati alla stampa di poster e
t-shirt. Mostreremo come dal “do it yourself” si possa
arrivare presto a risultati professionali con pochi mezzi
ma tanto impegno e passione.
Workshop
Serigraphy
printing
30 hours
13 people
Do it yourself
Serigraphyallowstoreproduceimagesonanymaterialthrough
theuseofaphoto-etchedframe,whichleavestheinkdeposit
throughtheopenareasofitsfabric,allowingthereproductionin
seriesviathepressurethatisexertedbythedampeningsystem.
Theserigraphyworkshop,lasting18hours,enablespeoplewith
orwithoutgraphicsexperiencetolearnoneofthemaintoolsof
artprint,cheaplydevelopingitsownprojectonpaperandfabric,
easilyreproducibleindependentlyalsowithfewresources.
Thecourseaimsatthetheoreticalandpracticallearningofthe
serigraphicprintingprocess,thedesigndevelopmentofanidea
andthetechnicalrealizationofvisualsintendedforpostersand
19. 023022
26-27
gen
jan
Laboratorio
Design dei processi
e dei servizi
16 ore
??? partecipanti
Do it yourself
Conoscere e saper utilizzare strumenti e metodi di
co-progettazione, saper co-creare risposte progettuali
ai bisogni e alle sfide del territorio, approcciarsi in
maniera processuale al progetto.
Alla fine del laboratorio avremo uno o più prototipi di
servizi che rappresentano sia un "Minimum Lovable
Product" rispondente a un bisogno reale del territorio,
sia una miccia di un processo di innovazione sociale.
Durante le due giornate si alterneranno momenti
di input sul service design e gli strumenti utilizzati,
momenti di lavoro in team, momenti "out of the
building" di ricerca e momenti di condivisione.
Ovid maio officia dolorios eatur sum dianduciis vercili
tatur, soluptatus comnis aceaturit, inci corerro idi
Workshop
Eletronics
prototyping
16 hours
??? people
Do it yourself
Guglielmo Apolloni
wanttoexpressmydeepthankstoeditorsBarbaraMowat
andPaulWerstineforcreatingtheseindispensableeditions
ofShakespeare’sworks,whichincorporatethebestof
textualscholarshipwitharichnessofcommentarythatis
bothinspiredandengaging.
ReaderswhowanttoknowmoreaboutShakespeareand
hisplayscanfollowthepathsthesedistinguishedscholars
havetreadbyvisitingtheFolgereitherin-personoronline,
wherearangeofphysicalanddigitalresourcesexiststo
supplementthematerialinthesetexts.Icommendtoyou
thesewords,andhopethattheyinspire.
27
gen
jan
Evento
Soft Revolution
Filomena Tucci, Antonio Decaro,
Silvio Maselli, Rosa Porro
Ovid maio officia dolorios eatur sum dianduciis vercili
tatur, soluptatus comnis aceaturit, inci corerro idi
velesequi quatibus eos mo etur autati aut ese nitatur
asperro viduciliquis res sim voluptas seque lam fugias
adi corpor aboremp oreperf ernatisi officienieni sitia
nes doluptat quam solentiur?
Idempor emporum res is alicili cilitaquo veliciendit
lacidelectur sit prae pori con num reprae. As etur sam
ulparit eos autemped quat molupidebis comnimus
adit era pos dolecea consed molum anto ipsam, te que
non prat quidicilit ame volorest od eosae. Epelitat es
quodisc iendis et landi id quate re nobis et am adis
nulla conesenis si omnia venet quam, omnimil est
autet fugit magnienducit eos et plis intotas dolorent
as ut vollabo repudi occum rem quamet velibus et re
nonest, quatem que ne porerna tquunt eture illendem
que nonsequi te il excea vid excepelibus dolorerorior
ad earia corehen tiorere rovitem ipsam
Talk
IwanttoexpressmydeepthankstoeditorsBarbaraMowat
andPaulWerstineforcreatingtheseindispensableeditions
ofShakespeare’sworks,whichincorporatethebestof
textualscholarshipwitharichnessofcommentarythatis
bothinspiredandengaging.
ReaderswhowanttoknowmoreaboutShakespeareand
hisplayscanfollowthepathsthesedistinguishedscholars
havetreadbyvisitingtheFolgereitherin-personoronline,
wherearangeofphysicalanddigitalresourcesexiststo
supplementthematerialinthesetexts.Icommendtoyou
thesewords,andhopethattheyinspire.
20. 043
L
Problemi
comuni,
soluzioni
connettive
Ba�i, �3.�7.1� — ��.��.17
a conoscenza non si somma, al limite si
moltiplica. È una questione ontologica, e se volete
anche geometrica. Forse potremmo rappresentare
la conoscenza come una forza. Un vettore all’interno
di uno spazio. Sicuramente due saperi diversi non si
possono semplicemente cumulare uno sull’altro. La
loro interazione è differente. Si moltiplicano, creano
un’area, disegnano un nuovo spazio.
La conoscenza non si somma, al limite si
moltiplica. È una questione ontologica, e se volete
anche geometrica. Forse potremmo rappresentare
la conoscenza come una forza. Un vettore all’interno
di uno spazio. Sicuramente due saperi diversi non si
possono semplicemente cumulare uno sull’altro. La
loro interazione è differente. Si moltiplicano, creano
un’area, disegnano un nuovo spazio.
21. 051050
La prima fase del laboratorio X è stata impiegata per analizzare e
studiare il materiale prodotto dalla SOS fino a quel momento, in
particolare l’abstract del progetto, il business model e lo statuto.
Successivamente si è lavorato per individuare una serie di parole chiave
che incarnassero in vario modo uno o più aspetti caratterizzanti il
progetto SOS. Le parole così individuate sono state raggruppate secondo
delle associazioni di senso, e su questi gruppi di concetti si è lavorato
per individuare dei concept progettuali. A partire da questo momento
è iniziata una ricerca iconografica finalizzata alla sintesi dell’elemento
minimo del sistema d’identità. Una volta individuato il sistema base, che
si compone delle quattro parole “la / scuola / open / source” disposte
sempre agli angoli di uno spazio qualsiasi (sia esso fisico o virtuale), è
stata concepita una performance: “il manifesto open source”. Durante
questa esperienza, realizzata in concomitanza con l’Open Day, si è
potuto testare il comportamento di un vasto gruppo di persone, anche di
passanti per Piazza del Ferrarese, a cui era chiesto di riempire lo “spazio
vuoto” con delle macchie, da realizzarsi con strumenti analogici quali
penne, pennarelli, tempere e via dicendo.
The first phase of the X-Laboratory was
used to analyze and study the material
produced by SOS up to that time,
particularly the abstract of the project,
the business model and the statute. Later,
she worked to find a series of keywords
that would in some ways embody one or
more aspects that characterize the SOS
project. The words thus identified have been
grouped according to sense associations,
and on these concept groups we have
worked to identify design concepts. Starting
from this moment, an iconographic research
has begun to bring about the synthesis
of the minimal element of the identity
system. Once the basic system has been
identified, consisting of four words "the /
school / open / source" always arranged at
the corners of any space (whether physical
or virtual), a performance was conceived:
"the open source manifesto" . During this
experience, carried out in conjunction with
the Open Day, it was possible to test the
behavior of a large group of people, even
passersby for Piazza del Ferrarese, who was
asked to fill the "empty space" with spots,
To realize with analog instruments such as
pens, pencils, tempers and so on.
Typo / Propaganda / Web
Da qui in avanti i partecipanti ad X si sono divisi in tre gruppi: sistema
d’identità, sito web e publishing. Mentre il gruppo publishing ha
iniziato a ragionare sugli strumenti, le metodologie e le tecnologie di
pubblicazione, il gruppo web ha iniziato a lavorare sull’architettura
dei contenuti e sulle dinamiche di fruizione della piattaforma, il terzo
gruppo ha iniziato a definire l’abaco degli elementi del sistema d’identità,
lavorando prima su una palette cromatica incentrata principalmente
su tre colori “fluo” e poi su un carattere tipografico open source, l’HK
GROTESK, scelto dopo una accesa discussione nella quale si è deciso di
adottarlo a patto che fosse modificato. La modifica del carattere aveva un
duplice obiettivo: sistemare le lettere che si riteneva fossero bisognose di
un intervento, e introdurre nel set compositivo degli elementi “altri” che
lo connotassero in modo più coerente con i valori e la visione della SOS.
È stata così realizzata un’iniezione di punk e di costruttivismo che ha
portato al disegno del carattere FREAK GROTESK. Su questa base
(proporzioni dei glifi, ratio di contrasto, morfologia delle curve) è stata
concepita una griglia compositiva per il set di pittogrammi, e sono
stati disegnati i primi elementi di questo sistema iconografico. Infine è
stato definito un algoritmo per la creazione delle macchie che faranno
parte del sistema d’identità. Grazie a questo algoritmo è stato possibile
progettare e realizzare anche un software in processing che gestisce
parametricamente le macchie e la loro genesi.
Lab X
From here on, the X participants were
divided into three groups: identity system,
website. And publishing. As the publishing
group began to think about tools,
methodologies and publishing technologies,
the web group started working on content
architecture and platform dynamics, the
third group began to define the abacus
of the Elements of the identity system,
working first on a color palette focused
mainly on three "fluo" colors and then on an
open source typographical character, HK
GROTESK, chosen after a heated discussion
in which it was decided to adopt it, provided
that Had been modified. The change of
character had a twofold objective: to
arrange the letters that were thought to
be necessary for an intervention, and to
introduce into the compositional set of the
"other" elements that would signify it more
coherently with the values and vision of the
SOS. This was accomplished by an injection
of punk and constructivism that led to the
drawing of the character FREAK GROTESK.
On this basis (glyph proportions, contrast
ratio, curve morphology) a composite grid
for the pictogram set was conceived and
the first elements of this iconographic
system were drawn. Finally, an algorithm
was created for the creation of stains that
will be part of the identity system. Thanks
to this algorithm it was possible to design
and realize a software in processing that
parametrically manages the stains and their
genesis.
22. 071070
Alessandro Balena, Aurelio Carella, Chiara Carulli,
Claudio Cesaroni, Alberto de Leo, Maurizio di Luzio,
Lucilla Fiorentino, Roberto Ladisa, Carlotta Latessa,
Nicolò Loprieno, Giancarlo Ostuni, Agostino Pellegrino,
Roberto Rinaldi, Alessandro Tartaglia
x
Alessio D'Ellena
→ Type design / Grafica
Andrea Bergamini
→ Publishing / Grafica
Daniele Capo
→ Type design / Grafica
Giuseppe Salvo
→ Coding / Interaction design
Tommaso Guariento
→ Antropologia / Propaganda
Vittorio Netti
→ Web design / Service design
Danilo di Cuia
→ Web design / Creative coding
Credits PARTECIPANTI X
Michele Santella, Alessandra
Rigano, Marco Lacerenza,
Gianluca Monaco, Giulia Cordin,
Fosca Salvi, Giacomo Boffo,
Federica Selleri, Simona Zurlo,
Giorgia Rocchi, Paola Sorrentino,
Alberto Malossi, Alberto Gerin,
Filippo Gianessi, Beatrice
Bianchini, Mario Sabatino Riontino,
Paolo Musano, Chiara Santantonio,
Francesco Brandi, Emma Magrini,
Lucia Faggion, Ivana Melillo, Giulia
Ferrara, Cleto Luca Chieco.
PARTECIPANTI Y
Giuliano Pellecchia, Alessia
Macrì, Nicola Pisanti, Emidio
Torre, Roberto lorenzon, Erika
Lowin Sacco, Giovanni Pignoni,
Dario Cottafava, Andrea
Simonetta, Valerio Veneruso,
Jacopo Gargiulo, Luciano Mazza,
Francesco Laera, Francesco
Tarantino, Francesco Chimienti,
Davide Vincenzo Verdolino,
Andrea Riccio, Giulio Garofalo
PARTECIPANTI Z
Luana Stramaglia, Gianvito Fanelli,
Andres Calvachi, Marco Berni,
Francesca Carella, Michelino
Valente, Alberto Caviglia,
Francesco Caldarola, Sebastiano
Pirisi, Giuseppe Cicchetti,
Francesco Baccaro, Daniele Bucci,
Gabriele Di Palma, Francesca
Alberoni , Clementina Gentile
Fusillo, Matthew Earle, Federico
De Michele, Cristina Lorenzi,
Quynh Nhu Nguyen, Silvia Pau,
Luisa Fosco, Giorgia Floro, Claudio
Mansueto
y
z
Roberto Covolo
→ Sviluppo locale / Innovazione
sociale
Puria Nafisi
→ Data viz / Coding
Mino Marangi
→ Making / Artigianato digitale
Andrea Jemmet
→ Coding / Platform design
Costantino Bongiorno
→ Making / Rivoluzioni sanguinose
Mariangela Bruno
→ DIY / Autocostruzione
Piero Boccadoro
→ Coding / Prototipazione
elettronica
Simona Morini
→ Filosofia / Economia
Guglielmo Apolloni
→ Service design / Design thinking
Cristina Alga
→ Rigenerazione / Innovazione
sociale
Sergio Galasso
→ Progettazione culturale / R&D
Francesca Schioppo
→ Design / Community building
Giorgia Floro
→ Rigenerazione / Service design
Ivan Iosca
→ Innovazione sociale /
Community engagment
24. 075074
/teachers
g
docenti
Giovanni Anceschi
→ Artista, Designer e Docente / Gruppo T
a Basic Design e metodologia progettuale
ITA — Et quis es et dolum reic te ne odiciam
vollam, odia vernatem conetur, con pos di ducidic
temporerum quatur apercilit, consedi dis molorest,
seque veles explaccae volores eiur molo int ipsam
ENG — Asimo et, quostium, omni dolupid
utem dem. Sit ipidem fugit volor aut quias
voluptiorum del ini rerernat quo omnit, qui
dessimolorem volla.
Alessio D'Ellena
→ Type Designer / CAST / ABA di Urbino
a Type — Design Starter Kit
ITA — 1985, Roma. si è diplomato all’ISIA di Urbino.
Membro della fonderia digitale Cast, docente di
Type Design. Nel 2017 riceve il TDC “Certificate of
Typographic Excellence” con "Laica".
ENG — 1985, Roma. omni dolupid utem dem.
Sit ipidem fugit volor aut quias voluptiorum
del ini rerernat quo omnit, qui dessimolorem
volla mni dolupid utem dem.
Alessandro Balena
→ Hacker Maker & Film Maker / SOS / Dinamo film
a Byo Robotic Bartender
ITA — Ex eic te dolest earumen tisque sectecab is
velicidunt excepelest debis si rest accum cori sequi
sunt latatur, que commolo reicien debit, cum harum
discitiis sim reruptint, conecto conecte
ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem
fugit volor aut quias voluptiorum del ini
rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla
mni dolupid utem dem.
Luciano Perondi
→ Type Designer / ISIA Urbino / CAST / ALPACA
a Type — Design Starter Kit
ITA — Progettista di caratteri tipografici e grafico
professionista dal 1998. Dal 2007 è docente presso
l’ISIA di Urbino, di cui è stato direttore didattico nel
triennio 2013-16.
ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem
fugit volor aut quias voluptiorum del ini
rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla
mni dolupid utem dem.
Nicolò Loprieno
→ Designer / FF3300 / SOS
a Byo Robotic Bartender
ITA — Ugia sunt erferfe reperupta quo evendae
nis quod ma accuptur ra sus ab ipsa cores quatur
atet vendusc iendeles dolor sit, iliquasim as cus
debitatem haribusdae di nost, cullant alibus
ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem
fugit volor aut quias voluptiorum del ini
rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla
mni dolupid utem dem.
Guglielmo Apolloni
→ Designer e imprenditore sociale / Social Seed
a Design dei processi e dei servizi
ITA — Erupta con et quiatur? Quibus et autesci
mporerum quam consed qui cusanim audantoressi
diant omnis aut mo conseque nonest, officat
empore denimagnat.
ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem
fugit volor aut quias voluptiorum del ini
rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla
mni dolupid utem dem.
Eugenio Iorio
→ Strategie di comunicazione/ AREACOM43
a Comunicazione Politica
ITA — Ligenese rovitate cus nectia nullab istios
ipsum quid magnihi llendis consero rundit arum
is posapernatur alit plaut volorpo rerepta tectati
busdanimagni arumquam alignamus, seriam?
ENG — Asimo et, quostium, omni dolupid
utem dem. Sit ipidem fugit volor aut quias
voluptiorum del ini rerernat quo omnit, qui
dessimolorem volla.
Puria Nafisi
→ Interaction Designer / Data Scientist / AXANT
a Interactive data visualization
ITA — Cuption nonesequam re exerferum voluptate
arcide eum quate sunte lam ium explitem et la
comnis ab isquati nvendit fugitatempos seri intur,
optaepe que exces vendist orerero conseditius apit
ENG — arcide eum quate sunte lam ium
explitem et la comnis ab isquati nvendit
fugitatempos seri intur, optaepe que exces
vendist orerero conseditius apit
Aurelio Carella
→ Ingegnere Elettronico / BariMakers / SOS
a Arduino101 byo little-arm
ITA — Ore veniendest, consed que ne comnis ant
hilliqui dusa quasperum doluptiunto quiatin tibearc
ipitatatint prat. Soleni untorro inis si comni aliquos
ut dunt arume
ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem
fugit volor aut quias voluptiorum del ini
rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla
mni dolupid utem dem.
Ilda Curti
→ Innovatrice sociale / Associazione IUR
a Europrogettazione
ITA — Nullatibusam auda voluptasima culla nam
doluptas erero moditatendi adit ius del iliquidunt
earchilit, sum quia pori utestinim lam venis et omnis
reris in rem doluptasped ea vel in consequi
ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem
fugit volor aut quias voluptiorum del ini
rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla
mni dolupid utem dem.
Alessandro Tartaglia
→ Designer / FF3300 / CAST / SOS
a Design della comunicazione
a Comunicazione politica
a Hacking types — effetti di senso
ITA — Um elestiorrum ipsapedit adiat etur?
Ilit ligentotaes am am quae comnihi catiatat et
officatibus non cone omnihicipsam nossit, omnimet
ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem
fugit volor aut quias voluptiorum del ini
rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla
mni dolupid utem dem.
Piero Boccadoro
→ Ricercatore / Politecnico di Bari
a Prototipazione elettronica
ITA — Et re pos sum erum et unt as et ad ex endae
pora velesent quaspiet dit, suntescitas est, tet
moluptat harum quunt, volenec teniam que liande
et que consequatur siti quam dest maiorere
ENG — Omni dolupid utem dem. Sit ipidem
fugit volor aut quias voluptiorum del ini
rerernat quo omnit, qui dessimolorem volla
mni dolupid utem dem.
g monografia pagina 056 / monograph page 056
26. 083082
Opicastabus apero,
conscre tuderentic vil
consus, nihicap erari-
pio, vid serte faucipse,
quam perfex mant.
ITA — Olo elenda ditat pora si oditati beaquas cum am hil illenti busdant
qui dolutes volorum quam explab id quibusam, sintur magnam es maiore
pelis aut endi ute optatem lacerum sequas nusant.
Soloribus et facerchici aturitibus minverrum fugit, sunt esentib usaperunt
eatur, si volorro illaudit mi, auta quis quam eaquatur sintis seque nimus,
nos voloreiur maximol orectatiae reptam, ipiduciae vel eum hillant, te
odigenditam essed et, coremporem quae et in cor ratem eos dolorit autem
volor maionse quidipit, qui quis dolum, cumquat volenti doluptate plant
praereriam venihic ipsumque nonsequis rest, exped etur, odist ad mint vo-
lorporisi vernatenes incium quia similiquis renihillique venda ne est, a con
cus rem fugit dollitem quunto te volupti atquist hictia sequuntem rem ver-
unt evelitio. Comnisi moluptat quiant fugia vel ipsum quati rem eaquodi di
asim dolessit aspe im et laborumquas eumqui ute sum ullauta turepra net
rem que dolupta ea nonse sae pe expe senducitas re necae re odion
cus rem fugit dollitem quunto te volupti atquist hictia sequuntem rem ver-
unt evelitio. Comnisi moluptat quiant fugia vel ipsum quati rem eaquodi di
asim dolessit aspe im et laborumquas eumqui ute sum ullauta turepra net
rem que dolupta ea nonse sae pe expe senducitas re necae re odion
ENG — corerum as assunt aribearumque del ium
rehenda por andi volorio nectoribus nullestiore, ut
unt a solorro ipienih icimusam hit ute min necae pra
dent harcitaquis estion nonesequi arunt que nos rerum
nimet dolorrum est asperi rerum net, soluptatae. Iliquo
imus est, et esedi nosapisquis quam volent offic tem
quo volorer spelestius eossuntibea consequam in nos
et ium est, ant arum simagnia conet adi cus dolo et
doloreperum sum faccus dolorio. Cullabo. Ut lignistia
alit, temque esequunt rem facearunt ad endae nus.
Nem quatia eos volut quiatium et utatur, cus natis
etum volut plit ipitiis eicimai oreptaquam, commos
nulpa pre volori aut in nimin parum nimetur reiunt
facerum cuptatecum iuntus.
Udignatem andit untore dolupta tectint utatendebis
sunt plita aut faccus, quas est et ut es es dunt quo int,
non non prores que prernatur, illor rectio. Ique vendip-
sam, eosaestia asit eostionecum facepe.
Arte cinetica e
programmata
27. 085084
ENG — Borerchilit quae perorrovid mo etur acculpa qui
omnis dolorio eost quaspid ebitam estio doloraest, et
est porae pos aut hilia volum harcilit, conet eum nim-
peditis sit quatur rerrum et et hit quaspel itinis et dis
volo ideniet liquiatem et hillaci molore omniste non-
seque ati im vellut officilit et, sit lit, sit, simil iduntiost
quame es am quo ea alitis dolum que volendi gnament
emquam as debis dendae modignis solut harum est, te
veliqui beatur? Qui quid molo inciene stionet eruptas
eumqui arum lant.
ITA — Borerchilit quae perorrovid mo etur acculpa qui omnis dolorio eost
quaspid ebitam estio doloraest, et est porae pos aut hilia volum harcilit,
conet eum nimpeditis sit quatur rerrum et et hit quaspel itinis et dis volo
ideniet liquiatem et hillaci molore omniste nonseque ati im vellut officilit
et, sit lit, sit, simil iduntiost quame es am quo ea alitis dolum que volendi
gnament emquam as debis dendae modignis solut harum est, te veliqui
beatur? Qui quid molo inciene stionet eruptas eumqui arum lant.
Ivisual
studies
un approccio non formalistico
alla storia dell'arte
concentrandosi sui contenuti
iconografici ed iconologici
ENG—Visualstudies.TommasoGuariento,
Anon-formalisticapproachtoarthistory
focusingoniconographicandiconological
contents.
Researcher/UniversitySorbonaParis
Tommaso
Guariento
— Ricercatore / Università Sorbona di Parigi
28. 089088
deciphering the iconic and textual influences. This
indispensable methodological armor allows the art
historian to divide the image into a set of discrete
elements. Centrals, in this sense, are the notions of
personification, understood as the representation
of an abstract concept in visual form (generally an
anthropomorphic figure with attributes), that of symbol
(or attribute), that is, the artificial object, the plant,
the Animal or the anthropomorphic figure tied to a
personification that allows identification and allegory:
a set of personifications that must be read in all their
relationships, not individually.
Certainly, the iconographic method presents
some complications that Gombrich has repeatedly
denounced: the arbitrary search for deep significance
(third level of Panofsky's scheme) has often led
the historians of the art to incorrect attributions,
over-interpretations, irrational attitudes towards A
methodology that would be philological and scientific.
This is because, as it emerged during the exhibition
of the first part of the course, interpretation of the
image is only one of the possible attitudes towards
the sphere of the visible; Gombrich (and with him also
Umberto Eco) remind us that there already exists, from
Neoplatonism, a different approach to the image.
permesso l’istituzione di un metodo filologico volto alla decifrazione
delle influenze iconiche e testuali. Questa indispensabile armatura
metodologica consente allo storico dell’arte di scorporare l’immagine in
un insieme di elementi discreti. Centrali, in questo senso, sono le nozioni
di personificazione, intesa come rappresentazione di un concetto astratto
in forma visiva (generalmente una figura antropomorfa dotata di attributi),
quella di simbolo (o attributo), ovvero l’oggetto artificiale, la pianta,
l’animale o ancora, la figura antropomorfa legata ad una personificazione
che ne permette l’identificazione e quella di allegoria: un insieme di
personificazioni che devono essere lette nella totalità dei loro rapporti e
non singolarmente.
Certamente il metodo iconografico presenta delle complicazioni,
che Gombrich ha più volte denunciato: l’arbitrarietà della ricerca del
significato profondo (terzo livello dello schema di Panofsky) ha spesso
condotto gli storici dell’arte ad attribuzioni scorrette, sovrainterpretazioni,
atteggiamenti irrazionali nei confronti di una metodologia che si
vorrebbe filologia e scientifica. Questo perché, come è emerso nel
corso dell’esposizione della prima parte del corso, l’interpretazione
dell’immagine è solo uno dei possibili atteggiamenti nei confronti della
sfera del visibile; Gombrich (ed assieme a lui anche Umberto Eco)
ci ricordano che esiste, già a partire dal Neoplatonismo, un diverso
approccio all’immagine – irrazionale, magico, paranoico, che si esprime
nelle credenze legate al potere delle immagini, e come astrologia, etc…)
costituiscono un esempio paradigmatico di questo stile. Costituiscono un
esempio paradigmatico di questo stile.
L’interesse della semiotica
per i nuovi mezzi di comu-
nicazione ha consentito il
transito delle metodologie
dell’iconografia.
ITA — Gli storici dell’arte ad attribuzioni scorrette, sovrainterpretazioni,
atteggiamenti irrazionali nei confronti di una metodologia che si
vorrebbe filologia e scientifica. Questo perché, come è emerso nel
corso dell’esposizione della prima parte del corso, l’interpretazione
dell’immagine è solo uno dei possibili atteggiamenti nei confronti della
sfera del visibile; Gombrich (ed assieme a lui anche Umberto Eco)
ci ricordano che esiste, già a partire dal Neoplatonismo, un diverso
approccio all’immagine – irrazionale, magico, paranoico, che si esprime
nelle credenze legate al potere delle immagini, e come astrologia, etc…)
costituiscono un esempio paradigmatico di questo stile.
ENG — This is because, as it emerged during the
exhibition of the first part of the course, interpretation
of the image is only one of the possible attitudes
towards the sphere of the visible; Gombrich (and with
him also Umberto Eco) remind us that there already
exists, from Neoplatonism, a different approach to
the image - irrational, magical, paranoid, expressed
in the beliefs linked to the power of images, and
as a search for a "Original source" of symbolism.
Jung's various studies on the relationship between
archetypes of the collective unconscious and visual
representations (alchemy, hinduism, astrology, etc ...)
form a paradigmatic example of this style.
ENG — The interest of semiotics
for new media has allowed
the transit of iconographic
methodologies.
29. 093092
ENG — An organism that perceives a pos-
sible coexistence between technology and
nature, mediated by the sound.
Un organismo che
fa percepire una
possibile coesistenza
tra tecnologia e natura,
mediata dal suono.
— Unità minime di sensibilità Variant II,
2012
Altoparlanti, cavi, ferro, plexiglass, com-
posizione audio
ENG — speaker, cables, Iron,
plexiglass, audio composition
33. 111110
Roberto D'Amico
Partinico
Desidero partecipare a questo laborato-
rio, perché penso che sia il fulcro dell'ap-
prendimento orizzontale, e questo ne fa
un momento estremamente formativo.
Infatti in esso si sviluppa una contin-
ua interazione tra diverse personalità
provenienti da svariati contesti che si
trovano a collaborare a progetti differen-
ti ma volti ad un unico scopo. Inoltre, ap-
prezzo molto ciò che sta portando avanti
la Scuola Open Source e penso che sia
una realtà fondamentale che noi tutti
dobbiamo sostenere. Sento quindi, dati
anche i miei interessi, di dover e poter
dare il mio contributo a questo progetto.
Liviano Mariella
Sapri
Lo scorso anno ho rinunciato
a XYZ perché impegnato
nell’innescare altrove un processo
necessario a riattivare una
piccolissima comunità di un borgo
del Sud Italia. Nessun risultato
dovevamo ottenere, il risultato
sarebbe arrivato all’interno di
un percorso di indecisione che
abbiamo chiamato transluogo,
un luogo dell’attraversamento
altamente empatico e generativo
in cui si incontrano comunità
locali e flussi globali. Ho rosicato,
però sapevo che era necessario
restare in quel posto in quel
momento. Nell’anno trascorso
ho avuto il piacere di seguire un
corso alla Scuola Open Source,
curioso di come si sviluppasse la
didattica più che al risultato finale;
e poi sono ritornato per l’Incontro
Civico incrociando una comunità
di amici, colleghi, fratelli. Mi
sembrava il luogo giusto dove si
potessero amplificare e connettere
soggettività politiche in grado di
generare impatti reali nei processi
culturali e sociali; un luogo
giusto dove connettere individuo,
comunità e reti; un luogo giusto
dove si genera conoscenza attiva e
libera. Un luogo dove si
nnescano micce. Una settimana
è un tempo adatto per fare tutto
questo. Io mi sono già preso le
ferie.
Federica Selleri
Bologna
L'anno scorso ho partecipato al Laboratorio X ed è stata un'esperienza incredibile
e inaspettata. Vorrei continuare a essere parte di questo progetto, per mettere
a disposizione le mie competenze e contribuire a scrivere un altro pezzo della
storia di SOS e per imparare il valore dell'innovazione sociale e culturale, per
poterlo portare poi in altre realtà e vederle crescere come sta crescendo SOS.
Sto portando inoltre a termine un percorso di tesi incentrato sul riuso di luoghi
tramite l'innovazione culturale e la creazione di comunità, e mi piacerebbe
riuscire a entrare in contatto con realtà che hanno iniziato progetti di questo
tipo, SOS compresa, sperando poi di essere anche io iniziatrice di un progetto
di innovazione sociale e culturale o perlomeno di aiutare le realtà che sono in
fase di attivazione. Credo che il design debba essere al servizio di chi cerca di
migliorare la società, attraverso la costruzione di comunità forti sul territorio,
utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione. Come designer porto con me
la progettualità, le mani, la testa, un po' di codice, qualche libro, svariate matite,
un frisbee, tanta carta, per poter contribuire al massimo delle mie possibilità.
PARTECIPANTI XYZ SELEZIONATI
NicolettaBruno
Bari
Seguoilvostrolavorosindaglies-
ordi,daiworkshopestiviallascuola
dell'opensource.Hosemprevoluto
partecipareadunodeivostricorsima
noneromaiinzona.Quest'annosarò
aBariemipiacerebbefarpartedixyz
perchécredochesiaun'occasione
moltointeressantediconfronto,dove
potersperimentare,imparareemet-
tereingiocolemieconoscenze.
AliceColombo
Magenta
AliceColombo
MAGENTAHounagrandevoglia
difareedisfare,nonvedol'oradi
metterelemaniinpasta,cono-
scerenuovepersone,farenuovi
amici,creareideeinfattibilieren-
derlepossibili.
Giulio Galli
Pesaro
Ho avuto la fortuna di vivere, anche se per poco,
la SOS, quando ad aprile ho frequentato il corso
di type design con Luciano e Alessio, al work-
shop mi sono reso conto di partire da una forte
idea preconcetta della tematica, forse perchè
ne avevo già avuto esperienza, in questo, ancora
più che i docenti mi hanno insegnato i ragazzi
con cui ho lavorato che non si erano mai ap-
procciati al tema.
35. 103102
Da: Marco Fasoli <marco.fasoli@digitaleresponsabile.
it>
Oggetto: Proposta di collaborazione
Data: 23 gennaio 2017 11:55:50 CET
A: info@lascuolaopensource.xyz
Buongiorno,
mi chiamo Marco Fasoli e sono assegnista di ricerca
presso il dipartimento di sociologia dell'Università
Bicocca di Milano. Ho conseguito un dottorato di
ricerca in filosofia e scienze cognitive all'Università
San Raffaele di Milano e una laurea in filosofia a
Padova. Il mio percorso di ricerca si sviluppa in due
direzioni: da un lato mi occupo degli artefatti cogniti-
vi (tecnologie che contribuiscono allo svolgimento di
compiti cognitivi), dall'altro lato studio le competen-
ze digitali e come possono essere insegnate (assieme
al dott. Marco Gui). Sono stato anche formatore e
consulente di alcune aziende, tra cui Fastweb Spa.
Sono venuto a conoscenza de La Scuola Open Source
xyz dal dott. Tommaso Guariento (collega e amico),
e vi scrivo perché dsono rimasto colpito dal vostro
progetto e ho pensato che potrebbe interessarvi
una collaborazione. Nel caso siate interessati ad un
mio contributo, sarò felice di spedirvi il mio CV ed
eventuali pubblicazioni.
Un cordiale saluto
Marco Fasoli
Da: La Scuola Open Source XYZ <lascuolaopensource@
gmail.com> Oggetto: Re: Utilizzo taglierina laser
Data: 27 luglio 2017 11:03:44 CEST
A: Ro Lo <rolomogno@gmail.com>
Cc: La Scuola Open Source XYZ <info@lascuolaopensource.
xyz>, Roberto Ladisa <rladisa91@gmail.com>, r.ladisa@las-
cuolaopensource.xyz
Ciao Rocco,
certo, disponiamo di una macchina di taglio laser. Ti mettia-
mo in contatto con Roberto, il nostro responsable dell'area
Fablab.
Il giorno 26 luglio 2017 20:05, Ro Lo <rolomogno@gmail.
com> ha scritto:
Salve,
Mi chiamo Rocco, sono un ex studente dell'ISIA d'Urbino che
si appresta a lavorare alla tesi triennale.
L'ultimo anno ho studiato ad Halle presso il Burg Gibichin-
stein dove ho lavorato per la prima volta con una taglierina
laser.
Volevo sapere se la scuola disponesse di una taglierina laser
e se potessi utilizzarla per tagliare ed incidere alcuni fogli di
carta, del linoleum e del legno.
Mi troverei in zona Bari nel periodo di Agosto – Settembre. In
attesa di un gentile riscontro.
Rocco
Inizio messaggio inoltrato:
Da: Ro Lo <rolomogno@gmail.com> Oggetto: Utilizzo taglieri-
na laser Data: 26 luglio 2017 20:05:52 CEST A: info@lascuo-
laopensource.xyz
Salve,
Mi chiamo Rocco, sono un ex studente dell'ISIA d'Urbino che
si appresta a lavorare alla tesi triennale.
L'ultimo anno ho studiato ad Halle presso il Burg Gibichin-
stein dove ho lavorato per la prima volta con una taglierina
laser.
Volevo sapere se la scuola disponesse di una taglierina laser
e se potessi utilizzarla per tagliare ed incidere alcuni fogli di
carta, del linoleum e del legno.
Mi troverei in zona Bari nel periodo di Agosto – Settem-
bre.
In attesa di un gentile riscontro. Rocco
36. A
122
Larotta
partecipazione, e investendo tempo, energie e risorse
sulla costruzione di un ambiente felice.
h stiamo lavorando a un giunto per costruire cose,
le più disparate. Questo giunto sarà l’elemento
base di un sistema espandibile, modulare e aperto.
h inaugureremo un nuovo format didattico
aperto, un percorso medio/lungo (circa un
anno) durante il quale, all’interno di un macro-tema, i
partecipanti costruiranno assieme, facilitati da SOS, la
mappa e l’itinerario del loro percorso di formazione,
partendo da un monte ore, un budget e una rete di
relazioni.
h proveremo a introdurre un sistema di economia
alternativa, dove lo scambio è immaginato
non come strumento per accumulare valore, ma per
generare valori.
h lavoreremo a una comunità nella quale le
persone non saranno identificate sulla base delle
sole competenze ma di un più complesso e strutturato
approccio antropologico.
bbiamo tracciato una rotta precisa, non sappiamo
dove ci porterà ma l’abbiamo fatta assieme, perché
crediamo che il processo sia più importante del
risultato finale, ammesso che esso esista:
h lavoreremo affinché SOS sia un’idea collosa,
replicabile, manomissibile, in altre realtà
e/o contesti, come un organismo vivente che
evolve, vogliamo che l’idea venga testata, provata,
manomessa, stravolta e copiata male (che è meglio di
una buona copia, perché almeno nella sua differenza
introduce un elemento di novità).
h ripenseremo il modo in cui comunichiamo,
iniziando dal web (che è stato fino ad ora
il principale canale): ridisegneremo il sito web,
lavorando sul rendere più accessibili e semplici le
informazioni, introdurremo una piattaforma (bazaar)
per raccogliere, discutere e analizzare le idee della
community, un luogo dove l’interazione è una cosa
sola con la conversazione.
h cambieremo casa, siamo già al lavoro per
questo, siamo un po’ tristi, però crediamo che
questa sia anche una grande opportunità, in primis
perché vorremmo prendere un posto assieme ad altri,
e co-gestirlo (anche perché non vogliamo stare soli).
h apriremo il programma di tesseramento
/ membership definendo più livelli di