2.
PARTE
#1
-‐
Conto
economico
e
stato
patrimoniale
Giulia
Sateriale,
26
maggio
2015
@socialseed_
www.socialseed.eu
2
3. Prima di iniziare. Facciamo il punto..
Mr.
Wolf
1
-‐
La
proposta
di
valore:
come
comunicare
la
propria
unicità
al
mercato
Mr.
Wolf
2
-‐
Business
model
canvas
e
i
9
blocchi
E
ora??
3
ConCene
anche
i
prospeD
Economico-‐
finanziari
4. Cosa facciamo oggi in breve..
§ Breve
introduzione
al
BP
§ Come
si
monitora
l’andamento
economico-‐
finanziario
di
un’azienda?
§ A
cosa
serve
il
bilancio?
§ Da
cosa
è
composto
un
bilancio?
§ Che
cos'è
il
fabbisogno
finanziario?
4
6. Cosa
è
il
Business
Plan?
•
E’
un
documento
riassunCvo
del
progePo
imprenditoriale
che
si
vuole
sviluppare
•
E’
uno
strumento
di
apprendimento
che
consente
una
presentazione
organica
del
progePo
•
E’
un
documento
agile
e
veloce
da
consultare
7. A
chi
serve?
• All’
IMPRENDITORE,
per
esaminare
tuD
gli
aspeD
della
nuova
aDvità,
valutando
le
conseguenze
delle
diverse
strategie
finanziarie,
compeCCve,
produDve
e
commerciali;
ma
anche
per
determinare
le
risorse
umane,
tecniche
e
finanziarie
indispensabili
allo
sviluppo
della
nuova
impresa.
Il
business
plan
gli
consente
di
“sbagliare
sulla
carta”,
invece
che
nella
realtà
• All’
INVESTITORE,
come
strumento
base
per
valutare
la
propria
decisione
di
invesCmento.
Ciò
vale
non
solo
per
l’invesCtore
di
capitale
di
rischio,
ma
anche
per
chi
concede
capitali
in
presCto
(poco
in
Italia).
8. Cosa
crea
una
buona
impressione
nei
valutatori
• L’evidenziazione
(con
indagini
e
tesCmonianze
direPe)
della
buona
accePazione
del
prodoPo
o
servizio
offerto,
da
parte
del
cliente
• Il
chiaro
riconoscimento
degli
obieDvi
degli
invesCtori,
in
termini
di
ritorno
finanziario
• La
focalizzazione
dell’impresa
su
un
numero
limitato
di
prodoD
o
servizi
9. Errori
comuni
a)
Assenza
di
chiarezza
nei
tempi
e
nei
modi
di
realizzazione
del
progeHo
b)
Errata
percezione
del
management
– Accordi
strategici,
collaborazioni,
etc.
c)
Mancata
sKma
del
fabbisogno
finanziario
11. Il
contenuto
• IDEA
imprenditoriale
• SOGGETTI
che
intendono
fare
impresa
• AMBIENTE
in
cui
si
opererà
• MERCATO
di
riferimento
• OBIETTIVI
che
si
intendono
raggiungere
• STRATEGIE
per
raggiungere
gli
obieDvi
• PIANI
ORGANIZZATIVI
e
di
MARKETING
• PIANI
DI
PRODUZIONE
del
prodoPo
o
di
EROGAZIONE
del
servizio
• PIANI
ECONOMICO-‐FINANZIARIO
12. Il
piano
economico-‐finanziario
• Il
piano
economico
finanziario
si
qualifica:
-‐
come
strumento
di
valutazione
economica,
aPraverso
la
comparazione
tra
cosK
e
ricavi
aHesi
dalla
realizzazione
del
progePo,
stabilendo
se
lo
stesso
è
o
non
è
conveniente;
-‐
come
elemento
di
valutazione
finanziaria,
con
riguardo
alla
capacità
del
progePo
di
servire
il
suo
debito.
12
13. Il
piano
economico-‐finanziario
• Il
modello
deve
verificare
la
convenienza
a
realizzare
il
progeHo,
aPraverso
l'esame
della
previsione
iniziale
dei
cosC
e
ricavi
aPesi,
nonché
la
sussistenza
di
margini
ulteriori,
se
si
considerano
anche
gli
oneri
relaCvi
all'indebitamento
dell'impresa.
• L'analisi
economica
è
direPa
a
valutare
la
reddiCvità
della
gesKone
caraHerisKca
dell'invesKmento.
– Sono
messi
a
confronto
i
cosC
e
i
ricavi
non
finanziari
del
progePo,
al
fine
di
valutare
la
capacità
dello
stesso
di
produrre
uCli
a
prescindere
dalla
struPura
finanziaria.
• Lo
studio
finanziario
consiste
nell'idenCficazione
del
piano
di
finanziamento
più
idoneo
per
l'impresa.
Modello
economico
finanziario
completo
che
consente
di
determinare
se
i
ricavi
derivanC
dalla
gesCone
delle
opere
sono
in
grado
di
coprire
integralmente
i
cosC
operaCvi,
gli
accantonamenC,
gli
ammortamenC,
lasciando
un
margine
per
il
rimborso
del
debito.
13
14. Il
piano
economico-‐finanziario
• Non
basta
che
l'analisi
economica
dia
valori
posiCvi,
affinché
un
qualsiasi
progePo
possa
essere
considerato
conveniente
per
l'impresa
• La
valutazione
di
un
progePo
deriva
dal
confronto
di
un
indice
di
reddiKvità
dell'invesKmento
con
un
indice
di
riferimento
(cut
off
rate),
che
rappresenta
la
reddiCvità
minima
richiesta
a
un
progePo.
Al
di
soPo
del
cut
off
rate
il
progePo
risulta
non
essere
conveniente
• La
valutazione
del
progePo
viene
faPa
non
solo
dall'impresa
proponente,
ma
anche
dai
soggeD
esterni
interessaC,
ad
esempio
le
banche,
per
le
quali
assumerà
importanza
decisiva
la
capacità
del
flusso
di
cassa,
generato
dal
progeHo,
di
rimborsare
anno
per
anno
il
capitale
+
gli
interessi.
14
15. Il
piano
economico-‐finanziario:
elemenC
Conto
economico
previsionale
Per
ciascuno
degli
anni
futuri
oggePo
del
PEF,
il
conto
economico
previsionale
consente
la
misurazione
del
risultato
economico
aPeso
(uCle
o
perdita)
che
scaturisce
dalla
contrapposizione,
in
ciascun
esercizio,
dei
ricavi
e
dei
cosC
(previsC)
dell'aDvità
aziendale.
I
ricavi
aziendali
rappresentano
il
corrispeDvo
delle
vendite
previste
di
ciascun
esercizio,
indipendentemente
dalla
data
prevista
per
il
loro
incasso.
I
cosK
rappresentano
il
valore
delle
risorse
da
impiegare
in
ciascun
esercizio,
prescindendo
dalla
data
prevista
per
il
loro
pagamento.
15
16. Bilancio
di
esercizio
#1
• Il
bilancio
d'esercizio
è
lo
strumento
di
lePura
e
di
controllo
a
posteriori
dell’andamento
patrimoniale,
economico
e
finanziario
della
gesCone
di
un’impresa
al
termine
di
un
periodo,
esercizio,
prefissato
e
genericamente
rilevabile
in
un
anno
solare
(al
31
dicembre
di
ogni
anno).
• Rappresenta
una
visione
d’insieme
dei
risultaC
oPenuC
nella
gesCone
di
un’azienda,
sia
pure
limitatamente
ai
risultaC
esprimibili
in
termini
quanCtaCvo-‐
monetari
e
in
parCcolare
a
quelli
economico-‐finanziari.
16
18. ObieDvi
• La
redazione
del
bilancio
ha
due
obieDvi:
– rispondere
agli
obblighi
contabili
e
fiscali
previsC
dal
codice
civile
– mePere
a
disposizione
di
operatori
esterni
ed
interni
all'impresa
(fornitori,
creditori,
risparmiatori,
analisC
finanziari,
Stato,
soci,
dipendenC)
informazioni
sull'andamento
dell'impresa.
18
19. A
cosa
serve
• il
bilancio
d'esercizio
non
è
soltanto
un
insieme
di
documenC
da
redigere
secondo
gli
obblighi
di
legge,
ma
è
la
fonte
principale
d'informazione
dei
daK
economici,
patrimoniali
e
finanziari
dell'impresa
per
tuPe
le
classi
di
portatori
di
interesse
nei
suoi
confronC:
creditori,
dipendenC,
clienC
e
fornitori,
organi
statali
di
controllo,
fisco,
pubblica
amministrazione;
soggePo
economico
e/o
management;
azionisC
di
maggioranza
e
di
minoranza.
19
20. A
cosa
serve
• È
lo
strumento
fondamentale
d'informazione
per
i
terzi
e
per
i
soci
al
fine
di
giudicare
(almeno
in
prima
approssimazione)
la
convenienza
a
mantenere
il
legame
con
l'azienda.
Nell'oWca
di
una
maggiore
trasparenza,
i
documenK
di
bilancio
sono
pubblici:
gli
stessi
devono
essere
depositaC
presso
la
Camera
di
commercio
competente
per
territorio
che
li
archivia
e
li
mePe
a
disposizione
di
chiunque
ne
faccia
richiesta,
sia
in
forma
cartacea
che
informaCca.
20
21. 1.
Il
conto
economico
• Il
conto
economico
è
il
documento
del
bilancio
che
conCene
i
cosC
e
i
ricavi
di
competenza
dell'esercizio
preso
in
considerazione
dal
bilancio.
La
differenza
tra
ricavi
e
cosC
illustra
il
risultato
economico
conseguito
dalla
società:
se
posiCvo
è
dePo
u*le
e
se
non
distribuito
va
ad
incrementare
il
capitale
nePo,
se
negaCvo
è
dePo
perdita
e
va
a
decrementare
il
capitale
nePo.
In
parCcolare,
il
conto
economico:
– individua
tuD
i
faPori
che
hanno
partecipato
al
ciclo
gesConale
e
cosCtuisce
una
verifica
di
come
hanno
contribuito
al
risultato
d'esercizio
le
voci
dello
stato
patrimoniale;
– permePe
d'individuare
i
risultaC
parziali
di
tuPe
le
fasi
gesConali
in
cui
può
essere
scomposta
l'aDvità
dell'impresa;
– permePe
di
individuare,
in
via
di
prima
approssimazione,
le
responsabilità
di
ciascun
dirigente
(responsabili
di
funzione).
21
22. 2.
Lo
stato
patrimoniale
• Rappresenta
la
fotografia
di
tuPe
le
componenC
del
patrimonio
aziendale
intese
come
risorse
(aDvità̀)
disponibili
e
come
fonC
(passività̀)
uClizzate
per
acquisire
le
risorse,
con
l’indicazione
del
loro
valore
alla
data
di
chiusura
(di
solito
esercizio
o
anno
solare
quindi
31
dicembre).
• Si
compone
di
due
parC
contrapposte:
– ATTIVO:
tuD
gli
invesCmenC
necessari
all'azienda
per
svolgere
al
meglio
la
propria
aDvità
– PASSIVO:
mezzi
di
cui
l'azienda
si
è
dotata
per
finanziare
quegli
invesCmenC
22
23. 3.
La
nota
integraCva
23
ObieDvi
• Completare
i
da*
dei
prospe2
contabili
–
(Stato
patrimoniale
e
Conto
economico),
fornendo
ulteriori
informazioni
quanCtaCve
e
descriDve
• Mo*vare
determina*
comportamen*
-‐
sopraPuPo
in
merito
alle
valutazioni
effePuate,
alle
deroghe
a
determinate
disposizioni
di
legge,
ecc.
24. Conto
economico
vs.
stato
patrimoniale
Conto
economico
=
Flussi
Stato
patrimoniale
=
Fotografia
24
25. 1. Il conto economico
Rappresenta
i
flussi
economici
dell’impresa,
che
influenzano,
aumentandoli
o
diminuendoli,
gli
stock
(dello
stato
patrimoniale).
I
flussi
sono
di
costo
e
di
ricavo,
non
necessariamente
relaCvi
a
un
flusso
di
cassa.
25
31. Principi
generali
sulla
redazione
del
conto
economico
• Dal
1991,
anche
l’ordinamento
italiano
ha
recepito
la
IV
DireDva
con
decreto
legislaCvo
n.127/1991
e
da
allora
il
Conto
Economico
si
redige
in
forma
scalare.
Il
Conto
Economico
a
forma
scalare
• Ha
la
caraPerisCca
di
rappresentare
dei
risultaC
intermedi.
Il
Conto
Economico
a
scalare
parte
dai
ricavi
per
giungere
al
reddito
d’esercizio,
in
questo
modo:
31
32.
Principi
generali
sulla
redazione
del
conto
economico
• Lo
schema
previsto
dall’art.
2425,
a
forma
scalare,
presenta
nell’ordine,
dall’alto
in
basso
cinque
gruppi
di
voci
contrassegnate
da
altrePante
lePere
dell’alfabeto:
A
–
Valore
della
produzione;
B
–
CosK
della
produzione;
C
–
ProvenK
ed
oneri
finanziari;
D
–
ReWfiche
di
valore
delle
aWvità
finanziarie;
E
–
ProvenK
ed
oneri
straordinari.
• Ciascun
gruppo
conCene
una
serie
di
voci
contraddisCnte
da
numeri
arabi,
per
un
totale
di
ventuno
voci.
32
33. Il
conto
economico
e
le
aree
di
gesCone
#1
E’
importante
dividere
l’aDvità
aziendale
in
3
aree
principali:
1.
GesKone
caraHerisKca
-‐
riguarda
la
produzione
e
la
vendita
di
beni
o
servizi
per
i
quali
l’azienda
è
presente
sul
mercato
– cosK
per
materie
prime,
sussidiarie,
di
consumo
e
merci:
es.
stoffa,
fodera,
boPoni,
– cosK
per
servizi:
energia,
acqua,
gas,
telefono,
assicurazioni,
consulenze,
royalCes,
lavorazioni
esterne
– cosK
per
godimento
di
beni
di
terzi:
affiPo,
canoni
di
leasing,
concessioni
– cosK
per
il
personale:
salari
e
sCpendi,
oneri
contribuCvi,
traPamento
di
fine
rapporto
– ammortamenK
per
immobilizzazioni
immateriali:
cosC
di
impianto
e
ampliamento;
avviamento,
cosC
per
acquisto
soxware
– ammortamento
per
immobilizzazioni
materiali:
fabbricaC,
macchine,
aPrezzature,
mobili
ed
arredi
33
34. Il
conto
economico
e
le
aree
di
gesCone
#2
2.
GesKone
finanziaria
-‐
rileva
i
provenC
di
natura
finanziaria
(ad
esempio
gli
interessi
aDvi
sui
conC
correnC
dell’azienda)
e
gli
oneri
finanziari
(
ad
esempio
gli
interessi
passivi
su
mutui).
3.
GesKone
straordinaria
–
riguarda
provenC
ed
oneri
straordinari
che
sono:
– contribuC
erogaC
dallo
Stato,
o
dalle
Regioni
o
dalle
Province
o
dai
Comuni
– sopravvenienze
aDve,
come
ad
esempio,
liberalità
ricevute
– rimborsi
da
parte
delle
assicurazioni
per
danni
subìC
– sopravvenienze
passive,
come
ad
esempio,
furC
o
danni
che
derivano
da
calamità
naturali
34
35. 35
Un
esempio...
Vediamo
la
struPura
completa
del
Conto
Economico
37.
Conto
economico
–
i
margini
• Il
processo
di
riclassificazione
del
conto
economico,
permePe
di
leggere
i
daC
secondo
diverse
prospeDve.
• I
margini
più̀
uClizzaC
in
ambito
di
analisi
economica
sono
(CE
riclassificato
a
Valore
Aggiunto):
– Margine
OperaKvo
Lordo
(MOL):
Risultato
lordo
della
gesCone
ordinaria
(o
Cpica);
permePe
di
capire
se
l’azienda
genera
ricchezza
con
la
gesCone
operaCva,
escludendo
altre
scelte
di
poliCca
di
bilancio
– EBITDA
(Earnings
Before
Interest,
Taxes,
DepreciaCon
and
AmorCzaCon):
rappresenta
l’uCle
prima
degli
interessi,
imposte
e
ammortamenC,
componenC
patrimoniali
o
finanziarie
– EBIT
(Earnings
Before
Interest,
Taxes):
reddito
che
l’azienda
è
in
grado
di
generare
prima
di
remunerare
il
capitale
(di
rischio
e
di
debito)
– UKle/perdita
neHo
(o
avanzo/disavanzo
di
esercizio):
rappresenta
il
reddito
di
esercizio
37
39. Lo
stato
patrimoniale
previsionale
• Il
contenuto
della
sezione
delle
ADvità
può
essere
interpretato
in
due
modi:
– da
un
punto
di
vista
giuridico
le
aDvità
indicano
il
valore
di
tuD
i
beni
materiali
ed
immateriali
di
proprietà
dell'azienda
– da
un
punto
di
vista
finanziario
le
aDvità
sono
tuD
gli
impieghi
di
risorse
finanziarie
faPe
dall'azienda
fino
a
quella
data
in
beni
materiali
ed
immateriali,
ancora
di
proprietà
• Il
contenuto
della
sezione
delle
Passività
può
essere
interpretato
in
due
modi:
– da
un
punto
di
vista
giuridico
le
passività
indicano
il
valore
di
tuD
di
debiC
che
l'azienda
ha
verso
terzi
– da
un
punto
di
vista
finanziario
le
passività
sono
tuPe
le
fonC
di
finanziamento
uClizzate
dall'azienda
alla
data
dell'analisi
39
40. Cosa
rappresenta
lo
stato
patrimoniale
#1
• Lo
stato
patrimoniale
è
paragonabile
ad
una
istantanea
della
situazione
patrimoniale
dell’azienda
raffrontata
con
quella
al
31
dicembre
dell’anno
precedente,
coincidente
alla
situazione
iniziale
Lo
stato
patrimoniale
è
suddiviso
in
due
sezioni
>
IMPIEGHI
o
ATTIVITA’:
condizioni
di
produzione
di
proprietà̀
Qua
è
inserito
tuPo
il
patrimonio
dell’azienda,
cosCtuito
da
immobilizzazioni,
crediC,
magazzino,
ecc.
Ø FONTI
o
PASSIVITA’:
obbligazioni
e
impegni
Ø Qua
sono
contenuC
tuD
quanC
i
debiC,
nei
confronC
dei
soci
(per
il
capitale
sociale)
nei
confronC
delle
banche,
dei
fornitori
non
ancora
pagaC,
nei
confronC
dei
dipendenC
(per
il
TFR)
e
nei
confronC
di
terzi.
Le
due
sezioni
debbono
dare
un
risultato
idenCco
per
definizione,
dal
momento
che
anche
l’eventuale
uCle
derivante
dalla
gesCone
cosCtuisce
un
debito
verso
i
soci
sia
che
venga
distribuito
sia
che
venga
accantonato,
e
verso
il
fisco.
40
41. Cosa
rappresenta
lo
stato
patrimoniale
#2
• Le
aDvità̀
prevedono
4
raggruppamenC
di
voci
chiamate
A,B,C,D,
mentre
• Le
passività̀
ne
prevedono
5,
dalla
A
fino
alla
E.
• L’ordine
dell’elencazione,
le
lePere
ed
i
numeri
esposC
per
indicare
le
varie
voci
sono
fissi
e
stabiliC
per
decreto.
• VEDIAMO
LA
SUA
STRUTTURA
41
43. Lo
stato
patrimoniale
ADvità
(impieghi)
• Immobilizzazioni
-‐
aDvità̀
patrimoniali
o
invesCmenC
al
lungo
termine,
ammorCzzabili
in
più
esercizi
in
ragione
dell’impiego
e
del
deterioramento
o Materiali
(es.
terreni,
fabbricaC,
macchinari
e
aPrezzature,
arredi
e
macchine
d’ufficio,
autoveicoli,
etc.)
o Immateriali
(breveD,
diriD
d’autore,
soxware,
licenze,
diriD
di
uso,
marchio,
avviamento,
ricerca,
cosC
di
impianto,
etc.)
o Finanziarie
(crediC
a
lungo
termine,
partecipazioni
finanziarie,
deposiC
cauzionali,
crediC
finanziari,
etc.)
43
44. Lo
stato
patrimoniale
ADvità
(impieghi)
• AWvo
circolante
–
aDvità
o
invesCmenC
a
breve
termine
– Rimanenze:
Materie
prime,
rimanenze
di
magazzino,
semilavoraC
– CrediC
a
breve:
crediC
verso
clienC,
crediC
verso
erario,
crediC
verso
dipendenC,
altri
crediC
a
breve,
crediC
finanziari
a
breve
(Ctoli)
– Liquidità
(cassa,
deposiC
bancari)
44
45. Lo
stato
patrimoniale
Passività
(fonC)
• PATRIMONIO
NETTO
-‐
mezzi
finanziari
dei
soci
o
del
Ctolare
invesCC
nell’impresa
– Capitale
sociale
+
riserve
+
uCle
(perdite)
esercizi
precedenC
+
uCle
(perdite)
esercizio
in
chiusura
=
Patrimonio
NePo
• DEBITI
-‐
fonC
di
finanziamento
esterne
– DebiC
consolidaC
(a
media
e/o
lunga
scadenza)
DebiC
correnC
(a
breve
termine)
verso
banche,
fornitori,
erario,
soggeD
terzi,
etc.
• TFR
(traPamento
di
fine
rapporto)
• Fondi
ed
accantonamenC
• Ratei
e
risconC
passivi
45
46. Lo
Stato
Patrimoniale
Lo
Stato
Patrimoniale
risponde
a
due
quesiC:
•
Quanto
capitale
sta
impiegando
una
azienda
alla
chiusura
di
esercizio?
La
risposta
viene
fornita
dal
totale
delle
AWvità̀.
•
Quali
sono
(e
a
quanto
ammontano)
le
FonC
di
finanziamento
che
sono
state
aDvate
per
effePuare
tali
impieghi?
La
risposta
viene
fornita
dalle
Passività̀
• ESEMPIO:
se
lo
Stato
Patrimoniale
alla
data
di
chiusura
dell’esercizio
(31/12)
evidenziasse
un
totale
degli
Impieghi
(cioè
delle
ADvità)
pari
a
100,
anche
il
totale
delle
FonC
di
finanziamento
(Passività)
aDvate
per
“coprire”
tali
invesCmenC
dovrà
necessariamente
essere
pari
a
100.
46
48.
PARTE
#2
-‐
Rendiconto
finanziario
e
fabbisogno
Giulia
Sateriale,
26
maggio
2015
@socialseed_
www.socialseed.eu
48
49. Rendiconto
finanziario
#1
• Il
rendiconto
finanziario
è
un
documento
finanziario
in
cui
una
società
riassume
tuD
i
flussi
di
cassa
che
sono
avvenuC
in
un
determinato
periodo.
• Il
documento
riassume
le
fonC
che
hanno
incrementato
i
fondi
liquidi
disponibili
per
la
società
e
gli
impieghi
che,
al
contrario,
hanno
comportato
un
decremento
delle
stesse
liquidità.
49
50. Rendiconto
finanziario
#2
• Il
Rendiconto
finanziario
deve
riassumere:
– l'aDvità
di
finanziamento
(sia
autofinanziamento
sia
esterno);
– le
variazioni
delle
risorse
finanziarie
causate
dall'aDvità
produDva
di
reddito;
– l'aDvità
di
invesCmento
dell'impresa;
– le
variazioni
della
situazione
patrimoniale-‐finanziaria.
• Le
finalità
dei
rendiconC
finanziari
sono:
– Conoscere
per
effePo
di
quali
cause
è
variata
la
situazione
patrimoniale
dell'impresa
rispePo
alla
chiusura
dell'esercizio
precedente;
– Esplicitare
le
modalità
di
reperimento
delle
risorse
finanziarie,
– Esplicitare
le
modalità
di
uClizzo
delle
risorse
finanziarie;
– Evidenziare
le
correlazioni
esistenC
tra
le
singole
categorie
di
fonte
e
le
singole
categorie
di
impieghi;
50
51. • Nel
diriPo
commerciale
italiano
il
rendiconto
finanziario,
a
differenza
dello
stato
patrimoniale,
del
conto
economico
e
della
nota
integraCva,
non
è
un
documento
obbligatorio
del
bilancio
di
esercizio.
51
Rendiconto
finanziario
#3
52. Fabbisogno
finanziario
• Il
fabbisogno
finanziario
è
riscontrabile
all'interno
dell’
azienda
nel
momento
in
cui
quest'ulCma,
avendo
faPo
invesCmenC,
è
ancora
in
aPesa
di
conseguirne
i
realizzi.
• Si
può
quindi
affermare
che
il
fabbisogno
finanziario
rappresenta
quell'intervallo
temporale
che
vi
è
tra
il
momento
in
cui
l'azienda
ha
sostenuto
i
cosC
e
quello
in
cui
oDene
i
conseguenC
realizzi.
• Il
fabbisogno
finanziario
può
nascere
anche
nel
caso
contrario,
ovvero
nel
momento
in
cui
un'impresa
consegue
i
realizzi
(ricavi
anCcipaC)
affrontando
in
un
secondo
tempo
i
cosC,
i
quali
fanno
sorgere
un
problema
di
competenza
economica
perché
a
fronte
dei
ricavi
non
vengono
ancora
sostenute
le
spese.
• La
copertura
al
fabbisogno
finanziario
lordo
va
ricercata
aPraverso
fonC
interne
o
esterne
all'azienda.
Nel
primo
caso
aPraverso
il
flusso
generato
dalla
gesCone,
ovvero
aPraverso
il
posiCvo
conseguimento
dei
ricavi
che
ci
permePe
di
affrontare
i
cosC
(endofinanziamento).
52
54. Flusso
di
cassa
• E’
la
ricostruzione
dei
flussi
monetari
(differenza
tra
tuPe
le
entrate
e
le
uscite
monetarie)
di
una
azienda
o
di
un
progePo
nell'arco
del
periodo
di
analisi.
54