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ISTITUTO PIEMONTESE
PER LA STORIA DELLA RESISTENZA
E DELLA SOCIETA’ CONTEMPORANEA
“Giorgio Agosti”
RELAZIONE
ATTIVITA’
2011
2
PREMESSA
Il crescendo allarmante dei tagli alla cultura, che ha caratterizzato il 2011, sul piano
nazionale e locale, il blocco di erogazioni già deliberate dagli enti locali e la paralisi
della loro programmazione hanno messo a dura prova gli Istituti culturali, in particolare
quelli che conservano patrimoni documentari. Nell’impossibilità di fare programmi certi
e a lunga scadenza, si è dovuto lavorare giorno per giorno, sapendo di dover in alcuni
casi cambiare in itinere lavori già in corso, per adeguarli alla riduzione delle risorse.
La preoccupazione principale ha riguardato la tenuta delle strutture portanti : la gestione
del patrimonio (in continuo incremento grazie ai versamenti), il servizio al pubblico, in
sede e in via telematica, da cui dipendono non solo la stessa ragione d’essere
dell’Istituto, ma anche la sopravvivenza dei posti di lavoro di coloro che ne sostengono
l’attività.
Per queste ragioni l’Istituto nel corso dell’anno, oltre a partecipare attivamente alla
mobilitazione pubblica sui problemi della cultura, ha promosso due incontri importanti
dedicati alla sua situazione particolare: il 14 aprile ha organizzato un convegno presso il
Circolo Ufficiali di Torino, in cui è stato illustrato al pubblico, con dati statistici, video e
testimonianze autorevoli, il ruolo degli Istituti storici della Resistenza del Piemonte, che
hanno collaborato all’iniziativa.
L’Istituto si è fatto inoltre promotore di un invito al Sindaco e ad alcuni Assessori della
nuova Giunta Comunale a visitare gli Enti culturali che hanno sede nel Palazzo dei
Quartieri Militari di Via del Carmine 13: Istoreto, Archivio nazionale cinematografico
della Resistenza, Centro internazionale di studi Primo Levi, Museo Diffuso della
Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà. L’incontro si è
svolto presso il Museo il 7 settembre, con la partecipazione degli Assessori Gianguido
Passoni (Bilancio, Patrimonio, Personale) e Maria Grazia Pellerino (Istruzione), che
hanno preso atto dell’interazione virtuosa delle attività fra gli Istituti e hanno assicurato
il proprio impegno per il rinnovo della convenzione con la Città per la sede, in scadenza
nell’ottobre 2011, oggetto tuttora di non lieve preoccupazione.
Ciò che ci ha confortato di più è stato l’appoggio della società civile: si è mossa prima
di tutti Marisa Ombra, Socia dell'Istituto e autrice di una delle sue pubblicazioni più
significative (La bella politica, 2009), con un sostegno quanto mai generoso, seguita da
tanti Soci di vecchia data o di nuovissimo reclutamento, che hanno risposto all'appello
pubblicato in internet.
C'è stata poi l'iniziativa dell'artista Mauro Chessa che il 28 novembre 2011, con un
appello su "Repubblica", ha invitato i suoi colleghi a promuovere un'asta in favore
dell'Istituto e del Museo Diffuso. Invito prontamente accolto da 44 artisti e assecondato
dal Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del
Piemonte, Roberto Placido. L'asta delle opere, di alto livello e di forte richiamo
simbolico, è stata battuta il 28 febbraio nella prestigiosa Sala Bolaffi messa a
disposizione con tutto il suo staff organizzativo da Alberto Bolaffi, che ha in tal modo
generosamente contribuito all'iniziativa.
Tutte queste voci parlano forte e chiaro: affermano la centralità per la memoria storica
del nostro paese del patrimonio di documenti e memorie della Resistenza, da cui non
può prescindere una società che, pur nelle sue trasformazioni, si sente saldamente legata
al proprio momento fondativo.
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L’attività qui di seguito descritta rispecchia le linee programmatiche presentate nel 2010
grazie all’esistenza di progetti già finanziati da Enti pubblici e privati, in particolare la
Compagnia di San Paolo e la Fondazione CRT. Altre attività sono state consentite da
erogazioni di privati, come via via indicato. Si segnala in particolare il convegno “Un
secondo Risorgimento? La Resistenza nella ridefinizione dell’identità nazionale”,
realizzato per il 150° anniversario dell’unità d’Italia, grazie al sostegno del Consiglio
Regionale del Piemonte.
Una specifica attenzione è stata dedicata ai rapporti internazionali, sia sotto forma di
collaborazione a particolari richieste, sia come ricerca di partecipazione a progetti
europei. E’ in corso il progetto Comenius Regio 2011-2013. Si sta lavorando anche in
altre direzioni che si spera possano aprire nuovi percorsi.
Tutte le attività svolte, dalla progettazione scientifica alla loro realizzazione, alla
gestione dell’insieme dei servizi, sono realizzate grazie alla collaborazione di : 2
comandati dal MIUR, 7 collaboratori a progetto (2011), 1 impiegata amministrativa
part time, 18 volontari (tra cui la Direttrice, il Vice Direttore, la Tesoriera) che mettono
a disposizione le loro competenze professionali e il loro tempo.
ARCHIVIO
Il lavoro dell’Archivio si sviluppa abitualmente nei seguenti settori:
1. Servizi agli utenti
2. Progetto “Archos/Metarchivi”
3. Acquisizione, riordino e inventariazione di fondi
4. Attivazione e tutoraggio di stages universitari
5. Collaborazioni specifiche
1. Servizi agli utenti
Dal 1° gennaio al 31 dicembre l’archivio storico è stato consultato da 133 ricercatori,
per un totale di 394 unità archivistiche visionate. A tutti è stata fornita una consulenza
specifica dal vice direttore Luciano Boccalatte e dall’archivista Andrea D’Arrigo; gli
utenti hanno a disposizione i servizi di fotocopiatura e riproduzione digitale di carte o
fotografie secondo le normative vigenti. Sono state evase 228 richieste di documenti
fotografici in copia, alcune delle quali presentate per la mostra “Fare gli Italiani”; per la
mostra su Primo Levi programmata presso il Kyoto Museum of World Peace
(Giappone) per ottobre; per il volume La Torino della Liberazione. Dagli scioperi del
marzo 1944 alla festa del 6 maggio 1945, Priuli & Verlucca, 2011;, per la mostra sulla
Resistenza italiana del Musée de la Résistance et de la Déportation di Grenoble (ved.
pag. 30).
La consultazione degli inventari avviene attraverso le postazioni informatiche a
disposizione.
Dal 1° gennaio si sono registrati i seguenti accessi alle pagine del sito dell’Istituto:
- istoreto.it/archivio visualizzate 14.300 pagine
- Partigianato visualizzate 52.500 pagine
- Deportazione visualizzate 10.000 pagine
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- Lapidi visualizzate 500 pagine
- Esodo visualizzate 19.000 pagine
- Archos/Metarchivi 14.500 visite, 11.000 visitatori assoluti, 120.000 pagine
visualizzate.
L’attività di consulenza si è svolta anche al di fuori dell’Istituto con visite e incontri, in
particolare nei confronti dei Centri-rete istituiti col Progetto Interreg “Memoria delle
Alpi”; in questo quadro è continuata la collaborazione con il Comitato Colle del Lys, la
Città di Lanzo per le attività del Centro di documentazione “Nicola Grosa” di Lanzo
Torinese, l’Ecomuseo di Coazze, il Comune di Luserna San Giovanni per le attività del
locale centro di documentazione.
E’ stata altresì fornita risposta a 103 richieste di consulenza per via telematica.
Specifica consulenza è stata fornita al Consiglio Regionale per la manifestazione “Voci
dei luoghi” e all’Archivio audiovisivo canavesano per il documentario Castellamonte in
guerra 1940-1945
2. Progetto Archos/Metarchivi-Biografie. Accrescimento e sviluppo
Grazie al sostegno che dal 2006 la Compagnia di San Paolo ha dato con continuità al
progetto “Archos/Metarchivi-Biografie”, il sistema informatico è risultato strategico
nella comunicazione del patrimonio archivistico, esigenza tanto più urgente di fronte
alla crisi che investe la cultura in Italia, quando una contrazione severa delle risorse
mette in discussione l’esistenza stessa delle strutture di conservazione. La necessità di
tutelare il patrimonio e di potenziare i legami tra gli archivi di Enti vari, in modo da
evidenziarne e renderne agevolmente fruibili le connessioni, ci ha indotti a sviluppare il
sistema Archos in questa direzione.
2.1 La funzione per la gestione del patrimonio archivistico da parte di Enti conservatori
diversi
L’interesse dimostrato da numerosi Enti e Istituti detentori di archivi nei confronti del
sistema Archos/Metarchivi-Biografie ci ha indotto ad anticipare lo studio e la
realizzazione di una nuova funzione che permetta al sistema di gestire sulla stessa
piattaforma una pluralità di Enti conservatori. Sviluppo reso necessario non solo per la
presenza di archivi di Enti tradizionalmente e da tempo collegati all’Istituto (come il
Centro di Documentazione della Resistenza di Lanzo Torinese e altri centri della rete
europea “Memoria delle Alpi”), ma anche per i lavori in corso su archivi di altra
proprietà e collocazione, riordinati, inventariati, digitalizzati e gestiti dall’Istituto quali
l’archivio personale di Alessandro Galante Garrone (presso gli eredi) o il fondo
documentario di Ettore De Giorgis (presso la Biblioteca Civica di Lanzo). Inoltre si è
considerata prioritaria la necessità di creare legami e sinergie con gli Istituti presenti nel
Palazzo dei Quartieri Militari, con l’obiettivo di procedere a una integrazione di servizi
e di strutture che favoriscano utenti e ricercatori e permettano economie di gestione,
facendo del palazzo un polo archivistico e bibliotecario integrato.
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2.2 Sinergia con il Centro internazionale di studi Primo Levi
In particolare si è instaurata una proficua sinergia con il Centro internazionale di studi
Primo Levi con il quale, dal 2009, l’Istituto ha sviluppato nel settore bibliotecario una
importante forma di collaborazione, regolata da convenzione (vedi anche BIBLIOTECA)
che rende possibili razionalizzazioni nell’uso delle strutture, nell’impiego del personale,
nei servizi al pubblico e nell’incremento delle consistenze librarie.
La nuova funzione del sistema Archos, sulla quale si è concentrata parte rilevante
dell’attività, permette ora di sviluppare un’interazione anche nel settore degli archivi.
L’interesse manifestato dal Centro per il sistema ha trovato ulteriore conferma in
incontri di studio per discutere e definire gli obiettivi di un ulteriore sviluppo del
software riguardante le relazioni tra archivio e biblioteca.
A questo fine si sono svolti numerosi incontri tra gli archivisti dell’Istituto e del Centro,
Carlo Pischedda, autore del progetto, e Maurizio Vivarelli, docente di Archivistica e
Biblioteconomia presso l’Università di Torino. E’ stato discusso un progetto, presentato
alla Compagnia di San Paolo con la richiesta di finanziamento della fase III del sistema
Archos, per la realizzazione di un’applicazione che permetta il recupero dei vincoli
archivistici rintracciabili nelle collezioni librarie personali, o in porzioni direttamente
attinenti alle unità archivistiche, ripristinando, a vantaggio dell’utenza, tale relazione.
2.3 Caratteristiche della nuova funzione
La funzione “Multiconservazione” è stata completata nel maggio 2011. E’ stata
progettata da Carlo Pischedda con la consulenza archivistica di Andrea D’Arrigo e il
supporto tecnico-informatico di Filippo Rocca (vedi alla pagina
http://metarchivi.istoreto.it/str_arch.asp).
Per ogni Ente conservatore sono ora disponibili:
- la struttura gerarchica dell’archivio, articolata nei livelli fondo > serie (> sottoserie)
> fascicolo (> sottofascicolo) > documento;
- il topografico d’archivio;
- il catalogo web (bassa definizione formato .jpg) dei documenti digitali;
- il catalogo hdef (alta definizione formato .tif) dei documenti digitali;
- tutti i report generati e distinti per archivio (elenco delle consistenze, dizionario
delle voci d’indice utilizzati nei vari fondi, prospetto dei fondi ordinati e non);
- la gestione degli utenti. Sono assegnabili profili distinti agli utenti di ogni Ente
conservatore distinti in: visitatore, ospite, operatore. La funzione di amministratore
si mantiene unica, assicurando un’unica supervisione dei profili;
- la gestione dei compilatori. Sono assegnabili profili distinti ai compilatori delle
schede descrittive di ogni Ente conservatore;
- la ricerca semplice effettuata su tutti gli archivi fornisce risultati suddivisi per
archivio;
- la ricerca avanzata avviene interrogando i vari campi dei records filtrando l’archivio
conservatore e i livelli gerarchici. L’interrogazione può utilizzare i connettivi logici
AND OR.
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2.4 Un ulteriore sviluppo: l’esportazione dei cataloghi digitali in formato XML
Sempre a cura di Carlo Pischedda è stata studiata la funzione di esportazione dati. Essa
fornisce la possibilità di disporre di un elenco sequenziale in formato ACII di tutto il
catalogo archivistico e biografico, suddiviso per archivio e secondo la gerarchia dei
livelli.
L’esportazione, in formato XML, apre a future possibilità di mappatura dei dati quali
EAD, per la condivisione e l’interrogazione.
Le nuove funzioni sono state presentate al Comitato scientifico dell’Istituto il 19 luglio.
3. Acquisizione, riordino e inventariazione di fondi archivistici
3.1. Acquisizione di nuovi fondi (gennaio-dicembre 2011)
Le nuove acquisizioni sono state rilevanti:
Fondo Michele Candela: documentazione relativa ai CLN Aziendali di Torino;
Fondo Aldo Giardino: album di fotografie, diplomi e onorificenze, manifesti e timbri
partigiani, raccolta di ritagli stampa, fotoincisioni di Domenico Riccardo Peretti Griva,
memorie, lettere e documenti relativi al periodo partigiano e post-liberazione;
Fondo Edgardo Favaloro/Danilo Giorsetti: album fotografico rilegato in rosso con
immagini fotografiche della Jugoslavia nel dopoguerra, insieme ad un volume con
biografie di resistenti jugoslavi;
Fondo Luisa De Carli: documenti e memorie riguardanti l’attività durante la
Resistenza;
Carte Luciano Miglino: memoria manoscritta intitolata Diario di guerra partigiana:
per chiarimenti su fatti successi nel 1945;
Fondo Sergio Pettinati: documenti personali, fotografie e ritagli di giornale relativi
all’attività partigiana nella III divisione GL e alla militanza politica nel Partito
d’Azione. E’ stata anche acquisita la divisa partigiana;
Fondo Marisa Sacco: carte e fotografie personali, ritratto di Marisa Sacco, opera di
Franca Gallafrio (olio su tela, 1964); la documentazione è stata versata dal figlio Paolo
Pettinati;
Fondo Giovanni Armenia: documentazione relativa all’attività di membro della
Commissione interna di Fiat Spa ;
Fondo Pier Luigi Quaregna: integrazione al fondo;
Fondo Gino Cattaneo: documenti relativi alla presidenza dell’Anpi provinciale di
Torino;
Fondo Alessandro Caimi: carteggi personali;
Fondo Elena Ottolenghi Vita Finzi: integrazione al fondo, documenti provenienti
dall’archivio del cugino Giuseppe Tedesco;
Fondo Cesare Alvazzi Del Frate: integrazione al fondo;
Carte Virginia Galante Garrone : carteggi, manoscritti e cimeli versati da Anna Maria
Cappelli;
Fondo Romeo Baratta: documenti personali;
Fondo Dorino Porta: carte familiari e del periodo partigiano versate da Laura Porta;
Fondo Enzo Lalli: importante integrazione al fondo contenente documenti dell’Arci e
della Cna;
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Fondo Giorgio Vaccarino: cospicua integrazione al fondo già esistente, costituita
prevalentemente da carte di lavoro, versata da Lelia Castagnone Vaccarino;
Fondo Giovanni Mocca: carte relative alla scuola torinese nel dopoguerra;
Fondo Tobia Imperato: integrazione al fondo, costituita da materiale fotografico;
Fondo Carlo Galante Garrone: documentazione relativa all’attività di parlamentare e
di avvocato nel processo Kappler e in altri più recenti.
3.2 Ordinamento di fondi archivistici
Archivio Alessandro Galante Garrone, Fondo Corrispondenza
Le operazioni di ordinamento dell’archivio, lavori volti a riprodurre tutto il materiale in
una versione digitale, come già per il Fondo Carte di Lavoro, si sono concluse con la
fase di condizionamento della documentazione. Si ricorda che il fondo è costituito da
oltre 13.000 carte, ed è suddiviso in due raggruppamenti: Carte Familiari e Carte di
Corrispondenza. Le Carte familiari sono organizzate in 16 fascicoli, per un totale di
circa 1.000 carte; le Carte di Corrispondenza comprendono 89 fascicoli, per un totale di
oltre 12.000 carte (Michelarcangelo Casasanta).
Per il condizionamento dei fascicoli sono state impiegate cartelline a tre alette in
cartoncino certificato Acid-Free 300 gr/mq, che garantiscono la massima protezione sia
chimica che fisica del materiale conservato. E’ ora possibile procedere alla riproduzione
digitale, comprensiva di copie di consultazione, concordata per l’autunno con la ditta
Iss.
Fondo Ettore De Giorgis
L’Archivio di Ettore De Giorgis (Lanzo Torinese 1931-1991), eminente figura del
rinnovamento conciliare, insegnante e pubblicista, collaboratore della rivista “Esprit” e
studioso dei rapporti tra fede religiosa e impegno politico, costituisce una testimonianza
rilevante del ruolo svolto dall’intellettuale nella cultura italiana e internazionale tra la
fine degli anni Cinquanta e la metà degli anni Ottanta.
Andrea D’Arrigo ne ha concluso l’ordinamento presso la Biblioteca civica “Augusto
Cavallari Murat” di Lanzo Torinese, detentrice delle carte. La consistenza dell’archivio
è risultata di 800 unità archivistiche.
Il fondo è ora pronto per il passaggio alla riproduzione digitale che avverrà
contemporaneamente alla lavorazione delle carte dell’archivio Alessandro Galante
Garrone, secondo le intese con la ditta Iss che avvierà i lavori nell’autunno, operazione
che permetterà la consultazione anche presso l’Istituto.
Per la valorizzazione di questo patrimonio Andrea D’Arrigo ha organizzato due giornate
di studio, che si sono svolte il 4 e il 5 novembre (ventesimo anniversario della
scomparsa di De Giorgis) rispettivamente a Torino e a Lanzo Torinese. (vedi Convegni
e seminari). E’ stato presentato l’archivio con l’intervento della Soprintendenza
archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta. Sono visibili su Archos la scheda fondo,
la biografia del soggetto produttore e la descrizione dei fascicoli della serie archivistica
"Corrispondenza".
Fondo Guido Quazza
Le schede informatiche dell’imponente fondo personale di Guido Quazza sono state
oggetto di revisione e controllo prima della definitiva pubblicazione in Archos. Già
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inserito l’inventario nel sistema (schede fondo, serie, sottoserie, fascicolo; biografia) la
revisione ha riguardato il controllo dei dati esterni delle unità archivistiche (consistenze,
tipologie): sono state riviste 1400 schede so 1717 a cura di Laura Maietti (volontaria).
Fondo Roberto Malan
E’ stato portato a termine l’ordinamento dell’archivio di Roberto Malan. Sono state
individuate due serie archivistiche: le “Carte resistenziali” e le “Carte personali”
La serie “Carte resistenziali” è attualmente costituita da 118 fascicoli e si articola
principalmente secondo un criterio che da un lato rispetta la modalità di organizzazione
messa in atto da Malan su una porzione delle carte, dall’altro tiene conto di un quadro di
classificazione della documentazione, presumibilmente ideato subito dopo la liberazione
e applicato attraverso l’uso di sigle alfanumeriche sui singoli documenti, che prende in
considerazione sia gli organismi produttori, sia la tipologia della documentazione.
La serie “Carte personali” è costituita soprattutto da carteggi con familiari, amici e
conoscenti, e da documentazione relativa alle principali attività svolte da Malan prima
della Resistenza e nel dopoguerra fino agli anni Settanta.
L’inventario dell’archivio sarà pubblicato sul sistema di descrizione archivistica
Archos/Metarchivi.
L’ordinamento, curato da Andrea D’Arrigo, ha usufruito di un finanziamento della
Chiesa Evangelica Valdese stanziato grazie ai fondi dell’8 per mille.
Fondo Bruno Carli
E’ stato avviato l’ordinamento del cospicuo fondo documentario di Bruno Carli a cura
di Vincent Verdese (ex stagista, ora volontario) .
Fondo Ferruccio Maruffi
E’ stata completata la schedatura del fondo, ricco di video relativi ai viaggi di studio ai
campi di concentramento nazisti, a cura di Marcella Pepe (volontaria).
Archivio di deposito dell’Istoreto
E stato intrapreso il riordino dell’imponente archivio di deposito dell’Istoreto che
riguarda l’attività dell’ente dal 1965 (Dada Vicari, segretaria ‘storica’ dell’Istituto, ora
volontaria, con la collaborazione di Roberto Morando, volontario). La parte più antica
(1947-1964) è già entrata a far parte dell’archivio storico negli anni passati: il relativo
inventario è consultabile in rete nel sistema Archos.
Archivio Bruno Vasari
Grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo e della Regione Piemonte è stato
avviato nel 2008 il progetto volto alla conservazione e alla valorizzazione del fondo
Bruno Vasari. Il fondo raccoglie la vasta documentazione (circa 40 metri lineari) donata
da Bruno Vasari all’Istituto a partire dal 2004, relativa alla sua attività di dirigente della
Rai, di presidente dell’Associazione nazionale ex deportati e di fine letterato e poeta. Il
fondo, di cui è stata acquisita l’ultima parte dopo la scomparsa di Vasari (20 luglio
2007), è stato notificato dalla Soprintendenza agli Archivi.
Le fasi di riordino dell'archivio e la creazione della banca dati dell’Archivio della
deportazione piemontese (ADP), previste dal progetto, si sono concluse nel 2010. Fino
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a dicembre 2011 sono stati descritte e caricate 5 serie (Rai, Associazioni, Raccolta
materiale documentario, Scritti e interviste, Corrispondenza).
L’ordinamento è curato da Barbara Berruti
Venerdì 16 settembre alle h. 18,00 a Trieste, presso la Libreria Minerva è stato
presentato il volume di Bruno Vasari Milano-Mauthausen e ritorno, ripubblicato nel
dicembre 2010 in edizione critica. Il volume, stampato nell’agosto del 1945 con il titolo
Mauthausen bivacco della morte, rappresenta la prima testimonianza che denunciava la
realtà dei campi di sterminio nazisti.
Fondo audiovisivo “Parole di donne”
Si tratta di 9 interviste realizzate nel 2010 nel corso del progetto "Dalle Alpi all'Europa",
finanziato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte. Le intervistate sono
donne nate nella seconda metà degli anni venti a Coazze, Cumiana, Lanzo Torinese,
Luserna San Giovanni. Le interviste restituiscono le loro storie di vita che si dipanano
attraverso la guerra e le trasformazioni economiche e sociali del territorio alpino
nell'immediato dopoguerra. L’Istituto ha provveduto a fare l’encoding video e a
schedare l’intervista integrale sul proprio sistema Archos, sia in metarchivi sia in
biografie (a cura di Barbara Berruti).
Fondo audiovisivo Memorie per il Museo diffuso (v. anche 3.3Attività di raccolta
delle fonti)
Si tratta di 10 interviste realizzate nel corso del 2011 insieme all’Associazione Memoro
-Banca della memorie. Anche per queste interviste l’Istituto ha provveduto a fare
l’encoding video e a schedare l’intervista integrale sul proprio sistema Archos, sia in
Metarchivi sia in Biografie (a cura di Barbara Berruti).
Banca dati Archivio della deportazione piemontese
Nel corso del 2011 sono stati attribuiti 53 codici d’accesso richiesti da ricercatori per la
consultazione della Banca dati Archivio della deportazione piemontese.
Conservazione e valorizzazione del patrimonio del Centro rete di Luserna San
Giovanni
Il progetto, finanziato dalla Provincia di Torino, prevede il riordino, la descrizione, il
condizionamento e la pubblicazione on-line dell’inventario dei numerosi fondi relativi
al periodo 1940-1945 (cartacei, fotografici, e interviste video), depositati presso il
Centro rete.
Tale intervento è stato affidato a Cristian Pecchenino, archivista diplomato all’Archivio
di Stato.
Il progetto prevede inoltre la realizzazione di due interviste che serviranno ad integrare
il materiale già presente per produrre un DVD che racconterà attraverso le immagini e
le interviste la storia di Luserna.
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3.3 - Attività di raccolta delle fonti
"Memorie di Piemonte. I saperi della tradizione"
L’Istituto sta incrementando la raccolta di interviste partecipando a questo nuovo
progetto proposto dalla Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo in
collaborazione con la Fondazione Nuto Revelli di Cuneo e sostenuto dalla Regione
Piemonte. Esso ha lo scopo di "raccogliere le tante e diverse informazioni in appositi
archivi elettronici, in modo da essere fruite attraverso la creazione di percorsi analitici in
grado di fornire una lettura articolata e critica dei dati". La banca dati intende
organizzare i dati per territori, tempi, categorie, per restituire una panoramica storico-
antropologica, dei saperi popolari nei territori oggetto d’indagine. All'interno di questo
vasto progetto si prevede di "recuperare, fin da subito, una specifica memoria collettiva,
quella connessa all’epica della Resistenza, che risulta essere la prioritaria emergenza
antropologica su cui intervenire" in modo da dare vita all’Archivio “I gesti e le parole
della Resistenza". La base di dati sarà costituita da video documenti sui gesti e le parole
degli anziani partigiani, al fine di collocare la memoria resistenziale in una più vasta
raccolta di storie di vita e di contribuire ad un’inedita lettura critica delle trasformazioni
che hanno caratterizzato la storia dell’Italia repubblicana. I documenti filmici saranno
integrati da informazioni (socio-anagrafiche e territoriali) a carattere testuale che
verranno rese disponibili in rete.
Per entrambi questi aspetti, quello più generale e quello più specifico, legato alla
memoria della Resistenza, tale progetto si presenta per l’Istoreto come un ampliamento
del progetto Interreg “La memoria delle Alpi”, realizzato negli anni 2002-2008 con
capofila la Regione Piemonte, e del suo attuale sviluppo “La memoria delle Alpi - Dalle
Alpi all’Europa”, proposto congiuntamente al Centro d’iniziativa per l’Europa del
Piemonte, già in corso di realizzazione (v. Ricerca).
Il progetto “I gesti e le parole della Resistenza” richiede:
- la raccolta analitica e diffusa sul territorio regionale delle fonti filmiche,
fotografiche e testuali riguardanti l’oggetto della ricerca;
- la ricostruzione delle reti di conoscenza che costituiscono i nodi informativi della
memoria partigiana regionale esistente (Istituti per la storia della Resistenza,
Centri di ricerca, Fondazioni, Associazioni, Università, ecc…);
- un censimento rigoroso dei partigiani da intervistare. Un secondo censimento
identificherà la generazione più giovane che non ha partecipato all’evento bellico
ma che possiede memoria diretta del periodo storico.
L'Istoreto, insieme agli altri Istituti del Piemonte, lavora al progetto seguendo, ciascuno
nel territorio di propria competenza, le tre fasi su indicate. Tale attività si è avviata nel
primi mesi del 2011, con una prima fase di censimento dei materiali di vario tipo già
raccolti e presenti negli Istituti (registrazioni, filmati, fotografie, memorie scritte) e le
indicazioni sulla conservazione e la valorizzazione delle fonti censite (a cura di Eric
Gobetti). È stato inoltre stilato da Barbara Berruti e Luciano Boccalatte un elenco di
possibili testimoni da intervistare per raccogliere le ultime memorie della generazione
che ha vissuto il secondo conflitto mondiale.
L'Istituto ha inoltre attivamente collaborato al corso "Granai della Memoria" tenutosi
presso l'Università di scienze gastronomiche di Pollenzo tra maggio e giugno 2011.
Claudio Dellavalle ha tenuto una lezione su "storiografia e memoria della Resistenza",
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Luciano Boccalatte su "La creazione della memoria: i documenti"; Barbara Berruti e
Andrea D'Arrigo su "La memoria storica e gli Istituti storici della Resistenza".
Il progetto è curato da Barbara Berruti, Luciano Boccalatte, Andrea D'Arrigo.
La percezione del territorio alpino tra guerra e dopoguerra
Sono state realizzate e inserite in Archos nove interviste di donne nell’ambito di questo
progetto (v. Ricerca).
Altre interviste
E’ stata effettuata la trascrizione delle 10 interviste sulla Val Chisone (già consultabili
in Archos) da allegare alle rispettive schede elettroniche per la consultazione in rete; è
infine iniziata la trascrizione delle registrazioni audio relative alla testimonianza di
Raimondo Luraghi (a cura di Laura Novello e Enzo Tumminello, volontari).
3.4 Biografie
Sono state compilate o revisionate le seguenti 28 biografie, corredate da accurate
bibliografie, di soggetti produttori o di personaggi con attinenza agli archivi posseduti (a
cura di Chiara Colombini, Cristian Pecchenino, Andrea D’Arrigo, Barbara Berruti):
Tina Anselmi, Franco Antonicelli, Raoul Bombacci, Paolo Braccini, Cesarina Carletti,
Elio Coppa (revisione), Gino Doné, Alessandro Galante Garrone, Carlo Galante
Garrone, Duccio Galimberti, Aldo Garosci (revisione), Leone Ginzburg, Antonio
Giolitti, Rocco Giovinazzo, Paolo Greco, Andrea Guglielminetti, Carlo Levi, Luciana
Nissim, Giuseppe Perotti, Carlo Ludovico Ragghianti, Giovanni Roveda, Italo Tibaldi,
Fiore Toye, Giacomo Ris Troglia, Luigi Valenzano.
3.5 Revisione dati, redazione
I dati inseriti nel sistema Archos sono stati oggetto, come sempre, di sistematico
controllo per l’eliminazione di errori, incongruenze, ripetizioni e difformità (Carlo
Pischedda, Andrea D’Arrigo).
La revisione si è svolta sulle schede riguardanti:
Schede fondo: 355
Schede serie e sottoserie: 157
Schede fascicoli e sottofascicoli: 6531
Voci d’indice utilizzate nelle schede archivistiche e biografiche: 18.733 (soggetti,
luoghi, persone, enti, ricerche).
4. Attivazione e tutoraggio di stages universitari
4.1 - In base a specifiche convenzioni, si è svolta attività di tutoraggio, a cura di Andrea
D’Arrigo, per lo studente Andrea Manassero (Facoltà di Lettere e filosofia, Università
di Torino) dal 4 aprile al 30 giugno (250 ore) e per la studentessa Victoria Musiolek
(Facoltà di Lingue e letterature straniere, Università di Torino) dal 22 novembre al 27
gennaio 2012 (150 ore). I progetti formativi e di orientamento avevano come obiettivo
l’acquisizione da parte degli stagisti di competenze pratiche nel settore della
documentalistica.
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4.2 - E’ stata rinnovata la convenzione annuale con la II Facoltà di Architettura del
Politecnico che prevede la formazione degli studenti sui luoghi di memoria della città
nella seconda guerra mondiale, attraverso un percorso costituito da incontri e lezioni
(Franco Rolle, Ersilia Alessandrone Perona, Luciano Boccalatte) ed esercitazioni. Nel
corso dell’anno accademico 2010-2011 hanno frequentato gli stages (75 o 150 ore) 18
studenti provenienti dai corsi di laurea in Architettura per il Progetto, Storia e
Conservazione dei Beni architettonici e ambientali, Restauro e Valorizzazione,
Architettura (specialistica). Un primo gruppo (Giovanna Maria Carà, Caterina Nolli,
Federica Risso, Barbara Volpi) ha svolto un’esercitazione sui teatri torinesi durante la
guerra, in particolare il teatri Maffei e Chiarella, svolgendo ricerche d’archivio e
intervistando il regista Massimo Scaglione. Un altro gruppo (Francesca Carosso, Giulia
Gargiulo, Francesca Rollino, Marta Saccocci) ha svolto la propria esercitazione sul sito
del primo insediamento degli stabilimenti Fiat in corso Dante, poi sede della Scuola
Allievi. Oltre alle ricerche condotte presso gli archivi aziendali, è stato intervistato
Ilario Monaco, ex allievo Fiat. Un terzo gruppo (Valeria Ghiotti Saluzzo, Chiara Drago,
Fabrizio Guglielmino) si è occupato del Palazzo delle Poste centrali di Torino
considerato come luogo dedicato al servizio postale durante la guerra. Infine un altro
gruppo (Elisa Tartaglino, Giuseppe Iuliano, Ambra Seghesio, Valentina Balia) si è
occupato dell’Albergo Nazionale, sede della SD-Sipo tedesca durante l’occupazione. Il
gruppo che segue attualmente lo stage (Clara Badella, Chiara Fiorano, Beatrice
Stevenin) sta esaminando l’area degli ex Stabilimenti Lancia di via Caraglio. Le attività
sono state coordinate da Luciano Boccalatte. Esse non comportano alcun onere per il
Politecnico e sono svolte dall’Istituto a titolo gratuito.
4.3 – Un nuovo gruppo di studenti del Corso di Restauro e Conservazione, III anno
(Daniele Sanna, Chiara Maggi, Arianna Granito) si occupa del progetto di Museo
Diffuso della Resistenza.
5. Collaborazioni specifiche
Gli archivisti Luciano Boccalatte e Andrea D’Arrigo hanno fornito numerose
consulenze specifiche, tra le quali segnaliamo :
- Comitato Italia 150, per il prestito di oggetti e la fornitura di immagini alla mostra
“Fare gli Italiani” (Torino OGR, 17 marzo-20 novembre 2011);
- Associazione “Aiuola Donatello” di Torino per una mostra in occasione del 20°
anniversario della scomparsa di Natalia Ginzburg;
- Alessandro Caimi per la pubblicazione del volume di memorie Ricordanze con
disegni, Torino, Genesi, 2011; Massimo Ottolenghi per la pubblicazione del volume
Ribellarsi è giusto, Milano, Chiarelettere, 2011;
- Città di Torino per la salvaguardia della lapide ai caduti della Resistenza degli ex
stabilimenti Lancia di via Caraglio;
- Ingegner Ugo Sacerdote per la destinazione alla Città di Torino del fondo di disegni
e dipinti del padre, il pittore Anselmo Sacerdote;
- Giovanni Viarisio per una ricerca volta a ricostruire il profilo biografico di Luigi
Capriolo;
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- Aldo Armand Pilon, per la pubblicazione di una raccolta di testimonianze e testi sul
battaglione alpino Piemonte del Corpo italiano di liberazione, con numerosi incontri
presso il Circolo Ufficiali di Torino;
- Marina Verra per la pubblicazione di L'ottavo assedio. Scritti di Aurelio Verra in
“Giustizia e libertà” - Cuneo 1945-1946, Cuneo, Nerosubianco, 2011;
- Comitato della Regione Piemonte per l'affermazione dei valori della Resistenza e dei
principi della Costituzione repubblicana: ricerca e selezione dei brani letti durante il
concerto per la festa della liberazione, 25 aprile 2011;
- revisione del testo per un volume di Lorenza Cavallo con la presentazione degli
“Archives Lorenza e Luigi Cavallo”, destinati all’Istituto;
- Giancarlo Bergami per la nuova edizione riveduta e ampliata della Guida
bibliografica degli scritti su Piero Gobetti;
- Tribunale di Torino : nel 2009 Luciano Boccalatte è stato nominato dalla Procura
presso il Tribunale di Torino consulente nella causa intentata da Francesco Cordero
di Pamparato contro Stefano Barone, Ezio Capello e Aldo Lazzaretti, autori ed
editore del volume Trana. Frammenti di storia e di vita, Trana, Lazzaretti, 2008,
contenente affermazioni ritenute diffamatorie nei confronti del comandante
partigiano e medaglia d’oro Felice Cordero di Pamparato, Campana. Nel 2011
Luciano Boccalatte ha seguito le udienze come consulente del Pubblico Ministero.
Dopo ogni udienza (7 marzo, 5 maggio, 13 luglio) ha presentato al PM relazioni
scritte sui fatti emersi dalle testimonianze, svolgendo ulteriori ricerche presso gli
Archivi di Stato di Torino, Milano e Firenze.
Sono infine proseguiti i lavori per la realizzazione del documentario L’archivista, di
Elena Valsania e Christian Grappiolo (Studio Feliz). Si sono tenuti numerosi incontri
con gli autori per la messa a punto del copione, è stata fornita una consulenza
archivistica e sono state effettuate riprese in Istituto e presso la Caserma La Marmora di
via Asti in occasione della cerimonia annuale nell’anniversario della liberazione
(Luciano Boccalatte).
E’ stata completata la schedatura del fondo, ricco di video relativi ai viaggi di studio ai
campi di concentramento nazisti a cura di Marcella Pepe (volontaria).
Biblioteca
L’inizio del 2012 ha segnato il passaggio del polo piemontese dall’applicativo SBN
Adabas (in uso fino a novembre 2011) al nuovo software SBNWeb. L’adozione del
nuovo sistema ha comportato una sospensione di circa un mese dell’attività lavorativa
per consentire la migrazione e la verifica dei dati. In questo periodo la bibliotecaria,
insieme ad un ristretto gruppo di altri bibliotecari scelti dalla Regione per partecipare al
corso tenuto dal personale dell’ICCU, ha collaborato alla formazione di tutti i
bibliotecari delle biblioteche specialistiche e degli Istituti della Resistenza che sono
passate al nuovo applicativo.
Nel 2011, nonostante i tagli ai contributi concessi alla Biblioteca, l'attività è proseguita
regolarmente ed i servizi sono stati erogati al pubblico dal personale dell'Istituto con
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l’ausilio di validi collaboratori che hanno prestato la propria opera in qualità di
volontari.
Materiale librario
Al 31 dicembre 2011 la biblioteca risultava in possesso di 68.022 volumi schedati e
collocati, per un totale di 84.818 records, con una progressione di circa 2.000 titoli
all’anno.
Il thesaurus della banca dati comprendeva 36.242 nomi di autori e 17.080 soggetti di
storia contemporanea.
Sempre a tale data è stata completata l'informatizzazione di tutti i volumi della
biblioteca e di tutto il materiale periodico. Pertanto sia il materiale acquistato
direttamente dalla biblioteca che quello proveniente dalle donazioni è stato messo a
disposizione degli utenti.
Sulla base del documento di previsione la biblioteca ha proseguito i lavori di schedatura
del suo patrimonio librario ed in particolare:
- E’ stata completata la catalogazione del fondo donato alla biblioteca dalla moglie di
Giorgio Vaccarino, scomparso il 10 gennaio 2010. Primo direttore dell’Istituto
storico della Resistenza in Piemonte (Isrp), nonché presidente dal 1992 al 1998,
Vaccarino dopo l’8 settembre 1943 divenne partigiano nella formazioni Gl,
ricoprendo l’incarico di ispettore del Comando regionale piemontese; fu inoltre
rappresentante del Partito d’Azione e segretario nel Cln torinese. Nell’immediato
dopoguerra diresse il settimanale “Giustizia e libertà” e decise di proseguire gli studi
rivolgendo i suoi interessi soprattutto verso la storia del giacobinismo, della III
Repubblica francese e della Resistenza italiana ed europea. Autore di importanti
opere storiografiche e di numerosi articoli, nel 1955 ottenne anche la libera docenza
in Storia del Risorgimento presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Torino. I
volumi vanno ad integrare il preesistente fondo di circa 200 volumi e opuscoli già
donati dallo stesso nel 2001. Il fondo racchiude tutti i materiali sulla Resistenza
italiana ed europea raccolti dal professore nel corso degli anni per i suoi studi e
comprende in totale 510 titoli.
- E’ continuata la collaborazione con il Centro Internazionale di Studi “Primo Levi”.
Dando seguito alla Convenzione stipulata nel 2009 (che prevede un impegno
reciproco ad integrare i rispettivi patrimoni bibliografici e svilupparne la fruizione
attraverso la disponibilità fisica e gli strumenti della rete) è proseguita la
catalogazione del fondo bibliografico affidato in deposito temporaneo all’Istituto.
Fino al 31 dicembre 2011 sono stati inseriti nel sistema locale ErasmoNet 2.288
articoli (trattati e catalogati come opuscoli), 284 volumi di varia provenienza e 785
spogli, tutti confluiti nella Bibliografia Primo Levi.
- Si è proceduto alla revisione dei periodici dell’emeroteca dell’Istituto contraddistinti
con le collocazioni Per, G.per, Per.G, controllando a scaffale le consistenze ed
aggiornando i dati sui vari cataloghi della Biblioteca (SBN, ErasmoNet, ACNP ed
ESSPER). Attualmente sono stati revisionati circa 500 periodici su 1.100.
- Nel 2011 sono stati immessi nel catalogo della biblioteca più di 1.000 volumi ed
opuscoli di nuova acquisizione, oltre a quelli inseriti nei fondi.
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Sistemi di catalogazione (SBNWeb, ErasmoNet)
Il nuovo software SBNweb, così denominato poiché web-based, ovvero accessibile
attraverso internet, offre molteplici strumenti di supporto al bibliotecario sia per la
catalogazione a livello locale che a livello di indice. Il sistema consente inoltre una più
precisa gestione del patrimonio librario, a partire dagli ordini fino al controllo dei
magazzini. Anche i servizi all’utenza sono stati implementati in quanto i moduli
prevedono la completa configurazione dei servizi erogati, nonché la gestione degli
utenti, delle autorizzazioni e dei movimenti. L’interfaccia riservata ai lettori consente di
inserire suggerimenti di acquisto e richieste relative a documenti registrati in SBN o a
documenti pregressi, verificare lo stato delle richieste in corso ed eventualmente
richiederne la proroga
Già da parecchi anni, la biblioteca ha integrato il sistema nazionale SBN con il sistema
locale Erasmo enterprise, che permette di memorizzare in un unico archivio tutto il
posseduto (anche la cosiddetta “letteratura grigia”, ovvero tutto il materiale che non è
possibile schedare in SBN).
Nel novembre 2006 è stato adottato ErasmoNet, ovvero la versione web del sistema
Erasmo. ErasmoNet permette di consultare in modo facile e veloce i cataloghi in linea
delle Biblioteche costituenti il Polo ERASMO e, aderendo al protocollo di colloquio con
l’indice nazionale SBN, offre la possibilità di catalogazione partecipata. Il nuovo
sistema permette di effettuare ricerche più dettagliate e più mirate grazie
all’introduzione della Ricerca avanzata, Ricerca per indici e Ricerca multicanale; inoltre
rende possibile la consultazione, la stampa e gestione di un numero infinito di
bibliografie, con possibilità di inviare ad indirizzi di posta elettronica gli elenchi creati.
A maggio 2011 si è passati alla nuova OPAC WEB 2.0, che rende ancora più agevole
l'interazione biblioteca lettori. La nuova OPAC permette al lettore di accedere al
servizio “News” e “Bollettino novità” e di visualizzare i titoli recentemente acquisiti
dalla biblioteca con la disponibilità di immagini, recensioni, sommari tratti dal web. I
lettori possono inoltre scrivere commenti e recensioni sui libri, condividere
informazioni con altri utenti, inviare proposte, estendere le possibilità di ricerca,
indicare TAGS per classificare i libri e diversi materiali presenti nel catalogo.
Frequenze e servizi all’utenza
Da gennaio a dicembre 2011 hanno frequentato la biblioteca 2.130 ricercatori, un
numero elevato se si tiene conto della sua alta specializzazione.
Sempre nello stesso periodo sono stati effettuati 51 prestiti interbibliotecari e si sono
evase 47 richieste di fotocopia parziale di volumi.
La biblioteca osserva il seguente orario di apertura : lunedì – venerdì dalle ore 9 alle ore
13 e dalle 15 alle 18 per un totale di 35 ore settimanali.
Numerose sono le consulenze fornite agli utenti, sia durante gli orari di apertura della
Biblioteca che per via telematica. Fino al 31 dicembre 2011 il catalogo on-line della
biblioteca ha avuto 759.841 accessi (di cui 1.961 univoci), per un totale di 521.091
pagine visitate
Numerosissimi sono anche gli utenti che accedono al sito della biblioteca (8.325
visualizzazioni, di cui 6.227 univoche), sul quale, oltre ai cataloghi delle monografie,
dei periodici e degli spogli, è possibile trovare anche l’elenco dei volumi doppi, inseriti
in un’apposita banca dati realizzata nel 2007 che permette l’aggiornamento in tempo
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reale. Tali volumi, utilizzati per lo scambio con altre biblioteche o istituti culturali,
costituiscono una fonte preziosa per l’incremento del patrimonio. Inoltre si segnalano le
importanti donazioni di volumi doppi a favore delle seguenti biblioteche:
- Biblioteca dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in
Italia Ferruccio Parridi Milano
- Biblioteca dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea
in provincia di Modena
- Biblioteca del Museo del Risorgimento di Torino
- Biblioteca dell’'Istituto Storico Parri Emilia-Romagna
- Biblioteca della Fondazione Isec di Sesto San Giovanni
- Centro di Documentazione Storica della Circoscrizione 5 (CDS 5) di Torino
- Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’età Contemporanea
- Fondazione Ariodante Fabretti di Torino
Progetti ed iniziative coerenti con le attività della biblioteca
- In collaborazione con l’INSMLI, la Biblioteca continua a lavorare al progetto
ESSPER coordinato dall’Università di Castellanza per lo spoglio dei periodici di
storia, economia, diritto e scienze sociali. L'adesione all'Associazione ESSPER è
libera e possono esserne membri tutte le biblioteche con interessi specifici per le
materie menzionate. Al progetto aderiscono attualmente 137 biblioteche che
effettuano lo spoglio di 815 periodici, per un totale di 530.482 articoli spogliati.
- Nel 2005 la biblioteca ha aderito al progetto ACNP e, in seguito ad un corso di
formazione seguito dai bibliotecari, è iniziato l’inserimento delle riviste possedute
nel Catalogo Italiano dei Periodici. Il catalogo contiene le descrizioni bibliografiche
delle pubblicazioni periodiche possedute da biblioteche dislocate su tutto il territorio
nazionale e copre tutti i settori disciplinari. Nel 2011 è stato completato
l’aggiornamento delle consistenze di tutti i periodici dell’emeroteca presenti in
ACNP, per un totale di 1.363 riviste.
Formazione ad aggiornamento
In previsione del passaggio al nuovo applicativo SBNweb, è stato organizzato dalla
Regione un corso di formazione limitato ad un numero ristretto di bibliotecari
qualificati, con competenze ed esperienza in ambiente Adabas, destinati a divenire un
punto di riferimento formativo per i colleghi che operano nelle biblioteche del proprio
sistema/biblioteche affini. La bibliotecaria Cristina Sara è stata selezionata per
partecipare al corso, che si è protratto dal 19 settembre al 13 ottobre, per un totale di 11
giornate di formazione.
Nel corso del 2011 la bibliotecaria ha inoltre seguito i seguenti seminari e corsi di
aggiornamento:
- Archivio digitale on-line La stampa (18 gennaio)
- “Diritto alla memoria e alla comunicazione: la risposta del Piemonte. Dal 1861 ad
oggi, diritti e società” (20 aprile)
- “Il nuovo Indice SBN e SBNweb” (28 giugno)
- “A prova di futuro: giornali, libri e archivi 3.0” (1 dicembre)
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Coordinamento delle biblioteche speciali e specialistiche torinesi (CoBiS)
Il Coordinamento, nato nel 2008 e ufficialmente riconosciuto dalla Regione Piemonte, si
occupa di temi ed esigenze comuni a tutte le biblioteche che lo compongono ed ha sede
presso l’Istoreto.
Il CoBiS si propone le seguenti finalità:
- promuovere una rete tra le differenti realtà documentarie presenti nella nostra città a
vantaggio di un proficuo servizio per le istituzioni ed il pubblico a livello cittadino,
regionale e nazionale;
- concordare momenti di formazione continua del proprio personale specializzato;
- migliorare la visibilità e la fruibilità delle risorse documentali in possesso, attraverso
eventi e progetti promossi da una o più biblioteche con il coinvolgimento degli
aderenti alCoordinamento.
All’interno del CoBiS si sono formati i seguenti gruppi di lavoro:
- gruppo di lavoro sul Nuovo Soggettario
- gruppo di lavoro sull’applicazione delle Reicat
- gruppo di lavoro per l’elaborazione degli articoli scientifici
- gruppo di lavoro per l’organizzazione dei convegni e degli eventi di promozione
delle attività e del patrimonio delle biblioteche del CoBiS.
Attualmente aderiscono al Coordinamento 52 biblioteche di differenti specializzazioni.
Nel corso del 2011 si sono svolti 10 incontri.
Il 20 aprile 2011, in occasione della Giornata mondiale UNESCO del Libro e del Diritto
d’Autore, si è tenuto il Convegno “Diritto alla memoria e alla comunicazione: la
risposta del Piemonte. Dal 1861 ad oggi, diritti e società”. Il convegno, promosso ed
organizzato dal Centro UNESCO e dal CoBis, si è svolto presso le Officine Grandi
Riparazioni ed è stato inserito nell’ambito delle iniziative organizzate nella stessa sede
per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
STUDI E RICERCHE
150° anniversario dell’Unità d’Italia
All’importante ricorrenza sono state dedicate iniziative scientifiche e didattiche, in
particolare :
- convegno internazionale “Un secondo Risorgimento? La Resistenza nella
ridefinizione dell’identità nazionale” (24 e 25 novembre). Il convegno, progettato da
Aldo Agosti, Giovanni De Luna e Gianni Perona, è stato reso possibile dal sostegno
del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte. Esso
ha costituito l’unica iniziativa in ambito regionale dedicata a una riflessione sulla
Resistenza nel quadro della storia unitaria, proponendo un confronto sulla natura del
Risorgimento e della Resistenza come chiavi dell’identità nazionale, in quanto
fondamento della costituzione formale e materiale rispettivamente del Regno e della
Repubblica: entrambi oggetto di attenzione storiografica, letteraria, artistica da un
lato, e di un ‘uso pubblico’ strumentale, conflittuale dall’altro. All’analisi del
dibattito storiografico e delle rappresentazioni simboliche della Resistenza nel
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periodo repubblicano è seguito il confronto comparativo con altre Resistenze
europee, e ai loro intrecci con i momenti fondativi delle rispettive identità nazionali
(Francia, Grecia, Polonia, Jugoslavia). La terza e la quarta sessione sono state
dedicate nuovamente all’Italia e ai percorsi narrativi attraverso i quali la Resistenza e
il Risorgimento sono stati raccontati, rappresentati, comunicati, esposti da coppie di
relatori, dei quali l’uno studioso esperto campo, l’altro ‘autore’ di opere ispirate al
tema. Una conferenza-concerto di Fausto Amodei e Emilio Franzina ha
brillantemente presentato la storia d’Italia attraverso la canzone popolare. Il
convegno è stato seguito con vivo interesse da un folto pubblico;
- giornata di studio “150° dell’Unità d’Italia, 65° della Repubblica, 64° degli Istituti
storici della Resistenza del Piemonte” (13 aprile, v. Convegni e seminari); La
giornata, organizzata in collaborazione con gli altri Istituti storici della Resistenza del
Piemonte e svoltasi presso il Circolo Ufficiali di Torino, ha inteso presentare l’entità
del patrimonio documentario raccolto e la molteplicità di ruoli scientifici e formativi
che essi svolgono sul territorio regionale. Tale riflessione è parsa necessaria in
relazione ai pesanti tagli alla cultura che penalizzano particolarmente gli istituti di
ricerca. Un’efficace sintesi dei dati e delle funzioni è stata presentata in un DVD
appositamente realizzato dagli Istituti e curato dall’Istituto di Asti;
- sessione dedicata a “Azionismo e storia d’Italia” all’interno dei Cantieri “Giellismo e
Azionismo. Cantieri aperti” (30 aprile, v. infra);
- percorsi “Torino dal Risorgimento alla Resistenza. La città e i luoghi di memoria”
(v. Didattica);
- progetto Comenius Regio “Le patrimoine commun de la zone transfrontalière:
Piémont et Alpes Méridionales” (v. Didattica);
- fornitura di immagini e prestito di numerosi oggetti per la mostra “Fare gli Italiani (v.
Archivio).
"La memoria delle Alpi" – "Dalle Alpi all'Europa"
Gli esiti positivi, sul piano della ricerca storica e del rapporto col territorio del progetto
europeo “La memoria delle Alpi”, hanno indotto l’Istituto a elaborare delle linee di
sviluppo nel progetto biennale “La memoria delle Alpi – Dalle Alpi all’Europa”.
Il progetto è stato approvato dalla Regione Piemonte e finanziato nel 2009 ed è stato
riammesso a contributo nel 2010 sotto la responsabilità amministrativa del Cie
Piemonte. A partire dal 2009 infatti Istituto e Cie Piemonte hanno sviluppato l’insieme
del progetto in stretta collaborazione fra loro e con gli altri Istituti per la Resistenza del
Piemonte. In questa seconda fase del progetto l’Istituto ha la responsabilità operativa per
i seguenti obiettivi:
1. La valorizzazione dei centri rete e dei sentieri già realizzati dal primo progetto:
- utilizzando i centri rete per divulgare gli esiti delle ricerche attraverso mostre,
presentazione di materiali, ecc; in particolare verrà data la maggior visibilità
19
possibile ai materiali realizzati nel corso del 2010: La guida Alpi occidentali tra
guerra e dopoguerra: guida ai centri rete della regione Piemonte, Torino, Seb
27, 2010;.
- mettendo in rete le fonti attraverso il portale www.memoriadellealpi.net, e
utilizzando la banca dati, in modo da condividere il patrimonio di dati e
conoscenze da utilizzare anche per laboratori didattici;
- promuovendo un turismo culturale e scolastico consapevole nei luoghi della
memoria. A questo scopo è stato organizzato nel 2011 un corso itinerante nelle
diverse province piemontesi, destinato in primo luogo a docenti, operatori
culturali e studenti, ha offerto strumenti e conoscenze specifiche per affrontare le
visite ai luoghi della memoria e per approfondire quegli aspetti che più da vicino
riguardano la formazione della cittadinanza e le pratiche didattiche ed educative
relative alla trasmissione della memoria storica. Le iscrizioni sono state raccolte
dall'1 al 15 settembre 2011 e gli incontri si sono svolti nell'autunno con il
seguente calendario:
23 settembre - Alessandria (Cantalupo Ligure) : La Val Borbera luogo di lotta e
di rifugio
1 ottobre - Novara e Verbano : Casa della Resistenza e parco della Memoria e
della Pace
6 ottobre - Biella e Vercelli : Varallo e Centro polivalente di Postua
19 ottobre - Cuneo e Borgo San Dalmazzo : Campo di concentramento Borgo
San Dalmazzo e casa Galimberti
3 novembre – Asti : La comunità ebraica ad Asti e l'antisemitismo nella storia
17 novembre – Torino : Torino dal Risorgimento alla Resistenza
I docenti iscritti ad almeno 2 giornate sono stati 59.
2. Lo sviluppo di nuove ricerche: dalla guerra al dopoguerra
Il progetto nasce con l'intento di porre le basi per futuri studi sul periodo successivo alla
guerra. In particolare si vogliono mettere in luce i principali fattori di trasformazione
politica e sociale del territorio alpino. Il periodo considerato va dal 1944 (Liberazione
della Francia) al 1957 (Trattati di Roma), individuando così il passaggio dall'Europa
delle guerre e delle frontiere alla costruzione dell’unità europea.
I temi da sviluppare riguardano:
- i movimenti sociali nel dopoguerra, con particolare attenzione alle migrazioni
transfrontaliere e al lavoro delle donne. Nel 2009 sono stati organizzati due
seminari: sulle frontiere alpine (10 novembre 2009) e sul lavoro delle donne (11
dicembre 2009). Inoltre le ricercatrici Anna Badino e Silvia Inaudi hanno
realizzato una ricognizione sistematica delle fonti disponibili (bibliografia,
documenti, memorie orali, banche dati) relativamente al lavoro transfrontaliero
delle donne (1945-1960). Sulla base di tali acquisizioni il 29 e 30 settembre
2011 si è tenuto a Torino, presso la sala conferenze dell'Istituto, il seminario
internazionale franco-svizzero-italiano “Migrazioni femminili attraverso le Alpi
occidentali nel secondo dopoguerra. Lavoro, famiglia, trasformazioni culturali:
1944-1960”. Esso ha posto le basi per nuovi studi sulla storia delle società
alpine, con particolare attenzione al tema delle emigrazioni femminili a partire
dal 1944 fino ai primissimi anni sessanta, colmando un vuoto storiografico. Il
20
seminario è stato organizzato da un comitato scientifico composto da: Ersilia
Alessandrone Perona, Anna Badino, Barbara Berruti, Silvia Inaudi, Gianni
Perona, Nelly Valsangiacomo.
- la percezione del territorio alpino tra guerra e dopoguerra. In collaborazione
con alcuni Centri Rete della provincia di Torino, con i comuni di Coazze,
Cumiana e Luserna San Giovanni e con la città di Lanzo, Barbara Berruti,
Luciano Boccalatte, Andrea D'Arrigo e Fabiana Antonioli hanno realizzato 9
interviste a donne nate nella seconda metà degli anni Venti del Novecento. Esse
sono state presenti agli eventi che hanno cambiato e trasformato i paesi e le valli
dove sono cresciute: le interviste restituiscono le loro storie di vita che si
dipanano attraverso la guerra e le trasformazioni economiche e sociali del
territorio alpino nell'immediato dopoguerra.
Le interviste integrali sono custodite presso l’archivio dell’Istoreto e fanno parte
del fondo intitolato “Vita quotidiana tra guerra e dopoguerra” presto consultabile
on line tramite il sistema integrato Archos. Da un montaggio delle stesse è stato
invece realizzato il documentario "Parole di donne: frammenti di vita quotidiana
tra guerra e dopoguerra”, Torino, 2011. Il documentario parte dalle origini
delle testimoni e arriva fino ai giorni nostri, restituendo ricordi e impressioni di
un mondo ormai quasi scomparso.
Le testimonianze sono quelle di Maria Airaudo, Linda Fraternali Cazzagon,
Luigia Chiusano, Angela Clemente, Maria Rosa Giacone, Micheline Lussiana,
Alma Mattone, Bianca Ruffino, Giulia Verra Ferrero.
Il lavoro è stato presentato il 5 febbraio presso il centro rete di Coazze,
Ecomuseo della Val Sangone; il 9 marzo presso la sala conferenze dell'Istituto
piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio
Agosti" e il 12 maggio al Salone del libro di Torino.
Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti
La settima edizione del seminario, svoltasi dal 28 al 30 aprile 2011, è stata dedicata alla
figura di Giorgio Vaccarino, scomparso il 10 gennaio 2010 e ricordato nella sua opera di
storico da Gianni Perona.
L'iniziativa è stata realizzata con il sostegno della Fondazione Avvocato Faustino
Dalmazzo e del Centro Studi P. Calamandrei di Jesi. Ha ottenuto il contributo del
Ministero per i Beni e le Attività culturali, dell'Associazione Giustizia e Libertà di
Venezia, dell'Associazione nazionale Riccardo Lombardi di Torino, della Biblioteca e
Archivio storico Piero Calamandrei di Montepulciano, della Fondazione Giuseppe Di
Vittorio di Roma, della Fondazione Rosselli di Torino, dell'Istituto nazionale per la
storia del movimento di Liberazione nazionale in Italia di Milano, dell'Istituto storico
della Resistenza in Toscana e dell'Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della
società contemporanea. L'iniziativa, inoltre, ha potuto giovarsi della collaborazione
dell'Archivio storico di Intesa San Paolo di Milano, dell'Associazione Giustizia e
Libertà di Torino, del Centro studi Piero Gobetti di Torino, della Fiap (Federazione
Italiana Associazioni Partigiane) e della Fondazione Centro di iniziativa giuridica Piero
Calamandrei di Roma. Essa ha ricevuto l'adesione di numerosi altri istituti culturali:
l'Associazione Manlio Rossi-Doria di Roma, la Fondazione Bruno Zevi di Roma, la
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano e la Fondazione Ugo La Malfa di Roma.
21
Le giornate di studio hanno presentato alcune significative novità rispetto a quelle delle
precedenti edizioni.
La più rilevante è derivata dalla ricorrenza, nel 2011, del centocinquantenario dell'Unità
d'Italia. Si è deciso di dedicare un ampio momento di confronto al tema "Azionismo e
storia d'Italia", con comunicazioni di studiosi chiamati a proporre riflessioni sul rapporto
dell'Azionismo e dei suoi protagonisti con alcuni snodi essenziali della storia nazionale:
il Settecento (Elena Savino), il Risorgimento (Simone Visciola), l'età liberale (Marco
Scavino), il fascismo (Marco Revelli), la Resistenza (Andrea Ricciardi), l'età
repubblicana (Paolo Soddu). Tale momento, svoltosi presso e in collaborazione con Il
Circolo dei Lettori di Torino, si è concluso con la presentazione da parte di Antonio
Carioti dei due volumi biografici di Carlo Azeglio Ciampi che ha voluto inviare un
proprio messaggio di augurio all'iniziativa (Non è il paese che sognavo. Taccuino laico
per i 150 anni dell'Unità d'Italia, Colloquio con Alberto Orioli, Il Saggiatore, Milano
2010 e Da Livorno al Quirinale. Storia di un italiano, Conversazione con Arrigo Levi,
il Mulino, Bologna 2010). Proprio in virtù di questa specifica sezione dei lavori, il
seminario è rientrato nell'ambito delle manifestazioni di "Esperienza Italia".
Anche la parte più tradizionale del seminario, come di consueto concepito come
momento di confronto tra studiosi impegnati in lavori di ricerca concernenti Giustizia e
Libertà, il Partito d'Azione e i protagonisti di queste due esperienze politiche e come
occasione di presentazione di novità editoriali in proposito, si è svolta seguendo un
modello inedito: in questa edizione, infatti, la presentazione di saggi (20 in tutto) non ha
costituito una sessione a sé stante, ma ha dialogato, tematicamente, con le ricerche in
corso selezionate (12).
Così, in una prima sezione dedicata a "Azionismo e Federalismo", le ricerche di Luca
Bufarale e di Carlo Verri, incentrate rispettivamente sui progetti federalisti di Riccardo
Lombardi e di Silvio Trentin, sono state accompagnate dalla presentazione di Piero
Graglia del volume collettaneo dedicato a Mario Alberto Rollier (La personalità
poliedrica di Mario Alberto Rollier. Ricordo di un milanese protestante, antifascista,
federalista e uomo di scienza, a cura si Stefano Gagliano, Biblion, Milano 2011).
In questa stessa prima sessione dei lavori è stato anche presentato, a cura di Ersilia
Alessandrone Perona, il quinto volume della collana editoriale dell'Istoreto "Testimoni
della libertà", nata e sviluppatasi in diretta connessione con il seminario e sostenuta
dalla Fondazione Avvocato Faustino Dalmazzo: lo studio di Diego Giachetti Per la
giustizia e la libertà. La stampa Gielle nel secondo dopoguerra (FrancoAngeli, Milano
2011).
Un secondo nucleo tematico ha riguardato il "Dibattito sul Mezzogiorno". Gli studi sulla
figura di Antonio Armino (Pino Ippolito), sul PdA in Capitanata (Michele Galante) e
sulla produzione dispersa di Emilio Lussu (Renzo Ronconi) sono stati affiancati dalla
discussione su molteplici volumi: Luisa Maria Plaisant ha riflettuto sui primi due
volumi dell'opera omnia di Lussu (Da Armungia al sardismo 1890-1926. Storia e
memoria, a cura di Gian Giacomo Ortu e L'esilio antifascista 1927-1943. Storia e
milizia, a cura si Manlio Brigaglia, Aísara, Cagliari 2008 e 2010) e su Diplomazia
clandestina (Baldini Castoldi Dalai, Milano 2010); Andrea Ricciardi sui saggi biografici
dedicati a Manlio Rossi Doria da Simone Misiani e da Emanuele Bernardi
(rispettivamente Manlio Rossi-Doria. Un riformatore del Novecento e Riforme e
democrazia. Manlio Rossi-Doria dal fascismo al centro-sinistra, Rubbettino, Soveria
22
Mannelli 2010 e 2011); Aldo Borghesi sull'edizione degli scritti di Guido Dorso (Tutti
gli scritti dal Corriere dell'Irpinia 1923-1925, a cura di Francesco Saverio Festa e
Mariagiovanna Silvestri, De Angelis, Avellino 2010).
Un terzo nucleo tematico, "Resistenza: un nodo della memoria", è stato concepito a
partire dalla recente uscita di numerosi volumi in proposito. Li ha presentati Luciano
Boccalatte a presentarli, facendo interagire le opere più propriamente storiografiche
(Luigi Piccioni, Primo di cordata. Renzo Videsott dal sesto grado alla protezione della
natura, Temi, Trento 2010; Franco Brunetta, I ragazzi che volarono l’aquilone.
Indagine su una formazione partigiana, Araba Fenice, Boves 2010, Gianni Cisotto,
Nella giustizia la libertà. Il Partito d'azione a Vicenza 1942-1947, Cierre-Istrevi,
Sommacampagna 2010) con le memorie dei protagonisti (Marisa Sacco, La pelliccia di
agnello bianco. La Gioventù d'azione nella Resistenza, Seb 27, Torino 2008; Massimo
Ottolenghi, Per un pezzo di patria: la mia vita negli anni del fascismo e delle leggi
razziali, Blu edizioni, Torino 2009; Giulio Bolaffi, Un partigiano ribelle. I diari di Aldo
Laghi, comandante della Stellina, 1944-1945 e i ricordi paralleli della figlia, a cura si
Stella Bolaffi Benuzzi, Torino 2010; Enrico Loewenthal, Mani in alto, bitte. Memorie di
Ico, partigiano, ebreo, Editrice Zona, Civitella in Val di Chiana 2010).
Quarto momento di riflessione è stato quello dedicato alla "Costellazione azionista", alla
vasta area di consonanze politiche e culturali che ha affiancato, e talora succeduto,
all'esperienza di GL e PdA. Sono stati illustrati differenti lavori di ricerca: sulla
collaborazione tra Salvemini e Amelia Rosselli per la costruzione della memoria di
Carlo e Nello (Simone Visciola); sulla figura di Massimiliano Majnoni, esponente della
Comit a Roma nel biennio 1943-45 (Guido Montanari); sui rapporti tra Lucangelo
Bracci Testasecca e Lidio Bozzini (Matteo Polo e Francesca Cenni); sulla vicenda di
Unità Popolare (Roberto Colozza); sull'anticomunismo democratico di Nicola
Chiaromonte (Cesare Panizza). In quest'ambito Aldo Agosti ha presentato la nuova
edizione dello studio di Nicola Tranfaglia su Carlo Rosselli (Carlo Rosselli e il sogno di
una democrazia sociale moderna, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2010), mentre
Giuliano Berti Arnoaldi Veli e Andrea Becherucci hanno discusso di due importanti
esperienze della stampa del dopoguerra, "Cronaca forense" e "Il Ponte" (Cronaca
Forense. Avvocati veneziani negli anni ’60: impegno, modernità e democrazia, a cura di
Renzo Biondo, Marco Borghi, Andrea Milner, Iveser/Nuova Dimensione, Venezia 2010
e Oltre la guerra fredda. L'Italia del «Ponte» (1948-1953), a cura di Mimmo
Franzinelli, Laterza, Roma-Bari 2010).
Un'altra sezione tematica ha focalizzato l'attenzione sui "Profili biografici" di alcune
importanti figure del panorama giellista e azionista: Daniele Pipitone e Nicoletta
Nicolini hanno ricostruito una parte dei percorsi compiuti, rispettivamente, da Aldo
Garosci e Michele Giua, mentre Giovanni De Luna ha presentato l'opera dedicata a
Nuto Revelli da Gianluca Cinelli (Nuto Revelli. La scrittura e l'impegno civile, dalla
testimonianza della Seconda Guerra Mondiale alla critica dell'Italia repubblicana,
Aragno, Torino 2011).
La parte del seminario dedicata alle ricerche e alle novità editoriali è stata conclusa da
una sezione "Archivi": Maria Teresa Sega ha illustrato la struttura dell'archivio di
Franca Trentin, mentre Micaela Procaccia ha presentato i volumi dedicati all'archivio di
Piero Gobetti (L’Archivio di Piero Gobetti. Tracce di una prodigiosa giovinezza, a cura
di Silvana Barbalato, Milano, FrancoAngeli 2010) e al fondo Piero Calamandrei
23
conservato presso l'Istituto storico della resistenza in Toscana (Inventario del fondo
Piero Calamandrei, a cura di Michela Nicastro, Pagliai, Firenze 2011).
La rete di collaborazioni sviluppatasi attorno ai Cantieri ha permesso di arricchire il
programma delle giornate di studio con due iniziative serali. In collaborazione con – e
presso – la Comunità Ebraica di Torino, nell'ambito dell'iniziativa "Resistenza ora e
sempre", sono stati proiettati i documentari di Nelo Risi, I fratelli Rosselli (1959) e di
Francesco Momberti, Emanuele Artom. Il ragazzo di via Sacchi (2011). Inoltre, inserito
in "Fare gli italiani teatro", iniziativa curata da Mario Martone e Giovanni De Luna per
la Fondazione del Teatro Stabile di Torino, si è tenuto, presso il Teatro Gobetti, lo
spettacolo Festa grande di aprile, di Franco Antonicelli, ridotto da Gian Franco Berti e
Silvia Bertolotti e prodotto per TeatrOtello dal Centro studi Piero Calamandrei di Jesi.
Come ogni anno, a un mese circa dalla conclusione del seminario, è stato selezionato un
progetto editoriale per la pubblicazione nella collana "Testimoni della Libertà". Si tratta
del lavoro di Piero Graglia: la cura – con ampia introduzione storica – del Carteggio
1943-1945 tra Ernesto Rossi e Altiero Spinelli, già presentato e accolto con interesse
nell'edizione 2007 dei Cantieri e giunto ora a conclusione.
Al termine del seminario, inoltre, è stato richiesto – a cura di Cristian Pecchenino – a
una parte degli studiosi intervenuti (Becherucci, Carioti, Colozza, Montanari, Polo,
Ronconi) di fornire la propria relazione per alimentare il "Laboratorio mezzosecolo"
online, che ospita ricerche, interventi a convegni e conferenze, messi a disposizione del
pubblico in tempi brevi con l'intento di sollecitare osservazioni e discussioni. Le
relazioni tenute nella sessione legata al centocinquantenario dell'Unità saranno invece
pubblicate, in accordo con i Cantieri, sugli Annali della Fondazione Ugo La Malfa.
Il seminario è stato programmato, con la direzione di Giovanni De Luna, da : Aldo
Agosti, Ersilia Alessandrone Perona, Luciano Boccalatte, Chiara Colombini, Riccardo
Marchis e realizzato a cura di Micaela Rendano e Dada Vicari
Studi su Italo Tibaldi e Bruno Vasari
Negli ultimi mesi del 2011 l'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della
società contemporanea "Giorgio Agosti", grazie al fondamentale sostegno del Comitato
Resistenza Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte, ha iniziato un percorso
di avvicinamento al Giorno della Memoria attraverso il ricordo di due importanti
figure: Italo Tibaldi e Bruno Vasari.
Il 13 ottobre 2011 si è tenuto il convegno Compagni di viaggio: giornata in ricordo di
Italo Tibaldi, e il 15 dicembre Bruno Vasari, "Il superstite". Entrambe le manifestazioni
si sono tenute a Torino, a Palazzo Lascaris, in via Alfieri 15 e sono state curate da
Barbara Berruti. (V. Convegni e seminari).
A un anno esatto dalla scomparsa di Italo Tibaldi (1927-2010), il Consiglio Regionale
del Piemonte e il Comitato Resistenza Costituzione in collaborazione con l’Istoreto ne
hanno ricordato la figura di testimone della deportazione e di ricercatore. Tra i fondatori
dell'Associazione nazionale ex deportati, Tibaldi ha dedicato la sua vita alla ricerca e
allo studio della deportazione, ricostruendo gli elenchi dei trasporti e i nominativi degli
italiani deportati nei KZ nazisti dal 1943 al 1945. Nel corso della mattinata Italo Tibaldi
è stato ricordato già durante i saluti istituzionali che non sono stati solo "formali" in
quanto Tibaldi è stato amministratore sia in Regione, sia nel comune di Vico Canavese.
La sua figura è stata poi tratteggiata e ricostruita attraverso gli interventi del testimone
24
Ferruccio Maruffi, Presidente dell'Aned di Torino e dello storico Lucio Monaco. La
mattinata si è conclusa con lo spettacolo Compagni di viaggio, sceneggiatura originale
curata da Carlo Greppi e dall'attore e regista Gianni Bissaca, tratta dalla ricerca dello
stesso Greppi Il mondo perduto per sempre. L'esperienza del viaggio della deportazione
dall'Italia verso i lager nazisti, vincitore del premio Federico Cereja.
Nel pomeriggio, Bruno Maida, Brunello Mantelli, Gianfranco Maris e Dario Venegoni
hanno relazionato sulla ricerca e il lavoro di Italo Tibaldi che hanno portato alla
creazione di un archivio, fonte fondamentale per la ricostruzione delle identità e dei
trasporti dei deportati politici dall'Italia.
Il 15 dicembre il Consiglio Regionale del Piemonte, la Compagnia di San Paolo e
l’Istoreto hanno organizzato il convegno “Bruno Vasari, Il superstite” in occasione del
centenario della nascita di Bruno Vasari (1911-2007). La giornata ha voluto delineare la
sua figura a partire dal lavoro archivistico e di ricerca sostenuto dalla Compagnia di San
Paolo.
Il titolo del convegno fa riferimento alla poesia di Primo Levi Il superstite (1984),
dedicata a Bruno Vasari. Nell’occasione del convegno è stato ristampato il video Bruno
Vasari, Lo scoglio di via dei Mille, a cura di Barbara Berruti, Torino, 2011.
Borsa di studio Federico Cereja
La borsa di studio 2011-2012, intitolata a Federico Cereja, per l’ammontare di €
6.000,00 è resa possibile dal contributo di Annapaola Munari Cereja con l’obiettivo di
promuovere e sostenere la ricerca dei giovani storici sulla deportazione.
Al bando hanno aderito tre giovani laureati i cui progetti di ricerca sono stati valutati
dalla Commissione composta da Annapaola Munari Cereja, Fabio Levi, Bruno Maida e
Ersilia Perona, riunitasi il 26 settembre.
Il giudizio finale è stato espresso a favore del progetto presentato da Sofia Volpato
(Università di Torino) su Gli orfani della shoah : la scrittura della deportazione.
DIDATTICA
Giorno della Memoria 2011
«Giornata per le scuole: Compagni di viaggio. Dedicata a Italo Tibaldi».
Lunedì 17 Gennaio alle ore 9,00 si è svolta a Moncalieri nell’Auditorium del liceo
scientifico Majorana, una giornata per le scuole incentrata sul tema della testimonianza
del viaggio verso i campi di sterminio nazisti, con il patrocinio del Consiglio Regionale
del Piemonte, Comitato Resistenza e Costituzione per l'affermazione dei valori della
Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, della Provincia di Torino e
della Città di Moncalieri.
L'iniziativa ha coinvolto gli studenti nell' "avventura" della ricerca, partendo dal lavoro
di Carlo Greppi sul tema "Il viaggio dei deportati verso i Lager nazisti" nel 2010. La
ricchezza dei materiali reperiti ha consentito di montare una vera e propria
sceneggiatura, rappresentata in anteprima in questa occasione con gli attori Federica
Cassini e Gianni Bissaca. Gli studenti sono stati poi invitati a seguire la navigazione
nella banca dati dell'Archivio della deportazione piemontese (ADP) realizzata
25
dall'Istituto per invitarli a conoscere gli strumenti per 'ricostruire' a loro volta vicende
individuali e percorsi collettivi, attingendo alle voci originali dei testimoni.
In conclusione, gli studenti del "Progetto Memoria" confronteranno le proprie
esperienze di ricerca con gli strumenti presentati nel corso dell'iniziativa.
Nei giorni 25 e 26 gennaio 2011 si sono tenuti, in varie sedi della città, i concerti
denominati Per la vita. Letture, conservazioni e musica di e con Esther Béjarano e i
Microphone Mafia. Gli studenti delle scuole superiori e la cittadinanza hanno avuto
l’occasione di ascoltare il canto e le parole di una musicista di eccezione, sopravvissuta
ai campi di sterminio. Esther è una delle ultime musiciste viventi dell’orchestra
femminile di Auschwitz e ha continuato con la sua attività diartista a tramandare la
memoria della Shoah e a denunciare l’emarginazione, la violenza e il razzismo presenti
nel mondo attuale. L’iniziativa, proposta del Goethe Institut di Torino, è stata svolta in
collaborazione con Istoreto, il sostegno dei Consigli Regionale e Provinciale e del
Consolato Generale della Repubblica federale di Germania. Hanno aderito inoltre
l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, il Conservatorio “G. Verdi” di Torino, la
Comunità ebraica di Torino, l’Aned e il Coordinamento fra le associazioni della
Resistenza in Piemonte.
Concorso di storia del Novecento. Viaggio di studio ai luoghi di memoria.
Edizione 2011-2012
Il Consiglio Regionale del Piemonte, in collaborazione con le Province, su proposta del
Comitato della Regione Piemonte per l'affermazione dei valori della Resistenza e dei
principi della Costituzione Repubblicana, ha indetto l’annuale edizione del concorso
aperto agli studenti delle scuole medie superiori su temi di storia contemporanea.
Gli insegnanti e gli studenti hanno potuto avvalersi, tra il 27 ottobre e il 15 novembre,
di un ciclo di quattro incontri di formazione appositamente organizzato dall’Istoreto e
hanno usufruito di assistenza bibliografica e documentaria per la composizione delle
loro ricerche. Relatori degli incontri di formazione: Barbara Berruti, Alessandra
Chiappano, Fabio Longo, Daniele Scaglione. Complessivamente hanno frequentato gli
incontri 99 studenti e 25 insegnanti.
Laboratori per insegnanti sul tema del viaggio
Si sono concluse le attività collegate con il Convegno il Grande Viaggio (Torino, 27
gennaio 2010), ispirato dal titolo al famoso libro di Jorge Semprún. Sono stati redatti e
inseriti nel sito Istoreto dei percorsi didattici che discendono dal confronto tra gli
insegnanti che hanno declinato il concetto di “viaggio” nell’esperienza storica e nella
memoria del XX e del XXI secolo. Il loro obiettivo era fornire delle chiavi di lettura di
fenomeni storici del passato e del presente, lavorando specificamente sui seguenti temi:
- Percorsi biografici dei personaggi al centro della mostra “A noi fu dato in sorte un
tempo. 1938-1945” (http://www.iltempoinsorte.it/)- Un raffronto con altri giovani di
quel tempo: la classe 4ª C nell’anno scolastico 1938-1939 all’Istituto Magistrale
Regina Margherita (Prof.ssa Pina Mafodda, IIS “Regina Margherita”).
-Proposta di percorso didattico per la mostra "A noi fu dato in sorte questo tempo"
(Professor Mario Paschetto).
26
- Valigie di parole: laboratorio di scrittura creativa sul tema del viaggio (Prof.ssa
Monica Falco, IIS "Ubertini” di Chivasso).
Coordinatore dei Gruppi: Mario Paschetto.
L’attività è stata condotta in collaborazione con il Cesedi. I materiali e i percorsi
didatticisono disponibili sul sito dell’Istoreto alla pagina
http://www.istoreto.it/didattica/2701_home.htme, per il lavoro sulla 4ª C del ‘38/’39,
sul sito dell’IIS Regina Magherita, linkabile dalla pagina sopra indicata.
Giorno del Ricordo 2011
Le attività dedicate al Giorno del Ricordo, che avevano preso l’avvio nel mese di
novembre 2010, hanno avuto il loro centro nel seminario Noi e l’“altro”. L’esodo
istriano, fiumano, dalmata e gli esodi del Novecento. Per una storia insegnata in
chiave europea, tenutosi l’ 8 febbraio 2011 presso il Centro Incontri della Regione e il 9
febbraio presso l’Istoreto.
La prima sessione del seminario ha proposto una riflessione intorno ai risultati delle
nuove ricerche riguardanti l’Esodo istriano, fiumano, dalmata. La seconda ha posto in
relazione le vicende dell’Esodo con gli spostamenti forzati di popolazione che hanno
segnato estese aree d’Europa al termine del secondo conflitto mondiale e ha introdotto
nuovi elementi sulla permanenza nell’intero secolo di esodi forzosi. Ampia la presenza
di studenti e insegnanti a cui era dedicata in modo particolare questa parte dei lavori.
Nella seconda giornata si è tenuta una Tavola rotonda per insegnanti e operatori
riguardante il tema dell’Esodo giuliano dalmata nella progettazione della scuola italiana
al fine di individuare temi e chiavi interpretative che ne facilitino la trattazione.
Il Seminario è stato organizzato dall’Istoreto, dal Consiglio Regionale del Piemonte –
Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione
repubblicana, dalla Provincia di Torino e dal Comitato regionale dell’ANVGD. In
collaborazione con la rete degli Istituti aderenti all’Insmli, con l’adesione delle
Comunità Istriane di Trieste, Società degli Studi Fiumani di Roma e Centro di Ricerche
Storiche di Rovigno.
Nel mese di dicembre 2011 sono stati pubblicati gli Atti del seminario Senza più
tornare. L’esodo istriano, fiumano, dalmata e gli esodi nell’Europa del Novecento,
Torino, Seb 27, curati da Enrico Miletto.
Incremento dell’applicazione web: L’esodo istriano-fiumano-dalmata in Piemonte.
Per un archivio della memoria. (Cfr. http://intranet.istoreto.it/esodo/)
Le nuove ricerche di Enrico Miletto, estese questa volta ai diversi tipi di profuganza e di
utilizzo dei campi profughi destinati agli istriani, hanno incrementato il canale tematico
con documenti, fotografie, interviste, schede storiche. Carlo Pischedda ha curato
l’implementazione dell’applicazione web.
In concomitanza con il Giorno del Ricordo 2011, l'applicazione si è arricchita di nuovo
materiale che ha permesso di completare la geografia dei luoghi della Provincia e della
Regione. Inoltre sono state raccolte 19 interviste che portano a un totale di 70 il numero
delle testimonianze. Infine sono state arricchite le fonti documentarie (per un totale di
41 articoli di giornale) e le fonti iconografiche (che portano a 297 il numero delle
immagini presenti in Archivio). Il lavoro intreccia una fitta rete di testimonianze a fonti
archivistiche e documentarie e si propone di ricostruire la traiettoria tracciata dai
27
giuliano-dalmati in Piemonte, dando vita a una sorta di mappatura dell'esodo istriano
all'interno del territorio piemontese. A corredo della realtà locale trova spazio una
apposita sezione di carattere generale, all'interno della quale sono presentate le
principali parole chiave che definiscono l'esodo e, più in generale, le intere vicende del
confine orientale lungo l'arco del Novecento. L’attività condotta in collaborazione con il
Cesedi.
Cittadinanza e Costituzione
L’11 marzo si è tenuto il semiario Cittadinanza e Costituzione. Un anno di
sperimentazioni (Aula Magna Istituto Pininfarina, Moncalieri). Il Seminario si è
proposto di verificare a un anno di distanza quali esiti abbia avuto la sperimentazione
relativa all’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” in applicazione del dettato
della legge n. 169/2009. Si è dunque posto come seconda tappa di un itinerario aperto
da un precedente seminario, organizzato da Istoreto con gli stessi partner nel novembre
2009, in avvio della sperimentazione dell’insegnamento. Il nuovo appuntamento ha
costituito un passaggio in grado di restituire alle scuole il senso delle esperienze
realizzate e di collocarle all’interno di un quadro di riferimento condiviso; e inoltre ha
fornito indicazioni utili e strumenti per il nuovo concorso promosso dal MIUR su
“Cittadinanza, Costituzione e Sicurezza”. L’iniziativa è stata condotta dall’Istoreto in
collaborazione con Ansas Piemonte, Cesedi, Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte.
Sono in corso di preparazione degli Atti della giornata di studio, che conterranno
interventi di Bruno Losito (Università Roma 3), Laura Fichelli (MIUR), Carla Fiore e
Laura Tomatis (Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte), Paola Orlarei (ANSAS
Nucleo territoriale Piemonte), Claudio Dellavalle e Riccardo Marchis (ISTORETO),
Rodolfo Marchisio (Rete di Scuole Cittadinanza Attiva), Gemma Re (Rete Sistema
Scuola di Nichelino). E’ in preparazione la pubblicazione degli atti.
La Valutazione formativa nel laboratorio di storia. Seminari e incontri per docenti
della scuola primaria e secondaria - In collaborazione con il Cesedi-Provincia di
Torino.
Tra gennaio e dicembre è stata realizzata una revisione del Quaderno di storia per le
classi prime. Una proposta del gruppo di lavoro alle scuole primarie alla luce del
Regolamento per la valutazione degli alunni
(www.istoreto.it/didattica/valuta_form_irre.htm) in vista della sua pubblicazione on
line e si sono impostate le linee di sperimentazione riguardanti le ricerche azione per l’a.
s. 2011/2012. Attraverso seminari intensivi, incontri e scambi a distanza si è data forma
all’intenzione di fornire sostegno alle didattiche attente agli strumenti e alle situazioni
della valutazione di processo, a fronte del forte richiamo alla sola valutazione degli esiti
presente nella legge 169/09.
Il gruppo di lavoro è composto da insegnanti delle seguenti scuole: I.P. Boselli, IC
Cena, S. E. Fontana, S. E. Pavone Canavese, IC Padre Turoldo.
Gli archivi storici delle scuole: risorsa didattica e bene culturale
Sono procedute le attività di consulenza alle scuole della Rete degli Archivi della Scuola
impegnate nel recupero dei propri archivi storici e si è organizzata la giornata di studi Le
carte della scuola: memoria del passato, memoria del futuro. Una ricognizione tra le
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risorse documentali disponibili, svoltasi il 7 ottobre presso l’Archivio di Stato di Torino
con un’estesa partecipazione di insegnanti e di operatori degli archivi (90 circa le
iscrizioni raccolte). La giornata di studi è stata dedicata agli archivi scolastici,
patrimonio di straordinaria ricchezza utilizzato oggi come risorsa da un crescente ma
ancor circoscritto numero di istituti; la sua piena valorizzazione, viceversa, rappresenta
un’occasione per la scuola dell’autonomia nel suo complesso. In particolare sono state
esaminate le possibilità di conservazione e di consultazione anche on-line delle
produzioni didattiche contemplate nel nuovo Piano di conservazione e scarto, operante
dal 2009.
La giornata di studi è stata organizzata dalla Rete degli Archivi della Scuola (composta
da 21 scuole di vario ordine e grado e dall’Istoreto come ‘soggetto esterno’) in unione a
Ansas Piemonte, Soprintendenza agli Archivi per il Piemonte e la Valle d’Aosta,
Ufficio Scolastico Regionale, in collaborazione con il CESEDI.
Nel corso dell’iniziativa sono stati presentati i risultati conseguiti da alcune scuole
torinesi nel campo del riordino e della valorizzazione delle raccolte, con particolare
attenzione alle positive ricadute nel campo didattico e documentalistico.
In occasione del seminario sono stati pubblicati gli Atti del precedente seminario della
Rete, intitolato Le carte mancanti: documentazione didattica, itinerari formativi e
archivi della scuola, tenutosi nel novembre 2008.
Volume sulla storia delle scuole elementari Padre Gemelli – Margherita di Savoia
E’ giunta a conclusione la collaborazione con l’IC Padre Gemelli (Scuole elementari
Margherita di Savoia e Padre Gemelli), impegnato in un progetto di edizione promosso
dal Comitato Italia 150. Le scuole Padre Gemelli e Margherita di Savoia, oggi riunite in
un unico Istituto comprensivo, hanno partecipato all’iniziativa con una ricerca condotta
nei rispettivi archivi, che illustra la vita di quelle istituzioni dalla loro nascita, situata per
entrambe nel ventennio fascista. Il volume, che contiene anche altre “storie di scuola”,
ospita uno studio sulla fascistizzazione e la militarizzazione dell’infanzia, analizzate
attraverso la documentazione della Margherita di Savoia e uno studio sulle scuole
speciali, analizzate attraverso le carte della Padre Gemelli, che nacque nel 1933 con
questa specifica funzione. Coordinamento della ricerca e cura del saggio di Riccardo
Marchis (Istoreto).
Si veda Da sudditi a cittadini. Il Novecento nella storia di due scuole torinesi: le
elementari Margherita di Savoia e Padre Gemelli, a cura di Riccardo Marchis, pp. 1 –
131, in Per una storia della scuola a Torino. I contributi delle scuole elementari
Gabelli, Margherita di Savoia, Mazzarello, Padre Gemelli, Sclopis, Vidari, a cura di
Walter Tucci, SEI – Società Editrice Internazionale, Torino, 2011.
Torino dal Risorgimento alla Resistenza. La città e i luoghi di memoria
In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia l’Istoreto ha organizzato percorsi
guidati a luoghi della città riguardanti Risorgimento, Prima e Seconda guerra Mondiale
e Resistenza.
La proposta, rivolta a insegnanti, ricercatori e studenti, è stata sperimentata nel mese di
ottobre 2010 con un folto gruppo di docenti e allievi provenienti dalla Sezione di Storia
dell’Università di Losanna. L'iniziativa si articola in una presentazione degli aspetti
storici e urbanistici della città che si svolge presso la sede dell’Istoreto e in una
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successiva visita guidata. In questi mesi sono stati accompagnati due gruppi del Cai
cultura di Torino, rispettivamente il 10 e il 28 marzo.
Il 26 marzo hanno fruito della proposta 16 docenti svizzeri.
Il programma prevede tre introduzioni :
- le trasformazioni urbanistiche della città, Maria D’Amuri
- i luoghi di memoria del Risorgimento, Silvia Cavicchioli
- i luoghi della Prima e della Seconda guerra mondiale, Luciano Boccalatte
.
Progetto Comenius Regio
Su invito dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, l’Istoreto è il referente
scientifico del Progetto Comenius Regio (n. 2011-1-IT2-COM13-25760-1) “Le
patrimoine commun de la zone transfrontalière: Piémont et Alpes Méridionales” 2011-
2013, cui partecipano scuole di Torino, Novara e Nizza. L’Istituto ha predisposto un
percorso di formazione per i docenti francesi e italiani presentato in un incontro del
Comité de pilotage il 27 settembre, presso le Officine Grandi Riparazioni. Esso prevede
nei due anni lo sviluppo di due grandi temi, articolati in varie sessioni e basati su
lezioni, ateliers e visite ai luoghi :
1. Nizza, dal regno sabaudo all’annessione alla Francia
2. Nizza dall’unione alla Francia ai Trattati europei (1957)
Sulla base di questi presupposti si è svolto il 27 e 28 novembre 2011 il primo incontro
di formazione presso l’Archivio di stato di Torino sul tema Territorio, classe dirigente,
religioni, storia politica fino al 1860.
Interventi di :Marco Carassi (Direttore Archivio di Stato di Torino) Gianni Perona
(Università degli Studi di Torino), Steve Betti (ispettore dell’istituzione scolastica di
Nizza) e Serge Chiaramonti (Fédération des Associations du Comté de Nice).
L’atelier è stato condotto da Riccardo Lorenzino (editore), con l’introduzione di
Luciano Boccalatte. La visita all‘Archivio di Stato e alla mostra “Il teatro di tutte le
scienze e le arti” è stata guidata da Marco Carassi; quella al patrimonio barocco di
Torino da Elena Garello (Convitto Nazionale Umberto I).
Nel mese di dicembre si è proceduto a una verifica complessiva della prima sessione di
formazione nella quale si sono delineati gli interventi futuri (in particolare il secondo
incontro previsto per fine marzo 2012).
Referenti : Claudio Dellavalle, Ersilia Alessandrone Perona, Flavio Febbraro
Progetto ICT Call 9 nell’ambito del 7° Programma Quadro della Commissione
Europea
L’Istoreto sta collaborando con diversi partner italiani ed europei alla definizione del
progetto riguardante il bando europeo denominato ICT Call 9 con scadenza aprile 2012.
Il progetto prevede la realizzazione di un “Sistema ICT basato su percorsi didattici
interattivi che favoriscano un facile accesso alle risorse digitali di musei e archivi storici
contemporanei con la finalità di formare i giovani alla cittadinanza europea”.
L’Istituto è stato coinvolto nel progetto dal Politecnico di Torino e sta elaborando in
collaborazione con gli altri partner la proposta storica che dovrà essere tradotta in
un’accattivante sceneggiatura interpretabile attraverso i linguaggi informatici prescelti.
Il progetto si rivolge ai giovani europei della scuola media superiore (e agli utenti che
accederanno alle piattaforme informatiche su cui sarà implementata l’applicazione) e si
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prefigge lo scopo di restituire loro la complessità e la profondità storica attraverso le
quali si va costituendo l’identità e la cittadinanza europea.
Fra i partners che promuovono il progetto segnaliamo: Politecnico di Torino (I), Bosch
Foundation (D), Fraunhofer Society - Institute for Industrial Engineering (D),
Laboratoire des Sciences de l’Information et des Systèmes (F), Pan-European Apeiron
University – Banja Luka (BH). Si prevede inoltre la partecipazione di istituzioni ed enti
olandesi, cechi e austriaci.
Referenti : Ersilia Alessandrone Perona, Flavio Febbraro, Barbara Berruti
AREA DELLA COMUNICAZIONE INFORMATICA E DELLE NUOVE TECNOLOGIE
Nel corso del 2011 il prof. Febbraro ha continuato la ricerca di strumenti e modalità per
rendere più fluida e visibile la comunicazione dell’Istoreto, con la finalità primaria di
valorizzare il patrimonio documentario dell’Istoreto e le sue diverse iniziative.
Da un punto di vista tecnico, il prof. Febbraro è stato affiancato da Anteo Imperato,
studente d’informatica e buon conoscitore dei linguaggi di programmazione.
Il prof. Pischedda ha proseguito la collaborazione con l’Istoreto nella gestione degli
applicativi web dedicati all’ADP (Archivio della Deportazione Piemontese), all’Esodo
Istriano-fiumano-dalmata in Piemonte e al sistema di catalogazione e archiviazione
Archos.
Attività di comunicazione e redazione
Il sito www.istoreto.it rappresenta la “vetrina” principale attraverso la quale si
comunicano le finalità e le iniziative dell’Istituto.
Si è continuata dunque l’attività di aggiornamento e di riorganizzazione delle pagine e
delle sezioni del sito, secondo le seguenti linee guida:
- Uniformazione e redazione delle diverse pagine e sezioni
- Individuazione di un layout riconoscibile e omogeneo
- Aggiornamento continuo e valorizzazione della home page
- Riorganizzazione dei canali tematici
In particolare, e grazie anche al lavoro compiuto dalla stagista Martina Milano
(settembre-dicembre 2010), si è intervenuti sulle seguenti pagine:
- Linkografia: riorganizzazione, aggiornamento e revisione completa dei contenuti
http://www.istoreto.it/links.htm
- Canali tematici “Guerra, Resistenza Liberazione” “Luoghi della memoria” “Donne e
Cittadinanza”: revisione dei contenuti, implementazione di nuove risorse e nuovo
layout.
http://www.istoreto.it/grl.htm
www.istoreto.it/luoghimemoria.htm
www.istoreto.it/donnecittadinanza.htm
- Home page: nuovo layout con accesso multiplo alle altre risorse on line dell’Istoreto
(Banche dati, Sistema integrato Archos, Catalogo della biblioteca)
31
A questo lavoro di cambiamento più radicale si è affiancata la gestione ordinaria e
l’aggiornamento continuo del sito, specialmente per le pagine legate alle ricorrenze
civili (Giorno del Ricordo, Giorno della Memoria, Festa della Liberazione) e ai settori di
attività dell’Istituto come la Didattica.
Un’altra esigenza importante emersa dall’analisi del sito è stata la necessità di
valorizzare il materiale didattico e gli interventi di ricerca che si sono nel tempo
stratificati al suo interno e che sono diventati di difficile consultazione. A questo
proposito si è creata una nuova pagina (www.istoreto.it/didattica/materiali.htm) in cui
diversi interventi sono stati messi in evidenza e commentati attraverso un breve abstract.
Si è iniziata comunque la schedatura di questi materiali con l’obiettivo di inserirli in un
database di consultazione on line.
Museo virtuale delle Intolleranze e degli Stermini (www.istoreto.it/amis/index.asp) :
Essendo terminato il servizio fornito dal gestore di questo dominio, l’Istoreto ha
integrato il sito Amis all’interno della propria offerta on line in modo che quest’ultimo
non andasse perso. Il Museo virtuale è stato realizzato nel 2002 attraverso la
collaborazione di diversi enti e studiosi e presenta sette ricerche sui seguenti argomenti:
Il colonialismo italiano, La Repubblica Democratica Tedesca, Il genocidio dei Rom, Gli
omosessuali sotto il nazismo, Il genocidio degli Armeni, L’eugenetica, Gli spostamenti
forzati di popolazione. Il Museo Virtuale delle Intolleranze e degli Stermini è prodotto
da AMIS (Roma) con il contributo della Regione Lazio e in collaborazione con il
Comune di Roma. Il progetto è stato coordinato da Annabella Gioia (Istituto romano per
la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza) e il coordinamento scientifico è composto
da : Marco Buttino (per la ricerca "Spostamenti forzati di popolazione");
Marcello Flores (per le ricerche "Genocidio degli Armeni", "DDR: La Germania
comunista" e "Omosessuali sotto il nazismo"); Annabella Gioia e
Claudio Marta (per le ricerche "Eugenetica" e "Genocidio dei Rom"); Claudio Pavone,
Clotilde Pontecorvo e Alessandro Triulzi (per la ricerca "Colonialismo italiano");
Luca Zevi.
Visite del sito
Il sito www.istoreto.it è stato visitato da gennaio a dicembre 2011 da 33.565 visitatori
unici assoluti (58.000 visite circa). Si sottolinea che, rispetto agli scorsi anni, è
aumentato considerevolmente il tempo di permanenza sul sito per visitatore (2 minuti
circa) e il numero di pagine visualizzate (circa 3).
Newsletter Istoreto
E’ proseguita l’attività di newsletter avviata nel 2010 e che ha prodotto buoni risultati di
fidelizzazione e di iscrizione di nuovi utenti (200 circa). La cadenza è stata mensile o
anche più frequente in periodi particolarmente densi di iniziative. La newsletter è inviata
a circa 1500 indirizzi e-mail.
Inoltre, per rendere più efficace l’impatto comunicativo, è stata compiuta una revisione
della mailing list dell’Istoreto, attraverso l’introduzione di nuovi indirizzari specifici per
le scuole, gli organi di informazione e gli istituti di ricerca. L’ultima newsletter e gli
arretrati sono anche consultabile sul sito alla pagina: www.istoreto.it/newsletter.htm
32
Wikipedia
Con l’obiettivo di rendere visibile l’Istituto su un news-media in grande ascesa che sta
conquistando consensi anche presso il pubblico della rete più avveduto, è stata realizzata
la voce dell’Istituto sull’enciclopedia on-line.
Inoltre si è avviato un lavoro di intervento e di redazione dei dati presenti su wikipedia
relativi a personaggi e fatti connessi all’attività dell’Istoreto, e sono state sviluppate
nuove voci.
La voce dell’Istoreto è consultabile all’indirizzo: http://it.wikipedia.org/wiki/Istoreto
Sono state realizzate nuove voci biografiche:
- Giorgio Agosti (con immagini) http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Agosti
- Germano Facetti (con immagini) http://it.wikipedia.org/wiki/Germano_Facetti
- Mario Andreis http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Andreis_(politico)
- Giorgio Vaccarino http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Vaccarino
- Aminta Migliari http://it.wikipedia.org/wiki/Aminta_Migliari
- Nicola Grosa. http://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_Grosa
Bbiografie completate e riviste :
- Bruno Vasari http://it.wikipedia.org/wiki/Bruno_Vasari
- Aldo Garosci. http://it.wikipedia.org/wiki/Aldo_Garosci
Inoltre è stata realizzata la voce riguardante Il taccuino di Germano Facetti :
http://it.wikipedia.org/wiki/Taccuino_di_Germano_Facetti
Infine, con un link, sono state collegate all’Istoreto le schede biografie di: Guido
Quazza, Enrico Martini Mauri, Luciana Nissim, Aldo Brunicci, Emanuele Artom,
Franco Antonicelli.
Facebook : http://www.facebook.com/istoreto
L’Istoreto ha deciso di inserirsi come istituzione in questo social network, sviluppando
così un altro canale comunicativo rivolto a soggetti meno direttamente interessati alle
iniziative dell’Istituto. In particolare il network consente la pubblicazione di gallerie
fotografiche di eventi e appuntamenti che stanno ottenendo attenzione e feedback.
A fine 2011 si è arrivati a contattare attraverso questo strumento circa 500 persone ed
enti.
Collaborazioni e pubblicazioni on-line:
Progetto Comenius Regio « Le patrimoine commun de la zone transfrontalière:
Piémont et Alpes Méridionales »
Nell’ambito dell’incarico avuto dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte di
condurre la formazione scientifica per gli insegnanti italiani e francesi coinvolti nel
progetto, è stata predisposta la creazione di un sito internet dedicato comprendente dei
forum di discussione.
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Relazione attività 2011

  • 1. 1 ISTITUTO PIEMONTESE PER LA STORIA DELLA RESISTENZA E DELLA SOCIETA’ CONTEMPORANEA “Giorgio Agosti” RELAZIONE ATTIVITA’ 2011
  • 2. 2 PREMESSA Il crescendo allarmante dei tagli alla cultura, che ha caratterizzato il 2011, sul piano nazionale e locale, il blocco di erogazioni già deliberate dagli enti locali e la paralisi della loro programmazione hanno messo a dura prova gli Istituti culturali, in particolare quelli che conservano patrimoni documentari. Nell’impossibilità di fare programmi certi e a lunga scadenza, si è dovuto lavorare giorno per giorno, sapendo di dover in alcuni casi cambiare in itinere lavori già in corso, per adeguarli alla riduzione delle risorse. La preoccupazione principale ha riguardato la tenuta delle strutture portanti : la gestione del patrimonio (in continuo incremento grazie ai versamenti), il servizio al pubblico, in sede e in via telematica, da cui dipendono non solo la stessa ragione d’essere dell’Istituto, ma anche la sopravvivenza dei posti di lavoro di coloro che ne sostengono l’attività. Per queste ragioni l’Istituto nel corso dell’anno, oltre a partecipare attivamente alla mobilitazione pubblica sui problemi della cultura, ha promosso due incontri importanti dedicati alla sua situazione particolare: il 14 aprile ha organizzato un convegno presso il Circolo Ufficiali di Torino, in cui è stato illustrato al pubblico, con dati statistici, video e testimonianze autorevoli, il ruolo degli Istituti storici della Resistenza del Piemonte, che hanno collaborato all’iniziativa. L’Istituto si è fatto inoltre promotore di un invito al Sindaco e ad alcuni Assessori della nuova Giunta Comunale a visitare gli Enti culturali che hanno sede nel Palazzo dei Quartieri Militari di Via del Carmine 13: Istoreto, Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, Centro internazionale di studi Primo Levi, Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà. L’incontro si è svolto presso il Museo il 7 settembre, con la partecipazione degli Assessori Gianguido Passoni (Bilancio, Patrimonio, Personale) e Maria Grazia Pellerino (Istruzione), che hanno preso atto dell’interazione virtuosa delle attività fra gli Istituti e hanno assicurato il proprio impegno per il rinnovo della convenzione con la Città per la sede, in scadenza nell’ottobre 2011, oggetto tuttora di non lieve preoccupazione. Ciò che ci ha confortato di più è stato l’appoggio della società civile: si è mossa prima di tutti Marisa Ombra, Socia dell'Istituto e autrice di una delle sue pubblicazioni più significative (La bella politica, 2009), con un sostegno quanto mai generoso, seguita da tanti Soci di vecchia data o di nuovissimo reclutamento, che hanno risposto all'appello pubblicato in internet. C'è stata poi l'iniziativa dell'artista Mauro Chessa che il 28 novembre 2011, con un appello su "Repubblica", ha invitato i suoi colleghi a promuovere un'asta in favore dell'Istituto e del Museo Diffuso. Invito prontamente accolto da 44 artisti e assecondato dal Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte, Roberto Placido. L'asta delle opere, di alto livello e di forte richiamo simbolico, è stata battuta il 28 febbraio nella prestigiosa Sala Bolaffi messa a disposizione con tutto il suo staff organizzativo da Alberto Bolaffi, che ha in tal modo generosamente contribuito all'iniziativa. Tutte queste voci parlano forte e chiaro: affermano la centralità per la memoria storica del nostro paese del patrimonio di documenti e memorie della Resistenza, da cui non può prescindere una società che, pur nelle sue trasformazioni, si sente saldamente legata al proprio momento fondativo.
  • 3. 3 L’attività qui di seguito descritta rispecchia le linee programmatiche presentate nel 2010 grazie all’esistenza di progetti già finanziati da Enti pubblici e privati, in particolare la Compagnia di San Paolo e la Fondazione CRT. Altre attività sono state consentite da erogazioni di privati, come via via indicato. Si segnala in particolare il convegno “Un secondo Risorgimento? La Resistenza nella ridefinizione dell’identità nazionale”, realizzato per il 150° anniversario dell’unità d’Italia, grazie al sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte. Una specifica attenzione è stata dedicata ai rapporti internazionali, sia sotto forma di collaborazione a particolari richieste, sia come ricerca di partecipazione a progetti europei. E’ in corso il progetto Comenius Regio 2011-2013. Si sta lavorando anche in altre direzioni che si spera possano aprire nuovi percorsi. Tutte le attività svolte, dalla progettazione scientifica alla loro realizzazione, alla gestione dell’insieme dei servizi, sono realizzate grazie alla collaborazione di : 2 comandati dal MIUR, 7 collaboratori a progetto (2011), 1 impiegata amministrativa part time, 18 volontari (tra cui la Direttrice, il Vice Direttore, la Tesoriera) che mettono a disposizione le loro competenze professionali e il loro tempo. ARCHIVIO Il lavoro dell’Archivio si sviluppa abitualmente nei seguenti settori: 1. Servizi agli utenti 2. Progetto “Archos/Metarchivi” 3. Acquisizione, riordino e inventariazione di fondi 4. Attivazione e tutoraggio di stages universitari 5. Collaborazioni specifiche 1. Servizi agli utenti Dal 1° gennaio al 31 dicembre l’archivio storico è stato consultato da 133 ricercatori, per un totale di 394 unità archivistiche visionate. A tutti è stata fornita una consulenza specifica dal vice direttore Luciano Boccalatte e dall’archivista Andrea D’Arrigo; gli utenti hanno a disposizione i servizi di fotocopiatura e riproduzione digitale di carte o fotografie secondo le normative vigenti. Sono state evase 228 richieste di documenti fotografici in copia, alcune delle quali presentate per la mostra “Fare gli Italiani”; per la mostra su Primo Levi programmata presso il Kyoto Museum of World Peace (Giappone) per ottobre; per il volume La Torino della Liberazione. Dagli scioperi del marzo 1944 alla festa del 6 maggio 1945, Priuli & Verlucca, 2011;, per la mostra sulla Resistenza italiana del Musée de la Résistance et de la Déportation di Grenoble (ved. pag. 30). La consultazione degli inventari avviene attraverso le postazioni informatiche a disposizione. Dal 1° gennaio si sono registrati i seguenti accessi alle pagine del sito dell’Istituto: - istoreto.it/archivio visualizzate 14.300 pagine - Partigianato visualizzate 52.500 pagine - Deportazione visualizzate 10.000 pagine
  • 4. 4 - Lapidi visualizzate 500 pagine - Esodo visualizzate 19.000 pagine - Archos/Metarchivi 14.500 visite, 11.000 visitatori assoluti, 120.000 pagine visualizzate. L’attività di consulenza si è svolta anche al di fuori dell’Istituto con visite e incontri, in particolare nei confronti dei Centri-rete istituiti col Progetto Interreg “Memoria delle Alpi”; in questo quadro è continuata la collaborazione con il Comitato Colle del Lys, la Città di Lanzo per le attività del Centro di documentazione “Nicola Grosa” di Lanzo Torinese, l’Ecomuseo di Coazze, il Comune di Luserna San Giovanni per le attività del locale centro di documentazione. E’ stata altresì fornita risposta a 103 richieste di consulenza per via telematica. Specifica consulenza è stata fornita al Consiglio Regionale per la manifestazione “Voci dei luoghi” e all’Archivio audiovisivo canavesano per il documentario Castellamonte in guerra 1940-1945 2. Progetto Archos/Metarchivi-Biografie. Accrescimento e sviluppo Grazie al sostegno che dal 2006 la Compagnia di San Paolo ha dato con continuità al progetto “Archos/Metarchivi-Biografie”, il sistema informatico è risultato strategico nella comunicazione del patrimonio archivistico, esigenza tanto più urgente di fronte alla crisi che investe la cultura in Italia, quando una contrazione severa delle risorse mette in discussione l’esistenza stessa delle strutture di conservazione. La necessità di tutelare il patrimonio e di potenziare i legami tra gli archivi di Enti vari, in modo da evidenziarne e renderne agevolmente fruibili le connessioni, ci ha indotti a sviluppare il sistema Archos in questa direzione. 2.1 La funzione per la gestione del patrimonio archivistico da parte di Enti conservatori diversi L’interesse dimostrato da numerosi Enti e Istituti detentori di archivi nei confronti del sistema Archos/Metarchivi-Biografie ci ha indotto ad anticipare lo studio e la realizzazione di una nuova funzione che permetta al sistema di gestire sulla stessa piattaforma una pluralità di Enti conservatori. Sviluppo reso necessario non solo per la presenza di archivi di Enti tradizionalmente e da tempo collegati all’Istituto (come il Centro di Documentazione della Resistenza di Lanzo Torinese e altri centri della rete europea “Memoria delle Alpi”), ma anche per i lavori in corso su archivi di altra proprietà e collocazione, riordinati, inventariati, digitalizzati e gestiti dall’Istituto quali l’archivio personale di Alessandro Galante Garrone (presso gli eredi) o il fondo documentario di Ettore De Giorgis (presso la Biblioteca Civica di Lanzo). Inoltre si è considerata prioritaria la necessità di creare legami e sinergie con gli Istituti presenti nel Palazzo dei Quartieri Militari, con l’obiettivo di procedere a una integrazione di servizi e di strutture che favoriscano utenti e ricercatori e permettano economie di gestione, facendo del palazzo un polo archivistico e bibliotecario integrato.
  • 5. 5 2.2 Sinergia con il Centro internazionale di studi Primo Levi In particolare si è instaurata una proficua sinergia con il Centro internazionale di studi Primo Levi con il quale, dal 2009, l’Istituto ha sviluppato nel settore bibliotecario una importante forma di collaborazione, regolata da convenzione (vedi anche BIBLIOTECA) che rende possibili razionalizzazioni nell’uso delle strutture, nell’impiego del personale, nei servizi al pubblico e nell’incremento delle consistenze librarie. La nuova funzione del sistema Archos, sulla quale si è concentrata parte rilevante dell’attività, permette ora di sviluppare un’interazione anche nel settore degli archivi. L’interesse manifestato dal Centro per il sistema ha trovato ulteriore conferma in incontri di studio per discutere e definire gli obiettivi di un ulteriore sviluppo del software riguardante le relazioni tra archivio e biblioteca. A questo fine si sono svolti numerosi incontri tra gli archivisti dell’Istituto e del Centro, Carlo Pischedda, autore del progetto, e Maurizio Vivarelli, docente di Archivistica e Biblioteconomia presso l’Università di Torino. E’ stato discusso un progetto, presentato alla Compagnia di San Paolo con la richiesta di finanziamento della fase III del sistema Archos, per la realizzazione di un’applicazione che permetta il recupero dei vincoli archivistici rintracciabili nelle collezioni librarie personali, o in porzioni direttamente attinenti alle unità archivistiche, ripristinando, a vantaggio dell’utenza, tale relazione. 2.3 Caratteristiche della nuova funzione La funzione “Multiconservazione” è stata completata nel maggio 2011. E’ stata progettata da Carlo Pischedda con la consulenza archivistica di Andrea D’Arrigo e il supporto tecnico-informatico di Filippo Rocca (vedi alla pagina http://metarchivi.istoreto.it/str_arch.asp). Per ogni Ente conservatore sono ora disponibili: - la struttura gerarchica dell’archivio, articolata nei livelli fondo > serie (> sottoserie) > fascicolo (> sottofascicolo) > documento; - il topografico d’archivio; - il catalogo web (bassa definizione formato .jpg) dei documenti digitali; - il catalogo hdef (alta definizione formato .tif) dei documenti digitali; - tutti i report generati e distinti per archivio (elenco delle consistenze, dizionario delle voci d’indice utilizzati nei vari fondi, prospetto dei fondi ordinati e non); - la gestione degli utenti. Sono assegnabili profili distinti agli utenti di ogni Ente conservatore distinti in: visitatore, ospite, operatore. La funzione di amministratore si mantiene unica, assicurando un’unica supervisione dei profili; - la gestione dei compilatori. Sono assegnabili profili distinti ai compilatori delle schede descrittive di ogni Ente conservatore; - la ricerca semplice effettuata su tutti gli archivi fornisce risultati suddivisi per archivio; - la ricerca avanzata avviene interrogando i vari campi dei records filtrando l’archivio conservatore e i livelli gerarchici. L’interrogazione può utilizzare i connettivi logici AND OR.
  • 6. 6 2.4 Un ulteriore sviluppo: l’esportazione dei cataloghi digitali in formato XML Sempre a cura di Carlo Pischedda è stata studiata la funzione di esportazione dati. Essa fornisce la possibilità di disporre di un elenco sequenziale in formato ACII di tutto il catalogo archivistico e biografico, suddiviso per archivio e secondo la gerarchia dei livelli. L’esportazione, in formato XML, apre a future possibilità di mappatura dei dati quali EAD, per la condivisione e l’interrogazione. Le nuove funzioni sono state presentate al Comitato scientifico dell’Istituto il 19 luglio. 3. Acquisizione, riordino e inventariazione di fondi archivistici 3.1. Acquisizione di nuovi fondi (gennaio-dicembre 2011) Le nuove acquisizioni sono state rilevanti: Fondo Michele Candela: documentazione relativa ai CLN Aziendali di Torino; Fondo Aldo Giardino: album di fotografie, diplomi e onorificenze, manifesti e timbri partigiani, raccolta di ritagli stampa, fotoincisioni di Domenico Riccardo Peretti Griva, memorie, lettere e documenti relativi al periodo partigiano e post-liberazione; Fondo Edgardo Favaloro/Danilo Giorsetti: album fotografico rilegato in rosso con immagini fotografiche della Jugoslavia nel dopoguerra, insieme ad un volume con biografie di resistenti jugoslavi; Fondo Luisa De Carli: documenti e memorie riguardanti l’attività durante la Resistenza; Carte Luciano Miglino: memoria manoscritta intitolata Diario di guerra partigiana: per chiarimenti su fatti successi nel 1945; Fondo Sergio Pettinati: documenti personali, fotografie e ritagli di giornale relativi all’attività partigiana nella III divisione GL e alla militanza politica nel Partito d’Azione. E’ stata anche acquisita la divisa partigiana; Fondo Marisa Sacco: carte e fotografie personali, ritratto di Marisa Sacco, opera di Franca Gallafrio (olio su tela, 1964); la documentazione è stata versata dal figlio Paolo Pettinati; Fondo Giovanni Armenia: documentazione relativa all’attività di membro della Commissione interna di Fiat Spa ; Fondo Pier Luigi Quaregna: integrazione al fondo; Fondo Gino Cattaneo: documenti relativi alla presidenza dell’Anpi provinciale di Torino; Fondo Alessandro Caimi: carteggi personali; Fondo Elena Ottolenghi Vita Finzi: integrazione al fondo, documenti provenienti dall’archivio del cugino Giuseppe Tedesco; Fondo Cesare Alvazzi Del Frate: integrazione al fondo; Carte Virginia Galante Garrone : carteggi, manoscritti e cimeli versati da Anna Maria Cappelli; Fondo Romeo Baratta: documenti personali; Fondo Dorino Porta: carte familiari e del periodo partigiano versate da Laura Porta; Fondo Enzo Lalli: importante integrazione al fondo contenente documenti dell’Arci e della Cna;
  • 7. 7 Fondo Giorgio Vaccarino: cospicua integrazione al fondo già esistente, costituita prevalentemente da carte di lavoro, versata da Lelia Castagnone Vaccarino; Fondo Giovanni Mocca: carte relative alla scuola torinese nel dopoguerra; Fondo Tobia Imperato: integrazione al fondo, costituita da materiale fotografico; Fondo Carlo Galante Garrone: documentazione relativa all’attività di parlamentare e di avvocato nel processo Kappler e in altri più recenti. 3.2 Ordinamento di fondi archivistici Archivio Alessandro Galante Garrone, Fondo Corrispondenza Le operazioni di ordinamento dell’archivio, lavori volti a riprodurre tutto il materiale in una versione digitale, come già per il Fondo Carte di Lavoro, si sono concluse con la fase di condizionamento della documentazione. Si ricorda che il fondo è costituito da oltre 13.000 carte, ed è suddiviso in due raggruppamenti: Carte Familiari e Carte di Corrispondenza. Le Carte familiari sono organizzate in 16 fascicoli, per un totale di circa 1.000 carte; le Carte di Corrispondenza comprendono 89 fascicoli, per un totale di oltre 12.000 carte (Michelarcangelo Casasanta). Per il condizionamento dei fascicoli sono state impiegate cartelline a tre alette in cartoncino certificato Acid-Free 300 gr/mq, che garantiscono la massima protezione sia chimica che fisica del materiale conservato. E’ ora possibile procedere alla riproduzione digitale, comprensiva di copie di consultazione, concordata per l’autunno con la ditta Iss. Fondo Ettore De Giorgis L’Archivio di Ettore De Giorgis (Lanzo Torinese 1931-1991), eminente figura del rinnovamento conciliare, insegnante e pubblicista, collaboratore della rivista “Esprit” e studioso dei rapporti tra fede religiosa e impegno politico, costituisce una testimonianza rilevante del ruolo svolto dall’intellettuale nella cultura italiana e internazionale tra la fine degli anni Cinquanta e la metà degli anni Ottanta. Andrea D’Arrigo ne ha concluso l’ordinamento presso la Biblioteca civica “Augusto Cavallari Murat” di Lanzo Torinese, detentrice delle carte. La consistenza dell’archivio è risultata di 800 unità archivistiche. Il fondo è ora pronto per il passaggio alla riproduzione digitale che avverrà contemporaneamente alla lavorazione delle carte dell’archivio Alessandro Galante Garrone, secondo le intese con la ditta Iss che avvierà i lavori nell’autunno, operazione che permetterà la consultazione anche presso l’Istituto. Per la valorizzazione di questo patrimonio Andrea D’Arrigo ha organizzato due giornate di studio, che si sono svolte il 4 e il 5 novembre (ventesimo anniversario della scomparsa di De Giorgis) rispettivamente a Torino e a Lanzo Torinese. (vedi Convegni e seminari). E’ stato presentato l’archivio con l’intervento della Soprintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta. Sono visibili su Archos la scheda fondo, la biografia del soggetto produttore e la descrizione dei fascicoli della serie archivistica "Corrispondenza". Fondo Guido Quazza Le schede informatiche dell’imponente fondo personale di Guido Quazza sono state oggetto di revisione e controllo prima della definitiva pubblicazione in Archos. Già
  • 8. 8 inserito l’inventario nel sistema (schede fondo, serie, sottoserie, fascicolo; biografia) la revisione ha riguardato il controllo dei dati esterni delle unità archivistiche (consistenze, tipologie): sono state riviste 1400 schede so 1717 a cura di Laura Maietti (volontaria). Fondo Roberto Malan E’ stato portato a termine l’ordinamento dell’archivio di Roberto Malan. Sono state individuate due serie archivistiche: le “Carte resistenziali” e le “Carte personali” La serie “Carte resistenziali” è attualmente costituita da 118 fascicoli e si articola principalmente secondo un criterio che da un lato rispetta la modalità di organizzazione messa in atto da Malan su una porzione delle carte, dall’altro tiene conto di un quadro di classificazione della documentazione, presumibilmente ideato subito dopo la liberazione e applicato attraverso l’uso di sigle alfanumeriche sui singoli documenti, che prende in considerazione sia gli organismi produttori, sia la tipologia della documentazione. La serie “Carte personali” è costituita soprattutto da carteggi con familiari, amici e conoscenti, e da documentazione relativa alle principali attività svolte da Malan prima della Resistenza e nel dopoguerra fino agli anni Settanta. L’inventario dell’archivio sarà pubblicato sul sistema di descrizione archivistica Archos/Metarchivi. L’ordinamento, curato da Andrea D’Arrigo, ha usufruito di un finanziamento della Chiesa Evangelica Valdese stanziato grazie ai fondi dell’8 per mille. Fondo Bruno Carli E’ stato avviato l’ordinamento del cospicuo fondo documentario di Bruno Carli a cura di Vincent Verdese (ex stagista, ora volontario) . Fondo Ferruccio Maruffi E’ stata completata la schedatura del fondo, ricco di video relativi ai viaggi di studio ai campi di concentramento nazisti, a cura di Marcella Pepe (volontaria). Archivio di deposito dell’Istoreto E stato intrapreso il riordino dell’imponente archivio di deposito dell’Istoreto che riguarda l’attività dell’ente dal 1965 (Dada Vicari, segretaria ‘storica’ dell’Istituto, ora volontaria, con la collaborazione di Roberto Morando, volontario). La parte più antica (1947-1964) è già entrata a far parte dell’archivio storico negli anni passati: il relativo inventario è consultabile in rete nel sistema Archos. Archivio Bruno Vasari Grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo e della Regione Piemonte è stato avviato nel 2008 il progetto volto alla conservazione e alla valorizzazione del fondo Bruno Vasari. Il fondo raccoglie la vasta documentazione (circa 40 metri lineari) donata da Bruno Vasari all’Istituto a partire dal 2004, relativa alla sua attività di dirigente della Rai, di presidente dell’Associazione nazionale ex deportati e di fine letterato e poeta. Il fondo, di cui è stata acquisita l’ultima parte dopo la scomparsa di Vasari (20 luglio 2007), è stato notificato dalla Soprintendenza agli Archivi. Le fasi di riordino dell'archivio e la creazione della banca dati dell’Archivio della deportazione piemontese (ADP), previste dal progetto, si sono concluse nel 2010. Fino
  • 9. 9 a dicembre 2011 sono stati descritte e caricate 5 serie (Rai, Associazioni, Raccolta materiale documentario, Scritti e interviste, Corrispondenza). L’ordinamento è curato da Barbara Berruti Venerdì 16 settembre alle h. 18,00 a Trieste, presso la Libreria Minerva è stato presentato il volume di Bruno Vasari Milano-Mauthausen e ritorno, ripubblicato nel dicembre 2010 in edizione critica. Il volume, stampato nell’agosto del 1945 con il titolo Mauthausen bivacco della morte, rappresenta la prima testimonianza che denunciava la realtà dei campi di sterminio nazisti. Fondo audiovisivo “Parole di donne” Si tratta di 9 interviste realizzate nel 2010 nel corso del progetto "Dalle Alpi all'Europa", finanziato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte. Le intervistate sono donne nate nella seconda metà degli anni venti a Coazze, Cumiana, Lanzo Torinese, Luserna San Giovanni. Le interviste restituiscono le loro storie di vita che si dipanano attraverso la guerra e le trasformazioni economiche e sociali del territorio alpino nell'immediato dopoguerra. L’Istituto ha provveduto a fare l’encoding video e a schedare l’intervista integrale sul proprio sistema Archos, sia in metarchivi sia in biografie (a cura di Barbara Berruti). Fondo audiovisivo Memorie per il Museo diffuso (v. anche 3.3Attività di raccolta delle fonti) Si tratta di 10 interviste realizzate nel corso del 2011 insieme all’Associazione Memoro -Banca della memorie. Anche per queste interviste l’Istituto ha provveduto a fare l’encoding video e a schedare l’intervista integrale sul proprio sistema Archos, sia in Metarchivi sia in Biografie (a cura di Barbara Berruti). Banca dati Archivio della deportazione piemontese Nel corso del 2011 sono stati attribuiti 53 codici d’accesso richiesti da ricercatori per la consultazione della Banca dati Archivio della deportazione piemontese. Conservazione e valorizzazione del patrimonio del Centro rete di Luserna San Giovanni Il progetto, finanziato dalla Provincia di Torino, prevede il riordino, la descrizione, il condizionamento e la pubblicazione on-line dell’inventario dei numerosi fondi relativi al periodo 1940-1945 (cartacei, fotografici, e interviste video), depositati presso il Centro rete. Tale intervento è stato affidato a Cristian Pecchenino, archivista diplomato all’Archivio di Stato. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di due interviste che serviranno ad integrare il materiale già presente per produrre un DVD che racconterà attraverso le immagini e le interviste la storia di Luserna.
  • 10. 10 3.3 - Attività di raccolta delle fonti "Memorie di Piemonte. I saperi della tradizione" L’Istituto sta incrementando la raccolta di interviste partecipando a questo nuovo progetto proposto dalla Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo in collaborazione con la Fondazione Nuto Revelli di Cuneo e sostenuto dalla Regione Piemonte. Esso ha lo scopo di "raccogliere le tante e diverse informazioni in appositi archivi elettronici, in modo da essere fruite attraverso la creazione di percorsi analitici in grado di fornire una lettura articolata e critica dei dati". La banca dati intende organizzare i dati per territori, tempi, categorie, per restituire una panoramica storico- antropologica, dei saperi popolari nei territori oggetto d’indagine. All'interno di questo vasto progetto si prevede di "recuperare, fin da subito, una specifica memoria collettiva, quella connessa all’epica della Resistenza, che risulta essere la prioritaria emergenza antropologica su cui intervenire" in modo da dare vita all’Archivio “I gesti e le parole della Resistenza". La base di dati sarà costituita da video documenti sui gesti e le parole degli anziani partigiani, al fine di collocare la memoria resistenziale in una più vasta raccolta di storie di vita e di contribuire ad un’inedita lettura critica delle trasformazioni che hanno caratterizzato la storia dell’Italia repubblicana. I documenti filmici saranno integrati da informazioni (socio-anagrafiche e territoriali) a carattere testuale che verranno rese disponibili in rete. Per entrambi questi aspetti, quello più generale e quello più specifico, legato alla memoria della Resistenza, tale progetto si presenta per l’Istoreto come un ampliamento del progetto Interreg “La memoria delle Alpi”, realizzato negli anni 2002-2008 con capofila la Regione Piemonte, e del suo attuale sviluppo “La memoria delle Alpi - Dalle Alpi all’Europa”, proposto congiuntamente al Centro d’iniziativa per l’Europa del Piemonte, già in corso di realizzazione (v. Ricerca). Il progetto “I gesti e le parole della Resistenza” richiede: - la raccolta analitica e diffusa sul territorio regionale delle fonti filmiche, fotografiche e testuali riguardanti l’oggetto della ricerca; - la ricostruzione delle reti di conoscenza che costituiscono i nodi informativi della memoria partigiana regionale esistente (Istituti per la storia della Resistenza, Centri di ricerca, Fondazioni, Associazioni, Università, ecc…); - un censimento rigoroso dei partigiani da intervistare. Un secondo censimento identificherà la generazione più giovane che non ha partecipato all’evento bellico ma che possiede memoria diretta del periodo storico. L'Istoreto, insieme agli altri Istituti del Piemonte, lavora al progetto seguendo, ciascuno nel territorio di propria competenza, le tre fasi su indicate. Tale attività si è avviata nel primi mesi del 2011, con una prima fase di censimento dei materiali di vario tipo già raccolti e presenti negli Istituti (registrazioni, filmati, fotografie, memorie scritte) e le indicazioni sulla conservazione e la valorizzazione delle fonti censite (a cura di Eric Gobetti). È stato inoltre stilato da Barbara Berruti e Luciano Boccalatte un elenco di possibili testimoni da intervistare per raccogliere le ultime memorie della generazione che ha vissuto il secondo conflitto mondiale. L'Istituto ha inoltre attivamente collaborato al corso "Granai della Memoria" tenutosi presso l'Università di scienze gastronomiche di Pollenzo tra maggio e giugno 2011. Claudio Dellavalle ha tenuto una lezione su "storiografia e memoria della Resistenza",
  • 11. 11 Luciano Boccalatte su "La creazione della memoria: i documenti"; Barbara Berruti e Andrea D'Arrigo su "La memoria storica e gli Istituti storici della Resistenza". Il progetto è curato da Barbara Berruti, Luciano Boccalatte, Andrea D'Arrigo. La percezione del territorio alpino tra guerra e dopoguerra Sono state realizzate e inserite in Archos nove interviste di donne nell’ambito di questo progetto (v. Ricerca). Altre interviste E’ stata effettuata la trascrizione delle 10 interviste sulla Val Chisone (già consultabili in Archos) da allegare alle rispettive schede elettroniche per la consultazione in rete; è infine iniziata la trascrizione delle registrazioni audio relative alla testimonianza di Raimondo Luraghi (a cura di Laura Novello e Enzo Tumminello, volontari). 3.4 Biografie Sono state compilate o revisionate le seguenti 28 biografie, corredate da accurate bibliografie, di soggetti produttori o di personaggi con attinenza agli archivi posseduti (a cura di Chiara Colombini, Cristian Pecchenino, Andrea D’Arrigo, Barbara Berruti): Tina Anselmi, Franco Antonicelli, Raoul Bombacci, Paolo Braccini, Cesarina Carletti, Elio Coppa (revisione), Gino Doné, Alessandro Galante Garrone, Carlo Galante Garrone, Duccio Galimberti, Aldo Garosci (revisione), Leone Ginzburg, Antonio Giolitti, Rocco Giovinazzo, Paolo Greco, Andrea Guglielminetti, Carlo Levi, Luciana Nissim, Giuseppe Perotti, Carlo Ludovico Ragghianti, Giovanni Roveda, Italo Tibaldi, Fiore Toye, Giacomo Ris Troglia, Luigi Valenzano. 3.5 Revisione dati, redazione I dati inseriti nel sistema Archos sono stati oggetto, come sempre, di sistematico controllo per l’eliminazione di errori, incongruenze, ripetizioni e difformità (Carlo Pischedda, Andrea D’Arrigo). La revisione si è svolta sulle schede riguardanti: Schede fondo: 355 Schede serie e sottoserie: 157 Schede fascicoli e sottofascicoli: 6531 Voci d’indice utilizzate nelle schede archivistiche e biografiche: 18.733 (soggetti, luoghi, persone, enti, ricerche). 4. Attivazione e tutoraggio di stages universitari 4.1 - In base a specifiche convenzioni, si è svolta attività di tutoraggio, a cura di Andrea D’Arrigo, per lo studente Andrea Manassero (Facoltà di Lettere e filosofia, Università di Torino) dal 4 aprile al 30 giugno (250 ore) e per la studentessa Victoria Musiolek (Facoltà di Lingue e letterature straniere, Università di Torino) dal 22 novembre al 27 gennaio 2012 (150 ore). I progetti formativi e di orientamento avevano come obiettivo l’acquisizione da parte degli stagisti di competenze pratiche nel settore della documentalistica.
  • 12. 12 4.2 - E’ stata rinnovata la convenzione annuale con la II Facoltà di Architettura del Politecnico che prevede la formazione degli studenti sui luoghi di memoria della città nella seconda guerra mondiale, attraverso un percorso costituito da incontri e lezioni (Franco Rolle, Ersilia Alessandrone Perona, Luciano Boccalatte) ed esercitazioni. Nel corso dell’anno accademico 2010-2011 hanno frequentato gli stages (75 o 150 ore) 18 studenti provenienti dai corsi di laurea in Architettura per il Progetto, Storia e Conservazione dei Beni architettonici e ambientali, Restauro e Valorizzazione, Architettura (specialistica). Un primo gruppo (Giovanna Maria Carà, Caterina Nolli, Federica Risso, Barbara Volpi) ha svolto un’esercitazione sui teatri torinesi durante la guerra, in particolare il teatri Maffei e Chiarella, svolgendo ricerche d’archivio e intervistando il regista Massimo Scaglione. Un altro gruppo (Francesca Carosso, Giulia Gargiulo, Francesca Rollino, Marta Saccocci) ha svolto la propria esercitazione sul sito del primo insediamento degli stabilimenti Fiat in corso Dante, poi sede della Scuola Allievi. Oltre alle ricerche condotte presso gli archivi aziendali, è stato intervistato Ilario Monaco, ex allievo Fiat. Un terzo gruppo (Valeria Ghiotti Saluzzo, Chiara Drago, Fabrizio Guglielmino) si è occupato del Palazzo delle Poste centrali di Torino considerato come luogo dedicato al servizio postale durante la guerra. Infine un altro gruppo (Elisa Tartaglino, Giuseppe Iuliano, Ambra Seghesio, Valentina Balia) si è occupato dell’Albergo Nazionale, sede della SD-Sipo tedesca durante l’occupazione. Il gruppo che segue attualmente lo stage (Clara Badella, Chiara Fiorano, Beatrice Stevenin) sta esaminando l’area degli ex Stabilimenti Lancia di via Caraglio. Le attività sono state coordinate da Luciano Boccalatte. Esse non comportano alcun onere per il Politecnico e sono svolte dall’Istituto a titolo gratuito. 4.3 – Un nuovo gruppo di studenti del Corso di Restauro e Conservazione, III anno (Daniele Sanna, Chiara Maggi, Arianna Granito) si occupa del progetto di Museo Diffuso della Resistenza. 5. Collaborazioni specifiche Gli archivisti Luciano Boccalatte e Andrea D’Arrigo hanno fornito numerose consulenze specifiche, tra le quali segnaliamo : - Comitato Italia 150, per il prestito di oggetti e la fornitura di immagini alla mostra “Fare gli Italiani” (Torino OGR, 17 marzo-20 novembre 2011); - Associazione “Aiuola Donatello” di Torino per una mostra in occasione del 20° anniversario della scomparsa di Natalia Ginzburg; - Alessandro Caimi per la pubblicazione del volume di memorie Ricordanze con disegni, Torino, Genesi, 2011; Massimo Ottolenghi per la pubblicazione del volume Ribellarsi è giusto, Milano, Chiarelettere, 2011; - Città di Torino per la salvaguardia della lapide ai caduti della Resistenza degli ex stabilimenti Lancia di via Caraglio; - Ingegner Ugo Sacerdote per la destinazione alla Città di Torino del fondo di disegni e dipinti del padre, il pittore Anselmo Sacerdote; - Giovanni Viarisio per una ricerca volta a ricostruire il profilo biografico di Luigi Capriolo;
  • 13. 13 - Aldo Armand Pilon, per la pubblicazione di una raccolta di testimonianze e testi sul battaglione alpino Piemonte del Corpo italiano di liberazione, con numerosi incontri presso il Circolo Ufficiali di Torino; - Marina Verra per la pubblicazione di L'ottavo assedio. Scritti di Aurelio Verra in “Giustizia e libertà” - Cuneo 1945-1946, Cuneo, Nerosubianco, 2011; - Comitato della Regione Piemonte per l'affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana: ricerca e selezione dei brani letti durante il concerto per la festa della liberazione, 25 aprile 2011; - revisione del testo per un volume di Lorenza Cavallo con la presentazione degli “Archives Lorenza e Luigi Cavallo”, destinati all’Istituto; - Giancarlo Bergami per la nuova edizione riveduta e ampliata della Guida bibliografica degli scritti su Piero Gobetti; - Tribunale di Torino : nel 2009 Luciano Boccalatte è stato nominato dalla Procura presso il Tribunale di Torino consulente nella causa intentata da Francesco Cordero di Pamparato contro Stefano Barone, Ezio Capello e Aldo Lazzaretti, autori ed editore del volume Trana. Frammenti di storia e di vita, Trana, Lazzaretti, 2008, contenente affermazioni ritenute diffamatorie nei confronti del comandante partigiano e medaglia d’oro Felice Cordero di Pamparato, Campana. Nel 2011 Luciano Boccalatte ha seguito le udienze come consulente del Pubblico Ministero. Dopo ogni udienza (7 marzo, 5 maggio, 13 luglio) ha presentato al PM relazioni scritte sui fatti emersi dalle testimonianze, svolgendo ulteriori ricerche presso gli Archivi di Stato di Torino, Milano e Firenze. Sono infine proseguiti i lavori per la realizzazione del documentario L’archivista, di Elena Valsania e Christian Grappiolo (Studio Feliz). Si sono tenuti numerosi incontri con gli autori per la messa a punto del copione, è stata fornita una consulenza archivistica e sono state effettuate riprese in Istituto e presso la Caserma La Marmora di via Asti in occasione della cerimonia annuale nell’anniversario della liberazione (Luciano Boccalatte). E’ stata completata la schedatura del fondo, ricco di video relativi ai viaggi di studio ai campi di concentramento nazisti a cura di Marcella Pepe (volontaria). Biblioteca L’inizio del 2012 ha segnato il passaggio del polo piemontese dall’applicativo SBN Adabas (in uso fino a novembre 2011) al nuovo software SBNWeb. L’adozione del nuovo sistema ha comportato una sospensione di circa un mese dell’attività lavorativa per consentire la migrazione e la verifica dei dati. In questo periodo la bibliotecaria, insieme ad un ristretto gruppo di altri bibliotecari scelti dalla Regione per partecipare al corso tenuto dal personale dell’ICCU, ha collaborato alla formazione di tutti i bibliotecari delle biblioteche specialistiche e degli Istituti della Resistenza che sono passate al nuovo applicativo. Nel 2011, nonostante i tagli ai contributi concessi alla Biblioteca, l'attività è proseguita regolarmente ed i servizi sono stati erogati al pubblico dal personale dell'Istituto con
  • 14. 14 l’ausilio di validi collaboratori che hanno prestato la propria opera in qualità di volontari. Materiale librario Al 31 dicembre 2011 la biblioteca risultava in possesso di 68.022 volumi schedati e collocati, per un totale di 84.818 records, con una progressione di circa 2.000 titoli all’anno. Il thesaurus della banca dati comprendeva 36.242 nomi di autori e 17.080 soggetti di storia contemporanea. Sempre a tale data è stata completata l'informatizzazione di tutti i volumi della biblioteca e di tutto il materiale periodico. Pertanto sia il materiale acquistato direttamente dalla biblioteca che quello proveniente dalle donazioni è stato messo a disposizione degli utenti. Sulla base del documento di previsione la biblioteca ha proseguito i lavori di schedatura del suo patrimonio librario ed in particolare: - E’ stata completata la catalogazione del fondo donato alla biblioteca dalla moglie di Giorgio Vaccarino, scomparso il 10 gennaio 2010. Primo direttore dell’Istituto storico della Resistenza in Piemonte (Isrp), nonché presidente dal 1992 al 1998, Vaccarino dopo l’8 settembre 1943 divenne partigiano nella formazioni Gl, ricoprendo l’incarico di ispettore del Comando regionale piemontese; fu inoltre rappresentante del Partito d’Azione e segretario nel Cln torinese. Nell’immediato dopoguerra diresse il settimanale “Giustizia e libertà” e decise di proseguire gli studi rivolgendo i suoi interessi soprattutto verso la storia del giacobinismo, della III Repubblica francese e della Resistenza italiana ed europea. Autore di importanti opere storiografiche e di numerosi articoli, nel 1955 ottenne anche la libera docenza in Storia del Risorgimento presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Torino. I volumi vanno ad integrare il preesistente fondo di circa 200 volumi e opuscoli già donati dallo stesso nel 2001. Il fondo racchiude tutti i materiali sulla Resistenza italiana ed europea raccolti dal professore nel corso degli anni per i suoi studi e comprende in totale 510 titoli. - E’ continuata la collaborazione con il Centro Internazionale di Studi “Primo Levi”. Dando seguito alla Convenzione stipulata nel 2009 (che prevede un impegno reciproco ad integrare i rispettivi patrimoni bibliografici e svilupparne la fruizione attraverso la disponibilità fisica e gli strumenti della rete) è proseguita la catalogazione del fondo bibliografico affidato in deposito temporaneo all’Istituto. Fino al 31 dicembre 2011 sono stati inseriti nel sistema locale ErasmoNet 2.288 articoli (trattati e catalogati come opuscoli), 284 volumi di varia provenienza e 785 spogli, tutti confluiti nella Bibliografia Primo Levi. - Si è proceduto alla revisione dei periodici dell’emeroteca dell’Istituto contraddistinti con le collocazioni Per, G.per, Per.G, controllando a scaffale le consistenze ed aggiornando i dati sui vari cataloghi della Biblioteca (SBN, ErasmoNet, ACNP ed ESSPER). Attualmente sono stati revisionati circa 500 periodici su 1.100. - Nel 2011 sono stati immessi nel catalogo della biblioteca più di 1.000 volumi ed opuscoli di nuova acquisizione, oltre a quelli inseriti nei fondi.
  • 15. 15 Sistemi di catalogazione (SBNWeb, ErasmoNet) Il nuovo software SBNweb, così denominato poiché web-based, ovvero accessibile attraverso internet, offre molteplici strumenti di supporto al bibliotecario sia per la catalogazione a livello locale che a livello di indice. Il sistema consente inoltre una più precisa gestione del patrimonio librario, a partire dagli ordini fino al controllo dei magazzini. Anche i servizi all’utenza sono stati implementati in quanto i moduli prevedono la completa configurazione dei servizi erogati, nonché la gestione degli utenti, delle autorizzazioni e dei movimenti. L’interfaccia riservata ai lettori consente di inserire suggerimenti di acquisto e richieste relative a documenti registrati in SBN o a documenti pregressi, verificare lo stato delle richieste in corso ed eventualmente richiederne la proroga Già da parecchi anni, la biblioteca ha integrato il sistema nazionale SBN con il sistema locale Erasmo enterprise, che permette di memorizzare in un unico archivio tutto il posseduto (anche la cosiddetta “letteratura grigia”, ovvero tutto il materiale che non è possibile schedare in SBN). Nel novembre 2006 è stato adottato ErasmoNet, ovvero la versione web del sistema Erasmo. ErasmoNet permette di consultare in modo facile e veloce i cataloghi in linea delle Biblioteche costituenti il Polo ERASMO e, aderendo al protocollo di colloquio con l’indice nazionale SBN, offre la possibilità di catalogazione partecipata. Il nuovo sistema permette di effettuare ricerche più dettagliate e più mirate grazie all’introduzione della Ricerca avanzata, Ricerca per indici e Ricerca multicanale; inoltre rende possibile la consultazione, la stampa e gestione di un numero infinito di bibliografie, con possibilità di inviare ad indirizzi di posta elettronica gli elenchi creati. A maggio 2011 si è passati alla nuova OPAC WEB 2.0, che rende ancora più agevole l'interazione biblioteca lettori. La nuova OPAC permette al lettore di accedere al servizio “News” e “Bollettino novità” e di visualizzare i titoli recentemente acquisiti dalla biblioteca con la disponibilità di immagini, recensioni, sommari tratti dal web. I lettori possono inoltre scrivere commenti e recensioni sui libri, condividere informazioni con altri utenti, inviare proposte, estendere le possibilità di ricerca, indicare TAGS per classificare i libri e diversi materiali presenti nel catalogo. Frequenze e servizi all’utenza Da gennaio a dicembre 2011 hanno frequentato la biblioteca 2.130 ricercatori, un numero elevato se si tiene conto della sua alta specializzazione. Sempre nello stesso periodo sono stati effettuati 51 prestiti interbibliotecari e si sono evase 47 richieste di fotocopia parziale di volumi. La biblioteca osserva il seguente orario di apertura : lunedì – venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle 15 alle 18 per un totale di 35 ore settimanali. Numerose sono le consulenze fornite agli utenti, sia durante gli orari di apertura della Biblioteca che per via telematica. Fino al 31 dicembre 2011 il catalogo on-line della biblioteca ha avuto 759.841 accessi (di cui 1.961 univoci), per un totale di 521.091 pagine visitate Numerosissimi sono anche gli utenti che accedono al sito della biblioteca (8.325 visualizzazioni, di cui 6.227 univoche), sul quale, oltre ai cataloghi delle monografie, dei periodici e degli spogli, è possibile trovare anche l’elenco dei volumi doppi, inseriti in un’apposita banca dati realizzata nel 2007 che permette l’aggiornamento in tempo
  • 16. 16 reale. Tali volumi, utilizzati per lo scambio con altre biblioteche o istituti culturali, costituiscono una fonte preziosa per l’incremento del patrimonio. Inoltre si segnalano le importanti donazioni di volumi doppi a favore delle seguenti biblioteche: - Biblioteca dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parridi Milano - Biblioteca dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena - Biblioteca del Museo del Risorgimento di Torino - Biblioteca dell’'Istituto Storico Parri Emilia-Romagna - Biblioteca della Fondazione Isec di Sesto San Giovanni - Centro di Documentazione Storica della Circoscrizione 5 (CDS 5) di Torino - Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’età Contemporanea - Fondazione Ariodante Fabretti di Torino Progetti ed iniziative coerenti con le attività della biblioteca - In collaborazione con l’INSMLI, la Biblioteca continua a lavorare al progetto ESSPER coordinato dall’Università di Castellanza per lo spoglio dei periodici di storia, economia, diritto e scienze sociali. L'adesione all'Associazione ESSPER è libera e possono esserne membri tutte le biblioteche con interessi specifici per le materie menzionate. Al progetto aderiscono attualmente 137 biblioteche che effettuano lo spoglio di 815 periodici, per un totale di 530.482 articoli spogliati. - Nel 2005 la biblioteca ha aderito al progetto ACNP e, in seguito ad un corso di formazione seguito dai bibliotecari, è iniziato l’inserimento delle riviste possedute nel Catalogo Italiano dei Periodici. Il catalogo contiene le descrizioni bibliografiche delle pubblicazioni periodiche possedute da biblioteche dislocate su tutto il territorio nazionale e copre tutti i settori disciplinari. Nel 2011 è stato completato l’aggiornamento delle consistenze di tutti i periodici dell’emeroteca presenti in ACNP, per un totale di 1.363 riviste. Formazione ad aggiornamento In previsione del passaggio al nuovo applicativo SBNweb, è stato organizzato dalla Regione un corso di formazione limitato ad un numero ristretto di bibliotecari qualificati, con competenze ed esperienza in ambiente Adabas, destinati a divenire un punto di riferimento formativo per i colleghi che operano nelle biblioteche del proprio sistema/biblioteche affini. La bibliotecaria Cristina Sara è stata selezionata per partecipare al corso, che si è protratto dal 19 settembre al 13 ottobre, per un totale di 11 giornate di formazione. Nel corso del 2011 la bibliotecaria ha inoltre seguito i seguenti seminari e corsi di aggiornamento: - Archivio digitale on-line La stampa (18 gennaio) - “Diritto alla memoria e alla comunicazione: la risposta del Piemonte. Dal 1861 ad oggi, diritti e società” (20 aprile) - “Il nuovo Indice SBN e SBNweb” (28 giugno) - “A prova di futuro: giornali, libri e archivi 3.0” (1 dicembre)
  • 17. 17 Coordinamento delle biblioteche speciali e specialistiche torinesi (CoBiS) Il Coordinamento, nato nel 2008 e ufficialmente riconosciuto dalla Regione Piemonte, si occupa di temi ed esigenze comuni a tutte le biblioteche che lo compongono ed ha sede presso l’Istoreto. Il CoBiS si propone le seguenti finalità: - promuovere una rete tra le differenti realtà documentarie presenti nella nostra città a vantaggio di un proficuo servizio per le istituzioni ed il pubblico a livello cittadino, regionale e nazionale; - concordare momenti di formazione continua del proprio personale specializzato; - migliorare la visibilità e la fruibilità delle risorse documentali in possesso, attraverso eventi e progetti promossi da una o più biblioteche con il coinvolgimento degli aderenti alCoordinamento. All’interno del CoBiS si sono formati i seguenti gruppi di lavoro: - gruppo di lavoro sul Nuovo Soggettario - gruppo di lavoro sull’applicazione delle Reicat - gruppo di lavoro per l’elaborazione degli articoli scientifici - gruppo di lavoro per l’organizzazione dei convegni e degli eventi di promozione delle attività e del patrimonio delle biblioteche del CoBiS. Attualmente aderiscono al Coordinamento 52 biblioteche di differenti specializzazioni. Nel corso del 2011 si sono svolti 10 incontri. Il 20 aprile 2011, in occasione della Giornata mondiale UNESCO del Libro e del Diritto d’Autore, si è tenuto il Convegno “Diritto alla memoria e alla comunicazione: la risposta del Piemonte. Dal 1861 ad oggi, diritti e società”. Il convegno, promosso ed organizzato dal Centro UNESCO e dal CoBis, si è svolto presso le Officine Grandi Riparazioni ed è stato inserito nell’ambito delle iniziative organizzate nella stessa sede per i 150 anni dell’Unità d’Italia. STUDI E RICERCHE 150° anniversario dell’Unità d’Italia All’importante ricorrenza sono state dedicate iniziative scientifiche e didattiche, in particolare : - convegno internazionale “Un secondo Risorgimento? La Resistenza nella ridefinizione dell’identità nazionale” (24 e 25 novembre). Il convegno, progettato da Aldo Agosti, Giovanni De Luna e Gianni Perona, è stato reso possibile dal sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte. Esso ha costituito l’unica iniziativa in ambito regionale dedicata a una riflessione sulla Resistenza nel quadro della storia unitaria, proponendo un confronto sulla natura del Risorgimento e della Resistenza come chiavi dell’identità nazionale, in quanto fondamento della costituzione formale e materiale rispettivamente del Regno e della Repubblica: entrambi oggetto di attenzione storiografica, letteraria, artistica da un lato, e di un ‘uso pubblico’ strumentale, conflittuale dall’altro. All’analisi del dibattito storiografico e delle rappresentazioni simboliche della Resistenza nel
  • 18. 18 periodo repubblicano è seguito il confronto comparativo con altre Resistenze europee, e ai loro intrecci con i momenti fondativi delle rispettive identità nazionali (Francia, Grecia, Polonia, Jugoslavia). La terza e la quarta sessione sono state dedicate nuovamente all’Italia e ai percorsi narrativi attraverso i quali la Resistenza e il Risorgimento sono stati raccontati, rappresentati, comunicati, esposti da coppie di relatori, dei quali l’uno studioso esperto campo, l’altro ‘autore’ di opere ispirate al tema. Una conferenza-concerto di Fausto Amodei e Emilio Franzina ha brillantemente presentato la storia d’Italia attraverso la canzone popolare. Il convegno è stato seguito con vivo interesse da un folto pubblico; - giornata di studio “150° dell’Unità d’Italia, 65° della Repubblica, 64° degli Istituti storici della Resistenza del Piemonte” (13 aprile, v. Convegni e seminari); La giornata, organizzata in collaborazione con gli altri Istituti storici della Resistenza del Piemonte e svoltasi presso il Circolo Ufficiali di Torino, ha inteso presentare l’entità del patrimonio documentario raccolto e la molteplicità di ruoli scientifici e formativi che essi svolgono sul territorio regionale. Tale riflessione è parsa necessaria in relazione ai pesanti tagli alla cultura che penalizzano particolarmente gli istituti di ricerca. Un’efficace sintesi dei dati e delle funzioni è stata presentata in un DVD appositamente realizzato dagli Istituti e curato dall’Istituto di Asti; - sessione dedicata a “Azionismo e storia d’Italia” all’interno dei Cantieri “Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti” (30 aprile, v. infra); - percorsi “Torino dal Risorgimento alla Resistenza. La città e i luoghi di memoria” (v. Didattica); - progetto Comenius Regio “Le patrimoine commun de la zone transfrontalière: Piémont et Alpes Méridionales” (v. Didattica); - fornitura di immagini e prestito di numerosi oggetti per la mostra “Fare gli Italiani (v. Archivio). "La memoria delle Alpi" – "Dalle Alpi all'Europa" Gli esiti positivi, sul piano della ricerca storica e del rapporto col territorio del progetto europeo “La memoria delle Alpi”, hanno indotto l’Istituto a elaborare delle linee di sviluppo nel progetto biennale “La memoria delle Alpi – Dalle Alpi all’Europa”. Il progetto è stato approvato dalla Regione Piemonte e finanziato nel 2009 ed è stato riammesso a contributo nel 2010 sotto la responsabilità amministrativa del Cie Piemonte. A partire dal 2009 infatti Istituto e Cie Piemonte hanno sviluppato l’insieme del progetto in stretta collaborazione fra loro e con gli altri Istituti per la Resistenza del Piemonte. In questa seconda fase del progetto l’Istituto ha la responsabilità operativa per i seguenti obiettivi: 1. La valorizzazione dei centri rete e dei sentieri già realizzati dal primo progetto: - utilizzando i centri rete per divulgare gli esiti delle ricerche attraverso mostre, presentazione di materiali, ecc; in particolare verrà data la maggior visibilità
  • 19. 19 possibile ai materiali realizzati nel corso del 2010: La guida Alpi occidentali tra guerra e dopoguerra: guida ai centri rete della regione Piemonte, Torino, Seb 27, 2010;. - mettendo in rete le fonti attraverso il portale www.memoriadellealpi.net, e utilizzando la banca dati, in modo da condividere il patrimonio di dati e conoscenze da utilizzare anche per laboratori didattici; - promuovendo un turismo culturale e scolastico consapevole nei luoghi della memoria. A questo scopo è stato organizzato nel 2011 un corso itinerante nelle diverse province piemontesi, destinato in primo luogo a docenti, operatori culturali e studenti, ha offerto strumenti e conoscenze specifiche per affrontare le visite ai luoghi della memoria e per approfondire quegli aspetti che più da vicino riguardano la formazione della cittadinanza e le pratiche didattiche ed educative relative alla trasmissione della memoria storica. Le iscrizioni sono state raccolte dall'1 al 15 settembre 2011 e gli incontri si sono svolti nell'autunno con il seguente calendario: 23 settembre - Alessandria (Cantalupo Ligure) : La Val Borbera luogo di lotta e di rifugio 1 ottobre - Novara e Verbano : Casa della Resistenza e parco della Memoria e della Pace 6 ottobre - Biella e Vercelli : Varallo e Centro polivalente di Postua 19 ottobre - Cuneo e Borgo San Dalmazzo : Campo di concentramento Borgo San Dalmazzo e casa Galimberti 3 novembre – Asti : La comunità ebraica ad Asti e l'antisemitismo nella storia 17 novembre – Torino : Torino dal Risorgimento alla Resistenza I docenti iscritti ad almeno 2 giornate sono stati 59. 2. Lo sviluppo di nuove ricerche: dalla guerra al dopoguerra Il progetto nasce con l'intento di porre le basi per futuri studi sul periodo successivo alla guerra. In particolare si vogliono mettere in luce i principali fattori di trasformazione politica e sociale del territorio alpino. Il periodo considerato va dal 1944 (Liberazione della Francia) al 1957 (Trattati di Roma), individuando così il passaggio dall'Europa delle guerre e delle frontiere alla costruzione dell’unità europea. I temi da sviluppare riguardano: - i movimenti sociali nel dopoguerra, con particolare attenzione alle migrazioni transfrontaliere e al lavoro delle donne. Nel 2009 sono stati organizzati due seminari: sulle frontiere alpine (10 novembre 2009) e sul lavoro delle donne (11 dicembre 2009). Inoltre le ricercatrici Anna Badino e Silvia Inaudi hanno realizzato una ricognizione sistematica delle fonti disponibili (bibliografia, documenti, memorie orali, banche dati) relativamente al lavoro transfrontaliero delle donne (1945-1960). Sulla base di tali acquisizioni il 29 e 30 settembre 2011 si è tenuto a Torino, presso la sala conferenze dell'Istituto, il seminario internazionale franco-svizzero-italiano “Migrazioni femminili attraverso le Alpi occidentali nel secondo dopoguerra. Lavoro, famiglia, trasformazioni culturali: 1944-1960”. Esso ha posto le basi per nuovi studi sulla storia delle società alpine, con particolare attenzione al tema delle emigrazioni femminili a partire dal 1944 fino ai primissimi anni sessanta, colmando un vuoto storiografico. Il
  • 20. 20 seminario è stato organizzato da un comitato scientifico composto da: Ersilia Alessandrone Perona, Anna Badino, Barbara Berruti, Silvia Inaudi, Gianni Perona, Nelly Valsangiacomo. - la percezione del territorio alpino tra guerra e dopoguerra. In collaborazione con alcuni Centri Rete della provincia di Torino, con i comuni di Coazze, Cumiana e Luserna San Giovanni e con la città di Lanzo, Barbara Berruti, Luciano Boccalatte, Andrea D'Arrigo e Fabiana Antonioli hanno realizzato 9 interviste a donne nate nella seconda metà degli anni Venti del Novecento. Esse sono state presenti agli eventi che hanno cambiato e trasformato i paesi e le valli dove sono cresciute: le interviste restituiscono le loro storie di vita che si dipanano attraverso la guerra e le trasformazioni economiche e sociali del territorio alpino nell'immediato dopoguerra. Le interviste integrali sono custodite presso l’archivio dell’Istoreto e fanno parte del fondo intitolato “Vita quotidiana tra guerra e dopoguerra” presto consultabile on line tramite il sistema integrato Archos. Da un montaggio delle stesse è stato invece realizzato il documentario "Parole di donne: frammenti di vita quotidiana tra guerra e dopoguerra”, Torino, 2011. Il documentario parte dalle origini delle testimoni e arriva fino ai giorni nostri, restituendo ricordi e impressioni di un mondo ormai quasi scomparso. Le testimonianze sono quelle di Maria Airaudo, Linda Fraternali Cazzagon, Luigia Chiusano, Angela Clemente, Maria Rosa Giacone, Micheline Lussiana, Alma Mattone, Bianca Ruffino, Giulia Verra Ferrero. Il lavoro è stato presentato il 5 febbraio presso il centro rete di Coazze, Ecomuseo della Val Sangone; il 9 marzo presso la sala conferenze dell'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti" e il 12 maggio al Salone del libro di Torino. Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti La settima edizione del seminario, svoltasi dal 28 al 30 aprile 2011, è stata dedicata alla figura di Giorgio Vaccarino, scomparso il 10 gennaio 2010 e ricordato nella sua opera di storico da Gianni Perona. L'iniziativa è stata realizzata con il sostegno della Fondazione Avvocato Faustino Dalmazzo e del Centro Studi P. Calamandrei di Jesi. Ha ottenuto il contributo del Ministero per i Beni e le Attività culturali, dell'Associazione Giustizia e Libertà di Venezia, dell'Associazione nazionale Riccardo Lombardi di Torino, della Biblioteca e Archivio storico Piero Calamandrei di Montepulciano, della Fondazione Giuseppe Di Vittorio di Roma, della Fondazione Rosselli di Torino, dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione nazionale in Italia di Milano, dell'Istituto storico della Resistenza in Toscana e dell'Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea. L'iniziativa, inoltre, ha potuto giovarsi della collaborazione dell'Archivio storico di Intesa San Paolo di Milano, dell'Associazione Giustizia e Libertà di Torino, del Centro studi Piero Gobetti di Torino, della Fiap (Federazione Italiana Associazioni Partigiane) e della Fondazione Centro di iniziativa giuridica Piero Calamandrei di Roma. Essa ha ricevuto l'adesione di numerosi altri istituti culturali: l'Associazione Manlio Rossi-Doria di Roma, la Fondazione Bruno Zevi di Roma, la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano e la Fondazione Ugo La Malfa di Roma.
  • 21. 21 Le giornate di studio hanno presentato alcune significative novità rispetto a quelle delle precedenti edizioni. La più rilevante è derivata dalla ricorrenza, nel 2011, del centocinquantenario dell'Unità d'Italia. Si è deciso di dedicare un ampio momento di confronto al tema "Azionismo e storia d'Italia", con comunicazioni di studiosi chiamati a proporre riflessioni sul rapporto dell'Azionismo e dei suoi protagonisti con alcuni snodi essenziali della storia nazionale: il Settecento (Elena Savino), il Risorgimento (Simone Visciola), l'età liberale (Marco Scavino), il fascismo (Marco Revelli), la Resistenza (Andrea Ricciardi), l'età repubblicana (Paolo Soddu). Tale momento, svoltosi presso e in collaborazione con Il Circolo dei Lettori di Torino, si è concluso con la presentazione da parte di Antonio Carioti dei due volumi biografici di Carlo Azeglio Ciampi che ha voluto inviare un proprio messaggio di augurio all'iniziativa (Non è il paese che sognavo. Taccuino laico per i 150 anni dell'Unità d'Italia, Colloquio con Alberto Orioli, Il Saggiatore, Milano 2010 e Da Livorno al Quirinale. Storia di un italiano, Conversazione con Arrigo Levi, il Mulino, Bologna 2010). Proprio in virtù di questa specifica sezione dei lavori, il seminario è rientrato nell'ambito delle manifestazioni di "Esperienza Italia". Anche la parte più tradizionale del seminario, come di consueto concepito come momento di confronto tra studiosi impegnati in lavori di ricerca concernenti Giustizia e Libertà, il Partito d'Azione e i protagonisti di queste due esperienze politiche e come occasione di presentazione di novità editoriali in proposito, si è svolta seguendo un modello inedito: in questa edizione, infatti, la presentazione di saggi (20 in tutto) non ha costituito una sessione a sé stante, ma ha dialogato, tematicamente, con le ricerche in corso selezionate (12). Così, in una prima sezione dedicata a "Azionismo e Federalismo", le ricerche di Luca Bufarale e di Carlo Verri, incentrate rispettivamente sui progetti federalisti di Riccardo Lombardi e di Silvio Trentin, sono state accompagnate dalla presentazione di Piero Graglia del volume collettaneo dedicato a Mario Alberto Rollier (La personalità poliedrica di Mario Alberto Rollier. Ricordo di un milanese protestante, antifascista, federalista e uomo di scienza, a cura si Stefano Gagliano, Biblion, Milano 2011). In questa stessa prima sessione dei lavori è stato anche presentato, a cura di Ersilia Alessandrone Perona, il quinto volume della collana editoriale dell'Istoreto "Testimoni della libertà", nata e sviluppatasi in diretta connessione con il seminario e sostenuta dalla Fondazione Avvocato Faustino Dalmazzo: lo studio di Diego Giachetti Per la giustizia e la libertà. La stampa Gielle nel secondo dopoguerra (FrancoAngeli, Milano 2011). Un secondo nucleo tematico ha riguardato il "Dibattito sul Mezzogiorno". Gli studi sulla figura di Antonio Armino (Pino Ippolito), sul PdA in Capitanata (Michele Galante) e sulla produzione dispersa di Emilio Lussu (Renzo Ronconi) sono stati affiancati dalla discussione su molteplici volumi: Luisa Maria Plaisant ha riflettuto sui primi due volumi dell'opera omnia di Lussu (Da Armungia al sardismo 1890-1926. Storia e memoria, a cura di Gian Giacomo Ortu e L'esilio antifascista 1927-1943. Storia e milizia, a cura si Manlio Brigaglia, Aísara, Cagliari 2008 e 2010) e su Diplomazia clandestina (Baldini Castoldi Dalai, Milano 2010); Andrea Ricciardi sui saggi biografici dedicati a Manlio Rossi Doria da Simone Misiani e da Emanuele Bernardi (rispettivamente Manlio Rossi-Doria. Un riformatore del Novecento e Riforme e democrazia. Manlio Rossi-Doria dal fascismo al centro-sinistra, Rubbettino, Soveria
  • 22. 22 Mannelli 2010 e 2011); Aldo Borghesi sull'edizione degli scritti di Guido Dorso (Tutti gli scritti dal Corriere dell'Irpinia 1923-1925, a cura di Francesco Saverio Festa e Mariagiovanna Silvestri, De Angelis, Avellino 2010). Un terzo nucleo tematico, "Resistenza: un nodo della memoria", è stato concepito a partire dalla recente uscita di numerosi volumi in proposito. Li ha presentati Luciano Boccalatte a presentarli, facendo interagire le opere più propriamente storiografiche (Luigi Piccioni, Primo di cordata. Renzo Videsott dal sesto grado alla protezione della natura, Temi, Trento 2010; Franco Brunetta, I ragazzi che volarono l’aquilone. Indagine su una formazione partigiana, Araba Fenice, Boves 2010, Gianni Cisotto, Nella giustizia la libertà. Il Partito d'azione a Vicenza 1942-1947, Cierre-Istrevi, Sommacampagna 2010) con le memorie dei protagonisti (Marisa Sacco, La pelliccia di agnello bianco. La Gioventù d'azione nella Resistenza, Seb 27, Torino 2008; Massimo Ottolenghi, Per un pezzo di patria: la mia vita negli anni del fascismo e delle leggi razziali, Blu edizioni, Torino 2009; Giulio Bolaffi, Un partigiano ribelle. I diari di Aldo Laghi, comandante della Stellina, 1944-1945 e i ricordi paralleli della figlia, a cura si Stella Bolaffi Benuzzi, Torino 2010; Enrico Loewenthal, Mani in alto, bitte. Memorie di Ico, partigiano, ebreo, Editrice Zona, Civitella in Val di Chiana 2010). Quarto momento di riflessione è stato quello dedicato alla "Costellazione azionista", alla vasta area di consonanze politiche e culturali che ha affiancato, e talora succeduto, all'esperienza di GL e PdA. Sono stati illustrati differenti lavori di ricerca: sulla collaborazione tra Salvemini e Amelia Rosselli per la costruzione della memoria di Carlo e Nello (Simone Visciola); sulla figura di Massimiliano Majnoni, esponente della Comit a Roma nel biennio 1943-45 (Guido Montanari); sui rapporti tra Lucangelo Bracci Testasecca e Lidio Bozzini (Matteo Polo e Francesca Cenni); sulla vicenda di Unità Popolare (Roberto Colozza); sull'anticomunismo democratico di Nicola Chiaromonte (Cesare Panizza). In quest'ambito Aldo Agosti ha presentato la nuova edizione dello studio di Nicola Tranfaglia su Carlo Rosselli (Carlo Rosselli e il sogno di una democrazia sociale moderna, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2010), mentre Giuliano Berti Arnoaldi Veli e Andrea Becherucci hanno discusso di due importanti esperienze della stampa del dopoguerra, "Cronaca forense" e "Il Ponte" (Cronaca Forense. Avvocati veneziani negli anni ’60: impegno, modernità e democrazia, a cura di Renzo Biondo, Marco Borghi, Andrea Milner, Iveser/Nuova Dimensione, Venezia 2010 e Oltre la guerra fredda. L'Italia del «Ponte» (1948-1953), a cura di Mimmo Franzinelli, Laterza, Roma-Bari 2010). Un'altra sezione tematica ha focalizzato l'attenzione sui "Profili biografici" di alcune importanti figure del panorama giellista e azionista: Daniele Pipitone e Nicoletta Nicolini hanno ricostruito una parte dei percorsi compiuti, rispettivamente, da Aldo Garosci e Michele Giua, mentre Giovanni De Luna ha presentato l'opera dedicata a Nuto Revelli da Gianluca Cinelli (Nuto Revelli. La scrittura e l'impegno civile, dalla testimonianza della Seconda Guerra Mondiale alla critica dell'Italia repubblicana, Aragno, Torino 2011). La parte del seminario dedicata alle ricerche e alle novità editoriali è stata conclusa da una sezione "Archivi": Maria Teresa Sega ha illustrato la struttura dell'archivio di Franca Trentin, mentre Micaela Procaccia ha presentato i volumi dedicati all'archivio di Piero Gobetti (L’Archivio di Piero Gobetti. Tracce di una prodigiosa giovinezza, a cura di Silvana Barbalato, Milano, FrancoAngeli 2010) e al fondo Piero Calamandrei
  • 23. 23 conservato presso l'Istituto storico della resistenza in Toscana (Inventario del fondo Piero Calamandrei, a cura di Michela Nicastro, Pagliai, Firenze 2011). La rete di collaborazioni sviluppatasi attorno ai Cantieri ha permesso di arricchire il programma delle giornate di studio con due iniziative serali. In collaborazione con – e presso – la Comunità Ebraica di Torino, nell'ambito dell'iniziativa "Resistenza ora e sempre", sono stati proiettati i documentari di Nelo Risi, I fratelli Rosselli (1959) e di Francesco Momberti, Emanuele Artom. Il ragazzo di via Sacchi (2011). Inoltre, inserito in "Fare gli italiani teatro", iniziativa curata da Mario Martone e Giovanni De Luna per la Fondazione del Teatro Stabile di Torino, si è tenuto, presso il Teatro Gobetti, lo spettacolo Festa grande di aprile, di Franco Antonicelli, ridotto da Gian Franco Berti e Silvia Bertolotti e prodotto per TeatrOtello dal Centro studi Piero Calamandrei di Jesi. Come ogni anno, a un mese circa dalla conclusione del seminario, è stato selezionato un progetto editoriale per la pubblicazione nella collana "Testimoni della Libertà". Si tratta del lavoro di Piero Graglia: la cura – con ampia introduzione storica – del Carteggio 1943-1945 tra Ernesto Rossi e Altiero Spinelli, già presentato e accolto con interesse nell'edizione 2007 dei Cantieri e giunto ora a conclusione. Al termine del seminario, inoltre, è stato richiesto – a cura di Cristian Pecchenino – a una parte degli studiosi intervenuti (Becherucci, Carioti, Colozza, Montanari, Polo, Ronconi) di fornire la propria relazione per alimentare il "Laboratorio mezzosecolo" online, che ospita ricerche, interventi a convegni e conferenze, messi a disposizione del pubblico in tempi brevi con l'intento di sollecitare osservazioni e discussioni. Le relazioni tenute nella sessione legata al centocinquantenario dell'Unità saranno invece pubblicate, in accordo con i Cantieri, sugli Annali della Fondazione Ugo La Malfa. Il seminario è stato programmato, con la direzione di Giovanni De Luna, da : Aldo Agosti, Ersilia Alessandrone Perona, Luciano Boccalatte, Chiara Colombini, Riccardo Marchis e realizzato a cura di Micaela Rendano e Dada Vicari Studi su Italo Tibaldi e Bruno Vasari Negli ultimi mesi del 2011 l'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti", grazie al fondamentale sostegno del Comitato Resistenza Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte, ha iniziato un percorso di avvicinamento al Giorno della Memoria attraverso il ricordo di due importanti figure: Italo Tibaldi e Bruno Vasari. Il 13 ottobre 2011 si è tenuto il convegno Compagni di viaggio: giornata in ricordo di Italo Tibaldi, e il 15 dicembre Bruno Vasari, "Il superstite". Entrambe le manifestazioni si sono tenute a Torino, a Palazzo Lascaris, in via Alfieri 15 e sono state curate da Barbara Berruti. (V. Convegni e seminari). A un anno esatto dalla scomparsa di Italo Tibaldi (1927-2010), il Consiglio Regionale del Piemonte e il Comitato Resistenza Costituzione in collaborazione con l’Istoreto ne hanno ricordato la figura di testimone della deportazione e di ricercatore. Tra i fondatori dell'Associazione nazionale ex deportati, Tibaldi ha dedicato la sua vita alla ricerca e allo studio della deportazione, ricostruendo gli elenchi dei trasporti e i nominativi degli italiani deportati nei KZ nazisti dal 1943 al 1945. Nel corso della mattinata Italo Tibaldi è stato ricordato già durante i saluti istituzionali che non sono stati solo "formali" in quanto Tibaldi è stato amministratore sia in Regione, sia nel comune di Vico Canavese. La sua figura è stata poi tratteggiata e ricostruita attraverso gli interventi del testimone
  • 24. 24 Ferruccio Maruffi, Presidente dell'Aned di Torino e dello storico Lucio Monaco. La mattinata si è conclusa con lo spettacolo Compagni di viaggio, sceneggiatura originale curata da Carlo Greppi e dall'attore e regista Gianni Bissaca, tratta dalla ricerca dello stesso Greppi Il mondo perduto per sempre. L'esperienza del viaggio della deportazione dall'Italia verso i lager nazisti, vincitore del premio Federico Cereja. Nel pomeriggio, Bruno Maida, Brunello Mantelli, Gianfranco Maris e Dario Venegoni hanno relazionato sulla ricerca e il lavoro di Italo Tibaldi che hanno portato alla creazione di un archivio, fonte fondamentale per la ricostruzione delle identità e dei trasporti dei deportati politici dall'Italia. Il 15 dicembre il Consiglio Regionale del Piemonte, la Compagnia di San Paolo e l’Istoreto hanno organizzato il convegno “Bruno Vasari, Il superstite” in occasione del centenario della nascita di Bruno Vasari (1911-2007). La giornata ha voluto delineare la sua figura a partire dal lavoro archivistico e di ricerca sostenuto dalla Compagnia di San Paolo. Il titolo del convegno fa riferimento alla poesia di Primo Levi Il superstite (1984), dedicata a Bruno Vasari. Nell’occasione del convegno è stato ristampato il video Bruno Vasari, Lo scoglio di via dei Mille, a cura di Barbara Berruti, Torino, 2011. Borsa di studio Federico Cereja La borsa di studio 2011-2012, intitolata a Federico Cereja, per l’ammontare di € 6.000,00 è resa possibile dal contributo di Annapaola Munari Cereja con l’obiettivo di promuovere e sostenere la ricerca dei giovani storici sulla deportazione. Al bando hanno aderito tre giovani laureati i cui progetti di ricerca sono stati valutati dalla Commissione composta da Annapaola Munari Cereja, Fabio Levi, Bruno Maida e Ersilia Perona, riunitasi il 26 settembre. Il giudizio finale è stato espresso a favore del progetto presentato da Sofia Volpato (Università di Torino) su Gli orfani della shoah : la scrittura della deportazione. DIDATTICA Giorno della Memoria 2011 «Giornata per le scuole: Compagni di viaggio. Dedicata a Italo Tibaldi». Lunedì 17 Gennaio alle ore 9,00 si è svolta a Moncalieri nell’Auditorium del liceo scientifico Majorana, una giornata per le scuole incentrata sul tema della testimonianza del viaggio verso i campi di sterminio nazisti, con il patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte, Comitato Resistenza e Costituzione per l'affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, della Provincia di Torino e della Città di Moncalieri. L'iniziativa ha coinvolto gli studenti nell' "avventura" della ricerca, partendo dal lavoro di Carlo Greppi sul tema "Il viaggio dei deportati verso i Lager nazisti" nel 2010. La ricchezza dei materiali reperiti ha consentito di montare una vera e propria sceneggiatura, rappresentata in anteprima in questa occasione con gli attori Federica Cassini e Gianni Bissaca. Gli studenti sono stati poi invitati a seguire la navigazione nella banca dati dell'Archivio della deportazione piemontese (ADP) realizzata
  • 25. 25 dall'Istituto per invitarli a conoscere gli strumenti per 'ricostruire' a loro volta vicende individuali e percorsi collettivi, attingendo alle voci originali dei testimoni. In conclusione, gli studenti del "Progetto Memoria" confronteranno le proprie esperienze di ricerca con gli strumenti presentati nel corso dell'iniziativa. Nei giorni 25 e 26 gennaio 2011 si sono tenuti, in varie sedi della città, i concerti denominati Per la vita. Letture, conservazioni e musica di e con Esther Béjarano e i Microphone Mafia. Gli studenti delle scuole superiori e la cittadinanza hanno avuto l’occasione di ascoltare il canto e le parole di una musicista di eccezione, sopravvissuta ai campi di sterminio. Esther è una delle ultime musiciste viventi dell’orchestra femminile di Auschwitz e ha continuato con la sua attività diartista a tramandare la memoria della Shoah e a denunciare l’emarginazione, la violenza e il razzismo presenti nel mondo attuale. L’iniziativa, proposta del Goethe Institut di Torino, è stata svolta in collaborazione con Istoreto, il sostegno dei Consigli Regionale e Provinciale e del Consolato Generale della Repubblica federale di Germania. Hanno aderito inoltre l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, il Conservatorio “G. Verdi” di Torino, la Comunità ebraica di Torino, l’Aned e il Coordinamento fra le associazioni della Resistenza in Piemonte. Concorso di storia del Novecento. Viaggio di studio ai luoghi di memoria. Edizione 2011-2012 Il Consiglio Regionale del Piemonte, in collaborazione con le Province, su proposta del Comitato della Regione Piemonte per l'affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione Repubblicana, ha indetto l’annuale edizione del concorso aperto agli studenti delle scuole medie superiori su temi di storia contemporanea. Gli insegnanti e gli studenti hanno potuto avvalersi, tra il 27 ottobre e il 15 novembre, di un ciclo di quattro incontri di formazione appositamente organizzato dall’Istoreto e hanno usufruito di assistenza bibliografica e documentaria per la composizione delle loro ricerche. Relatori degli incontri di formazione: Barbara Berruti, Alessandra Chiappano, Fabio Longo, Daniele Scaglione. Complessivamente hanno frequentato gli incontri 99 studenti e 25 insegnanti. Laboratori per insegnanti sul tema del viaggio Si sono concluse le attività collegate con il Convegno il Grande Viaggio (Torino, 27 gennaio 2010), ispirato dal titolo al famoso libro di Jorge Semprún. Sono stati redatti e inseriti nel sito Istoreto dei percorsi didattici che discendono dal confronto tra gli insegnanti che hanno declinato il concetto di “viaggio” nell’esperienza storica e nella memoria del XX e del XXI secolo. Il loro obiettivo era fornire delle chiavi di lettura di fenomeni storici del passato e del presente, lavorando specificamente sui seguenti temi: - Percorsi biografici dei personaggi al centro della mostra “A noi fu dato in sorte un tempo. 1938-1945” (http://www.iltempoinsorte.it/)- Un raffronto con altri giovani di quel tempo: la classe 4ª C nell’anno scolastico 1938-1939 all’Istituto Magistrale Regina Margherita (Prof.ssa Pina Mafodda, IIS “Regina Margherita”). -Proposta di percorso didattico per la mostra "A noi fu dato in sorte questo tempo" (Professor Mario Paschetto).
  • 26. 26 - Valigie di parole: laboratorio di scrittura creativa sul tema del viaggio (Prof.ssa Monica Falco, IIS "Ubertini” di Chivasso). Coordinatore dei Gruppi: Mario Paschetto. L’attività è stata condotta in collaborazione con il Cesedi. I materiali e i percorsi didatticisono disponibili sul sito dell’Istoreto alla pagina http://www.istoreto.it/didattica/2701_home.htme, per il lavoro sulla 4ª C del ‘38/’39, sul sito dell’IIS Regina Magherita, linkabile dalla pagina sopra indicata. Giorno del Ricordo 2011 Le attività dedicate al Giorno del Ricordo, che avevano preso l’avvio nel mese di novembre 2010, hanno avuto il loro centro nel seminario Noi e l’“altro”. L’esodo istriano, fiumano, dalmata e gli esodi del Novecento. Per una storia insegnata in chiave europea, tenutosi l’ 8 febbraio 2011 presso il Centro Incontri della Regione e il 9 febbraio presso l’Istoreto. La prima sessione del seminario ha proposto una riflessione intorno ai risultati delle nuove ricerche riguardanti l’Esodo istriano, fiumano, dalmata. La seconda ha posto in relazione le vicende dell’Esodo con gli spostamenti forzati di popolazione che hanno segnato estese aree d’Europa al termine del secondo conflitto mondiale e ha introdotto nuovi elementi sulla permanenza nell’intero secolo di esodi forzosi. Ampia la presenza di studenti e insegnanti a cui era dedicata in modo particolare questa parte dei lavori. Nella seconda giornata si è tenuta una Tavola rotonda per insegnanti e operatori riguardante il tema dell’Esodo giuliano dalmata nella progettazione della scuola italiana al fine di individuare temi e chiavi interpretative che ne facilitino la trattazione. Il Seminario è stato organizzato dall’Istoreto, dal Consiglio Regionale del Piemonte – Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, dalla Provincia di Torino e dal Comitato regionale dell’ANVGD. In collaborazione con la rete degli Istituti aderenti all’Insmli, con l’adesione delle Comunità Istriane di Trieste, Società degli Studi Fiumani di Roma e Centro di Ricerche Storiche di Rovigno. Nel mese di dicembre 2011 sono stati pubblicati gli Atti del seminario Senza più tornare. L’esodo istriano, fiumano, dalmata e gli esodi nell’Europa del Novecento, Torino, Seb 27, curati da Enrico Miletto. Incremento dell’applicazione web: L’esodo istriano-fiumano-dalmata in Piemonte. Per un archivio della memoria. (Cfr. http://intranet.istoreto.it/esodo/) Le nuove ricerche di Enrico Miletto, estese questa volta ai diversi tipi di profuganza e di utilizzo dei campi profughi destinati agli istriani, hanno incrementato il canale tematico con documenti, fotografie, interviste, schede storiche. Carlo Pischedda ha curato l’implementazione dell’applicazione web. In concomitanza con il Giorno del Ricordo 2011, l'applicazione si è arricchita di nuovo materiale che ha permesso di completare la geografia dei luoghi della Provincia e della Regione. Inoltre sono state raccolte 19 interviste che portano a un totale di 70 il numero delle testimonianze. Infine sono state arricchite le fonti documentarie (per un totale di 41 articoli di giornale) e le fonti iconografiche (che portano a 297 il numero delle immagini presenti in Archivio). Il lavoro intreccia una fitta rete di testimonianze a fonti archivistiche e documentarie e si propone di ricostruire la traiettoria tracciata dai
  • 27. 27 giuliano-dalmati in Piemonte, dando vita a una sorta di mappatura dell'esodo istriano all'interno del territorio piemontese. A corredo della realtà locale trova spazio una apposita sezione di carattere generale, all'interno della quale sono presentate le principali parole chiave che definiscono l'esodo e, più in generale, le intere vicende del confine orientale lungo l'arco del Novecento. L’attività condotta in collaborazione con il Cesedi. Cittadinanza e Costituzione L’11 marzo si è tenuto il semiario Cittadinanza e Costituzione. Un anno di sperimentazioni (Aula Magna Istituto Pininfarina, Moncalieri). Il Seminario si è proposto di verificare a un anno di distanza quali esiti abbia avuto la sperimentazione relativa all’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” in applicazione del dettato della legge n. 169/2009. Si è dunque posto come seconda tappa di un itinerario aperto da un precedente seminario, organizzato da Istoreto con gli stessi partner nel novembre 2009, in avvio della sperimentazione dell’insegnamento. Il nuovo appuntamento ha costituito un passaggio in grado di restituire alle scuole il senso delle esperienze realizzate e di collocarle all’interno di un quadro di riferimento condiviso; e inoltre ha fornito indicazioni utili e strumenti per il nuovo concorso promosso dal MIUR su “Cittadinanza, Costituzione e Sicurezza”. L’iniziativa è stata condotta dall’Istoreto in collaborazione con Ansas Piemonte, Cesedi, Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte. Sono in corso di preparazione degli Atti della giornata di studio, che conterranno interventi di Bruno Losito (Università Roma 3), Laura Fichelli (MIUR), Carla Fiore e Laura Tomatis (Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte), Paola Orlarei (ANSAS Nucleo territoriale Piemonte), Claudio Dellavalle e Riccardo Marchis (ISTORETO), Rodolfo Marchisio (Rete di Scuole Cittadinanza Attiva), Gemma Re (Rete Sistema Scuola di Nichelino). E’ in preparazione la pubblicazione degli atti. La Valutazione formativa nel laboratorio di storia. Seminari e incontri per docenti della scuola primaria e secondaria - In collaborazione con il Cesedi-Provincia di Torino. Tra gennaio e dicembre è stata realizzata una revisione del Quaderno di storia per le classi prime. Una proposta del gruppo di lavoro alle scuole primarie alla luce del Regolamento per la valutazione degli alunni (www.istoreto.it/didattica/valuta_form_irre.htm) in vista della sua pubblicazione on line e si sono impostate le linee di sperimentazione riguardanti le ricerche azione per l’a. s. 2011/2012. Attraverso seminari intensivi, incontri e scambi a distanza si è data forma all’intenzione di fornire sostegno alle didattiche attente agli strumenti e alle situazioni della valutazione di processo, a fronte del forte richiamo alla sola valutazione degli esiti presente nella legge 169/09. Il gruppo di lavoro è composto da insegnanti delle seguenti scuole: I.P. Boselli, IC Cena, S. E. Fontana, S. E. Pavone Canavese, IC Padre Turoldo. Gli archivi storici delle scuole: risorsa didattica e bene culturale Sono procedute le attività di consulenza alle scuole della Rete degli Archivi della Scuola impegnate nel recupero dei propri archivi storici e si è organizzata la giornata di studi Le carte della scuola: memoria del passato, memoria del futuro. Una ricognizione tra le
  • 28. 28 risorse documentali disponibili, svoltasi il 7 ottobre presso l’Archivio di Stato di Torino con un’estesa partecipazione di insegnanti e di operatori degli archivi (90 circa le iscrizioni raccolte). La giornata di studi è stata dedicata agli archivi scolastici, patrimonio di straordinaria ricchezza utilizzato oggi come risorsa da un crescente ma ancor circoscritto numero di istituti; la sua piena valorizzazione, viceversa, rappresenta un’occasione per la scuola dell’autonomia nel suo complesso. In particolare sono state esaminate le possibilità di conservazione e di consultazione anche on-line delle produzioni didattiche contemplate nel nuovo Piano di conservazione e scarto, operante dal 2009. La giornata di studi è stata organizzata dalla Rete degli Archivi della Scuola (composta da 21 scuole di vario ordine e grado e dall’Istoreto come ‘soggetto esterno’) in unione a Ansas Piemonte, Soprintendenza agli Archivi per il Piemonte e la Valle d’Aosta, Ufficio Scolastico Regionale, in collaborazione con il CESEDI. Nel corso dell’iniziativa sono stati presentati i risultati conseguiti da alcune scuole torinesi nel campo del riordino e della valorizzazione delle raccolte, con particolare attenzione alle positive ricadute nel campo didattico e documentalistico. In occasione del seminario sono stati pubblicati gli Atti del precedente seminario della Rete, intitolato Le carte mancanti: documentazione didattica, itinerari formativi e archivi della scuola, tenutosi nel novembre 2008. Volume sulla storia delle scuole elementari Padre Gemelli – Margherita di Savoia E’ giunta a conclusione la collaborazione con l’IC Padre Gemelli (Scuole elementari Margherita di Savoia e Padre Gemelli), impegnato in un progetto di edizione promosso dal Comitato Italia 150. Le scuole Padre Gemelli e Margherita di Savoia, oggi riunite in un unico Istituto comprensivo, hanno partecipato all’iniziativa con una ricerca condotta nei rispettivi archivi, che illustra la vita di quelle istituzioni dalla loro nascita, situata per entrambe nel ventennio fascista. Il volume, che contiene anche altre “storie di scuola”, ospita uno studio sulla fascistizzazione e la militarizzazione dell’infanzia, analizzate attraverso la documentazione della Margherita di Savoia e uno studio sulle scuole speciali, analizzate attraverso le carte della Padre Gemelli, che nacque nel 1933 con questa specifica funzione. Coordinamento della ricerca e cura del saggio di Riccardo Marchis (Istoreto). Si veda Da sudditi a cittadini. Il Novecento nella storia di due scuole torinesi: le elementari Margherita di Savoia e Padre Gemelli, a cura di Riccardo Marchis, pp. 1 – 131, in Per una storia della scuola a Torino. I contributi delle scuole elementari Gabelli, Margherita di Savoia, Mazzarello, Padre Gemelli, Sclopis, Vidari, a cura di Walter Tucci, SEI – Società Editrice Internazionale, Torino, 2011. Torino dal Risorgimento alla Resistenza. La città e i luoghi di memoria In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia l’Istoreto ha organizzato percorsi guidati a luoghi della città riguardanti Risorgimento, Prima e Seconda guerra Mondiale e Resistenza. La proposta, rivolta a insegnanti, ricercatori e studenti, è stata sperimentata nel mese di ottobre 2010 con un folto gruppo di docenti e allievi provenienti dalla Sezione di Storia dell’Università di Losanna. L'iniziativa si articola in una presentazione degli aspetti storici e urbanistici della città che si svolge presso la sede dell’Istoreto e in una
  • 29. 29 successiva visita guidata. In questi mesi sono stati accompagnati due gruppi del Cai cultura di Torino, rispettivamente il 10 e il 28 marzo. Il 26 marzo hanno fruito della proposta 16 docenti svizzeri. Il programma prevede tre introduzioni : - le trasformazioni urbanistiche della città, Maria D’Amuri - i luoghi di memoria del Risorgimento, Silvia Cavicchioli - i luoghi della Prima e della Seconda guerra mondiale, Luciano Boccalatte . Progetto Comenius Regio Su invito dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, l’Istoreto è il referente scientifico del Progetto Comenius Regio (n. 2011-1-IT2-COM13-25760-1) “Le patrimoine commun de la zone transfrontalière: Piémont et Alpes Méridionales” 2011- 2013, cui partecipano scuole di Torino, Novara e Nizza. L’Istituto ha predisposto un percorso di formazione per i docenti francesi e italiani presentato in un incontro del Comité de pilotage il 27 settembre, presso le Officine Grandi Riparazioni. Esso prevede nei due anni lo sviluppo di due grandi temi, articolati in varie sessioni e basati su lezioni, ateliers e visite ai luoghi : 1. Nizza, dal regno sabaudo all’annessione alla Francia 2. Nizza dall’unione alla Francia ai Trattati europei (1957) Sulla base di questi presupposti si è svolto il 27 e 28 novembre 2011 il primo incontro di formazione presso l’Archivio di stato di Torino sul tema Territorio, classe dirigente, religioni, storia politica fino al 1860. Interventi di :Marco Carassi (Direttore Archivio di Stato di Torino) Gianni Perona (Università degli Studi di Torino), Steve Betti (ispettore dell’istituzione scolastica di Nizza) e Serge Chiaramonti (Fédération des Associations du Comté de Nice). L’atelier è stato condotto da Riccardo Lorenzino (editore), con l’introduzione di Luciano Boccalatte. La visita all‘Archivio di Stato e alla mostra “Il teatro di tutte le scienze e le arti” è stata guidata da Marco Carassi; quella al patrimonio barocco di Torino da Elena Garello (Convitto Nazionale Umberto I). Nel mese di dicembre si è proceduto a una verifica complessiva della prima sessione di formazione nella quale si sono delineati gli interventi futuri (in particolare il secondo incontro previsto per fine marzo 2012). Referenti : Claudio Dellavalle, Ersilia Alessandrone Perona, Flavio Febbraro Progetto ICT Call 9 nell’ambito del 7° Programma Quadro della Commissione Europea L’Istoreto sta collaborando con diversi partner italiani ed europei alla definizione del progetto riguardante il bando europeo denominato ICT Call 9 con scadenza aprile 2012. Il progetto prevede la realizzazione di un “Sistema ICT basato su percorsi didattici interattivi che favoriscano un facile accesso alle risorse digitali di musei e archivi storici contemporanei con la finalità di formare i giovani alla cittadinanza europea”. L’Istituto è stato coinvolto nel progetto dal Politecnico di Torino e sta elaborando in collaborazione con gli altri partner la proposta storica che dovrà essere tradotta in un’accattivante sceneggiatura interpretabile attraverso i linguaggi informatici prescelti. Il progetto si rivolge ai giovani europei della scuola media superiore (e agli utenti che accederanno alle piattaforme informatiche su cui sarà implementata l’applicazione) e si
  • 30. 30 prefigge lo scopo di restituire loro la complessità e la profondità storica attraverso le quali si va costituendo l’identità e la cittadinanza europea. Fra i partners che promuovono il progetto segnaliamo: Politecnico di Torino (I), Bosch Foundation (D), Fraunhofer Society - Institute for Industrial Engineering (D), Laboratoire des Sciences de l’Information et des Systèmes (F), Pan-European Apeiron University – Banja Luka (BH). Si prevede inoltre la partecipazione di istituzioni ed enti olandesi, cechi e austriaci. Referenti : Ersilia Alessandrone Perona, Flavio Febbraro, Barbara Berruti AREA DELLA COMUNICAZIONE INFORMATICA E DELLE NUOVE TECNOLOGIE Nel corso del 2011 il prof. Febbraro ha continuato la ricerca di strumenti e modalità per rendere più fluida e visibile la comunicazione dell’Istoreto, con la finalità primaria di valorizzare il patrimonio documentario dell’Istoreto e le sue diverse iniziative. Da un punto di vista tecnico, il prof. Febbraro è stato affiancato da Anteo Imperato, studente d’informatica e buon conoscitore dei linguaggi di programmazione. Il prof. Pischedda ha proseguito la collaborazione con l’Istoreto nella gestione degli applicativi web dedicati all’ADP (Archivio della Deportazione Piemontese), all’Esodo Istriano-fiumano-dalmata in Piemonte e al sistema di catalogazione e archiviazione Archos. Attività di comunicazione e redazione Il sito www.istoreto.it rappresenta la “vetrina” principale attraverso la quale si comunicano le finalità e le iniziative dell’Istituto. Si è continuata dunque l’attività di aggiornamento e di riorganizzazione delle pagine e delle sezioni del sito, secondo le seguenti linee guida: - Uniformazione e redazione delle diverse pagine e sezioni - Individuazione di un layout riconoscibile e omogeneo - Aggiornamento continuo e valorizzazione della home page - Riorganizzazione dei canali tematici In particolare, e grazie anche al lavoro compiuto dalla stagista Martina Milano (settembre-dicembre 2010), si è intervenuti sulle seguenti pagine: - Linkografia: riorganizzazione, aggiornamento e revisione completa dei contenuti http://www.istoreto.it/links.htm - Canali tematici “Guerra, Resistenza Liberazione” “Luoghi della memoria” “Donne e Cittadinanza”: revisione dei contenuti, implementazione di nuove risorse e nuovo layout. http://www.istoreto.it/grl.htm www.istoreto.it/luoghimemoria.htm www.istoreto.it/donnecittadinanza.htm - Home page: nuovo layout con accesso multiplo alle altre risorse on line dell’Istoreto (Banche dati, Sistema integrato Archos, Catalogo della biblioteca)
  • 31. 31 A questo lavoro di cambiamento più radicale si è affiancata la gestione ordinaria e l’aggiornamento continuo del sito, specialmente per le pagine legate alle ricorrenze civili (Giorno del Ricordo, Giorno della Memoria, Festa della Liberazione) e ai settori di attività dell’Istituto come la Didattica. Un’altra esigenza importante emersa dall’analisi del sito è stata la necessità di valorizzare il materiale didattico e gli interventi di ricerca che si sono nel tempo stratificati al suo interno e che sono diventati di difficile consultazione. A questo proposito si è creata una nuova pagina (www.istoreto.it/didattica/materiali.htm) in cui diversi interventi sono stati messi in evidenza e commentati attraverso un breve abstract. Si è iniziata comunque la schedatura di questi materiali con l’obiettivo di inserirli in un database di consultazione on line. Museo virtuale delle Intolleranze e degli Stermini (www.istoreto.it/amis/index.asp) : Essendo terminato il servizio fornito dal gestore di questo dominio, l’Istoreto ha integrato il sito Amis all’interno della propria offerta on line in modo che quest’ultimo non andasse perso. Il Museo virtuale è stato realizzato nel 2002 attraverso la collaborazione di diversi enti e studiosi e presenta sette ricerche sui seguenti argomenti: Il colonialismo italiano, La Repubblica Democratica Tedesca, Il genocidio dei Rom, Gli omosessuali sotto il nazismo, Il genocidio degli Armeni, L’eugenetica, Gli spostamenti forzati di popolazione. Il Museo Virtuale delle Intolleranze e degli Stermini è prodotto da AMIS (Roma) con il contributo della Regione Lazio e in collaborazione con il Comune di Roma. Il progetto è stato coordinato da Annabella Gioia (Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza) e il coordinamento scientifico è composto da : Marco Buttino (per la ricerca "Spostamenti forzati di popolazione"); Marcello Flores (per le ricerche "Genocidio degli Armeni", "DDR: La Germania comunista" e "Omosessuali sotto il nazismo"); Annabella Gioia e Claudio Marta (per le ricerche "Eugenetica" e "Genocidio dei Rom"); Claudio Pavone, Clotilde Pontecorvo e Alessandro Triulzi (per la ricerca "Colonialismo italiano"); Luca Zevi. Visite del sito Il sito www.istoreto.it è stato visitato da gennaio a dicembre 2011 da 33.565 visitatori unici assoluti (58.000 visite circa). Si sottolinea che, rispetto agli scorsi anni, è aumentato considerevolmente il tempo di permanenza sul sito per visitatore (2 minuti circa) e il numero di pagine visualizzate (circa 3). Newsletter Istoreto E’ proseguita l’attività di newsletter avviata nel 2010 e che ha prodotto buoni risultati di fidelizzazione e di iscrizione di nuovi utenti (200 circa). La cadenza è stata mensile o anche più frequente in periodi particolarmente densi di iniziative. La newsletter è inviata a circa 1500 indirizzi e-mail. Inoltre, per rendere più efficace l’impatto comunicativo, è stata compiuta una revisione della mailing list dell’Istoreto, attraverso l’introduzione di nuovi indirizzari specifici per le scuole, gli organi di informazione e gli istituti di ricerca. L’ultima newsletter e gli arretrati sono anche consultabile sul sito alla pagina: www.istoreto.it/newsletter.htm
  • 32. 32 Wikipedia Con l’obiettivo di rendere visibile l’Istituto su un news-media in grande ascesa che sta conquistando consensi anche presso il pubblico della rete più avveduto, è stata realizzata la voce dell’Istituto sull’enciclopedia on-line. Inoltre si è avviato un lavoro di intervento e di redazione dei dati presenti su wikipedia relativi a personaggi e fatti connessi all’attività dell’Istoreto, e sono state sviluppate nuove voci. La voce dell’Istoreto è consultabile all’indirizzo: http://it.wikipedia.org/wiki/Istoreto Sono state realizzate nuove voci biografiche: - Giorgio Agosti (con immagini) http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Agosti - Germano Facetti (con immagini) http://it.wikipedia.org/wiki/Germano_Facetti - Mario Andreis http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Andreis_(politico) - Giorgio Vaccarino http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Vaccarino - Aminta Migliari http://it.wikipedia.org/wiki/Aminta_Migliari - Nicola Grosa. http://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_Grosa Bbiografie completate e riviste : - Bruno Vasari http://it.wikipedia.org/wiki/Bruno_Vasari - Aldo Garosci. http://it.wikipedia.org/wiki/Aldo_Garosci Inoltre è stata realizzata la voce riguardante Il taccuino di Germano Facetti : http://it.wikipedia.org/wiki/Taccuino_di_Germano_Facetti Infine, con un link, sono state collegate all’Istoreto le schede biografie di: Guido Quazza, Enrico Martini Mauri, Luciana Nissim, Aldo Brunicci, Emanuele Artom, Franco Antonicelli. Facebook : http://www.facebook.com/istoreto L’Istoreto ha deciso di inserirsi come istituzione in questo social network, sviluppando così un altro canale comunicativo rivolto a soggetti meno direttamente interessati alle iniziative dell’Istituto. In particolare il network consente la pubblicazione di gallerie fotografiche di eventi e appuntamenti che stanno ottenendo attenzione e feedback. A fine 2011 si è arrivati a contattare attraverso questo strumento circa 500 persone ed enti. Collaborazioni e pubblicazioni on-line: Progetto Comenius Regio « Le patrimoine commun de la zone transfrontalière: Piémont et Alpes Méridionales » Nell’ambito dell’incarico avuto dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte di condurre la formazione scientifica per gli insegnanti italiani e francesi coinvolti nel progetto, è stata predisposta la creazione di un sito internet dedicato comprendente dei forum di discussione.