SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 41
Baixar para ler offline
La valutazione di impatto nelle fondazioni bancarie 
Gian Paolo Barbetta – Stefano Cima – Paolo Canino 
Fondazione Cariplo 
WORKSHOP IRIS Network sull'impresa sociale “Ridisegnare i servizi per aumentare l’impatto 
Riva del Garda 17-18 settembre 2014
Valutazione: un solo termine, molti significati 
Diciamo che FACCIAMO VALUTAZIONE per: 
1)SELEZIONARE (i soggetti o i progetti migliori … rating) 
2)RENDICONTARE (le attività svolte … accountability) 
3)FORMARCI UN GIUDIZIO INFORMATO (su ciò che è stato fatto … assessment) 
-dei clienti (customer satisfaction) 
-degli attuatori (community of practice) 
-altro? 
4)RIFLETTERE CRITICAMENTE PER MIGLIORARE (una attività … implementation analysis o formative evaluation) 
5)INDIVIDUARE LE CONSEGUENZE (gli effetti o l’impatto) (di un’azione … impact evaluation) 
6)STIMARE IL COSTO-EFFICACIA (o costo-beneficio) (di un intervento … cost-effectiveness, cost-benefit) 
7)VANTARCI (di quanto si è bravi …. com’è che non trovo la traduzione?) 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
2
Valutazione: figli e figliastri? 
Tutti i diversi significati sono perfettamente legittimi … 
… ma forse conviene DISTINGUERE I TERMINI, ad esempio chiamando: SELEZIONE (la n. 1) e 
RENDICONTAZIONE (la n. 2). 
NON sono VALUTAZIONE. 
Le attività 3) - 6) hanno invece una FINALITÀ VALUTATIVA: 
CONOSCERE MEGLIO CIÒ CHE È ACCADUTO (O STA ACCADENDO) COME CONSEGUENZA DI UN’ATTIVITA’ SVOLTA. 
Pongono però l’accento su diversi OBIETTIVI SPECIFICI: 
-capire che cosa pensano i protagonisti dell’attività (la n. 3) 
-capire se si possa migliorare l’attuazione dell’attività (la n. 4) 
-capire quale impatto abbia avuto l’attività (la n. 5) 
-capire a che prezzo sia ottenuto l’(eventuale) impatto (la n. 6) 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
3
Valutazione per le fondazioni di erogazione 
I DIVERSI OBIETTIVI SPECIFICI della valutazione sono perfettamente legittimi. 
Tuttavia, per capire che OBIETTIVO VALUTATIVO assumere, diventa rilevante capire CHE COSA DEBBA FARE una Fondazione di erogazione 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
4
Valutazione per le fondazioni di erogazione 
1.Fondazioni che RISOLVONO PROBLEMI (dunque “complementari” o “sostitutive” dell’ente pubblico o privato-sociale): 
un ruolo difficile da svolgere, a meno di grandissima selettività (ci occupiamo solo di ...) 
2. Fondazioni che MOSTRANO COME I PROBLEMI SI POTREBBERO RISOLVERE (“sostegno della innovazione, sviluppo conoscenza”): 
è l’unico ruolo che ci pare possibile. 
Significa: 
a) scoprire e rappresentare bisogni (vecchi e nuovi) (advocacy) 
b)escogitare nuove soluzioni (scouting) … 
c)determinarne l’efficacia (sperimentatore) e, infine 
d)determinarne la cost-effectiveness rispetto alle pratiche correnti (stesso risultato con minore costo, risultato migliore a parità di costo) 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
5
Come sviluppare conoscenza? 1 
Per sostenere l’innovazione, è cruciale lo SVILUPPO DI CONOSCENZA SULL’EFFETTO E I COSTI DELLE AZIONI INTRAPRESE 
La produzione di conoscenza sugli effetti e sui costi degli interventi è un processo sofisticato. 
Condizione necessaria è – prima di avviare gli interventi – rispondere alle domande: 
1)Gli effetti e i costi “SU CHE COSA”? (identificazione dell’OBIETTIVO DEL CAMBIAMENTO) 
2)Gli effetti e i costi “DI CHE COSA”? (identificazione del MECCANISMO che potrebbe generare il cambiamento) 
3)Gli effetti e i costi “SU CHI”? (identificazione dei SOGGETTI su cui si verifica il cambiamento) 
MEGLIO INTERVENTI SEMPLICI 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
6
Come sviluppare conoscenza? 2 
Definire bene i progetti!! 
servono: 
a)analisi dettagliate prima di avviare (o sostenere) gli interventi per sviluppare conoscenza preliminare (Quali sono i fattori che causano il fenomeno su cui vogliamo intervenire? Su quali è possibile agire? Con che strumenti? Ecc.) 
b)La costruzione di un QUADRO LOGICO degli interventi che si intendono sostenere 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
7
Come sviluppare conoscenza? 3 
Poi – PER MISURARE L’IMPATTO - bisogna disegnare interventi che consentano di farlo. 
Spesso si ragiona con INDICATORI, misurandoli PRIMA e DOPO l’intervento … IMPATTO = DOPO - PRIMA 
Di solito E’ SBAGLIATO perché: 
1)I processi spontanei influenzano le variabili obiettivo 
2)Raramente le persone su cui agiamo sono un campione significativo dell’universo 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
8
Come sviluppare conoscenza? 4 
PER MISURARE L’IMPATTO – bisogna ADOTTARE una 
LOGICA CONTROFATTUALE. 
L’impatto NON È la differenza tra dopo e prima (o tra destinatari e non destinatari di) un intervento … 
… ma 
la differenza tra 
ciò che succede dopo l’intervento (fattuale) 
e ciò che sarebbe successo senza l’intervento (controfattuale) 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
9
Rischi nel non utilizzare la logica controfattuale 
1)Dinamica spontanea 
2)Differenze nelle condizioni di partenza e self-selection 
10
Primo esempio: dinamica spontanea1 
Intervento: incentivi per la stabilizzazione dei precari 
•5.000 euro alle imprese che assumono a tempo indeterminato un proprio dipendente a tempo determinato o co.co.pro. 
•Gli incentivi vanno a ruba: in una settimana, 2.000 incentivi assegnati. Quindi 2.000 precari stabilizzati. 
•L’assessore dice: “Grazie agli incentivi, ci sono 2.000 precari in meno” ma … 
11
Primo esempio 2 
•I dati dicono soltanto che l’EFFETTO degli incentivi può essere qualunque valore tra zero (se sarebbero stati TUTTI assunti anche senza incentivi) e 2.000 (se NESSUNO sarebbe stato assunto senza incentivi). 
•I dati a disposizione non consentono di dire quanti sarebbero gli assunti senza incentivi (il controfattuale), ma dire che nessuno sarebbe assunto è una ipotesi forte. 
•Il fenomeno ha infatti una sua dinamica spontanea. 
12
Secondo esempio: self-selection1 
Intervento: sostegno nella ricerca di lavoro 
•I disoccupati che si iscrivono al Centro per l’impiego (CPI) ricevono il sostegno (formazione) 
L’iscrizione ai CPI è volontaria 
•I 200 iscritti del 2013 trovano lavoro più rapidamente, quattro mesi prima in media, dei non-iscritti 
•Il solito assessore: “la nostra politica riduce di quattro mesi il periodo di disoccupazione”, ma … 
13
Secondo esempio 2 
•I dati non dicono nulla, perché non siamo sicuri che le condizioni di partenza degli iscritti e dei non-iscritti siano identiche 
•Se, rispetto ai non iscritti, gli iscritti fossero in percentuale maggiore uomini, più giovani e con più alta istruzione, potremmo ancora dire – con l’assessore – che la riduzione del periodo di disoccupazione avviene grazie all’azione di sostegno? 
•Oppure dipende anche da genere, età, istruzione e altro? 
14
La logica controfattuale 
Questi ERRORI si possono EVITARE adottando la logica dei risultati potenziali, secondo cui: 
l’EFFETTO di un intervento è la differenza tra quanto si osserva in presenza dell’intervento e quanto si sarebbe osservato in sua assenza (il controfattuale). 
Il «problema fondamentale dell’inferenza causale» Holland (1986): l’osservabilità di uno soltanto dei risultati potenziali su un generico soggetto a fronte di un intervento 
Come ovviare al problema? 
15
TRE SOLUZIONI POSSIBILI 
16
Soluzione 1: 
17
Soluzione 2: ESPERIMENTO RANDOMIZZATO CONTROLLATO 1 
•E’ la tecnica è tipicamente adottata negli studi clinici. 
•Un insieme di pazienti affetti da una patologia viene suddiviso in due gruppi mediante sorteggio: a un gruppo (‘sperimentale’) viene somministrato il nuovo farmaco del quale si vuole saggiare l’effetto; all’altro (di ‘controllo’) non si somministra nulla (placebo) 
•Se la selezione è randomizzata (casuale), le differenze di partenza tra i due gruppi risultano nulle (sia sulle observable che sulle non-observable) 
18
L’esperimento randomizzato 2 
•L’effetto MEDIO dell’intervento è stimato con la differenza tra i risultati medi ottenuti dai trattati e dai non-trattati 
•Difficoltà nel realizzare esperimenti per ragioni giuridiche, etiche e pratiche: 
La partecipazione all’esperimento non può essere imposta 
Se ci attendiamo che l’intervento abbia effetti positivi, in nome di che cosa escludiamo qualcuno dal beneficiarne? 
Mancanza di consenso (degli operatori, dell’opinione pubblica) 
Difficoltà pratica di mantenerne l’integrità. 
19
Soluzione 3: ricostruire il controfattuale in contesti non sperimentali 
L’idea-guida: comparare soggetti comparabili, cioè a dire comparare ai trattati i non-trattati (resi) equivalenti, salvo il fatto che sono non- trattati. 
Quattro metodi, in relazione alle caratteristiche del processo di selezione e all’informazione disponibile: 
•Selezione nelle variabili osservabili: Abbinamento; 
•Soglia di ammissibilità: Regression Discontinuity Design; 
•Dinamica “parallela”: Difference-in-Differences; 
•“Esperimento naturale”: Variabili strumentali. 
20
Abbinamento applicato a un corso di formazione dei disoccupati per il rientro nel lavoro 
21 
Si ringrazia il prof. Ugo Trivellato per l’esempio e il grafico
Regression Discontinuity Design applicato a un corso di formazione con ammissione dei migliori 
22 
Si ringrazia il prof. Ugo Trivellato per l’esempio e il grafico
La Diff-in-Diffs applicata a una politica di recupero urbano 
23 
Si ringrazia il prof. Ugo Trivellato per l’esempio e il grafico
La valutazione controfattuale in Fondazione Cariplo: il caso di Lavoro & Psiche 
24 
Si ringrazia il prof. Alberto Martini per le diapositive sul caso Lavoro e Psiche
Lavoro&Psiche 
IL PROBLEMA 
Le persone con disturbi psichiatrici sono in aumento. 
In Regione Lombardia sono oltre 130.000 (circa il 25% soffre di disturbi gravi) e presentano difficoltà di accesso e tenuta nel mercato del lavoro. 
L’OBIETTIVO 
Testare la fattibilità e l’efficacia di un modello innovativo di integrazione lavorativa per pazienti psichiatrici gravi (schizofrenico, schizoide, paranoide, borderline e disturbo bipolare). 
25
1. Caratterizzato dalla presenza di un “Coach” professionista che: 
sulla base di un progetto condiviso con i curanti ha preso in carico per almeno due anni circa 10 pazienti psichiatrici; 
li ha accompagnati nelle rete dei servizi sociali, assistenziali e di inserimento lavorativo con un approccio personalizzato e multidimensionale; 
ha attivato strumenti e servizi funzionali a facilitarne l’ingresso e la tenuta nel mercato del lavoro e il miglioramento delle condizioni di benessere. 
2. Prevede il coinvolgimento della rete territoriale di soggetti (paziente, servizi psichiatrici, servizi sociali e lavorativi, comparto produttivo) che intervengono in più fasi del percorso di reinserimento del paziente in un contesto aziendale. 
Il modello di intervento 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
26
DURATA: 
2008-2009: progettazione partecipata delle linee guida dell’intervento e la selezione di 4 OCSM delle Regione Lombardia; 
2009-2012: sperimentazione triennale dei progetti pilota (OCSM e Coach); 
2013-2014: diffusione dei risultati e del modello sperimentato (comunità scientifica e Regione Lombardia). 
PARTNER: 
Progettazione: Direzioni Regionali Salute, Famiglia e Lavoro, Confcooperative, Urasam, Assolombarda, Ala Sacco, Asvapp 
Realizzazione: Ala Sacco, Tavoli Tecnici degli OCSM di Bergamo, Como, Milano 1 e Sondrio 
Valutazione: Asvapp, Irs 
La durata e i partner 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
27
I destinatari dell’intervento sono stati pazienti psichiatrici in trattamento nei Centri Psico-sociali (CPS) operanti nel territorio degli OCSM selezionati con i seguenti criteri: 
1. Diagnosi di disturbo psichico grave: schizofrenia e disturbi correlati, disturbo bipolare e disturbi di personalità gravi (ICD 10: F20, F31, F60.3, F60.1, F60.0) e avere manifestato almeno una volta sintomatologia psicotica; 
2. Età compresa tra i 18 e i 50 anni; 
3. Rapporto stabile e continuativo con il Servizio Psichiatrico; 
4. Compenso psichico da almeno sei mesi e buona compliance alle cure; 
5. Nessuna occupazione o tirocinio nei tre mesi precedenti l’avvio del progetto; 
6. Motivazione e attitudine ad avviare un percorso di integrazione lavorativa. 
I destinatari 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
28
I destinatari 
ASL 
Arruolati 
Controlli 
Sperimentali 
Bergamo 
83 
41 
42 
Como 
80 
39 
41 
Milano 
84 
42 
42 
Sondrio 
64 
32 
32 
Totale 
313 
154 
157 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
29
Gli effetti 
17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività 
Erogativa 
30
Gli effetti 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
31
Gli effetti 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
32
Che cosa si impara? I tirocini 1 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
33
Che cosa si impara? I tirocini 2 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
34
Che cosa si impara? I tirocini 3 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
35
Che cosa si impara? Il lavoro 1 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
36
Che cosa si impara? Il lavoro 2 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
37
Che cosa si impara? Il lavoro 3 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
38
TIROCINI 
•I coach hanno una certa capacità di attivare tirocini 
•Cessato l’intervento, i tirocini dei pazienti crollano 
•C’è stato un fenomeno imitativo tra chi si occupa dei controlli (contaminazione, una brutta bestia, esito di un «errore» di impostazione dell’esperimento) 
LAVORO 
•I coach contano meno nell’attivare al lavoro … o forse c’è un periodo di attivazione più lungo 
•Il periodo di crisi influenza negativamente (anche i controlli!!!) 
Che cosa è successo? 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
39
NO 
•Sapere che un intervento non funziona è utile almeno tanto quanto sapere che funziona 
•Abbiamo appreso molte cose che non avremmo imparato senza sperimentazione 
•Siamo in grado di fornire conoscenza ai decisori, pubblici o privati 
E‘ stato inutile? 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
40
SCEGLIETE VOI SE ESSERE TRA QUELLI CHE PRESUMONO O TRA QUELLI CHE PROVANO 
Grazie 
17/09/2014 
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 
41

Mais conteúdo relacionado

Semelhante a La valutazione di impatto nelle fondazioni bancarie

La valutazione di efficacia secondo il paradigma “misurazione degli effetti”d...
La valutazione di efficacia secondo il paradigma “misurazione degli effetti”d...La valutazione di efficacia secondo il paradigma “misurazione degli effetti”d...
La valutazione di efficacia secondo il paradigma “misurazione degli effetti”d...EUROsociAL II
 
CoopUPBologna 2018: MVP, testing e validazione
CoopUPBologna 2018: MVP, testing e validazioneCoopUPBologna 2018: MVP, testing e validazione
CoopUPBologna 2018: MVP, testing e validazioneKilowatt
 
CooopUPBologna IV edizione | idea di impresa: strumenti per modellare la prop...
CooopUPBologna IV edizione | idea di impresa: strumenti per modellare la prop...CooopUPBologna IV edizione | idea di impresa: strumenti per modellare la prop...
CooopUPBologna IV edizione | idea di impresa: strumenti per modellare la prop...Kilowatt
 
Presentazione tecnologia+persone=innovazione seminario_20mag2009
Presentazione tecnologia+persone=innovazione seminario_20mag2009Presentazione tecnologia+persone=innovazione seminario_20mag2009
Presentazione tecnologia+persone=innovazione seminario_20mag2009kylinitalia
 
Le idee non contano niente
Le idee non contano nienteLe idee non contano niente
Le idee non contano nienteIlaria Stefanini
 
CoopUPBO: testing e Validazione
CoopUPBO: testing e ValidazioneCoopUPBO: testing e Validazione
CoopUPBO: testing e ValidazioneKilowatt
 
Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...
Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...
Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...Iris Network
 
Le politiche pubbliche possono modificare i nostri comportamenti per il megli...
Le politiche pubbliche possono modificare i nostri comportamenti per il megli...Le politiche pubbliche possono modificare i nostri comportamenti per il megli...
Le politiche pubbliche possono modificare i nostri comportamenti per il megli...Quattrogatti.info
 
Renzo Provedel all'Innovation day 08
Renzo Provedel all'Innovation day 08Renzo Provedel all'Innovation day 08
Renzo Provedel all'Innovation day 08innovativeday08
 
Stefano Supino, Università di Cassino e del Lazio Meridionale: pillole di lea...
Stefano Supino, Università di Cassino e del Lazio Meridionale: pillole di lea...Stefano Supino, Università di Cassino e del Lazio Meridionale: pillole di lea...
Stefano Supino, Università di Cassino e del Lazio Meridionale: pillole di lea...ASVI Social Change
 
[OINP2014] Lucia Martina, fondazione Lang Italia, "Le metriche del non profit"
[OINP2014] Lucia Martina, fondazione Lang Italia, "Le metriche del non profit"[OINP2014] Lucia Martina, fondazione Lang Italia, "Le metriche del non profit"
[OINP2014] Lucia Martina, fondazione Lang Italia, "Le metriche del non profit"Think! The Innovation Knowledge Foundation
 
01 intro contesto socioantropologia Pallottino
01 intro contesto socioantropologia Pallottino01 intro contesto socioantropologia Pallottino
01 intro contesto socioantropologia Pallottinomaxpallottino
 
Fiducia e innovazione
Fiducia e innovazioneFiducia e innovazione
Fiducia e innovazioneSergio Rossi
 
ASIS - Training #5 - Metodologia generale per lo sviluppo/miglioramento delle...
ASIS - Training #5 - Metodologia generale per lo sviluppo/miglioramento delle...ASIS - Training #5 - Metodologia generale per lo sviluppo/miglioramento delle...
ASIS - Training #5 - Metodologia generale per lo sviluppo/miglioramento delle...armelleguillermet
 
Modelli di produzione e misurazione impatto
Modelli di produzione e misurazione impatto Modelli di produzione e misurazione impatto
Modelli di produzione e misurazione impatto Kilowatt
 
Utili Consigli Per Migliorare La Comunicazione Di Prodotto Attraverso Il Visu...
Utili Consigli Per Migliorare La Comunicazione Di Prodotto Attraverso Il Visu...Utili Consigli Per Migliorare La Comunicazione Di Prodotto Attraverso Il Visu...
Utili Consigli Per Migliorare La Comunicazione Di Prodotto Attraverso Il Visu...Medi-Pragma
 
ASIS - Guideline #1 - IT - Valutazione dell’impatto sociale e linee guida sug...
ASIS - Guideline #1 - IT - Valutazione dell’impatto sociale e linee guida sug...ASIS - Guideline #1 - IT - Valutazione dell’impatto sociale e linee guida sug...
ASIS - Guideline #1 - IT - Valutazione dell’impatto sociale e linee guida sug...armelleguillermet
 

Semelhante a La valutazione di impatto nelle fondazioni bancarie (20)

La valutazione di efficacia secondo il paradigma “misurazione degli effetti”d...
La valutazione di efficacia secondo il paradigma “misurazione degli effetti”d...La valutazione di efficacia secondo il paradigma “misurazione degli effetti”d...
La valutazione di efficacia secondo il paradigma “misurazione degli effetti”d...
 
CoopUPBologna 2018: MVP, testing e validazione
CoopUPBologna 2018: MVP, testing e validazioneCoopUPBologna 2018: MVP, testing e validazione
CoopUPBologna 2018: MVP, testing e validazione
 
CooopUPBologna IV edizione | idea di impresa: strumenti per modellare la prop...
CooopUPBologna IV edizione | idea di impresa: strumenti per modellare la prop...CooopUPBologna IV edizione | idea di impresa: strumenti per modellare la prop...
CooopUPBologna IV edizione | idea di impresa: strumenti per modellare la prop...
 
Presentazione tecnologia+persone=innovazione seminario_20mag2009
Presentazione tecnologia+persone=innovazione seminario_20mag2009Presentazione tecnologia+persone=innovazione seminario_20mag2009
Presentazione tecnologia+persone=innovazione seminario_20mag2009
 
Le idee non contano niente
Le idee non contano nienteLe idee non contano niente
Le idee non contano niente
 
CoopUPBO: testing e Validazione
CoopUPBO: testing e ValidazioneCoopUPBO: testing e Validazione
CoopUPBO: testing e Validazione
 
Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...
Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...
Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...
 
Masterclass Innovazione Aperta
Masterclass Innovazione ApertaMasterclass Innovazione Aperta
Masterclass Innovazione Aperta
 
Le politiche pubbliche possono modificare i nostri comportamenti per il megli...
Le politiche pubbliche possono modificare i nostri comportamenti per il megli...Le politiche pubbliche possono modificare i nostri comportamenti per il megli...
Le politiche pubbliche possono modificare i nostri comportamenti per il megli...
 
Seed area
Seed areaSeed area
Seed area
 
Renzo Provedel all'Innovation day 08
Renzo Provedel all'Innovation day 08Renzo Provedel all'Innovation day 08
Renzo Provedel all'Innovation day 08
 
Stefano Supino, Università di Cassino e del Lazio Meridionale: pillole di lea...
Stefano Supino, Università di Cassino e del Lazio Meridionale: pillole di lea...Stefano Supino, Università di Cassino e del Lazio Meridionale: pillole di lea...
Stefano Supino, Università di Cassino e del Lazio Meridionale: pillole di lea...
 
[OINP2014] Lucia Martina, fondazione Lang Italia, "Le metriche del non profit"
[OINP2014] Lucia Martina, fondazione Lang Italia, "Le metriche del non profit"[OINP2014] Lucia Martina, fondazione Lang Italia, "Le metriche del non profit"
[OINP2014] Lucia Martina, fondazione Lang Italia, "Le metriche del non profit"
 
01 intro contesto socioantropologia Pallottino
01 intro contesto socioantropologia Pallottino01 intro contesto socioantropologia Pallottino
01 intro contesto socioantropologia Pallottino
 
Fiducia e innovazione
Fiducia e innovazioneFiducia e innovazione
Fiducia e innovazione
 
ASIS - Training #5 - Metodologia generale per lo sviluppo/miglioramento delle...
ASIS - Training #5 - Metodologia generale per lo sviluppo/miglioramento delle...ASIS - Training #5 - Metodologia generale per lo sviluppo/miglioramento delle...
ASIS - Training #5 - Metodologia generale per lo sviluppo/miglioramento delle...
 
Modelli di produzione e misurazione impatto
Modelli di produzione e misurazione impatto Modelli di produzione e misurazione impatto
Modelli di produzione e misurazione impatto
 
Utili Consigli Per Migliorare La Comunicazione Di Prodotto Attraverso Il Visu...
Utili Consigli Per Migliorare La Comunicazione Di Prodotto Attraverso Il Visu...Utili Consigli Per Migliorare La Comunicazione Di Prodotto Attraverso Il Visu...
Utili Consigli Per Migliorare La Comunicazione Di Prodotto Attraverso Il Visu...
 
ASIS - Guideline #1 - IT - Valutazione dell’impatto sociale e linee guida sug...
ASIS - Guideline #1 - IT - Valutazione dell’impatto sociale e linee guida sug...ASIS - Guideline #1 - IT - Valutazione dell’impatto sociale e linee guida sug...
ASIS - Guideline #1 - IT - Valutazione dell’impatto sociale e linee guida sug...
 
Compiti di realtà
Compiti di realtàCompiti di realtà
Compiti di realtà
 

Mais de Iris Network

Colloquio Scientifico 2021 | Programma
Colloquio Scientifico 2021 | ProgrammaColloquio Scientifico 2021 | Programma
Colloquio Scientifico 2021 | ProgrammaIris Network
 
IV Rapporto Iris Network - presentazione
IV Rapporto Iris Network - presentazioneIV Rapporto Iris Network - presentazione
IV Rapporto Iris Network - presentazioneIris Network
 
Colloquio Scientifico | Programma
Colloquio Scientifico | ProgrammaColloquio Scientifico | Programma
Colloquio Scientifico | ProgrammaIris Network
 
Agire sulle radici economiche delle disuguaglianze | Maurizio Franzini
Agire sulle radici economiche delle disuguaglianze | Maurizio FranziniAgire sulle radici economiche delle disuguaglianze | Maurizio Franzini
Agire sulle radici economiche delle disuguaglianze | Maurizio FranziniIris Network
 
Agire sulle radici psicologiche delle disuguaglianze | Chiara Volpato
Agire sulle radici psicologiche delle disuguaglianze | Chiara VolpatoAgire sulle radici psicologiche delle disuguaglianze | Chiara Volpato
Agire sulle radici psicologiche delle disuguaglianze | Chiara VolpatoIris Network
 
Come l'identità diventa valore | Gianfranco Marocchi
Come l'identità diventa valore | Gianfranco MarocchiCome l'identità diventa valore | Gianfranco Marocchi
Come l'identità diventa valore | Gianfranco MarocchiIris Network
 
Come l'identità diventa valore | Sara Depedri
Come l'identità diventa valore | Sara DepedriCome l'identità diventa valore | Sara Depedri
Come l'identità diventa valore | Sara DepedriIris Network
 
Come l'identità diventa valore | Elisa Chiaf
Come l'identità diventa valore | Elisa ChiafCome l'identità diventa valore | Elisa Chiaf
Come l'identità diventa valore | Elisa ChiafIris Network
 
Introduzione alla XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale | Marco Mus...
Introduzione alla XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale | Marco Mus...Introduzione alla XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale | Marco Mus...
Introduzione alla XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale | Marco Mus...Iris Network
 
Impresa sociale e PubblicaAmministrazione: la sfida degli outcome fund. Una p...
Impresa sociale e PubblicaAmministrazione: la sfida degli outcome fund. Una p...Impresa sociale e PubblicaAmministrazione: la sfida degli outcome fund. Una p...
Impresa sociale e PubblicaAmministrazione: la sfida degli outcome fund. Una p...Iris Network
 
The Demand of Social Finance. Evidence from Italy
The Demand of Social Finance. Evidence from ItalyThe Demand of Social Finance. Evidence from Italy
The Demand of Social Finance. Evidence from ItalyIris Network
 
Impact Investing: a new paradigma for the practitioner. Ten years of experien...
Impact Investing: a new paradigma for the practitioner. Ten years of experien...Impact Investing: a new paradigma for the practitioner. Ten years of experien...
Impact Investing: a new paradigma for the practitioner. Ten years of experien...Iris Network
 
“Comunicare è un’impresa. Sociale”. Innovazione e visioni per la comunicazion...
“Comunicare è un’impresa. Sociale”. Innovazione e visioni per la comunicazion...“Comunicare è un’impresa. Sociale”. Innovazione e visioni per la comunicazion...
“Comunicare è un’impresa. Sociale”. Innovazione e visioni per la comunicazion...Iris Network
 
Capitalising the Social, Socializing Capital?. Le narrative sull’imprenditori...
Capitalising the Social, Socializing Capital?. Le narrative sull’imprenditori...Capitalising the Social, Socializing Capital?. Le narrative sull’imprenditori...
Capitalising the Social, Socializing Capital?. Le narrative sull’imprenditori...Iris Network
 
Rendicontare l’impatto sociale delle imprese sociali e degli enti del terzo s...
Rendicontare l’impatto sociale delle imprese sociali e degli enti del terzo s...Rendicontare l’impatto sociale delle imprese sociali e degli enti del terzo s...
Rendicontare l’impatto sociale delle imprese sociali e degli enti del terzo s...Iris Network
 
Un confronto internazionale sulla regolamentazione della trasparenza e della ...
Un confronto internazionale sulla regolamentazione della trasparenza e della ...Un confronto internazionale sulla regolamentazione della trasparenza e della ...
Un confronto internazionale sulla regolamentazione della trasparenza e della ...Iris Network
 
Le strategie di finanziamento dell'economia sociale nell'era digitale. Alcuni...
Le strategie di finanziamento dell'economia sociale nell'era digitale. Alcuni...Le strategie di finanziamento dell'economia sociale nell'era digitale. Alcuni...
Le strategie di finanziamento dell'economia sociale nell'era digitale. Alcuni...Iris Network
 
Le comunità: tra casa, territorio e servizi | WIS18 | Matteo Busnelli
Le comunità: tra casa, territorio e servizi | WIS18 | Matteo BusnelliLe comunità: tra casa, territorio e servizi | WIS18 | Matteo Busnelli
Le comunità: tra casa, territorio e servizi | WIS18 | Matteo BusnelliIris Network
 
Nuove forme dell'abitare - Cooperativa Di Abitanti | WIS18 | Luca Borghi
Nuove forme dell'abitare - Cooperativa Di Abitanti | WIS18 | Luca BorghiNuove forme dell'abitare - Cooperativa Di Abitanti | WIS18 | Luca Borghi
Nuove forme dell'abitare - Cooperativa Di Abitanti | WIS18 | Luca BorghiIris Network
 
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...Iris Network
 

Mais de Iris Network (20)

Colloquio Scientifico 2021 | Programma
Colloquio Scientifico 2021 | ProgrammaColloquio Scientifico 2021 | Programma
Colloquio Scientifico 2021 | Programma
 
IV Rapporto Iris Network - presentazione
IV Rapporto Iris Network - presentazioneIV Rapporto Iris Network - presentazione
IV Rapporto Iris Network - presentazione
 
Colloquio Scientifico | Programma
Colloquio Scientifico | ProgrammaColloquio Scientifico | Programma
Colloquio Scientifico | Programma
 
Agire sulle radici economiche delle disuguaglianze | Maurizio Franzini
Agire sulle radici economiche delle disuguaglianze | Maurizio FranziniAgire sulle radici economiche delle disuguaglianze | Maurizio Franzini
Agire sulle radici economiche delle disuguaglianze | Maurizio Franzini
 
Agire sulle radici psicologiche delle disuguaglianze | Chiara Volpato
Agire sulle radici psicologiche delle disuguaglianze | Chiara VolpatoAgire sulle radici psicologiche delle disuguaglianze | Chiara Volpato
Agire sulle radici psicologiche delle disuguaglianze | Chiara Volpato
 
Come l'identità diventa valore | Gianfranco Marocchi
Come l'identità diventa valore | Gianfranco MarocchiCome l'identità diventa valore | Gianfranco Marocchi
Come l'identità diventa valore | Gianfranco Marocchi
 
Come l'identità diventa valore | Sara Depedri
Come l'identità diventa valore | Sara DepedriCome l'identità diventa valore | Sara Depedri
Come l'identità diventa valore | Sara Depedri
 
Come l'identità diventa valore | Elisa Chiaf
Come l'identità diventa valore | Elisa ChiafCome l'identità diventa valore | Elisa Chiaf
Come l'identità diventa valore | Elisa Chiaf
 
Introduzione alla XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale | Marco Mus...
Introduzione alla XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale | Marco Mus...Introduzione alla XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale | Marco Mus...
Introduzione alla XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale | Marco Mus...
 
Impresa sociale e PubblicaAmministrazione: la sfida degli outcome fund. Una p...
Impresa sociale e PubblicaAmministrazione: la sfida degli outcome fund. Una p...Impresa sociale e PubblicaAmministrazione: la sfida degli outcome fund. Una p...
Impresa sociale e PubblicaAmministrazione: la sfida degli outcome fund. Una p...
 
The Demand of Social Finance. Evidence from Italy
The Demand of Social Finance. Evidence from ItalyThe Demand of Social Finance. Evidence from Italy
The Demand of Social Finance. Evidence from Italy
 
Impact Investing: a new paradigma for the practitioner. Ten years of experien...
Impact Investing: a new paradigma for the practitioner. Ten years of experien...Impact Investing: a new paradigma for the practitioner. Ten years of experien...
Impact Investing: a new paradigma for the practitioner. Ten years of experien...
 
“Comunicare è un’impresa. Sociale”. Innovazione e visioni per la comunicazion...
“Comunicare è un’impresa. Sociale”. Innovazione e visioni per la comunicazion...“Comunicare è un’impresa. Sociale”. Innovazione e visioni per la comunicazion...
“Comunicare è un’impresa. Sociale”. Innovazione e visioni per la comunicazion...
 
Capitalising the Social, Socializing Capital?. Le narrative sull’imprenditori...
Capitalising the Social, Socializing Capital?. Le narrative sull’imprenditori...Capitalising the Social, Socializing Capital?. Le narrative sull’imprenditori...
Capitalising the Social, Socializing Capital?. Le narrative sull’imprenditori...
 
Rendicontare l’impatto sociale delle imprese sociali e degli enti del terzo s...
Rendicontare l’impatto sociale delle imprese sociali e degli enti del terzo s...Rendicontare l’impatto sociale delle imprese sociali e degli enti del terzo s...
Rendicontare l’impatto sociale delle imprese sociali e degli enti del terzo s...
 
Un confronto internazionale sulla regolamentazione della trasparenza e della ...
Un confronto internazionale sulla regolamentazione della trasparenza e della ...Un confronto internazionale sulla regolamentazione della trasparenza e della ...
Un confronto internazionale sulla regolamentazione della trasparenza e della ...
 
Le strategie di finanziamento dell'economia sociale nell'era digitale. Alcuni...
Le strategie di finanziamento dell'economia sociale nell'era digitale. Alcuni...Le strategie di finanziamento dell'economia sociale nell'era digitale. Alcuni...
Le strategie di finanziamento dell'economia sociale nell'era digitale. Alcuni...
 
Le comunità: tra casa, territorio e servizi | WIS18 | Matteo Busnelli
Le comunità: tra casa, territorio e servizi | WIS18 | Matteo BusnelliLe comunità: tra casa, territorio e servizi | WIS18 | Matteo Busnelli
Le comunità: tra casa, territorio e servizi | WIS18 | Matteo Busnelli
 
Nuove forme dell'abitare - Cooperativa Di Abitanti | WIS18 | Luca Borghi
Nuove forme dell'abitare - Cooperativa Di Abitanti | WIS18 | Luca BorghiNuove forme dell'abitare - Cooperativa Di Abitanti | WIS18 | Luca Borghi
Nuove forme dell'abitare - Cooperativa Di Abitanti | WIS18 | Luca Borghi
 
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...
 

La valutazione di impatto nelle fondazioni bancarie

  • 1. La valutazione di impatto nelle fondazioni bancarie Gian Paolo Barbetta – Stefano Cima – Paolo Canino Fondazione Cariplo WORKSHOP IRIS Network sull'impresa sociale “Ridisegnare i servizi per aumentare l’impatto Riva del Garda 17-18 settembre 2014
  • 2. Valutazione: un solo termine, molti significati Diciamo che FACCIAMO VALUTAZIONE per: 1)SELEZIONARE (i soggetti o i progetti migliori … rating) 2)RENDICONTARE (le attività svolte … accountability) 3)FORMARCI UN GIUDIZIO INFORMATO (su ciò che è stato fatto … assessment) -dei clienti (customer satisfaction) -degli attuatori (community of practice) -altro? 4)RIFLETTERE CRITICAMENTE PER MIGLIORARE (una attività … implementation analysis o formative evaluation) 5)INDIVIDUARE LE CONSEGUENZE (gli effetti o l’impatto) (di un’azione … impact evaluation) 6)STIMARE IL COSTO-EFFICACIA (o costo-beneficio) (di un intervento … cost-effectiveness, cost-benefit) 7)VANTARCI (di quanto si è bravi …. com’è che non trovo la traduzione?) 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 2
  • 3. Valutazione: figli e figliastri? Tutti i diversi significati sono perfettamente legittimi … … ma forse conviene DISTINGUERE I TERMINI, ad esempio chiamando: SELEZIONE (la n. 1) e RENDICONTAZIONE (la n. 2). NON sono VALUTAZIONE. Le attività 3) - 6) hanno invece una FINALITÀ VALUTATIVA: CONOSCERE MEGLIO CIÒ CHE È ACCADUTO (O STA ACCADENDO) COME CONSEGUENZA DI UN’ATTIVITA’ SVOLTA. Pongono però l’accento su diversi OBIETTIVI SPECIFICI: -capire che cosa pensano i protagonisti dell’attività (la n. 3) -capire se si possa migliorare l’attuazione dell’attività (la n. 4) -capire quale impatto abbia avuto l’attività (la n. 5) -capire a che prezzo sia ottenuto l’(eventuale) impatto (la n. 6) 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 3
  • 4. Valutazione per le fondazioni di erogazione I DIVERSI OBIETTIVI SPECIFICI della valutazione sono perfettamente legittimi. Tuttavia, per capire che OBIETTIVO VALUTATIVO assumere, diventa rilevante capire CHE COSA DEBBA FARE una Fondazione di erogazione 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 4
  • 5. Valutazione per le fondazioni di erogazione 1.Fondazioni che RISOLVONO PROBLEMI (dunque “complementari” o “sostitutive” dell’ente pubblico o privato-sociale): un ruolo difficile da svolgere, a meno di grandissima selettività (ci occupiamo solo di ...) 2. Fondazioni che MOSTRANO COME I PROBLEMI SI POTREBBERO RISOLVERE (“sostegno della innovazione, sviluppo conoscenza”): è l’unico ruolo che ci pare possibile. Significa: a) scoprire e rappresentare bisogni (vecchi e nuovi) (advocacy) b)escogitare nuove soluzioni (scouting) … c)determinarne l’efficacia (sperimentatore) e, infine d)determinarne la cost-effectiveness rispetto alle pratiche correnti (stesso risultato con minore costo, risultato migliore a parità di costo) 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 5
  • 6. Come sviluppare conoscenza? 1 Per sostenere l’innovazione, è cruciale lo SVILUPPO DI CONOSCENZA SULL’EFFETTO E I COSTI DELLE AZIONI INTRAPRESE La produzione di conoscenza sugli effetti e sui costi degli interventi è un processo sofisticato. Condizione necessaria è – prima di avviare gli interventi – rispondere alle domande: 1)Gli effetti e i costi “SU CHE COSA”? (identificazione dell’OBIETTIVO DEL CAMBIAMENTO) 2)Gli effetti e i costi “DI CHE COSA”? (identificazione del MECCANISMO che potrebbe generare il cambiamento) 3)Gli effetti e i costi “SU CHI”? (identificazione dei SOGGETTI su cui si verifica il cambiamento) MEGLIO INTERVENTI SEMPLICI 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 6
  • 7. Come sviluppare conoscenza? 2 Definire bene i progetti!! servono: a)analisi dettagliate prima di avviare (o sostenere) gli interventi per sviluppare conoscenza preliminare (Quali sono i fattori che causano il fenomeno su cui vogliamo intervenire? Su quali è possibile agire? Con che strumenti? Ecc.) b)La costruzione di un QUADRO LOGICO degli interventi che si intendono sostenere 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 7
  • 8. Come sviluppare conoscenza? 3 Poi – PER MISURARE L’IMPATTO - bisogna disegnare interventi che consentano di farlo. Spesso si ragiona con INDICATORI, misurandoli PRIMA e DOPO l’intervento … IMPATTO = DOPO - PRIMA Di solito E’ SBAGLIATO perché: 1)I processi spontanei influenzano le variabili obiettivo 2)Raramente le persone su cui agiamo sono un campione significativo dell’universo 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 8
  • 9. Come sviluppare conoscenza? 4 PER MISURARE L’IMPATTO – bisogna ADOTTARE una LOGICA CONTROFATTUALE. L’impatto NON È la differenza tra dopo e prima (o tra destinatari e non destinatari di) un intervento … … ma la differenza tra ciò che succede dopo l’intervento (fattuale) e ciò che sarebbe successo senza l’intervento (controfattuale) 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 9
  • 10. Rischi nel non utilizzare la logica controfattuale 1)Dinamica spontanea 2)Differenze nelle condizioni di partenza e self-selection 10
  • 11. Primo esempio: dinamica spontanea1 Intervento: incentivi per la stabilizzazione dei precari •5.000 euro alle imprese che assumono a tempo indeterminato un proprio dipendente a tempo determinato o co.co.pro. •Gli incentivi vanno a ruba: in una settimana, 2.000 incentivi assegnati. Quindi 2.000 precari stabilizzati. •L’assessore dice: “Grazie agli incentivi, ci sono 2.000 precari in meno” ma … 11
  • 12. Primo esempio 2 •I dati dicono soltanto che l’EFFETTO degli incentivi può essere qualunque valore tra zero (se sarebbero stati TUTTI assunti anche senza incentivi) e 2.000 (se NESSUNO sarebbe stato assunto senza incentivi). •I dati a disposizione non consentono di dire quanti sarebbero gli assunti senza incentivi (il controfattuale), ma dire che nessuno sarebbe assunto è una ipotesi forte. •Il fenomeno ha infatti una sua dinamica spontanea. 12
  • 13. Secondo esempio: self-selection1 Intervento: sostegno nella ricerca di lavoro •I disoccupati che si iscrivono al Centro per l’impiego (CPI) ricevono il sostegno (formazione) L’iscrizione ai CPI è volontaria •I 200 iscritti del 2013 trovano lavoro più rapidamente, quattro mesi prima in media, dei non-iscritti •Il solito assessore: “la nostra politica riduce di quattro mesi il periodo di disoccupazione”, ma … 13
  • 14. Secondo esempio 2 •I dati non dicono nulla, perché non siamo sicuri che le condizioni di partenza degli iscritti e dei non-iscritti siano identiche •Se, rispetto ai non iscritti, gli iscritti fossero in percentuale maggiore uomini, più giovani e con più alta istruzione, potremmo ancora dire – con l’assessore – che la riduzione del periodo di disoccupazione avviene grazie all’azione di sostegno? •Oppure dipende anche da genere, età, istruzione e altro? 14
  • 15. La logica controfattuale Questi ERRORI si possono EVITARE adottando la logica dei risultati potenziali, secondo cui: l’EFFETTO di un intervento è la differenza tra quanto si osserva in presenza dell’intervento e quanto si sarebbe osservato in sua assenza (il controfattuale). Il «problema fondamentale dell’inferenza causale» Holland (1986): l’osservabilità di uno soltanto dei risultati potenziali su un generico soggetto a fronte di un intervento Come ovviare al problema? 15
  • 18. Soluzione 2: ESPERIMENTO RANDOMIZZATO CONTROLLATO 1 •E’ la tecnica è tipicamente adottata negli studi clinici. •Un insieme di pazienti affetti da una patologia viene suddiviso in due gruppi mediante sorteggio: a un gruppo (‘sperimentale’) viene somministrato il nuovo farmaco del quale si vuole saggiare l’effetto; all’altro (di ‘controllo’) non si somministra nulla (placebo) •Se la selezione è randomizzata (casuale), le differenze di partenza tra i due gruppi risultano nulle (sia sulle observable che sulle non-observable) 18
  • 19. L’esperimento randomizzato 2 •L’effetto MEDIO dell’intervento è stimato con la differenza tra i risultati medi ottenuti dai trattati e dai non-trattati •Difficoltà nel realizzare esperimenti per ragioni giuridiche, etiche e pratiche: La partecipazione all’esperimento non può essere imposta Se ci attendiamo che l’intervento abbia effetti positivi, in nome di che cosa escludiamo qualcuno dal beneficiarne? Mancanza di consenso (degli operatori, dell’opinione pubblica) Difficoltà pratica di mantenerne l’integrità. 19
  • 20. Soluzione 3: ricostruire il controfattuale in contesti non sperimentali L’idea-guida: comparare soggetti comparabili, cioè a dire comparare ai trattati i non-trattati (resi) equivalenti, salvo il fatto che sono non- trattati. Quattro metodi, in relazione alle caratteristiche del processo di selezione e all’informazione disponibile: •Selezione nelle variabili osservabili: Abbinamento; •Soglia di ammissibilità: Regression Discontinuity Design; •Dinamica “parallela”: Difference-in-Differences; •“Esperimento naturale”: Variabili strumentali. 20
  • 21. Abbinamento applicato a un corso di formazione dei disoccupati per il rientro nel lavoro 21 Si ringrazia il prof. Ugo Trivellato per l’esempio e il grafico
  • 22. Regression Discontinuity Design applicato a un corso di formazione con ammissione dei migliori 22 Si ringrazia il prof. Ugo Trivellato per l’esempio e il grafico
  • 23. La Diff-in-Diffs applicata a una politica di recupero urbano 23 Si ringrazia il prof. Ugo Trivellato per l’esempio e il grafico
  • 24. La valutazione controfattuale in Fondazione Cariplo: il caso di Lavoro & Psiche 24 Si ringrazia il prof. Alberto Martini per le diapositive sul caso Lavoro e Psiche
  • 25. Lavoro&Psiche IL PROBLEMA Le persone con disturbi psichiatrici sono in aumento. In Regione Lombardia sono oltre 130.000 (circa il 25% soffre di disturbi gravi) e presentano difficoltà di accesso e tenuta nel mercato del lavoro. L’OBIETTIVO Testare la fattibilità e l’efficacia di un modello innovativo di integrazione lavorativa per pazienti psichiatrici gravi (schizofrenico, schizoide, paranoide, borderline e disturbo bipolare). 25
  • 26. 1. Caratterizzato dalla presenza di un “Coach” professionista che: sulla base di un progetto condiviso con i curanti ha preso in carico per almeno due anni circa 10 pazienti psichiatrici; li ha accompagnati nelle rete dei servizi sociali, assistenziali e di inserimento lavorativo con un approccio personalizzato e multidimensionale; ha attivato strumenti e servizi funzionali a facilitarne l’ingresso e la tenuta nel mercato del lavoro e il miglioramento delle condizioni di benessere. 2. Prevede il coinvolgimento della rete territoriale di soggetti (paziente, servizi psichiatrici, servizi sociali e lavorativi, comparto produttivo) che intervengono in più fasi del percorso di reinserimento del paziente in un contesto aziendale. Il modello di intervento 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 26
  • 27. DURATA: 2008-2009: progettazione partecipata delle linee guida dell’intervento e la selezione di 4 OCSM delle Regione Lombardia; 2009-2012: sperimentazione triennale dei progetti pilota (OCSM e Coach); 2013-2014: diffusione dei risultati e del modello sperimentato (comunità scientifica e Regione Lombardia). PARTNER: Progettazione: Direzioni Regionali Salute, Famiglia e Lavoro, Confcooperative, Urasam, Assolombarda, Ala Sacco, Asvapp Realizzazione: Ala Sacco, Tavoli Tecnici degli OCSM di Bergamo, Como, Milano 1 e Sondrio Valutazione: Asvapp, Irs La durata e i partner 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 27
  • 28. I destinatari dell’intervento sono stati pazienti psichiatrici in trattamento nei Centri Psico-sociali (CPS) operanti nel territorio degli OCSM selezionati con i seguenti criteri: 1. Diagnosi di disturbo psichico grave: schizofrenia e disturbi correlati, disturbo bipolare e disturbi di personalità gravi (ICD 10: F20, F31, F60.3, F60.1, F60.0) e avere manifestato almeno una volta sintomatologia psicotica; 2. Età compresa tra i 18 e i 50 anni; 3. Rapporto stabile e continuativo con il Servizio Psichiatrico; 4. Compenso psichico da almeno sei mesi e buona compliance alle cure; 5. Nessuna occupazione o tirocinio nei tre mesi precedenti l’avvio del progetto; 6. Motivazione e attitudine ad avviare un percorso di integrazione lavorativa. I destinatari 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 28
  • 29. I destinatari ASL Arruolati Controlli Sperimentali Bergamo 83 41 42 Como 80 39 41 Milano 84 42 42 Sondrio 64 32 32 Totale 313 154 157 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 29
  • 30. Gli effetti 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 30
  • 31. Gli effetti 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 31
  • 32. Gli effetti 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 32
  • 33. Che cosa si impara? I tirocini 1 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 33
  • 34. Che cosa si impara? I tirocini 2 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 34
  • 35. Che cosa si impara? I tirocini 3 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 35
  • 36. Che cosa si impara? Il lavoro 1 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 36
  • 37. Che cosa si impara? Il lavoro 2 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 37
  • 38. Che cosa si impara? Il lavoro 3 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 38
  • 39. TIROCINI •I coach hanno una certa capacità di attivare tirocini •Cessato l’intervento, i tirocini dei pazienti crollano •C’è stato un fenomeno imitativo tra chi si occupa dei controlli (contaminazione, una brutta bestia, esito di un «errore» di impostazione dell’esperimento) LAVORO •I coach contano meno nell’attivare al lavoro … o forse c’è un periodo di attivazione più lungo •Il periodo di crisi influenza negativamente (anche i controlli!!!) Che cosa è successo? 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 39
  • 40. NO •Sapere che un intervento non funziona è utile almeno tanto quanto sapere che funziona •Abbiamo appreso molte cose che non avremmo imparato senza sperimentazione •Siamo in grado di fornire conoscenza ai decisori, pubblici o privati E‘ stato inutile? 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 40
  • 41. SCEGLIETE VOI SE ESSERE TRA QUELLI CHE PRESUMONO O TRA QUELLI CHE PROVANO Grazie 17/09/2014 Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa 41