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I VIAGGIATORI IN
     MOVIMENTO
UN PONTE PER CHI HA VOGLIA DI CAMBIARE L’ITALIA
CONDIVIDI INSIEME A NOI UNA VISIONE PER L’ITALIA

se intendi partecipare alla costruzione di un ponte verso il paese del
futuro dove:

sia rispettata la libertà di realizzare le proprie aspirazioni di vita
personale e professionale - anche eliminando l’insorgenza di barriere ed
ostacoli per persone ed imprese;

poche leggi, semplici e chiare, tutelino la libertà e regolino il vivere
civile;

l'inestimabile patrimonio culturale, ambientale e artistico italiano sia
tutelato e promosso anche a beneficio delle generazioni future;

 i giovani siano considerati una risorsa su cui investire e gli anziani un
patrimonio a cui attingere e non un problema da risolvere;

lo Stato sia autorevole ed al servizio del cittadino e delle imprese;

si rifiutino le mafie e la corruzione.
Siamo I VIAGGIATORI IN MOVIMENTO, individui di tutte le età,
etnie, culture: desiderose di costruire ponti con cui avvicinare
persone, storie e territori. Vogliamo attraversare ponti per
esplorare nuove idee, nuove soluzioni e invenzioni che
espandano gli orizzonti. Vogliamo attraversare i ponti per
ritornare a casa dopo un lungo viaggio e prenderci cura delle
nostre città e paesi, riscoprire le nostre radici e la nostra
storia. Vogliamo affacciarci da questi ponti per goderci lo
spettacolo bellissimo di una cittadinanza diversa, libera,
pacificata, solidale, vogliosa di lasciare una traccia.

Siamo un insieme di persone che vogliono ascoltare e mettere
a disposizione di tutti le proprie competenze per raccogliere,
dibattere ed elaborare idee che diventino proposte fattibili in
grado di rendere sempre migliore il paese in cui viviamo.
Siamo nel mezzo di una crisi culturale, dove vengono meno le
certezze profonde e radicate nella società degli ultimi anni.

L’unica risposta possibile è un cambiamento: è necessario
muoversi ripartendo dalla riaffermazione delle iniziative
provenienti dal basso e che mettano al centro della vita civile la
persona e le sue esigenze. Ed è necessario partire insieme,
tramite un’iniziativa che permetta il confronto e la costruzione di
un ponte che non serve a elevarsi, ma a superare un momento di
difficoltà condivisa liberando creatività e desideri verso un nuovo
sviluppo.

Noi vogliamo provare ad accettare la sfida che la realtà ci
propone ponendoci come Viaggiatori in Movimento: vogliamo
impegnarci per non rimanere fermi ma essere protagonisti di
questo passaggio esponendoci, dialogando e condividendo il
nostro percorso con tutti coloro che abbiano voglia di assicurare
un futuro al proprio Paese. Siamo pronti per sperare e credere
ancora che dai problemi possano nascere nuove opportunità.
IN COSA CREDIAMO
    1. nello sviluppo della libertà di
    scambio, dove circolino beni, servizi,
             idee, conoscenza:
-       nel rispetto della dignità umana;
-       in un contesto non squilibrato di
                  opportunità;
    -    dando valore alla componente
           relazionale dello scambio.
IN COSA CREDIAMO
 1. nello sviluppo della libertà di
 scambio, dove circolino beni, servizi,
          idee, conoscenza:
vediamo dunque il mercato e l’impresa
come luoghi di incontro pacifico, in cui gli
 uomini possano costruire reti di relazioni
    dignitose e giuste e crediamo nella
promozione delle piccole vitali realtà
 imprenditoriali, fino alla loro crescita in
                autonomia.
IN COSA CREDIAMO
2. nello Stato come strumento efficace di tutela:
  -    contro le sopraffazioni morali, politiche,
            economiche, amministrative;
 -     contro le disuguaglianze nell’accesso alla
         realizzazione delle proprie legittime
                      aspirazioni;
       - a favore del diritto e della pratica di
      partecipazione e di informazione alle scelte
                        pubbliche.
IN COSA CREDIAMO
2. nello Stato come strumento efficace di tutela:
vediamo dunque nello Stato lo strumento per la
       difesa dei più deboli e che sappia
   valorizzare il merito e far emergere il
      talento. Uno Stato che tuteli i diritti di
  proprietà sulla base di principi di trasparenza
    e legalità. Uno Stato competente e non
    burocratico che consenta l’affermazione del
      diritto di impresa e di partecipazione
            attiva del singolo cittadino.
IN COSA CREDIAMO
       3. Nelle persone
I giovani e gli anziani sono pilastri
  comuni di un ponte fra passato e
      futuro della nostra società.
   Vogliamo costruire questo ponte
 fra generazioni, che si parlano e si
     aiutano a vicenda per creare
    accesso al mercato e sviluppo
       sostenibile sul territorio.
IN COSA CREDIAMO
        3. Nelle persone
Ai giovani chiediamo di spendersi
    per dei doveri e non solo per
   diritti, in cambio di maggiori e
   migliori opportunità di studio e
                 lavoro.
IN COSA CREDIAMO
          3. Nelle persone
Agli anziani, risorsa essenziale per il
     Paese, chiediamo di continuare
       o riprendere ad insegnare ai
          giovani, imprenditori e
     lavoratori, trasmettendo e non
   disperdendo il loro enorme stock
            di capitale umano.
IN COSA CREDIAMO
           4. Nel lavoro

  come dimensione importante di
realizzazione dell’uomo, ma anche
 come luogo di attuazione concreta
del diritto alla dignità e alla libertà
          di ogni individuo.
IN COSA CREDIAMO
         4. Nel lavoro
 come dimensione importante di
valorizzazione del talento e della
      identificazione di nuove
opportunità, dove l’eliminazione
 dello spreco diventa risorsa per
 l’investimento nel domani e non
        fattore di conflitto.
IN COSA CREDIAMO
5. Nell’Europa, gialla e blu come il
             nostro logo
  più solidamente costruita su basi
    democratiche e partecipative dei
   popoli che, insieme ai governi degli
  Stati membri, diano valore e tutelino
    nel negoziato a livello mondiale le
   nostre comuni conquiste culturali di
            civiltà e di pace.
IN COSA CREDIAMO
       5. Nell’Europa, gialla e blu come
                   il nostro logo
 Un processo normativo europeo che sia sempre legittimato da
  un'ampia base democratica nazionale, anche attraverso la preventiva
  verifica di costituzionalità che indirizza e precede la ratifica
  parlamentare.

 Un'Unione Europea che promuova e tuteli un comune stato sociale,
  una comune architettura economica e finanziaria solida e sostenibile,
  e un'unione politica capace di esercitare una comune influenza
  geopolitica nelle relazioni mondiali.

 Un'Europa autorevole sia nei rapporti mondiali sia nei rapporti con gli
  Stati membri che devono integrare costituzionalmente i principi
  comuni di solidarietà, dignità delle persone e delle nazioni,
  trasparenza e lotta alla corruzione, responsabilità e sostenibilità.
IN COSA CREDIAMO
     Nei ponti del nostro logo
Io ho sempre pensato che i ponti è il più bel lavoro
che sia: perché si è sicuri che non ne viene del
male a nessuno, anzi del bene, perché sui ponti
passano le strade e senza le strade saremmo
ancora come i selvaggi; insomma perché i ponti
sono come l'incontrario delle frontiere e le frontiere
è dove nascono le guerre”


Tino Faussone in "La Chiave a stella" di Primo
Levi.
LE NOSTRE PROPOSTE
   Siamo qui per riprendere la
 costruzione del nostro paese...

 Di seguito alcune prime proposte per un cambio di passo
 di questa nazione all’interno di un progetto che i nostri
padri e i nostri nonni hanno chiamato Europa che non deve
   tramontare e che ci deve vedere grandi protagonisti.
Politica e cariche
pubbliche

Sottoscrizione della carta di Pisa da parte
  di ogni politico associato al Movimento
               dei Viaggiatori.
http://www.avvisopubblico.it/news/allega
        ti/CARTA-DI-PISA_Testo.pdf
Lotta alla criminalità
organizzata
 Rafforzamento del presidio del territorio da parte delle
   forze dell’ordine e giudiziarie nelle aree a maggiore
     infiltrazione, con aumento della spesa pubblica in
      rapporto al PIL dello 0,5% annuo (8 miliardi) per
    autovetture, tecnologie per le indagini, scorte, ICT.

Introduzione Centrale Operativa Unica e Rinnovo Permesso
       di Soggiorno, ambedue dati a personale civile.

  Abolizione scorte e individuazione nuova concessione
     scorte rafforzate a soli 100 rappresentanti delle
                         istituzioni
Lotta alla Corruzione
In attesa di una Autorità Anti Corruzione europea per la
     quale ci batteremo, poteri forti sia ispettivi che
      repressivi alla nuova Autorità Anti Corruzione
  composta da ampio personale qualificato proveniente
       da forze investigative, auditors, e ricercatori
 quantitativi esperti di tematiche connesse al fenomeno
                      della corruzione.

   Possibilità di proteggere credibilmente i pentiti e
  testimoni di corruzione con ampi compensi in caso di
    condanna del corruttore, avvenuta dopo processo
         accelerato di durata massima di 6 mesi.
Istruzione
Adeguamento del ciclo formativo a quello europeo, prevedendo la
         riduzione di 1 anno del ciclo di studi regolari.

  Sostituzione dell’ultimo anno con 1 anno di servizio civile nella
 Pubblica Amministrazione (allungabile al massimo a due anni), con
 obbligo per tutti i giovani diplomati che desiderino entrare in una
    università. Tale servizio civile prevederà un compenso di 1000
 euro mensili netti, costo circa 0,8% di PIL in parte finanziato con
   la riduzione degli organici del corpo docente dell’ultimo anno.

Sostituzione alle elementari ed alle medie di un numero ristretto di
    maestri e professori che accompagna gli alunni lungo l’intero
                         percorso scolastico.

  Alla terza media identificazione dei talenti e sostentamento di
   coloro meno abbienti presso licei di eccellenza a loro riservati.
Università
Raddoppio del numero di università – con simultanea abolizione
   del fuori corso se non per esigenze lavorative - per conferire
laurea triennale ed avvio di scuole professionalizzanti in sintonia
   con le associazioni di categoria al fine di avvicinare il 40% di
laureati nella fascia 30-35 anni come richiesto dall’Europa, entro
  il 2025, con 5 anni di ritardo. Finanziamento di 3 università di
  eccellenza in ognuno dei 13 campi scientifici, con valutazione
    quinquennale della ricerca e eventuale retrocessione delle
 università meno performanti. I docenti di università di ricerca si
    obbligano a programmi di didattica triennale, biennale e di
    dottorato in cambio di compensi liberi e maggiori rispetto a
   quelli attuali. Sono selezionati senza concorso da parte delle
                      Università di eccellenza.

     Erogazione di 0,7% di PIL per l’avvio della riforma.
Semplificazione normativa
         per le piccole imprese
Sgravio degli oneri burocratici e creazione di un Ministero senza
  portafoglio per la Crescita della Piccola Impresa che valuta ed
 eventualmente adatta le normative e regolazioni che impattano
               in maniera sproporzionata sulle PMI.

  Blocco di tutte le nuove regolazioni UE dal 2013 per le micro
            imprese, in linea con la proposta britannica

Le gare d’appalto sotto soglia europea sono riservate alle PMI che
    crescono e sono aperte alle grandi imprese solo in assenza di
      offerte delle PMI. Avvio, in sede europea, di meccanismi
 premianti per le reti tra grandi, piccole e medie imprese ed enti
      di ricerca nei processi di aggiudicazione di lavori e opere
                              pubbliche.
Appalti
 Centralizzazione dello svolgimento di tutte le gare statali,
   regionali e comunali su di un’unica piattaforma gestita dal
  Ministero della Progettazione Monitoraggio e Controllo della
Spesa (che nasce dalla fusione del ministero delle infrastrutture
  e parte del ministero dell’economia e finanze), preservando
       l’autonomia decisionale della stazione appaltante.

   Riduzione del 50% delle stazioni appaltanti ed obbligo di
   approvazione dell’esito delle gare da parte delle strutture
  interne al Ministero, reclutate tramite concorso dal settore
      privato in funzione delle loro conoscenze di mercato.

     Riduzione mirata delle spese equivalenti a sprechi

                      pari al 3% del PIL.
Manutenzione
          infrastrutture
1% di PIL (16 miliardi) dedicati ogni anno al ripristino di
  condizioni di normalità per tutte quelle infrastrutture
   strategiche del paese che sostengono la produttività
      delle imprese e migliorano la vita dei cittadini.

  Ogni anno 1% di PIL addizionale verrà dedicato, con
  procedure di appalto accelerate rispettivamente per:

 scuole, carceri, università, ospedali, sistema idrico,
          tribunali, patrimonio artistico, reti.
Semplificazione
               fiscale
     Creazione di un conto corrente fiscale della persona

                        (fisica e giuridica)

dove si compensano dare e avere tra Pubblica Amministrazione e
             contribuente su tutti i livelli del fisco.

  Allineamento dei tempi di rimborso fiscale fra dipendenti e
                           autonomi.

Eliminazione della molteplicità dei regimi fiscali - inizialmente a
    parità di gettito totale - per ridurre i costi sopportati dalla
               collettività per gli adempimenti fiscali.
Politica industriale
 Immediata messa in opera dello Statuto delle imprese con il
   divieto di pagamento a più di 30 giorni per tutti i contratti
     tra imprese e tra imprese e Pubblica Amministrazione.

Immediata negoziazione per riconoscere come debito pubblico
     ai fini europei il debito commerciale esistente delle
    pubbliche amministrazioni e immediato pagamento di
   quanto dovuto tramite nuove emissioni di titolo di debito
                            pubblico.

Come in Francia creazione del credito d’imposta per le spese
 in ricerca e sviluppo delle imprese (oggi allo 0,6% di PIL) con
                   l’obiettivo di raddoppiarle.

            Spesa di 0,25% PIL (4 miliardi di euro).
Europa
Modifica del Trattato europeo con cambiamento di obiettivo per
  la BCE che persegue, dandogli pari rango, lotta all’inflazione
     ed alla disoccupazione anche sottoscrivendo se del caso
                l’acquisto diretto di titoli di Stato.

Creazione di una Agenzia Bancaria unica dell’area euro che non
        sia la BCE e che risponda al Parlamento Europeo

    Introduzione di un anno scolastico obbligatorio di scuola
  superiore in un Paese dell’Unione europea. Introduzione dalle
     elementari di 1 ora di geografia e 1 ora di storia europea.

 Sospensione del Fiscal Compact per la riduzione del rapporto

          Debito-PIL per 2 anni in caso di recessione.
Ora tocca a te
              Non trovi la “tua” proposta?

         Non ti convincono le nostre proposte?

            Ti piacciono ma vuoi arricchirle?

           Sei il Viaggiatore che cerchiamo,

 la persona che contribuisce a migliorare pian piano la
    nostra piattaforma basata sui valori essenziali della
                    cittadinanza attiva:

Apertura, Partecipazione, Inventiva, Passione Civica, ma
   anche Tolleranza, Inclusione, Rispetto per un Paese
     solidale ma che incoraggia, protegge e esalta le
                       eccellenze.

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Le nostre proposte

  • 1. I VIAGGIATORI IN MOVIMENTO UN PONTE PER CHI HA VOGLIA DI CAMBIARE L’ITALIA
  • 2. CONDIVIDI INSIEME A NOI UNA VISIONE PER L’ITALIA se intendi partecipare alla costruzione di un ponte verso il paese del futuro dove: sia rispettata la libertà di realizzare le proprie aspirazioni di vita personale e professionale - anche eliminando l’insorgenza di barriere ed ostacoli per persone ed imprese; poche leggi, semplici e chiare, tutelino la libertà e regolino il vivere civile; l'inestimabile patrimonio culturale, ambientale e artistico italiano sia tutelato e promosso anche a beneficio delle generazioni future;  i giovani siano considerati una risorsa su cui investire e gli anziani un patrimonio a cui attingere e non un problema da risolvere; lo Stato sia autorevole ed al servizio del cittadino e delle imprese; si rifiutino le mafie e la corruzione.
  • 3. Siamo I VIAGGIATORI IN MOVIMENTO, individui di tutte le età, etnie, culture: desiderose di costruire ponti con cui avvicinare persone, storie e territori. Vogliamo attraversare ponti per esplorare nuove idee, nuove soluzioni e invenzioni che espandano gli orizzonti. Vogliamo attraversare i ponti per ritornare a casa dopo un lungo viaggio e prenderci cura delle nostre città e paesi, riscoprire le nostre radici e la nostra storia. Vogliamo affacciarci da questi ponti per goderci lo spettacolo bellissimo di una cittadinanza diversa, libera, pacificata, solidale, vogliosa di lasciare una traccia. Siamo un insieme di persone che vogliono ascoltare e mettere a disposizione di tutti le proprie competenze per raccogliere, dibattere ed elaborare idee che diventino proposte fattibili in grado di rendere sempre migliore il paese in cui viviamo.
  • 4. Siamo nel mezzo di una crisi culturale, dove vengono meno le certezze profonde e radicate nella società degli ultimi anni. L’unica risposta possibile è un cambiamento: è necessario muoversi ripartendo dalla riaffermazione delle iniziative provenienti dal basso e che mettano al centro della vita civile la persona e le sue esigenze. Ed è necessario partire insieme, tramite un’iniziativa che permetta il confronto e la costruzione di un ponte che non serve a elevarsi, ma a superare un momento di difficoltà condivisa liberando creatività e desideri verso un nuovo sviluppo. Noi vogliamo provare ad accettare la sfida che la realtà ci propone ponendoci come Viaggiatori in Movimento: vogliamo impegnarci per non rimanere fermi ma essere protagonisti di questo passaggio esponendoci, dialogando e condividendo il nostro percorso con tutti coloro che abbiano voglia di assicurare un futuro al proprio Paese. Siamo pronti per sperare e credere ancora che dai problemi possano nascere nuove opportunità.
  • 5. IN COSA CREDIAMO 1. nello sviluppo della libertà di scambio, dove circolino beni, servizi, idee, conoscenza: - nel rispetto della dignità umana; - in un contesto non squilibrato di opportunità; - dando valore alla componente relazionale dello scambio.
  • 6. IN COSA CREDIAMO 1. nello sviluppo della libertà di scambio, dove circolino beni, servizi, idee, conoscenza: vediamo dunque il mercato e l’impresa come luoghi di incontro pacifico, in cui gli uomini possano costruire reti di relazioni dignitose e giuste e crediamo nella promozione delle piccole vitali realtà imprenditoriali, fino alla loro crescita in autonomia.
  • 7. IN COSA CREDIAMO 2. nello Stato come strumento efficace di tutela: - contro le sopraffazioni morali, politiche, economiche, amministrative; - contro le disuguaglianze nell’accesso alla realizzazione delle proprie legittime aspirazioni; - a favore del diritto e della pratica di partecipazione e di informazione alle scelte pubbliche.
  • 8. IN COSA CREDIAMO 2. nello Stato come strumento efficace di tutela: vediamo dunque nello Stato lo strumento per la difesa dei più deboli e che sappia valorizzare il merito e far emergere il talento. Uno Stato che tuteli i diritti di proprietà sulla base di principi di trasparenza e legalità. Uno Stato competente e non burocratico che consenta l’affermazione del diritto di impresa e di partecipazione attiva del singolo cittadino.
  • 9. IN COSA CREDIAMO 3. Nelle persone I giovani e gli anziani sono pilastri comuni di un ponte fra passato e futuro della nostra società. Vogliamo costruire questo ponte fra generazioni, che si parlano e si aiutano a vicenda per creare accesso al mercato e sviluppo sostenibile sul territorio.
  • 10. IN COSA CREDIAMO 3. Nelle persone Ai giovani chiediamo di spendersi per dei doveri e non solo per diritti, in cambio di maggiori e migliori opportunità di studio e lavoro.
  • 11. IN COSA CREDIAMO 3. Nelle persone Agli anziani, risorsa essenziale per il Paese, chiediamo di continuare o riprendere ad insegnare ai giovani, imprenditori e lavoratori, trasmettendo e non disperdendo il loro enorme stock di capitale umano.
  • 12. IN COSA CREDIAMO 4. Nel lavoro come dimensione importante di realizzazione dell’uomo, ma anche come luogo di attuazione concreta del diritto alla dignità e alla libertà di ogni individuo.
  • 13. IN COSA CREDIAMO 4. Nel lavoro come dimensione importante di valorizzazione del talento e della identificazione di nuove opportunità, dove l’eliminazione dello spreco diventa risorsa per l’investimento nel domani e non fattore di conflitto.
  • 14. IN COSA CREDIAMO 5. Nell’Europa, gialla e blu come il nostro logo più solidamente costruita su basi democratiche e partecipative dei popoli che, insieme ai governi degli Stati membri, diano valore e tutelino nel negoziato a livello mondiale le nostre comuni conquiste culturali di civiltà e di pace.
  • 15. IN COSA CREDIAMO 5. Nell’Europa, gialla e blu come il nostro logo  Un processo normativo europeo che sia sempre legittimato da un'ampia base democratica nazionale, anche attraverso la preventiva verifica di costituzionalità che indirizza e precede la ratifica parlamentare.  Un'Unione Europea che promuova e tuteli un comune stato sociale, una comune architettura economica e finanziaria solida e sostenibile, e un'unione politica capace di esercitare una comune influenza geopolitica nelle relazioni mondiali.  Un'Europa autorevole sia nei rapporti mondiali sia nei rapporti con gli Stati membri che devono integrare costituzionalmente i principi comuni di solidarietà, dignità delle persone e delle nazioni, trasparenza e lotta alla corruzione, responsabilità e sostenibilità.
  • 16. IN COSA CREDIAMO Nei ponti del nostro logo Io ho sempre pensato che i ponti è il più bel lavoro che sia: perché si è sicuri che non ne viene del male a nessuno, anzi del bene, perché sui ponti passano le strade e senza le strade saremmo ancora come i selvaggi; insomma perché i ponti sono come l'incontrario delle frontiere e le frontiere è dove nascono le guerre” Tino Faussone in "La Chiave a stella" di Primo Levi.
  • 17. LE NOSTRE PROPOSTE Siamo qui per riprendere la costruzione del nostro paese... Di seguito alcune prime proposte per un cambio di passo di questa nazione all’interno di un progetto che i nostri padri e i nostri nonni hanno chiamato Europa che non deve tramontare e che ci deve vedere grandi protagonisti.
  • 18. Politica e cariche pubbliche Sottoscrizione della carta di Pisa da parte di ogni politico associato al Movimento dei Viaggiatori. http://www.avvisopubblico.it/news/allega ti/CARTA-DI-PISA_Testo.pdf
  • 19. Lotta alla criminalità organizzata Rafforzamento del presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine e giudiziarie nelle aree a maggiore infiltrazione, con aumento della spesa pubblica in rapporto al PIL dello 0,5% annuo (8 miliardi) per autovetture, tecnologie per le indagini, scorte, ICT. Introduzione Centrale Operativa Unica e Rinnovo Permesso di Soggiorno, ambedue dati a personale civile. Abolizione scorte e individuazione nuova concessione scorte rafforzate a soli 100 rappresentanti delle istituzioni
  • 20. Lotta alla Corruzione In attesa di una Autorità Anti Corruzione europea per la quale ci batteremo, poteri forti sia ispettivi che repressivi alla nuova Autorità Anti Corruzione composta da ampio personale qualificato proveniente da forze investigative, auditors, e ricercatori quantitativi esperti di tematiche connesse al fenomeno della corruzione. Possibilità di proteggere credibilmente i pentiti e testimoni di corruzione con ampi compensi in caso di condanna del corruttore, avvenuta dopo processo accelerato di durata massima di 6 mesi.
  • 21. Istruzione Adeguamento del ciclo formativo a quello europeo, prevedendo la riduzione di 1 anno del ciclo di studi regolari. Sostituzione dell’ultimo anno con 1 anno di servizio civile nella Pubblica Amministrazione (allungabile al massimo a due anni), con obbligo per tutti i giovani diplomati che desiderino entrare in una università. Tale servizio civile prevederà un compenso di 1000 euro mensili netti, costo circa 0,8% di PIL in parte finanziato con la riduzione degli organici del corpo docente dell’ultimo anno. Sostituzione alle elementari ed alle medie di un numero ristretto di maestri e professori che accompagna gli alunni lungo l’intero percorso scolastico. Alla terza media identificazione dei talenti e sostentamento di coloro meno abbienti presso licei di eccellenza a loro riservati.
  • 22. Università Raddoppio del numero di università – con simultanea abolizione del fuori corso se non per esigenze lavorative - per conferire laurea triennale ed avvio di scuole professionalizzanti in sintonia con le associazioni di categoria al fine di avvicinare il 40% di laureati nella fascia 30-35 anni come richiesto dall’Europa, entro il 2025, con 5 anni di ritardo. Finanziamento di 3 università di eccellenza in ognuno dei 13 campi scientifici, con valutazione quinquennale della ricerca e eventuale retrocessione delle università meno performanti. I docenti di università di ricerca si obbligano a programmi di didattica triennale, biennale e di dottorato in cambio di compensi liberi e maggiori rispetto a quelli attuali. Sono selezionati senza concorso da parte delle Università di eccellenza. Erogazione di 0,7% di PIL per l’avvio della riforma.
  • 23. Semplificazione normativa per le piccole imprese Sgravio degli oneri burocratici e creazione di un Ministero senza portafoglio per la Crescita della Piccola Impresa che valuta ed eventualmente adatta le normative e regolazioni che impattano in maniera sproporzionata sulle PMI. Blocco di tutte le nuove regolazioni UE dal 2013 per le micro imprese, in linea con la proposta britannica Le gare d’appalto sotto soglia europea sono riservate alle PMI che crescono e sono aperte alle grandi imprese solo in assenza di offerte delle PMI. Avvio, in sede europea, di meccanismi premianti per le reti tra grandi, piccole e medie imprese ed enti di ricerca nei processi di aggiudicazione di lavori e opere pubbliche.
  • 24. Appalti Centralizzazione dello svolgimento di tutte le gare statali, regionali e comunali su di un’unica piattaforma gestita dal Ministero della Progettazione Monitoraggio e Controllo della Spesa (che nasce dalla fusione del ministero delle infrastrutture e parte del ministero dell’economia e finanze), preservando l’autonomia decisionale della stazione appaltante. Riduzione del 50% delle stazioni appaltanti ed obbligo di approvazione dell’esito delle gare da parte delle strutture interne al Ministero, reclutate tramite concorso dal settore privato in funzione delle loro conoscenze di mercato. Riduzione mirata delle spese equivalenti a sprechi pari al 3% del PIL.
  • 25. Manutenzione infrastrutture 1% di PIL (16 miliardi) dedicati ogni anno al ripristino di condizioni di normalità per tutte quelle infrastrutture strategiche del paese che sostengono la produttività delle imprese e migliorano la vita dei cittadini. Ogni anno 1% di PIL addizionale verrà dedicato, con procedure di appalto accelerate rispettivamente per: scuole, carceri, università, ospedali, sistema idrico, tribunali, patrimonio artistico, reti.
  • 26. Semplificazione fiscale Creazione di un conto corrente fiscale della persona (fisica e giuridica) dove si compensano dare e avere tra Pubblica Amministrazione e contribuente su tutti i livelli del fisco. Allineamento dei tempi di rimborso fiscale fra dipendenti e autonomi. Eliminazione della molteplicità dei regimi fiscali - inizialmente a parità di gettito totale - per ridurre i costi sopportati dalla collettività per gli adempimenti fiscali.
  • 27. Politica industriale Immediata messa in opera dello Statuto delle imprese con il divieto di pagamento a più di 30 giorni per tutti i contratti tra imprese e tra imprese e Pubblica Amministrazione. Immediata negoziazione per riconoscere come debito pubblico ai fini europei il debito commerciale esistente delle pubbliche amministrazioni e immediato pagamento di quanto dovuto tramite nuove emissioni di titolo di debito pubblico. Come in Francia creazione del credito d’imposta per le spese in ricerca e sviluppo delle imprese (oggi allo 0,6% di PIL) con l’obiettivo di raddoppiarle. Spesa di 0,25% PIL (4 miliardi di euro).
  • 28. Europa Modifica del Trattato europeo con cambiamento di obiettivo per la BCE che persegue, dandogli pari rango, lotta all’inflazione ed alla disoccupazione anche sottoscrivendo se del caso l’acquisto diretto di titoli di Stato. Creazione di una Agenzia Bancaria unica dell’area euro che non sia la BCE e che risponda al Parlamento Europeo Introduzione di un anno scolastico obbligatorio di scuola superiore in un Paese dell’Unione europea. Introduzione dalle elementari di 1 ora di geografia e 1 ora di storia europea. Sospensione del Fiscal Compact per la riduzione del rapporto Debito-PIL per 2 anni in caso di recessione.
  • 29. Ora tocca a te Non trovi la “tua” proposta? Non ti convincono le nostre proposte? Ti piacciono ma vuoi arricchirle? Sei il Viaggiatore che cerchiamo, la persona che contribuisce a migliorare pian piano la nostra piattaforma basata sui valori essenziali della cittadinanza attiva: Apertura, Partecipazione, Inventiva, Passione Civica, ma anche Tolleranza, Inclusione, Rispetto per un Paese solidale ma che incoraggia, protegge e esalta le eccellenze.