Materiali per l’insegnamento dell’italiano L2 e l’integrazione degli alunni stranieri. Un anno di formazione e ricerca nella provincia di Arezzo. Sezione I
3. 9
Ministero della Pubblica Istruzione
Ufficio Scolastico Provinciale di Arezzo
Formazione in servizio a.s. 2007/2008
“Accoglienza e integrazione degli
alunni stranieri - II parte
Elaborazione di una proposta di
percorso di italiano L2 base”
Materiali elaborati dai gruppi di lavoro
Sede ITIS “G. Galilei” – Arezzo
Organizzazione: Istituto Comprensivo di Civitella in Val di Chiana
4. 10
Premessa
Questa pubblicazione nasce dall’opportunità di tesaurizzare i risultati di un percorso che ha
visto impegnati più soggetti per gestire il problema dell’integrazione degli stranieri nella nostra
scuola. Del resto l’evidenza del fenomeno migratorio, l’incremento esponenziale della presenza di
studenti con cittadinanza non italiana nel territorio aretino, costituiscono ormai elementi strutturali
con i quali la scuola deve confrontarsi. Nell’anno scolastico 2007/08 nella nostra provincia abbiamo
registrato circa il 12% di presenza di alunni stranieri. E la crescita … continua.
La scuola aretina riconosce e contestualizza un paradigma pedagogico interculturale che si
connota per accoglienza, incontro, dialogo, integrazione ed interazione.
I molteplici riferimenti normativi tracciano la linea di quanto affermato e la “strada maestra”
passa obbligatoriamente dall’aggiornamento degli insegnanti che rappresentano la “scuola
militante”. Il bisogno di formazione (in servizio) dei docenti di tutti gli ordini scolastici non può
prescindere da una continua sinergia fra le varie istituzioni che operano nel nostro territorio.
Da questa interistituzionalità nasce il Protocollo d’intesa provinciale sull’educazione
interculturale nelle scuole della provincia di Arezzo i cui soggetti firmatari sono: Provincia di
Arezzo - Ufficio Scolastico Provinciale - Collegio Provinciale dei Dirigenti Scolastici - Conferenze
dei Sindaci della provincia di Arezzo - Conferenze Zonali per l’istruzione - Istituzioni scolastiche
della provincia di Arezzo.
Grazie a quel Protocollo, diventa operativo, dopo incontri fra i soggetti suddetti, il Tavolo
provinciale per l’Intercultura, dal quale sono scaturite decisioni caratterizzate ad una maggiore
organicità ed incisività che hanno permesso di realizzare iniziative sistematiche e piani d’intervento
più razionali. Ci piace qui ricordare tra le più significative:
- giornate seminariali di studio rivolte sia ai Dirigenti che agli insegnanti su tematiche
interculturali relative a competenze organizzative, comunicativo-relazionali, disciplinari e
metodologico – didattiche;
- corsi di formazione per docenti di tutti gli ordini di scuola a.s. 2006/07 e a.s.2007/08.
Per le attività intraprese si possono evidenziare i seguenti punti di forza:
- lavorare secondo una logica di condivisione, razionalizzazione e coordinamento di risorse,
energie finalizzate alla formazione in servizio di Dirigenti scolastici ed insegnanti,
- programmare iniziative per creare le condizioni perché la scuola “militante” crei strumenti
per farsi educatrice interculturale della società civile.
Nel corso delle iniziative sono emerse costruttive osservazioni che hanno evidenziato anche
alcune criticità che, se opportunamente valutate, possono diventare “modus operandi” per il futuro.
E così si è stabilito di:
- diffondere presso le scuole la documentazione scaturita dai corsi di formazione,
- promuovere ed operare affinché le buone pratiche di integrazione fra Enti locali ed
Istituzioni scolastiche diventino concreta realtà.
Fermo restando che tali criticità e prospettive devono essere supportate anche da un maggior
impegno di risorse finanziarie e professionali, senza le quali verrebbe meno qualsiasi ipotesi di
lavoro e di coordinamento fra i vari soggetti del Protocollo, pur necessario per evitare la dispersione
delle risorse che da più parti vengono destinate alla formazione.
Nella convinzione che i risultati raccolti in queste pagine possano servire a chi vorrà leggerle
per qualche ulteriore spunto e riflessione nelle problematiche dell’integrazione tuttora aperte ed in
continua evoluzione, desidero esprimere un grazie al preside Domenico Sarracino, direttore del
corso, ed alla professoressa Tiziana Giovenali, referente per l’intercultura per l’Ufficio Scolastico
Provinciale, per l’impegno profuso nella realizzazione di questa esperienza.
Il Dirigente USP Arezzo
(Alfonso Caruso )
5. 11
Presentazione
La sezione di materiali che presentiamo nelle pagine che seguono è il frutto di un lavoro di
formazione e di ricerca che si è svolto nell’anno scolastico 2007/08 nell’ambito di un progetto
dell’USP di Arezzo e dell’USR della Toscana.
Sono materiali che mettiamo a disposizione delle istituzioni scolastiche aretine all’inizio del
nuovo anno scolastico quando esse, di fronte al confermarsi del crescente flusso di alunni stranieri,
sono chiamate a programmare interventi ed iniziative e a mettere in campo specifiche competenze
professionali.
Ad essi hanno lavorato tre gruppi di insegnanti impegnati a produrre materiali di italiano L2/
base per la scuola primaria, la secondaria di 1° grado ed il biennio obbligatorio della secondaria di
2°grado, tenendo presenti le esigenze di alunni non italofoni alle primissime esperienze di contatto
con la lingua italiana e con le nostre scuole.
Sono, dunque, materiali pensati per la prima accoglienza di quegli alunni stranieri che hanno
bisogno di imparare rapidamente l’italiano di base per poter cominciare a vivere la vita di classe,
della comunità scolastica e del più ampio contesto sociale, e, nel contempo, iniziare con gradualità
un loro autonomo percorso scolastico, sostenuti da altri tipi di interventi quali quelli individuati
nell’italiano per studiare.
E non sono prodotti di esperti, concepiti fuori della scuola, ma di insegnanti in servizio che
hanno tenuto conto innanzitutto degli alunni stranieri che hanno, o hanno avuto, nelle loro classi,
arrivati da altri e diversi mondi, che hanno bisogno di conoscere e/o riconoscere il mondo attraverso
i nostri codici linguistici, primo fra tutti quello della lingua italiana.
Si è tenuto presente il fatto che anche per questi interventi i primi passi sono molto importanti e
devono essere compiuti con approcci professionali che tengano conto delle specifiche esigenze
(didattiche, psico-affettive, relazionali) di apprendenti non italofoni immersi per buona parte della
giornata in un contesto italofono e secondo le indicazioni della più recente ricerca in materia di
glottodidattica e di quanto il mondo editoriale è andato producendo negli ultimi anni.
Ci auguriamo che questi materiali, pensati in quest’ottica, possano servire anche agli altri
docenti (non solo a quelli di lettere!) che sono chiamati ad affrontare o condividere queste
problematiche fornendo piste, aprendo strade, suggerendo modalità di approccio: non sono perciò
“prodotti finiti” ma ipotesi di lavoro che possono essere sperimentate, corrette, integrate nel
concreto lavoro scolastico.
Per tutto questo desideriamo ringraziare gli insegnanti che con impegno e passione si sono
dedicati a questo compito e la dott.sa Lucia Maddii per la sua funzione di supervisione.
È infine doveroso segnalare che questo lavoro si inscrive nei vari contributi, realizzati nel corso
dell’anno, nell’ambito delle collaborazioni previste dal protocollo interistituzionale promosso dalla
Provincia di Arezzo, l’USP, il Collegio dei dirigenti scolastici e le Scuole del territorio provinciale.
Il direttore del corso
Domenico Sarracino
6. 12
ARTICOLAZIONE DEI LAVORI DI GRUPPO
incontro n° tema - argomenti
1
La situazione iniziale - scopo:
- definire un quadro dei descrittori delle competenze linguistiche in
ingresso
- definire una griglia di osservazione dei comportamenti linguistici
- produrre esempi di prove per la rilevazione in ingresso delle competenze
linguistiche
2
3
Il sillabus - scopo:
- definire l’elenco dei contenuti linguistici, tenendo conto delle necessità
più urgenti dal punto di vista linguistico
- articolare il sillabus secondo lo schema:
| contenuti lessicali | funzioni comunicative | strutture grammaticali
(morfosintattiche) |
- Confrontare i sillabuses presenti nei vari manuali
- Definire il sillabus con riferimento soprattutto all’ambiente scolastico ed
alla sua organizzazione (ma anche ad alcuni aspetti della vita quotidiana)
4
Verifica in itinere - scopo:
- definire la sequenza delle unità, le fasi operative, le tappe del percorso
5
Materiali e risorse - scopo:
- ricognizione delle risorse disponibili
- confronto e selezione di: esercizi, strategie, metodologie, tecniche, …
6 / 7 / 8
Esempi di unità - scopo:
- produrre esempi di unità
9
Il Laboratorio linguistico - scopo:
- analizzare i modi di organizzazione delle attività linguistiche in classe e
nel Laboratorio
- definire proposte e modelli organizzativi relativamente a: orari, luoghi,
durate, materiali, ecc.
- affrontare il problema del coinvolgimento di tutti i docenti nello
svolgimento della prima fase di accoglienza e proporre ipotesi
organizzative
10 Verifica complessiva e conclusioni
11 Incontro conclusivo in plenaria
12 Presentazione dei risultati al Centro di Documentazione
7. 13
S C U O L A P R I M A R I A
Introduzione
Il nostro lavoro è il risultato di scambio di esperienze, opinioni, consultazioni di materiali e
aggiornamenti personali.
Abbiamo quindi raccolto il contenuto in sezioni di un “Portfolio dell’alunno straniero” inteso come
percorso formativo e linguistico dell’apprendimento dell’italiano L2.
Il punto di partenza è stato quello di porsi nella condizione direi ormai consueta di accogliere un
bambino con nessuna conoscenza, o comunque limitata, della lingua italiana.
Questa necessità è stata il nostro punto forza e di coesione, poiché ci ha visto protagonisti di un
percorso costruito sui nostri bisogni.
“Tutti i bisogni sono facilmente comprensibili una volta individuati; è individuarli che è difficile”
(Galileo Galilei)
La comprensione viene prima di tutto. L’empatia, l’ascolto e l’incoraggiamento sono parte di tutto
questo. È impossibile soddisfare il resto dei nostri bisogni se prima non ci sforziamo di capire
l’altro.
Questa riflessione condivisa da tutto il gruppo ci ha dato la possibilità di crescere
professionalmente verso la ricerca di strategie condivise per il raggiungimento del soddisfacimento
dei bisogni altrui e innanzi tutto quelli degli alunni e delle loro famiglie.
Auspichiamo che questo lavoro possa essere uno strumento facilitatore nella pratica quotidiana e
che venga supportato da tutti coloro che insieme a noi docenti hanno la responsabilità della
formazione dei futuri cittadini di una società multiculturale.
Marzia Serrai
Coordinatrice Gruppo di lavoro
per la Scuola primaria
8. 14
PORTFOLIO DELL’ALUNNO STRANIERO
PERCORSO FORMATIVO E LINGUISTICO
NELL’APPRENDIMENTO DELL’ITALIANO COME L2
Alunno _____________________________________________________
anno scolastico ______________________________________________
Scuola _____________________________________________________
Sezione 1 - Biografia dell’alunno.
Sezione 2 - Scheda di rilevazione delle competenze linguistiche e trasversali.
Sezione 3 - Le competenze linguistiche di italiano come L2 nel quadro di riferimento europeo.
Sezione 4 - Programmazione L2: pronto intervento.
Sezione 5 - Percorso individualizzato di facilitazione linguistica.
Sezione 6 - Attività significative del percorso formativo.
Sezione 7 - Osservazioni e verifiche intermedie e finali sul percorso svolto.
Sezione 8 - Valutazione sull’evoluzione linguistica a fine Laboratorio.
Le sezioni previste in questo Portfolio vanno innanzi tutto lette, condivise e intese tra
docenti di laboratorio, di classe ed, eventualmente, facilitatore e/o mediatore.
Successivamente è auspicabile la traduzione in lingua madre per presentarlo allo studente e
alla famiglia (sezioni 1, 6, 7, 8) quale strumento per narrare il percorso scolastico dell’alunno.
9. 15
Sezione 1
SCHEDA PER LA RILEVAZIONE
DELLA BIOGRAFIA DEI BAMBINI STRANIERI
(da compilare a cura della commissione d’accoglienza e insieme alla famiglia)
DATI PERSONALI
ALUNNO: ___________________________________________________________ M F
PLESSO: ________________________________________ CLASSE: ______________________
CITTADINANZA: ________________________________ ETNIA: ________________________
LINGUA MADRE: _______________________________________________________________
ANNO DI NASCITA: _______________ LUOGO DI NASCITA: _________________________
PRESENZA IN ITALIA DI ENTRAMBI I GENITORI: SÌ NO
PROFESSIONE DEI GENITORI:
PADRE: ________________________________ MADRE: _______________________________
SCOLARITÀ GENITORI:
PADRE: ________________________________ MADRE: _______________________________
PRESENZA DI ALTRI FRATELLI O SORELLE IN ITALIA: SÌ NO
ETÀ:________ SCUOLA:_________________________________ CLASSE: ________________
ETÀ:________ SCUOLA:_________________________________ CLASSE: ________________
RELIGIONE PROFESSATA: _______________________________________________________
PERCORSO MIGRATORIO
DATA DI PARTENZA DAL PROPRIO PAESE: _________________________
ARRIVO IN ITALIA: ___________________________________
PAESI VISITATI PRIMA DELL’ARRIVO IN ITALIA: _________________________________
EVENTUALI CITTÀ ITALIANE: ___________________________________________________
PERCORSO SCOLASTICO
SCOLARITÀ NEL PAESE D’ORIGINE: SÌ NO
NIDO: ________________________
SCUOLA DELL’INFANZIA: __________________________
SCUOLA PRIMARIA ____________________
10. 16
INSERIMENTO SCOLASTICO PRECEDENTE IN ITALIA: SÌ NO
DOCUMENTI SCOLASTICI ACQUISITI:
____________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
ANNOTAZIONI:
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
LINGUE D’ORIGINE: TIPOLOGIA E CARATTERISTICHE
LIVELLO DI
COMPETENZA
MODALITÀ DI
APPRENDIMENTO
ORALE SCRITTO ACQUISIZIONE
SPONTANEA
APPRENDIMENTO
ANCHE
SCOLASTICO
DIALETTO O
LINGUA
FAMILIARE
LINGUA
NAZIONALE E
DI SCOLARITÀ
ALRE LINGUE
CONOSCIUTE
CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA DA PARTE DELLA FAMIGLIA:
______________________________________________________________
______________________________________________________________
EVENTUALE CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA DA PARTE DELL’ALUNNO
(DA VALUTARE):
______________________________________________________________
______________________________________________________________
DATA DI COMPILAZIONE: _________/___________/______________
DOCENTE: _________________________________________________
11. 17
Sezione 2
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE
DESTINATARI: alunni 5 – 8 anni
AREA DI
OSSERVAZIONE
COMPETENZE
CONOSCENZE
ATTIVITÀ
PROPOSTE
VALUTAZIONI
MOTRICITÀ
GLOBALE
• Dimostra di conoscere il
proprio corpo
• Sa usare il proprio corpo in
modo intenzionale
• Sa muoversi in modo
coordinato
Osservazione durante i
giochi di movimento in aula
e in cortile
Osservazione durante le
attività di educazione
motoria in palestra o
all’aperto
(da IMPACCIATO a
AGILE )
MOTRICITÀ
FINE
• Impugna correttamente gli
strumenti di lavoro
• Sa ritagliare: - linee dritte /
linee curve / linee zigzag
• Sa piegare
• Sa incollare
• Ricompone un semplice
puzzle
• Disegna spontaneamente
• Sa colorare un semplice
disegno
• Sa copiare linee orientate
• Sa copiare forme
Osservazione durante le
attività in classe e nel
laboratorio di
manipolazione
Schede consigliate:
• allegato 1
• allegato 2
(da IMPRECISO a
PRECISO)
RITMI
E
MEMORIA UDITIVA
• Ripete battiti e semplici
ritmi
• Ripete suoni
• Ripete sequenze di suoni
(anche parole)
Osservazione in aula
durante giochi ritmici e
fonologici
(da IMPRECISO a
PRECISO)
SPAZIO
TEMPO
ORDINE
MISURA
• Ricostruisce una sequenza
temporale in tre momenti
• Comprende una breve
successione temporale
• Indica una breve storia in
sequenza e/o le attribuisce
significato
• Racconta una breve storia
in sequenza
• Sa raggruppare elementi
(oggetti, simboli,etc.) per
somiglianza: colore; forma;
dimensione.
Osservazione durante
attività specifiche con
utilizzo di materiali
predisposti
Materiali consigliati:
• Schede temporali:
es. allegato 3
• Blocchi logici
(da INCERTO a
SICURO)
COMPORTAMENTI
LINGUISTICI
Vedere allegato:
LIVELLI COMUNI DI RIFERIMENTO:
GRIGLIA DI AUTOVALUTAZIONE, Da A a C2
12. 18
DESTINATARI: alunni 8-10 anni
AREA DI
OSSERVAZIONE
COMPETENZE
CONOSCENZE
ATTIVITÀ
PROPOSTE
VALUTAZIONI
COMPRENSIONE
ORALE
Non comprende alcuna
parola
Comprende singole
parole
L’insegnante
indicando oggetti
presenti nell’aula, ne
chiede il nome;
mostra alcuni oggetti
di uso comune, poi
dice i nomi senza
indicare l’oggetto a
cui si riferisce, invita
il bambino ad
attribuire il nome
corrispondente
all’oggetto mostrato.
(da INCERTO a
SICURO)
PRODUZIONE ORALE
Non si esprime
oralmente in italiano
Comunica con molta
difficoltà
Comunica con frasi
composte da singole
parole
L’insegnante,
indicando oggetti
presenti nell’aula, ne
chiede il nome
(da INCERTO a
SICURO)
COMPRENSIONE
SCRITTO
Non sa decodificare il
sistema alfabetico
Sa leggere e
comprendere qualche
parola scritta
Legge parole e frasi
senza comprenderne il
significato
Allegato 4
(da IMPRECISO a
PRECISO)
PRODUZIONE
SCRITTO
Non sa scrivere
l’alfabeto latino
Scrive qualche parola
in italiano
Allegato 5
(da IMPRECISO a
PRECISO)
13. 19
Sezione 3
COLLOCAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE DI
ITALIANO COME L2 NEL QUADRO DI RIFERIMENTO EUROPEO
A A1
COMPRENSIONE
ASCOLTO
Comprendo gesti. Comprendo
semplici comandi verbali.
Comprendo e seguo semplici
istruzioni date lentamente (per
imitazione). Comprendo semplici
comandi anche senza il sostegno
gestuale
LETTURA
Leggo parole conosciute
PARLATO
INTERAZIONE
Mi esprimo solo con gesti o cenni
della testa
Rispondo a semplici quesiti con
affermazioni o negazioni. Rispondo
utilizzando forme convenzionali
PRODUZIONEORALE
Utilizzo forme di saluto
Utilizzo parole-frase per esprimere
necessità o richiedere l'attenzione
SCRITTO
PRODUZIONESCRITTA
Riesco a copiare
Scrivo, anche autonomamente, parole
conosciute
14. 20
Sezione 4
PROGRAMMAZIONE DI ITALIANO L2:
OBIETTIVI PER IL PRONTO INTERVENTO
Gli obiettivi previsti sono da intendersi come competenze essenziali da possedere relativamente alla
lingua italiana
1. ASCOLTARE E COMPRENDERE
Semplici e brevi messaggi orali ricorrenti nel linguaggio della classe:
• Rispondere a saluti
• Comprendere ed eseguire comandi che richiedono una risposta fisica
• Comprendere e agire consegne relative ad attività di manipolazione
• Comprendere ed eseguire indicazioni di lavoro scolastico
• Comprendere semplici osservazioni di valutazione sul lavoro svolto
• Comprendere e rispondere a inviti
Messaggi orali relativi ad aspetti concreti della vita quotidiana
• Comprendere e riconoscere i vocaboli appresi
• Apprendere nuovi vocaboli relativi alla vita scolastica e alla vita quotidiana
• Comprendere e riconoscere le frasi interrogative e affermative che prevedono
un modello domanda/risposta di tipo chiuso
• Apprendere nuove strutture i base
Brevi storie legate al mondo dell’immaginario lette o raccontate dall’insegnante, con il
supporto di illustrazioni e drammatizzazioni
Brevi racconti relativi a esperienze concrete vissute da altri, con il supporto di immagini e
drammatizzazioni
2. COMUNICARE ORALMENTE
Parlare con pronuncia accettabile
Usare vocaboli ed espressioni di uso frequente per denominare e indicare
Chiedere e dare informazioni
• Sulla propria identità
• Sull’ambiente della scuola
• Sull’ambiente familiare
• Sulle qualità più evidenti di persone e oggetti
• Sulla posizione e la collocazione nello spazio
• Sulla successione e la dimensione del tempo
• Chiedere una cosa
• Chiedere a qualcuno di fare qualcosa
Esprimere aspetti della soggettività
• I propri bisogni, i gusti, le preferenze, le condizioni soggettive e fisiche, gli stati
d’animo, l’accordo e il disaccordo, le intenzioni
Raccontare brevemente fatti avvenuti nel presente
• Raccontare fatti avvenuti nel presente
• Esprimere emozioni e raccontare fatti (con l’aiuto della mimica e dei disegni per
sopperire al lessico mancante)
• Usare le regole e le strutture apprese
• Esprimere la successione temporale e la durata
3. LEGGERE E COMPRENDERE DIVERSI TIPI DI TESTO
Leggere e comprendere brevi testi
15. 21
• Associare la parola all’immagine
• Associare brevi frasi a immagini
• Rispondere a domande strutturate sul testo
• Cogliere le informazioni principali di un breve testo
• Ordinare in sequenze
4. PRODURRE TESTI SCRITTI
Saper utilizzare la lingua posseduta in semplici produzioni scritte
• Scrivere brevi didascalie relative a immagine conosciute
Saper utilizzare la lingua posseduta per scopi funzionali
• Scrivere le istruzioni di un’attività già svolta
• Scrivere un breve messaggio a un destinatario reale per una determinata occasione
(biglietto di saluti, auguri, scuse…)
5. USARE LA LINGUA IN FUNZIONE INTERCULTURALE
Confrontare elementi della lingua madre con elementi della lingua italiana (valorizzazione
della lingua d’origine)
• Rilevare differenze e similitudini dei due alfabeti
• Costruire semplici glossari bilingue
16. 22
Sezione 5
PERCORSO INDIVIDUALIZZATO
DI FACILITAZIONE LINGUISTICA
L’insegnante responsabile del Laboratorio linguistico allegherà in questa sezione il percorso
individualizzato elaborato per l’alunno, specificando la tipologia del laboratorio (livello base,
intermedio, …)
Per la costruzione del percorso si fa riferimento ad aree tematiche ed alle relative unità didattiche,
inserite in un contesto reale riferite sempre ad argomenti del “qui e ora” o comunque facilmente
evocabili.
AREE TEMATICHE
AREA
TEMATICA
FUNZIONI
LINGUISTICHE
LESSICO STRUTTURE ATTIVITÀ
CONOSCIAMOCI - presentarsi
- salutare e
rispondere ai
saluti
- presentazioni
- saluti
- verbo essere, avere,
chiamarsi; 1a
, 2 a
, 3 a
persona
- intonazione
dell’interrogazione
- le vocali
- intonazione
dell’affermazione
- pronomi personali
soggetto io, tu, lui/lei
- pronome interrogativo
chi
- interrogative dirette
- enunciative
affermative con
soggetto implicito
- accoglienza
- relazioni in
situazione
LA SCUOLA - riconoscere e
denominare il
lessico relativo
all’ambiente
scuola
- comprendere
semplici
consegne
- usare frasi per
favorire scambi
comunicativi:
come si dice,
non ho capito …
- numeri
- colori
- oggetti
- ambienti
- persone della
scuola
- le consonanti
- verbo essere /avere
(imperativo)
- genere dei nomi: e –i /
o – i / a - e
- articolo det. il / l’/ la /
i / le
- pronome
interrogativo: chi / che
/ cosa
- avverbi interrogativi:
come / quando
- espansione della frase
minima: complemento
oggetto
- ripetizioni di
nomenclature
- attività di TPR
- fumetti
IO E GLI ALTRI - richieste di
permesso
- richieste di
collaborazione
- forme di
cortesia
- espressioni
per
richiedere
collaborazio-
ne
- presente verbo: potere,
andare, avere
- interrogative dirette
- enunciative
affermative e negative
- dialoghi
situazionali
- semplici testi
role-play
17. 23
AREA
TEMATICA
FUNZIONI
LINGUISTICHE
LESSICO STRUTTURE ATTIVITÀ
LA FAMIGLIA - riconoscere,
denominare e
descrivere le
relazioni di
parentela
- esprimere il
possesso
- componenti
della famiglia
- presente indicativo
dei verbi riflessivi
- genere e numero dei
nomi
- articoli
determinativi
- aggettivi/pronomi
possessivi
- espansione della
frase: complemento
di specificazione
- dialoghi
situazionali
- didascalie di
foto, disegni..
- testi descrittivi
LA CASA - riconoscere e
denominare gli
ambienti
- oggetti e
ambienti
- particella ci nelle
forme c’è/ci sono
- Avverbi
interrogativi: dove /
perché
- funzionali di spazio:
dentro/fuori,
sopra/sotto
- funzionali di tempo:
prima/poi
- preposizione
semplice in
- espansione della
frase minima:
complemento di
moto a luogo
- dialoghi
situazionali
- didascalie di
immagini
- TPR
IL MIO CORPO - riconoscere e
denominare le
parti del corpo
- esprimere
possibilità fisiche
- esprimere bisogni
e sensazioni
- parti del
corpo
- azioni che si
fanno con il
corpo e le sue
parti
- sensazioni,
bisogni,
malesseri
fisici
- presente indicativo
del verbo potere /
stare
- aggettivo
qualificativo
- aggettivi e pronomi
indefiniti: tanto /
poco / molto /
troppo
- avverbi di modo:
abbastanza, così e
così
- congiunzione
temporale quando
- espansione della
frase minima:
complemento di
modo
- dialoghi
situazionali
- testi descrittivi
- fumetti
- TPR
18. 24
AREA
TEMATICA
FUNZIONI
LINGUISTICHE
LESSICO STRUTTURE ATTIVITÀ
TEMPO / GIORNI
- indicare le azioni
del quotidiano
- riconoscere e
denominare le parti
della giornata
- riconoscere e
denominare: giorni,
mesi, stagioni
- azioni
quotidiane
- le parti del
giorno
- il tempo
meteorologico
- i giorni e i
mesi
- le stagioni
- verbi impersonali
- verbi uscire e venire
- aggettivo/pronome
interrogativo che,
preceduto da in e con
- avverbio interrogativo
perché
- funzionali di tempo:
mai, sempre, spesso,
qualche volta, durante
- espansione della frase
minima: complemento
di tempo, complemento
di causa e di compagnia
- dialoghi
situazionali
- didascalie
di foto,
disegni ...
- cartoline
- testi
descrittivi e
narrativi
GIOCHI
- denominare le
proprie esperienze
di gioco
- comprendere
indicazioni di
direzione
- comprendere le
regole di un gioco
- sport,
giochi,
giocattoli,
luoghi
- presente indicativo dei
verbi andare, dare,
arrivare, cercare,
rincorrere
- articolo indeterminativo
- aggettivi/pronomi
indefiniti nessuno, altro,
altri
- funzionali di spazio: a
destra, sinistra, dritto,
avanti, indietro, intorno
- relazioni in
situazione
- testi:
narrativi,
descrittivi,
regolativi
- conte e
filastrocche
CIBI
- riconoscere,
denominare e
descrivere cibi, pasti
e azioni, sapori
- esprimere gusti e
preferenze
- usare formule di
cortesia
- cibi,
bevande,
oggetti
della
tavola,
pasti
- presente indicativo
verbi: bere, mangiare,
piacere, volere
- gradi dell’aggettivo
qualificativo
- aggettivo pronome
interrogativo quanto
- avverbio interrogativo
dove
- relazioni e
dialoghi in
situazione
- fumetti
- testi
descrittivi
LO SPAZIO
INTORNO A ME
- indicare e
denominare negozi e
merci
- descrivere un
percorso e indicare i
mezzi di trasporto
- fornire e chiedere
indicazioni rispetto
all’ubicazione di
luoghi
- luoghi
principali
della città,
edifici,
negozi ed
insegne
- presente indicativo
verbi sapere e dire
- genere e numero dei
nomi
- funzionali di spazio
vicino, lontano, dopo,
attraverso ...
- espansione della frase
minima: complemento
di moto da/per luogo,
complemento di termine
- testi:
narrativi,
descrittivi,
regolativi
- role-play
19. 25
ESEMPI DI UNITÀ DIDATTICHE
Gli esempi di unità qui presentati sono formulati in maniera schematica, in alcuni casi con
riferimenti a esempi di attività o esercizi tratti da pubblicazioni o riviste di facile reperibilità.
UD 1 - CONOSCIAMOCI
Parte per l’insegnante
Titolo Conosciamoci
Destinatari alunni della scuola primaria
Livello di competenza linguistico-comunicativa pre – A1
Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi
Durata dell’unità quattro / sei ore
MOTIVAZIONE
Giochi delle presentazioni:
Pallanome, Il trenino dei nomi
Attività: PALLANOME
Il gioco favorisce la memorizzazione dei nomi dei compagni e la
socializzazione, coinvolge gli alunni stranieri nell’attività di ascolto,
riproduzione dei nomi dei compagni della classe. Da riproporre anche in
giornate diverse
• Dividiamo la classe in 2 gruppi, uno di 6-7 e l’altro di 12-13. Un primo gruppo forma un
cerchio, gli alunni rimasti si uniscono in un unico gruppo e formano un cerchi più grande
che circonda il primo.
• Dall’esterno lanciamo la palla ad un bambino del cerchio interno chiedendo di dire il proprio
nome ad alta voce una volta afferrata la palla. Raccomandiamo ai bambini del cerchio
esterno di memorizzare ogni nome che sentono, associandolo al compagno o alla compagna
che lo pronuncia
• Chiediamo poi all’alunno con la palla di lanciarla a un altro compagno del cerchi interno, il
quale a sua volta deve dire il proprio nome afferrandola. Facciamo continuare i lanci fino a
che tutti i bambini del cerchio interno sono riusciti a dire il proprio nome almeno 3 volte.
• Ora chiediamo ai bambini del cerchio interno di non dire più il proprio nome quando
afferrano la palla; facciamolo dire invece a un bambino del cerchio esterno scelto da noi con
un tocco sulla spalla. Il gioco va avanti fino a che tutti i bambini del cerchio esterno avranno
parlato almeno 3 volte.
Attività: TRENINO
Il gioco permette di esercitare la presentazione e di memorizzare i nomi dei
compagni
• I bambini sono in cerchio. Giriamo zigzagando all’interno del cerchio imitando il suono del
treno. Fermiamoci davanti a un bambino e diciamo “Ciao sono X. Come ti chiami?” Il
bambino dice il proprio nome “Y”. Rispondiamo “Ciao Y!”. Il bambino esce quindi dal
cerchio e posiamo le mani sulle sue spalle trasformandolo in locomotrice e noi in vagone. Il
gioco continua fino a che tutti i bambini sono saliti a bordo e trasformati prima in
locomotrice e poi in vagone. Se il numero dei bambini è elevato conviene spezzare il treno
in 2 o più trenini una volta raggiunti i 5 vagoni.
20. 26
Cartellone dei nomi con foto e/o disegni:
Come ti chiami? Io mi chiamo. Chi sei? Io sono
Saluti legati al gioco del trenino:
Immagini: sole/luna/stelle, buongiorno/buonasera/buonanotte
GLOBALITÀ
Preparare cartellini e presentarli, sistemarli nel cartellone:
io sono, io mi chiamo, tu sei, come ti chiami, lei e’, lui e’, come si chiama, ciao buongiorno,
buonasera, buonanotte
Lettura globale attraverso il gioco
LAVORO SUL TESTO
Sempre con i cartellini: ritaglia, ricomponi, copia e disegna
Abbina immagini a parole
Cloze
CONTROLLO
Domande in situazione
Schede: riordina, collega, trova l’intruso
21. 27
UD 2 – LA SCUOLA
Parte per l’insegnante
Titolo La scuola
Destinatari alunni scuola primaria
Livello di competenza linguistico-comunicativa pre – A1
Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi
Durata dell’unità otto / dieci ore
MOTIVAZIONE
La scuola e i suoi spazi:
Visita ed esplorazione degli ambienti.
Conoscenza e denominazione di luoghi, arredi, oggetti, persone.
1.a) L’ambiente scuola e i suoi spazi: aula; bagni; corridoio; laboratori; giardino; mensa …
1.b) arredi, sussidi, oggetti degli ambienti;
1.c) oggetti personali della scuola: zaino, astuccio …
1.d) il personale scolastico: insegnanti, alunni, collaboratori scolastici, esperti, Dirigente, personale
di segreteria
Conoscenza della loro funzione.
GLOBALITÀ
2.a) L’ambiente scuola
Preparare cartellini in due serie uguali con i nomi degli ambienti:
1a serie da sistemare negli ambienti durante la visita;
2 a serie da utilizzare in un cartellone dove sono rappresentati i vari ambienti (ad esempio,
vedi Sesamo, n. 2, 2007, pag. 13)
Consegnare cartellini, presentarli assieme alla fotocopia muta della pianta della scuola, far
scrivere i nomi degli ambienti :
Scoprire la funzione degli ambienti (di Sesamo, n. 2, 2007, pag. 13).
2.b) Arredi e oggetti della scuola
Esplorare e denominare oggetti e arredi (vedi Sesamo, n. 2, 2007, pag. 14)
Far ripetere i nomi degli arredi anche nel cartellone: “Io e la scuola” (cartellone provvisto di
nomi)
Scheda :”Colora gli arredi della scuola” (vedi scheda in: Facile 1, pag. 22)
Dare scheda di una classe con i nomi da imparare (vedi Facile 1, pag. 21)
Scheda abbinamento immagine-parola (vedi Amici come noi, 2° vol., pag. 19)
Schede operative di esercitazione (vedi schede 3, 4, Sesamo, n. 2, 2007, pag. 22).
2.c Oggetti personali della scuola
Fare fotocopia di uno zaino ingrandito per incollarci gli oggetti che contiene.
Scheda con oggetti dello zaino da ritagliare ed incollare denominazione a voce.
Abbinamento immagine-parola (vedi scheda Facile 1, pagg.17-18)
Attività per conoscere la funzione degli oggetti (vedi scheda Facile 1, pag. 18)
2.d Il personale scolastico
Conoscere e denominare le persone della scuola presenti nella realtà della giornata scolastica
Caccia al tesoro … anzi alla stanza; …anzi allo zaino; …anzi all’astuccio…
Gioco del:
22. 28
Chi è? Indovina le persone della scuola (vedi copiare Sesamo, n.2, 2007, pag. 14)
Che fa? Indovina le azioni.
LAVORO SUL TESTO
Cartellini: ritaglia, incolla e copia
Cosa è questo?
Cloze, inserimento di parole sulle immagini.
CONTROLLO
Domande in situazione
Gioco dell’oca (lessico dei luoghi, delle azioni, delle persone…)
Giochi per comprendere e apprendere comandi e istruzioni
Immagini e foto: luoghi della scuola; arredi, sussidi degli ambienti; oggetti della scuola.
Schede con collegamenti di parole e immagini;
Caccia al tesoro … anzi alla stanza; …anzi allo zaino; …anzi all’astuccio…
Caccia agli oggetti: scheda con vari oggetti e arredi da ritagliare ed incollare su una scheda
con ambienti muta
Schede con completamento di parole;
Schede con cancellazione dell’intruso ...
23. 29
UD 3 - I GIOCHI
Parte per l’insegnante
Titolo La scuola
Destinatari alunni scuola primaria
Livello di competenza linguistico-comunicativa pre – A1
Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi
Durata dell’unità sei / otto ore
MOTIVAZIONE
In palestra- in classe- nel laboratorio....
In classe creare un angolo dedicato ai giochi (puzzle, memory, costruzioni, shangai,
dadi,ecc.).
In palestra gioco: “La rete e il pescatore”
Proporre il gioco della campana.
Gioco dei birilli.
Percorsi motori con comandi che prevedano: “destra-sinistra; avanti-indietro-intorno; sopra-
sotto”.
GLOBALITÀ
Preparare un cartellone con un gioco di gruppo individuato dagli alunni e scrivere accanto le
regole (es. Palla Bowling)
Fare un’indagine sui giochi praticati durante l’intervallo e realizzare un istogramma.
Fare un’indagine sui principali sport praticati dagli alunni, preparare un cartellone e
successivamente costruire un grafico.
Ricerca di parole inerenti gli sport o i giochi su riviste e giornali.
TESTO
Leggere e scrivere le parole relative ai giocattoli, ai giochi, alle attività sportive utilizzando i
vari caratteri di scrittura.
Aggiungere l’articolo accanto ai nomi.
Completare frasi con i quantificatori ...
Completare con il presente indicativo con i verbi relativi ai giochi.
Lettura di immagini e attività per la comprensione.
Memorizzazione di conte e indovinelli; risoluzione di cruciverba per risolvere indovinelli.
Lettura e comprensione di racconti di vario genere.
Lettura di semplici fumetti per la comprensione e l’uso dei pronomi possessivi.
Questionari.
CONTROLLO
Utilizzare il lessico acquisito in situazioni strutturate, libere e su schede.
Saper eseguire e riconoscere comandi relativi allo spazio.
Saper classificare una serie di giocattoli in base alle caratteristiche date.
Comprendere le istruzioni di un semplice gioco.
Saper raccontare le fasi di un gioco sia oralmente che per scritto.
24. 30
UD 4 – IL TEMPO
Parte per l’insegnante
Titolo La scuola
Destinatari alunni scuola primaria
Livello di competenza linguistico-comunicativa pre – A1
Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi
Durata dell’unità dieci / dodici ore
1 - LE PARTI DELLA GIORNATA / I GIORNI DELLA SETTIMANA
MOTIVAZIONE
nominare le parte della giornata attraverso le flashcards-solo immagini
gioco del mimo sulle parti della giornata e azioni (esempio: mi alzo, mi lavo, mi vesto…)
nominare i giorni della settimana utilizzando filastrocche
gioco: indovina il giorno utilizzando un calendario;
Materiali:
flashcards (immagini e parole delle parti della giornata)
costruzione dei cartellini dei giorni della settimana
GLOBALITÀ
gioco con le flashcards – unione parole-immagini
costruzione della ruota dei momenti della giornata
costruzione della ruota e della linea del tempo con i giorni della settimana
gioco del prima e del dopo;
lettura globale
domande del tipo: cosa fai di mattina, pomeriggio, sera notte
TESTO
scrivere, utilizzando la ruota del giorno o i cartellini, brevi frasi sulle parti della giornata;
scrivere in ordine cronologico i giorni della settimana in una linea del tempo o in una ruota;
scrivere i giorni che vengono prima e dopo
domande del tipo che giorno è?
introduzione di dei riferimenti temporali: ieri-oggi- domani.
CONTROLLO
domande in situazione:
Nomina le parti della giornata
Nomina le azioni che fai durante la giornata
Che giorno è? Che giorno era ieri? Che giorno sarà domani?
Nomina i giorni della settimana in ordine. Quanto giorni ci sono in una settimana?
Precede il lunedì… la domenica
Segue il martedì… il mercoledì
schede per riordinare, collegare, completare
2 - I MESI E LE STAGIONI
MOTIVAZIONE
Filastrocca/poesia per introdurre i mesi
In cerchio chiedere: quando sei nato? Sono nato in …
gioco: Alza la mano se sei nato in …?
costruzione di un cartellone abbinando i mesi ai compleanni
introdurre le stagioni con una canzone
Nominare le stagioni facendo rilevare ... fa caldo, fa freddo
25. 31
GLOBALITÀ
costruzione della ruota dei mesi e delle stagioni
treno dei mesi e gioco (ogni bambino possiede un cartellino corrispondente al mese; si
mettono in ordine cronologico; introdurre i numeri ordinali: primo, secondo, terzo ...)
lettura globale
Schede operative: abbina ogni frase al disegno corrispondente
Materiali occorrenti: cartelloni, calendario
TESTO
riscrivere la linea del tempo dei mesi
completare un testo: dato un mese/stagione, scrivere il mese/stagione precedente e
successivo
data una lista di mesi in ordine non cronologico, scrivere accanto: primo, secondo, …
data una lista con i nomi delle stagioni non in ordine cronologico, scrivere: primo, secondo,
scrivere didascalie
CONTROLLO
domande in situazione:
nomina in ordine cronologico i mesi/o stagioni;
quanti mesi ci sono in un anno? Quante sono le stagioni? Quale mese viene dopo/prima?
Che mese è? Che stagione è? Quando finisce la scuola? Quando viene Natale/Pasqua …
Usare le festività, anche in termini interculturali per far emergere similitudini e differenze
schede per riordinare, collegare, completare
3 - IL TEMPOATMOSFERICO: “CHE TEMPO FA?”
MOTIVAZIONE
realizzazione di flashcards con i simboli del tempo atmosferico
presentazione: che tempo fa oggi? È sereno, piove, è nuvoloso. Fa caldo, fa freddo, è mite
Che tempo fa in estate/primavera/autunno?
Gioco - Maria dice: “c’è il sole …”, tutti gli alunni mostrano il cartellino corrispondente
costruzione di un gioco domino/memory
GLOBALITÀ
costruzione di un memory/domino con parole e immagini del tempo atmosferico
funzionali di tempo (mai, spesso, qualche volta, durante)
TESTO
abbina immagini a parole
Se piove prendo…
Se c’è il sole ….
In inverno c’è la …
esercizi di comprensione (ad esempio con domande a scelta multipla)
CONTROLLO
descrivi oralmente: che tempo fa?
descrivi il tuo abbigliamento in forma scritta
schede di completamento
attività: scegli l’intruso
26. 32
4 - IL TEMPO: “L’ABBIGLIAMENTO”
MOTIVAZIONE
ritagliare da giornali, riviste, immagini sull’abbigliamento e creare flashcards
nominare i vari capi di abbigliamento
parlare di sensazioni fisiche… che tempo fa oggi? Fa caldo, fa freddo
rispondere a domande: perché indossi i guanti?
Gioco - Da una cesta contenente le flashcards, gli alunni scelgono l’abbigliamento adatto in
base alla domanda: Come ti vesti quando piove? E se c’è il sole?
GLOBALITÀ
creazione di un cartellone con immagini ritagliate e didascalie del tipo: Maria indossa un
maglione rosso
Ogni alunno dice: il mio vestito preferito è….
Gioco della statua vivente …(mimo): la statua si mette un cappello .. si toglie le scarpe…..
consolidamento dei colori
TESTO
abbina immagini a parole
Data una scheda con disegni non colorati, dare le seguenti istruzioni: colora i pantaloni gialli
ritaglia e incolla didascalie ad un immagine
i funzionali ti tempo
CONTROLLO
descrivi oralmente l’abbigliamento di un compagno
descrivi il tuo abbigliamento in forma scritta
schede di completamento
attività: scegli l’intruso
27. 33
UD 5 - LA CASA
Parte per l’insegnante
Titolo La scuola
Destinatari alunni scuola primaria
Livello di competenza linguistico-comunicativa pre – A1
Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi
Durata dell’unità sei / otto ore
MOTIVAZIONE
Gioco “ Costruiamo la nostra casa”
Realizzazione grafico-pittorica di un poster che rappresenti la struttura interna di una casa in
sezione laterale (con relativa nomenclatura degli elementi strutturali)
Gioco “arrediamo la nostra casa”
Inserimento degli arredi specifici negli ambienti rappresentati nel poster realizzato nel gioco
precedente con la tecnica dell’associazione degli elementi
GLOBALITÀ
Preparare i cartellini con il nome degli ambienti, presentarli, sistemarli nel cartellone.
Preparare i cartellini con i nomi degli elementi più rappresentativi dei singoli ambienti,
presentarli, sistemarli nel cartellone.
Giochi di lettura globale e di risistemazione
TESTO
Abbinamento immagini parole (vedi scheda 1 in: Sesamo, Gennaio 2007, pag. 17)
Completamento di parole
Metti in ordine le frasi (vedi scheda 3 in: Sesamo, Gennaio 2007, pag. 18 )
Cloze (vedi scheda 4 in: Sesamo, Gennaio 2007, pag. 18)
CONTROLLO
Domande in situazione
Schede con completamento di parole
Abbinamento immagini parole
Cancella l’intruso
28. 34
UD 6 - I CIBI
Parte per l’insegnante
Titolo La scuola
Destinatari alunni scuola primaria
Livello di competenza linguistico-comunicativa pre – A1
Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi
Durata dell’unità quattro / sei ore
MOTIVAZIONE
Gioco 1: “Prepariamo la colazione”
Preparazione di una colazione salata a base di pane olio e pomodoro accompagnata da
spremuta di arancio.
Preparazione di una colazione dolce a base di pane e Nutella accompagnata da latte.
Gioco 2: “Tutti al pic-nic”.
Partecipazione ad un pic-nic a base di cibi dolci e salati preparati dalle famiglie dei
compagni accompagnati da bevande varie.
GLOBALITÀ
Preparazione di cartellini con il nome degli ingredienti e/o dei cibi e delle bevande
Lettura e sistemazione dei cartellini accanto all’elemento relativo
Giochi a squadre di riposizionamento dei cartellini: “mosca cieca dei sapori”; etc.
TESTO
Scheda di associazione nome-elemento
Completamento scheda di immagini: denominando gli elementi ed indicando il gradimento
Completamento scheda di termini: leggendo e disegnando gli elementi; indicando il
gradimento
Scheda crucipuzzle (vedi esempio in: Sesamo, Febbraio 2007, scheda 1, pag. 16)
CONTROLLO
Domande in situazione
Schede di completamento di parole
Abbinamento immagini parole
Cancella l’intruso
29. 35
UD 7 - IL MIO CORPO
Parte per l’insegnante
Titolo La scuola
Destinatari alunni scuola primaria
Livello di competenza linguistico-comunicativa pre – A1
Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi
Durata dell’unità quattro / sei ore
MOTIVAZIONE
Giochi per conoscere e denominare le parti del corpo
Disegnare la sagoma e completare le varie parti insieme all’insegnante (fase di ascolto)
Denominare le varie parti del corpo.
Ritagliare e ricomporre sagome o immagini di bambini.
Toccare e successivamente denominare, parti del corpo dietro comando verbale
Completare una sagoma con la parte mancante (saper denominare la parte mancante)
Eseguire prima su imitazione e successivamente su comando verbale semplici azioni, come:
saltare, correre, rotolare, baciare, battere le mani …
Gioco a coppie “la calamita”.
Filastrocca.
Ascolto e riproduzione di una semplice canzoncina.
GLOBALITÀ
Si preparano cartellini con il lessico relativo alle parti del corpo e si sistemano accanto alla
sagoma precedentemente realizzata (testa, occhio, naso, bocca, orecchio, collo, braccio,
ginocchio, caviglia, piede, schiena...).
Favole al telefono.
Lettura globale di parole relative allo schema corporeo (nomi e azioni).
TESTO
Riconosce e riproduce le vocali.
Riconosce e riproduce le consonanti.
Completa le parole.
Copia e ricompone con le sillabe semplici parole relative allo schema corporeo (ma- no / di
– ta / vi – so / …)
Copia e legge semplici parole relative al lessico sullo schema corporeo e sui movimenti.
Abbina parole ad immagini.
Abbina semplici frasi ad immagini.
Legge e comprende semplici consegne da eseguire.
Legge e comprende semplici parole o frasi relative ai bisogni personali, alle sensazioni …
CONTROLLO
In situazioni strutturate e libere.
Su schede.
Su libere produzioni.
30. 36
Sezione 6
ATTIVITÀ SIGNIFICATIVE
In questa sezione potranno essere inserite le attività più significative del percorso formativo.
Verranno inseriti in allegato i documenti che narrano e descrivono le attività più rilevanti svolte nel
corso dell’anno dal docente del Laboratorio, dai docenti di classe ed eventualmente dal facilitatore
e/o mediatore.
Sezione 7
OSSERVAZIONI E VERIFICHE INTERMEDIE E FINALI
SUL PERCORSO SVOLTO
Si possono inserire sia le schede predisposte per l’autovalutazione in itinere (fine unità didattica) sia
quelle di fine anno:
scheda 7a - a cura dei docenti e/o facilitatore e/o mediatore
scheda 7b - a cura della famiglia
scheda 7c - a cura dell’alunno
SCHEDA .7a (DOCENTI E/O FACILITATORE-MEDIATORE)
L’ alunno ha partecipato al Laboratorio linguistico
o regolarmente
o occasionalmente
o per la maggior parte delle ore previste
In modo:
o interessato
o entusiasta
o con indifferenza
o con sofferenza e disagio
o con diffidenza
o altro ______________________________________________________________________
L’alunno ha partecipato alle attività di classe
o in modo marginale
o dimostrando progressivamente piacere-curiosità
o in modo selettivo
o dimostrando disagio/insofferenza
o in modo interattivo
o in modo motivato
o con entusiasmo nonostante le difficoltà linguistiche
o altro ______________________________________________________________________
La classe si è dimostrata:
o accogliente
o progressivamente accogliente
o entusiasta
o indifferente
o a disagio
o protettiva
o altro ______________________________________________________________________
31. 37
Le relazioni con i docenti sono state:
o abbastanza serene
o generalmente serene
o poco serene
o altro ______________________________________________________________________
Le relazioni con il facilitatore/mediatore sono state:
o serene
o abbastanza serene
o poco serene
o difficoltose
o vissute con forte disagio
o altro ______________________________________________________________________
Le relazioni con i compagni sono state:
o serene
o difficili inizialmente
o progressivamente buone
o altro ______________________________________________________________________
Dall’inizio dell’esperienza didattica si può dire che l’alunno è in grado di
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
A fine anno scolastico l’alunno dimostra di:
o avere particolare interesse per
______________________________________________________________
o avere attitudine di
______________________________________________________________
o possedere i seguenti punti-forza
______________________________________________________________
o possedere i seguenti punti deboli
______________________________________________________________
Per il prossimo anno scolastico si può pensare di promuovere le seguenti attività:
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Altri suggerimenti utili
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
32. 38
SCHEDA .7b (PAGINA DELLA FAMIGLIA)
Breve descrizione del carattere di nostro figlio
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
A scuola dice di sentirsi
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
All’inizio dell’anno si aspettava
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Vi parla della sua giornata a scuola
o sempre
o solo su richiesta
o mai
Nell’affrontare l’esperienza scolastica nostro figlio è sembrato
o curioso
o entusiasta
o indifferente
o motivato
o non sempre motivato
A casa svolge i compiti
o da solo
o con il nostro aiuto
o con l’aiuto di un’altra persona
o volentieri
o a fatica
o altro ______________________________________________________________________
Alla fine di questo anno abbiamo notato dei cambiamenti
o positivi ___________________________________________________________________
o negativi __________________________________________________________________
Le discipline che privilegia sono:
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
Quelle in cui riscontra più difficoltà sono:
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
33. 39
SCHEDA .7c - LA MIA PAGINA!
A scuola mi piace
o ascoltare l’insegnante
o disegnare
o partecipare al laboratorio linguistico
o stare con i miei compagni
o lavorare in gruppo
o lavorare da solo
Per me le attività sono più facili e imparo meglio se:
o lavoro da solo
o lavoro con gli altri
o lavoro con l’insegnante vicino
o vedo fare le cose
o se posso disegnare ciò che faccio o leggo o sento leggere
o se me le spiega anche un compagno
Nel tempo libero mi piace:
o guardare la TV
o ascoltare la musica
o giocare con i videogiochi
o giocare al computer
o fare lo sport
o giocare fuori con gli amici
o altro ______________________________________________________________________
A fine anno posso dire di saper fare
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Posso migliorare in
________________________________________________________________________________
Secondo gli insegnanti ora il mio livello di competenza linguistica è:
A1
A2
B1
B2
C1
C2
Dunque
o sono migliorato
o devo ancora migliorare
34. 40
Sezione 8
VALUTAZIONE SULL’EVOLUZIONE LINGUISTICA
(nuova collocazione nel Quadro di riferimento Europeo)
1. ASCOLTARE E COMPRENDERE
1. riesce a capire semplici comandi-istruzioni 1 2 3
2. riesce a capire semplici racconti filastrocche 1 2 3
3. riesce a seguire le conversazioni di classe 1 2 3
4. riesce a comprendere espressioni familiari relative a se stesso 1 2 3
2. COMUNICARE ORALMENTE
1. riesce a usare semplici espressioni per esprimere bisogni essenziali 1 2 3
2. riesce a descrivere in modo semplice se stesso, un’ altra persona, un luogo familiare,
un oggetto
1 2 3
3. riesce ad esprimere le proprie preferenze 1 2 3
4. riesce a raccontare una breve storia 1 2 3
5. riesce ad interagire con semplici frasi nelle discussioni in classe 1 2 3
6. riesce a chiedere se non capisce ciò che viene detto o letto dall’insegnante 1 2 3
7. riesce ad esprimere sensazioni, emozioni con frasi essenziali 1 2 3
3. LEGGERE E COMPRENDERE DIVERSI TIPI DI TESTO
1. riesce a leggere e comprendere semplici frasi, testi, istruzioni…. 1 2 3
4. PRODURRE TESTI SCRITTI
1. riesce a scrivere sotto dettatura 1 2 3
2. riesce a scrivere in modo essenziale informazioni su di sé 1 2 3
3. riesce a scrivere semplici didascalie relative alla sequenza di un racconto già
ascoltato e/o letto
1 2 3
35. 41
VALUTAZIONE L2 - Livello A1
ASCOLTO
Se gli si parla in modo lento e chiaro, con pause lunghe, è in grado di capire:
esempi
• domande semplici riguardanti i dati personali Come ti chiami? Quanti anni hai?
• la presentazione Questo è il mio amico Liviu
• semplici domande della vita quotidiana Alzati. Apri e chiudi la porta.
• i numeri (rispetto all’età e alla scolarità)
• alcuni aspetti della routine scolastica (parole/frasi/consegne regolative)
• semplici dialoghi su hobby e attività del tempo libero Cosa fai nel pomeriggio?
• indicazioni i lavoro scolastico Leggi ... Scrivi ...
• la valutazione sul lavoro svolto Bravo. Va bene
PRODUZIONE ORALE
È in grado di:
• parlare con pronuncia comprensibile
• usare vocaboli ed espressioni di uso frequente
• porre semplici domande personali
• saper rispondere a domande sulla propria persona
• presentare un compagno
• esprimere bisogni, gusti e preferenze
• salutare e ringraziare
PRODUZIONE SCRITTA
È in grado di:
• rispettare la scrittura sx-dx
• stabilire la corrispondenza tra fonema-grafema
• trascrivere e produrre suoni semplici e complessi: diagrammi, trigrammi
• copiare parole e brevi frasi in stampato maiuscolo e minuscolo
• scrivere parole e brevi frasi in stampato maiuscolo e minuscolo, partendo da un input strutturato
LETTURA
È in grado di:
• decodificare semplici parole e frasi
• comprendere parole conosciute
• comprendere brevi frasi
Livello A2
ASCOLTO
Se gli interlocutori parlano in modo lento e chiaro, riferendosi a situazioni concrete facilitazioni, e
introducendo alcune facilitazioni, è in grado di capire:
• la descrizione di una persona
36. 42
• cosa sta facendo qualcuno
• informazioni sull’orientamento nello spazio
• una semplice telefonata
• brevi resoconti
• brevi avvisi su argomenti quotidiani e prevedibili in un determinato contesto
• informazioni essenziali da notizie supportate da immagini
PRODUZIONE ORALE
È in grado di:
• descrivere se stesso, la sua famiglia e altre persone
• descrivere dove abita
• riferire su avvenimenti in modo breve e semplice
• descrivere la sua storia scolastica
• riferire in maniera semplice su hobby e interessi
• riferire su attività svolte e su esperienze personali, per esempio sull’ultimo fine settimana, sulle
ultime vacanze
• rivolgersi all’interlocutore distinguendo la seconda e la terza persona
• utilizzare un lessico adeguato all’interazione quotidiana
PRODUZIONE SCRITTA
È in grado di:
• scrivere una breve e semplice annotazione o comunicazione
• scrivere brevi testi relativi alla quotidianità utilizzando il lessico conosciuto
• scrivere una cartolina e una breve lettura
• utilizzare nelle produzioni scritte gli indicatori temporali ad alta frequenza (prima, dopo, ieri,
oggi, …)
Rispetta:
• l’accuratezza della morfologia all’interno della produzione
• le principali convenzioni ortografiche
LETTURA
È in grado di:
• decodificare e comprendere brevi semplici testi di genere diverso
37. 43
BUONE PRATICHE PER L’INTEGRAZIONE:
VERSO IL LABORATORIO LINGUISTICO
Elenchiamo buone pratiche per l’integrazione rivolte all’organizzazione di laboratori linguistici di
L2, premettendo che non c’è una risposta univoca all’organizzazione, dipendente da molti fattori fra
loro variamente intrecciati:
la numerosità e la complessità della classe con la presenza o meno di altri bambini che
necessitano di attenzioni specifiche;
la disponibilità di ore di compresenza degli insegnanti di ore aggiuntive che ricadono
comunque sull’orario di classe;
la classe d’inserimento;
la L1 parlata dal bambino.
a) Il bambino neo-arrivato necessita di attenzioni didattiche specifiche che lo sostengano
nell’apprendimento della lingua italiana.
b) Se il bambino è inserito in prima o seconda, può imparare a leggere e scrivere più o meno
insieme agli altri alunni, magari con ritmi e attenzioni individualizzate; se invece è in quarta
o quinta, o classi superiori, potrebbe essere necessario un percorso intensivo esterno.
c) Un piccolo gruppo di 4-6 bambini costituisce una possibile rete comunicativa e di
apprendimento cooperativo: storie, scambi di esperienze, aiuto reciproco con la guida
dell’insegnante. L’intervento individualizzato è utile quando bisogna aiutare il bambino a
superare sue peculiari difficoltà, quando non c’è possibilità di costituire piccoli gruppi,
quando il bambino può svolgere attività cognitive comuni al resto della classe, ma con ritmi
e modalità facilitate e più semplici. Da evitare piccoli gruppi di alunni neo arrivati con
alunni diversamente abili.
d) Le entrate e le uscite dalla classe non devono essere occasionali e saltuarie ma programmate.
È bene che le attività esterne non si sovrappongano a quelle di classe a più alto grado di
operatività, quali ed. motoria, arte e immagine, attività scientifiche, perché sono occasioni di
socializzazione con i compagni e rappresentano momenti privilegiati per l’apprendimento
della lingua in contesti significativi. Gli insegnanti di classe organizzano i loro interventi
tenendo conto delle uscite e dei rientri dei bambini stranieri.
e) La frequenza di un laboratorio linguistico potrebbe essere utile fra le 6 e le 10 ore
settimanali nella fase iniziale (i primi 3, 4 mesi) con una progressiva riduzione dell’orario in
relazione della competenze (4, 6 ore). Quando l’alunno sta in classe è però necessario sia
coinvolto nelle attività comuni, magari prevedendo l’uso di testi semplificati e varie forme
di facilitazione.
f) Le attività di supporto linguistico dovrebbero essere condotte da insegnanti formati
all’insegnamento dell’italiano L2, preferibilmente:
- docenti distaccati dalla classe sulla base di progetti (il docente potrebbe seguire gli
alunni sia delle scuole primarie che secondarie);
- personale educativo e docente previsto da progetti per cui gli enti locali possono
ricevere un finanziamento (L. 285/97);
- insegnanti esterni alla scuola, educatori/educatrici, insegnanti in pensione, grazie a
progetti proposti e cogestiti con il Comune di appartenenza.
38. 44
MODELLO ESEMPLIFICATIVO DI LABORATORIO L2
CHI DOVE COME QUANDO
Le attività di
supporto linguistico
dovrebbero essere
condotte da
insegnanti formati
all’insegnamento
dell’italiano L2; è
auspicabile:
- docenti distaccati
dalla classe sulla
base di progetti (il
docente potrebbe
seguire gli alunni
sia delle scuole
primarie che
secondarie);
- personale
educativo e docente
previsto da progetti
per cui gli enti
locali possono
ricevere un
finanziamento
(L.285/97);
- insegnanti esterni
alla scuola,
educatori/educatrici,
insegnanti in
pensione, grazie a
progetti proposti e
cogestiti con il
Comune di
appartenenza.
Predisporre un’aula all’interno
della scuola come scelta di
spazio con un’identità.
È un luogo in cui si può
sbagliare senza timore. Vi si
parla del qui ed ora ma anche
del prima, del proprio paese.
Gli spazi del laboratorio
(scaffali e pareti, arredi,
strumenti e materiali)
costituiscono gli scenari, i
contesti entro cui si svolgono
attività di apprendimento che
tengono conto di aspetti
oggettivi e motivazionali.
Lo scenario comprende sia i
segni dell’identità personale, sia
segni e materiali della cultura
d’origine:
- fotografie/autoritratti dei
bambini con i dati
anagrafici;
- planisferi e carte del mondo,
calendari interculturali,
manifesti e altre scritte, libri
di fiabe L1 e/o bilingue;
- alfabetiere murale;
- lavagne tradizionale e a
fogli per andare a vedere i
lavori precedenti;
- cartelli, scritte, elenchi
bilingue di parole;
- testi per eserciziari
- libri e testi di lettura;
- strisce da completare per
registrare condizioni
atmosferiche;
- raccolta menu mensa;
- piantine da far crescere
(diario della crescita)
- giochi: oca, memory ...
- teatro dei burattini;
- materiale non strutturato;
computer
Gruppi di 4-6 alunni con
competenze linguistica
equivalente, non lezioni di
recupero ma italiano come
strumento del pensiero:
laboratorio come spazio
d’apprendimento.
Contestualizzazione:
linguaggio
linguisticamente
espresso e referenti
oggettivi
Operatività: il fare che
accompagna il dire,
situazioni che attivano
i processi cognitivi per
trovare soluzioni a
qualsiasi problema
Comunicazione reale:
in contesti veri (fra
insegnanti e bambini e
fra bambini)
Ludicità: come
approccio motivante
Apertura della scuola:
attività condotte anche
fuori della scuola
Alternanza di attività
per cui momenti di
lavoro collettivo e
individuale si
intersecano durante il
periodo di permanenza
del gruppo.
Modello
esemplificativo:
Insegnante A: 6ore
settimanali aggiuntive
in orario scolastico,
da Settembre a
Novembre,
sovrapponendosi in
parte alle ore di
Religione e/o lingua
straniera che i
bambini non
frequentano.
Insegnante B: 4ore
settimanali da
Gennaio a Febbraio
con gli stessi bambini
che a quel punto
avranno una
competenza
maggiore.
Insegnante C: 6ore
settimanali, segue per
2 mesi un piccolo
gruppo di bambini
arrivati in corso
d’anno.
39. 45
Bibliografia
• Appunti dott.ssa Maddii Lucia
• Rivista “Sesamo” ed. La Nuova Italia
• Cdrom “Tutti uguali tutti diversi”
• M.Traversi, G.Ventura, Il salvagente
• Luatti, Favaro, Accogliere chi accogliere come
• Favaro, Insegnare l’italiano agli alunni stranieri
• Omodeo, La scuola multiculturale
Sitografia
• http://www.centrocome.it
• http://www.cospe.it
• http://www.pavonerisorse.it
• http://www.socrates-me-too.org
• http://www.unive.it
• http://www.comune.torino.it
• http://www.pubblica.istruzione.it
• http://www.iprase.tn.it
• http://www.lannaronca.it
• http://www.maestroalberto.it
40. 46
S C U O L A S E C O N D A R I A D I P R I M O
G R A D O
Introduzione
L’arrivo di alunni stranieri ad inizio anno o, come spesso accade, durante l’anno scolastico
pone molti problemi agli insegnanti ed alla scuola come istituzione. Fra i tanti, è sicuramente di
fondamentale importanza riuscire a definire un percorso didattico il più possibile adeguato ai
bisogni linguistici e formativi dei soggetti interessati.
I lavori di gruppo di questo corso di aggiornamento sono stati perciò finalizzati a produrre
dei materiali per tentare di fornire qualche risposta all’interno di un organico quadro di intervento.
Il gruppo si è quindi impegnato nella ricerca di materiali, nella discussione e rielaborazione
di essi, oltre che nella produzione di esempi di unità, seguendo gli stimoli, i suggerimenti e le
proposte che la relatrice, prof.ssa Lucia Maddii, ha fornito nelle prime riunioni.
Nonostante una certa discontinuità nella frequenza, dovuta a cause diverse, il gruppo è
riuscito sostanzialmente a completare il compito assegnato, seguendo la traccia predisposta,
affrontando via via varie problematiche:
− come analizzare la situazione iniziale;
− come definire un “sillabus”, inteso come elenco dei contenuti linguistici, tenendo conto delle
necessità più urgenti dal punto di vista linguistico, secondo lo schema: contenuti lessicali -
funzioni comunicative - strutture grammaticali (morfosintattiche);
− come definire gli obiettivi della prima fase di inserimento e alfabetizzazione di alunni appena
arrivati in Italia;
− ipotizzare una sequenza delle unità;
− produrre esempi di unità;
− come organizzare un laboratorio di italiano L2.
Nelle pagine che seguono sono raccolti i materiali prodotti dal gruppo.
Il clima di collaborazione creatosi all’interno del gruppo ha favorito un costante scambio di
esperienze, dal quale sono scaturiti molti spunti, evitando di perdere di vista lo scopo primario dei
lavori, cioè l’accoglienza e l’insegnamento della lingua italiana ad alunni appena arrivati in Italia,
privi di qualsiasi conoscenza della nostra lingua.
A conclusione dei lavori, lo scopo si può considerare raggiunto: i corsisti hanno infatti
valutato positivamente l’esperienza, che ha loro consentito di riflettere sui vari aspetti collegati
all’insegnamento dell’italiano L2, non solo da un punto di vista teorico, ma soprattutto con un
taglio operativo che ha permesso di delineare le tappe essenziali di un percorso, quasi una traccia
di lavoro, sicuramente da perfezionare, adeguare e integrare; ma comunque una “bussola” utile
per orientarsi in situazioni complesse come quelle relative all’inserimento in classe di alunni
stranieri.
I materiali per la costruzione delle unità sono stati tratti e, in parte rielaborati, da:
Viola I., Sabbatici L., Tarocco L., L’Italiano per te, Petrini
Bosio I., S.O.S. Italiano testo base, Il Capitello
Chiuchiù A. , Viva l’Italiano, Guerra
Latino A., Muscolino M., 1 – 2 – 3 Italiano, Vol. 1, Hoepli
Brognoli, Malorgio, Parole per il mondo 1, 2, 3 , 4, 5, 6, Gaia editore
Favaro, Italiano anch’io
Favaro, Bettinelli, Piccardi, Insieme - Corso di Italiano per stranieri, La Nuova Italia
Alessandro Eblasi
Coordinatore del gruppo di lavoro della
Scuola secondaria di primo grado
41. 47
Scuola Classe
GRIGLIA DI RILEVAZIONE DELLE COMPETENZE IN ITALIANO SECONDA
LINGUA PER ALUNNI APPENA INSERITI
Alunno età
nazionalità in Italia dal
lingua materna
~ ~ ~
A. Aspetti affettivo - relazionali
sì no note
1. Dimostra disponibilità a comunicare e a
socializzare
2. Ha bisogno di essere sollecitato e/o
stimolato ad interagire
B. Abilità di ricezione orale
sì no note
1. Comprende gesti
2. Comprende e segue istruzioni date
gestualmente
3. Comprende frasi ed espressioni relative
al qui e ora dell'ambiente scolastico
C. Abilità di ricezione scritta
sì no note
1. Distingue e legge lettere e suoni
dell’italiano
2. Sa formare le sillabe, ma non legge
parole complete
3. Riconosce alcune parole che vede
scritte, ma non le legge
4. Legge strumentalmente parole per
abbinarle a immagini e gesti
5. Legge e comprende parole
6. Legge e comprende parole e/o frasi
didascaliche
7. Legge i numeri almeno fino a 100
D. Abilità di interazione
sì no note
1. Si esprime e risponde utilizzando
prevalentemente codici extralinguistici
2. Utilizza parole singole per esprimere
necessità o richiedere l'attenzione
3. Utilizza forme di saluto
E. Abilità di produzione scritta
sì no note
1. Copia
2. Sa orientarsi nello spazio della pagina
3. Copia usando le lettere maiuscole e/o il
corsivo
42. 48
Obiettivi della prima fase
A. Ascoltare
1. Comprendere espressioni della quotidianità scolastica e frasi molto semplici
orientate alla soddisfazione di bisogni concreti e immediati
B. Leggere
1. Comprendere parole ed espressioni di uso molto frequente relative alla dimensione
spazio-temporale ed al proprio vissuto (routine quotidiane)
2. Comprendere in modo globale brevi testi a carattere descrittivo e narrativo
3. Leggere ad alta voce pronunciando correttamente le parole
C. Parlare
1. Presentare se stessi, descrivere in modo semplice se stessi
2. Rivolgere domande e rispondere su semplici argomenti del proprio vissuto e
dell’esperienza scolastica
3. Fare domande per soddisfare bisogni immediati
4. Usare parole ed espressioni della quotidianità scolastica
D. Scrivere
1. Scrivere sotto dettature comunicazioni e consegne
2. Completare semplici frasi usando parole ed espressioni della quotidianità scolastica
3. Usare parole ed espressioni delle quotidianità scolastica
4. Scrivere semplici frasi con il lessico acquisito
Elenco dei contenuti linguistici
Contenuti lessicali Funzioni comunicative Strutture grammaticali
(morfosintatiche)
- numeri fino a 100
- nazionalità
- la scuola: spazi, oggetti,
persone
- la famiglia: rapporti di
parentela, nomi di persona
- cibo
- colori
- abbigliamento
- corpo
- casa
- azioni della giornata
- divertimento, sport
- animali
- spazio, ambienti
- tempo
- presentarsi
- salutare
- domandare / dire l’età, la
provenienza, l’indirizzo
- denominare oggetti
- numerare oggetti
- indicare oggetti
- chiedere oggetti
- chiedere il permesso
- esprimere bisogni relativi
alla vita scolastica
- denominare rapporti di
parentela
- raccontare, descrivere
routine quotidiane
- denominare numeri e
colori
- descrivere ambienti,
oggetti, persone
- eseguire istruzioni e
consegne
- esprimere il possesso
- elencare animali
- suoni e scrittura
- nomi: genere e numero
- verbi: indicativo presente
prima coniugazione
- verbo essere, verbo avere
- verbi regolari
- concordanze:
articolo/nome,
aggettivo/nome,
verbo/nome
- pronomi personali
soggetto
- aggettivi possessivi
- aggettivi dimostrativi
- aggettivi qualificativi
- avverbi di tempo
- avverbi di luogo
- avverbi di quantità
43. 49
Sequenza delle unità
titolo unità contenuti lessicali funzioni comunicative strutture grammaticali
1. Unità O
alfabeto suoni e scrittura
sillabe
2. Chi sono, da dove
vengo
nomi di persona
saluti
formule di cortesia
frasi affermative e
interrogative
verbo venire
presentarsi
salutare
pronomi personali soggetto
(io, tu)
genere dei nomi
verbi essere (indicativo
presente, prima e seconda
persona singolare)
3. La scuola
spazi
oggetti
persone
numeri
formule di cortesia
denominare, indicare,
numerare, chiedere
oggetti
chiedere il permesso
esprimere bisogni
relativi alla vita
scolastica
denominare ambienti,
oggetti, persone
eseguire istruzioni e
consegne
genere/numero dei nomi
aggettivi qualificativi
c’è, ci sono
concordanza articolo/nome –
aggettivo/nome
4. La famiglia
nomi propri di persona
rapporti di parentela
denominare rapporti di
parentela
descrivere persone
raccontare, descrivere
routine quotidiane
aggettivi possessivi,
qualificativi, dimostrativi
concordanze
verbi regolari
5. La casa
spazi, ambienti
arredamento
colori
denominare, indicare,
oggetti
descrivere spazi e
ambienti
verbi entrare, andare
preposizioni semplici e
articolate
avverbi di luogo
6. La strada, il paese,
la città
mezzi di trasporto
terminologia relativa alla
strada
nomi di negozi
nomi di edifici
segnaletica
chiedere, domandare
informazioni
verbi andare, stare, venire
avverbi di luogo
7. Il corpo
parti del corpo
i sensi
le funzioni corporee
basilari
verbi legati alla
sensorialità e alle
funzioni corporee basilari
denominare, indicare
parti del corpo
descrivere se stessi e
altre persone (aspetto
fisico)
esprimere stati (sto bene
/ sto male, …)
aggettivi numerali,
qualificativi
concordanze
8. L’abbigliamento
vestiti
colori
denominare, indicare,
descrivere abiti e
oggetti
chiedere
aggettivi qualificativi,
possessivi, dimostrativi
concordanze
9. Il cibo
alimenti
tavola e arredamento
bevande
formule di cortesia
chiedere, indicare,
denominare cibo e piatti
esprimere apprezzamenti
(mi piace / non mi piace)
verbi, mangiare, dare, bere
pronomi personali
concordanze
avverbi di quantità (tanto,
poco, molto, …)
10. Il tempo
ore
giorni
mesi
settimana
momenti della giornata
routine quotidiane
stagioni
chiedere / dire l’ora
chiedere che tempo fa
frasi interrogative
verbo sapere
44. 50
ESEMPI DI UNITÀ DIDATTICHE
UD 1 - Chi sono, da dove vengo
Parte per l’insegnante
Titolo Chi sono, da dove vengo
Destinatari alunni della scuola secondaria di primo grado
Livello di competenza linguistico-
comunicativa
pre – A1
Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi
Durata dell’unità due / quattro ore
Prerequisiti
Conoscere l’alfabeto italiano
Pronunciare e associare in modo corretto suoni e lettere
Contenuti lessicali
Nomi di persona
Frasi affermative e interrogative
Formule di cortesia
Verbo venire
Funzioni comunicative e linguistiche
Presentarsi (dire e scrivere il proprio nome)
Salutare
Strutture grammaticali
Pronomi personali soggetto: io, tu
Nomi comuni e propri
Genere dei nomi
Verbo essere, Indicativo presente, prima e seconda persona singolare
Fasi operative
Fase 1 – Carta d’identità
Prima attività: Mi presento - Costruisci una carta d’identità con foto o disegno
Foto o
disegno
nome
cognome
città
scuola
45. 51
Seconda attività: completa le vignette, come nell’esempio.
Terza attività: come ti chiami? Completa le vignette, come nell’esempio.
io sono Luca io sono Maria
tu sei Luca tu sei Maria
io mi chiamo
Luca
io mi chiamo
Maria
46. 52
Quarta attività: da dove vengo? Completa le vignette, come nell’esempio.
Quinta attività: colora il Paese di provenienza e l’Italia su un planisfero.
Fase 2 - Presentazioni: i compagni si presentano e l’alunno, a sua volta, si presenta.
Di quale Paese sei?
Da dove vieni?
Sono del ……..
Vengo da ……..
47. 53
Simulazione di dialogo / scambio comunicativo fra alcuni alunni.
Esempio:
Mario: tu come ti chiami?
Ugo: io mi chiamo Ugo
[da ripetere alcune volte, con nomi di persona diversi, maschili e femminili]
Prima attività: completa le vignette con le opportune battute del dialogo, come nell’esempio.
Seconda attività: riconosci il genere dei nomi propri indicandolo con una crocetta, come
nell’esempio.
maschile femminile
Maria X
Ugo X
Laura
Filippo
Luigi
Carla
Carlo
Mario
Terza attività: elenca i nomi propri dei tuoi compagni di classe
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
tu come ti
chiami? io mi chiamo
Ugo
48. 54
Quarta attività: riconosci nell’elenco i nomi dei tuoi compagni di classe.
c’è non c’è
Diego
Andrea
Camilla
Carlo
Mario
Luigi
Silvia
Alice
Alessandro
Fase 3 – Salutare e presentarsi con compagni e adulti
Prima attività: completa le vignette come nell’esempio.
Seconda attività: ricostruisci correttamente le frasi, riordinando le parole.
io – buongiorno – sono – Mario _________________________________
io – Paolo – ciao – sono _________________________________
Ciao, io sono Beppe
Tu come ti chiami?
Ciao, io mi
chiamo Ugo
Ciao, io sono la tua
insegnante. Tu come ti
chiami?
Buongiorno, io mi
chiamo Ugo
49. 55
UD 2 – La Scuola
Parte per l’insegnante
Titolo La Scuola
Destinatari alunni della scuola secondaria di primo grado
Livello di competenza linguistico-
comunicativa
pre – A1
Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi
Durata dell’unità otto / dieci ore
Situazione iniziale dell’alunno:
Si ipotizza un alunno, proveniente dal Pakistan, inserito nella realtà scolastica italiana all’inizio del
secondo quadrimestre.
Presentazione e/o motivazione:
L’unità prevede una prima familiarizzazione con l’ambiente e con la terminologia relativa alla
quotidianità scolastica. Per il raggiungimento degli obiettivi previsti si richiede il possesso dei
seguenti prerequisiti:
• Conoscenza dell’alfabeto;
• Pronuncia in modo almeno comprensibile suoni e parole (Fonetica);
• capacità di associare suono-lettera.
Obiettivi linguistico-comunicativi
Contenuti lessicali Funzioni comunicative Riflessioni sulla lingua
• Spazi
• Oggetti
• Persone
• Numeri
• Formule di cortesia
• Denominare, indicare,
numerare, chiedere
oggetti
• chiedere permesso
• esprimere bisogni
relativi alla vita
scolastica
• Denominare ambienti,
oggetti, persone
• eseguire semplici
istruzioni e consegne
• Genere e numero dei
nomi
• Concordanza articolo
nome
• aggettivo qualificativo
• c’è /ci sono
50. 56
FASI OPERATIVE
1) Lettura – analisi di un disegno di un’aula scolastica con etichette:
Consegna: dopo aver osservato attentamente l’immagine, collega ogni oggetto al nome.
astuccio
penna
orologio
temperino
gomma
2) Cruciverba immagine- parola
Completa il cruciverba inserendo i nomi degli oggetti al posto giusto.
51. 57
3) Completa il disegno scrivendo i nomi mancanti negli spazi vuoti
52. 58
4) Lettura e comprensione - Leggi ad alta voce il testo, quindi esegui gli esercizi.
A Scuola
L’aula è spaziosa e luminosa, c’è una grande finestra che dà sul cortile interno. In classe non manca
nulla: un armadio, il cestino della carta, una lavagna, banchi e sedie, una cattedra. Sui banchi ci
sono astucci, penne, gomme, fogli di carta per scrivere. Appoggiato per terra c’è uno zaino.
Accanto alla lavagna un orologio indica l’ora. Sotto l’orologio, il professore ha attaccato
all’attaccapanni il cappotto. A destra della lavagna c’è un calendario.
Il professore ha chiamato uno studente alla lavagna per fare la correzione del compito.
Indica con una crocetta le parole corrette per completare la frase.
L’aula è spaziosa e luminosa
molto spaziosa
molto luminosa
Il professore entra in classe
non è entrato in classe
è in classe
Uno studente è andato alla lavagna per disegnare
per correggere il compito
per pulire la lavagna
5) Vero o falso? - Rispondi osservando la figura a pag.
V F
Il quaderno è sul banco
Lo zaino è sopra la cattedra
Lo studente scrive alla lavagna
L’armadio è sotto la finestra
L’orologio è accanto alla lavagna
Il professore legge il libro
6) Completamento di un testo - Completa il testo inserendo gli articoli elencati:
…aula è spaziosa e luminosa, c’è … grande finestra che dà sul cortile interno. In classe non manca
nulla: … armadio, … cestino della carta, … lavagna, banchi e sedie, … cattedra. Sui banchi ci sono
astucci, penne, gomme, fogli di carta per scrivere. Appoggiato per terra c’è … zaino.
Accanto alla lavagna … orologio indica …ora. Sotto …orologio, … professore ha attaccato
all’attaccapanni … cappotto. A destra della lavagna c’è … calendario.
… professore ha chiamato … studente alla lavagna per fare … correzione del compito.
(uno - una – L’ - un – il – una - Il – l’ – una – uno – un - l’ – il – il – un - la)
7) Collega il nome con l’articolo - Scrivi accanto ad ogni parola l’articolo, scegliendo fra il –
lo - la
Banco
Sedia
Classe
Orologio
Zaino
cestino
53. 59
8) Dal singolare al plurale - Scrivi le seguenti espressioni al plurale, come nell’esempio.
singolare plurale
il banco i banchi
la sedia
la classe
il quaderno
la matita
il cestino
la cartella
9) Lettura di immagini - Osserva attentamente le immagini, quindi esegui gli esercizi.
55. 61
10) Posso andare a ….. ? – Dopo aver osservato il disegno, completa le frasi e leggi ad alta
voce.
Posso andare
……………………….
Posso andare
……………………….
Posso andare
……………………….
Posso andare
……………………….
11) Conoscere la corretta terminologia - Completa il disegno scrivendo il nome di ogni stanza
56. 62
12) I numeri - Dopo aver letto con attenzione, completa liberamente.
Uno è il sole, uno è il mio naso e uno è il ……………………………….
Due sono gli occhi, gli orecchi, le gambe, le braccia e due sono …………………………
Tre sono gli angoli del triangolo e tre …………………………….
Quattro sono le dita di Topolino e quattro …………………………… .
Cinque e cinquanta, la mia gallina canta e cinque …………………………… .
57. 63
Sei, asino che sei e sei ………………………………………. .
Sette sono le stelle dell’Orsa Maggiore e sette …………………………………. .
Otto sono le zampe del ragno e otto ………………………………………… .
Nove sono i mesi per nascere e nove ……………………………………… .
Dieci sono le dita della mano e dieci ………………………………………. .
Undici sono i giocatori di una squadra di calcio e undici ………………………………….. .
Dodici sono i mesi dell’anno e dodici …………………………………. .
Tredici è il mio giorno fortunato e tredici …………………………………………… .
[*] da svolgere in modo guidato.
13) Gli aggettivi – Osserva attentamente le vignette, quindi scegli la parola giusta.
Il pagliaccio è
felice
triste
La bambina è
felice
triste
La casa è bella
brutta
L’albero di Natale è bello
brutto
La bambina è buona
cattiva
Il bambino è buono
cattivo
Piero è giovane
vecchio
L’uomo è vecchio
giovane
58. 64
14) Gli aggettivi – Completa le frasi scegliendo i più adatti fra gli aggettivi elencati.
La mia aula è …………………………………
[grande – piccola – luminosa – rumorosa – affollata – vuota – ordinata]
Il mio vicino di banco è …………………………………
[alto – basso – simpatico – antipatico – magro - grasso]
Il mio vicino di banco ha gli occhi ……………………
[chiari – scuri – azzurri – verdi – neri]
La mia vicina di banco è …………………………………
[alta – bassa – simpatica – antipatica – magra - grassa]
Il mio vicino di banco ha i capelli ……………………
[chiari – scuri – biondi – castano chiaro – neri]
Verifica conclusiva - Disegna e descrivi la tua aula.
……………………………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………….
59. 65
UD 3 – La casa
Parte per l’insegnante
Titolo La casa
Destinatari alunni della scuola secondaria di primo grado
Livello di competenza linguistico-
comunicativa
pre – A1
Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi
Durata dell’unità otto / dieci ore
Situazione iniziale dell’alunno:
Si ipotizza un alunno già inserito nella realtà scolastica italiana da alcune settimane, che ha iniziato
a seguire alcune unità di un percorso di prima alfabetizzazione.
Presentazione e/o motivazione:
L’unità prevede una prima fase di acquisizione del lessico-base, quindi una serie di attività per
esercitare le funzioni comunicative ed alcuni meccanismi linguistici. Per il raggiungimento degli
obiettivi previsti si richiede il possesso dei seguenti prerequisiti:
• Conoscenza dell’alfabeto;
• pronuncia in modo almeno comprensibile suoni e parole (Fonetica);
• capacità di associare suono-lettera;
• conoscenza dei pronomi personali soggetto e del presente indicativo del verbo essere.
Obiettivi linguistico-comunicativi
Contenuti lessicali Funzioni comunicative Riflessioni sulla lingua
• nomi delle stanze e lessico
dell’arredamento: cucina,
ingresso, corridoio,
soggiorno, camera da letto,
bagno, armadio, tavolo,
sedia, divano, poltrona,
libreria, tappeto, scrivania,
lavandino, frigorifero,
lavatrice, …
• Aggettivi: i colori (rosso,
verde, azzurro, bianco, …)
• denominare, indicare spazi
e oggetti
• descrivere in maniera
essenziale spazi e oggetti.
• verbi entrare, andare
(indicativo, presente);
• preposizioni semplici
• alcuni avverbi di luogo
(dove, qui, lì, là).
Fasi operative
1. Leggi il testo e osserva con attenzione le immagini.
Una casa italiana è composta da diverse stanze: l'ingresso, il corridoio, il soggiorno o salotto, le
camere da letto, la cucina e il bagno.
Nel soggiorno si ricevono ospiti e si pranza in occasione di feste importanti o nei giorni festivi.
Nella casa italiana tradizionale la cucina è abbastanza grande ed è il luogo dove si passa la maggior
parte del tempo. Nelle case moderne, però, la cucina è più piccola e la stanza dove si passa la
maggior parte del tempo è il soggiorno.
Nel soggiorno ci sono un tavolo, delle sedie, un divano o qualche poltrona, un mobile. Spesso sul
mobile del soggiorno c’è un televisore.
In cucina gli elettrodomestici più comuni sono: il frigorifero, la lavastoviglie, il lavello. Le camere
da letto sono arredate con uno o più letti, un armadio, dei comodini, spesso una libreria ed un
tappeto.
Il bagno è ricoperto di piastrelle in ceramica colorata o bianca; la lavatrice è spesso nel bagno.
60. 66
1. Ingresso
2. Corridoio
3. Salotto o soggiorno
4. Camera da letto
5. Balcone
6. Bagno
7. Cucina
2. Nelle stanze si possono trovare molti mobili ed elettrodomestici di vario tipo, ecco alcuni
dei più comuni.
armadio divano frigorifero lavatrice
libreria lavandino poltrona sedia
tappeto scrivania
61. 67
3. Dopo aver osservato attentamente le immagini nella pagina precedente, completa con le
parole mancanti
1. ……………………………
2. ……………………………
3. ……………………………
4. ……………………………
5. ……………………………
6. ……………………………
7. ……………………………
8. ……………………………
4. Collega ogni nome al disegno corrispondente.
A. lavandino
B. tappeto
C. lavatrice
D. libreria
E. divano
F. poltrona
G. armadio
H. frigorifero
I. sedia
J. scrivania
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5. Rileggi il testo e completa le frasi con le parole mancanti.
Nel soggiorno si ricevono ……………………………………………..
Si pranza in ………………………………………………………………..
Nella casa tradizionale italiana la cucina è ………………………………………………….
Nelle case moderne, però, la cucina è ……………………………………………
La stanza dove si passa la maggior parte del tempo è il ……………………………………..
Gli elettrodomestici più comuni sono ………………………………………………………….
6. Consultando il testo, scegli la risposta corretta fra quelle proposte.
La lavatrice è spesso nel bagno in cucina in camera
Il divano è in camera nel soggiorno nel bagno
Il frigorifero è in cucina in bagno nel soggiorno
Il comodino è in cucina in camera da letto in soggiorno
7. Completa il testo inserendo le preposizioni mancanti.
Una casa italiana è composta ….. diverse stanze: l'ingresso, il corridoio, il soggiorno o salotto, le
camere da letto, la cucina e il bagno.
….. soggiorno si ricevono ospiti e si pranza ….. occasione ….. feste importanti o ….. giorni festivi.
….. casa italiana tradizionale la cucina è abbastanza grande ed è il luogo dove si passa la maggior
parte ….. tempo. ….. case moderne, però, la cucina è più piccola e la stanza dove si passa la
maggior parte del tempo è il soggiorno.
….. soggiorno ci sono un tavolo, delle sedie, un divano o qualche poltrona, un mobile. Spesso …..
mobile ….. soggiorno c’è un televisore.
….. cucina gli elettrodomestici più comuni sono: il frigorifero, la lavastoviglie, il lavello. Le camere
….. letto sono arredate con uno o più letti, un armadio, ….. comodini, spesso una libreria ed un
tappeto.
Il bagno è ricoperto ….. piastrelle ….. ceramica colorata o bianca; la lavatrice è spesso ….. bagno.
8. Osserva attentamente la coniugazione dei verbi entrare e andare.
Verbo entrare – Prima coniugazione (-are)
modo Indicativo, Tempo Presente
Verbo andare (irregolare)
modo Indicativo, Tempo Presente
Io entro
Tu entri
Egli entra
Noi entriamo
Voi entrate
Essi entrano
Io vado
Tu vai
Egli va
Noi andiamo
Voi andate
Essi vanno
9. Completa le frasi con le forme verbali corrette.
Io ………………. in casa di Lucia
Tu ……………….in casa di Lucia
Egli ……………….in casa di Lucia
Noi ……………….in casa di Lucia
Voi ……………….in casa di Lucia
Essi ……………….in casa di Lucia
Io ……………….in soggiorno
Tu ……………….in soggiorno
Egli ……………….in soggiorno
Noi ……………….in soggiorno
Voi ……………….in soggiorno
Essi ……………….in soggiorno
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10. Completa le frasi utilizzando correttamente le forme verbali del presente indicativo dei
verbi andare ed entrare e combinando i nomi e le preposizioni elencate.
es. Io vado in bagno
nomi preposizioni
io bagno al
tu bar in
egli cinema a
noi scuola al
voi ristorante in
essi palestra al
11. Riordina le parole per formare una frase.
prendere cucina di vado una in bottiglia vino a
…………………………………………………………………………………………………….
riposare vado per camera in
…………………………………………………………………………………………………….
in televisione vado a soggiorno vedere la
…………………………………………………………………………………………………….
12. Rispondi, come negli esempi.
Dove sei? Sono in cucina
Dove sei? ………………………. (camera)
Dove sei? ………………………. (bagno)
Dove siete? Siamo in cucina
Dove siete? ………………………. (camera)
Dove siete? ………………………. (bagno)
Dove vai? Vado in cucina
Dove vai? ………………………. (camera)
Dove vai? ………………………. (bagno)
Dove andate? Andiamo in cucina
Dove andate? ………………………. (camera)
Dove andate? ………………………. (bagno)
13. Completa le frasi con i nomi mancanti, scegliendo dall’elenco.
Andrea è sul ……………. per guardare la …………….
Luca va in ……………. per fare …………….
Carla va in ……………. per andare a dormire
(cucina - camera - divano – colazione – televisione - )
14. Leggi con attenzione, quindi esegui gli esercizi seguenti.
• Dove sei? Sono qui, in soggiorno.
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• Dove sei? Sono qui, in camera.
• Vieni qui in cucina, ho bisogno di te.
• Dov’è il libro di Storia? È là, sulla scrivania.
• Dov’è la mia camicia nuova? È lì, nel cassetto dell’armadio.
15. Completa le frasi con gli avverbi di luogo (dove, qui, là, lì)
• …….. sei? Sono …….., in soggiorno.
• …….. sei? Sono …….., in camera.
• Vieni …….. in cucina, ho bisogno di te.
• …….. è il libro di Storia? È …….., sulla scrivania.
• …….. è la mia camicia nuova? È …….., nel cassetto dell’armadio.
16. Completa le frasi con gli avverbi di luogo (dove, qui, là, lì), coniuga anche i verbi
correttamente.
• …….. siete? …….. …….., in soggiorno.
• …….. siete? …….. …….. in camera.
• …….. …….. in cucina, ho bisogno di voi.
• …….. è il libro di Geografia? È …….., sulla scrivania.
• …….. è la mia camicia nuova? È …….., nel cassetto dell’armadio.
17. Completa le frasi usando gli aggettivi sotto elencati.
Il tappeto è …………………..
Il divano è …………………..
La poltrona è …………………..
Il frigorifero è …………………..
Le piastrelle del bagno sono …………………..
La mia casa è …………………..
La mia casa è …………………..
La nostra casa è …………………..
I mobili della mia casa sono …………………..
I mobili della mia casa sono …………………..
I mobili della cucina sono di colore …………………..
Le piastrelle della cucina sono ………………….. con i fiori …………………..
(moderni - verde – piccola - rosso –gialla – bianco - gialli – grande – comoda – antichi – azzurre –
verde – bianche)
18. Trasforma dal singolare al plurale.
singolare plurale
Il tappeto è rosso I tappeti sono rossi
Il divano è verde
La poltrona è gialla
Il frigorifero è bianco
Le piastrelle del bagno sono azzurre
Le nostre case sono grandi
La mia casa è piccola
La nostra casa è comoda
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19. Scrivi una breve descrizione di una casa, utilizzando quanto hai appreso in questa unità.
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S C U O L A S E C O N D A R I A D I S E C O N D O
G R A D O
Il viaggio del “ sillabus “ delle scuole secondarie di secondo grado
Abbiamo cominciato il nostro viaggio in quattro, per poi proseguirlo con un numero contenuto e
variabile di compagni. Il calendario così esteso nel tempo, non ha consentito di essere
costantemente presenti, ma non ha tolto motivazione ed interesse ai partecipanti. Il gruppo era
composto da insegnanti di scuola secondaria in servizio presso licei, istituti tecnici e professionali.
Le materie di loro competenza sono lingue straniere, italiano e sostegno e questo ha favorito
omogeneità nel linguaggio e nella circolarità dei saperi didattici.
La rotta assegnata era quella di alfabetizzare in italiano come lingua seconda, un ragazzo neo
arrivato. Gli strumenti a nostra disposizione erano davvero pochi. L’editoria, non ancora pronta
all’obbligo formativo fino a 16 anni, non aveva pubblicato testi per questa fascia d’età e quindi
abbiamo afferito a testi stranieri, di lingua o destinati ad un pubblico adulto; li abbiamo rielaborati
immaginando un ragazzo alfabetizzato in lingua madre, destinato ad un istituto tecnico della nostra
provincia, nella prima fase di inserimento con un età compresa fra i 15 e i 17 anni.
Le riflessioni nate intorno alla “costruzione” di questo alunno ipotetico, ci hanno portato a
considerare l’inserimento di un ragazzo con un’alfabetizzazione strumentale in lingua neo-latina e
magari in possesso di una lingua ponte europea o comunque insegnata nelle scuole italiane, caso
diverso da quello di un ragazzo alfabetizzato in una lingua “altra” con una grafia e una spazialità,
magari, opposti. Abbiamo anche evidenziato che questo comporterà difficoltà di relazione fra
compagni e con gli adulti, ma anche nella comprensione del nostro sistema scolastico o
dell’organizzazione della scuola in cui viene inserito. Pertanto abbiamo cercato omogeneità e
trasversalità, enucleando le seguenti criticità o problematiche da tenere presenti nella
formulazione del percorso di insegnamento di italiano come lingua seconda:
a. gli analfabeti nella lingua madre;
b. gli alfabetizzati in un alfabeto diverso da quello latino;
c. gli alfabetizzati in alfabeto latino con livelli di scolarizzazione bassa;
d. gli alfabetizzati in alfabeto latino con livelli di scolarizzazione standard o più alta di quella
italiana;
e. gli alfabetizzati in Italia dopo la quinta elementare;
f. gli alfabetizzati in Italia prima della quinta elementare;
g. la frequenza scolastica;
h. la scolarità nel paese di provenienza e le tipologie di insegnamento extralinguistico; il
progetto di vita delle famiglie e dell’alunno;
i. la tipologia di scuola superiore e le sue specificità.