2. Meraviglioso
…ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto…
la luce del mattino
l’abbraccio di un amico
IL VISO DI UN BAMBINO…
Da “Meraviglioso” - Negramaro
3. Questo strumento vuole essere una raccolta di
documentazioni, un indice visivo che vuole dichiarare
come la scuola dell’infanzia deve essere considerata
uno spazio di crescita per tutti i suoi abitanti
(bambini, insegnanti, collaboratori, atelierista…
genitori). Un luogo dove nascono e si intrecciano
amicizie, relazioni, dove si sperimentano conoscenze
e abilità, uno spazio dove i bambini, da attori e
registi competenti, costruiscono la propria
evoluzione.
5. La scuola dell’infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e apprendimento riflessivo nei diversi
ambiti della vita dei bambini.
L’aspetto ludico, regolato o spontaneo, della Scuola dell’Infanzia permette ai bambini di esprimersi e di
imparare divertendosi.
7. Elena: Ma quello è il papà Luca e Elena!
Cosa state facendo?
Elena: Stiamo facendo una cosa, stiamo facendo un lavoro con il mio
papà.
Alice: Stiamo facendo i giochi. Stiamo facendo che avevo un fiore rosa.
8. Alberto: La Sofia con Leo. E lì c’è la Simona con Rocco e la Sveva.
Cosa è venuta a fare la loro nonna?
Gioacchino: A fare gioco!
Elena: La nonna di Rocco e della Sveva.
Alice: Rocco e “Veva”.
9. giochiliberi
insezione
A chi piace giocare?
Davide: Io. (e alza la mano)
Roberta: Io.
Aurora: Io.
Marco G.: A me mi piace giocare.
Riccardo: Anche a me piace giocare.
10. Il gioco costituisce il terreno privilegiato della pedagogia della prima infanzia.
11. Il gioco è la vita stessa del bambino, è il modo di essere e di fare esperienza
12. Attraverso il gioco il bambino si esprime con la propria personalità mescolando elementi magici e
fantastici con quelli reali.
17. “La felicità della vita è fatta di frazioni
infinitesimali… di un bacio, di un
sorriso, di uno sguardo gentile, di un
complimento fatto col cuore.”
S.T. Colieridge
19. Elena: Stiamo facendo di andare a casa di Marco.
Alice: Alle castagne.
Elena: E poi a mangiare e a raccogliere le castagne.
20.
21. Alberto: Lì siamo in gita.
Dove?
Alberto: In pullman.
Gioacchino: La torta! Le lasagne!
Elena: La mamma di Marco!
22. Riccardo: Guarda, c’è buio di lupi! Sì, i lupi stanno nel bosco dove c’è buio.
Sofia: Io ho paura dei lupi.
Perché?
Sofia: Perché mangiano.
Riccardo: No, mangiano solo cappuccetto rosso!
23. … Il diritto al silenzio ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli
uccelli, il gorgogliare dell’acqua…
da I diritti naturali di bimbi e bimbe di Gianfranco Zavalloni
29. Cos’è l’acqua?
Elena: E’ quella da bere. A casa ci ho quella con le bollicine.
Davide: Quella che scorre al mare.
Roberta: E’ per bere.
30. Marco G.: Sto lavando le castagne perché le abbiamo raccolte perché sono sporche di terra.
31. Emma: L’acqua del mare.
Riccardo: E’ salata l’acqua, un giorno sono andato al mare; è salata.
Marco G.: Anche la mia del mare è salata.
Riccardo: E’ quella da andare sotto.
39. Con che cosa abbiamo giocato?
Marco G.: Abbiamo giocato con le bolle.
Com’erano?
Marco G.: Belle, perché abbiamo giocato.
Ti è piaciuto?
Marco G.: Sì, perché sì.
40. Ti è piaciuto?
Federico: Sì, perché… a me mi è piaciuto. Non ho giocato mai con la schiuma.
Alberto: Sì, perché mi piace; perché mi piacciono le bolle.
Roberta: Sì, perché era bello.
Elena: Sì, perché io mi piace.
42. Con che cosa abbiamo giocato?
Gioacchino: Con la schiuma.
Com’era?
Gioacchino: Pesce. Con le mani.
Ti sei bagnato?
Gioacchino: Sì.
Ti è piaciuto?
Gioacchino: Sì.
Lo rifacciamo altre volte?
Fedi: Sì.
51. atelier
Cosa si fa in atelier?
Davide: Si fa le cose belle e si disegna.
Marco G.: Si disegna.
Roberta: I disegni dell’acqua.
Alice: Giochi.
52.
53.
54. Come sono queste acque?
Davide: Belle.
Perché sono belle?
Davide: Perché fanno molti colori.
55. Come sono queste acque? (riferite a quelle colorate dentro ai barattoli di vetro davanti a loro)
Elena: Belle e pulite.
Perché?
Roberta: Perché sono colorate.
Miriam: Belle.
Elena: Sono colorate e belle. Belle perché mi piace colorare, le lavoro come nei cartoni di Barbapapà.
58. Davide: Pier, ti ho detto che se mischiamo tutti i colori viene un bel verde. Mi serve il blu e il giallo.
Cosa diventano insieme?
Davide: Il verde, ho visto per televisione.
59. La bellezza delle cose esiste nella
mente di chi le osserva.
D. Hume
60. Alberto: Ho fatto il prato, ho fatto dell’erba. Questa è una strada.
Dove ti porta?
Alberto: All’asilo, mi ha portato il papà.
62. Marco G.: Delle cose, i funghi, faccio anche dell’erba, delle montagne e l’arcobaleno.
Sofia: Faccio… la tartaruga.
Marco G.: Anche io al mare ho visto una tartaruga.
Marco G.: Pier, io faccio un castello.
69. ingiardino
Vi piace giocare?
Emma: Sì.
Alberto: Sì.
Elena: Anche a me
Sultan: Anche a me.
Marco P.: A io.
Sofia: Sì, al pallone.
Emmanuel: Anche io al pallone.
A Gioacchino piace giocare?
Gioacchino: Sì.
70.
71.
72.
73.
74. Che giochi vi piacciono?
Agnese: Disegnare.
Alberto: Le torri.
Emma: Giocare, le torri.
Cecilia: Costruire le torri.
80. Alice: Noi siamo a “ninì”.
Roberta: Con le brande.
Elena: Siamo a letto.
Roberta: Lì c’è l’Emma, lì c’è Alberto vicino all’Emma.
Alice: Ci ha il ciucio lei.
Roberta: C’è l’Aurora da sola.
81.
82. Aurora, Omar, Adam, Sofia, Alice, Davide, Elena, Sultan, Federico, Fedi, Gioacchino, Roberta,
Cecilia, Sveva, Rocco, Riccardo, Alberto, Marco G., Marco P., Matilde, Agnese, Emma, Muhnis,
Miriam, Emmanuel, si sono e si stanno divertendo insieme a…
83. Uomo colto è colui che sa trovare un
significato bello alle cose belle.
Oscar Wilde