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Sicurezza  alimentare:  conoscere  la  qualità  del  cibo  per  scegliere  in  
modo  consapevole
Dr.ssa  Sara  Panseri,  Dr.  Luca  Chiesa,  Prof.  Luigi  Bonizzi  (direttore  DIVET)
DIVET-­LSA  (Laboratorio  Sicurezza  Alimentare)  
Nutrire il pianeta
FAO,  2010
Produzione
alimentare
Equilibrio per  
organismo attraverso
il cibo
Basso  impatto  ambientale  
Rispetto  della  biodiversita’ Rispetto  degli  ecosistemi
Accessibilita’  al  consumo  e  
convenienza
Studio di filiere agroalimentari
• Qualità  delle  materie  prime,  sicurezza  dei  
processi  di  lavorazione,  il  contesto  
ambientale  (produzioni  di  tipo  biologico)
• Tecnologia degli  alimenti  e  corretta  
informazione del  consumatore  – scelta  
consapevole  (etichettatura,  packaging,  
conservazione)
Food Safety / Food Security
*  Nuove  fonti  alimentari:  proteine  da  insetti
Qualità  igienico-­sanitaria
Qualità  tecnologica
Qualità  organolettica
Qualità  nutrizionale
Il concetto di qualità totale
Qualità  Merceologica
(Caratteristiche  commerciali
e  aspetto  del  prodotto)
Qualità  di  Origine
(Tipicità:  prodotti  DOP,  
IGP,  STG,  …..)
Qualità  Igienico-­
Sanitaria
(Garanzie  di  sicurezza  
igienico-­sanitaria)
Qualità  
Nutrizionale
(Caratteristiche  della  
composizione  e  di  
ingredienti)
Qualità  
Organolettica
(Bontà,  aspetti  gustativi  
tipici  o  particolari)
Qualità
Etica/Sostenibilità
(Produzione  senza
sfruttamento)
Qualità  
Ambientale
(Metodi  di  produzione  
eco-­compatibili)
Principali  Aspetti  
della  Qualità  di  un  
Prodotto  
Alimentare
La  sicurezza  alimentare  è  una  assicurazione  sul  fatto  che  un  alimento  non  causerà  
danni  al  consumatore  al  momento  della  preparazione  e/o  del  consumo  
(Raspor,  2007)
La  sicurezza  alimentare  è  influenzata  dalla  
contaminazione  da  parte  di:
•Agenti  FISICI  (metalli,vetro…)
•Agenti  CHIMICI  (tossine,  residui)
•Agenti  MICROBIOLOGICI  (batteri)
Food safety
La  sicurezza  alimentare  è  una  responsabilità  condivisa  
dal  campo  alla  tavola  “FROM  FARM  TO  FORK”  (OMS)
QUALITA’  E  SICUREZZA
NELLA  FILIERA
PROCEDURE  
OPERATIVE
SISTEMI  DI
MONITORAGGIO
Food safety
ARIA
ACQUA
AMBIENTE
ALIMENTI
Fonti di inquinamento lungo la filiera
Le  sostanze  attive  lipofile  tendono  ad  accumularsi  all’interno  degli  
adipociti;;  questo  meccanismo  è  da  considerarsi  un  meccanismo  di  
difesa  dell’organismo
Processo attraverso il quale la concentrazione del pesticida nella catena
alimentare aumenta al salire lungo la piramide alimentare
I pesticidi
Bioaccumulo
Biomagnificazione
RISULTATI  
TESSUTO  ADIPOSO
0,5
0,1
0,5
0,05
0,5
10,2
0,01
0,2
0,05
0,02
0,05
0,000
0,001
0,010
0,100
1,000
Σ-­EPTACLORO  
Σ-­DDT
Σ-­ALDRINA
Σ-­ENDOSULFAN
α-­BHC
β-­BHC
δ-­BHC
γ-­BHC  (Lindano)
ENDRINA
ENDRIN  ALDEIDE
ESACLOROBENZENE
METOSSICLORO
LIMITE  MASSIMO  DI  RESIDUO  (mg/kg)
Presenza  di  pesticidi  OC  
nel  tessuto  adiposo  
sottocutaneo  bovino  in  
relazione  al  LMR  di  ogni  
sostanza  espresso  in  
mg/kg
Risultati e discussione
Trattamenti  fitosanitari  in  comprensori  con  pratiche  
agronomiche  di  natura  intensiva  (frutticoltura)
Fonti di inquinamento filiera del miele
Il  biologico  è  …
Consumatori  
di  prodotti  biologici  e  
convenzionali
Consumatori
di  soli  prodotti  biologici
Più buono 32.6% 72.7%
Più salutare 57,5% 78,3%
Più ecologico 69,5% 82,6%
Più sicuro 59,4% 78,3%
Senza OGM 75,1% 91,3%
Senza pesticidi 85,7% 95,7%
Il biologico e il consumatore
§ è  sano,  perché  prodotto  in  modo  naturale  senza  l’uso  di  
pesticidi,  OGM,  antibiotici,  ecc.
§ è  buono,  perché  segue  i  cicli  stagionali  ed  impiega  la  giusta  
quantità  di  acqua
§ è  sicuro,  perché  prevede  un  sistema  produttivo  esente  da  
sostanze  chimiche  di  sintesi  e  farmaci  ad  azione  sistematica  
per  gli  animali
§ è  controllato in  ogni  punto  della  filiera,  dal  campo  al  piatto,  
grazie  ad  enti  di  certificazione  che  operano  su  autorizzazione  
pubblica  e  sono  accreditati  al  livello  internazionale  
Il biologico e il consumatore
Il biologico e il consumatore
Il biologico e il consumatore
E  la  ricerca?.........
E la ricerca …
Mappatura  di  zone  geografiche  per  identificare  le  fonti di  
inquinamento e  studiarne  la  prevalenza  nelle  varie  matrici
alimentari
Contenuto
pesticidi
Mappatura
• Fondamentale  il  lavoro  di  monitoraggio di  
contaminanti  lungo  le  filiere
• Strumento  di  tutela e  valorizzazione produzioni  
di  tipo  biologico
Mappatura
MANGIMI: fonte di ingresso di contaminanti (pesticidi OC)
Valutare e monitorare il contenuto di pesticidi nei tagli piu’ grassi della
carcassa
Filiere  allevamento  
biologico
Sicurezza  per  il  
consumatore
Elvira Vaclavik Bräuner, 2012. A Prospective Study of Organochlorines in Adipose Tissue and Risk of
Non-­Hodgkin Lymphoma. Environmental Health Perspectives, 120: 105-­111
Food safety
Autenticità
Adulterazione  
Variazione volontaria della naturale composizione dell’alimento senza
peraltro effettuare aggiunta di altre sostanze -­ Questa frode ha riflessi
negativi sia commerciali che nutrizionali.
Sofisticazione
Modifica volontaria della composizione naturale o legale di un alimento
mediante l’ aggiunta di una sostanza estranea.
Contraffazione
Sostituzione di un alimento con un altro di minor pregio ma che presenta
caratteristiche macroscopiche assai affini.
Violazioni
Aspetto
ingannevole
Sicurezza alimentare: autenticità e le frodi
Italian sounding
Qualità  d’origine
— Tipicità:  DOP,  IGP,  STG….
— Made  in  Italy
Tipologie di violazione (2010-­2012)
Made  in  Italy
Totale  pezzi:  3.045.640
Incremento:  325,66%
Tipologie di violazione (2010-­2012)
E  la  ricerca?.........
E la ricerca …
GELATINA  REALE  o  PAPPA  REALE                                  costituisce    il  nutrimento  di  
tutte  le  larve  dell'alveare  per  i  primi  tre  giorni  di  vita  e  nutrimento  
esclusivo  dell'ape  regina  nel  corso  di  tutta  la  sua  esistenza.
Si  presenta  come  una  sostanza  biancastra,  madreperlacea,  di  consistenza  
gelatinosa  e  dal  sapore  debolmente  zuccherino,  acido  e  pungente.
Tra  i  principali  costituenti:
-­‐ acqua  66%;  -­‐ lipidi  4-­‐8%  (10-­‐HDA)
-­‐ zuccheri  semplici  e  complessi  15%;
-­‐ sostanze  azotate  13%
-­‐ vitamine,  tra  cui  tutte  quelle  del  gruppo  B;
-­‐ elementi  minerali,  oligoelementi  ed  antibiotici  naturali  
Proprieta’  antiossidanti,  antisettiche  
immunomodulatorie/stimolanti  
Prodotti dell’alverare – Royal Jelly
Il  consumo  italiano è  stimato  in  circa  400  q/anno,  dei  quali  solo  dall'  1-­ 3%  è  
presumibilmente  imputabile  alla  produzione  nazionale.  La  maggior  parte  della  
pappa  reale  attualmente  commerciata  in  Italia  è  infatti  di  importazione  
asiatica.
I  costi  di  produzione piuttosto  elevati,  uniti  ad  un  
volume  di  mercato  relativamente  modesto  e  soprattutto  
alla  disponibilità  del  prodotto  di  importazione  a  prezzi  
decisamente  ridotti,  hanno  finora  reso  la  produzione  
della  pappa  poco  interessante  per  gli  apicoltori  italiani.
Insufficiente  conoscenza  del  prodotto  e  carenza  di  
metodi  analitici  idonei  per  la  sua  valutazione
Produzione
Analisi  pollinica  GR
La possibilità di identificare l’origine geografica è il presupposto di ogni possibile
azione di valorizzazione del prodotto nazionale
Elementi  e  rapporti  isotopici  es.                
Analisi  spettrali    es.    NIR  – Near  InfraRed  
Spectroscopy
18O/16O,  D/H,  
15N14N, 13C/12C  
Analisi  Composti  Organici  Volatili  (VOCs)
Approccio analitico
Autenticità
Origine  geografica
15.00
16.00
17.00
-150.00 -145.00 -140.00 -135.00 -130.00
ξ2
H
ξ18
O
Dry Cured Ham PDO (Parma Ham)
Dry Cured Ham non-PDO
0.00
2.00
4.00
6.00
8.00
-27.00 -26.00 -25.00 -24.00 -23.00 -22.00 -21.00 -20.00 -19.00 -18.00
13
C
15
N
Dry Cured Ham PDO (Parma Ham)
Dry Cured Ham non-PDO
Elementi  e  rapporti  isotopici  – Isotope  Ratio  Mass  Spectrometry  (IRMS)                
Camp.  Italiani
Camp.  sospetti origine cinese
Camp.  Italiani
Camp.  sospetti origine cinese
Gelatina reale: case report -­ risultati
Food Safety
Tecnologia  degli  alimenti e  corretta  
informazione del  consumatore.
Scelta  corretta  e  consapevole  
(etichettatura,  packaging,  
conservazione)
Shelf-­life o vita commerciale
Shelf-­life o vita commerciale
Shelf-­life o vita commerciale
Quali  variabili influenzano  la  shelf-­life  degli  
alimenti?
Imballaggio
Imballaggio: principali funzioni
§ Contenere  il  prodotto  alimentare
§ Proteggere  l’alimento
§ Costituire  un’idonea  barriera  gas  e  vapori
§ Prevenire  o  ritardare  la  degradazione  biologica
§ Facilitare  la  movimentazione  e  il  magazzinaggio
§ Presentare  il  prodotto  in  forma  attraente
§ Rappresentare  un’opportunità  di  informazione
§ Consentire  l’identificazione  del  prodotto
§ Essere  facilmente  smaltibile  o  riciclabile
The perceived benefits of packaging
Contenimento  e  protezione
Facilità  d’uso
Etichettatura
Sostenibilità  ambientale
Funzioni  dell’imballaggio
Il  mercato  delle  plastiche  biodegradabili  salirà  da  0,36  milioni  
di  tonnellate  nel  2007  a  2,3  milioni  nel  2014
Tra  il  2006  e  il  2008,  il  61,1%  delle  imprese  alimentari  ha  puntato  
sul  packaging  per  diversificare  e  migliorare  l’offerta
Imballaggi  biodegradabili
%  giving  that  answer
In an environmental context…
Temperature di conservazione
%  of  people  mentioning  (average  number  of  mentions  =  4.25
What food issues concern consumers?
Chiudi
mi  
Temperature di conservazione
1. Verifica la  temperatura  
all’interno  del  tuo  frigorifero
2. Ricorda che  ogni  zona  del  
frigorifero  mantiene  
temperature  diverse
3. Non  conservare  alimenti  
oltre  la  loro  data  di  scadenza
4. Ricorda che  ogni  alimento  
ha  la  sua  temperatura  di  
conservazione
E  la  ricerca?.........
E la ricerca …
Packaging
Actor  to  reduce food  waste  
and  losses
LE  BIOPLASTICHE:  
IL  CASO  DELL’ACIDO  POLILATTICO  (PLA)
Percorso di tutela e valorizzazione delle produzioni agro-­‐alimentari in un
percorso tra tradizione vs innovazione (sicurezza alimentare)
Basso impatto ambientale
— Tradizione  agroalimentare
— Sostenibilità
— Innovazione
L’acido polilattico (PLA)
Salsiccia fresca
comprensorio di Varzi
Salsiccia confezionata in ATP senza
rosmarino (bianca)
Salsiccia confezionata in ATP con
rosmarino (R1)
Shelf-­life Identita’  aromatica
Estratto
rosmarino
Shelf-­life extension
Cos’è  l’etichetta?  
Qualunque  marchio  commerciale  o  di  fabbrica,  
segno,  immagine  o  altra  rappresentazione  grafica  
scritto,  stampato,  stampigliato,  marchiato,  
impresso  in  rilievo  o  a  impronta  sull’imballaggio  o  
sul  contenitore  di  un  alimento  o  che  accompagna  
tale  imballaggio  o  contenitore.  
(Art.  1  Reg.  1169/2011)
L’etichetta
Regolamento  (UE)  1169/2011  
relativo  alla  fornitura  di  informazioni  sugli  alimenti ai  consumatori  aggiorna  
e  semplifica  le  norme  precedenti  sull’etichettatura  degli  alimenti
tutelare  ulteriormente  la  salute  dei  consumatori  e  assicurare  
un’informazione  chiara  e  trasparente
indicazioni  nutrizionali  e  sulla  salute  (claims),  disciplinate  dal  
Regolamento  (CE)  1924/2006  relativo  alle  indicazioni  nutrizionali  e  sulla  
salute  fornite  sui  prodotti  alimentari
Etichettatura alimenti
Informazioni: obbligatorie / complementari
Denominazione  dell’alimento
stato  fisico  nel  quale  si  trova  e  trattamento  subito  
(in  polvere,  liofilizzato,  pastorizzato,  surgelato  etc).
Elenco  degli  ingredienti
• Tutte  le  sostanze  impiegate  in  ordine  
decrescente  di  peso
• Indicazione  degli  allergeni  con  caratteri  diversi  
(dimensione,  stile  e/o  colore)
• Se  presenti  olii  vegetali  o  grassi  vegetali:  
indicazione  di  derivazione  (es  cocco,  palma,  
idrogenati)
Informazioni obbligatorie
Gli allergeni
• Cereali contenenti  glutine:  grano,  segale,  orzo,  
avena,  farro
• Crastacei e  prodotti  a  base  di  crostacei
• Uova e  prodotti  a  base  di  uova
• Pesce e  prodotti  a  base  di  pesce
• Arachidi e  prodotti  a  base  di  arachidi
• Soia e  prodotti  a  base  di  soia
• Latte e  prodotti  a  base  di  latte
• Frutta  a  guscio: mandorle,  nocciole,  noci,  
pistacchi,  …
Gli allergeni
• Sedano  e  prodotti  a  base  di  sedano
• Senape  e  prodotti  a  base  di  senape
• Semi  di  sesamo  e  prodotti  a  base  di  semi  di  
sesamo
• Anidride  solforosa  e  solfiti
• Soia e  prodotti  a  base  di  soia
• Lupini  e  prodotti  a  base  di  lupini
• Molluschi e  prodotti  a  base  di  molluschi
Data  di  scadenza:  nel  caso  di  prodotti  molto  deperibili,  la  
data  è  preceduta  dalla  dicitura  “Da  consumare  entro  il”
•  Termine  minimo  di  conservazione  (TMC):  nel  caso  di  
alimenti  che  possono  essere  conservati  più  a  lungo  si  
troverà  la  dicitura  “Da  consumarsi  preferibilmente  entro  il”
Congelamento  
Diventa  obbligatorio  riportare  la  data  del  primo  congelamento  di  
carni,  preparazioni  a  base  di  carne  e  prodotti  ittici  non  
processati.  
SPRECHIInformazioni obbligatorie
Durabilità
del  prodotto
Condizioni  di  conservazione  ed  uso  
Indicate  per  consentire  una  conservazione  e  
un  uso  adeguato  degli  alimenti  dopo  
l’apertura  della  confezione.  
Paese  d’origine  e  luogo  di  
provenienza  
Questa  indicazione,  già  obbligatoria  per  
alcuni  prodotti  (carni  bovine,  pesce,  frutta  e  
verdura,  miele,  olio  extravergine  d’oliva),  
viene  estesa  anche  a  carni  fresche  e  
congelate  delle  specie  suina,  ovina,  caprina  
e  avicola  
Informazioni obbligatorie
Qualunque  indicazione  che  affermi,  
suggerisca  o  sottintenda  che  un  
alimento  abbia  particolari  proprietà  
nutrizionali  benefiche,  dovute  
all’energia (valore  calorico)  e/o  alle  
sostanze  nutritive  o  di  altro  tipo  che  
contiene,  contiene  in  proporzioni  
ridotte  o  accresciute  o  non  
contiene.  
(Art.  2  Reg.  1924/2006)  
Indicazione nutrizionale
• valore  energetico  
• grassi  
• acidi  grassi  saturi  
• carboidrati  
• zuccheri  
• proteine  
• sale  
Indicazione nutrizionale
L’indicazione  del  valore  energetico  è  riferita  a  100  g/100  ml  dell’alimento,  oppure  
alla  singola  porzione.  
Il  valore  energetico  è  espresso  come  percentuale  delle  assunzioni  di  riferimento  
per  un  adulto  medio  ossia  circa  2000  kcal  al  giorno.  
valorizzare  i  propri  prodotti  e  dal  consumatore  per  fare  scelte  
più  attente  e  in  linea  con  le  sue  necessità
Indicazione  nutrizionale  
Claims
Informazioni complementari
Informazioni complementari
Le  indicazioni  sulla  salute sono  
consentite  solo  se  sull’etichetta  
sono  comprese  le  seguenti  
informazioni:  
•  una  dicitura  relativa  
all’importanza  di  una  dieta  varia  
ed  equilibrata  e  di  uno  stile  di  vita  
sano
•  la  quantità  dell’alimento  e  le  
modalità  di  consumo  necessarie  
per  ottenere  l’effetto  benefico  
indicato
Informazioni complementari
Informazioni: esempi
Informazioni: esempi
Informazioni: esempi
E  la  ricerca?.........
E la ricerca …
Progetto Proalpi
Studio  sulle  
produzioni  carnee  
del  Verbano  
Cusio    Ossola
•BRESAOLA DELLA VAL D’OSSOLA
•CAPRETTO DELLA VAL VIGEZZO
•CARN SECA
•LARDO (Con cotenna, senza cotenna, alle erbe,
salato, in salamoia, affumicato, arrotolato ecc.)
•MOCETTA OSSOLANA
•MORTADELLA OSSOLANA
•PANCETTA CON COTENNA
•PROSCIUTTO MONTANO DELLA VAL VIGEZZO
•SALAME COTTO
•SALAME DI TESTA
•SALAME o SALAMINO DI CAPRA
Proteine  (%):  35.46
Carboidrati  (%):<1
Grassi  
Valori  medi  per  100  
g
Grassi  (%):  2.12  
Data  di  produzione:
Acidi grassi saturi (%):  52.25  
Acidi grassi monoinsaturi (%):  42.0
Acidi grassi polinsaturi (%):5.64  
Produttore:
Progetto Proalpi
Definire  la  composizione  e  i  relativi  valori  nutrizionali    da  portare  al  
consumatore      attraverso  l’etichetta
FILETTO
Conposizione  in  acidi  grassi  (valori  percentuali)
Acidi  grassi  saturi  (SFA) 43.36
Acidi  grassi  monoinsaturi  (MUFA) 26.20
Acidi  grassi  polinsaturi  (PUFA) 30.44
Acidi  grassi  omega-­3  (Ω3) 1.51
Acidi  grassi  omega-­6  (Ω6) 28.92
Omega-­3/omega-­6  (Ω3/Ω6) 0.05
Indice  aterogenico  (IA) 0.51
Indice  trombogenico  (IT) 1.29
TENERONE
Conposizione  in  acidi  grassi  (valori  percentuali)
Acidi  grassi  saturi  (SFA) 46.31
Acidi  grassi  monoinsaturi  (MUFA) 34.81
Acidi  grassi  polinsaturi  (PUFA) 18.88
Acidi  grassi  omega-­3  (Ω3) 0.82
Acidi  grassi  omega-­6  (Ω6) 18.06
Omega-­3/omega-­6  (Ω3/Ω6) 0.04
Indice  aterogenico  (IA) 0.6
Indice  trombogenico  (IT) 1.54
SCARAMELLA
Conposizione  in  acidi  grassi  (valori  percentuali)
Acidi  grassi  saturi  (SFA) 42.96
Acidi  grassi  monoinsaturi  (MUFA) 37.03
Acidi  grassi  polinsaturi  (PUFA) 20.01
Acidi  grassi  omega-­3  (Ω3) 1.07
Acidi  grassi  omega-­6  (Ω6) 18.94
Omega-­3/omega-­6  (Ω3/Ω6) 0.06
Indice  aterogenico  (IA) 0.57
Indice  trombogenico (IT) 1.33
FESA
Conposizione  in  acidi  grassi  (valori  percentuali)
Acidi  grassi  saturi  (SFA) 38.08
Acidi  grassi  monoinsaturi  (MUFA) 24.88
Acidi  grassi  polinsaturi  (PUFA) 37.03
Acidi  grassi  omega-­3  (Ω3) 1.76
Acidi  grassi  omega-­6  (Ω6) 35.27
Omega-­3/omega-­6  (Ω3/Ω6) 0.05
Indice  aterogenico  (IA) 0.39
Indice  trombogenico  (IT) 1.03
Composizione acidica della frazione lipidica
Grazie per l’attenzione

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Hacking Health Milano / Cafe#2: Sicurezza Alimentare

  • 1. Sicurezza  alimentare:  conoscere  la  qualità  del  cibo  per  scegliere  in   modo  consapevole Dr.ssa  Sara  Panseri,  Dr.  Luca  Chiesa,  Prof.  Luigi  Bonizzi  (direttore  DIVET) DIVET-­LSA  (Laboratorio  Sicurezza  Alimentare)  
  • 3. FAO,  2010 Produzione alimentare Equilibrio per   organismo attraverso il cibo Basso  impatto  ambientale   Rispetto  della  biodiversita’ Rispetto  degli  ecosistemi Accessibilita’  al  consumo  e   convenienza Studio di filiere agroalimentari
  • 4. • Qualità  delle  materie  prime,  sicurezza  dei   processi  di  lavorazione,  il  contesto   ambientale  (produzioni  di  tipo  biologico) • Tecnologia degli  alimenti  e  corretta   informazione del  consumatore  – scelta   consapevole  (etichettatura,  packaging,   conservazione) Food Safety / Food Security *  Nuove  fonti  alimentari:  proteine  da  insetti
  • 5. Qualità  igienico-­sanitaria Qualità  tecnologica Qualità  organolettica Qualità  nutrizionale Il concetto di qualità totale
  • 6. Qualità  Merceologica (Caratteristiche  commerciali e  aspetto  del  prodotto) Qualità  di  Origine (Tipicità:  prodotti  DOP,   IGP,  STG,  …..) Qualità  Igienico-­ Sanitaria (Garanzie  di  sicurezza   igienico-­sanitaria) Qualità   Nutrizionale (Caratteristiche  della   composizione  e  di   ingredienti) Qualità   Organolettica (Bontà,  aspetti  gustativi   tipici  o  particolari) Qualità Etica/Sostenibilità (Produzione  senza sfruttamento) Qualità   Ambientale (Metodi  di  produzione   eco-­compatibili) Principali  Aspetti   della  Qualità  di  un   Prodotto   Alimentare
  • 7. La  sicurezza  alimentare  è  una  assicurazione  sul  fatto  che  un  alimento  non  causerà   danni  al  consumatore  al  momento  della  preparazione  e/o  del  consumo   (Raspor,  2007) La  sicurezza  alimentare  è  influenzata  dalla   contaminazione  da  parte  di: •Agenti  FISICI  (metalli,vetro…) •Agenti  CHIMICI  (tossine,  residui) •Agenti  MICROBIOLOGICI  (batteri) Food safety
  • 8. La  sicurezza  alimentare  è  una  responsabilità  condivisa   dal  campo  alla  tavola  “FROM  FARM  TO  FORK”  (OMS) QUALITA’  E  SICUREZZA NELLA  FILIERA PROCEDURE   OPERATIVE SISTEMI  DI MONITORAGGIO Food safety
  • 10. Le  sostanze  attive  lipofile  tendono  ad  accumularsi  all’interno  degli   adipociti;;  questo  meccanismo  è  da  considerarsi  un  meccanismo  di   difesa  dell’organismo Processo attraverso il quale la concentrazione del pesticida nella catena alimentare aumenta al salire lungo la piramide alimentare I pesticidi Bioaccumulo Biomagnificazione
  • 11. RISULTATI   TESSUTO  ADIPOSO 0,5 0,1 0,5 0,05 0,5 10,2 0,01 0,2 0,05 0,02 0,05 0,000 0,001 0,010 0,100 1,000 Σ-­EPTACLORO   Σ-­DDT Σ-­ALDRINA Σ-­ENDOSULFAN α-­BHC β-­BHC δ-­BHC γ-­BHC  (Lindano) ENDRINA ENDRIN  ALDEIDE ESACLOROBENZENE METOSSICLORO LIMITE  MASSIMO  DI  RESIDUO  (mg/kg) Presenza  di  pesticidi  OC   nel  tessuto  adiposo   sottocutaneo  bovino  in   relazione  al  LMR  di  ogni   sostanza  espresso  in   mg/kg Risultati e discussione
  • 12. Trattamenti  fitosanitari  in  comprensori  con  pratiche   agronomiche  di  natura  intensiva  (frutticoltura) Fonti di inquinamento filiera del miele
  • 13. Il  biologico  è  … Consumatori   di  prodotti  biologici  e   convenzionali Consumatori di  soli  prodotti  biologici Più buono 32.6% 72.7% Più salutare 57,5% 78,3% Più ecologico 69,5% 82,6% Più sicuro 59,4% 78,3% Senza OGM 75,1% 91,3% Senza pesticidi 85,7% 95,7% Il biologico e il consumatore
  • 14. § è  sano,  perché  prodotto  in  modo  naturale  senza  l’uso  di   pesticidi,  OGM,  antibiotici,  ecc. § è  buono,  perché  segue  i  cicli  stagionali  ed  impiega  la  giusta   quantità  di  acqua § è  sicuro,  perché  prevede  un  sistema  produttivo  esente  da   sostanze  chimiche  di  sintesi  e  farmaci  ad  azione  sistematica   per  gli  animali § è  controllato in  ogni  punto  della  filiera,  dal  campo  al  piatto,   grazie  ad  enti  di  certificazione  che  operano  su  autorizzazione   pubblica  e  sono  accreditati  al  livello  internazionale   Il biologico e il consumatore
  • 15. Il biologico e il consumatore
  • 16. Il biologico e il consumatore
  • 18. Mappatura  di  zone  geografiche  per  identificare  le  fonti di   inquinamento e  studiarne  la  prevalenza  nelle  varie  matrici alimentari Contenuto pesticidi Mappatura
  • 19. • Fondamentale  il  lavoro  di  monitoraggio di   contaminanti  lungo  le  filiere • Strumento  di  tutela e  valorizzazione produzioni   di  tipo  biologico Mappatura
  • 20. MANGIMI: fonte di ingresso di contaminanti (pesticidi OC) Valutare e monitorare il contenuto di pesticidi nei tagli piu’ grassi della carcassa Filiere  allevamento   biologico Sicurezza  per  il   consumatore Elvira Vaclavik Bräuner, 2012. A Prospective Study of Organochlorines in Adipose Tissue and Risk of Non-­Hodgkin Lymphoma. Environmental Health Perspectives, 120: 105-­111
  • 22. Adulterazione   Variazione volontaria della naturale composizione dell’alimento senza peraltro effettuare aggiunta di altre sostanze -­ Questa frode ha riflessi negativi sia commerciali che nutrizionali. Sofisticazione Modifica volontaria della composizione naturale o legale di un alimento mediante l’ aggiunta di una sostanza estranea. Contraffazione Sostituzione di un alimento con un altro di minor pregio ma che presenta caratteristiche macroscopiche assai affini. Violazioni Aspetto ingannevole Sicurezza alimentare: autenticità e le frodi
  • 23. Italian sounding Qualità  d’origine — Tipicità:  DOP,  IGP,  STG…. — Made  in  Italy
  • 24. Tipologie di violazione (2010-­2012) Made  in  Italy Totale  pezzi:  3.045.640 Incremento:  325,66%
  • 25. Tipologie di violazione (2010-­2012)
  • 27. GELATINA  REALE  o  PAPPA  REALE                                  costituisce    il  nutrimento  di   tutte  le  larve  dell'alveare  per  i  primi  tre  giorni  di  vita  e  nutrimento   esclusivo  dell'ape  regina  nel  corso  di  tutta  la  sua  esistenza. Si  presenta  come  una  sostanza  biancastra,  madreperlacea,  di  consistenza   gelatinosa  e  dal  sapore  debolmente  zuccherino,  acido  e  pungente. Tra  i  principali  costituenti: -­‐ acqua  66%;  -­‐ lipidi  4-­‐8%  (10-­‐HDA) -­‐ zuccheri  semplici  e  complessi  15%; -­‐ sostanze  azotate  13% -­‐ vitamine,  tra  cui  tutte  quelle  del  gruppo  B; -­‐ elementi  minerali,  oligoelementi  ed  antibiotici  naturali   Proprieta’  antiossidanti,  antisettiche   immunomodulatorie/stimolanti   Prodotti dell’alverare – Royal Jelly
  • 28. Il  consumo  italiano è  stimato  in  circa  400  q/anno,  dei  quali  solo  dall'  1-­ 3%  è   presumibilmente  imputabile  alla  produzione  nazionale.  La  maggior  parte  della   pappa  reale  attualmente  commerciata  in  Italia  è  infatti  di  importazione   asiatica. I  costi  di  produzione piuttosto  elevati,  uniti  ad  un   volume  di  mercato  relativamente  modesto  e  soprattutto   alla  disponibilità  del  prodotto  di  importazione  a  prezzi   decisamente  ridotti,  hanno  finora  reso  la  produzione   della  pappa  poco  interessante  per  gli  apicoltori  italiani. Insufficiente  conoscenza  del  prodotto  e  carenza  di   metodi  analitici  idonei  per  la  sua  valutazione Produzione
  • 29. Analisi  pollinica  GR La possibilità di identificare l’origine geografica è il presupposto di ogni possibile azione di valorizzazione del prodotto nazionale Elementi  e  rapporti  isotopici  es.                 Analisi  spettrali    es.    NIR  – Near  InfraRed   Spectroscopy 18O/16O,  D/H,   15N14N, 13C/12C   Analisi  Composti  Organici  Volatili  (VOCs) Approccio analitico Autenticità Origine  geografica
  • 30. 15.00 16.00 17.00 -150.00 -145.00 -140.00 -135.00 -130.00 ξ2 H ξ18 O Dry Cured Ham PDO (Parma Ham) Dry Cured Ham non-PDO 0.00 2.00 4.00 6.00 8.00 -27.00 -26.00 -25.00 -24.00 -23.00 -22.00 -21.00 -20.00 -19.00 -18.00 13 C 15 N Dry Cured Ham PDO (Parma Ham) Dry Cured Ham non-PDO Elementi  e  rapporti  isotopici  – Isotope  Ratio  Mass  Spectrometry  (IRMS)                 Camp.  Italiani Camp.  sospetti origine cinese Camp.  Italiani Camp.  sospetti origine cinese Gelatina reale: case report -­ risultati
  • 31. Food Safety Tecnologia  degli  alimenti e  corretta   informazione del  consumatore. Scelta  corretta  e  consapevole   (etichettatura,  packaging,   conservazione)
  • 32. Shelf-­life o vita commerciale
  • 33.
  • 34. Shelf-­life o vita commerciale
  • 35. Shelf-­life o vita commerciale Quali  variabili influenzano  la  shelf-­life  degli   alimenti?
  • 37. Imballaggio: principali funzioni § Contenere  il  prodotto  alimentare § Proteggere  l’alimento § Costituire  un’idonea  barriera  gas  e  vapori § Prevenire  o  ritardare  la  degradazione  biologica § Facilitare  la  movimentazione  e  il  magazzinaggio § Presentare  il  prodotto  in  forma  attraente § Rappresentare  un’opportunità  di  informazione § Consentire  l’identificazione  del  prodotto § Essere  facilmente  smaltibile  o  riciclabile
  • 38. The perceived benefits of packaging
  • 39. Contenimento  e  protezione Facilità  d’uso Etichettatura Sostenibilità  ambientale Funzioni  dell’imballaggio
  • 40. Il  mercato  delle  plastiche  biodegradabili  salirà  da  0,36  milioni   di  tonnellate  nel  2007  a  2,3  milioni  nel  2014 Tra  il  2006  e  il  2008,  il  61,1%  delle  imprese  alimentari  ha  puntato   sul  packaging  per  diversificare  e  migliorare  l’offerta Imballaggi  biodegradabili
  • 41. %  giving  that  answer In an environmental context…
  • 43. %  of  people  mentioning  (average  number  of  mentions  =  4.25 What food issues concern consumers?
  • 44. Chiudi mi   Temperature di conservazione 1. Verifica la  temperatura   all’interno  del  tuo  frigorifero 2. Ricorda che  ogni  zona  del   frigorifero  mantiene   temperature  diverse 3. Non  conservare  alimenti   oltre  la  loro  data  di  scadenza 4. Ricorda che  ogni  alimento   ha  la  sua  temperatura  di   conservazione
  • 46. Packaging Actor  to  reduce food  waste   and  losses
  • 47. LE  BIOPLASTICHE:   IL  CASO  DELL’ACIDO  POLILATTICO  (PLA) Percorso di tutela e valorizzazione delle produzioni agro-­‐alimentari in un percorso tra tradizione vs innovazione (sicurezza alimentare) Basso impatto ambientale — Tradizione  agroalimentare — Sostenibilità — Innovazione
  • 49. Salsiccia fresca comprensorio di Varzi Salsiccia confezionata in ATP senza rosmarino (bianca) Salsiccia confezionata in ATP con rosmarino (R1) Shelf-­life Identita’  aromatica Estratto rosmarino Shelf-­life extension
  • 50. Cos’è  l’etichetta?   Qualunque  marchio  commerciale  o  di  fabbrica,   segno,  immagine  o  altra  rappresentazione  grafica   scritto,  stampato,  stampigliato,  marchiato,   impresso  in  rilievo  o  a  impronta  sull’imballaggio  o   sul  contenitore  di  un  alimento  o  che  accompagna   tale  imballaggio  o  contenitore.   (Art.  1  Reg.  1169/2011) L’etichetta
  • 51. Regolamento  (UE)  1169/2011   relativo  alla  fornitura  di  informazioni  sugli  alimenti ai  consumatori  aggiorna   e  semplifica  le  norme  precedenti  sull’etichettatura  degli  alimenti tutelare  ulteriormente  la  salute  dei  consumatori  e  assicurare   un’informazione  chiara  e  trasparente indicazioni  nutrizionali  e  sulla  salute  (claims),  disciplinate  dal   Regolamento  (CE)  1924/2006  relativo  alle  indicazioni  nutrizionali  e  sulla   salute  fornite  sui  prodotti  alimentari Etichettatura alimenti
  • 52.
  • 54. Denominazione  dell’alimento stato  fisico  nel  quale  si  trova  e  trattamento  subito   (in  polvere,  liofilizzato,  pastorizzato,  surgelato  etc). Elenco  degli  ingredienti • Tutte  le  sostanze  impiegate  in  ordine   decrescente  di  peso • Indicazione  degli  allergeni  con  caratteri  diversi   (dimensione,  stile  e/o  colore) • Se  presenti  olii  vegetali  o  grassi  vegetali:   indicazione  di  derivazione  (es  cocco,  palma,   idrogenati) Informazioni obbligatorie
  • 55. Gli allergeni • Cereali contenenti  glutine:  grano,  segale,  orzo,   avena,  farro • Crastacei e  prodotti  a  base  di  crostacei • Uova e  prodotti  a  base  di  uova • Pesce e  prodotti  a  base  di  pesce • Arachidi e  prodotti  a  base  di  arachidi • Soia e  prodotti  a  base  di  soia • Latte e  prodotti  a  base  di  latte • Frutta  a  guscio: mandorle,  nocciole,  noci,   pistacchi,  …
  • 56. Gli allergeni • Sedano  e  prodotti  a  base  di  sedano • Senape  e  prodotti  a  base  di  senape • Semi  di  sesamo  e  prodotti  a  base  di  semi  di   sesamo • Anidride  solforosa  e  solfiti • Soia e  prodotti  a  base  di  soia • Lupini  e  prodotti  a  base  di  lupini • Molluschi e  prodotti  a  base  di  molluschi
  • 57. Data  di  scadenza:  nel  caso  di  prodotti  molto  deperibili,  la   data  è  preceduta  dalla  dicitura  “Da  consumare  entro  il” •  Termine  minimo  di  conservazione  (TMC):  nel  caso  di   alimenti  che  possono  essere  conservati  più  a  lungo  si   troverà  la  dicitura  “Da  consumarsi  preferibilmente  entro  il” Congelamento   Diventa  obbligatorio  riportare  la  data  del  primo  congelamento  di   carni,  preparazioni  a  base  di  carne  e  prodotti  ittici  non   processati.   SPRECHIInformazioni obbligatorie Durabilità del  prodotto
  • 58. Condizioni  di  conservazione  ed  uso   Indicate  per  consentire  una  conservazione  e   un  uso  adeguato  degli  alimenti  dopo   l’apertura  della  confezione.   Paese  d’origine  e  luogo  di   provenienza   Questa  indicazione,  già  obbligatoria  per   alcuni  prodotti  (carni  bovine,  pesce,  frutta  e   verdura,  miele,  olio  extravergine  d’oliva),   viene  estesa  anche  a  carni  fresche  e   congelate  delle  specie  suina,  ovina,  caprina   e  avicola   Informazioni obbligatorie
  • 59. Qualunque  indicazione  che  affermi,   suggerisca  o  sottintenda  che  un   alimento  abbia  particolari  proprietà   nutrizionali  benefiche,  dovute   all’energia (valore  calorico)  e/o  alle   sostanze  nutritive  o  di  altro  tipo  che   contiene,  contiene  in  proporzioni   ridotte  o  accresciute  o  non   contiene.   (Art.  2  Reg.  1924/2006)   Indicazione nutrizionale
  • 60. • valore  energetico   • grassi   • acidi  grassi  saturi   • carboidrati   • zuccheri   • proteine   • sale   Indicazione nutrizionale L’indicazione  del  valore  energetico  è  riferita  a  100  g/100  ml  dell’alimento,  oppure   alla  singola  porzione.   Il  valore  energetico  è  espresso  come  percentuale  delle  assunzioni  di  riferimento   per  un  adulto  medio  ossia  circa  2000  kcal  al  giorno.  
  • 61. valorizzare  i  propri  prodotti  e  dal  consumatore  per  fare  scelte   più  attente  e  in  linea  con  le  sue  necessità Indicazione  nutrizionale   Claims Informazioni complementari
  • 63. Le  indicazioni  sulla  salute sono   consentite  solo  se  sull’etichetta   sono  comprese  le  seguenti   informazioni:   •  una  dicitura  relativa   all’importanza  di  una  dieta  varia   ed  equilibrata  e  di  uno  stile  di  vita   sano •  la  quantità  dell’alimento  e  le   modalità  di  consumo  necessarie   per  ottenere  l’effetto  benefico   indicato Informazioni complementari
  • 68. Progetto Proalpi Studio  sulle   produzioni  carnee   del  Verbano   Cusio    Ossola
  • 69. •BRESAOLA DELLA VAL D’OSSOLA •CAPRETTO DELLA VAL VIGEZZO •CARN SECA •LARDO (Con cotenna, senza cotenna, alle erbe, salato, in salamoia, affumicato, arrotolato ecc.) •MOCETTA OSSOLANA •MORTADELLA OSSOLANA •PANCETTA CON COTENNA •PROSCIUTTO MONTANO DELLA VAL VIGEZZO •SALAME COTTO •SALAME DI TESTA •SALAME o SALAMINO DI CAPRA Proteine  (%):  35.46 Carboidrati  (%):<1 Grassi   Valori  medi  per  100   g Grassi  (%):  2.12   Data  di  produzione: Acidi grassi saturi (%):  52.25   Acidi grassi monoinsaturi (%):  42.0 Acidi grassi polinsaturi (%):5.64   Produttore: Progetto Proalpi Definire  la  composizione  e  i  relativi  valori  nutrizionali    da  portare  al   consumatore      attraverso  l’etichetta
  • 70.
  • 71. FILETTO Conposizione  in  acidi  grassi  (valori  percentuali) Acidi  grassi  saturi  (SFA) 43.36 Acidi  grassi  monoinsaturi  (MUFA) 26.20 Acidi  grassi  polinsaturi  (PUFA) 30.44 Acidi  grassi  omega-­3  (Ω3) 1.51 Acidi  grassi  omega-­6  (Ω6) 28.92 Omega-­3/omega-­6  (Ω3/Ω6) 0.05 Indice  aterogenico  (IA) 0.51 Indice  trombogenico  (IT) 1.29 TENERONE Conposizione  in  acidi  grassi  (valori  percentuali) Acidi  grassi  saturi  (SFA) 46.31 Acidi  grassi  monoinsaturi  (MUFA) 34.81 Acidi  grassi  polinsaturi  (PUFA) 18.88 Acidi  grassi  omega-­3  (Ω3) 0.82 Acidi  grassi  omega-­6  (Ω6) 18.06 Omega-­3/omega-­6  (Ω3/Ω6) 0.04 Indice  aterogenico  (IA) 0.6 Indice  trombogenico  (IT) 1.54 SCARAMELLA Conposizione  in  acidi  grassi  (valori  percentuali) Acidi  grassi  saturi  (SFA) 42.96 Acidi  grassi  monoinsaturi  (MUFA) 37.03 Acidi  grassi  polinsaturi  (PUFA) 20.01 Acidi  grassi  omega-­3  (Ω3) 1.07 Acidi  grassi  omega-­6  (Ω6) 18.94 Omega-­3/omega-­6  (Ω3/Ω6) 0.06 Indice  aterogenico  (IA) 0.57 Indice  trombogenico (IT) 1.33 FESA Conposizione  in  acidi  grassi  (valori  percentuali) Acidi  grassi  saturi  (SFA) 38.08 Acidi  grassi  monoinsaturi  (MUFA) 24.88 Acidi  grassi  polinsaturi  (PUFA) 37.03 Acidi  grassi  omega-­3  (Ω3) 1.76 Acidi  grassi  omega-­6  (Ω6) 35.27 Omega-­3/omega-­6  (Ω3/Ω6) 0.05 Indice  aterogenico  (IA) 0.39 Indice  trombogenico  (IT) 1.03 Composizione acidica della frazione lipidica