Mais conteúdo relacionado Semelhante a Gastroenteriti acute e contraccezione ormonale (20) Gastroenteriti acute e contraccezione ormonale1. GASTROENTERITI ACUTE:
COME SCEGLIERE IL GIUSTO CONTRACCETTIVO?
Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
dell'Ospedale San Raffaele Resnati di Milano
© 2011 Think2it - Gynevra.it
2. Gastroenteriti:
come scegliere il giusto contraccettivo?
Introduzione
Le diverse tipologie di infezioni intestinali
●Enteriti virali
●Enteriti parassitarie
●Enteriti batteriche
Gastroenteriti e contraccezione
I vantaggi del cerotto contraccettivo
Bibliografia
© 2011 Think2it - Gynevra.it
4. Gastroenteriti e contraccezione
Introduzione
Le infezioni e infestazioni dell’apparato digerente (stomaco e intestino tenue e crasso) sono malattie ubiquitarie
che colpiscono soggetti in tutte le età e condizioni sociali.
Sono causate principalmente da batteri e da virus,
più raramente da funghi o parassiti.
Sono frequenti piccole epidemie in ambienti sovraffollati: asili, ospedali, case di riposo, navi da crociera, villaggi
vacanze, campeggi, etc.
Caratteristiche
L’epidemiologia, la sintomatologia, il decorso e la prognosi delle gastroenteriti sono funzione:
●Delle situazioni ambientali, ad esempio le condizioni igieniche.
●Delle condizioni del soggetto ospitante: stato di nutrizione, igiene personale, acidità gastrica, motilità
intestinale, reattività della flora batterica intestinale.
●Inoltre, sono funzione dell’agente patogeno responsabile che può presentare caratteristiche specifiche per:
carica infettante, capacità di invadere l’intestino o di proliferare.
Molto diffuse nei paesi in via di sviluppo, le gastroenteriti sono la seconda causa che motiva il consulto con il
medico di medicina generale nei paesi industrializzati.
(EpiCentro, Malattie infettive) (UNIGASTRO, 2010-12) © 2011 Think2it - Gynevra.it
5. Gastroenteriti e contraccezione
Meccanismo d’azione
I parassiti che ne sono responsabili possono:
2.entrare attraverso la bocca per poi invadere
direttamente l'intestino, danneggiandone il rivestimento
interno e provocando l'infiammazione;
3.agire producendo tossine (per esempio, nel colera) che
bloccano l'assorbimento dell'acqua e dei sali nell'intestino,
determinando uno stato di diarrea.
In base all’eziologia possono essere suddivise in enteriti:
●Batteriche
●Virali
●Parassitarie
(EpiCentro, Malattie infettive) (UNIGASTRO, 2010-12) © 2011 Think2it - Gynevra.it
6. Gastroenteriti e contraccezione
Localizzazione per agente
Agente Localizzazione
Salmonella Ileo
Shigella Colon
V. cholerae Tenue
Y. enterocolitica Ileo terminale
E. coli enteropatogeno Digiuno
E. coli enterotossico Tenue
E. coli enteroemorragico Colon
E. coli enteroinvasivo Colon
E. coli enteroadesivo Tenue
Campylobacter Intestino: Ileo, Colon, Digiuno
Aeromonas Tenue, Colon
C. Difficile Colon
Roravirus, norovirus, adenovirus enterici, astrovirus, calicivirus,
Stomaco (rotavirus), duodeno e digiuno
Coronavirus
(EpiCentro, Malattie infettive) (UNIGASTRO, 2010-12) © 2011 Think2it - Gynevra.it
7. Gastroenteriti e contraccezione
Sintomi e decorso clinico
Vomito, dolori addominali e, soprattutto, diarrea sono i
sintomi che accomunano tutte le gastroenteriti.
Le conseguenze generali:
• Transito intestinale accelerato.
• Ridotto assorbimento di farmaci assunti per via orale.
• Infiammazione variabile della mucosa intestinale.
Le conseguenze sul piano contraccettivo:
• Rischio di mancata copertura contraccettiva con il Consigliare la donna nella scelta del metodo
contraccettivo orale. contraccettivo suggerendo quello che le garantisce
massima efficacia contraccettiva e migliore
• Incapacità di aderire correttamente alla terapia.
consistenza d’uso.
Frequenti episodi di diarrea e una
infiammazione a livello dell’intestino tenue
possono compromettere l'assorbimento e il
metabolismo degli ormoni steroidei assunti
per bocca.
(Dai C et al, 2011) (Thabane M, et al, 2007) (EpiCentro, Malattie infettive) (UNIGASTRO, 2010-12) © 2011 Think2it - Gynevra.it
9. Enteriti virali
Caratteristiche
● Le enteriti virali sono definite influenze
intestinali.
● Provocano uno stato infiammatorio dell’intestino
crasso e tenue, con sintomi come il vomito e la
diarrea.
● Sono diversi i virus che possono causare
l’infiammazione. In particolare, tra i virus che
interessano la popolazione adulta: Calicivirus,
Norovirus.
● Le comunità sono luoghi a più alto rischio di
infezione.
Focolai di norovirus possono verificarsi all’interno
di comunità come scuole, strutture per l'infanzia, Provocano uno stato infiammatorio
e case di cura, e all’interno di gruppi, sale per dell’intestino crasso e tenue, con sintomi come
banchetti, navi da crociera, dormitori , campeggi, il vomito e la diarrea.
villaggi turistici.
(EFSA Journal, 2011) (Centers for Disease Control and Prevention, 2009) (UNIGASTRO, 2010-12) © 2011 Think2it - Gynevra.it
10. Enteriti virali
Stagionalità e luoghi di
diffusione
●Ogni virus ha la sua specifica attività stagionale.
Le infezioni da rotavirus e astrovirus, che riguardano
la popolazione pediatrica, si verificano durante i mesi
più freddi dell'anno (da ottobre ad aprile).
Le infezioni da norovirus si verificano tutto l'anno,
ma tendono ad aumentare nei mesi più freddi.
●Pur non essendo connesse all’influenza (malattia
respiratoria causata dal virus dell’influenza), si tratta
di infezioni più frequenti durante la stagione
invernale.
Trasmissione I mesi invernali sono quelli a più alto rischio.
Si tratta di virus molto contagiosi, che possono
trasmettersi:
●da persona a persona
●tramite acqua e cibo contaminati
(EFSA Journal, 2011) (CDC, 2011) (UNIGASTRO, 2010-12) © 2011 Think2it - Gynevra.it
11. Enteriti virali
Segni e sintomi
Vomito e diarrea acquosa sono i principali sintomi
delle gastroenteriti di origine virale.
●Transito intestinale accelerato.
●Stato infiammatorio variabile della mucosa
intestinale.
Tuttavia, trattandosi di un vero e proprio stato
influenzale, la persona affetta può mostrare anche
sintomi tipici dell’influenza, quali mal di testa, febbre,
crampi addominali.
(EFSA Journal, 2011) (CDC, 2011) (UNIGASTRO, 2010-12) © 2011 Think2it - Gynevra.it
12. Enteriti virali
Diagnosi
Possono essere diagnosticate dal medico:
●Sulla base dei sintomi riportati.
●Dall’esame obiettivo del paziente.
●Attraverso un esame delle feci.
Terapia
L’aspetto principale del trattamento delle enteriti
virali è la prevenzione della disidratazione,
attraverso l’assunzione costante di liquidi.
Come ridurre le possibilità di
contagio?
●Lavare le mani frequentemente.
●Disinfettare le superfici contaminate utilizzando
prodotti a base ipoclorito di sodio (candeggina).
●Lavare immediatamente i vestiti venuti a contatto
con i virus.
(EFSA Journal, 2011) (CDC, 2011) (UNIGASTRO, 2010-12) © 2011 Think2it - Gynevra.it
13. Norovirus
Cosa sono?
● I norovirus (noti anche come virus di Norwalk) appartengono alla famiglia dei Calicivirus.
● Sono gli agenti di infezione gastrointestinale virale ed epidemica più diffusi Paesi dell’Europa occidentale:
responsabili dell’85 % delle infezioni intestinali di natura virale dal 1995 al 2000 in Europa (e del 50% delle
tossico-infezioni di natura alimentare).
● Sono almeno 23 milioni i casi di gastroenteriti acute dovute a un’infezione da norovirus ogni anno.
● Questi virus possono causare la gastroenterite.
● Piccole epidemie di norovirus spesso si verificano in comunità chiuse.
Caratteristiche
● La diffusione del virus è piuttosto veloce tramite il cibo contaminato o una persona infetta.
Periodo di incubazione
24-48 ore
Decorso della malattia
● Una persona ammalata resta contagiosa nelle 48 ore che seguono la risoluzione dei sintomi.
● Sono necessari fino a dieci giorni per l’eliminazione completa dei sintomi.
Negli ultimi anni si registra una tendenza all’aumento della diffusione di norovirus.
Sono responsabili del 50% del totale delle gastroenteriti.
Piccole epidemie di norovirus spesso si verificano in comunità chiuse.
(CDC, 2009) (Lancet, 2004) (Health protection agency 2008) © 2011 Think2it - Gynevra.it
14. Norovirus
Sintomi comuni
●Vomito
●Diarrea
●Crampi allo stomaco
Sintomi meno comuni
Febbre bassa, brividi, cefalea, dolori muscolari,
nausea e spossatezza.
Bacino di proliferazione
Tratto gastrointestinale dell’uomo.
Caratteristiche specifiche
In presenza di focolai epidemici in comunità o in
ambienti affollati (scuole, ristoranti, asili, campeggi,
ospedali) le percentuali di contagio salgono al
50-70%.
(MMWR. 2010) © 2011 Think2it - Gynevra.it
15. Norovirus
Modalità di trasmissione: dati
Veicoli
Tra le 232 epidemie riportate e monitorate dai CDC tra il 1997 e il 2000 sono state attribuite:
●57% a cibo infetto
●16% a contatto diretto tra persone
●3% ad acqua contaminata
●23% dei casi la fonte non è stata identificata
Nella maggior parte dei Paesi europei è stato registrato un andamento crescente dei casi di infezione da
norovirus a partire dal 1997, con un picco significativo nel 2006 in molti Paesi europei.
Dal luglio 2002, per esempio, il 41% delle epidemie totali di gastroenterite sono state associate con
l’identificazione di un nuovo ceppo di norovirus.
Luoghi
Nel 36% dei casi l’epidemia ha avuto origine in un ristorante o una mensa
Nel 23% in case di riposo
Nel 13% in una scuola
Nel 10% in villaggi vacanze o navi crociera.
(Health protection agency, 2008) (Epicentro, ISS 2010)(Lancet, 2004) © 2011 Think2it - Gynevra.it
16. Norovirus
Diagnosi
Fino a poco tempo identificabili solo con
l’osservazione al microscopio elettronico, o rilevando
anticorpi nel sangue. Oggi sono disponibili test
diagnostici rapidi con l’uso di marcatori molecolari su
campioni di feci.
Terapia
Non c’è una terapia specifica contro il norovirus, né
un vaccino preventivo. I meccanismi di
immunizzazione contro il virus sono poco conosciuti
e l’immunità dura solo alcuni mesi: lo stesso
individuo quindi può essere infettato dal virus più
volte nel corso della vita.
Cosa fare se si contrae un norovirus?
L’unica misura è quella di assumere molti liquidi per • Informarne il medico
compensare la disidratazione dovuta al vomito e alla • Bere molto
diarrea. • Lavarsi spesso le mani
In particolare, la disidratazione può rappresentare
una complicazione più seria per i bambini, gli anziani
e i soggetti con precario equilibrio metabolico o
cardiocircolatorio.
(Epicentro, 2010) © 2011 Think2it - Gynevra.it
17. GASTROENTERITI ACUTE: COME SCEGLIERE IL GIUSTO
CONTRACCETTIVO?
ENTERITI PARASSITARIE
Giardia Lamblia
© 2011 Think2it - Gynevra.it
18. Enteriti parassitarie
Infezioni e infestazioni dell’apparato digerente
Cosa sono?
Le parassitosi dell’intestino umano sono causate da protozoi o da elminti.
Epidemiologia
In Italia, secondo dati relativamente recenti, le parassitosi intestinali colpiscono almeno il 5-7% della
popolazione (0,5-18%).
I numeri sono probabilmente sottostimati sia perché riferiti solo a soggetti sintomatici, sia perché il
fenomeno delle grandi migrazioni e l’aumento dei pazienti con deficit immunologici (trapiantati, sieropositivi
per HIV, sottoposti a terapie con cortisone o chemioterapici) lasciano ipotizzare un trend in aumento
nell’immediato futuro.
(Crotti D. 2008) (Crotti D. 2001)(Istat, 2010) © 2011 Think2it - Gynevra.it
19. Enteriti parassitarie
Caratteristiche dei patogeni che infestano l’intestino
Organismo o Patogeno Localizzazione Strumento Prevalenza (Bacino di
patologia diagnostico proliferazione/trasmissi
one)
Balantidiosi Balantidium coli Mucosa Intestinale Feci
Blastocistosi Blastocystis Intestino Esame microscopico 2 - 20% della Ingestione di cibo
delle feci (PCR, anti popolazione contaminato dalle feci di
body) animali o esseri umani
infetti
Dientamoebiasi Dientamoeba Intestino Feci Più del 10% Ingestione di acqua o
fragilis nei paesi cibo contaminati dalle
industrializzati feci
Amoebiasi Entamoeba Intestino Feci Paesi con scarse Trasmissione oro-fecale
histolytica condizioni igienico-
sanitarie, regioni
tropicali e ad alta
densità di
popolazione
Giardiasi Giardia lamblia Lume dell’intestino Feci In tutto il mondo Ingestione di cisti
tenue riguarda il 2% della dormienti contenute in
popolazione adulta acque o cibo
contaminati dalle feci
Isosporiasi Isospora belli Cellule epiteliali Feci In tutto il mondo Via oro-fecale
dell’intestino tenue meno comune del
Toxoplasma o
Cryptosporidium
© 2011 Think2it - Gynevra.it
20. Giardia Lamblia
Cos’è?
● I protozoi sono tra i parassiti più comunemente responsabili di infestazione nel nostro Paese.
● Tra questi spicca la Giardia: causa principale di enterite parassitaria, diarrea di origine non virale
nell’uomo.
● La Giardia che causa problemi di salute nell'uomo viene definita Giardia intestinalis o lamblia o duodenalis.
Epidemiologia
● Il 2% della popolazione è colpito da giardiasi.
● Si stima che i casi “reali”di giardiasi siano da 4 a 100 volte superiori a quelli effettivamente riportati.
● La giardiasi colpisce individui di tutte le età, ma più frequentemente i bambini fra 0 e 5 anni e gli adulti fra
31 e 40 anni.
● È assai diffusa fra le persone che effettuano viaggi all’estero.
Trasmissione
● Si tratta di una zoonosi che si trasmette per via oro-fecale: una volta entrata nell'organismo, la giardia
provoca diarrea e disidratazione.
● La Giardia si trasmette all’uomo attraverso il consumo di bevande e cibi contaminati dalle cisti del parassita.
● Più raramente, il contagio interumano può avvenire tramite rapporti sessuali con persone infette.
(Epicentro, 2011) (Huang DB, Clinton White A. 2006) (UNIGASTRO, 2010-2012) © 2011 Think2it - Gynevra.it
21. Giardia Lamblia
Incubazione
1-2 settimane dalla ingestione delle cisti
Sintomi
I sintomi sono caratterizzati da:
●diarrea (molto spesso steatorrea)
●crampi addominali
●nausea
●anoressia
●perdita di peso
Decorso della malattia
I segni e i sintomi dovuti all’infezione sono variabile e possono durare da 1 a 2 settimane.
Tra i sintomi meno comuni:
●prurito e orticaria
●gonfiore agli occhi e alle articolazione
(Huang DB, Clinton White A. 2006) (Epicentro, 2011) (CDC, 2011) © 2011 Think2it - Gynevra.it
22. Giardia Lamblia
Sintomi: sindrome da malassorbimento
In assenza di diagnosi e trattamento, la giardiasi può prolungarsi per mesi dando origine ad una sindrome da
malassorbimento cronica caratterizzata da:
●profonda astenia secondaria
●malassorbimento di grassi, carboidrati, vitamine malassorbimento di lattosio nel 20-40% dei casi
I soggetti a rischio
●Chi viaggia in Paesi dove la Giardia è molto comune
●Persone che lavorano a stretto contatto con i bambini
●Coloro che sono in stretto contatto con qualcuno che ha la malattia
●Persone che bevono l'acqua potabile contaminata
●Viaggiatori zaino in spalla, campeggiatori o camperisti che bevono acqua non trattata da laghi o fiumi
●Persone che sono a contatto con gli animali che hanno la malattia
(Ortega YR, Adam RD. 1997)(Hill DR. 1993) (ISTAT 2008) (Epicentro, 2010)
© 2011 Think2it - Gynevra.it
23. Giardia Lamblia
Diagnosi
La diagnosi si effettua mediante la ricerca al microscopio del parassita o delle sue cisti nelle feci: questa
tuttavia non è sempre agevole e richiede esperienza e campioni ripetuti per cui si stima che il riconoscimento
del parassita si ottenga in non più del 50-70% dei casi.
Si ricorre sempre più spesso a test immunoenzimatici o di immunofluorescenza con anticorpi monoclonali
(ELISA) per la ricerca dell’antigene o, in ultima analisi, all’esame del liquido aspirato dal duodeno.
Spesso la giardiasi si manifesta con diarrea cronica e malassorbimento e pertanto la diagnosi deve essere
sempre sospettata in persone con diarrea prolungata o intermittente senza altri sintomi o cause
immediatamente riconoscibili.
Terapia
La terapia si basa sull’impiego di metronidazolo o tinidazolo. Se il primo viene somministrato per una settimana,
il secondo ha il vantaggio della singola somministrazione. Per entrambi le percentuali di efficacia vanno dall’80
al 90%.
Nei casi di resistenza al primo ciclo di terapia, si può ricorrere ad una associazione di farmaci, per esempio
metronidazolo e quinacrina. Il metronidazolo può essere somministrato con sicurezza nel secondo e terzo
trimestre di gravidanza.
(Nash TE, Ohl CA, Thomas E, et al. 2001). (Zaat JO, Mank TG, 2002) (Huang DB, Clinton White A. 2006) © 2011 Think2it - Gynevra.it
24. Giardia Lamblia
Prevenzione
Evitare l'acqua (anche potabile) che può essere contaminata
2.Bevete soltanto acqua che è stata certificata come potabile dalle autorità locali competenti.
3.Portate con voi dell’acqua quando andate in campeggio o a fare escursioni e non bevete dalle sorgenti,
come ad esempio dai ruscelli di montagna.
4.Fate controllare regolarmente l’acqua che bevete se proviene da un pozzo
Evitare di consumare alimenti che possono essere contaminati
6.Lavate la frutta e la verdura prima di consumarle.
7.Lavatevi bene le mani prima di cucinare alimenti per voi o per la vostra famiglia.
Evitare il contatto e la contaminazione con le feci
9.Insegnate ai vostri figli a lavarsi le mani dopo essere andati in bagno e prima di mangiare. Se un membro
della vostra famiglia ha la giardiasi, lavatevi spesso le mani quando lo assistete.
10.Fate lavare bene le mani ai vostri figli dopo che hanno toccato l’acqua o i pesci nei laboratori didattici
degli acquari, perché potrebbero essere entrati in contatto con una fonte di contagio.
(Epicentro, 2011) (CDC, 2011)
© 2011 Think2it - Gynevra.it
25. GASTROENTERITI ACUTE: COME SCEGLIERE IL GIUSTO
CONTRACCETTIVO?
ENTERITI BATTERICHE
CAMBYLOBACTER, ESCHERICHIA COLI, SALMONELLA SSP
© 2011 Think2it - Gynevra.it
26. Enteriti batteriche
Principali agenti batterici infezione intestinale e localizzazione
Agente Localizzazione
Salmonella Ileo
Shigella Colon
V. cholerae Tenue
Y. enterocolitica Ileo terminale
E. coli enteropatogeno Digiuno
E. coli enterotossico Tenue
E. coli enteroemorragico Colon
E. coli enteroinvasivo Colon
E. coli enteroadesivo Tenue
Campylobacter Ileo, Colon, Digiuno
Aeromonas Tenue, Colon
(UNIGASTRO, 2010-12) © 2011 Think2it - Gynevra.it
27. Campylobacter
Caratteristiche
●È una malattia infettiva causata da batteri del genere Campylobacter
●Sono germi a forma di spirale che possono causare malattie nell'uomo.
●Il 70% dei contagi avviene attraverso la carni di pollame.
●Il C. Jejuni è il tipo maggiormente responsabile delle enteriti nell’uomo, seguito dal C. Coli e C. Lari.
Andamento
Nel 2009 si sono verificati 0.88 casi ogni 100,000 in Italia.
Nel 2009 in Italia sono stati registrati 531 casi di cui
●Contagio domestico (16 %).
●Importato (4 %).
●Ignoto (8 %).
Caratteristiche
La Campilobatteriosi è più frequente nei mesi estivi.
Età
Nel 2007 sono stati notificati 32 casi per 100.000 (nei 45-64 anni) e 53 casi (nei 15-24 anni) per 100.000
(EFSA Journal, 2011) (EFSA Journal, 2010) © 2011 Think2it - Gynevra.it
28. Campylobacter
Incubazione
2-5 giorni
Sintomi
●Diarrea anche sanguinolenta che può essere accompagnata da
nausea e vomito
●Crampi
●Dolori addominali
●Febbre
●Mialgia
●Artralgia
Decorso
7-10 giorni
Bacini di incubazione
Diffusi nell’ambiente, in animali selvatici e domestici.
Molti allevamenti di polli sono infettati da Campylobacter, che può
facilmente passare da uccello ad uccello: inoltre quando l’uccello
viene macellato dall’intestino passa alla carne. Campylobacter è
presente anche nelle frattaglie, in particolare il fegato.
Ma anche nel latte crudo e nell’acque non depurate.
Localizzazione
Piccolo e grosso intestino.
(CDC, 2011)
© 2011 Think2it - Gynevra.it
29. Campylobacter
Diagnosi
●Spesso l’infezione determina diarrea o diarrea sanguinolenta, dunque, può essere diagnostica attraverso la
cultura di un campione di feci.
●L’infezione ha una patogenesi di tipo invasivo (in particolare per la mucosa intestinale). Dall’esame istologico
emergono: allargamento e appiattimento dei villi, infiltrazione nella lamina propria, microascessi ghiandolari e
ulcerazioni della mucosa.
Terapia
●Quasi tutte le persone infette da Campylobacter guariscono senza trattamento specifico.
●La reintegrazione di liquidi è la terapia migliore fino alla regressione della diarrea.
●Nei casi più gravi, antibiotici come azitromicina o eritromicina possono ridurre la durata dei sintomi se
somministrati precocemente.
Norme di prevenzione
●Cuocere accuratamente tutti i prodotti avicoli.
●Lavare le mani con sapone dopo aver toccato alimenti crudi di origine animale e prima di toccare o cucinare
qualsiasi altra cosa. Evitare la contaminazione crociata in cucina: utilizzare taglieri diversi per i cibi di origine
animale e altri alimenti e lavare taglieri e utensili con sapone e acqua calda dopo la preparazione di cibi crudi
di origine animale.
●Evitare di consumare latte non pastorizzato e le acque di superficie non trattate.
●In caso di contatto con le persone con diarrea, soprattutto bambini, lavarsi le mani accuratamente e spesso
con sapone per ridurre il rischio di diffusione dell'infezione.
(CDC, 2011)
© 2011 Think2it - Gynevra.it
30. Escherichia coli
L’Escherichia coli è un comune abitante dell'intestino
con un ruolo fondamentale nel processo digestivo,
tuttavia alcuni ceppi di E. coli sono l'agente eziologico
di malattie intestinali (diarrea e dissenteria) ed extra-
intestinali (infezioni del tratto urinario, meningite,
peritonite, setticemia, polmonite).
Patotipo
I ceppi che causano infezioni nell’apparato digerente
sono suddivisi in patotipi in base a fattori di virulenza
e meccanismi patogenetici.
●E. coli Entertossigeno (ETEC)
●E. coli enteropatogeno (EPEC)
●E. coli enteroinvasivo (EIEC)
●E. coli enteroaggregante (EAEC)
A queste si aggiunge l’E. coli enterotossico o
produttore di Shiga-tossina (STEC).
(UNIGASTRO, 2010-12)
© 2011 Think2it - Gynevra.it
31. Escherichia coli
Caratteristiche
● La dissenteria provocata da E. coli viene
contratta principalmente da alimenti
contaminati, rientrando così a pieno titolo tra le
tossico infezioni alimentari.
● Questi batteri sono considerati agenti di zoonosi
poiché i ruminanti, in modo particolare il
bovino, sono portatori asintomatici di questi
batteri e costituiscono il loro reservoir naturale.
Il contatto con gli animali può costituire una
fonte di contaminazione.
● La contaminazione può avvenire da carni infette
non adeguatamente cotte, da latte non
pastorizzato e formaggi derivati, e da altri
alimenti o acque contaminati da feci.
Chi è a più rischio?
● Un’altra via di trasmissione delle infezioni da E. ETEC: chi viaggia molto all’estero
Coli è quella oro-fecale da persona a persona. EPEC ed EIEC: i bambini nei paesi in via di sviluppo le
EAEC: soggetti immunocompromessi.
● Nel 2009 In Italia si sono verificati 0,08 casi di
infezione da E.coli ogni 100.000 persone
(Epicentro, 2010) (UNIGASTRO, 2010-12)(CDC, 2011) (EFSA Journal 2011) © 2011 Think2it - Gynevra.it
32. Escherichia coli
E. coli enterotossico o Produttore di Shiga-tossina (STEC)
Alcuni tipi di E. coli possono provocare malattia mediante la produzione della tossina Shiga. I ceppi di E. coli
produttori di Shiga-tossina (STEC) sono patogeni enterici che producono una potente tossina responsabile di gravi
forme morbose nell’uomo.
Quali sono i sintomi delle infezioni da STEC?
I sintomi delle infezioni da STEC variano per ogni persona, ma spesso includono crampi allo stomaco, diarrea
(spesso sanguinolenta) e vomito. Se compare la febbre, in genere non supera mai i 38,5 ˚ C.
La maggior parte delle persone migliorano entro 5-7 giorni.
Quali sono le complicanze delle infezioni da STEC?
Circa il 5-10% di coloro hanno una diagnosi di infezione da STEC possono sviluppare una complicazione
potenzialmente mortale nota come sindrome emolitico-uremica (SEU).
E. coli enterotossico o Produttore di Shiga-tossina (STEC)
La diagnosi di una tossinfezione è possibile solo attraverso test di laboratorio che identificano l’agente patogeno
(CDC, 2011)
© 2011 Think2it - Gynevra.it
33. Salmonella ssp
Caratteristiche
Le infezioni si distinguono in:
• forme tifoidee (S. typhi e S. paratyphi, responsabili della febbre tifoide e delle febbri enteriche).
• forme non tifoidee, causate dalle cosiddette salmonelle minori (come S. typhimurium e la S. enteritidis),
responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica. Le salmonelle non tifoidee,
responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali, sono una delle cause più frequenti di
tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato.
Stagionalità e trasmissione
Si tratta di infezioni con un andamento stagionale tipico, con un picco in estate e autunno e un rapido declino
nei mesi invernali. La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da
alimenti, sia sporadiche che epidemiche. Sono molto frequenti piccole epidemie famigliari.
Andamento
Nel 2009 si sono verificati 6,9 casi ogni 100,000 in Italia.
In generale negli anni si è osservata una riduzione del numero totale degli isolamenti umani di salmonella.
S. enteritidis e S. typhimurium sono i sierotipi prevalenti (80% di tutti i casi di infezione negli ultimi dieci anni).
S. typhimurium è il sierotipo più frequente in Italia. Nel resto d’Europa S. enteritidis.
La distribuzione delle segnalazioni a livello territoriale: Nord Italia: 64,3%, Centro: 28,7%, Sud: 7%.
(EFSA Journal, 2010) (CDC, 2011)(EpiCentro, 2011)(UNIGASTRO, 2010-12) © 2011 Think2it - Gynevra.it
34. Salmonella ssp
Caratteristiche
Le infezioni si distinguono in:
• forme tifoidee (S. typhi e S. paratyphi, responsabili della febbre tifoide e delle febbri enteriche).
• forme non tifoidee, causate dalle cosiddette salmonelle minori (come S. typhimurium e la S. enteritidis),
responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica. Le salmonelle non tifoidee,
responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali, sono una delle cause più frequenti di
tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato.
Andamento
Nel 2009 si sono verificati 6,9 casi ogni 100,000 in Italia.
Stagionalità e trasmissione
Si tratta di infezioni con un andamento stagionale tipico, con un picco in estate e autunno e un rapido declino
nei mesi invernali.
La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia
sporadiche che epidemiche.
Sono molto frequenti piccole epidemie famigliari.
(EFSA Journal, 2010) (CDC, 2011)(EpiCentro, 2011)(UNIGASTRO, 2010-12) © 2011 Think2it - Gynevra.it
35. Salmonella ssp
Incubazione
Dalle 6 alle 72 ore dall’ingestione di del batterio, ma più
comunemente i sintomi si manifestano dopo 12-36 ore.
La sintomatologia può protrarsi per 4-7 giorni.
In caso di tossinfezione alimentare il periodo di incubazione è
molto breve perché il veicolo può contenere enterotossine
oltre ai microrganismi.
Sintomi
I sintomi interessano il tratto gastrointestinale e sono
rappresentati da:
•Dolore addominale
•Nausea e vomito
•Febbre e diarrea
•Malessere generale
In soggetti fragili (anziani, bambini, immunocompromessi)
possono verificarsi manifestazioni cliniche più gravi:
batteriemie o infezioni focali a carico di ossa e meningi.
(CDC, 2011)(EpiCentro, 2011)(UNIGASTRO, 2010-12)
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36. Salmonella ssp
Diagnosi
Un semplice esame delle feci può identificare
un’infezione da Salmonella. Esami successi servono a
identificare il tipo specifico.
Terapia
Spesso l’enterite da salmonella guarisce
spontaneamente nel giro di pochi (5-7) giorni.
In generale è sconsigliato contrastare il fenomeno
diarroico: naturale meccanismo di difesa usato
dall’organismo per espellere i germi.
È sufficiente adottare una terapia di supporto: assumere
soluzioni orali reidratanti (per compensare acqua e sali
persi con il vomito e la diarrea), fermenti lattici e
probiotici.
In caso di diarrea acuta le reidratazione potrebbe
avvenire via endovena.
Nonostante la natura batterica di questa infezione il
ricorso agli antibiotici è sconsigliato, poiché potrebbe
allungare i tempi di persistenza delle salmonelle nelle
feci o indurre resistenza.
(CDC, 2011)(EpiCentro, 2011)(UNIGASTRO, 2010-12)
© 2011 Think2it - Gynevra.it
38. Gastroenteriti e contraccezione
Cosa accomuna le gastroenteriti?
Tutte le forme di gastroenterite sono accomunate da sintomi generali
quali
●Vomito
●Dolori addominali
●Diarrea
Quali sono le conseguenze sul piano della salute?
Le naturali conseguenze di questo quadro sintomatologico sono:
Transito intestinale accelerato
Ridotto assorbimento di farmaci assunti per bocca
Stato di infiammazione variabile della mucosa intestinale
In generale, i frequenti episodi di diarrea e lo stato di infiammazione acuta a livello dell’intestino tenue
sono sintomi che possono compromettere l'assorbimento e il metabolismo degli ormoni steroidei assunti
per bocca, mettendo a rischio l’efficacia contraccettiva della pillola.
(Dai C et al, 2011) (Thabane M, et al, 2007) (EpiCentro, Malattie infettive) (UNIGASTRO, 2010-12) © 2011 Think2it - Gynevra.it
39. Gastroenteriti e contraccezione
Gastroenteriti e sindrome
del colon irritabile
La diarrea è il sintomo che accomuna tutte le
infezioni e infestazioni dell’apparato digerente.
La presenza di gastroenteriti acute è tra i
meccanismi che contribuiscono alla patogenesi della
Sindrome dell’intestino irritabile. I fattori di rischio della correlazione tra
gastroenteriti acute e sindrome dell’intestino
irritabile:
Il 10% dei pazienti affetti da gastroenteriti acute • genere: femminile
rischia di sviluppare sindrome dell’intestino • età: giovani
• stato febbrile prolungato
irritabile. • ansia e depressione
(Dai C et al, 2011) (Thabane M, et al, 2007) (EpiCentro, Malattie infettive) (UNIGASTRO, 2010-12) © 2011 Think2it - Gynevra.it
40. Gastroenteriti e contraccezione
Conseguenze sul piano
della contraccezione
Maggiore frequenza di episodi di sanguinamento
intermestruale
Minore compliance (capacità di aderire
correttamente alla terapia)
Maggiore rischio di abbandonare il metodo
contraccettivo
Maggiori rischi di una gravidanza indesiderata
Informare la donna sui metodi contraccettivi che
garantiscono maggiore sicurezza.
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41. Gastroenteriti e contraccezione
Conseguenze sul piano
della contraccezione
Il quadro clinico che caratterizza le gastroenteriti,
soprattutto nelle fasi acute, può pregiudicare o
diminuire la capacità di assorbire e metabolizzare
farmaci a livello gastrointestinale.
La pillola contraccettiva è tra questi farmaci.
In caso di uno stato diarroico protratto o
frequente è necessario informare la donna sulle
alternative contraccettive a sua disposizione.
È opportuno raccomandare contraccettivi
ormonali che prevedano una via di
somministrazione diversa da quella orale, come,
ad esempio, la via transdermica.
Consigliare la donna nella scelta del metodo
contraccettivo, suggerendo quello che garantisce:
• massima efficacia contraccettiva
• migliore consistenza d’uso
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43. Gastroenteriti e contraccezione
Quando la donna è esposta a maggiori rischi
contraccettivi?
In caso di:
●influenze intestinali (più frequenti nella stagione invernale)
●gastroenteriti di natura batterica o parassitaria
●gastroenteriti da viaggio/diarrea del viaggiatore (dovute a viaggi in paesi a rischio, villaggi turistici, campeggi,
crociere, etc)
Informare la donna dei rischi contraccettivi a cui si espone se fa uso di contraccezione orale.
Consigliare alla donna un metodo contraccettivo che le garantisca la maggiore efficacia contraccettiva e una
migliore consistenza d’uso.
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44. Gastroenteriti e contraccezione
Le domande da porre
Capire se la paziente è esposta a rischi più alti di contrarre una gastroenterite.
●ha avuto ha spesso disturbi di natura intestinale caratterizzati da diarrea?
●ha bambini piccoli che frequentano asili nido o scuole materne, più facilmente esposti al contagio?
●lavora in ospedale o in luoghi dove il contagio può essere più frequente?
●fa spesso viaggi all’estero (in paesi considerati più a rischio)?
Informare la donna su …
Luoghi e modi che aumentano i rischi di contagio.
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45. GASTROENTERITI ACUTE: COME SCEGLIERE IL GIUSTO
CONTRACCETTIVO?
I VANTAGGI DEL CEROTTO
CONTRACCETTIVO
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46. I vantaggi del cerotto contraccettivo
La tecnologia
transdermica e il cerotto
contraccettivo
Eredita i progressi tecnologici raggiunti in 100 anni di
ricerca nell’ambito del trattamento per via
transdermica.
L’avvento del cerotto contraccettivo popola la curva
di crescita relativa all’uso delle terapie transdermiche
in diverse patologie perché associate a migliore
aderenza rispetto alla via orale.
Il cerotto conserva i principi generali della
contraccezione ormonale, garantendo sicurezza
contraccettiva, senza interferire con il rapporto
sessuale e con una migliore aderenza d’uso.
(Abrams et al, 2001 – Graziottin, 2008 - Milanes-Skopp et al, 2009).
Prausnitz MR, et al. Nature Rev Drug Discov. 2004 Feb;3(2):115-24 © 2011 Think2it - Gynevra.it
47. Indossabile in 4 sedi anatomiche
4,6 cm
Supporto 4,6 cm Strato adesivo contenente gli ormoni
Strato di protezione removibile
● Addome inferiore
● Braccio (III supero-est.)
● Gluteo
● Torace sup. (no seno)
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48. I vantaggi del cerotto contraccettivo
(Milanes-Skopp et al, 2009) (Burkman, 2007) (Abrams et al, 2001) (Prausnitz MR et al, 2004) © 2011 Think2it - Gynevra.it
49. Perché raccomandare il cerotto contraccettivo?
Il cerotto contraccettivo aumenta la sicurezza contraccettiva nella vita
reale
Il cerotto contraccettivo presenta vantaggi legati a:
●Somministrazione controllata: azione mirata e maggiore compliance.
●Eliminazione della variabilità gastrointestinale.
●Eliminazione dell’effetto di primo passaggio epatico.
●Eliminazione dell’oscillazione dei livelli plasmatici.
●In caso di errori di somministrazione, offre una garanzia contraccettiva aggiuntiva fino a 48 ore di ritardo
nella sostituzione.
●L'efficacia contraccettiva non è ridotta da eventuali episodi di vomito e/o diarrea, che generalmente impediscono
un adeguato assorbimento degli ormoni da parte dell'intestino.
Raccomandare il cerotto contraccettivo significa ridurre la differenza tra efficacia
e efficienza, fondamentale nella contraccezione ormonale.
(Milanes-Skopp et al, 2009) (Burkman, 2007) (Abrams et al, 2001) (Prausnitz MR et al, 2004) © 2011 Think2it - Gynevra.it
50. Nessuna interferenza gastrointestinale
Poiché gli ormoni passano attraverso la pelle, il
cerotto contraccettivo non risente dei problemi di
variabilità dell’assorbimento intestinale propri dei
metodi orali.
Il cerotto contraccettivo non risente delle condizioni
che in caso di gastroenteriti alterano l’assorbimento
gastrointestinale:
●Processi infiammatori
●Variazione del pH
●Effetto cibo
●Stato di svuotamento gastrico
●Motilità intestinale
●Tempo di transito Il cerotto contraccettivo salta la via digestiva
●Enzimi
L'efficacia contraccettiva non è ridotta da eventuali
episodi di diarrea, che possono impedire un
adeguato assorbimento degli ormoni da parte
dell'intestino.
(Milanes-Skopp et al, 2009) (Burkman, 2007) (Abrams et al, 2001) © 2011 Think2it - Gynevra.it
51. Evita l’effetto di primo passaggio epatico
Salta il primo passaggio
epatico
Il fegato uno dei più grandi organi deputati al
metabolismo di farmaci.
Grazie alla somministrazione per via transdermica,
cioè al passaggio diretto cerotto-pelle-sangue, gli
ormoni saltano il primo passaggio attraverso il
fegato, impegnandolo di meno.
Gli ormoni che vengono assorbiti attraverso la
pelle raggiungono direttamente i siti di azione.
(Abrams et al, 2001) (Graziottin, 2008) (Milanes-Skopp et al, 2009)
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52. Rilascio ormonale costante
Assicura concentrazioni ormonali costanti per 7 giorni
Livelli plasmatici di etinilestradiolo e
norelgestromina dopo somministrazione orale e
dopo applicazione del cerotto
Il cerotto garantisce livelli plasmatici costanti quindi una migliore inibizione dell’ovaio.
Le fluttuazioni ormonali tipiche della somministrazione orale - accentuate dalle variazioni del transito
intestinale - rischiano di minare l’efficacia della pillola nell'inibizione ipotalamo-ipofisi-ovaio, riducendone
l'efficacia contraccettiva.
Evitando i picchi di concentrazione plasmatica e le fluttuazioni ormonali giornaliere tipiche della pillola, il
cerotto contraccettivo garantisce un rilascio ormonale costante con possibili vantaggi in termini di tollerabilità.
(Abrams et al, 2001)(Graziottin, 2008)(Milanes-Skopp et al, 2009) © 2011 Think2it - Gynevra.it
53. Maggiore inibizione della crescita follicolare
Inibizione della crescita follicolare superiore alla pillola
Cerotto
Media del diametro follicolare massimo osservato in 3
cicli di terapia eseguiti correttamente con il cerotto,
con un contraccettivo orale trifasico o con un
contraccettivo orale monofasico.
… anche in caso di errore
Esemplificazione della media del diametro follicolare
massimo osservata dopo un’interruzione
programmata di 3 giorni nel corso del IV ciclo di
terapia con diversi tipi di contraccettivi orali e con il
cerotto contraccettivo.
Cerotto Quando il diametro del follicolo dominante è > 14
mm è più probabile che si verifichi un’ovulazione.
(Abrams et al, 2001)(Graziottin, 2008)(Milanes-Skopp et al, 2009) (Pierson et al, 2003) (Baerwald et al, 2006) © 2011 Think2it - Gynevra.it
54. Migliore compliance
Migliora la compliance
Odds Ratio (OR) relativo alla compliance
perfetta per ciclo di trattamento dell’anello
vaginale e del cerotto contraccettivo rispetto
al contraccettivo orale (Cochrane review:
livello di evidenza 1a).
Cerotto Cerotto
Potenzialmente più sicuro dei contraccettivi orali perché l’aderenza al trattamento è più elevata.
Riduce la frequenza di somministrazione rispetto all'appuntamento quotidiano dei contraccettivi orali.
Uno schema più facile da seguire favorisce un significativo miglioramento dell’uso “perfetto” del Metodo.
(Lopez LM et al, 2008) (Abrams et al, 2001)((Abrams et al, 2001)(Graziottin, 2008)(Milanes-Skopp et al, 2009) (Burkman, 2007)
© 2011 Think2it - Gynevra.it
55. Perché il cerotto è più indicato dell'anello?
La somministrazione quotidiana richiesta dalla pillola è molto impegnativa e molte donne
preferiscono metodi ugualmente sicuri ma più pratici, che richiedono una minor frequenza di
assunzione.
Perché il cerotto potrebbe essere più indicato dell'anello?
Perché quando la flora batterica intestinale non è più in equilibrio, come nel caso delle
gastroenteriti, si riscontra anche una maggiore sensibilità alle infezioni vulvovaginali. Questo
fa sì che, alcuni metodi ormonali alternativi alla somministrazione per via orale, come l'anello,
potrebbero essere meno indicati.
L'anello vaginale è associato a …
●Infezioni vaginali più frequenti, probabilmente per la maggiore concentrazione locale di
estrogeni liberati dall’anello stesso, che funziona da fattore trofico per Candida ssp
●Più irritazioni vaginali associate a perdite
●Maggiore presenza di dispareunia: dolore durante i rapporti sessuali, rispetto al cerotto.
(Prausnitz et al, 2004)(Camacho DP et al, 2007)(Lopez LM et al, 2008) (Gracia CR et al, 2010)
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56. Bibliografia
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58. Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H.S. Raffaele Resnati, Milano.
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