In un quadro regolatorio e macroeconomico complesso, focus su efficienza, gare gas e crescita per linee esterne. Previsti nel 2017 951 milioni di margine operativo lordo, un utile per azione in crescita del 5%/anno e un rapporto debito/mol in calo a 2,9 volte.
Il Gruppo Hera approva il Piano industriale al 2017
1. comunicato stampa
Bologna, 25 settembre 2013
Il Gruppo Hera approva il Piano industriale al 2017
In un quadro regolatorio e macroeconomico complesso, focus su efficienza, gare gas e
crescita per linee esterne. Previsti nel 2017 951 milioni di margine operativo lordo, un
utile per azione in crescita del 5%/anno e un rapporto debito/mol in calo a 2,9 volte
Highlight economico-finanziari
● Margine operativo lordo al 2017: 951 milioni
● Posizione finanziaria netta/Margine operativo lordo al 2017: 2,9x
● Investimenti industriali e finanziari complessivi: 2 miliardi
Highlight industriali
● Focus su efficienza e sinergie, soprattutto in ambito reti e ambiente
● Possibilità di sviluppo anche per linee esterne (M&A)
● Obiettivo di aggiudicazione di tutte le gare per la distribuzione gas nei territori di riferimento
● Potenziamento della base impiantistica al servizio del recupero di materia ed energia
● Incremento della presenza commerciale nel settore energia e ambiente
Gli obiettivi economico-finanziari, in un contesto macroeconomico e regolatorio ancora difficile
Un Piano industriale per mantenere un percorso di crescita, nonostante un quadro esterno per i prossimi 5 anni
ancora estremamente severo, e, soprattutto, per confermare il Gruppo come leader aggregante nel settore. E’ questo
lo spirito del Piano industriale al 2017 del Gruppo Hera, approvato questa mattina dal Consiglio d’Amministrazione
della multiutility.
Il documento proietta al 2017 un valore della produzione di 5,6 miliardi (rispetto ai 4,7 miliardi del 2012), un
margine operativo lordo (MOL)
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di 951 milioni (662 milioni nel 2012) e un rapporto fra posizione finanziaria netta e
MOL in discesa a 2,9 volte (era 3,3 nel 2012), a conferma del mantenimento di una crescita sostenibile anche
dal punto di vista finanziario. Il ROI (Return on Invested Capital) nel 2017 è previsto in crescita al 9,3%, rispetto
all’8,2% del 2012. Il contesto all’interno del quale sono stati declinati gli obiettivi di sviluppo risente di un quadro
macroeconomico e regolamentare che, soprattutto fra 2013 e 2014, impatterà negativamente sui risultati della
gestione. In particolare la lenta ripresa del PIL continuerà a far ristagnare domanda energetica, allacci di utenze e
produzione di rifiuti, mentre l’atteso assestamento al ribasso delle tariffe gas sia per la vendita a clienti tutelati che per
la distribuzione, oltre ai recenti interventi sui CIP6, contribuiranno a una riduzione dei margini.
MOL trainato da focus su efficientamento, crescita organica, gare gas e M&A
La crescita del MOL, 289 milioni complessivi, riceverà un impulso, oltre che da un’importante crescita organica, su
cui si faranno sentire i positivi effetti delle recente riorganizzazione interna ed altre iniziative di contenimento costi
per complessivi 20 milioni, anche dall’attesa aggiudicazione delle gare per la distribuzione del gas nei territori
d’insediamento storico e da un ulteriore allargamento del perimetro societario attraverso M&A, accompagnato
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La Società con MOL intende la sommatoria di risultato operativo più ammortamenti e accantonamenti.
2. anche da alcune razionalizzazioni di portafoglio. Si evidenziano inoltre i 30 milioni di sinergie che nei 5 anni si
riusciranno ad estrarre dalla fusione con AcegasAPS. Tale aspettativa è resa possibile dall’ottimo andamento delle
operazioni di integrazione messe in piedi nel corso del 2013.
Complessivamente la redditività per dipendente supererà i 110.000 euro, in crescita del 10% rispetto ai valori del
2012.
Investimenti per 2 miliardi
L’ulteriore miglioramento di una posizione finanziaria che già oggi esibisce un buon equilibrio consentirà di
proseguire nella politica di investimenti a favore dei servizi resi al territorio. Complessivamente il Piano prevede
investimenti per quasi 2 miliardi di euro (1.975 milioni, mediamente circa 400 milioni all’anno) concentrati in
buona parte sulla filiera delle reti, in ragione anche del prossimo svolgimento delle gare gas. L’impegno in queste
ultime non pregiudicherà comunque l’equilibrio fra investimenti e ammortamenti, previsto a 1,07 in uscita piano,
nonostante gli effetti delle gare della distribuzione gas.
Reti: la sfida delle gare gas
In questa filiera rientrano le attività di gestione della distribuzione. Dunque l’intero ciclo idrico integrato, la
distribuzione di gas, di energia elettrica e la gestione del teleriscaldamento.
Il periodo di Piano (soprattutto 2014 e 2015) sarà caratterizzato dallo svolgimento delle gare gas, a cui il Gruppo
parteciperà con l’obiettivo di confermarsi in tutti gli ambiti di storico insediamento, forte del know-how
acquisito, della capacità d’investimento e della presenza molto compatta nei territori serviti. Tale risultato
consentirebbe di acquisire circa 180.000 punti di riconsegna attualmente in capo ad altri piccoli operatori locali. Un
positivo impatto è atteso anche dall’entrata a regime del nuovo metodo tariffario sul ciclo idrico, che proietterà il
servizio verso una piena copertura dei costi e da un forte impegno sul fronte dell’efficienza operativa.
Il MOL di filiera salirà dai 310 milioni del 2012 ai 486 milioni del 2017, mentre gli investimenti complessivi di
periodo ammonteranno a 1.342 milioni comprensivi dell’impatto delle gare gas, del rinnovo dei contatori gas e
della manutenzione e sviluppo della rete idrica. L’impegno sarà anche rivolto a conseguire e consolidare migliori
livelli di servizio (ad esempio, nell’idrico l’obiettivo è scendere al di sotto del 25% di perdite, rispetto all’attuale
27%).
Ambiente: una filiera sempre più al servizio di recupero di materia ed energia
La filiera comprende tutte le attività afferibili a igiene urbana e trattamento, recupero e smaltimento rifiuti.
Il periodo di riferimento sarà caratterizzato da un importante mutamento dello scenario complessivo, in ragione
della persistente stagnazione dei livelli di rifiuto prodotti, ma anche di una sempre più marcata sensibilità
ambientale, che si sta traducendo nella progressiva crescita dei livelli di raccolta differenziata. Il focus del Gruppo
sarà dunque orientato da un lato a rafforzare la spinta commerciale rispetto al trattamento di rifiuti speciali (il cui
volume raddoppierà dagli 1,6 milioni di ton. del 2012 ai 3,0 milioni di ton. del 2017) e dall’altro a massimizzare il
valore dal recupero di materia ed energia da rifiuti, anche grazie ad un piano di investimento che prevede la
realizzazione di 6 impianti di trattamento e recupero, fra cui la piattaforma Akron per rifiuti urbani da raccolta
differenziata e speciali non pericolosi di Bologna. Tale impegno si tradurrà anche nel raggiungimento, al 2017, di
importanti obiettivi in termini di sostenibilità. Fra questi la produzione di 400 GWh di energia elettrica da rifiuti, il
raggiungimento del 63% di raccolta differenziata media (compresa l’area di Trieste, tradizionalmente più bassa) e
il conferimento in discarica solo del 7% dei rifiuti trattati.
Il MOL di filiera salirà dai 184 milioni del 2012 ai 311 del 2017, mentre gli investimenti complessivi di periodo
ammonteranno a 480 milioni.
Energy: spinta commerciale per bilanciare gli impatti tariffari
I già citati impatti tariffari sui clienti gas a maggior tutela saranno compensati soprattutto dall’attività
3. Direttore Relazioni Esterne Hera S.p.A.
Giuseppe Gagliano
tel. 051-287138
e.mail: giuseppe.gagliano@gruppohera.it
Responsabile Rapporti con i media Hera S.p.A.
Riccardo Finelli
tel. 051-287138 – 334.3719248
e.mail: riccardo.finelli@gruppohera.it
commerciale e da possibili opportunità di crescita per linee esterne. Per quanto attiene in particolare alla crescita
della base clienti, si proseguirà nell’attuale politica che vede l’impegno nel presidio della clientela gas (su cui
Hera è il terzo operatore italiano) con l’obiettivo di salire dagli attuali 1,1 milioni di clienti agli 1,3 del 2017 e una
forte spinta nell’acquisizione di nuova clientela nell’elettrico, con l’obiettivo di salire dagli attuali 690.000 a un
milione di clienti. Proseguirà inoltre lo sforzo per migrare ulteriori clienti verso contratti a libero mercato. Particolare
attenzione sarà prestata al controllo del capitale circolante netto, attraverso il monitoraggio della solvibilità
dei clienti e alla riduzione del “cost to serve”, grazie allo sviluppo di ulteriori economie di scala e dei canali virtuali
di contatto con il cliente.
Per quanto riguarda l’upstream è confermato il prosieguo di una politica flessibile di approvvigionamento materie
prime, sfruttando le opportunità dei mercati spot del gas e arrivando a coprire solo un terzo dei fabbisogni elettrici
con la generazione degli impianti del Gruppo.
In una prospettiva di medio lungo termine si inserisce invece il recente accordo con il consorzio Shah Deniz per
l’acquisto del gas azero.
Il MOL di filiera si attesterà a 135 milioni, mentre gli investimenti complessivi di periodo ammonteranno a 86
milioni.
Tommasi, “crescita esterna, efficienze e sinergie: scelte opportune per fronteggiare situazione difficile”
“Questo aggiornamento del Piano, recepisce importanti mutamenti di scenario che hanno caratterizzato il contesto
macroeconomico, normativo e competitivo nell’ultimo anno – spiega il Presidente del Gruppo Hera, Tomaso
Tommasi di Vignano. A fronte di un quadro complessivo ancora molto difficile e caratterizzato da elementi di
incertezza, riteniamo di avere individuato le scelte strategiche più opportune per fronteggiare le difficoltà, grazie al
prosieguo della politica di espansione anche per linee esterne e alla focalizzazione su efficienze ed estrazione di
sinergie all’interno del Gruppo”.
Chiarini, “investimenti e sensibilità ambientale, nonostante il periodo di stagnazione”
“Nonostante il periodo di stagnazione dettato dal quadro macroeconomico e dal contesto regolamentare del Paese,
abbiamo presentato un piano che prevede, nei prossimi 5 anni, investimenti per quasi 2 miliardi euro, le cui ricadute
sul territorio saranno fondamentali per la tenuta dell’occupazione. Tutto questo all’interno di un equilibrio finanziario in
via di progressivo miglioramento e coerente con le aspettative delle società di rating”.
www.gruppohera.it