Unified Communications: definizioni, opportunità e risparmi ottenibili

BBF EUROPE, 3 DICEMBRE 2008

Commissione Informatica e Telecomunicazioni- Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma
Via Vittorio Emanuele Orlando, 83 – 00185 Roma
e-mail: commissioneict@ording.roma.it

La Commissione si occupa di
• formazione continua e certificata;
• redazione di best practices e linee guida;
• identificazione dei ruoli e delle cooperazioni professionali più
funzionali;
• indicazioni di criteri per la stima dei tempi e dei costi;
• tutela degli ingegneri dipendenti e non.
• pareri di massima su tematiche di interesse generale.

Aderisce al CNII Comitato Nazionale degli Ingegneri
dell’Informazione.

Sito web: www.ictir.org

Unified communications (UC) è un termine industriale usato per descrivere
tutte le forme di chiamata e di funzioni di gestione dei messaggi
multimediali o cross/media controllati da un singolo utente sia per
business sia per scopi sociali. By Wikipedia

Pertanto UC si propone di fornire una unica e più semplice esperienza di
comunicazione attraverso una piattaforma che integra molte delle
seguenti modalità: il VoIP, il fax, l’unified messaging, la video conferenza, i
servizi di presenza, l’instant messaging, l’email, l’integrazione dei sistemi
voce fissi e mobili, le applicazioni aziendali, i messaggi audio e video, la
condivisione delle applicazioni , dei desktop e delle lavagne, la
messaggistica generata dalla piattaforme di social meeting, ecc..


• Comunicare nella forma più adeguata
rispetto al momento, al luogo e allo stato
del destinatario.
• Virtualizzazione del posto di lavoro con
possibile riorganizzazione dei processi
del business.
• 4+1C: collegamento, comunicazione,
collaborazione, community…CONTESTO!

• Rileva lo stato emotivo: contento, furioso, di fretta, agitato,
ecc…
• Rileva il livello di attenzione: in riunione, a pranzo, presente,
con altri, ecc
• Rileva il luogo: in ufficio, in auto, a casa, ecc
• Permette più stati per diversi referenti: invisibile per alcuni,
presente per uno, occupato per altri, ecc..
• Permette l’alienazione (furto!?) dell’identità relazionale: più
ruoli, delega, controllo, ecc


To introduce
Conversational Multimedia
Call Control
over Packet Networks

Person-to-Person TDM / IN IMS IP Multimedia Subsystem
1980 2004

ADSL
Person-to-Content Dial-up GPRS
UMTS
1990 2000

NB BB

Da Ericsson


Multimedia è una User Experience che coinvolge non solo la voce.
Conversational è Condividere queste Esperienze con qualcuno online.

1. Take a picture. 1. Call. 1. Call.
2. Send it (Email, MMS). 2. Take a picture. 2. Take a picture.
3. Call and ask to retrieve. 3. Send it while talking. 3. Send it while talking.
4. Talk about it. 4. Talk about it. 4. Talk about what you point at.

Degree of Input Coordination
Increasing technical support
Da Ericsson

IMS - is about dynamic combination of
services
Da Ericsson

Voice Audio Video Images Text Data
(high quality) (bitmap) (with formatting)

setting up a
Conversational voice session

then
Streaming adding video

Interactive then doing Web
browsing

Background then sending a then using a
message navigation service


Offerta sul mercato di prodotti, servizi e
soluzioni affidabili a costi convenienti.

Aumento significativo della efficienza
comunicativa.

Diminuzione drastica dei costi di comunicazione.


• Da una economia del valore basato sul
“tempo di produzione” siamo passati ad una
economia del valore basato sullo scambio fra
offerta e domanda.
• La nuova fase è quella del “valore aggiunto”
percepito dall’utente finale.
• Occorre saper coniugare l’economia di scala
con quella del “valore aggiunto” con soluzioni
sufficientemente generali parametrizzabili.

• La notizia di un improvviso e significativo blocco
stradale recapitata via SMS con “opportuno”
tempismo sul telefonino dell’autista può avere un
valore “percepito” maggiore di un film di prima
visione!
• La visualizzazione in tempo reale sul visore dell’auto
del citofono di casa può farci gestire/controllare chi
ci suona a casa con evidente beneficio.


• Esigenza: informazione turistica, territoriale.
• Problema: eventi stagionali, orari e durata.
• Contatto: via rete wireless a seguito della
segnalazione multimediale pilotata dal
profilo dell’utente e dal GPS dell’auto.

• MIX: nel momento esatto di passaggio nel
luogo dell’evento con il mezzo più
“espressivo” del contesto operativo.


Data la gerarchia dei livelli del sistema (ad
esempio hardware, firmware, software di base, middleware, gui, software
il monopolio di fatto di un
applicativo, browser)

livello crea la competitività dei livelli
contigui.
Il monopolio tende a spostarsi da livelli di
sistema a livelli più vicini all’utente.


.........

Liv. k+1 Concorrenza

Liv. k Monopolio

Liv. k-1 Concorrenza

.........


Data una soluzione software o hardware sul mercato si
ha la seguente legge:

“La qualità della soluzione di un livello
concorrente implica un basso costo relativo”.

La sua Qualità e’ funzione della sua diffusione e questa
determina il suo Prezzo (Costo per l’utente).


• Rinegoziazione dei contratti TLC: 50% se
vigenti da almeno 24 mesi.
• Migrazione di tutte le comunicazioni verso
l’architettura IP: 80% sul traffico ma
attenzione ai costi “una tantum” e “nascosti”
(formazione, impatto organizzativo, livelli di
servizio: latenza, affidabilità, indipendenza).
• BPR abilitata dall’UC: molto significativi.


Nel caso in cui la motivazione all’ Unified
Communication sia quella di una maggiore
competitività, risulta essenziale “quantificare
la relazione fra i benefici di competitività e le
prestazioni del servizio”. Queste, a loro volta,
sono in relazione con i costi del medesimo.


E’ stato elaborato un modello denominato BPC che è
particolarmente utile nella valutazione quantitativa dei
rapporti fra i Benefici di competitività indotti dalle
Prestazioni dei sistemi UC e i loro Costi.

In questo caso viene utilizzato per calcolare i benefici dei
nuovi processi permessi dai sistemi UC in termini di
competitività.


L’introduzione della componente UC permette
notevoli benefici organizzativi che vanno misurati
congiuntamente con i costi indotti dalle
infrastrutture ICT acquisite.
Il modello correla in modo completo la molteplicità
dei processi aziendali e relativi costi, benefici e KPI,
con i consumi di risorse ICT implicati dagli stessi
momento per momento.


Per valutare l’investimento richiesto ed il ROI è possibile
automatizzare il modello su un foglio elettronico ed
analizzare interattivamente i risultati e gli indici rilevanti per
la valutazione dell’investimento.

Ad esempio il periodo di ritorno dell’investimento al variare
di variabili generali (ad esempio il costo medio
dell’indebitamento) o variabili locali (costi e modalità di
pagamento del processo e dei sistemi target).


I modelli su foglio elettronico devono
acquisire in input i risultati ottenuti con i
modelli e tool di valutazione dei rapporti
costo/prestazione dei sistemi UC.
In questo modo, da una parte si è garantiti
sui livelli di servizio del sistema UC, dall’altra
si è giustificato l’investimento richiesto.


Il calcolo del ROI 1/5


Il calcolo del ROI 5/5


• Le problematiche di sicurezza e riservatezza.

• I costi “nascosti” on going e di “cambio
tecnologia”.

• Gli impatti organizzativi e le implicazioni
“psicologiche”.


• Capitalizzazione dei media interattivi già
diffusi.

• Diffusa formazione degli utenti nell’uso dei
dispositivi.

• Identificazione certa delle figure di
responsabilità: gli ingegneri dell’informazione.

Settore A
Classe 23/S ‐ Informatica;
Classe 26/S  ‐ Ingegneria Biomedica;
Classe 29/S  ‐ Ingegneria dell’Automazione;
Classe 30/S  ‐ Ingegneria delle Telecomunicazioni;
Classe 32/S ‐ Ingegneria Elettronica;
Classe 34/S  ‐ Ingegneria Gestionale;
Classe 35/S  ‐ Ingegneria Informatica;
Settore B
diploma universitario triennale (VECCHIO ORDINAMENTO) in
• Ingegneria delle Telecomunicazioni
• Ingegneria dell’Automazione
• Ingegneria Elettronica
• Ingegneria Informatica
• Ingegneria Logistica e della Produzione
• Economia e Ingegneria della Qualità
• Ingegneria Biomedica;
diploma di laurea in una delle seguenti classi:
Classe 9 ‐ Ingegneria dell’Informazione;
Classe 26 ‐ Scienze e Tecnologie Informatiche;


• Lauree brevi (abilitano ad attività di complessità minore).
• Frequentazione ai corsi “telematica” nei luoghi e nei tempi
più opportuni.
• Percorsi di studio mirati al settore di interesse e sinergici con
l’attività “on going”.
• Capitalizzazione dell’esperienza maturata sul campo sia in
termini di crediti sia di competenze.


• La terzietà fondata dai valori dell’ETICA
professionale
• L’ottimizzazione dei costi con pagamenti a %
sui risultati effettivi conseguiti (decreto
Bersani).
• Tutela e garanzia dell’integrità complessiva del
rapporto delicato fra i cittadini e l’ICMT(1).
• La progettazione e la direzione lavori
Nota (1) Information, comunication and media technology.

• Studio di Fattibilità e documenti di gara con
partecipazione alle Commissioni di Gara (in
progetti di outsourcing).
• Congruità tecnico/economica
• Monitoraggio del progetto (outsourcing).
• Collaudo delle forniture
• Continuità ed emergenza dei processi
• Ottimizzazione

Le attività di ottimizzazione dei contratti di TLC in
essere possono portare a risparmi sui costi molto
più significative delle analoghe su altri settori.
La legge di Gilder prevede che per i prossimi 25
anni la banda trasmissiva triplicherà in capacità (a
parità di costo).
Per i servizi di ottimizzazione dei costi il compenso
variabile è del 30% del risparmio ottenuto dal
progetto effettuato dal professionista.

Alcune problematiche attuali:
• La difesa della privacy e dell’identità digitale o “in
rete” (vedi phishing).
• La protezione dall’”invadenza” delle
comunicazioni.
• La responsabilità nella gestione e manutenzione
dei dispositivi digitali “personali”: telefonini,
fotocamere, pc, portatili, memorie di massa,
lettori audio e video, ecc.

Unified Communication:
definizioni, opportunità e risparmi

Il ruolo dell’ingegnere dell’informazione:
terzietà,
ottimizzazione dei contratti/costi,
tutela e responsabilità.


Email:
Francesco @ Marinuzzi .it

Siti web:
www.ictir.org
www.ording.roma.it


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